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Pedone investito: quando si ha diritto al risarcimento danni.

Un pedone investito da un’automobile ormai è un fatto spiacevole che accade ogni giorno. Pedoni investiti da auto in corsa che tranquilli camminano sulle strisce pedonali o sui marciapiedi.

Il risarcimento danni a carico degli automobilisti che hanno investito un pedone, è una cosa certa e trova conferma sull’art. 2054 del Codice Civile:
Il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno. Nel caso di scontro tra veicoli si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dei conducenti abbia concorso ugualmente a produrre il danno subito dai singoli veicoli.
Il proprietario del veicolo, o, in sua vece, l’usufruttuario (978 e seguenti) o l’acquirente con patto di riservato dominio (1523 e seguenti), è responsabile in solido (1292) col conducente, se non prova che la circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà.
In ogni caso le persone indicate dai commi precedenti sono responsabili dei danni derivati da vizi di costruzione o da difetto di manutenzione del veicolo
”.

In questo caso quello che si configura è un danno biologico, che prevede delle procedure di risarcimento e di valutazione specifiche.

Che cosa fare quando ci si trova in una situazione del genere? Risarcimento facile vi spiega come muoversi tra le leggi e le procedure per ottenere il risarcimento dei danni subiti.

Come prima cosa bisogna verificare l’esistenza di alcune condizioni, ad esempio il pedone investito si trovava fuori dalle strisce pedonali oppure la segnaletica stradale era talmente sbiadita, da essere invisibile al conducente del veicolo.

Durante l’incidente il soggetto investito, dopo aver constato le condizioni fisiche e psichiche, deve richiedere l’intervento delle forze dell’ordine e raccogliere tutte le informazioni necessarie del conducente del veicolo, compresi i dati dei testimoni presenti all’accaduto. Dopo bisogna recarsi al più vicino pronto soccorso, anche se non si riportano danni fisici è consigliabile fare tutti gli accertamenti del caso. Basta andare all’ospedale e chiedere di essere visitati perché siete stati investiti sulla strada.

La fase successiva è quella burocratica. Per ottenere il risarcimento danni è necessario procedere all’apertura del sinistro stradale, inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno alla compagnia assicurativa del veicolo responsabile dell’incidente, inserendo tutti i documenti compresi quelli riguardanti il referto del Pronto Soccorso. I documenti del medico sono quelli più importanti per decretare l’ammontare del giusto risarcimento danni.

Prima di salutarvi e darvi appuntamento alla prossima notizia sul tema del risarcimento danni, abbiamo ritenuto opportuno pubblicare un paio di domande che ci fanno spesso alcuni lettori.

La responsabilità è sempre dell’automobilista? Per la serie…Il pedone ha sempre ragione?

La responsabilità non è da attribuire sempre e in ogni caso all’automobilista. Si può anche verificare un concorso di colpa nel caso in cui il pedone assuma azioni sbagliate. Ad esempio il pedone ha causato l’incidente perché ha attraversato improvvisamente la strada, e quindi per motivi legati alla sua cattiva condotta o distrazione.

Il risarcimento dei danni riguarda solo i pedoni che lavorano?

Il risarcimento danni del pedone investito riguarda tutti i casi, sia lavoratori che hanno subito una limitazione della capacità lavorativa a causa dell’infortunio, sia pedoni che non lavorano.

Per maggiori informazioni v’invitiamo a visitare il nostro sito internet www.risarcimento-danni.eu con un blog dedicato e ricco di informazioni in tema di risarcimento danni.

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