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Riciclo dell’Oro i Metalli Preziosi Diventano Green

Riciclo dell’oro tutto è cominciato con le cicliche crisi economiche del nuovo millennio, sempre più persone in difficoltà economica hanno iniziato a vendere gioielli e oggetti di valore in gran parte realizzati con oro 18 carati almeno per quello che riguarda il nostro paese.
L’aumento esponenziale di offerta da parte di privati di oro usato hanno determinato le condizioni per la nascita di un nuovo settore, fino a quel momento assente, i compro oro Firenze, Roma, Milano, ecc.
In pochi anni questa tipologia di attività che fanno dell’acquisto di metalli preziosi il proprio business principale si è diffusa su tutto il territorio nazionale arrivando a coprire anche i paesi più piccoli.
Tra i primi compro oro ci sono state molte gioiellerie che a causa della stagnazione delle vendite di gioielli, per il susseguirsi delle crisi economiche che hanno colpito i paesi occidentali, si sono convertiti all’acquisto di oro usato.
Il ritiro ed il riciclo dell’oro erano attività che alcune gioiellerie praticavano anche precedentemente ma rappresentavano solo un lavoro secondario che solitamente veniva svolto per favorire una vendita di gioielli nuovi dai quali veniva scontato il prezzo dell’oro ritirato.
Questo ha permesso ai gioiellieri di avere uno know how che ha facilitato la conversione delle loro attività da gioiellerie a compro oro.
Anche se questo settore è nato sull’onda di nuove esigenze economiche possiamo tranquillamente considerare il riciclo dell’oro una attività con un forte valore aggiuntivo per quanto riguarda la sostenibilità ambientale.
L’impatto sull’ambiente delle miniere aurifere è molto forte e necessita della movimentazione di migliaia di tonnellate di terreno che devastano le zone ove avvengono le estrazioni.
A rendere ancora maggiormente poco sostenibile le attività di estrazione di oro nuovo c’è anche il necessario utilizzo di sostanze molto pericolose per l’ambiente che rischi di arrivare a livelli di inquinamento tali da pregiudicare la sicurezza del terreno e delle falde acquifere circostanti.
Per evitare ciò esistono rigidi protocolli di sicurezza per i lavoratori e per la tutela dell’ambiente.
Regole che purtroppo sono spesso disattese in quanto la maggioranza delle miniere si trovano in paesi con grandi problemi di lavoro e sociali che inibiscono la possibilità di effettuare controlli adeguati.
Tutto questo eleva il lavoro dei compro oro ad essere una attività dai risvolti fortemente green in linea perfetta con l’attuale volontà dei paesi occidentali di mettere in pratica politiche ambientali che possano ridurre al minimo le problematiche di inquinamento globale.
La volontà di un cambiamento verso il rispetto dell’ambiente si riscontra anche nella decisione che molte società consumatrici di oro hanno preso di arrivare ad utilizzare per i propri prodotti oro riciclato.
Decisione che ha visto coinvolti i nomi più importanti della gioielleria mondiale che prevedono di attingere il proprio fabbisogno di oro anche da settori innovativi come quello che si occupa di riciclare metalli da dispositivi come gli smartphone.
In questo contesto il settore compro oro può dare un contributo anche se solo parziale ma che già da anni contribuisce in modo pratico a produrre oro nuovo da vecchi gioielli.
A conferma di ciò possiamo citare il fatto che durante gli anni del boom del settore anche l’italia era divenuta un paese esportatore di oro nonostante sul territorio nazionale non ci sia una sola miniera aurifera in attività.

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Riciclo oro dai Computer Grazie ad Enea Possibile Anche in Italia

Riciclo oro e di altri metalli è una attività che nei prossimi anni potrebbe diventare centrale per una ripresa economica sostenibile e allo stesso tempo conveniente anche per i fornitori.
Fino ad oggi le attività di riciclo oro, in particolar modo dalle vecchie schede dei pc, era un genere di lavoro che veniva svolto nei paesi del nord europa oltreché da paesi come il Giappone.
Adesso sembra che anche l’italia possa entrare nel business del riciclo oro dai rifiuti tecnologici, la notizia arriva da Enea che ha adottato un metodo a basso impatto ambientale.
Ad oggi la totalità dell’oro riciclato passava attraverso i compro oro Firenze o di altri luoghi di italia, vecchi gioielli ed oggetti in oro vegono acquistati anche se rotti o in cattive condizioni.
Il volume di affari dei compro oro in alcuni momenti ha avuto dei picchi importanti nel nostro paese, tanto che in alcuni anni l’italia è stato un paese esportatore di oro nonostante non abbia alcuni miniera aurifera in attività.
Adesso il riciclo di oro e altri metalli come: argento, platino, palladio, rame, stagno e piombo, potrebbe essere effettuato anche da vecchie schede di pc ed in futuro prossimo da ogni genere di oggetto tecnologico o elettrico.
Si chiama, Romeo (Recovery of Metals by hydrOmetallurgy) il metodo che permette una recupero del 95% nell’estrazione di oro e altri metalli.
Per la ripresa e per una svolta produttiva a basso ambientale il lavoro di Enea potrebbe andare a colmare una lacuna strategica per l’italia, fino ad oggi nel nostro paese venivano eseguite solo le fasi iniziali per poi essere estratto in altri paesi europei.
In alcuni paesi, grazie anche ad aiuti statali il settore del riciclo di oro a altri metalli da computer e ben avviato, una questione importante che contribuirebbe a risolvere la carenza di alcuni tipi di metalli necessari al settore tecnologico stesso per realizzare nuovi prodotti.

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Raccolta differenziata, verde e ramaglie: vademecum del Comune di San Martino Buon Albergo

Al via la consegna della fornitura per la raccolta differenziata a San Martino Buon Albergo. Presso i gazebo situati nei vari quartieri infatti, ogni famiglia potrà ritirare i sacchetti per l’umido, per la plastica e per le lattine, che corrispondono alla fornitura annuale messa a disposizione dal Comune, in collaborazione con Archimede Servizi.

I sacchetti rosa per i pannolini, sono invece disponibili – secondo necessità – presso gli uffici di Archimede Servizi.

La consegna della fornitura avverrà a partire da giovedì 12 dicembre dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Ogni giorno sarà dedicato ad un quartiere, a partire da Mambrotta (12 dicembre) per proseguire poi a Case Nuove (13 dicembre), Borgo (14 dicembre), Marcellise (16 dicembre), Sant’Antonio (17 dicembre), Ferrazze (18 dicembre), Centro (19 dicembre), terminando venerdì 20 dicembre con Casette. Ogni cittadino – per effettuare il ritiro – deve presentare il tagliando (già compilato o da compilare al gazebo), allegato al volantino consegnato in questi giorni per posta o scaricabile sul sito del Comune.

Tramite posta verrà invece consegnato – entro fine anno – il calendario della raccolta 2020, con tutte le informazioni utili per effettuare una corretta raccolta differenziata e gli orari del Centro di Raccolta.

L’Amministrazione comunale ricorda che non è possibile conferire nell’umido, erba o ramaglie, che invece devono essere portate all’Ecocentro comunale. In alternativa, è possibile aderire al servizio di raccolta porta a porta con costi a carico dell’utente. La raccolta domiciliare di erba e ramaglie, viene effettuata 32 volte l’anno, in seguito all’attestazione di pagamento presso l’Archimede Servizi, presso la quale sarà necessario ritirare i bidoni appositi. Chi avesse già aderito, dovrà ritirare l’adesivo di avvenuta adesione da esibire sul contenitore.

Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.comunesanmartinobuonalbergo.it o chiamare il numero 045 8874333.

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Etica e Società News Notizie dal mondo Rimedi Naturali Scienza e Tecnologia

Riciclo Oro dai Dispositivi Digitali

I componenti elettronici dei nuovi dispositivi digitali sono in parte composti da metalli preziosi e rari come l’oro, questa caratteristica ha già dato vita a forme specifiche di riciclo che consentano a ditte specializzate il recupero dell’oro e degli altri metalli.
Con l’arrivo dell’era digitale e la crescente diffusione di computer, smartphone, cellulari e tutti quegli accessori elettronici che ormai contraddistinguano la nostra vita quotidiana, il volume dei rifiuti elettronici è cresciuto a livelli altissimi e continuerà a salire nel tempo.
E’ risaputo che i componenti elettronici sono in parte composti da metalli tra cui alcuni rari e preziosi come l’oro, questa caratteristica ha già dato vita a forme specifiche di riciclo che consentano a ditte specializzate il recupero dell’oro e degli altri metalli di valore che poi verranno successivamente rimessi sul mercato, in alcuni paesi avanzati come il Giappone già da anni esistano ditte specializzate che sostenute da politiche governative svolgano attività di riciclo di componenti elettronici dando vita ad un settore utile da un punto di vista ambientale e al tempo stesso remunerativo.
Nonostante ciò per questo genere di riciclo sono necessarie procedure molto rigorose a causa del coinvolgimento di sostanze nocive e molto inquinanti, al contrario di altri genere di ricicli come quello dei banchi dei metalli che ricevono oro usato dai compro oro Firenze, Milano, Roma e di tutte le altre città italiane.
Nel caso dei banchi dei metalli le procedure di separazione dei metalli sono molto più semplice in quanto si tratta di leghe auree composte solo da pochi metalli.
Ma grazie ad una rivoluzionaria scoperta presto anche le procedure per il recupero dell’oro da computer e cellulari potrebbero divenire molto più ecologiche e a bassissimo impatto ambientale, tanto che la sostanza base che potrebbe sostituire il cianuro sarebbe un derivato dell’amido di mais, la scoperta è stata fatta casualmente da un gruppo di ricerca Americano, che ha notato durante dei test ioni d’oro in alcune formazioni cristalline successivamente separati con altre procedure.
Questa scoperta se confermata potrebbe dare un importante impulso al settore del riciclo di componenti elettronici portando a procedure di recupero dei metalli più semplici e non più a rischio di contatto con sostanza altamente nocive e pericolose, portando così di fatto ad un grosso risparmio che potrebbe far decollare un business che una volta tanto andrebbe a favore dell’ambiente aiutando a risolvere il problema mondiale dell’inquinamento da rifiuti elettronici che visto il ritmo di accumulo avrebbe un impatto ambientale enorme.

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Esposizioni di Arte Contemporanea a Tematica Ecologica

Esposizioni di Arte Contemporanea a Tematica Ecologica

COLLETTIVA TITOLO : La Materia Ri Nata – Eco Ri-Uso ARTISTI: Catia Briganti – Lorenza Bucci Casari – Angela Consoli – Silvano Debernardi Bruno Greco – Sabrina Marconi – Sonia Mazzoli – Stefania Verderosa
PERSONALE Del Maestro: Luciano Biordi “ I LEGNI TATUATI”
A CURA DI: Sonia Mazzoli
DOVE: GARD Galleria Arte Roma Design – V. Dei Conciatori 3/i (giardino interno) M Piramide
INAUGURAZIONE: mercoledì 24 Gennaio 2018 – ore 19.00 – 22.00
DURATA : Dal 24 Gennaio al 5 Febbraio 2018
ORARI: Dalle 16.30 alle 19.00 – dal lunedì – al venerdì ( altri giorni e orari su appuntamento)
INGRESSO: libero – Infotel: +39 340.3884778 – Infomail: [email protected]

Siamo Molto felici di iniziare questo nuovo Anno 2018 invitandovi ad una nuova edizione del progetto espositivo a tematica Ecologica, denominato La Materia Ri-Nata – Eco Ri-Uso, nato da un’idea di Sonia Mazzoli e portato avanti dal 1997 come Progetto Espositivo Culturale, da allora fiore all’occhiello della GARD, sono infatti più di venti le edizioni passate, organizzate ed ospitate in location pubbliche, private ed Istituzionali, in Italia e all’Estero, gli artisti che in questi venti anni hanno partecipato sono più di 600 tutti di altissimo livello, molti di loro specializzati solo nell’Arte del Riciclo e del Riuso. Vi aspettiamo all’inaugurazione che si terrà Mercoledì 24 gennaio dalle ore 19.00 , alla GARD Galleria Arte Roma Design. In questa 24° edizione, saranno presentate opere di Arte e di Design realizzate e progettate da 9 artisti, diversi per linguaggi e stili, ma uniti dalla passione per l’arte e per la sperimentazione della materia. Come spesso accade, rispettando rigorosamente la tematica questa mostra racchiude al suo interno, come in una matriosca, la personale “Legni Tatuati” dell’autore Luciano Biordi, scomparso vent’anni fa, a lui dedicata dai figli.
La selezione di opere che sarà presentata è stata realizzate su tavole di legno di diverse essenze, spesso scarti, o fette di legni più o meno pregiati, abbattuti dalle intemperie e dimenticati li per anni, la giusta definizione è : che durante tutto il suo percorso artistico i legni sono stati le sue TELE, dove con estrema maestria, pirografando a mano libera ha impresso le sue emozioni, segni colori, puntinati, che ricordano vagamente l’artigianato e l’arte degli Aborigeni Australiani, movimenti sinuosi dal sapore etnico e moderno allo stesso tempo, se non fosse per le cornici che hanno un sapore decisamente anni 70/80, i suoi lavori potrebbero esser definiti attualissimi.

Filosofia dell’autore: Luciano Biordi – Nel legno ho trovato il modo di esprimermi, il legno e il fuoco realizzano la mia fantasia, le linee si scompongono e ricompongono, si seguono, si frammentano in un insieme di tratti senza un ordine apparente alla ricerca di un armonia interiore. Lo spazio è un continuo divenire di forme molteplici Le immagini trovano nel legno, fra le sue nervature, i suoi nodi, le sue sfumature, lo schermo su cui proiettarsi.
Filosofia: La Materia Ri-Nata, nasce con l’intento di ridare nuova vita a materiali di scarto inutilizzati, da gettare, l’arte di riutilizzare quegli oggetti che vengono generalmente considerati “rifiuti”, qualificandoli come traccia del passaggio dell’uomo, anziché come rifiuti da espellere e dargli una nuova funzione artistica e unica. Eco Ri-Uso, ha la medesima filosofia è dedicata però a pezzi unici di design, riproducibili ma mai uguali, rigorosamente sempre realizzati con l’utilizzo di materiali ed elementi di scarto. L’obbiettivo è sensibilizzare il pubblico alle tematiche del riciclo del riuso e del rispetto del pianeta.

Cenni Storici: Galleria Arte Roma Design
Nasce nel 1995, con la funzione di editore, promotore, produttore e distributore di arte e design autoprodotto. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia dalle Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi del mondo della pittura, del design, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma. Spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte, design e cultura, affiancando attività di promozione a laboratori creativi dedicati alla manualità, dedicando una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo. Il 20 ottobre 2011 la Galleria viene coinvolta nell’alluvione di Roma ed è costretta a chiudere. Ci vogliono tre anni per poter bonificare e riqualificare i locali, tamponare e far fronte ai molti danni, viene fatto un progetto e un intervento di riduzione spazi e nuova destinazione d’uso di alcune aree, non manca mai in questi anni, la volontà e la grinta che ci hanno sempre contraddistinto.

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Al via “Plastic Technologies Award 2015” La design competition di POLI.design e PLAST 2015

Industria e Università insieme per un concorso che unisce tecnologia e creatività per abbattere l’impatto di dismissione e promuovere il riciclo dei prodotti in plastica

 

Chiusura iscrizioni: 3 novembre 2014

Deadline consegna progetti: 27 novembre 2014

Totale premi: € 8.000

Bando e modalità di adesione su: www.polidesign.net/PlasticAward2015

 

Milano, giugno 2014Concept innovativi e originali di prodotti a rapido consumo/temporanei/usa-e-getta, che sfruttino le potenzialità di specifiche tecnologie di produzione e trasformazione delle materie plastiche: questi i cardini della seconda edizione di Plastic Technologies Award, il Concorso Internazionale lanciato da PROMAPLAST, società organizzatrice di PLAST 2015 (5-9 maggio) in collaborazione con POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano.

 

L’edizione 2015 del concorso si focalizza sulla dismissione e il riciclo dei prodotti, dei componenti e degli imballi con rapida obsolescenza e connotazione d’uso temporanea o addirittura usa-e-getta, come ad esempio utensili per la casa, accessori moda, oggetti di cosmetica e per la cura della persona, confezioni per prodotti a rapido consumo.

 

Il concorso affronta una tematica di grande attualità, riflettendo sugli effetti della crescita inarrestabile del settore del consumo rapido nella quotidianità della cultura occidentale. Molti dei prodotti, degli imballi e dei componenti usa-e-getta o dalla connotazione temporanea che caratterizzano i nuovi stili di consumo, infatti, vengono concepiti trascurando le problematiche legate alla loro dismissione, anch’essa inevitabilmente rapida, trattandosi di materiali, connessioni e composizioni a volte non separabili, non riciclabili né tantomeno correttamente dismettibili.

 

La nuova sfida lanciata ai designer di tutto il mondo da Plastic Technologies Award 2015 – ha dichiarato Mario Maggiani, Amministratore Delegato di PROMAPLAST, società organizzatrice di PLAST 2015 è quella di ideare progetti che possano abbassare l’impatto di dismissione, sfruttando le potenzialità delle tecniche, delle tecnologie di produzione e dei materiali, introducendo caratteristiche smart nell’oggetto stesso che risultino in linea con le esigenze dei potenziali consumatori. Progetti, quindi, che possano rinnovare in chiave sostenibile l’intero settore degli oggetti a rapida obsolescenza e di quelli temporanei.

 

La competition si rivolge a progettisti e creativi, italiani e stranieri (singoli o in gruppo), liberi professionisti o non professionisti, dipendenti di aziende e studenti.

 

Come si partecipa? Ogni progettista dovrà iscriversi al concorso entro il 3 novembre 2014, scegliere una categoria tecnologica in cui cimentarsi (stampaggio a iniezione, soffiaggio, stampaggio rotazionale, termoformatura o biopolimeri) e progettare un prodotto innovativo, rispettando il tema proposto dal bando oltre ai vincoli e ai limiti della tecnologia di produzione selezionata.

I progetti, da presentare entro il 27 Novembre 2014 all’indirizzo mail [email protected] nelle modalità indicate nel regolamento, dovranno essere originali, inediti e sviluppati espressamente per il concorso.

Il bando dettagliato del concorso è disponibile al www.polidesign.net/PlasticAward2015

 

A giudicare e selezionare i progetti vincitori sarà una giuria formata da noti esperti del settore provenienti dal Dipartimento del Design del Politecnico di Milano, da ADI, Associazione per il Disegno Industriale e dal mondo della professione.

In una prima fase la giuria valuterà sia il contenuto innovativo del progetto, sia il grado di rispondenza alle possibilità e ai vincoli legati alla tecnologia; verranno così individuati i finalisti e, nello specifico, una rosa di tre candidati vincitori del concorso e di due candidati vincitori per ogni categoria di Special prize manufacturing. Seguirà una seconda fase nella quale i progettisti selezionati avranno la possibilità di sviluppare il proprio concept sulla base delle indicazioni ricevute. La giuria, a questo punto, selezionerà i vincitori finali che si divideranno come segue il montepremi complessivo di 8.000 euro:

 

Vincitore del concorso

  • Primo premio: 3.000 €                                                             

 

Premi ‘Special Prize Manufacturing’

  • Premio stampaggio a iniezione: 1.000 €
  • Premio soffiaggio: 1.000 €
  • Premio stampaggio rotazionale: 1.000 €
  • Premio termoformatura: 1.000 €
  • Premio biopolimeri: 1.000 €

 

PROMAPLAST società organizzatrice di PLAST 2015 si riserva la possibilità, inoltre, di prototipare i progetti vincitori per esporli nell’ambito della prossima edizione della fiera triennale che avrà luogo dal 5 al 9 maggio 2015, una fra le più importanti fiere al mondo per l’industria delle materie plastiche e della gomma.

 

Per maggiori dettagli sulle modalità di partecipazione e per presentare la propria domanda di partecipazione, progettisti e creativi, italiani o stranieri, possono consultare il bando disponibile al sito www.polidesign.net/PlasticAward2015

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L’arte del riciclo creativo: ricette anti crisi

Capita spesso che si getti nella spazzatura un vecchio oggetto o l’involucro di un prodotto, senza considerare che gli si potrebbe dare nuova vita. Il riciclo creativo in questi tempi diventa uno dei migliori trucchi per spendere meno.


Molte delle confezioni degli alimenti, con un po’ di fantasia, possono essere riutilizzate e diventare componenti d’arredo per la casa o per il garage, con un considerevole vantaggio economico e ambientale. Imparare a osservare un oggetto e cercare un nuovo utilizzo, prima di smaltirlo, consente di realizzare talvolta vere opere d’arte ma soprattutto di ottenere oggetti utili senza spreco di denaro.

 

Con il riciclo creativo, diversi elementi che hanno assolto il loro compito originario possono rinascere, anche come giochi per bambini. Con i tappi di sughero forati in centro, infilati e assemblati in vari modi si possono creare animali, come i serpenti, con scatoloni di cartone si realizzano parcheggi multipiano per le automobiline o casette nelle quali i bimbi possono entrare a giocare.

 

 

Oltre al risparmio che si ottiene con il riciclo, sono incentivate anche la fantasia e l’interazione costruttiva con i propri figli. Perché buttare nel cassonetto i barattoli di vetro e non riutilizzarli, invece, come contenitori in cucina per conservare alimenti sfusi o altri oggetti? Sono riusabili anche come vasi per fiori e, decorati con bombolette spray, possono diventare originali portapenne e portacandele. Indumenti non più utilizzati e asciugamani consumati possono prendere una nuova forma e continuare a essere utili nelle case.

 

 

Un vecchio asciugamano deteriorato dai tanti lavaggi potrebbe essere usato come fondo per la cuccia del gatto o del cane oppure per pulire i vetri di casa. Un maglione che non si utilizza più, sapientemente tagliato, cucito e adornato con pon pon, si trasforma in un cappello, in guanti o come fodera per cuscini.

 

Sicuramente tanti oggetti possono continuare a essere utili ancora per anni, anche se in un altro modo. Sono numerosi i siti e i gruppi sul web che danno suggerimenti, particolarmente preziosi in tempo di crisi, su come trasformare con successo gli oggetti più svariati.

 

 

 

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Il nuovo concetto di pelliccia ecologica a marchio Micaela Italian Charme

Grazie alla pellicceria Micaela Italian Charme di Padova prenda forma un inedito concetto di pelliccia ecologica, dove le pellicce che ormai non possono più essere indossate perché fuori moda o logorate dal tempo, vengono rielaborate, grazie ad una sapiente fattura artigianale e sartoriale unite alle più moderne idee di moda dall’elevato valore estetico per realizzare nuovi capi in pelliccia ecologicamente naturale e a impatto zero per mezzo di una specifica attività di riciclo che non prevede l’impiego di prodotti quali sostanze sintetizzate o di origine chimica, definita Green Fur Concept.

Vengono così prodotte collezioni di capi d’abbigliamento in grado di fornire un punto di vista reale di come tale marchio abbia concepito con lavorazioni di elevata qualità il proprio concetto di creare capi di pellicceria attraverso una policy aziendale basata sul riciclo e il rispetto etico del lavoro e dei lavoratori stessi.

Micaela IC ridefinisce a priori la moda della pelliccia ecologica attraverso realizzazioni di alto livello che trasmettono gusto e raffinatezza, proponendo al pubblico un ricco catalogo di creazioni che hanno saputo rinnovare il settore della pellicceria con articoli glamour e in linea con le più attuali tendenze della moda e si presenta quindi sul mercato europeo con un brand totalmente Made in Italy, frutto di anni di consolidata tradizione di famiglia, evolvendosi in produzioni Luxury Style, dove il riciclo e la rivalorizzazione degli articoli di pellicceria li trasformano in nuovi capi glamour, alla moda e di tendenza con cui distinguersi tra le infinite correnti stilistiche facenti parte del mondo della fashion design.

Pellicceria Green Padova | Micaela IC
http://www.micaelaic.com

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Obblighi ambientali? Aziende e lavoratori leggono Ambiente Magazine

Ogni azienda, indipendentemente dal settore di appartenenza, ha degli obblighi in materia ambientale previsti dalle norme vigenti.

Ci si chiede dunque: “Quali adempimenti deve compiere per essere in regola ed evitare l’eventuale blocco dell’attività e/o sanzioni di carattere penale ed amministrativo?”. L’elenco completo è stilato nel Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n.152 “Norme in materia ambientale”.

A tal proposito nasce Ambiente Magazine un supporto concreto e una fonte, attendibile ed esauriente, di informazione in materia ambientale; esso si rivolge alle aziende e ai lavoratori che intendono mantenersi aggiornati sugli argomenti in questione, come ad esempio: l’autorizzazione agli scarichi delle acque reflue, l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, la gestione dei rifiuti prodotti dalle attività e molto altro.

Ambiente Magazine è una pubblicazione di Esia srl, una società di analisi e consulenza specializzata in problematiche tecniche e legislative legate all’igiene e alla sicurezza ambientale, che opera sul campo dal 1994, garantendo ad aziende, amministrazioni pubbliche e privati, alti standard di sicurezza e sostenibilità. Esia è dotata di una struttura operativa specializzata e di professionisti costantemente aggiornati e specializzati nei vari ambiti scientifici: chimici, biologi, geologi, igienisti industriali, tecnologi alimentari, tecnici di laboratorio e tecnici fonometrici. Il laboratorio è dotato delle più moderne attrezzature di misurazione, campionamento ed analisi, tenute sotto controllo attraverso piani di taratura e manutenzione, in conformità alla norma UNI EN ISO 17025:2005. Grazie ad esso è possibile eseguire qualsiasi analisi in merito a: emissioni in atmosfera, acque reflue e potabili, rifiuti, bonifiche, amianto, inquinamento acustico, sicurezza sul lavoro, ambienti di lavoro, sicurezza alimentare.

Su Ambiente Magazine si trovano tutte le novità inerenti il connubio ambiente/aziende, ma anche tante curiosità, statistiche ed eventi di settore. Un modo semplice e veloce di offrire informazione di qualità in grado di educare e rende più consapevoli.

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Hera: sale al 53,7% la raccolta differenziata del 1° semestre

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  • 22 Ottobre 2013

Cresce di 3,5 punti percentuali, nel primo semestre 2013, la raccolta differenziata sul territorio emiliano romagnolo gestito da Hera, rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, raggiungendo quota 53,7%. Un dato che prosegue il positivo trend medio di crescita costante negli ultimi 4 anni, pari a 2,5 punti percentuali all’anno.

Su questo tema, il report “Sulle tracce dei rifiuti”, appena pubblicato da Hera e aggiornato con i dati del 2012 (verificati dal prestigioso istituto indipendente DNV Business Assurance), indica che il 93,5% di quanto raccolto in modo differenziato sul territorio gestito dalla multiutility viene effettivamente avviato a recupero, contribuendo così a limitare il consumo di materie prime.

L’analisi è unica nel suo genere in Italia, andando nella direzione indicata dall’Unione Europea che punta l’attenzione sulla quantità di materiale effettivamente recuperato e non più solamente sulla percentuale di raccolta differenziata.

 

Per rendere trasparente il processo che segue l’impegno quotidiano di ciascuno nel fare la raccolta differenziata, è sempre più necessario riportare informazioni chiare e puntuali sull’effettivo riciclo e recupero dei materiali raccolti, rispondendo così anche a dubbi e osservazioni dei cittadini. Per questo Hera ha ideato e realizzato “Sulle tracce dei rifiuti”, il cui obiettivo principale è fornire garanzie sull’avvenuto recupero dei materiali separati. Hera ha quindi seguito le diverse tipologie di rifiuto differenziato raccolte nel 2012 sul territorio servito, lungo tutto il tragitto che separa il cassonetto dall’effettiva re-immissione nel ciclo produttivo della materia recuperata. Dall’analisi è emerso che, mediamente, la quantità di rifiuti scartata dagli impianti nel processo di recupero (perché, ad esempio, non idonea ad essere riciclata o inquinata da corpi estranei) è di appena il 6,5%.

 

“I risultati positivi della raccolta differenziata di questo primo semestre – commenta Maurizio Chiarini, Amministratore Delegato di Hera – confermano il forte impegno di Hera per migliorare efficienza ed efficacia lungo tutta la filiera ambientale. Per proseguire anche in futuro su questo virtuoso percorso il Gruppo dovrà continuare a fare leva su due elementi che già oggi orientano le nostre azioni: una forte propensione all’innovazione tecnologica e alla sperimentazione di soluzioni innovative, sia nella raccolta che nel recupero, e una continua attività di sensibilizzazione dei cittadini, per valorizzare il loro impegno sulla raccolta differenziata. In questa direzione si colloca “Sulle tracce dei rifiuti”, un report unico in Italia a dimostrazione dell’impegno del Gruppo Hera per un’informazione trasparente sulla filiera del recupero”.

 

Tutti i dati inseriti nell’opuscolo sono anche disponibili sul sito web http://www.gruppohera.it/sulletraccedeirifiuti.

 

 

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A Ferrara arriva la selezione intelligente dei rifiuti da riciclo

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  • 9 Ottobre 2013

Incrementare ulteriormente il recupero dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata in qualità e quantità, migliorando al contempo le condizioni di lavoro degli addetti alla selezione dei rifiuti. Sono questi gli obiettivi del nuovo impianto di selezione del rifiuto secco di Akron, società del Gruppo Herambiente, inaugurato questa mattina a Cassana, nell’area adiacente al termovalorizzatore di via Diana, alla presenza del Sindaco Tiziano Tagliani, della Presidente della Provincia Marcella Zappaterra, del Presidente Hera Tomaso Tommasi di Vignano, del Presidente Herambiente Filippo Brandolini e del Presidente Akron Nicodemo Montanari.

 

Il nuovo impianto di stoccaggio, selezione, trattamento e recupero dei rifiuti secchi raccolti in modo differenziato sostituisce la precedente struttura di via Trento e avrà una capacità di trattamento autorizzata di 90.000 ton/anno, 25.000 in più rispetto al vecchio sito, con un incremento di quasi il 40 % sulla potenzialità di recupero. Questo miglioramento si otterrà grazie alle innovative tecnologie utilizzate e alla nuova disposizione logistica, più funzionale, a conferma del consistente impegno che il Gruppo sta sostenendo in questi anni per il rinnovo delle piattaforme di selezione e degli impianti di compostaggio con l’obiettivo di potenziare la filiera del riciclo e del recupero, al fine di dare risposta alle crescenti quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato.

 

All’interno del fabbricato principale è stata installata una linea di trattamento automatica a lettura ottica, che tratterà principalmente i rifiuti urbani da raccolta differenziata, quali plastica, prodotti cartacei e multimateriale (qualsiasi frazione secca che non contenga vetro, ad esempio plastica e lattine insieme piuttosto che carta e plastica).La nuova linea a lettori ottici permetterà di “lavorare” circa 5 tonnellate di rifiuti a base plastica all’ora. Una volta selezionate, le frazioni delle varie tipologie di rifiuti verranno avviate, separatamente, alla pressa per la riduzione volumetrica e la successiva spedizione agli utilizzatori o a centri d’ulteriore lavorazione, mentre gli scarti andranno agli impianti di smaltimento e/o di termovalorizzazione con recupero energetico.

 

L’obiettivo di tali interventi, inseriti nel Piano Industriale Hera, è duplice: valorizzare al massimo l’impegno dei cittadini nella raccolta differenziata e confermare la regione Emilia-Romagna fra le più virtuose in Italia non solo per quanto riguarda le percentuali di raccolta differenziata (attualmente oltre il 51% medio nei comuni gestiti da Hera), ma anche per quanto attiene il materiale effettivamente avviato a recupero. E’ questo parametro infatti, più che la percentuale di raccolta, il punto di riferimento verso cui sono orientati gli obiettivi europei. Su questo fronte, già ora la percentuale della raccolta differenziata avviata a effettivo recupero da Hera supera il 93%, come calcolato nel progetto di tracciabilità dei rifiuti effettuato dall’Azienda in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e certificato da un qualificato ente esterno, quale DNV Business Assurance.

 

Tommasi: “impegno continuo del Gruppo Hera nel ciclo integrato dei rifiuti”

“Il nuovo impianto di Ferrara rappresenta bene la propensione di Hera all’innovazione continua lungo tutta la filiera dell’ambiente, nella massima trasparenza verso il territorio servito” spiega Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Hera. “E’ questa attitudine, unita alla ricca dotazione impiantistica, a renderci leader nazionali e a proporci fra i benchmark europei del settore. L’investimento presentato oggi, di grande rilievo tecnico, s’inserisce dunque nel più ampio impegno dispiegato per rendere il ciclo integrato dei rifiuti nel nostro territorio sempre più capace di migliorare la qualità della vita dei cittadini e la competitività delle nostre imprese”.

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Fami Storage Systems presenta la nuova linea “EcoGreen”.

Spesso si pensa ai prodotti green come ad una semplice operazione di marketing per abbindolare il consumatore. Fortunatamente, però, esistono molti esempi positivi incoraggianti, tra cui emerge quello delle cassette “EcoGreen” di Fami Storage Systems, che dimostrano quanto la razionalizzazione delle risorse ambientali rappresenti un “affare” che va a vantaggio di tutti e che il recupero dei rifiuti può portare a un valore aggiunto come indica il trend, in costante crescita, relativo all’attenzione al mondo dei rifiuti e del riciclo, in quanto, diminuendo l’impatto ambientale con basse emissioni di anidride carbonica e pochi rifiuti, rende la logistica più efficiente e genera risparmio.
Infatti, queste cassette in polipropilene riciclato, commercializzate in diversi modelli impilabili e nei colori rosso, blu, verde, grigio e nero, prendono vita dalla valorizzazione dei materiali plastici originati dalla raccolta differenziata e dagli scarti industriali, dando dimostrazione concreta che un rifiuto, considerato materiale da buttare, può rinascere a nuova vita come materia prima seconda venendo impiegata nel ciclo di produzione di nuovi oggetti, con un consistente risparmio in termini di costi, consumo energetico e minor inquinamento.
Ai compratori, riconducibili a moltissimi ambiti produttivi, resta il privilegio, e la soddisfazione, di acquistare un prodotto ecosostenibile di buona fattura, resistente, a buon mercato e che tutela l’ambiente.

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Il riciclo creativo diventa fashion con Rijoux

Riciclo e bijoux, un’unione creativa nel segno dell’eco fashion. Rijoux è la bottega della ri-creazione (www.labottegadirijoux.it), dove si crea, si ricicla e si ricrea all’infinito. Un ciclo virtuoso che regala bellezza, sostiene la natura e ripropone il piacere di realizzare oggetti fatti a mano.
Le “fate”, che vivono in questo luogo reale e virtuale, realizzano bijoux, piccoli monili e oggetti di design, scegliendo con cura tutti i materiali. Rijoux realizza piccole meraviglie e trasforma la materia di cui sono fatti gli oggetti quotidiani in oggetti del desiderio: belli e possibili!
Con le mani, prezioso strumento di trasformazione, le “artiste” di Rijoux danno vita a oggetti unici, perché nessuno può essere uguale ad un altro e, alle volte, non può nemmeno assomigliargli. La passione e la fantasia colorano e danno calore alle creazioni, mentre il rispetto per l’ambiente anima la fredda plastica, la grigia carta dei giornali e la vecchia stoffa. Materiale che con un colpo di creatività si trasforma nella collana del desiderio, negli orecchini della festa e nei bijoux dell’originalità.
La bottega ha tre anime che corrispondono a tre collezioni: “Only You”, Fantasy e Prêt-à-porter.

“Only You” è dedicata interamente alle ri-creazioni con materiale di riciclo: carta di giornale, plastica e stoffa. L’idea nasce con l’obiettivo di utilizzare materiale unico (riciclato), ispirandosi ad un unico modello e quindi mai perfettamente replicabile. Coloro che acquisteranno queste realizzazioni non vedranno mai un duplicato fedele dello stesso bijoux!

La collezione Fantasy presenta graziose creazioni realizzate in paste malleabili (argilla polimerica, conosciuta con il nome commerciale di Fimo) che hanno bisogno di una grande cura nel dettaglio e grande abilità di realizzazione. Biscottini, caramelle e piccoli oggetti di design sembrano aprire al magico mondo della fantasia!

Prêt-à-porter è una collezione creata scegliendo con cura i materiali, ricorrendo a nuove tecniche di realizzazione e ispirandosi ai must del momento. Questi bijoux sono indossabili in tutte le occasioni con un tocco di originalità.

Sul sito della bottega di Rijoux si possono trovare molte Promozioni e iniziative commerciali per rendere l’acquisto più conveniente e personalizzabile: “Bouquet in festa” con il 3×2;
“Il mio Rijoux” che offre la possibilità di ridare vita ad un vecchio gioiello e “Rijoux fai per te”, la sezione che permette di configurare il proprio bijoux.
Paypall rende il pagamento sicuro con carta di credito.

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Palagio Engineering usa alluminio riciclabile per i sistemi di ancoraggio delle pareti ventilate

palagio engineering sistemi di ancoraggioIl riciclo dell’alluminio rappresenta per l’Italia una risorsa economica sempre più importante, posizionando il paese al terzo posto a livello mondiale solo dopo colossi quali il Giappone e gli Usa e al Primo in Europa. Palagio Engineering ha sviluppato apposite linee produttive che utilizzano alluminio per produrre i sistemi di ancoraggio per pareti ventilate e schermature frangisole.

L’Italia è un paese privo di miniere di Bauxite, il riciclo dell’alluminio consente di sopperire alla mancanza di materia prima, di risparmiare circa il 95% dell’energia richiesta per produrlo partendo dalla bauxite e una riduzione delle emissioni di gas in atmosfera, nell’ottica di protezione ambientale. I dati riferiti da studi condotti sul campo dimostrano che 46.500 tonnellate di materiali vari in alluminio si traducono in circa 371 mila tonnellate di CO2 in meno immesse in atmosfera e 160 mila tonnellate di petrolio risparmiate.

Le proprietà intrinseche dell’alluminio permettono di coniugare leggerezza, resistenza agli urti e alla corrosione, durevolezza e tossicità aspetti che si sono rivelati determinanti nella scelta di questo materiale per la progettazione e realizzazione da parte di Palagio Engineering di sistemi di ancoraggio all’avanguardia. Senza alcun dubbio un altro fattore molto importante coinvolge il fatto che l’alluminio è un materiale riciclabile all’infinito, e che opportunamente trattato può essere riutilizzato dopo essere stato dismesso.

L’alluminio, qualunque sia stato il suo impiego, dopo esser stato completamente ripulito da sostanze estranee è totalmente riciclabile: il prodotto ottenuto ha una possibilità di riutilizzo praticamente illimitata e proprietà equivalenti a quello originario, senza alcuna perdita di qualità e prestazioni, contrariamente a quanto accade ad esempio per altri materiali quali la carta, il vetro o la plastica.

A questo proposito Palagio Engineering fa parte del UNCSAAL (Unione Nazionale Costruttori Serramenti Alluminio Acciaio e Leghe) con il fine di accrescere la qualità dei propri sistemi di facciata e alla loro conoscenza ed affermazione sul mercato.

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Mercatopoli & Baby Bazar per un Natale ecologico!

State facendo le pulizie a casa in vista delle prossime feste natalizie e sistemando vi siete accorti che avete alcuni oggetti che non vi piacciono più oppure che non usate più da tempo e quindi state pensando di buttarli via? Sappiate che, per quelli di voi a cui dispiace gettare nel bidone della spazzatura libri, abbigliamento, elettrodomestici e mobili, c’è un’altra soluzione: Mercatopoli.
Si tratta di una catena di negozi sparsi in tutta Italia che si propone di far rivivere una seconda vita ai vostri oggetti. Potete portare ciò che volete purché sia in buone condizioni. Una volta in negozio verrà stabilito il prezzo e verrà messo in vendita per un mese. Se l’oggetto viene venduto a voi sarà dato un rimborso, altrimenti trascorso un mese verrà scontato ed eventualmente in seguito sarà dato in beneficenza. Potete anche cambiare idea e tornare a prendere ciò che era vostro senza alcun problema (se l’oggetto in questione non ha già una caparra o non è ancora stato venduto) mentre invece se volete acquistare anche voi qualcosa avete tutta la possibilità di farlo!
Durante il mese di dicembre poi nei negozi Mercatopoli troverete l’iniziativa RegalamiAncora. Si tratta di un metodo semplice, efficace ed ecologico per liberarsi dei regali doppi che potreste ricevere a Natale!

Se invece state cercando un regalo per bambini il posto che fa per voi è Baby Bazar. All’interno dei punti vendita troverete ciò che riguarda il mondo dei bambini, con la caratteristica di essere tutti oggetti usati: culle, lettini, passeggini, tricicli, seggiolini, abbigliamento, libri, giochi per ogni età e tanto altro ancora. Ciò non sminuisce il loro valore anzi, ogni cosa è in buono stato pronta ad essere utilizzata nuovamente per un altro bambino. E anche voi potete collaborare portando quelle cose che i vostri figli non usano più, rendendo sicuramente felice altri bambini, non solo a Natale!

www.mercatopoli.it
www.babybazar.it

Novella Donelli – ufficio stampa Jit
0459698304
[email protected]
http://justintimesrl.wordpress.com

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Cotto Impruneta si impegna a produrre pavimenti sostenibili ed ecologici

Cotto ImprunetaNella costruzione di un edificio è sempre più importante tenere in considerazione il suo impatto, immediato e futuro, sull’ambiente. I pavimenti in Cotto Impruneta sono una scelta di naturalità e rispetto un prodotto sostenibileecologico e riciclabile.

Riciclabili al 100%, i pavimenti di Cotto Impruneta  sono realizzati con una serie di accorgimenti produttivi tali da garantire la distribuzione di un articolo non solo rispettoso della normativa ma che sa prendersi cura dell’ambiente in cui viene realizzato e anche delle persone che lo vivranno quotidianamente.

Particolare attenzione viene posta ad ogni fase del ciclo produttivo con lo scopo specifico di ridurre al minimo il quantitativo di materiale non conforme, che comunque, vista l’assoluta naturalità dei componenti, può essere quasi sempre reintegrato. Il Cotto subisce un riciclo primario e secondario in cui tutti gli scarti di argilla cotta e non, vengono reinseriti nel ciclo produttivo miscelandoli nuovamente al galestro e all’acqua. Cotto Impruneta manifesta una spiccata sensibilità nei confronti degli sprechi di materie prime, argilla e acqua e dei costi che tali dispersioni comportano, proprio per questo applica un rigido controllo al quantitativo di rifiuti da smaltire in discarica.

La riscoperta delle tecniche e dei materiali costruttivi tradizionali, quelli che hanno fatto la storia dell’architettura dell’uomo, contribuisce a sostenere produzioni come quella di Cotto Impruneta, che lavora l’argilla, generosamente donata dal territorio imprunetino, per formare pavimenti di pregio che non danneggiano la salute del pianeta e di chi li abita.

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Nuova vita ai regali inutilizzati: c’è REGALAMIANCORA da Mercatopoli.

Mercatopoli, l’eco-negozio del riuso con punti vendita in tutta Italia, lancia per il Natale 2012 l’iniziativa RegalamiAncora, pensata per dar nuova vita ai regali non graditi o doppi. Per il secondo anno, nel periodo natalizio sarà attivo uno spazio dedicato esclusivamente ai regali così da dare alle persone la possibilità di “riciclare” i regali ricevuti e non graditi, ricavandone denaro e permettendo alle persone che invece li apprezzano la possibilità di averli.

Spesso si ricevono regali doppi, capi d’abbigliamento della taglia sbagliata, prodotti che non verranno mai utilizzati, articoli che per motivi estetici non sono di gradimento di chi li riceve e tanti oggetti che poi finiscono per riempire armadi e soffitte ancora chiusi nella loro confezione e vengono ritrovati dopo mesi, sotto due dita di polvere.

Grazie a RegalamiAncora questi oggetti si possono vendere ricavando denaro e dando la possibilità a qualcun altro di utilizzarli. Nei vari Mercatopoli sarà allestito uno spazio dedicato a questa iniziativa: idee regalo tra cui scegliere il dono adatto ai propri cari, con delle qualità in più rispetto ai regali tradizionali. Si tratta di prodotti nuovi, perfetti e molto più economici rispetto a quelli che si possono trovare nei negozi del nuovo; sono tutti articoli basati sul sistema del riuso che quindi rispettano l’ambiente e permettono di vivere in modo sostenibile anche il Natale.

L’iniziativa parte a fine novembre e prosegue oltre il Natale, così chi ha ricevuto un regalo che non usa lo potrà portare in vendita a Mercatopoli, così come accade su alcuni siti di e-commerce.

www.mercatopoli.it

 

Novella Donelli
Ufficio stampa Jit
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Mercatopoli: l’innovazione del mercatino dell’usato

In questo periodo di crisi, più o meno sentita in tutti gli ambiti, sta avendo una diffusione ed una conoscenza sempre maggiore un settore di mercato prima poco noto: il mercato dell’usato.

In Italia si trovano molti negozi dell’usato, di cui un franchising di oltre cento punti vendita, Mercatopoli: un network basato su uno stile innovativo, moderno e organizzato, che ha come scopo quello di evitare il consumismo e di seguire la filosofia del riuso.

Tutto ciò che non serve più, che non possiamo più usare o di cui magari ci siamo semplicemente stufati non deve essere accantonato o buttato via. Ci sono, infatti, molte persone interessate a ciò che noi non sfruttiamo più e quindi questi oggetti possono essere messi in vendita con Mercatopoli. Per farlo basta cercare il Mercatopoli più vicino: ce ne sono in tutta Italia.

Oltre che vendere gli oggetti che a noi non servono più, Mercatopoli offre in esposizione tantissimi prodotti interessanti a prezzi molto ribassati rispetto al nuovo.

Mercatopoli ci dà la possibilità di vendere i nostri oggetti e di acquistarne altri, diventando così un luogo di scambio e di intrattenimento in cui passare il tempo a curiosare tra la molta merce in vendita e cercare qualcosa che faccia al caso nostro.

L’idea alla base di Mercatopoli è quella del riuso e del risparmio: perché buttare via qualcosa o lasciarlo a impolverarsi in un armadio quando potrebbe essere venduto e utilizzato da qualcun altro? Cercare a Mercatopoli ciò di cui abbiamo bisogno può farci risparmiare cifre considerevoli e permetterci di avere prodotti selezionati e di ottima qualità. Con Mercatopoli  risparmio e qualità vanno a braccetto perché i titolari svolgono un’accurata selezione sulla merce presa in carico, permettendoci di trovare i migliori prodotti a basso prezzo e di affrontare meglio anche questo momento di crisi.

Per tutte le informazioni vedere il sito www.mercatopoli.it

 

Novella Donelli
ufficio stampa Jit
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Sacchi immondizia: mille modi per utilizzarli

Ogni anno, 500 miliardi di sacchi per immondizia vengono usati in tutto il mondo. Pensate che solo per l’Europa, il consumo medio di plastica (anche se non solo di sacchi per immondizia) è superiore a 40 kg a testa, compresi i bambini. E nei paesi come la Svizzera, più ricchi ed industrializzati di molte regioni europee, nel 2004 si sono utilizzate ben 850000 tonnellate. Bisogna ammettere che uno dei problemi fondamentali dei sacchi per immondizia e per le materie plastiche in genere è principalmente la loro scarsa riciclabilità: l’emissione di CO2, ad esempio, li rendono non idonei alla bruciatura. Per non parlare poi del mare e delle discariche ‘normali’ che alla fine inquinano più dei sacchetti stessi. Ovviamente, per il lavoro quotidiano in aziende e cantieri, i sacchi per l’immondizia sono fondamentali ed estremamente comodi in molte situazioni. Quello che però si può fare per aiutare l’ambiente, è utilizzarli in modo ragionevole e, all’occorrenza, modificare le modalità di impiego. Ad esempio: perché utilizzare i sacchi per le immondizie solo per eliminare materiale invece di usarli, ad esempio, per stivare materiale in magazzino senza che questo venga rovinato dalla polvere, dall’umidità e dall’acqua? Oppure, visto che il loro spessore di 80 micron aumenta la loro resistenza agli strappi e alle bucature, perché non usarli anche per il trasporto o la movimentazione della merce? Se pensiamo all’officina di un falegname, l’immagine che ci viene in mente è quella di un luogo non riscaldato dove i trucioli e la polvere spesso si insinuano anche negli anfratti più nascosti. Nell’officina, però, c’è anche materiale pregiato come le lame in parquet oppure pezzi di legname di alta qualità che, se riposto in sacchi per l’immondizia, può restare ben protetto anche per lungo tempo. Se così protetto, i trucioli di legno o il pulviscolo non andranno tra i vari pezzi di legname che così verrà preservato da graffi e opacità. E nemmeno l’umidità e l’acqua saranno più un problema. Inoltre, con una etichetta visibile il nostro prezioso contenuto sarà sempre al riparo e facilmente reperibile. A questo proposito, invece dei sacchi per immondizia neri si potrà utilizzare i sacchi per immondizia trasparenti così da vedere subito il contenuto del sacco. Ma questo versatilissimo prodotto non può essere utile solo ai falegnami: anche gli imbianchini e tutti coloro che si dedicano alla pittura muraria potranno godere di notevoli vantaggi come, ad esempio, per evitare che l’ovatta antiscivolo si srotoli nel furgone raccogliendo pulviscolo e corpuscoli che poi possono arrecare danni al pavimento sotto la scala. Utilizzando i sacchi per immondizia come contenitore questo non potrà più succedere anche perché, se necessario, la pulizia del sacchetto stesso si può fare in un attimo. Per concludere questo breve excursus dobbiamo dire anche che i sacchi per immondizia sono insostituibili a casa, per mille situazioni come in cantina (per riporre coperte, vecchi peluches, vestiti) oppure in garages anche per imballare oggetti di uso non comune. Insomma: dobbiamo proprio dire che i sacchetti per le immondizie sono incredibili: quindi non buttateli via ma lasciate che vi accompagnino nella vita di ogni giorno!

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Cotto Il Palagio, un materiale che è riciclabile al 100%

La naturalità, il rispetto e l’attenzione per l’ambiente sono diventati un plus valore in ambito costruttivo. Il Palagio è consapevole di proporre sul mercato un cotto che ha tutte le carte in regola per essere considerato un prodotto non solo sostenibile, ma anche ecologico e assolutamente riciclabile.

Il cotto di Il Palagio è un materiale da costruzione che è riciclabile al 100%, nel suo ciclo produttivo vengono assunti tutti quegli accorgimenti che contribuiscono ad assicurare la sua totale naturalità e a preservare il territorio e l’ambiente circostanti. Ogni fase viene rigorosamente controllata al fine di ridurre il quantitativo di materiale non conforme e un’attenzione particolare viene posta al riciclo che consente di sprecare un minor quantitativo di materia prima, argilla e acqua, e di limitare il più possibile il quantitativo di rifiuti destinati allo smaltimento in discarica.

Il Cotto viene sottoposto ad un riciclo primario in cui tutti gli scarti di argilla non cotta, proveniente dalla messa in forma dell’impasto e dai tagli effettuati per rettificare le misure delle tavelle, vengono reinseriti nel ciclo produttivo miscelandoli nuovamente al galestro e all’acqua.

Anche dopo le fasi di asciugatura, il cotto che non risulta conforme al controllo qualità può essere riutilizzato. Esso viene nuovamente macinato, ridotto in una polvere, che rispetti i rigidi parametri di granulometria imposti dagli elevati standard qualitativi della produzione Il Palagio e poi riutilizzato per creare un nuovo impasto.

Tutto questo è necessario per garantire al pubblico un prodotto naturale, da vivere responsabilmente,  con un pregio e una distinzione che non va a discapito dell’ambiente e della sua indiscutibile qualità.

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Palagio Engineering ha scelto il cotto: tradizione del costruire e massima efficienza energetica

I materiali da costruzione e rivestimento attualmente a disposizione di architetti, ingegneri e professionisti del costruire sono moltissimi anche se pochi rispondono alle caratteristiche privilegiate da Palagio Engineering: naturalità, tradizione, fascino ed efficienza energetica. Il cotto è senza alcun dubbio il materiale preferito dall’azienda ingegneristica per rispondere alle esigenze dell’architettura contemporanea.

La terracotta, nei suoi molteplici formati e applicazioni, rappresenta la storia del costruire, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Una tradizione millenaria che ha saputo mutare con il passare del tempo e che porta in sé un’enorme versatilità e adattabilità alle esigenze costruttive in continua evoluzione.

Per Palagio Engineering la scelta del cotto nella realizzazione di pareti ventilate e schermature frangisole è stata dettata da fattori molto diversi fra cui il profondo legame con il territorio imprunetino, in cui ha sede l’azienda, rinomato in tutto il mondo per la produzione di un cotto che si inserisce fra le eccellenze della produzione Made in Italy, e le qualità chimico fisiche di un prodotto resistente, atermico, durevole, riciclabile e naturale al 100%.

Il cotto si fa così interprete del costruire contemporaneo riuscendo a sintetizzare la sua forza e materialità con le più avanzate applicazioni tecniche volte al risparmio energetico. Si tratta di farsi interpreti di esigenze architettoniche volte alla sostenibilità e ad un progressivo miglioramento delle condizioni di abitabilità degli spazi abitativi, siano essi privati, pubblici o sociali, integrando le esigenze funzionali, quelle di confort, di rispetto ambientale e di estetica.

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Riciclare, la parola d’ordine per Cotto Impruneta

Cotto Impruneta un marchio che ha chiaramente scelto di perseguire un comportamento responsabile nei confronti della sostenibilità ambientale. Investire in tal senso non è un ostacolo per i profitti dell’azienda e al contempo consente di dare il proprio contributo per la salvaguardia e la tutela del pianeta.

Le tavelle per pavimenti e rivestimenti Cotto Impruneta sono realizzate miscelando insieme argilla e acqua, elementi che danno vita ad un materiale naturale al 100%. Nello stabilimento del noto brand imprunetino tutto il processo produttivo è sottoposto a rigidi controlli per diminuirne l’inevitabile impatto ambientale. Particolare attenzione viene posta al riciclo, quale strumento ideale per il contenimento dei volumi di rifiuti da smaltire in discarica e per il risparmio di risorse naturali non rinnovabili, quali la preziosissima argilla Galestro, che rende unico ed inimitabile il cotto imprunetino.

Per quanto riguarda gli scarti di prodotto si riscontrano essenzialmente due tipi di riciclo che concorrono entrambi allo stesso risultato: mantenere inalterata la naturalità del cotto e rispettarne il territorio e l’ambiente. Il riciclo primario vede coinvolti gli scarti di argilla non cotta che, frutto dei tagli e della messa in forma dell’impasto di argilla e acqua, vengono immessi nuovamente nel ciclo produttivo miscelandoli all’argilla essiccata in cava durante la fase di soleggiatura estiva.

Il riciclo secondario, invece, coinvolge tutti gli scarti delle lavorazioni successive all’asciugatura delle tavelle e quelli provenienti dal controllo qualità perché non rispondenti agli elevati standard qualitativi imposti da Cotto Impruneta. In questa fase vengono macinati e successivamente: le polveri derivanti da questa macinazione rispettano i rigidi parametri di granulometria e vengono direttamente inserite nelle fasi successive di lavorazione, aggiunti all’argilla durante la fase di impasto.

La mission di Cotto Impruneta, in questo specifico contesto, mira ad ottenere un prodotto finale che nulla perde in termini di pregio e qualità e che al contempo possa essere considerato un alleato della difesa dell’ambiente e dell’ecosistema: infatti la purezza e la naturalità del cotto non sono in alcun modo alterate perché per entrambi i tipi di riciclo vengono utilizzati solo strumenti ad azione meccanica senza aggiunta di additivi di alcun genere.

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Risorse geologiche in esaurimento a rischio: rame, oro, argento e altri metalli

compro oro

Il mondo produttivo come lo conosciamo oggi sembra proprio destinato a dover subire profondi cambiamenti, le proiezioni di alcuni studi rivelano che le risorse terrestri utili a produrre i principali metalli che vengano utilizzati nell’industria attuale abbiano solo pochi decenni di approvigionamento ai ritmi attuali: Le previsioni vanno dai 30 anni per l’argento, ai poco più di 40 per l’ oro anche s eva meglio per il platino che sembra avere più di 300 anni di vita. Ma non sono solo i metalli preziosi ad avere problemi di esaurimento; il rame uno dei metalli più utlizzati sembra potrebbe finire in 60 anni, altri metalli in esaurimento rapido sono l’indio, nichel, stagno, zinco e antimonio. Un metallo che sembra possa durare ancora per molto sembra essere l’alluminio. La notizia buona è che saremo costretti ad utilizzare il riciclo per poter continuare ad utilizzare questi metalli, questo potrebbe dare il via a vere politiche di recupero che potrebbero avere benefici positivi sull’ambiente, qualcuno sta ipotizzando anche o sfruttamento dei metalli presenti nello spazio ipotesi che finirà per diventare realtà ma che verosimilmente dovrà attendere ancora molto tempo, nel frattempo sarebbe bene abituarsi a non sprecare troppo questi metalli visto che tra breve la scarsità potrebbe provocarne vertiginosi aumenti come già sta accadendo per il rame.

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WB TUTTOFARE, LA SOLUZIONE PER I TRASLOCHI “NO STRESS”

Online il nuovo sito di WB Tuttofare

WB Tuttofare da oltre 15 anni si occupa di traslochi, sia nazionali sia internazionali, e negli anni ha maturato un’idea di trasloco “senza stress” per i privati e per le aziende. Al primo posto, infatti, intraprende una linea di lavoro atta a far vivere lo spostamento con più leggerezza e minori preoccupazioni, sgravando la clientela da disagi burocratici, smaltimenti, abbellimenti degli ambienti, migliorie o personalizzazione del loro mobilio con il massimo riguardo per tutti i beni che completano un’immobile.

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WRS Italia: uno sguardo rivolto al futuro

WRS Italia, azienda specializzata nella realizzazione e gestione di impianti per il riciclo di rifiuti, partecipa attivamente al miglioramento dell’ambiente.

L’ambiente, l’inquinamento, lo sfruttamento delle risorse e il riciclaggio sono tematiche considerate ai giorni nostri di assoluta importanza nonché protagoniste nelle agende di imprese, organizzazioni, enti e istituzioni. Sempre più sono gli sforzi da parte dell’industria per supportare la presente e futura attività di riciclaggio e numerose sono ugualmente le sfide da parte delle aziende e governi per impiegare e gestire al meglio le risorse del nostro pianeta.

WRS Italia, in queste questioni interpreta un ruolo particolarmente attivo che le permette di apportare un notevole contributo attraverso la propria attività produttiva e di concorrere al miglioramento dell’ambiente e del mondo che la circonda. Ed è per questo che l’azienda è fiera di far parte di tale industria che si innova e sviluppa per trovare soluzioni che ci permettano di crescere in modo intelligente e consapevole come società e come insieme di individui.

Per realizzare questi obiettivi, è quindi necessaria un’incessante e dinamica crescita basata sulla ricerca e sullo studio di nuovi soluzioni da proporre in ambito di riciclaggio. WRS Italia, che propone costantemente nuovi sistemi e macchinari di altissima qualità, collabora con OMER, azienda con esperienza pluriennale nel campo della meccanica di precisione, che produce gli impianti e le macchine progettate e installate da WRS Italia. Inoltre, WRS Italia, attento conoscitore e specialista, offre servizi di consulenza e assistenza pre e post vendita per accompagnare il cliente in questa considerevole attività.

Numerosi sono i sistemi e le macchine che arricchiscono l’ampia gamma di prodotti e servizi che WRS Italia offre ai propri clienti, dai sofisticati impianti per il trattamento di pneumatici, R.A.E.E. e frigoriferi agli avanzatissimi macinatori e trituratori senza tralasciare i servizi per la gestione degli stessi. Per confermare e dare prova della dedizione per l’innovazione che dimostra WRS Italia, nell’ideare e realizzare prodotti sempre più innovativi, è opportuno annunciare un prossimo lancio del nuovo sistema per la pulizia del ferro derivante dalla triturazione del pneumatico.

Per maggiori informazioni visita il sito: www.wrsitalia.com

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