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rinascimento Archivi - Comunicati stampa e News

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Roma. Via Giulia: Sindaco dica STOP al progetto del finto mega-Parcheggio Interrato che fuoriesce di 5 metri(!). E’ pericoloso e devastante

ROMA – Cittadini, esercenti e residenti di Via Giulia, simbolo del Rinascimento nel centro storico della capitale, sono contrari al progetto del mega-parcheggio interrato (PUP) che la CAM Edilizia intende realizzare nell’area archeologica di 7.000 metri quadrati (più grande di Piazza Farnese) situata a circa metà della strada: stando ai disegni originali, trattasi di un progetto che viola le norme imposte dall’atto di concessione comunale, poiché INTERRATO NON È, ma anzi, una volta realizzato, emergerebbe in superficie di ben 5 metri (!) circa (senza contare gli elementi sovrastanti, quali scale d’accesso e ascensori!), devastando tutta l’area interessata e mettendone a rischio la stabilità. Tant’è che pure la Direzione Nazionale Antimafia, la cui sede affaccia direttamente sugli scavi, ha espresso parere contrario a questo progetto, e comitati di cittadini impegnati nella tutela di Via Giulia e del centro storico capitolino, hanno fatto ricorso al TAR e alla Procura della Repubblica. Ciononostante, a nulla sono valsi fin’ora i numerosi appelli anche di esperti, urbanisti e studiosi: il Sindaco Marino e il Ministro dei Beni Culturali Franceschini non rispondono.   (VEDI TESTI E IMMAGINI IN ALLEGATO)

    Durante i lavori di scavo per la realizzazione di questo parcheggio, iniziati nel 2008, sono emersi preziosi reperti archeologici d’età augustea; la CAM Edilizia, quindi, è stata costretta a ridimensionare l’estensione orizzontale del progetto e, per recuperare volume in verticale (ogni posto auto vale circa 150 mila euro), ha elaborato un nuovo progetto che, però, stando ai disegni originali, sporgerebbe dalla superficie stradale di circa 5 metri (!), per dare spazio a 3 piani interrati da 76 posti auto ciascuno, e un quarto piano da 36 posti pertinenziali e altri 30 a rotazione.
    In questo modo, lo sviluppo verticale del parcheggio, passato da 400 a 300 posti auto (293 per l’esattezza), oltre a devastare irreversibilmente l’area archeologica e il contesto rinascimentale di superficie (i muri del parcheggio sarebbero ben visibili su tre lati a livello della strada), secondo le indagini archeologiche costituirebbe fonte di rischio sia dal punto di vista idrogeologico e idraulico, in quanto andrebbe ad interessare la falda acquifera nelle sue fasi di piena, sia dal punto di vista strutturale, in quanto metterebbe a rischio di stabilità le fondamenta dei palazzi antichi dell’area.
    Lo scorso ottobre, nell’ultima assemblea del Procedimento di Progettazione Partecipata dei Cittadini per la superficie del PUP di Via Giulia, indetta dal 1° Municipio, la Direzione Nazionale Antimafia (DNA), la cui sede affaccia direttamente sull’area di costruzione del parcheggio, è intervenuta con un suo rappresentante per manifestare la propria contrarietà a questo progetto, considerandolo pericoloso sia in termini di sicurezza che di stabilità. Ma a quanto pare, il Comune e il Municipio di Roma Capitale non ne hanno tenuto conto.

    (VEDI IN ALLEGATO ARTICOLI PUBBLICATI DAI GIORNALI IN BASE ALLE INFORMAZIONI DIFFUSE AI MEDIA DAL I° MUNICIPIO A CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO).

    Come se non bastasse, i lavori per la costruzione di questo parcheggio hanno già divorato sia il campo sportivo esterno dell’adiacente Liceo Virgilio -che conta oltre 1500 studenti-, sia l’intera Via di S. Filippo Neri che prima collegava Ponte Mazzini con Via Giulia e Vicolo della Moretta attraendo il passaggio di visitatori e consumatori nell’area, dove invece, dal 2008 ad oggi, i negozi e i caratteristici antiquari di via Giulia stanno via via chiudendo uno dopo l’altro, e quelli che ancora resistono sopravvivono a stento.
    A ciò si aggiungano pure i danni incalcolabili che lo stato di degrado di Via Giulia, dovuto all’incuria dell’amministrazione comunale e alla presenza degli scavi della CAM Edilizia, ha già provocato e sta ancora procurando da tempo sia al sito storico, sia ai residenti e agli esercenti di zona, molti dei quali addirittura già costretti a traslocare altrove e/o a chiudere l’attività.
    Degrado causato non solo dalla pluriennale assenza di interventi comunali di ordinaria manutenzione e dalla mancanza di un’associazione di commercianti e residenti della strada, ma anche e specialmente dall’accordo stabilito nell’atto di concessione del sito, secondo il quale, solo dopo che l’amministrazione capitolina avrà rilasciato il permesso di costruzione del PUP di Via Giulia, la CAM Edilizia verserà al Comune la somma di 1.160.350,17 euro, pari al corrispettivo degli oneri del parcheggio, da destinare ad opere di riqualificazione delle aree adiacenti, comprese Via Giulia e Vicolo della Moretta (somma peraltro davvero esigua per la concessione novantennale ad un privato di un suolo pubblico di tale pregio per la realizzazione di circa 300 posti auto che saranno messi in vendita a 150.000 euro ciascuno, se non di più!) .
    Sta di fatto che negli ultimi mesi l’amministrazione comunale, per evitare l’ulteriore protrarsi dello stallo dei lavori e le crescenti proteste dei cittadini, ha già fatto rinterrare in tutta fretta i preziosi reperti archeologici augustei emersi dagli scavi, però senza mai attivare alcuna ricerca di fondi privati e/o europei che avrebbero potuto consentirne l’esposizione permanente, e senza mai dare ai cittadini l’opportunità di poterli ammirare anche solo per un giorno. 
    E a nulla sono valse fin’ora le accese esortazioni pubbliche di esperti, urbanisti, studiosi e associazioni (Paolo Portoghesi, Adriano La Regina, Claudio Strinati…), affinché venga lanciato dal Comune un concorso internazionale di idee per una progettazione unitaria sotterranea e di superficie dell’area di Via Giulia/Largo Perosi e che includa l’adiacente vicolo della Moretta.
    Inaccettabile, dunque, che il Comune continui ad appoggiare un privato che, a fronte del costo di costruzione di un parcheggio per 20-25 milioni di euro, ne incasserebbe un’altra ventina, creando scempio storico, ambientale, artistico, architettonico, culturale, penale, civile e sociale in un’area archeologica e rinascimentale dal valore inestimabile, con un progetto destinato quindi ad avere effetti profondamente negativi anche a livello internazionale, per di più selezionato ad libitum attraverso consultazioni specialistiche di facciata e un sedicente processo di progettazione partecipata esteso a pochissimi cittadini e del quale si sono, comunque, ignorati gli esiti contrari!
    Per tutte queste ragioni, tanti cittadini romani e molti di coloro che hanno a cuore la tutela dell’area di via Giulia e del centro storico capitolino, chiedono al Sindaco Marino e all’amministrazione comunale un PROGETTO DI PARCHEGGIO COMPLETAMENTE INTERRATO,

    che sia il risultato di un CONCORSO INTERNAZIONALE di idee

    e che garantisca la TOTALE SICUREZZA E DECORO del sito,

    nonché la RESTITUZIONE DEL CAMPO SPORTIVO preesistente agli studenti del Virgilio, in proporzione alla loro densità, e di VIA di S. FILIPPO NERI alla cittadinanza.

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Tarquinia set della serie televisiva europea Borgia

 

Tarquinia sarà il set dei Borgia, la serie televisiva creata da Tom Fontana sulla famiglia più potente e discussa del Rinascimento italiano. Palazzo Vitelleschi, la chiesa di Santa Maria in Castello e i conventi di San Francesco, San Benedetto e delle Passioniste saranno lo sfondo di molte importanti scene degli episodi della seconda stagione. Il sindaco Mauro Mazzola e il consigliere comunale Sabina Angelucci hanno accompagnato l’équipe di Michael Schwarz, produttore dell’Atlantique Production e di Enzo Sisti della Film Production Consultants (casa di produzione italiana che cura la preparazione delle riprese della seconda serie e in passato ha curato film come La passione di Cristo, Nativity e Mission Impossible 3) in una visita al centro storico, per vedere dal vivo i luoghi scelti. «Il centro storico – afferma il primo cittadino – è disseminato di chiese, palazzi, torri e conventi che ben si prestano a tutto questo. Lo stato di conservazione in cui si trovano, insieme al nuovo decoro raggiunto dopo i numerosi lavori svolti dall’Amministrazione, hanno permesso alla nostra città di essere scelta per questa importante produzione televisiva». «Sarà una grande opportunità per far conoscere Tarquinia a livello internazionale. – dichiara il consigliere Angelucci – La bellezza dei monumenti del centro storico ha affascinato i produttori Sisti e Schwarz. Essi hanno riconosciuto nel nostro patrimonio storico i caratteri architettonici che permetteranno le ambientazioni delle scene, calate nel Rinascimento». La serie è una delle più importanti produzione europee televisive, con un budget di 30 milioni di dollari, e affronta gli intrighi di potere della dinastia dei Borgia, narrando l’ascesa al soglio pontificio di Rodrigo, con il nome di Alessandro VI, e le vicende in cui furono coinvolti i suoi sei figli: su tutti Lucrezia e Cesare, detto “Il Valentino”. Le riprese si svolgeranno anche in importanti città italiane e a Praga. A data da destinarsi, saranno attivate le procedure per la scelta delle figurazioni da usare per le scene di Tarquinia.

 

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Firenze tutta da scoprire

Un sito tutto dedicato ad una delle più belle città d’arte italiane in una delle regioni più conosciute dai turisti di tutto il mondo, parliamo di Firenze, capoluogo della Toscana.

Queste pagine web si prefiggono di dare una panoramica semplice ma a largo raggio di questo gioiello visitato ogni anno da milioni di persone da ogni nazione. Conosciuta per la Galleria degli Uffizi, museo pinacoteca fra i più antichi d’Europa, voluto dalla dinastia De Medici, per la Basilica di Santa Croce, Ponte Vecchio e per il Campanile di Giotto, possiede anche tanti altri luoghi e monumenti meno conosciuti ma altrettanto meritevoli di essere ammirati di cui si trovano notizie nelle pagine dedicate ai monumenti ed ai musei di questo sito. Per visitatori meno impegnati sono riportate informazioni sugli outlet dove fare trascorrere qualche ora di shopping o luoghi dove praticare sport, dai campi da golf ai maneggi nei dintorni della città, alle palestre e piscine nell’ambito cittadino.

Un occhio di riguardo viene rivolto anche ai cittadini fiorentini tramite la pubblicazione di recapiti di servizi di pubblica utilità, luoghi dove studiare, ristoranti e notizie sugli eventi di musica, arte, teatro o cultura che vengono organizzati a Firenze. Non mancano poi link e recensioni che riguardano altri siti ritenuti per qualche aspetto utili e interessanti.

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Un Natale da favola a Ferrara

Se ancora non avete deciso come trascorrere le vostre vacanze natalizie non perdete altro tempo… Ferrara fa proprio al caso vostro! Mai come in questo periodo, infatti, sarà possibile provare vere e proprie emozioni tipiche, garantite da una città riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Immergetevi nel fascino rinascimentale della città estense, resa ancor più suggestiva dall’atmosfera del Natale. Storia, arte, cultura, tradizione e folklore vi aspettano per rendere davvero indimenticabile il vostro soggiorno.

Tuffatevi nella magia del Natale! Per tutto il mese di dicembre e fino al 9 gennaio la piazza cittadina si trasformerà in un unico grande mercatino all’aria aperta, ospitando gli stand della Festa del Regalo. Un’atmosfera suggestiva ed accogliente in cui sarà possibile sbizzarrirsi fra le numerose bancarelle di prodotti tipici e gastronomici, libri, manufatti artigianali, dolciumi, idee regalo, decori e oggettistica natalizia il tutto all’interno del festoso contesto offerto dalle luminarie che decorano le vie della città e dall’imponente albero di Natale che si erge sul sagrato di Piazza Cattedrale. Tante, poi, le iniziative in programma con spettacoli itineranti per bambini, una sacra rappresentazione della Natività con oltre 250 figuranti, spettacoli di danza e teatro ed un’originalissima maratona per le vie cittadine rigorosamente vestiti da Babbo Natale!

Per gli amanti dell’arte la tappa d’obbligo sarà, invece, a Palazzo dei Diamanti dove fino al 30 gennaio è in programma la mostra dedicata a Chardin, l’artista francese che ha avuto maggior influenza sulla pittura moderna, ponendosi come punto di riferimento per artisti del calibro di Cézanne, Matisse, Braque e Morandi. Attraverso un’ampia selezione di opere provenienti da musei e collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, la rassegna si propone di far rivivere la carriera del grande pittore spaziando dalle nature morte giovanili alle scene di genere della prima maturità, fino al ritorno agli oggetti degli anni Cinquanta e agli straordinari capolavori dell’ultimo periodo.

E se volete trascorrere un Capodanno davvero indimenticabile, allora non potrete certo mancare al tradizionale e sempre suggestivo appuntamento con l’Incendio del Castello Estense, uno dei più belli ed emozionanti spettacoli pirotecnici di tutta Europa: cascate di colori e vortici di luci, fuochi d’artificio e giochi pirotecnici ritmati da colonne sonore di grandi artisti animeranno la notte più attesa dell’anno regalando emozioni uniche ai presenti. Il tutto, poi, contornato da spettacoli e musica pensati appositamente per accompagnare un pubblico di tutte le età sino allo scoccare della mezzanotte. Insomma il modo migliore per salutare il 2010 e dare il benvenuto al nuovo anno.

E nel vostro soggiorno ferrarese non scordatevi di ritirare (presso gli Uffici Informazioni Turistiche dislocati nella provincia o nelle strutture ricettive convenzionate al progetto) la Carta delle Emozioni, che vi permetterà di usufruire di una serie di agevolazioni e sconti, per un totale di 30€, su vari prodotti e servizi del territorio. Cosa aspettate allora? Venite e trascorrere le vostre festività a Ferrara e…non rimarrete certo delusi!

Per tutte le informazioni e le proposte di soggiorno visitate il sito www.ferrarainfo.com

Assessorato al Turismo – Provincia di Ferrara

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Sarah Dunant presenta il suo ultimo romanzo a Ferrara

Una passeggiata per le vie della città alla ricerca di angoli suggestivi in cui ambientare il proprio romanzo: è nata così l’operazione che porterà a Ferrara nei prossimi giorni Sarah Dunant, affermata scrittrice inglese e autrice del romanzo “Le notti al Santa Caterina”. Terzo volume di un trittico dedicato al Rinascimento italiano, il romanzo, edito da Neri Pozza, è già stato tradotto in venti lingue diverse ed ha venduto milioni di copie veicolando e promuovendo il Rinascimento ferrarese in tutto il mondo.
Un’operazione promozionale nata quasi per caso che porterà alla presentazione ufficiale del romanzo nella giornata di venerdì 28 maggio: nella mattinata, alle 10.00, la conferenza stampa di presentazione vera e propria quando l’autrice, alla presenza delle autorità civili e con l’accompagnamento del coro polifonico di San Gregorio Magno, introdurrà il romanzo nella suggestiva cornice del Monastero di San Antonio in Polesine, riconducibile al convento di Santa Caterina tra le cui mura si sviluppa l’intricata vicenda, al contempo storica e d’amore, narrata tra le pagine del libro. Nel pomeriggio, invece, alle 17.30 seguirà il “Pomeriggio letterario” presso il Castello Estense (Largo Castello 1); un appuntamento aperto a tutti dove Sarah Dunant avrà modo di conversare con Gianni Venturi, Direttore dell’Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara. Infine sabato 29 maggio alle 17.30 presso la libreria Melbookstore di Piazza Trento e Trieste, i lettori avranno la fortuna ed il piacere di incontrare Sarah Dunant e dialogare con lei. Due appuntamenti, questi ultimi, che saranno aperti a tutti e ad ingresso libero.
Una due giorni estremamente intensa, quindi, e un’occasione indubbiamente importante per la città di Ferrara che avrà la grande possibilità di ospitare una scrittrice di caratura internazionale e di promuovere un romanzo, ambientato al suo interno, che sta davvero spopolando; l’ennesima emozione che Ferrara è in grado di riservare a residenti e turisti, ovviamente un’Emozione Tipica e Garantita che racchiude tutto il fascino e la bellezza di una città davvero unica.

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Leonardo da Vinci e la Macchina del Volo: tutta la verità.

Negli ultimi anni, sulla figura di Leonardo da Vinci si sono sprecati fiumi di inchiostro, portando l’attenzione su aspetti misteriosi e curiosi dell’attività del Genio.
Solo raramente si è approfondito in modo tecnico e scientifico gli episodi specifici dell’opera di Leonardo, se non per creare improbabili collegamenti con altri immaginari tutto sommato “commerciali”; da un lato, con un mondo occulto e paramassonico (danbrownesco/giacobbesco..); dall’altro, con l’attualità di una ricerca positivista e neoscientista (pierangiolesca..). Ma dell’animo di Leonardo, ricercatore cinquecentesco intriso di retaggi alchemistici non meno che di predisposizioni tecnicistiche, si ha avuto raramente una visione corretta e ben storicizzata.

Ad analizzare in modo il più possibile completo un episodio storico dell’opera di Leonardo, è il regista Stefano Pernice, autore del documentario “Leonardo – il volo di Fiesole”. Il Dvd, prodotto dalla Mediaframe di Firenze, è attualmente in distribuzione su web e in tutte le edicole della città che ha visto il Genio protagonista: Firenze.

Il tentativo di volo umano realizzato da Leonardo, si svolse nel 1506, sul colle fiesolano di Monte Ceceri. Tutti i precedenti tentativi di volo umano, che si sappia, erano falliti. Ma Leonardo, dopo anni di studi meccanici e antropologici, era fortemente convinto della funzionalità della sua macchina, tanto da vantarsi dell’imminente riuscita del volo.
Ma dell’evento storico in sé, e della sua parziale riuscita, ahimé non è rimasta una conferma definitiva.

La Macchina del Volo è forse uno degli ultimi esempi d’ingegno umano ispirato alla filosofia alchemica.
Fondata su una ricerca di analogie tra uomo ed animali, e tra aria ed acqua, essa rappresenta un “progetto ideale” i cui valori simbolici coincidono con funzioni meccaniche.
Secondo la leggenda, fu Tommaso Masini da Peretola, detto Zoroastro, a sperimentare la macchina. Si dice che l’”Uccello” riuscì a planare sul cielo di Firenze per oltre 1000 metri, atterrando bruscamente in località Camerata. Le fonti storiche ci confermano, per lo meno, che Tommaso ne uscì praticamente illeso.

Per maggiori informazioni su questo documentario:

http://www.mediaframe.it/catalogo_leonardoilvolo.htm

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Roma: Beato Angelico. L’alba del Rinascimento, 8 Aprile – 5 Luglio 2009

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Ogni estate turisti provenienti da tutta Italia e dal resto del mondo affollano Roma, la città eterna che con il suo immenso patrimonio storico e artistico riesce a focalizzare l’attenzione di milioni di persone di diversa provenienza, età e cultura.

Una visita a Roma, ai suoi musei, ai suoi monumenti ed edifici storici, è sempre un’esperienza unica, in grado di proiettarci in epoche passate. I turisti che si recano a Roma hanno solo l’imbarazzo della scelta, tra chiese, mostre e quant’altro, e molto spesso il breve spazio di una vacanza basta solo a vedere una minima parte di tutto ciò che una città come Roma sa offrire. Se avete già prenotato un alloggio low cost a Roma per quest’estate, non potete però perdervi la grandiosa mostra dedicata ad uno dei più importanti artisti italiani, Beato Angelico. Dall’8 aprile al 5 luglio i Musei Capitolini ospiteranno infatti la mostra “Beato Angelico. L’alba del Rinascimento”, che si presenta come uno degli eventi artistici di spicco del 2009. Si tratta infatti della più grande mostra mai dedicata in Italia all’artista toscano, che fu protagonista di un’altra mostra monografica, tenuta in Vaticano e a Firenze, nell’ormai lontano 1955. Come in quell’anno si celebrava un importante anniversario, ossia i 500 anni dalla sua morte, anche la mostra che si terrà quest’anno a Roma si inserisce nel programma delle celebrazioni per i 550 anni dalla scomparsa dell’artista. Fra’ Giovanni da Fiesole (questo il vero nome dell’artista) nacque infatti a Vicchio, in provincia di Firenze (città natale anche di un altro grande artista italiano, Giotto) nel 1395 circa, e morì a Roma nel 1455, non senza prima aver lasciato una traccia indelebile nella storia dell’arte. Beato Angelico è infatti riconosciuto come uno dei protagonisti del primo Rinascimento italiano, un artista che pur facendo sua la lezione tardo medievale dei maestri del passato seppe però intraprendere una via personale verso l’arte rinascimentale.

La mostra vale la pena di essere visitata per svariati motivi. Innanzitutto include una selezione accurata delle opere dell’artista provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo, a creare un percorso che guida il visitatore attraverso le varie fasi della vita e dello stile di Beato Angelico, dal periodo giovanile tardo gotico fino alla fase più matura, segnata da un approccio umanistico. Tra le opere ci saranno inoltre dei lavori mai esposti prima al pubblico, come la predella di Zagabria (Stimmate di San Francesco e Martirio di San Pietro martire), e l’Annunciazione di Dresda (riassemblata nel ‘500), e altre opere restaurate per l’occasione, come il trittico della Galleria Corsini con il Giudizio Finale, l’Ascensione e la Pentecoste. Un altro elemento che rende la mostra particolarmente interessante è l’attenzione rivolta a tutte le varie forme d’arte con cui seppe esprimersi Beato Angelico, che oltre che pittore fu anche miniaturista e disegnatore: ci sarà dunque spazio per tavole, tabernacoli, tele, polittici, scomparti di pale, ma anche per rari disegni, incisioni e un libro da messale contenente delle miniature.

La mostra sarà un’occasione davvero ghiotta per tutti gli appassionati d’arte che alloggeranno in un hotel per famiglie a Roma tra l’8 aprile e il 5 luglio 2009.

Date: 8 Aprile – 5 Luglio 2009
Dove: Musei Capitolini, Roma, Italia
Articolo a Cura di Trenet Srl – web designers

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Bottega d’Arte medievale Reproduction Art

Silvia Salvadori nasce nel 1978 a Sinalunga, nel cuore della Toscana; Diplomata presso l’Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna” e Laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena, vive a lungo nella città del Palio dove stabilisce un legame, spirituale e materiale, con le superstiti Botteghe d’Arte, ultime depositarie della tradizione pittorica dei maggiori artisti delle scuole toscane del Medioevo e del Rinascimento.

Con la loro scuola Silvia Salvadori crea una continuità ideale, facendo rivivere nella propria mano un sapere pressoché perduto. Il caldo riflesso degli ori, dei broccati delle vesti, il rapimento estatico dei santi, il mistico scambio di sguardi fra la Vergine e il Bambino, la ricchezza della simbologia cristiana, ricreati con il talento, la raffinatezza e la dedizione tornano a vivere nelle opere che Silvia Salvadori riesce a riprodurre, attraverso lo stesso “saper fare” artistico dei Maestri medievali e l’utilizzo di tavole di pioppo e di tiglio, dell’oro zecchino in foglia e in polvere, decorato e inciso per mezzo di bulini appositamente forgiati dagli ultimi mastri incisori, dei pigmenti naturali legati al tuorlo d’uovo, seguendo le ricette tratte dal libro dell’arte di Cennino Cennini (1370-1440).

Riproduzione Icone Sacre di Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Sano di Pietro, Giotto, Spinello Aretino,Giovanni di Paolo, Perugino, Taddeo Gaddi e Piero della Francesca.

Nascente da un interesse che è prima di tutto studio accurato e sapiente e continua sperimentazione, che si estende all’intera Toscana del tempo, da Arezzo coi tesori nascosti delle sue chiese, a Firenze e al suo medioevo dell’arte, forse per troppo tempo oscurato dai fasti del Rinascimento, per tornare a Siena con l’arte sacra delle sue icone e la pittura civica delle Biccherne, le copertine in legno istoriato dei registri contabili della stagione comunale. L’opera di Silvia Salvadori è forse quell’ultima, preziosa testimone in grado di conservare e tramandare una Cultura che è storia di un popolo di una terra e dell’anima, ancora capace di suscitare in noi la Meraviglia.
Silvia Salvadori realizza riproduzioni Icone Sacre di pregio dei più importanti artisti medievali toscani: Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Sano di Pietro, Giotto, Spinello Aretino e Piero della Francesca.

“Adunque voi, che con animo gientile sete amadori di questa virtù e principalmente all’arte venite, adornatevi prima di questo vestimento, cioè amore, timore, ubbidienza e perseveranza.”
Cennino Cennini

Bottega d’Arte Toscana di Silvia Salvadori riproduceIcone Arte Senese Icone Siena riproduzione icone sacre Arezzo. Siena. Tuscany. Italy. Le principali riproduzione di icone sacre sono opere di Cimabue, Duccio di Buoninsegna,Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Sano di Pietro, Giotto,  Piero della Francesca,Giovanni di Paolo, Perugino, Taddeo Gaddi e Spinello Aretino, sandro Botticelli
Category     : Antiquariato e Collezionismo
Contact name : Silvia Salvadori
Email        : info@bottegadartetoscana.it

www.bottegadartetoscana.it

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Arte Medievale Bottega d’arte riproduzioni

Una bottega d’Arte nel cuore di Arezzo

www.bottegadartetoscana.it

Silvia Salvadori nasce nel 1978 a Sinalunga, nel cuore della Toscana; Diplomata presso l’Istituto d’Arte “Duccio di Buoninsegna” e Laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Siena, vive a lungo nella città del Palio dove stabilisce un legame, spirituale e materiale, con le superstiti Botteghe d’Arte, ultime depositarie della tradizione pittorica dei maggiori artisti delle scuole toscane del Medioevo e del Rinascimento.

Con la loro scuola Silvia Salvadori crea una continuità ideale, facendo rivivere nella propria mano un sapere pressoché perduto. Il caldo riflesso degli ori, dei broccati delle vesti, il rapimento estatico dei santi, il mistico scambio di sguardi fra la Vergine e il Bambino, la ricchezza della simbologia cristiana, ricreati con il talento, la raffinatezza e la dedizione tornano a vivere nelle opere che Silvia Salvadori riesce a riprodurre, attraverso lo stesso “saper fare” artistico dei Maestri medievali e l’utilizzo di tavole di pioppo e di tiglio, dell’oro zecchino in foglia e in polvere, decorato e inciso per mezzo di bulini appositamente forgiati dagli ultimi mastri incisori, dei pigmenti naturali legati al tuorlo d’uovo, seguendo le ricette tratte dal libro dell’arte di Cennino Cennini (1370-1440).

Riproduzione Icone Sacre di Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Sano di Pietro, Giotto, Spinello Aretino,Giovanni di Paolo, Perugino, Taddeo Gaddi e Piero della Francesca.

Nascente da un interesse che è prima di tutto studio accurato e sapiente e continua sperimentazione, che si estende all’intera Toscana del tempo, da Arezzo coi tesori nascosti delle sue chiese, a Firenze e al suo medioevo dell’arte, forse per troppo tempo oscurato dai fasti del Rinascimento, per tornare a Siena con l’arte sacra delle sue icone e la pittura civica delle Biccherne, le copertine in legno istoriato dei registri contabili della stagione comunale. L’opera di Silvia Salvadori è forse quell’ultima, preziosa testimone in grado di conservare e tramandare una Cultura che è storia di un popolo di una terra e dell’anima, ancora capace di suscitare in noi la Meraviglia.
Silvia Salvadori realizza riproduzioni Icone Sacre di pregio dei più importanti artisti medievali toscani: Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Sano di Pietro, Giotto, Spinello Aretino e Piero della Francesca.

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