Archives

Comunicati

Giuseppe Nucci (Sogin): al Tavolo della Trasparenza per la bonifica ambientale siti nucleari in Piemonte

Partecipanti al Tavolo della Trasparenza Piemonte: il management Sogin, guidata da Giuseppe Nucci, i rappresentanti delle Associazioni degli Enti locali e delle Associazioni di categoria dell’agricoltura, industria ed artigianato. “Non posso che essere soddisfatto per quanto emerso dall’incontro di oggi – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Roberto Ravello – grazie al continuo impegno di Sogin e al costante monitoraggio degli enti competenti come Ispra e Arpa, i lavori stanno procedendo nel pieno rispetto della sicurezza dei cittadini e dell’ambiente, e secondo i tempi tecnici previsti dalle complesse operazioni di bonifica ambientale dei siti nucleari.

“Programmi e stato delle attività di bonifica ambientale dei siti nucleari piemontesi di Saluggia, Trino e Bosco Marengo, gestione del combustibile nucleare e dei rifiuti radioattivi, compensazioni a favore dei Comuni sedi di impianti nucleari. Questi gli argomenti all’ordine del giorno del Tavolo per la Trasparenza nucleare, convocato questo pomeriggio, presso il Museo di Scienze Regionali, dall’assessore all’Ambiente, Roberto Ravello”. Lo comunica in una nota la Regione Piemonte. “Tra i partecipanti al Tavolo i rappresentanti della Sogin, la società che gestisce la bonifica ambientale degli impianti, le Associazioni degli Enti locali, alle Associazioni di categoria dell’agricoltura, industria ed artigianato. Nel corso dell’incontro Sogin ha riferito sullo stato dei lavori in Piemonte e illustrato il programma e le attività realizzate e in corso, tra le quali: il mantenimento in sicurezza degli impianti, la decontaminazione e lo smantellamento degli impianti e la gestione dei rifiuti radioattivi. È stata confermata da parte di Sogin la volontà di rispettare il programma di allontanamento del combustibile materiale nucleare dal Piemonte, iniziato a febbraio 2011. Si tratta del rimanente 2% del totale del combustibile irraggiato utilizzato nelle centrali nucleari italiane. Nell’impianto Eurex di Saluggia è stato aperto il cantiere per la costruzione del deposito temporaneo D2, che garantirà la massima sicurezza per la popolazione e l’ambiente ed ospiterà soltanto i rifiuti radioattivi già presenti nel sito, oggi custoditi in un edificio risalente agli anni settanta, pieno e soprattutto non più adeguato agli attuali standard di sicurezza. Sogin ha ribadito che, al termine del trasferimento dei rifiuti al Deposito Nazionale, il deposito temporaneo di Saluggia sarà demolito. È stata inoltre avviata la nuova gara per la costruzione dell’impianto di cementazione dei rifiuti liquidi, chiamato Cemex, che prevede, rispetto alla precedente, un risparmio di 10 milioni di euro. L’assegnazione della gara è prevista per luglio 2012. Nell’impianto sono inoltre in corso le operazioni di messa a punto del sistema per la messa in sicurezza e analisi di 3000 contenitori di rifiuti radioattivi solidi. Per quel che riguarda la centrale nucleare E.Fermi di Trino, entro aprile 2012, sarà presentato all’Autorità di controllo il progetto particolareggiato per l’Impianto di ossidazione a umido (wet oxidation) per il trattamento delle resine radioattive. Proseguono i lavori di rimozione dei componenti e dei sistemi ausiliari non contaminati della zona controllata ai quali seguirà, con l’ottenimento dell’imminente autorizzazione all’istanza per la bonifica dell’impianto, l’avvio delle procedure per lo smantellamento dell’isola nucleare. In particolare Sogin ha annunciato che entro giugno 2012 sarà presentato il progetto per la decontaminazione e il successivo smantellamento dell’edificio reattore. Per l’impianto fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo, primo impianto italiano in cui stanno terminando le attività di bonifica ambientale, Sogin ha illustrato il suo progetto di riqualificazione e riutilizzo del sito. Il progetto prevede la nascita dei nuovi laboratori di analisi ambientale e radiologica: una struttura con sei laboratori integrati funzionalmente tra loro, nei quali saranno svolte attività di analisi in campo radiotossicologico, chimico-radiochimico, ambientale, radiochimica sui materiali provenienti dalla bonifica ambientale dei siti nucleari, nonché dosimetrico e di taratura della strumentazione nucleare. I nuovi laboratori supporteranno le attività di bonifica degli altri impianti nucleari e saranno aperti alla collaborazione con le Università e i centri di ricerca nazionali ed esteri”. “Non posso che essere soddisfatto per quanto emerso dall’incontro di oggi – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Roberto Ravello – grazie al continuo impegno di Sogin e al costante monitoraggio degli enti competenti come Ispra e Arpa, i lavori stanno procedendo nel pieno rispetto della sicurezza dei cittadini e dell’ambiente, e secondo i tempi tecnici previsti dalle complesse operazioni di bonifica ambientale dei siti nucleari. Se da un lato gli esiti referendari hanno reso non più di attualità la discussione sulla produzione di energia nucleare, dall’altro è necessario proseguire con serietà e continuità con la gestione dei rifiuti radioattivi. Alla luce di questo, durante i lavori del tavolo è emersa l’urgenza di realizzare il deposito temporaneo D2 presso l’impianto Eurex di Saluggia, in modo tale da destinare i rifiuti solidi attualmente immagazzinati, “in modo precario”, nel deposito denominato “2300″ del centro Eurex, ad una nuova infrastruttura, rispettosa degli attuali standard di sicurezza richiesti dalla normativa. Motivo d’orgoglio è dato dal fatto che l’impianto piemontese di Bosco Marengo sarà il primo in Italia ad essere bonificato e convertito rappresentando così non solo un importante Centro di eccellenza per le analisi ambientali e radiologiche, ma soprattutto una grande opportunità occupazionale e di sviluppo per la nostra regione e per le decine di tecnici specializzati che saranno chiamati ad operare al suo interno”.

FONTE: Agenparl

No Comments
Comunicati

Giuseppe Nucci (Sogin): impegnati nella più grande bonifica ambientale del nostro Paese

Dalla bonifica ambientale degli impianti nucleari al Parco Tecnologico e Deposito Nazionale: le competenze Sogin per il Paese. Giuseppe Nucci, Amministratore Delegato Sogin: “Tutti i giorni portiamo avanti la più importante bonifica ambientale della storia del nostro Paese”.

Sogin è la società di Stato incaricata della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi provenienti dalle attività nucleari industriali, mediche e di ricerca.

Sogin è impegnata nella più grande bonifica ambientale nella storia del nostro Paese per garantire la sicurezza dei cittadini, salvaguardare l’ambiente e tutelare le generazioni future.

Oltre le quattro centrali nucleari italiane di Trino (VC), Caorso (PC), Latina e Garigliano (CE) sono stati affidati in gestione a Sogin gli impianti Enea di Saluggia (VC), Casaccia (RM) e Rotondella (MT) e l’impianto Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo (AL).

La Società, interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, opera in base agli indirizzi strategici del Governo italiano.

Sogin, operativa dal 2001, diventa Gruppo nel 2004 con l’acquisizione della quota di maggioranza, del 60%, di Nucleco SpA, l’operatore nazionale incaricato del condizionamento e dello stoccaggio temporaneo dei rifiuti e delle sorgenti radioattive provenienti dalle attività medico-sanitarie e di ricerca scientifica e tecnologica.

Sogin coordina le attività previste dall’accordo stipulato dal Governo italiano con la Federazione Russa nell’ambito del programma Global Partnership. In particolare, l’accordo riguarda lo smantellamento e la gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile irraggiato dei sommergibili nucleari russi.

In Italia, le 900 persone che costituiscono il Gruppo, selezionate e formate secondo i più elevati standard di eccellenza, rappresentano il più significativo presidio di competenze professionali nella gestione dei rifiuti radioattivi e nella bonifica ambientale degli impianti nucleari.

Sogin ha inoltre il compito di localizzare, realizzare e gestire il Parco Tecnologico, comprensivo del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi.


FONTE: Sogin

No Comments
Comunicati

Deposito Temporaneo Saluggia: Giuseppe Nucci / Sogin massima sicurezza per popolazione e ambiente

Giuseppe Nucci, Amministratore Delegato Sogin: “Tutti i giorni portiamo avanti la piu’ importante bonifica ambientale della storia del nostro Paese”. Il deposito temporaneo di Saluggia, progettato secondo le migliori esperienze internazionali gia’ adottate per i depositi temporanei costruiti nelle centrali di Latina e Garigliano – spiega la Sogin in una nota – garantira’ la massima sicurezza nello stoccaggio temporaneo esclusivamente dei rifiuti radioattivi gia’ presenti nel sito e di quelli che saranno prodotti dalla bonifica dell’impianto, in vista del loro successivo trasferimento al deposito nazionale. Al termine delle operazioni di trasferimento il deposito temporaneo D2 sara’ demolito”.

(AGI) Nel deposito temporaneo “D2” di Saluggia, nel Vercellese, “saranno custoditi soltanto i rifiuti radioattivi gia’ presenti nel sito, in attesa del loro trasferimento al deposito nazionale. Al termine di questa operazione il deposito temporaneo sara’ smantellato”. Lo ha detto Giuseppe Nucci, amministratore delegato di Sogin, la societa’ che si occupa del decommissioning degli impianti nucleari italiani, dopo una visita all’impianto “Eurex”, dove sono in corso i lavori per la realizzazione del “D2”, nell’ambito delle attivita’ di bonifica ambientale e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi del sito.

Attualmente i rifiuti radioattivi presenti nell’impianto di Saluggia sono custoditi in un edificio, denominato “2300”, costruito negli anni settanta, al limite della capienza e non adeguato ai nuovi standard di sicurezza. “I lavori per la costruzione del deposito temporaneo nell’impianto Eurex di Saluggia – ha detto Nucci al termine della visita – sono realizzati per garantire la massima sicurezza per la popolazione e l’ambiente e vengono svolti nel rispetto della normativa, in linea con le migliori esperienze internazionali. In particolare, la gettata di cemento della fondazione del deposito temporaneo e’ iniziata di notte ed e’ terminata nel pomeriggio del giorno seguente: sono state effettuate 15 ore continue di gettata per poter realizzare una corretta spianatura finale della pavimentazione alla luce del giorno”.

“Il deposito temporaneo, progettato secondo le migliori esperienze internazionali gia’ adottate per i depositi temporanei costruiti nelle centrali di Latina e Garigliano – spiega la Sogin in una nota – garantira’ la massima sicurezza nello stoccaggio temporaneo esclusivamente dei rifiuti radioattivi gia’ presenti nel sito e di quelli che saranno prodotti dalla bonifica dell’impianto, in vista del loro successivo trasferimento al deposito nazionale. Al termine delle operazioni di trasferimento il deposito temporaneo D2 sara’ demolito”. La volumetria complessiva della struttura e’ di circa 30mila metri cubi, comprensiva di un’area di movimentazione, di servizi tecnici e logistici di supporto, per garantire la completa ispezionabilita’ del materiale. I criteri di stoccaggio prevedono che nel D2 siano ospitati esclusivamente i rifiuti a bassa e media radioattivita’ presenti nell’impianto “Eurex” di Saluggia, pari complessivamente a circa 4.300 metri cubi: 2.300 di questi sono gia’ presenti nel sito; a loro si aggiungeranno circa 2.000 metri cubi prodotti dalle attivita’ di bonifica dell’impianto.

“In tal senso – aggiunge la Sogin – e’ escluso, oltre che vietato dalla normativa, che tale struttura possa accogliere rifiuti provenienti da altri impianti, inclusi i residui che rientreranno dall’estero al termine delle operazioni di riprocessamento del combustibile nucleare irraggiato”.

Nucci si e’ detto “soddisfatto per l’ottimo lavoro che stiamo realizzando e che conferma le nostre elevate capacita’ tecniche e gestionali, con le quali tutti i giorni portiamo avanti la piu’ importante bonifica ambientale della storia del nostro Paese”. “Nel deposito temporaneo – ha ribadito – saranno custoditi soltanto i rifiuti radioattivi gia’ presenti nel sito in attesa del loro trasferimento al deposito nazionale. Al termine di questa operazione il deposito temporaneo sara’ smantellato”. (AGI) .

FONTE: AGI

No Comments
Comunicati

Giuseppe Nucci (Sogin): visita il cantiere del Deposito Temporaneo dell’impianto Eurex di Saluggia

Sogin, Giuseppe Nucci, il deposito temporaneo garantirà la massima sicurezza per la popolazione e l’ambiente. La struttura ospiterà soltanto i rifiuti radioattivi già presenti nel sito e sarà demolita al termine del trasferimento dei rifiuti al Deposito Nazionale.

Saluggia, 13 dicembre 2011. L’amministratore Delegato di Sogin, Giuseppe Nucci, ha visitato oggi l’impianto Eurex di Saluggia dove sono in corso i lavori per la realizzazione del deposito temporaneo, denominato D2, nell’ambito delle attività di bonifica ambientale e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi che Sogin porta avanti nel sito.


Il deposito temporaneo, progettato secondo le migliori esperienze internazionali, già adottate per i depositi temporanei costruiti nelle centrali di Latina e Garigliano, garantirà la massima sicurezza nello stoccaggio temporaneo esclusivamente dei rifiuti radioattivi già presenti nel sito e di quelli che saranno prodotti dalla bonifica dell’impianto, in vista del loro successivo trasferimento al Deposito Nazionale. Al termine delle operazioni di trasferimento il deposito temporaneo D2 sarà demolito.

La volumetria complessiva della struttura è di circa 30 mila metri cubi, comprensiva di un’area di movimentazione, di servizi tecnici e logistici di supporto, per garantire la completa ispezionabilità del materiale.

I criteri di stoccaggio prescritti dall’Autorità di controllo prevedono che nel deposito temporaneo siano ospitati esclusivamente i rifiuti a bassa e media radioattività dell’impianto Eurex di Saluggia, pari complessivamente a circa 4.300 metri cubi: 2.300 già presenti nel sito, ai quali si aggiungeranno circa 2.000 metri cubi prodotti dalle attività di bonifica dell’impianto. In tal senso, è escluso, oltre che vietato dalla normativa, che tale struttura possa accogliere rifiuti provenienti da altri impianti, inclusi i residui che rientreranno dall’estero al termine delle operazioni di riprocessamento del combustibile nucleare irraggiato.

“Ad oggi i rifiuti radioattivi presenti nell’impianto di Saluggia sono custoditi in un edificio, denominato 2300, risalente agli anni settanta. Tale infrastruttura – ha affermato Giuseppe Nucci, Amministratore Delegato di Sogin – è al limite della capienza e non più adeguata ai nuovi standard di sicurezza. La costruzione del deposito temporaneo è perciò realizzata per garantire la massima sicurezza per la popolazione e l’ambiente”.

“I lavori per la costruzione del deposito temporaneo nell’impianto Eurex di Saluggia – ha proseguito Nucci – sono svolti nel rispetto della normativa, in linea con le migliori esperienze internazionali. In particolare, la gettata di cemento della fondazione del deposito temporaneo è iniziata di notte ed è terminata nel pomeriggio del giorno seguente, 15 ore continue di gettata, per poter realizzare una corretta spianatura finale della pavimentazione con la luce del giorno”.

“Nel deposito temporaneo saranno custoditi soltanto i rifiuti radioattivi già presenti nel sito in attesa del loro trasferimento al Deposito Nazionale. Al termine di questa operazione – ha ribadito l’Amministratore Delegato – il deposito temporaneo sarà smantellato”.

“Sono soddisfatto per l’ottimo lavoro che stiamo realizzando – ha concluso Giuseppe Nucci – che conferma le nostre elevate capacità tecniche e gestionali con le quali tutti i giorni portiamo avanti la più importante bonifica ambientale della storia del nostro Paese”.

FONTE: Sogin

No Comments
Comunicati

Giuseppe Nucci (Sogin): Al posto delle Fn di Bosco Marengo un centro di analisi ambientali

Sogin, Giuseppe Nucci, in Piemonte la bonifica ambientale si concluderà nel 2025. Nei 5 anni del piano in regione attività per 205 milioni di euro. Bosco Marengo il primo impianto nel quale terminerà il decommissioning.

L’Amministratore Delegato di Sogin, Giuseppe Nucci, ha presentato ai rappresentanti istituzionali, alle associazioni imprenditoriali e alle organizzazioni sindacali del territorio il piano industriale 2011-2015. Nel corso dell’incontro Nucci ha illustrato inoltre l’andamento positivo del primo semestre 2011.


Gli obiettivi Sogin sono mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti dallo smantellamento degli impianti nucleari e dalle attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca, per garantire i cittadini, tutelare l’ambiente e le generazioni future, smantellare gli edifici convenzionali e finalizzare le scelte tecnologiche di progetto per il decommissioning dei siti nucleari, localizzare e realizzare il Parco Tecnologico e il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, appena definiti dall’Agenzia di Sicurezza Nucleare i criteri per realizzare la carta nazionale delle aree potenzialmente idonee e valorizzare in Italia e all’estero le competenze delle imprese italiane qualificate da Sogin.

Per terminare le attività di decommissioning e arrivare al prato verde dei siti occorrono 4,8 miliardi di euro, comprensivi dei costi di trasferimento dei rifiuti al futuro Deposito Nazionale.

Nei cinque anni del piano, Sogin realizzerà attività di decommissioning, mantenimento in sicurezza e servizi per 542 milioni di euro, dei quali 205 milioni per le attività negli impianti di Trino, Saluggia e Bosco Marengo.
Nel primo semestre 2011, Sogin ha incrementato del 50% le attività di smantellamento degli impianti nucleari rispetto alla media del periodo 2007-2010.

A Bosco Marengo, primo impianto nel quale terminerà il decommissioning, saranno completate le attività di trattamento e stoccaggio temporaneo dei rifiuti radioattivi in vista del loro futuro trasferimento al Deposito Nazionale. Al termine delle attività, Sogin convertirà l’impianto in un Centro di Laboratori per analisi ambientali e radiologiche, primo esempio di riqualificazione di un impianto reso disponibile dalla fine dei lavori di decommissioning.

Sono stati inoltre siglati protocolli di legalità per appalti e subappalti con le Prefetture delle province nelle quali Sogin opera, tra le quali quelle di Alessandria e Vercelli. Queste scelte garantiscono maggiore trasparenza, certezza dei tempi e contenimento dei costi generali rispetto alla spesa attuale.


FONTE:  Alessandria news

No Comments
Comunicati

Sogin piano industriale: la bonifica ambientale dei siti nucleari laziali e campani si concluderà nel 2025

La bonifica ambientale dei siti nucleari laziali e campani si concluderà nel 2025. L’Amministratore Delegato di Sogin, Giuseppe Nucci, ha presentato ai rappresentanti istituzionali, alle associazioni imprenditoriali e alle organizzazioni sindacali del territorio il Piano industriale 2011-2015. Nel corso dell’incontro l’Ing. Nucci ha illustrato inoltre l’andamento positivo del primo semestre 2011.

 

Nei cinque anni del piano, Sogin realizzerà attività di decommissioning, mantenimento in sicurezza e servizi per 542 milioni di euro, dei quali 198 milioni per le attività nelle centrali del Garigliano e di Latina e negli impianti di Casaccia.
Nel primo semestre 2011, Sogin ha incrementato del 50% le attività di smantellamento degli impianti nucleari rispetto alla media del periodo 2007-2010.

Le principali attività previste nell’arco di piano, nella centrale di Latina, dopo la demolizione del pontile, riguarderanno lo smantellamento dell’edificio turbina, dell’edificio sala controllo e di altre strutture minori. Verranno inoltre avviate le operazioni di decommissioning dei generatori di vapore, chiamati boiler, e di trattamento dei fanghi radioattivi.

Nella centrale del Garigliano verrà demolito il camino dell’impianto e, a valle della realizzazione del nuovo sistema di approvvigionamento idrico, il serbatoio d’acqua in quota. Sarà predisposto il nuovo sistema di trattamento degli effluenti liquidi radioattivi, denominato Radwaste e sarà adeguato l’impianto elettrico di cantiere per le attività di decommissioning.

A Casaccia continuerà lo smantellamento delle scatole a guanti, operazione conseguita per la prima volta in Italia con tecniche in linea con le migliori esperienze internazionali del settore. Saranno rimossi e smantellati i serbatoi interrati dei rifiuti liquidi radioattivi; continueranno i lavori di adeguamento della struttura dell’impianto OPEC-2 a deposito temporaneo. Si procederà, inoltre, alla caratterizzazione dell’impianto dei rifiuti e al trattamento e condizionamento dei rifiuti radioattivi.

Nel 2011, è stato ampliato l’albo fornitori e sono stati ridefiniti i piani di committenza delle attività per privilegiare la concorrenza. E’ stata coinvolta l’imprenditoria locale con appositi protocolli d’intesa per favorire così lo sviluppo del tessuto economico dei territori nei quali Sogin è presente. Sono stati inoltre siglati protocolli di legalità per appalti e subappalti con le Prefetture delle province nelle quali Sogin opera, tra le quali quelle di Caserta, Latina e Roma. Queste scelte garantiscono maggiore trasparenza, certezza dei tempi e contenimento dei costi generali rispetto alla spesa attuale.

Nel primo semestre 2011 sono state contrattualizzate attività per 82,8 milioni di euro, rispetto ai 25,9 milioni dello stesso periodo del 2010 con un incremento di oltre tre volte. Questi importi sono stati assegnati per il 76% (63 milioni) attraverso procedure di gara, rispetto al 42% (10,8 milioni) assegnati nel primo semestre 2010. Il ribasso delle gare ha prodotto risparmi per 12 milioni di euro.



“Il nuovo piano industriale
– ha dichiarato Giuseppe Nucci intende migliorare l’efficienza e l’efficacia delle nostre attività con l’obiettivo di ottimizzare tempi e costi, per concludere la bonifica degli impianti nucleari, portarli a prato verde e restituirli ai cittadini e al territorio, consapevoli che Sogin è allineata alle migliori esperienze internazionali”.
“Sogin è chiamata a realizzare la più importante bonifica ambientale nella storia di questo Paese. In tal senso – ha affermato l’Amministratore Delegato – riteniamo fondamentale condividere questo obiettivo con le istituzioni e le imprese locali direttamente coinvolte nelle nostre attività assicurando che tutti i giorni nostri dipendenti operano con il massimo impegno per garantire la sicurezza dei cittadini italiani”.

Gli obiettivi Sogin:

  • Mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti dallo smantellamento degli impianti nucleari e dalle attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca, per garantire i cittadini, tutelare l’ambiente e le generazioni future.
  • Smantellare gli edifici convenzionali e finalizzare le scelte tecnologiche di progetto per il decommissioning dei siti nucleari.
  • Localizzare e realizzare il Parco Tecnologico e il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, appena definiti dall’Agenzia di Sicurezza Nucleare i criteri per realizzare la carta nazionale delle aree potenzialmente idonee.
  • Valorizzare in Italia e all’estero le competenze delle imprese italiane qualificate da Sogin.

Per terminare le attività di decommissioning e arrivare al prato verde dei siti occorrono 4,8 miliardi di euro, comprensivi dei costi di trasferimento dei rifiuti al futuro Deposito Nazionale.

Il nuovo contesto normativo, nel 2010, ha affidato a Sogin la localizzazione, realizzazione e gestione del Parco Tecnologico e Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi, che amplia il perimetro aziendale. Il Deposito permetterà di mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti dal decommissioning e dalle quotidiane attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca, che ogni anno producono circa 500 metri cubi di rifiuti, oggi custoditi in diversi depositi temporanei sparsi nel territorio italiano. La sua realizzazione rappresenta dunque una priorità per l’Italia, garantendo la massima sicurezza per i cittadini e l’ambiente ed eliminando la necessità di immagazzinamento temporaneo sui siti.

Il Deposito sarà una struttura di superficie, progettata sulla base delle migliori esperienze internazionali, che consentirà la sistemazione definitiva di circa 80 mila metri cubi di rifiuti di bassa e media attività e la custodia temporanea per circa 12.500 metri cubi di rifiuti di alta attività. Degli oltre 90 mila metri cubi di rifiuti il 70% proverrà dagli impianti nucleari in dismissione mentre il restante 30% dalle attività di medicina nucleare, industriali e della ricerca. Tra questi rientrano, ad esempio, i rifiuti derivanti da radioterapie e diagnostica.

FONTE: Sala stampa Sogin

No Comments