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Torna allo Stato la competenza esclusiva in materia di sicurezza sul lavoro e HACCP

Tramite l’ applicazione di importanti modifiche al Titolo V della Costituzione torna allo Stato la competenza esclusiva in materia di sicurezza sul lavoro e sicurezza alimentare .

 

E’ stata infatti approvata la modifica dell’articolo 117 nella dizione “lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie e funzioni” ed alla lettera m) sono aggiunte le “norme generali per la tutela della salute, la sicurezza alimentare e la tutela e sicurezza sul lavoro”.

In aggiunta, attraverso l’abrogazione del comma 3 dell’articolo, che cancella le “materie di legislazione concorrente”, viene tolta alle Regioni la possibilità di emettere provvedimenti di qualsiasi natura nel campo della sicurezza sul lavoro ed HACCP, mettendo fine alla poca chiarezza in materia dovuta al proliferare di leggi, decreti, regolamenti diversi di Regione in Regione.

L’iter di revisione costituzionale è solo agli inizi e molto probabilmente non si concluderà prima della  fine del 2015. Nonostante questo, gli esperti massimi nel settore ritengono che le modifiche dell’articolo 117 rappresentino un passo importante che inciderà nella sicurezza sul lavoro e sicurezza alimentare anche nel breve periodo. E’ convinzione comune, infatti, che a livello regionale sarà fin d’ora messa a punto una gestione efficace e costruttiva del tempo che ci separa dall’applicazione dell’atto legislativo.

Sull’argomento, il dott. Antonello Dionisi commenta: “Finalmente viene messo un freno alle tante interpretazioni della norma: un gioco al revisionismo senza controllo che negli ultimi anni ha affrancato poteri forti e discutibili che hanno avuto gioco facile nel camuffare atti ad personam con normative di carattere regionale. Con il definitivo passaggio delle compentenze allo Stato la sicurezza del lavoro si libera con coraggio di ogni servitù territoriale e relativismo a danno della certezza della norma, ricreando così le premesse per una Legislazione moderna, nazionale ed efficace. Tutti i soggetti – pubblici e privati- coinvolti nella Sicurezza del Lavoro non possono che vedere con favore questo provvedimento che restituisce dignità alle competenze che il Paese mette in campo per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori.”

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Essere in regola con l’HACCP: cosa fare?

Al fine di garantire il mantentimento di uno standard di sicurezza alimentare a tutela dei consumatori e dei lavoratori viene adottato il sistema di HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points). Questo sistema rappresenta uno strumento per l’analisi e la prevenzione dai rischi di contaminazione biologica, chimica e fisica dei cibi e, da un punto di vista operativo, prevede il costante monitoraggio di tutto il processo produttivo degli alimenti, in particolare nei cosiddetti “punti critici”, in cui si ritiene maggiore il rischio di contaminazione.

Il D. Lgs. 193/07 e il  Regolamento(CE) n.852/2004 costituisco la normativa vigente sull’HACCP ed impongono una serie di adempimenti a cui devono rispondere tutti coloro che operano nel campo della ristorazione ed in attività in cui avviene la somministrazione di alimenti. Il primo di questi adempimenti riguarda la definizione dell’organigramma HACCP e della relativa formazione dei lavoratori.

In particolare , parliamo di:

– corso per Responsabile HACCP: formazione di 20 ore;

– corso per Addetto HACCP per personale che manipola/non manipola alimenti: formazione di 12 ore.

Trascorsi i 5 anni dal conseguimento del primo rilascio sarà necessario il rinnovo del corso HACCP; tuttavia, i regolamenti di alcune Regioni possono prevedere un monte ore e una periodicità diversa per la validità dei corsi, rispetto alla normativa europea.

Viè inoltre, tra le responsabilità del Datore di lavoro, l’obbligo dell’autocontrollo igienico-sanitario dei locali, dei mezzi di trasporto e delle condizioni igienico-sanitarie in cui opera il personale nelle fasi di manipolazione, produzione, trasporto e vendita dei prodotti alimentari. L’autocontrollo prevede, inoltre, la definizione di procedure relative all’ analisi dei rischi, al monitoraggio del processo produttivo ed all’ attuazione di eventuali misure preventive e correttive. Queste procedure, unitamente alla descrizione dell’attività lavorativa, dei locali e delle attrezzature utilizzate, sono contenute nel Manuale HACCP, che deve essere redatto dal titolare dell’azienda coadiuvato da un professionista con esperienza nel settore.

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