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Dopo il Lockdown, la ristorazione lombarda riparte “INGRUPPO”. Torna in versione “Reload” l’iniziativa che celebra l’alta cucina e fa riscoprire il piacere della condivisione a tavola

Appuntamento dal 15 giugno al 7 agosto 2020 con la ristorazione gourmet di 19 ristoranti lombardi, di cui 9 stellati. Un’iniziativa che durerà 54 giorni e che da Bergamo, tra le province più colpite dall’emergenza Covid-19, testimonia l’incredibile voglia di rinascita della popolazione e la volontà di portare a termine un progetto che da 8 anni a questa parte valorizza il territorio, a partire dalla riscoperta dei suoi sapori unici.

Non c’è nulla che nella tradizione italiana possa esprimere meglio il momento di una gioia ritrovata, del condividere la stessa tavola. Un atto abituale e familiare che negli ultimi mesi ha perso queste sue connotazioni, ma che oggi assume un sapore ancora più speciale, specie nella regione più colpita dall’emergenza Covid-19. Per questo, la Fase 2 della grande ristorazione lombarda si fa “INGRUPPO”. Dopo cinquantaquattro giorni di chiusura forzata, 19 tra i ristoranti più rinomati delle province di Bergamo, Milano e Monza – Brianza, tra cui 7 stellati e 2 tristellati Michelin, sono pronti a riaprire le loro porte dando appuntamento, dal 15 giugno al 7 agosto, con “INGRUPPO Reload”: la nuova edizione della celebre iniziativa nata per avvicinare anche la clientela meno tradizionale alla ristorazione gourmet. Un format che, in versione “reload”, durerà ben 54 giorni, tanti quanti quelli che sono stati di chiusura. Un segnale forte, espressione della tenacia che da sempre contraddistingue la popolazione bergamasca e della voglia – fortissima – dei ristoratori di portare a compimento un progetto che da ben 8 anni segna il passo della nuova ristorazione.

Riunirsi intorno a una stessa tavola per gustare ricette tradizionali o scoprire nuovi sapori diventa ora un momento di vera felicità. Un’occasione unica, a lungo attesa, che da Bergamo, provincia in cui l’iniziativa è nata e in cui risiedono la maggior parte dei ristoranti aderenti, celebra la fine di un periodo difficilissimo e si fa portavoce di una ripartenza a lungo attesa, fatta della riscoperta di valori essenziali e di momenti autentici, come il condividere un pranzo o una cena, finalmente… insieme!

I clienti potranno scegliere tra le proposte di ristoranti d’eccellenza, come: Da Vittorio e il Mudec di Enrico Bartolini, fiori all’occhiello di INGRUPPO che può vantare ben 2 dei 3 chef tristellati della Lombardia (11 in Italia); Sadler, Casual, Frosio, Il Saraceno, Loro e Osteria della Brughiera, tutti con una stella Michelin; Impronte, new entry di INGRUPPO, che con il giovane chef Cristian Fagone, classe 1988, ha conquistato quest’anno la sua prima stella. E ancora, aderiscono all’iniziativa anche Collina, La Caprese, Lio Pellegrini, Al Vigneto, Antica Osteria dei Camelì, Posta, Roof Garden Restaurant, Tenuta Casa Virginia, Pomiroeu e Cucina Cereda. In totale, 16 ristoranti della provincia di Bergamo, che, secondo la 65°guida Michelin presentata lo scorso novembre, conferma la sua posizione dell’olimpo della ristorazione italiana.

Ognuno di loro, come dal tradizionale format di INGRUPPO, presenterà proposte di alta qualità nella scelta della materia prima, nella creatività e nella realizzazione del piatto, a un prezzo accessibile. Sarà infatti possibile degustare, tutti i giorni, sia a pranzo che a cena, un menu di 4 portate (con acqua, caffè e vino, in alcuni casi anche con entrèè e pre-dessert) al prezzo di 60 euro a persona. Da Vittorio, Sadler e Bartolini, il prezzo sarà invece di 120 euro a persona.

Come previsto dalle nuove normative, i ristoranti rispetteranno rigide regole in fatto di sicurezza igienico-sanitaria. Sarà previsto il distanziamento tra i tavoli che saranno disposti in modo tale che le sedute possano garantire il distanziamento di almeno 1 metro tra i clienti; saranno privilegiati i pagamenti elettronici e vietati i buffet; al termine di ogni servizio al tavolo saranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc) e sarà stilato un elenco delle prenotazioni che sarà conservato per un periodo di 14 giorni. Tutte accortezze che consentiranno di godere in maniera serena della propria esperienza INGRUPPO. Un appuntamento, quello con la ristorazione gourmet, sempre più apprezzato da una clientela giovane e variegata, tanto che anche durante il periodo di lockdown le richieste per le prenotazioni non si sono mai fermate, anche grazie alla visibilità assicurata dai profili social dell’iniziativa, Instagram e Facebook.

Novità dell’edizione “Reload”: lo chef stellato Roberto Proto con la sua cucina raffinata in cui il pesce è l’ingrediente protagonista, trasferisce, per la stagione estiva, il ristorante e l’intero staff, dalla storica location di Cavernago al centro di Bergamo. L’edizione estiva del Saraceno sarà presso la Terrazza Fausti, il suggestivo spazio allestito sui Portici del Sentierone di Bergamo, con vista sul cuore pulsante della città.

Per prenotare un pranzo o una cena con il format “INGRUPPO Reload”, si richiede di contattare direttamente, via telefono o via e-mail, il ristorante prescelto. Tutte le info sono disponibili su www.ingruppo.bg.it, anche in inglese.

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Think, plan & go: i 3 pilastri per la ripartenza delle imprese

A seguito della pandemia da Coronavirus, il Fondo monetario internazionale ha stimato un calo del Pil per l’Italia nel 2020 del -9,1%, mentre per le aziende è attesa una perdita di fatturato fino a 670 miliardi di euro[1]. Uno scenario critico per le aziende chiamate a ripensare il proprio business per effetto di Covid-19. La pandemia ha, infatti, fatto saltare tutte le variabili in gioco: i mercati, la produzione, la supply chain, l’organizzazione aziendale, e prima ancora l’equilibrio finanziario. Solo chi, senza indugi, saprà ripensare il proprio modello di business riuscirà a superare questa forte crisi: in gioco c’è la continuità aziendale.  Lo sostiene il pool composto dai professionisti specializzati in finanza d’impresa dello Studio BNC e gli advisor industriali di 4WARD CONSULTING, al lavoro nel cuore delle aziende con analisi e soluzioni per la ripresa.

I numeri dell’emergenza – L’impatto del Covid-19 si è abbattuto sul sistema produttivo italiano e internazionale in maniera improvvisa, con una forza distruttiva e diffusa. E non fa eccezione nessun settore (o quasi): si registrano infatti flessioni tendenziali e congiunturali sia nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-52,6%) che nelle industrie tessili e abbigliamento (-51,2%) così come nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-37,0%). Un po’ meno accentuato è il calo nelle industrie alimentari, bevande e tabacco, con (- 6,5%).

La chiusura dei mercati esteri – Negli ultimi due mesi, il Coronavirus ha travolto le borse di tutto il mondo, con perdite percentuali drammatiche. «Ma i mercati sono stati sconvolti anche da un punto di vista geografico, oltre che finanziario – sottolinea Caterina Lorenzi, partner di 4ward Consulting –. Il deterioramento del contesto macroeconomico globale ha portato a un crollo della domanda di beni e servizi che, aggiunto al blocco delle produzioni, avrà una forte ricaduta sui fatturati, incidendo soprattutto sulle aziende che più commerciavano con l’estero, con grandi incognite rispetto al futuro. Bisognerà costruire, settore per settore, scenari di possibili evoluzioni, tenendo conto dei mercati che per primi mostrano di arrivare alla fase Post Covid, come sembra essere per ora la Cina, anche grazie al controllo rigoroso dell’adesione alle restrizioni anche nella fase 2. Nel frattempo, bisogna risolvere un altro problema geografico: le forniture, che ieri avvenivano su scala globale anche per le PMI e che sono quindi un’altra fonte di criticità per le aziende. Quello che era saggio ieri, nell’aver trovato fonti a basso costo anche in paesi lontani, si trasforma oggi in una spada di Damocle che condiziona la ripartenza: riuscirò ad avere le merci per ricominciare? In quanto tempo e a che costi? Ogni azienda è quindi un mondo a sé, ha criticità che vanno individuate velocemente e risolte ridefinendo completamente modalità operative e processi, per adeguarsi a un “new normal” per ora complesso anche da immaginare, per garantire la continuità dell’azienda, che è il vero tema sul tavolo.»

Think, Plan & Go – E’ questa la formula per affrontare la sfida che coinvolge tutti i livelli e tutti i settori aziendali che si basa su tre pilastri: equilibrio finanziario a sostegno del business, strategia commerciale per il rilancio e ottimizzazione dei processi industriali. «Agire tempestivamente, a partire dalla valutazione dell’impatto economico – finanziario generato dalla crisi in corso andando, di conseguenza, ad attivare nuove fonti di liquidità e a individuare l’appropriata struttura finanziaria di medio termine. Attività alla quale si affiancano una strategia commerciale e un’ottimizzazione dei processi industriali studiati nel breve, medio e lungo periodo e costantemente monitorati per fare in modo che siano adeguati con gli scenari mutevoli dei prossimi mesi. Abbiamo studiato questa formula alla luce delle esigenze delle imprese del nostro territorio, molte rischiano di non riuscire a superare questa crisi se non proveranno ad affrontarla con gli strumenti necessari. L’obiettivo del nostro progetto è quello di affiancare gli imprenditori che non hanno solo bisogno di procurare nuova finanza alla propria impresa, ma che hanno l’ambizione di trasformare la sfida del momento in un’opportunità di ripensamento, rilancio e consolidamento del proprio business.» – dichiara Valerio Chignoli, Studio BNC.

Parola d’ordine: integrazione e personalizzazione – L’emergenza Covid-19 per le aziende significa ridisegnare geografie ed ampiezza dei mercati di sbocco e approvvigionamento, ma anche precisare i segmenti serviti e la propria value proposition nonché il modo di finanziarsi e di gestire il proprio capitale circolante. L’affiatamento consolidato dei team di lavoro con competenze multidisciplinari permette all’imprenditore di avere un unico referente in grado di mettere a fattor comune la quantità di informazioni provenienti dalle varie aree della gestione aziendale con il fine di confezionare una soluzione integrata e “taylor-made”.

Il pool di esperti entra in profondità nelle aziende, lavorando in stretta collaborazione con i manager aziendali per implementare azioni strutturate ed interrelate in ogni area della gestione aziendale: si parte da una nuova VISION e si ripensano coerentemente processi ed operatività. KPI definiti e monitorati costantemente garantiscono la rotta. Un intervento su misura per le aziende del nord Italia e in particolar modo della Lombardia, la regione che più di tutte ha sofferto per la diffusione del virus. Ogni azienda è affiancata proattivamente con il coinvolgimento di tutti gli attori del processo decisionale, dalla proprietà alle varie direzioni aziendali.

[1] analisi Cerved

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