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Energie a confronto come riscaldare la nostra Casa

Energie a confronto come riscaldare la nostra Casa

Energie a confronto come riscaldare la nostra Casa. Questa è una delle domande che più spesso ci sentiamo porre da i nostri clienti che visitano il nostro punto vendita di Ladispoli in provincia di Roma.

La prima considerazione da fare è:

“Quanto consuma la mia casa? Di quanto “calore” ha bisogno la mia casa per essere riscaldata nel periodo invernale?”

In altre parole la Nostra casa è ben isolata termicamente ? è in grado di conservare al suo interno il calore che le forniamo ? il calore che immettiamo  viene disperso ?
Questa considerazione è fondamentale in quanto più la nostra abitazione disperde calore più energia ci occorre per riscaldare la Nostra abitazione.

Fatta questa considerazione vediamo se c’è un modo per determinare una graduatoria di “convenienza” tra alcune delle fonti energetiche più facilmente reperibili nel Nostro mercato. In particolare esamineremo qui le seguenti tipologie

1) Energia Elettrica
2) GPL
3) Metano
4) Pellet
5) Legna

1) L’energia elettrica.

Bene esistono principalmente 2 metodi per riscaldare la casa con l’energia elettrica. Il primo mediante una stufa elettrica tradizionale, il secondo tramite le pompe di calore. 
La Stufa Elettrica

Consideriamo che la nostra stufa abbia un rendimento del 95%. Assumiamo che il costo della corrente elettrica sia di 21 centesi di € al kW.

Allora il costo di 1 kW termico sarà:
€ kw termico=  Costo Energia Elettrica 0,21 [€/kW] / Rendimento stufa 0,95 [95%] = 0,2211 [€/kW]

(Annotiamo tale valore evidenziato che riporteremo in seguito in una tabella riepilogativa)

Ciò significa che per ogni kW termico di cui la Nostra abitazione ha bisogno per il riscaldamento invernale, dobbiamo spendere 22,11 centesimi di €.

Per riprendere la Nostra considerazione sul fabbisogno energetico della nostra casa, possiamo pensare che le case costruite in Italia negli anni 70-80…90 e fino al 2000, hanno bisogno di circa 120 W termici / metro quadrato . Se abbiamo una superficie di 100 mq, avremo bisogno di 120 x 100 = 12.000 W termici= 12 kW termici. Visto che la nostra stufetta elettrica ha un rendimento del 95%, che significa che per ogni 100 W elettrici ne otteniamo 95 W termici, per ottenere 10 kW termici abbiamo bisogno di :

Energie a confronto come riscaldare la nostra Casa

12 kW termici / 0,95 [95%] = 12,63 Kw elettrici !!!

Improponibile !!!!

In Italia la fornitura massima per civile abitazione è di 6 kW, mentre la maggior parte delle famiglie hanno un contatore da 3 kW. Per cui è impossibile pensare di riscaldare una casa da 100 mq. con delle stufe elettriche!!!

E se al posto della stufetta elettrica utilizzassimo una pompa di calore?

rhoss

Ipotizzando di avere una pompa di calore di medie caratteristiche con “Coefficiente di prestazioni” (in inglese COP) pari a 4 (oggi ci sono in commercio anche pompe di calore che superano questo coefficiente per esempio Electa Thaiy by Rhoss ) per cui per ogni kW elettrico ne otteniamo 4 kW termici. Allora per ottenere i sopracitati 12 kW termici avremmo bisogno di:

12 kW termici

__________________ = 3 kW elettrici !!!!!

       4

Ecco allora che utilizzando una pompa di calore, risulta possibile riscaldare una casa anche non perfettamente coibentata termicamente anche in classi energetiche degli edifici come la D e la E.

E per quanto riguarda i costi di gestione di una pompa di calore?

Pensando di avere sempre un COP = 4 e che come sopra il costo della corrente elettrica sia di 21 centesi di € al kW,
€ kw termico=   Costo Energia Elettrico 0,21 [€k/W] / Rendimento pompa di calore 4 = 0,053 [€/kW]

Anche qui annotiamo il nostro valore evidenziato, per inserirlo nella tabella riepilogativa finale.

Balza subito agli occhi che scaldare la casa del nostro esempio con una stufetta elettrica ( 0,221 €/kW termico) costa 4 volte di più ( 0,053 €/kW termico) che non utilizzando una pompa di calore!

2)  GPL

Poniamo come ipotesi che il costo del GPL sia di 1,10 €/l e di avere una caldaia a GPL a condensazione con rendimento pari a 95%.

E’ noto che il potere calorico del GPL è di 6.070 kCal per litro.

Inoltre 1 kCal è pari a 0,001163 kW.

Allora possiamo iniziare a convertire il potere calorico del GPL da kCal a kW.

Potere calorico [Kw/L] = Potere calorico [6.070 kCal/L]  X  [0.001163 kcal/kW] =   7,06 kW/L

Quanto ci costa un kW termico con il GPL?

Se 1 litro di GPL costa 1,1 € e con 1 litro otteniamo 7,06 kW allora basterà fare:

Costo kW termico con il GPL =  1,1  [€/L]  /  7 ,04 [kW/L]     =    0,1562  [ € / kW ]

Ora poichè abbiamo ipotizzato che la nostra caldaia abbia un rendimento del 95% avremo

Costo kW termico con Caldaia a GPL =     0,1562  [ € / kW]    /    0,95 [95%]     =    0,1644 [ €/ kW ]

Ciò significa che per scaldarci con il GPL occorrono 0,1644 € per ogni kW termico di cui abbiamo bisogno

3) Metano

CityPlusHEItalthermgplemetano

Poniamo come ipotesi che il costo del Metano sia di 1,00 €/mc. e di avere una caldaia a metano a condensazione con rendimento pari a 95%.

E’ noto che il potere calorico del Metano è di 8.500 kCal per mc. (metrocubo)

Inoltre 1 kCal è pari a 0,001163 kW.

Allora possiamo iniziare a convertire il potere calorico del metano da kCal a kW.

Potere calorico [Kw/mc.] = Potere calorico [8.500 kcal/mc.]  X  [0.001163 kcal/kW] =   9,89 kW/mc.

Quanto ci costa un kW termico con il Metano ?

Se 1 mc. di Metano costa 1,00 € e con 1 mc. otteniamo 9,89 kW allora basterà fare:

Costo kW termico con il Metano =   1,00  [€/mc]    / 9,89 [kW/mc.]   =    0,1011  [ € / kW ]

Ora poichè abbiamo ipotizzato che la nostra caldaia abbia un rendimento del 95% avremo

Costo kW termico con Caldaia a Metano =    0,1011 [€/kW] / 0,95 [95%]    =    0,1064 [ €/ kW ]

Ciò significa che per scaldarci con il Metano occorrono 0,1064 € per ogni kW termico di cui abbiamo bisogno

4) Pellet

pellet

Poniamo come ipotesi che il costo del Pellet sia di 0,33 €/kg. e di avere una stufa a pellet con rendimento pari a 85%.

E’ noto che il potere calorico del Pellet è di 4.500 kCal per kg.

Inoltre 1 kCal è pari a 0,001163 kW.

Allora possiamo iniziare a convertire il potere calorico del Pellet da kCal a kW.

Potere calorico [Kw/kg] = Potere calorico [4.500 kcal/kg]  X  [0.001163 kcal/kW] =   5,23 kW/kg.

Quanto ci costa un kW termico con il Pellet ?

Se 1 kg. di Pellet costa 0,33 € e con 1 kg. otteniamo 5,23 kW allora basterà fare:

Costo kW termico con il Metano =   0,33 [€/mc]    / 5,23 [kW/mc.]   =    0,063  [ € / kW ]

Ora poichè abbiamo ipotizzato che la nostra caldaia abbia un rendimento del 85% avremo

Costo kW termico con Caldaia a Pellet =    0,063 [€/kW] / 0,85 [85%]    =    0,074 [ €/ kW ]

Ciò significa che per scaldarci con il Pellet occorrono 0,74 € per ogni kW termico di cui abbiamo bisogno

5) Legna

legna

Poniamo come ipotesi che il costo della Legna sia di 0,15 €/kg. e di avere una stufa a Legna con rendimento pari a 80%.

E’ noto che il potere calorico del Pellet è di 3.500 kCal per kg.

Inoltre 1 kCal è pari a 0,001163 kW.

Allora possiamo iniziare a convertire il potere calorico del Pellet da kCal a kW.

Potere calorico [Kw/kg] = Potere calorico [3.500 kcal/kg]  X  [0.001163 kcal/kW] =   4,07 kW/kg.

Quanto ci costa un kW termico con la Legna ?

Se 1 kg. di Legna costa 0,15 € e con 1 kg. otteniamo 4,07 kW allora basterà fare:

Costo kW termico con la Legna =   0,15 [€/mc]    / 4,07 [kW/mc.]   =    0,037  [ € / kW ]

Ora poichè abbiamo ipotizzato che la nostra caldaia abbia un rendimento del 85% avremo

Costo kW termico con Caldaia a Legna =    0,037 [€/kW] / 0,80 [80%]    =    0,046 [ €/ kW ]

Ciò significa che per scaldarci con la Legna occorrono 0,46 € per ogni kW termico di cui abbiamo bisogno

Riepilogo

Stufetta Elettrica € 0,2211 per ogni kW termico

Caldaia a GPL € 0,1644 per ogni kW termico

Caldaia a Metano € 0,1064 per ogni kW termico

Caldaia a Pellet  € 0,074 per ogni kW termico

Pompa di Calore € 0,053 per ogni kW termico

Caldaia a Legna € 0,046 per ogni kW termico

Considerazioni finali

Secondo la tabella  oggi ancora converrebbe la legna e la clientela è convinta che il pellet sia il massimo in convenienza ma secondo il mio modestissimo parere la gara la vince la pompa di calore e di gran lunga specialmente se state in procinto di ristrutturare il vostro impianto termico e quindi avete la possibilità di realizzare un impianto radiante a bassa temperatura sia a pavimento o a soffitto o semplicemente a ventilconvettori , in questo caso con la pompa di calore avete la possibilità di produrre caldo freddo e acqua sanitaria mentre con gli altri sistemi al massimo riscaldamento ed acqua sanitaria ( e per la climatizzazione estiva dobbiamo comprare e farci installare degli split) , ma cosa molto importante è  avrete voglia e tempo di andare a comprare il pellet o la legna ? caricarlo sulla macchina, portarlo a casa, scaricarlo in un deposito (sperando di avere lo spazio dove conservarlo) e, all’occorrenza, portarlo su e caricare la stufa;  pulire la stufa dalla cenere, accertarmi che la combustione sia efficace, controllare che il sistema di evacuazione fumi si efficace ed efficiente secondo le ultime normative…..

Bisogna sfatare anche il mito del costo elevato per la realizzazione di un impianto a pompa di calore poiché il denaro speso in più inizialmente ci tornerà indietro con il risparmio energetico senza considerare gli attuali sgravi fiscale e la possibilità di aderire alla tariffa sperimentale D1 per chi installa pompe di calore come climatizzazione principale della propria abitazione.

Questo articolo comunque non vuole assolutamente screditare i sistemi a biomassa è solamente una riflessione ed una ricerca su altri sistemi disponibili in commercio che secondo il mio modestissimo parere oltre ad essere sicuramente più economici creano molti meno problemi sulla loro gestione rendendo la nostra abitazione sicuramente molto più confortevole ed accogliente in tutte le stagioni dell’anno.

Se sei interessato ad un preventivo o ad una consulenza gratuita non esitare a contattarci al 069948322 o 3275516502 o via mail a [email protected] , [email protected] , siamo sempre disponibili a rispondere alle tue domande ed a proporti la giusta soluzione per la tua casa.

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Viviamo in un’Europa sempre più green

Un’aria sempre più green si respira in Europa, infatti, da qualche tempo il vecchio continente ha scelto di adoperarsi per stimolare l’adozione di soluzioni a più ampio risparmio energetico possibile.

L’architettura eco sostenibile sta avanzando sempre di più, tantissimi progetti in cui la funzionalità, l’estetica e l’ecologia si sposano creando soluzioni a impatto zero.

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Infiltrazioni e spifferi da finestre e serramenti: come fare?

Aria calda estiva che si fa largo attraverso gli infissi male isolati, ostacolando l’opera del condizionatore…

Fastidiosi spifferi di aria fredda invernale che penetrano nel salotto dalla vecchia portafinestra dotata di un vetro singolo…

Situazioni abbastanza tipiche per le case un po’ datate o comunque costruite con una concezione di vecchio stampo.

Ma come risolverla?

Per un po’ di tempo si può ovviare con il classico “salsicciotto” alla base della portafinestra, oppure si può cercare di siliconare i bordi dei vetri per isolarli alla bell’e meglio.

Ma sono ovviamente soluzioni di fortuna che non sradicano il problema alla fonte.

Secondo alcuni, una via di mezzo fra questi espedienti e il rifacimento integrale del serramento sarebbe, forse, la sostituzione dei soli vetri con nuove vetrate isolanti, più precisamente dette “vetrocamera”.

Ma anche in quest’ultimo caso occorre valutare accuratamente la situazione e soprattutto la fattibilità di un simile intervento. Perché?

Anzitutto, vetrocamera di ultima generazione hanno un peso elevatissimo se paragonati con le singole lastre di vetro che venivano adoperate sugli infissi fino a una ventina d’anni fa, e sono in verità assai più pesanti anche dei vetrocamera di prima fattura (quelli, diciamo, in uso dalla prima metà degli anni 1990): pertanto, potrebbe succedere che i telai delle finestre esistenti non abbiano una portata sufficiente e, a lungo andare, abbiano dei cedimenti strutturali.

In secondo luogo, la sostituzione dei soli vetri esistenti con nuovi vetrocamera non necessariamente garantirebbe un isolamento eccellente, dato che gli spifferi o le eventuali fessure fra il muro e i lati del telaio maestro, o fra il pavimento e la parte bassa dei battenti, rimarrebbero ancora e lascerebbero passare aria, umidità, ecc., o addirittura, in casi di pioggia di stravento, infiltrazioni d’acqua.

In definitiva, c’è una soluzione forse più drastica e sicuramente un po’ più impegnativa, ma che senz’altro eliminerebbe il problema alla radice: sostituzione completa del serramento e montaggio di un nuovo serramento completamente conforme alle normative attuali e certificato a norma CE.

Questo, sì, significherebbe portare il comfort del locale a un livello completamente nuovo.

La spesa? Senz’altro, rispetto al “salsicciotto” di gomma o al silicone improvvisato, l’esborso sarebbe considerevole. Rispetto alla sostituzione dei soli vetri, forse un po’ di più. Forse.

D’altra parte, occorre ricordare che nuovi serramenti ben isolanti e dal design moderno oggigiorno godono anche della detrazione fiscale del 65% in quanto del tutto funzionali ai fini della migliore “efficienza energetica” dell’abitazione: in tal modo, più della metà della spesa si ammortizza e, a conti fatti, alla lunga si finirà per non spendere un granché.

Senza contare, poi, che meno spifferi e meno infiltrazioni significano inevitabilmente un reale risparmio energetico: minor dispendio di gas e di corrente per riscaldare o rinfrescare la stanza con ovvie, importanti ricadute non solo sulle bollette del gas e della corrente elettrica, ma anche sul rispetto dell’ambiente, dal momento che meno consumi comportano ovviamente meno inquinamento, meno rifiuti, meno emissioni nocive.

Dunque è innegabile che il guadagno finale, a conti fatti, si ottiene mettendo a posto le cose completamente, senza compromessi né mezze misure. Conviene procurarsi un preventivo per valutare bene i prezzi e quindi procedere.

E che dire degli spifferi che possono penetrare in casa dal perimetro del cassonetto che fa da copertura alla tapparella avvolgibile? In tal caso, per ovvie ragioni di carattere strutturale, non si possono mai eliminare completamente, ma senz’altro si può ottenere un drastico miglioramento della situazione con nuovi cassonetti ben posati e sigillati con apposite schiume poliuretaniche e silicone e anche, possibilmente, dotati di una coibentazione interna.

In definitiva, avere una casa più confortevole e meno dispendiosa… si può!


oOo

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Tel: 030/2701331 – 335/349917
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Valutare e confrontare preventivi e prezzi per finestre, porte e serramenti

BRESCIA. Sostituire gli infissi di casa può essere per molti un investimento assai vantaggioso: conferisce un valore aggiunto alla propria abitazione e costituisce una spesa tutto sommato recuperabile nel giro di pochi anni grazie all’inevitabile risparmio sulle spese di riscaldamento (una stima approssimativa si aggira intorno ai 500 Euro annui) nonché agli incentivi fiscali (detrazioni IRPEF del 50% per “ristrutturazione” o del 65% per “risparmio energetico”).

Fra l’altro, il particolare momento di mercato, generalmente ancora critico, favorisce ovviamente gli sconti, da parte dei serramentisti, sulle offerte ai potenziali clienti.

Come si può facilmente intuire, però, c’è anche il rovescio della medaglia di una situazione in apparenza tanto conveniente: si rischia di incappare in ditte poco serie che, pur di accaparrarsi ordinativi, promettono mari e monti e prezzi ridotti all’osso, salvo poi trovarsi nei guai e dover quindi chiedere ulteriori pagamenti a fine lavori non riuscendo ad essere di parola; piccoli artigiani di settore non abbastanza qualificati per poter fornire un’offerta sufficientemente ampia e quindi portati a criticare certi tipi di serramento per tirare acqua al proprio mulino; venditori di infissi in PVC che parlano male di quelli in legno dando a intendere che “non durano”; chi vende l’alluminio e parla male del PVC con fumosi accenni a fantomatici problemi di inquinamento; chi invece propone il legno come “unico materiale di provata efficacia” e cerca di dipingere ogni altro prodotto come fumo degli occhi, ecc.

Insomma: ognuno dice la sua, sicché quando si tratta di chiedere un preventivo per sostituire le finestre di casa o per installare i serramenti in una nuova costruzione o ristrutturazione, il panorama di scelte possibili è vastissimo e – soprattutto per chi non ha una minima infarinatura nel settore edile – ci si può sentire come sperduti in una giungla o scaraventati in un labirinto di slogan pubblicitari, aziende in competizione, modelli che sembrano identici ma hanno costi sorprendentemente differenti, prezzi poco chiari o di dubbia interpretazione, terminologia complicata, caratteristiche tecniche per i soli addetti ai lavori, ecc.

Così, in questo articolo, ci si propone di fornire delle indicazioni concrete e utili da seguire.

1) La raccolta delle informazioni. Il modo migliore per ottenere un preventivo, piuttosto che perdersi nel mare di informazioni che si possono reperire in Internet, è contattare direttamente un’azienda. Certamente la Rete è di grande aiuto nell’individuare qualche ditta a cui chiedere un’offerta, ma una volta esaurito il primo approccio tramite e-mail o per telefono, è consigliabile richiedere un sopralluogo (accertandosi, prima, che sia gratuito e senza impegno) oppure un appuntamento presso l’azienda prescelta.

2) Vagliare la persona. È indispensabile e di capitale importanza valutare l’individuo che ci si trova di fronte, per capire se sia realmente degno di fiducia o meno. Questo aspetto vale ben più di banali luoghi comuni, ormai pressoché inservibili, come “siete produttori o rivenditori” piuttosto che “da quanti anni esiste l’azienda” o “quanti dipendenti ha”, ecc. Le vere domande da porsi, invece, sono altre. Ad esempio: il discorso del venditore è improntato ad informare il potenziale acquirente e a istruirlo sulle caratteristiche e gli aspetti importanti del serramento (specie per chi non se ne intende)? oppure è ingegnosamente architettato per stordirlo con termini tecnici o paroloni scientifici sulle orme del manzoniano Don Abbondio? Il venditore cerca di fare pressione per avere un contratto firmato immediatamente? oppure si impegna a studiare, con calma e riflessività, la risposta migliore all’esigenza particolare del potenziale acquirente? È sobrio, paziente ed equilibrato oppure è un avvoltoio in cerca di preda?

3) Sviluppare il preventivo. Una volta determinata la possibilità di concedere fiducia al venditore, occorre fornirgli più dettagli possibile affinché il preventivo sia realistico e attinente alle circostanze. In questa fase, è meglio spendere una parola in più o anche un quarto d’ora in più a valutare caratteristiche, modelli e combinazioni, piuttosto che economizzare sul tempo e sperare che l’addetto operi le selezioni più consone (anche in questa fase possono emergere l’esperienza e la competenza della ditta a cui ci si rivolge). Un’altra sfumatura di professionalità riguarda le certificazioni e gli incentivi fiscali: il venditore cerca di evitare l’argomento o – peggio ancora – ha la tendenza a proporre “sistemi” non trasparenti? Oppure fa tesoro delle opportunità messe a disposizione dalla legge per fornire un servizio migliore e più completo e, soprattutto, far risparmiare alla fine il cliente?

4) Verificare a fondo la bontà della ditta. È buona norma chiedere delle referenze o anche solo un elenco dei lavori realizzati dalla ditta, per poter appurarne la validità sul territorio e il tasso di soddisfazione da parte della clientela. Può sembrare poco ortodosso fare una capatina al tal indirizzo e lanciare un’occhiata a una portafinestra qui e a un’anta là, oppure addirittura scambiare due parole con un cliente per saggiarne la reazione… eppure di tanto in tanto può essere necessario, specie se gli incontri precedenti hanno lasciato qualche dubbio.

5) Confrontare gli importi. Valutare i prezzi di più preventivi non è mai cosa facile, specie in un settore specialistico come quello dei serramenti. Limitarsi a confrontare la cifra finale non è sempre il procedimento più logico. Meglio, come prima cosa, paragonare le caratteristiche degli infissi per capire se il prodotto è dello stesso tipo e soprattutto se ha gli stessi parametri di isolamento termico e acustico, e quindi fare una media del costo al metro quadro o al metro lineare. In generale, però, è meglio valutare il preventivo nella sua interezza, piuttosto che per ogni singola voce. Un altro capitolo importante è la posa in opera: meglio prevedere qualche ora di lavoro in più e affidarsi a professionisti che curino ogni dettaglio e rifiniscano adeguatamente le opere, piuttosto che “tirare per il collo” la ditta o l’impiantista, per poi ritrovarsi con serramenti non montati ad arte.

6) L’ultimo sprint. Fatta la scelta dell’offerta più conveniente, si può tentare la trattativa finale per cercare di abbassare il prezzo. In questa fase, se proprio si trattava di “ultimo prezzo” e quindi l’azienda non ha modo di applicare ulteriori sconti, si può quanto meno provare a chiedere una qualche agevolazione sulle modalità di pagamento: normalmente un acconto (di solito 20% o 30%) è indispensabile per ogni ditta, ma può essere saggio tenere un 10/20% come pagamento a 30 giorni dalla consegna, a mo’ di garanzia che il serramentista “righi diritto” qualunque cosa accada. Se la ditta è seria e fiduciosa delle proprie capacità, non avrà remore ad accordare tale condizione.

Seguendo queste semplici norme di buon senso, sarà possibile garantirsi degli ottimi risultati.


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Serramenti, infissi e finestre a risparmio energetico: la detrazione del 65% è stata prorogata!

31/12/2015 – BRESCIA. Una buona notizia per chi ha a cuore l’ecologia, l’ambiente e anche l’economia familiare: con l’approvazione definitiva in Senato della «Legge di Stabilità» per il 2016, il 22 Dicembre scorso il governo ha finalmente confermato la proroga dell’«ecobonus» (ossia la detrazione IRPEF del 65%) per lavori di «riqualificazione energetica» degli edifici, fra cui resta in primissimo piano la sostituzione di infissi vecchi (e scarsamente isolanti) con nuove finestre moderne a risparmio energetico.

Lo sconto fiscale del 65% per il rifacimento dei serramenti è in vigore ormai dal Giugno del 2013 (quando venne alzato dal 55% al 65%) e ha naturalmente raccolto un elevato grado di apprezzamento da parte dei contribuenti. Moltissimi i privati e le famiglie che vi hanno fatto ricorso: d’altro canto, per vivere con serenità, il risparmio e l’economia familiare sono indispensabili. Senza contare l’incremento della sicurezza e della qualità della vita che si possono conseguire effettuando questo genere di interventi sulla propria casa.

E così, anche per il 2016 appena inaugurato, resta tutto come prima: la comunicazione a ENEA (l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, Energia e Sviluppo Sostenibile) da inoltrare entro i 90 giorni successivi al completamento dell’intervento, le certificazioni che il serramentista deve rilasciare, i pagamenti da effettuare solo tramite bonifico bancario o postale, la detrazione ripartita in dieci quote annuali di pari importo, ecc.

La sostituzione di finestre e portefinestre vecchie con nuovi serramenti “a norma” assicura notevoli migliorie: il nuovo infisso può essere realizzato in legno con tre guarnizioni di tenuta termica e acustica e con una verniciatura ad alta resistenza, oppure in PVC (plastica) con varie possibilità di colorazione e anch’esso con due o tre guarnizioni, o ancora in alluminio con un profilo multi-camera detto a “taglio termico”. Per non parlare infine dell’eccellenza, ossia i serramenti in legno-alluminio: legno all’interno per mantenere la miglior resa estetica possibile con la vitalità intrinseca del legno, e alluminio all’esterno (in tinta unita oppure con una coloritura “effetto legno”) per ingannare il tempo e garantire una durevolezza pressoché eterna.

Inutile dirlo: a tutti piace poter vivere la propria casa senza spifferi d’aria che penetrano nella propria abitazione attraverso infissi deperiti per l’usura, danneggiati dalle intemperie o semplicemente invecchiati a causa del tempo. Sostituendoli, a fronte di un investimento tutto sommato contenuto si riesce a rinnovare la propria casa e incrementarne drasticamente l’efficienza energetica, migliorandone sensibilmente il comfort abitativo (per non parlare della sicurezza) avvantaggiandosi – per l’appunto – dello sconto fiscale del 65% sui serramenti, ora prorogato per tutto il 2016.

A conti fatti, non è cosa da poco se si pensa che sostituendo gli infissi di casa si può arrivare a risparmiare ogni anno una cifra consistente (nell’ordine delle centinaia di Euro) sommando la minore spesa sulle bollette del gas (dovuto al minor spreco di riscaldamento) al recupero fiscale, in dieci rate, del 65% della fattura delle finestre.

E per il privato cittadino che nulla sa di serramenti, come fare ad orientarsi in una giungla di tipologie, caratteristiche, materiali, paroloni tecnici e (soprattutto) prezzi e offerte? Ci si può documentare in Internet (con tutte le dovute cautele), oppure (meglio) rivolgersi a un tecnico (magari un amico di famiglia o qualcuno che possa dare un consiglio disinteressato), oppure ancora interpellare due o tre ditte specializzate e provare a confrontare le loro proposte.

Sarà indispensabile richiedere un preventivo: normalmente il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno; si prenota un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita, e il gioco è fatto. Con le misure (che, volendo, si possono anche rilevare da sé in questa fase preliminare) e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso su budget, tempistica, qualità, ecc.

V8 Serramenti è attiva in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia, limitrofi e provincia, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo: preventivi e sopralluoghi sono gratuiti e senza impegno, pertanto è possibile ottenere gratis una quotazione o fissare un appuntamento per una visita in loco e un’offerta su misura.


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Serramenti, controtelai e ponti termici

22/06/2015 – BRESCIA. Un ponte termico è un punto di passaggio fra due zone o superfici, che hanno una differenza di temperatura l’una con l’altra (normalmente perché una è parte di un ambiente riscaldato e l’altra no), nella quale avviene una dispersione termica, ovvero il passaggio di calore dalla zona più calda a quella più fredda.

La presenza di un ponte termico può dare luogo non solo alla formazione di umidità di condensa, con l’ovvia conseguenza di un peggioramento del comfort abitativo e di uno spreco di energia (e quindi una maggiore spesa, ad esempio, per il riscaldamento o il raffrescamento dei locali), ma anche – nella peggiore delle ipotesi – a problemi di carattere strutturale degli elementi architettonici coinvolti. Per giunta, a lungo andare la condensa genera muffe e organismi parassiti che possono addirittura nuocere alla salute.

Fra le principali ragioni per cui vengono a crearsi dei ponti termici vi è la discontinuità fra un materiale e l’altro, per esempio fra uno strato e l’altro dell’involucro dell’edificio, perché ciascun elemento ha le proprie caratteristiche fisiche e chimiche e dunque reagisce in maniera differente agli agenti atmosferici e alle variazioni climatiche.

Il classico davanzale costituito da un piano di marmo passante attraverso la parete, è il tipico esempio di ponte termico dovuto alle abitudini costruttive di una volta: oggigiorno questi davanzali vengono divisi in due parti e separati con una zona isolata al centro, così da spezzare la continuità termica (e quindi la dispersione di calore).

Negli ultimi anni, nel settore dei serramenti si è posto sempre più l’accento sull’importanza dei «controtelai»: non più soltanto, quindi, il “buon vecchio” falso telaio in legno, murato dall’impresa edile e predisposto per accogliere l’infisso della nuova finestra o portafinestra, ma tutta una struttura coibentata e realizzata ad hoc mediante materiali isolanti con l’obiettivo dichiarato (e raggiunto) di abbattere il problema dei ponti termici e quindi esaltare al massimo la prestazione energetica dei nuovi serramenti.

Senza un adeguato controtelaio, persino il serramento più tecnologicamente avanzato e dotato di vetrocamera altamente isolante potrebbe essere vanificato nella sua funzione di efficienza energetica, per il semplice fatto che – ad esempio – il davanzale sottostante o il perimetro murario circostante non sono adeguatamente strutturati e quindi lasciano passare (e disperdere) buona parte del calore che viene generato dentro l’edificio.

Poco importa che i nuovi serramenti siano costruiti in legno o in PVC, piuttosto che in alluminio o con la formula legno interno e alluminio esterno: in maggiore o minor misura, il discorso è il medesimo in quanto il ponte termico è sempre in agguato sul perimetro dell’infisso e nei punti di giunzione.

Qualcuno certamente obietterà che l’utilizzo di controtelai coibentati comporta un’inevitabile lievitare del costo complessivo dell’intervento: fatto innegabile di per sé, ma d’altro canto è poco intelligente tirare la cinghia per risparmiare ogni centesimo e alla fine ritrovarsi con fattori di discontinuità termica che invece di difendere dal freddo e mantenere il fresco del condizionatore, finiscono per creare problemi seri alla salute e al portafogli.

Insomma, per dirla con la saggezza popolare: se si vogliono fare le cose fatte per bene, è meglio farle per bene del tutto. Inutile ricercare l’eccellenza nelle caratteristiche del serramento e poi lasciare che le pareti non siano adeguatamente isolate o, peggio ancora, che davanzali o soglie portino in casa grandi quantità di freddo.

Sarebbe come acquistare un’auto sportiva e dotarla di ruote e pneumatici da utilitaria: un abbinamento non solo esteticamente pessimo, ma anche inadatto e addirittura pericoloso sul piano funzionale.

Meglio valutare accuratamente l’intervento, con l’assistenza di un professionista, e individuare la giusta via di mezzo fra la spesa per un serramento che isoli bene e un controtelaio adeguato che non ne sprechi tutta la performance.

Fra l’altro, oggigiorno si è raggiunta una sofisticazione notevole nel settore dei controtelai coibentati: vi sono opportunità non più solo termiche ma anche acustiche (barriere anti-rumore incorporate), oppure controtelai già predisposti per alloggiare sistemi oscuranti come tapparelle o tendaggi.

È buona norma, quindi, richiedere un preventivo per sostituire i propri infissi: normalmente il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno di spesa: si può richiedere un sopralluogo oppure fissare un appuntamento per una visita; poi, con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni viene preparata l’offerta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sui prezzi, il budget, la tempistica, la qualità, ecc.

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Per ulteriori informazioni:

V8 Serramenti – Poncarale (BS)
Tel: 030/2701331 – 335/349917
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Serramenti: protezione dai raggi solari e risparmio energetico con la detrazione del 65%!

Non tutti sanno che in media è necessario impiegare più energia per far diminuire la temperatura di un’abitazione, rispetto a quella che si consuma per riscaldarla.

Addirittura, secondo alcune stime, per abbassare di un grado la temperatura di un dato ambiente, è necessaria circa tre volte l’energia che serve per incrementare di un grado lo stesso ambiente. Infatti, si prevede che nei prossimi anni la richiesta di energia per il raffreddamento degli ambienti continuerà a salire vertiginosamente.

Ecco perché le schermature solari contribuiscono direttamente al risparmio energetico.

Nel settore dei serramenti, negli ultimi anni sono stati compiuti passi da gigante dai produttori di vetri i quali, utilizzando gas come l’Argon o lo Xenon e speciali lastre di materiali isolanti, sono riusciti a proporre vetri ad elevata performance. Una critica che, però, si può muovere a tali prodotti (a parte il costo relativamente importante) è il fatto che quei gas, col tempo tendono, a perdere la loro efficacia o a evaporare; inoltre, il loro effetto non è modulabile o moderabile a piacere. Ciò significa che, se d’estate essi aiutano a contrastare il consumo di energia per il condizionamento, d’inverno non permettono di usufruire dei benefici che il sole garantisce in termini di calore.

Di conseguenza, utilizzare schermature solari fa risparmiare denaro, protegge l’ambiente diminuendo i costi per la climatizzazione e permette l’utilizzo di opere murarie più efficienti e con impatto più contenuto a vantaggio della maggiore vivibilità degli ambienti.

Sotto l’intestazione generica di “schermature solari” rientrano tutte le seguenti categorie di prodotto, come peraltro chiarisce la recente normativa che li ha equiparati agli infissi per quanto concerne l’efficienza energetica:
– scuri (antoni ciechi);
– tende alla veneziana;
– tapparelle avvolgibili;
– persiane a battente, alla veneziana o a soffietto;
– tende esterne a bracci pieghevoli o rotanti, a rullo, verticali;
– tende per lucernari e finestre su tetto.

Il fattore importante è che lo scopo primario della schermatura deve essere quello di impedire che gli ambienti interni si surriscaldino a causa delle radiazioni solari dirette durante il periodo estivo, riducendo il dispendio di corrente elettrica dovuto all’eventuale uso di climatizzatori o ventilatori.

Altro principio fondamentale è che le schermature devono essere mobili (come ha spiegato il Dott. Americo Calderi, referente di ENEA) perché non devono poi impedire l’irraggiamento nei mesi invernali. Tale caratteristica può essere raggiunta mediante differenti soluzioni: sistemi a lamelle (come per i tendaggi a veneziana o frangisole) oppure a schermo (tende a caduta o a rullo).

Ma, ad ogni buon conto, di che costi si sta parlando? Per saperlo, occorre poter stimare adeguatamente i lavori. È un’ottima idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire i propri infissi: normalmente il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sui prezzi, il budget, la tempistica, la qualità, ecc.


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Serramenti, finestre e risparmio energetico: i nuovi infissi vanno montati nel modo giusto

BRESCIA. Sempre più persone sono al corrente dell’importanza che rivestono le finestre e le portefinestre nell’isolamento termico di un’abitazione, come pure nella sua sicurezza dalle intrusioni.

Che siano in legno, in PVC, in alluminio o in legno-alluminio, i serramenti di ultima generazione sono ormai ben noti per concretizzare l’obiettivo tanto importante e ricercato del “risparmio energetico”: grazie a telai spessi e robusti, a vetrate isolanti e a materiali che interrompono la dispersione del calore, oggigiorno infissi e porte fanno la parte del leone nell’efficienza energetica degli edifici e, di conseguenza, nel minor inquinamento ambientale (diretta conseguenza della riduzione dei consumi) nonché nel risparmio concreto sulle spese di riscaldamento dei locali (si stima un 30-35% annuo di diminuzione sulle bollette).

Quando si sostituiscono le finestre di casa, poi, si consegue un ulteriore vantaggio: un migliore isolamento acustico, assolutamente essenziale in contesti ad elevato traffico veicolare o in palazzi e condomini adiacenti a zone particolarmente battute o teatro di “movida” notturna.

Ma tutte queste migliorie possono essere vanificate da un unico, nevralgico fattore: la posa in opera.

Si può acquistare un serramento eccellente, dotato di vetrocamera altamente isolanti e di profili particolarmente performanti, e ciò nonostante ritrovarsi clamorosamente con spifferi e dispersioni di calore. Può succedere se il montaggio e la coibentazione del telaio maestro del serramento non sono stati effettuata secondo certi criteri.

In una tale disgraziata ipotesi, tutto l’investimento che si è sostenuto rischia di risultare fallimentare in quanto non si potrà godere di un incremento sufficientemente elevato nelle prestazioni termiche dell’edificio e si continuerà a scialacquare denaro per le spese di riscaldamento, dopo averne già speso parecchio per e nuove finestre.

La posa in opera dei serramenti deve essere effettuata utilizzando sistemi di montaggio che tengano conto delle caratteristiche architettoniche dell’immobile oggetto di intervento, non può certo essere improvvisata da personale inesperto o alle prime armi. Inoltre, richiede che vengano adoperati materiali specifici per l’isolamento degli interstizi fra il controtelaio murato e l’infisso; materiali (come ad esempio schiume poliuretaniche o nastri auto-espandenti per uso professionale) che vanno anche conservati e applicati in un certo modo onde evitare fessurazioni nel momento in cui si solidificano e si assestano. Anche i sigillanti (ad es. il silicone) non va mai scelto a caso ma deve essere del tipo appropriato alla situazione e deve essere posato con discernimento e con destrezza.

Insomma, il serramento va posato «a regola d’arte», ma non solo: anche «a norma di legge»; infatti l’azienda installatrice è poi tenuta a rilasciare una dichiarazione di conformità delle opere eseguite rispetto alla normativa in vigore che, negli anni passati, è andata stringendosi attorno a parametri di isolamento termico sempre più rigidi e severi. D’altro canto è giusto che sia così, perché lo standard richiesto deve essere elevato se si vuole dare un contributo concreto all’efficienza energetica delle case private e quindi alla riduzione di consumi e inquinamento.

Dulcis in fundo, giova ricordare che, se si sostituiscono gli infissi vecchi con nuovi serramenti “a risparmio energetico”, è possibile richiedere lo sconto fiscale (detrazione IRPEF) del 50% (per ristrutturazioni) oppure addirittura del 65% (per incremento dell’efficienza energetica). Tale percentuale si applica all’ammontare totale delle spese sostenute per l’intervento (compresa l’IVA), e viene ripartita in dieci rate annuali, di pari importo, a partire dall’anno successivo a quello in cui sono stati fatti i pagamenti.

È un’ottima idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire i propri infissi: normalmente il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sui prezzi, il budget, la tempistica, la qualità, ecc.

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Risparmiare Bolletta Elettrica Senza Cambiare Fornitore

Apparentemente è una scatola metallica ma in sé include tutti i componenti di un rifasatore in grado di farvi risparmiare sulla bolletta luce.

Una volta fatto installare da un tecnico autorizzato di zona, SalvaWatt occupa pochissimo spazio, basti pensare alle dimensioni  – ad esempio del rifasatore monofase – sono di 160x130x70 – e al peso – variabile in base al modello – tra 1.050 e 1.2 Kg.

Compatibile con la tensione nominale di impiego domestica (230 V) il rifasatore SalvaWatt è la soluzione ideale per risparmiare energia elettrica, ottenendo un risparmio energetico che parte da un minimo del 10% fino ad un massimo del 35% e tutto questo senza la necessità di dover passare ad un altro fornitore di energia elettrica.

Non dovrete cambiare neanche il contatore Enel per ridurre i consumi poiché SalvaWatt è totalmente compatibile.

SalvaWatt è un dispositivo sicuro che fa risparmiare sulla bolletta elettrica ed ottimizza persino il proprio impianto.

Scegliere SalvaWatt significa risparmiare, ridurre le perdite, diminuire rischi di caduta elettrica e tantissimi altri vantaggi che solamente il rifasamento è in grado di fare, senza modifiche sostanziali all’impianto originale o dover cambiare fornitore di energia elettrica.

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Serramenti e infissi: finestre e porte in legno a risparmio energetico con detrazione 65%

25/02/2015 – BRESCIA. Fra le molte meraviglie della natura e fra le materie prime più utilizzate in assoluto, c’è il legno, al servizio della tecnologia sin dagli albori della civiltà. Il legno nell’edilizia non solo ha una storia millenaria, ma anche un presente da protagonista e, a quanto pare, un futuro sempre promettente.

Il legno per i serramenti può contare su un ventaglio di essenze piuttosto variegato: dai più comunemente impiegati legni “morbidi” come il pino e l’abete ai più “duri” e durevoli come il larice e il rovere, passando per douglas, hemlock, okoumé, meranti, framiré, ed altri.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare basandosi soltanto sulla propaganda pubblicitaria di alcune multinazionali, a tutt’oggi finestre e portefinestre in legno continuano ad essere un’ottima scelta per coloro che desiderano sostituire i propri infissi vecchi e deperiti e, così facendo, migliorare l’efficienza energetica della propria casa abitazione avvantaggiandosi dell’ecobonus (detrazione fiscale del 65%) e ovviamente abbattere i propri consumi.

Inoltre, qualunque cosa possa dire chi tenta di vendere ad ogni costo un prodotto differente, i serramenti in legno hanno un valore estetico imbattibile, un aspetto sempre gradevole e una funzionalità intrinseca eccellente.

L’importante è che la verniciatura del serramento venga realizzata con sistemi industriali certificati e con prodotti all’acqua di comprovata qualità. In tal modo, la resistenza agli agenti atmosferici (anche in assenza di particolare manutenzione) può raggiungere tranquillamente i 10-15 anni.

Chiaramente c’è modello e modello anche nei serramenti in legno, esattamente come ci sono automobili di classe e prestigio differenti: allora è utile ispezionare, per esempio, se le finestre in questione tre guarnizioni termo-acustiche (piuttosto che due), poiché tale fattore sarà indice di un migliore comfort acustico e di un più marcato isolamento termico. D’altro canto anche le normative degli ultimi anni sono più stringenti in fatto di prestazioni energetiche, dunque il produttore del serramento dovrà essere in grado di esibire una certificazione CE valida.

Fra l’altro, è basilare mettere in luce il fatto che oggigiorno l’evoluzione nel settore dell’edilizia ha portato all’uso del legno lamellare, che viene essiccato artificialmente e non si deforma né si “imbarca” nel tempo: le particolari geometrie dei profili adoperati per i serramenti sono studiate appositamente per evitare i ristagni di umidità, mentre le vernici di ultima generazione sono progettate appositamente per questo genere di materiale e lo proteggono in modo eccellente.

Un capitolo a parte meriterebbero i vetri, che (va detto) fanno la parte del leone nella resa energetica del prodotto: infatti, per quanto eccellente e ben costruito possa essere l’infisso di per sé, se la vetrata utilizzata nel montaggio non è adeguatamente isolante, il serramento non raggiungerà mai i livelli di coibentazione richiesti dalla normativa. Inoltre, dall’anno scorso (Ottobre 2014) è entrata in vigore una direttiva della Comunità Europea che prescrive l’utilizzo di vetri stratificati (cosiddetti “anti-sfondamento”) sull’intera superficie e non più solo nella parte inferiore delle portefinestre (sotto il metro di altezza) come prima.

Con il legno, poi, si realizzano non solo le più comuni finestre e portefinestre a uno/due/tre battenti, ma anche porte e portoncini d’ingresso su misura e con pannelli interni ed esterni a disegno personalizzato, per esempio con bugne (riquadri in rilievo) o sagomatura a sesto, ecc.

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Serramenti e portoncini d’ingresso: sicurezza e risparmio energetico con lo sconto del 65%

09/02/2015 – BRESCIA. Forse non tutti sanno che in molti casi anche i portoncini d’ingresso e le porte blindate possono godere dello sconto fiscale del 65% (detrazione IRPEF conosciuta anche come “ecobonus”), perché se vengono realizzati con i criteri tecnologici attuali incidono effettivamente sull’efficienza energetica in ambienti domestici. Laddove non sia fattibile invece il 65%, resta comunque (fino alla fine del 2015) il bonus fiscale del 50%.

Installare nuovi infissi a risparmio energetico nella propria casa comporta molteplici e importanti vantaggi: con un investimento contenuto è possibile ridurre drasticamente i consumi e le spese di riscaldamento dei locali (senza contare l’aumento di valore del proprio immobile e il maggior comfort acustico e termico), recuperando in pochi anni la gran parte dell’investimento o addirittura l’intero ammontare.

In ogni caso, il miglioramento dell’efficienza energetica è fuori discussione.

Sarà capitato a molti di percepire nettamente i rumori esterni nelle stanze più vicine alla porta d’ingresso della propria casa, oppure di sentire dei fastidiosi spifferi d’aria. Con un nuovo portoncino d’ingresso, questo fenomeno non capiterà più o – per lo meno – sarà drasticamente ridotto.

I portoncini d’entrata in legno massiccio o lamellare, oppure blindati con telaio in lamiera metallica e lastre d’acciaio dentro il battente, oggigiorno vengono realizzati con tecnologie moderne non solo sotto il profilo della sicurezza (ad esempio: ferramenta rinforzata con più punti di chiusura e di ancoraggio, serrature infrangibili e chiavi a programmazione elettronica), ma anche dell’efficienza energetica: il migliore isolamento termico e acustico viene invece ottenuto mediante l’utilizzo di apposite imbottiture in lana di roccia, guarnizioni perimetrali che eliminano gli spifferi, schiume e prodotti sigillanti per le finiture, ecc.

I portoncini d’ingresso e portoncini blindati sono anche dei prodotti certificati in conformità alla normativa CE, quindi dotati di un’apposita documentazione che viene allegata alla richiesta di detrazione fiscale del 65%.

In parole semplici, sostituire gli infissi è un investimento vincente che non solo dà un valore aggiunto alla propria casa, ma costituisce una spesa facilmente recuperabile nel giro di pochi anni.

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Serramenti, infissi e finestre: anche in alluminio c’è il risparmio energetico!

24/01/2015 – BRESCIA. Molte persone scelgono infissi in alluminio per rinnovare la propria casa e migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione avvantaggiandosi dell’ecobonus.

Ma cosa cos’è esattamente l’alluminio?

Pur essendo fra gli elementi naturali maggiormente presenti sul pianeta Terra, l’alluminio come materiale impiegato nell’edilizia spicca per la sua relativa “giovinezza”, dato che il suo utilizzo industriale cominciò solo nel XIX secolo e la sua “scoperta” in senso tecnologico avvenne nel 1807.

Idealmente, i sistemi di serramento in alluminio si potrebbero suddividere in due categorie: il cosiddetto “profilo freddo”, più propriamente denominato “a continuità termica”, e l’ormai tecnologicamente avanzato “alluminio a taglio termico”. Si tratta di profili a “giunto aperto”, ossia costruiti con una particolare conformazione che mira all’interruzione della dispersione del calore, grazie a intercapedini interne e guarnizioni plastiche, progettati con una logica simile a quella degli infissi in PVC (plastica).

È proprio il concetto del serramento a “taglio termico” a trovare ormai larga applicazione nelle ristrutturazioni domestiche e nelle opere edilizie a carattere sia pubblico sia privato.

Proprio così: i serramenti in alluminio di oggigiorno non sono soltanto le classiche “vetrine da negozio”: sono anche finestre e portefinestre per le abitazioni, ad elevata efficienza energetica e dall’aspetto moderno (in taluni casi, addirittura ricercato per un certo tipo di clientela) ed ergonomica. Sono dotati di vetrate isolanti grazie alle quali raggiungono prestazioni elevate in termini di coibentazione sia termica che acustica.

Grazie a tutti questi accorgimenti tecnici, quindi, i serramenti in alluminio di moderna fattura garantiscono un buon isolamento termico e acustico e pertanto riescono a raggiungere la conformità rispetto alla normativa sull’efficienza energetica con pieno diritto alla detrazione del 65%.

Sotto l’aspetto estetico, le colorazioni RAL (tinta unita) o le varie sfumature particolari, come pure i rivestimenti pellicolari “effetto legno”, danno un ampio ventaglio di possibilità anche all’utenza più esigente, per soddisfare necessità non solo funzionali, ma anche di design. Infatti, per coloro che tendono a restare legati all’aspetto esteriore più classico del legno, con un sovrapprezzo contenuto si può richiedere la coloritura “effetto legno”: si tratta di un tipo di colorazione del profilo in alluminio che conferisce al telaio un’estetica a tutti gli effetti paragonabile a quella del legno, con venature e sfumature tipiche del materiale ligneo.

Le finestre e portefinestre in alluminio hanno inoltre il considerevole vantaggio di eliminare il fattore manutenzione e sono dotati di una longevità notevole (qualcuno li ritiene “eterni”).

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V8 Serramenti, infissi e finestre in legno-alluminio: eccellenza nel risparmio energetico

25/11/2014 – BRESCIA. L’interesse e la domanda di mercato rispetto ai sistemi di finestra e portafinestra in legno-alluminio è in costante crescita: sempre più persone s’informano a proposito di tale prodotto, spesso presentato come una soluzione d’eccellenza per l’isolamento termico e acustico.

Con questo tipo di serramento, infatti, è possibile – a fronte di un investimento tutto sommato contenuto – rinnovare la propria casa e migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione avvantaggiandosi dell’ecobonus.

La soluzione del legno-alluminio gode di caratteristiche uniche nel suo genere: la parte esterna del serramento, grazie appunto all’utilizzo del rivestimento in alluminio, garantisce la massima resistenza possibile alle intemperie, al sole, all’acqua e al vento. La parte interna è invece quella classica del serramento in legno, di per sé inimitabile sotto il profilo estetico ma anche durevole nel tempo in virtù degli odierni processi di verniciatura.

La V8 Serramenti propone sistemi in legno-alluminio di alta qualità e capaci di un elevato fattore isolante grazie a diversi accorgimenti, primo fra tutti le quattro guarnizioni di tenuta. Potrà sembrare un dettaglio trascurabile, ma decisamente non lo è: le guarnizioni non sono tre (come nei migliori sistemi di infisso in legno) ma ben quattro e impongono alla chiusura del battente un certo attrito che, se da un lato richiede che si acquisisca una certa familiarità nell’uso di tutti i giorni, d’altro canto è determinante per assicurare una totale assenza di spifferi d’aria e infiltrazioni d’acqua e un’eccellente coibentazione.

Il modello di serramento in legno-alluminio (di nostra produzione) che negli ultimi anni ha riscosso il maggior successo si chiama «Astro 9», un sistema basato sull’ormai pluridecorato «Status 68» (serramento in legno con telaio di sezione mm 68), e costruito con un rivestimento esterno in alluminio applicato mediante appositi ganci di tenuta e opportunamente distanziato dalla parte telaio onde prevenire il fenomeno del cosiddetto “ponte termico” (non si dimentichi che l’alluminio è pur sempre un metallo) e attutire eventuali movimenti, seppur alquanto improbabili, della struttura lignea.

«Astro 9» prevede una spesa moderata ma consente un risultato ottimale, sul piano sia funzionale sia estetico. È ovviamente dotato di vetrata isolante (vetrocamera), declinata in varie opzioni disponibili in termini di coibentazione sia termica che acustica. Di serie, viene fornito con vetri anti-sfondamento in conformità con le più recenti normative.

Quanto al rivestimento esterno in alluminio, vi sono ulteriori possibilità: si può scegliere un colore RAL (standard internazionale) volgarmente denominato “tinta unita” e si parla di una gamma di ben oltre duecento colori; in alternativa, si può selezionare fra le coloriture disponibili “effetto legno”, uno speciale trattamento dell’alluminio che conferisce al materiale un aspetto a tutti gli effetti paragonabile (per venature e sfumature) a quello del legno, senza nulla togliere alla durevolezza e alla praticità di un metallo considerato “eterno”.

Inutile dire che con i serramenti in legno-alluminio la coibentazione termica sarà ottima, ossia mediamente superiore a quella ottenuta coi normali infissi in legno, grazie allo spessore maggiorato e soprattutto alle quattro guarnizioni: dalla finestra singola alla portafinestra fino al portoncino d’ingresso, questi serramenti sono completamente conformi alla più recente normativa in materia di efficienza energetica e garantiscono quindi pieno diritto alla detrazione IRPEF del 65% (nota anche come “sconto fiscale per risparmio energetico”).

Buona idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire gli infissi in casa propria: il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso su budget, tempistica, qualità, ecc.

V8 Serramenti è attiva in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia, limitrofi e provincia, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo: preventivi e sopralluoghi sono gratuiti e senza impegno, pertanto è possibile ottenere gratis una quotazione o fissare un appuntamento per una visita in loco e un’offerta su misura.

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Progetto Night Hawks: prime visite e primi risultati quantitativi

C.R.A.C.A. Soc. Coop. è il partner europeo incaricato di effettuare le “Night Walks” in alcuni esercizi commerciali italiani. Già esperto in check energetici in attività artigianali (PMI), ora ha aderito a questo progetto finanziato dalla Comunità Europea che ha l’obiettivo di ridurre i consumi energetici degli esercizi commerciali in genere, meglio se grandi complessi energivori come i centri commerciali, partendo da un controllo degli sprechi durante le ore notturne/di chiusura, per estendersi comunque anche ai possibili risparmi in orario diurno.

La metodologia è quella delle “Night Walks”, cioè sopralluoghi che verificano i consumi energetici in orario di chiusura dell’attività, sperimentate con successo nel Nord Europa per le PMI.

Durante l’estate sono state effettuate le prime “Night Walks” in due centri commerciali in Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Sebbene due visite forniscano pochi dati per effettuare una statistica, le raccomandazioni che sono emerse dall’analisi dei dati raccolti sono state per entrambi quelle di abbassare la temperatura dell’ambiente di un grado durante i mesi invernali e di alzarla (sempre di 1 grado) nei mesi estivi. Questo semplice accorgimento porterebbe gli esercizi commerciali ad un risparmio che oscilla tra il 3% e il 5% dei costi totali di consumo energetico. Un altro comune riscontro è quello della possibilità, sostituendo i punti luce al neon con luci a led, di ottenere un risparmio almeno dell’80% nei consumi di elettricità per l’illuminazione.

Risparmiare può essere veramente semplice per un centro commerciale: oltre a questi interventi che riguardano l’illuminazione si possono installare alcuni regolatori di luce crepuscolare diurna con un costo veramente irrisorio (e risparmiare fino all’8% dell’attuale bolletta elettrica) e dotare le scale mobili di sensori “stop & go” (ed ottenere un rispamio del 30% circa per questa voce di consumo).

Ma la raccomandazione probabilmente più importante che dovrebbe essere recepita dai gestori/manager di centri commerciali è sapere quanta energia si sta utilizzando in un determinato “sito”, in quali zone e quando la si sta usando. Trasferire questa consapevolezza costituisce il successo  di questo progetto.

La conoscenza è il potere che guida il risparmio energetico!

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Serramenti e infissi in PVC: risparmio nell’efficienza energetica

30/10/2014 – BRESCIA. Sempre più persone scelgono gli infissi in PVC per rinnovare la propria casa e migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione avvantaggiandosi dell’ecobonus.

Ma cosa significa e cos’è il PVC?

“P V C” è l’acronimo di “Poli Vinil Cloruro”, un materiale plastico sviluppato in Europa nel 1835 e prodotto a livello industriale inizialmente in America dai primi anni 1920. In Italia, il PVC divenne particolarmente popolare nelle sue applicazioni domestiche nel dopoguerra e da lì in avanti fu largamente adoperato in una moltitudine di settori. Per quanto concerne i serramenti, i primi profili per infissi vennero prodotti dagli anni 1960. Nel nostro paese, da circa un trentennio il PVC ha rappresentato una nuova frontiera di funzionalità e il mercato ha cominciato a mostrarne l’apprezzamento. In altri paesi d’Europa che risentono di fattori climatici differenti (si pensi al Regno Unito), il serramento in PVC per uso domestico è invece una realtà consolidata da più di vent’anni.

Le finestre e portefinestre in PVC hanno infatti il considerevole vantaggio di eliminare il fattore manutenzione e sono dotati di una longevità notevole (nell’ordine delle decine di anni), dal momento che il materiale plastico di cui sono composte è frutto di una produzione tecnologicamente avanzata e al passo con le normative più recenti non solo in materia di sicurezza e di risparmio energetico, ma anche di rispetto dell’ambiente.

Gli odierni serramenti in PVC sono dotati di vetrate isolanti (vetrocamera), declinati in varie opzioni in termini di coibentazione sia termica che acustica.

Inoltre, per coloro che tendono ancora a restare più legati all’aspetto esteriore del legno, con un sovrapprezzo contenuto si può utilizzare il PVC con la coloritura “effetto legno”: si tratta di un rivestimento a pellicola che conferisce al telaio un’estetica a tutti gli effetti paragonabile a quella del legno, con venature e sfumature tipiche del materiale classico ma sempre con la durevolezza e la praticità della plastica.

Un altro fatto importante da rimarcare per quanto riguarda i serramenti in PVC è l’ottima coibentazione termica (mediamente superiore anche ai profili in legno, a parità di spessore) e l’isolamento acustico: questi serramenti hanno infatti coefficienti termo-acustici di tutto rispetto, dalla finestra singola alla portafinestra fino al portoncino d’ingresso, pertanto sono assolutamente conformi alla più recente normativa in materia di efficienza energetica e danno quindi pieno diritto alla detrazione IRPEF del 65% (meglio nota come “sconto fiscale per risparmio energetico”).

Buona idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire gli infissi in casa propria: il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sul budget, la tempistica, la qualità, ecc.

V8 Serramenti è attiva in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia, limitrofi e provincia, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo: preventivi e sopralluoghi sono gratuiti e senza impegno, pertanto è possibile ottenere gratis una quotazione o fissare un appuntamento per una visita in loco e un’offerta su misura.

 

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Per ulteriori informazioni:

V8 Serramenti – Poncarale (BS)

Tel: 030/2701331 – 335/349917
Fax: 030/6399210
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V8 Serramenti presenta: finestre in legno a vetrata integrale, esclusività a risparmio energetico

16/10/2014 – BRESCIA. La V8 Serramenti di Brescia sta presentando proprio in questo periodo un prodotto esclusivo, una vera e propria chicca recentemente aggiunta al suo già ampio carnet di prodotti disponibili.

La caratteristica principale di tale prodotto, sotto l’aspetto commerciale, è l’eccellente rapporto qualità/prezzo perché non si tratta affatto di un serramento come tutti gli altri: unisce una tecnologia di avanguardia alla semplicità nel design ma anche a un’immagine di classe moderna armonizzata con la massima funzionalità ed efficienza energetica.

Si tratta di un sistema di serramento (finestra, portafinestra o finestrone scorrevole) in legno lamellare a vetrata integrale, così composto:
– telaio maestro in legno lamellare, spessore anta mm 82;
– tripla guarnizione di tenuta termo-acustica;
– vetro strutturale (spessori fino a mm 33);
– montanti vetro e rivestimento esterno in alluminio.

Il sistema ha una completa conformità certificata alle normative europee vigenti.

La resa estetica è di prim’ordine: dall’esterno la struttura appare in linea con le più recenti tendenze architettoniche, il design è pulito e razionale, ma dall’interno il serramento conferisce l’eleganza, il calore e il pregio del materiale più classico di sempre: il legno (in varie essenze a disposizione).

Le prestazioni sono eccellenti: isolamento acustico pari a -42 dB, isolamento termico (Uw) fino a 1,25 W/m2K.

Un fattore da non trascurare è quello delle opportunità di sconto fiscale:  infatti, fino al 31 Dicembre prossimo sarà ancora possibile effettuare lavori di riqualificazione energetica degli edifici usufruendo della detrazione IRPEF del 65%, ossia l’ormai popolarissimo “ecobonus” o “sconto fiscale per risparmio energetico”.

Per il momento, malgrado le rassicuranti dichiarazioni rese la scorsa settimana dal ministro Lupi, il governo non ha ancora confermato con certezza che sarà prorogata la validità della detrazione per gli anni successivi. Per il momento, nel 2015 l’agevolazione calerà a quota 50%, dopo di che (dal 1° Gennaio 2016) scenderà definitivamente al 36%, equiparata quindi al “vecchio” bonus ristrutturazioni.

È proprio il caso di affrettarsi, quindi, con le richieste di preventivo per fare i conti e capire come sono i prezzi e se si dispone di un budget sufficiente ad affrontare una tale spesa: i tempi di consegna non sono mai immediati e il periodo di elevata richiesta può comportare un certo rallentamento nelle procedure commerciali.

Buona idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire gli infissi in casa propria: il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sul budget, la tempistica, la qualità, ecc.

V8 Serramenti è attiva in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia, limitrofi e provincia, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo: preventivi e sopralluoghi sono gratuiti e senza impegno, pertanto è possibile ottenere gratis una quotazione o fissare un appuntamento per una visita in loco e un’offerta su misura.

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Preventivi per serramenti, porte e finestre: ATTENZIONE, la detrazione 65% sta per scadere!

20/09/2014 – BRESCIA. Fino al 31 Dicembre prossimo sarà ancora possibile effettuare lavori di riqualificazione energetica degli edifici usufruendo della detrazione IRPEF del 65%, ossia l’ormai popolarissimo “ecobonus” o “sconto fiscale per risparmio energetico”.

Per tutto il 2015, l’agevolazione calerà a quota 50%, dopo di che (dal 1° Gennaio 2016) scenderà definitivamente al 36%, ritrovandosi quindi equiparata al “bonus ristrutturazioni”.

È proprio il caso di affrettarsi, quindi, con le richieste di preventivo per fare i conti e capire come sono i prezzi e se si dispone di un budget sufficiente ad affrontare una tale spesa: i tempi di consegna oscillano mediamente fra i 45 e i 65 giorni lavorativi e può anche capitare che le aziende più “gettonate” non accettino più ordini se non con consegne oltre una certa data.

D’altro canto, tutti vorrebbero ristrutturare la propria casa montando dei nuovi infissi a risparmio energetico: un simile intervento comporta molteplici e importanti vantaggi. Con nuove finestre e portefinestre ad elevato isolamento termico, inevitabilmente si registrerà un risparmio notevole sulle spese di riscaldamento dei locali, stimabile in un 25-35% circa di riduzione della spesa media annua sulle bollette del gas, senza contare la miglior resa estetica della casa e l’incrementato valore del proprio immobile, da tenere sicuramente in considerazione soprattutto se si sta valutando l’eventualità di una rivendita.

Non ultimi, vi sono il fattore dell’isolamento acustico che, per finestre con vetro isolante (il cosiddetto “doppio vetro” più propriamente chiamato “vetrocamera”) non ha paragoni rispetto ai vecchi infissi con vetro singolo, e infine la sicurezza: i serramenti di nuova generazione sono più sicuri e assai più difficilmente soggetti a scasso o forzature rispetto alle finestre di una volta.

In parole semplici, sostituire gli infissi è un investimento vincente che non solo dà un valore aggiunto alla propria casa, ma costituisce una spesa facilmente recuperabile nel giro di pochi anni.

Vi sono varie opzioni: le finestre e portefinestre possono essere realizzate in legno lamellare, in PVC (materiale plastico), in alluminio a “taglio termico”, oppure (meglio ancora) in legno-alluminio. Fra l’altro, sia il PVC che l’alluminio vengono offerti anche nell’allestimento “effetto legno” che le fa somigliare in tutto e per tutto alle classiche finestre e portefinestre in legno, eliminando però la necessità di una costante manutenzione come può avvenire per gli infissi in legno.

La cosa da fare, dunque, è richiedere un preventivo per sostituire le finestre di casa propria: il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sul budget, la tempistica, la qualità, ecc.

V8 Serramenti è attiva in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia, limitrofi e provincia, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo: preventivi e sopralluoghi sono gratuiti e senza impegno, pertanto è possibile ottenere gratis una quotazione o fissare un appuntamento per una visita in loco e un’offerta su misura.

 

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La crisi del mercato immobiliare

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  • 26 Settembre 2014
Uno dei settori che soffre ancora la forte contrazione economica che attanaglia l’Italia e l’europa è sicuramente il settore immobiliare, i numeri sono impietosi, si è arrivati fino ad un -65% di nuove costruzioni civili ed Industriali, l’indotto dell’edilizia segna decine di migliaia di aziende chiuse e lavoratori licenziati, anche il settore delle ristrutturazioni è in forte contrazione e non manifesta segnali di ripresa nell’immediato.
Cerchiamo di ricalcare gli anni della crisi e le sue origini, tutto ebbe inizio nel 2008/2009 con la crisi dei mutui subprime che innescarono un meccanismo virtuoso che portò al fallimento della famosa banca Americana Lehman e Brothers e delle sue consociate, dopodichè la scoperta di prodotti finanziari così detti “spazzatura” hanno esteso la crisi anche in altri ambiti economici. Quindi con quali strategie è possibile portare il settore fuori dalla crisi, sicuramente guardando il mercato Italiano c’è bisogno di un piano di azione del governo che crei degli strumenti fiscali che incentivino le costruzioni ed ancor di più il recupero del patrimonio immobiliare Italiano, si stima che il 60 % degli edifici civili ed industriali siano inadeguati a tutti gli standard attuali.
Una serie di interventi potrebbero fare da volano per il rilancio delle piccole e medie aziende, basterebbe effettuare una sostituzione collettiva dei vetri di finestre e balconi con dei doppi vetri più moderni, un intervento massiccio sulle strutture portanti ed effettuare un adeguato isolamento termico a tetti e pareti perimetrali di edifici singoli e palazzine.
Basterebbe dare una scossa solo in questo senso che si potrebbero ottenere dei benefici enormi che trainerebbero tutto il comparto dell’edilizia e della manifattura edile, generando nuove risorse ed occupazione, ricordiamo che quello edile è il secondo settore per fatturato in ambito Nazionale ed è una voce importante nel calcolo del PIL che segna una non crescita da oltre 4 anni.
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Serramenti: ultime settimane utili per la detrazione 65% su finestre a risparmio energetico

21/07/2014 – BRESCIA. Fino al 31 Dicembre prossimo sarà ancora possibile effettuare lavori di riqualificazione energetica degli edifici usufruendo della detrazione IRPEF del 65%, ossia l’ormai popolarissimo “ecobonus” o “sconto fiscale per risparmio energetico”.

Per il momento, malgrado le ripetute richieste e la ben comprensibile insistenza degli operatori di settore, il governo non ha prorogato la validità della detrazione per gli anni successivi. Per tutto il 2015, l’agevolazione calerà a quota 50%, dopo di che (dal 1° Gennaio 2016) scenderà definitivamente al 36%, equiparata quindi al bonus ristrutturazioni.

È proprio il caso di affrettarsi, quindi, con le richieste di preventivo per fare i conti e capire come sono i prezzi e se si dispone di un budget sufficiente ad affrontare una tale spesa: i tempi di consegna non sono mai immediati e la pausa estiva può comportare un certo rallentamento nelle procedure commerciali.

D’altro canto, ristrutturare la propria casa montando dei nuovi infissi a risparmio energetico comporta molteplici e importanti vantaggi: con nuove finestre e portefinestre ad elevato isolamento termico, inevitabilmente si registrerà un risparmio notevole sulle spese di riscaldamento dei locali, stimabile in un 25-35% circa di riduzione della spesa media annua sulle bollette del gas, senza contare la miglior resa estetica della casa e l’incrementato valore del proprio immobile, da tenere sicuramente in considerazione soprattutto se si sta valutando l’eventualità di una rivendita.

Non ultimi, vi sono il fattore dell’isolamento acustico che, per finestre con vetro isolante (il cosiddetto “doppio vetro” più propriamente chiamato “vetrocamera”) non ha paragoni rispetto ai vecchi infissi con vetro singolo, e infine la sicurezza: i serramenti di nuova generazione sono più sicuri e assai più difficilmente soggetti a scasso o forzature rispetto alle finestre di una volta.

Per vivere con serenità, il risparmio e l’economia familiare sono indispensabili.

In parole semplici, sostituire gli infissi è un investimento vincente che non solo dà un valore aggiunto alla propria casa, ma costituisce una spesa facilmente recuperabile nel giro di pochi anni.

Vi sono varie opzioni: le finestre e portefinestre possono essere realizzate in legno lamellare, in PVC (materiale plastico), in alluminio a “taglio termico”, oppure (meglio ancora) in legno-alluminio. Fra l’altro, sia il PVC che l’alluminio vengono offerti anche nell’allestimento “effetto legno” che le fa somigliare in tutto e per tutto alle classiche finestre e portefinestre in legno, eliminando però la necessità di una costante manutenzione come può avvenire per gli infissi in legno.

Buona idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire gli infissi in casa propria: il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto. Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sul budget, la tempistica, la qualità, ecc.

V8 Serramenti è attiva in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia, limitrofi e provincia, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo: preventivi e sopralluoghi sono gratuiti e senza impegno, pertanto è possibile ottenere gratis una quotazione o fissare un appuntamento per una visita in loco e un’offerta su misura.

Da V8 Serramenti i migliori auguri di un’estate 2014 di relax e serenità, strizzando l’occhio al risparmio energetico e alla qualità della vita.

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Serramenti e finestre: nuova normativa, ora i vetrocamera vetri anti-sfondamento sono obbligatori anche sopra i cm 100

30/06/2014 – BRESCIA. Novità sull’utilizzo dei vetrocamera (quelli volgarmente chiamati “doppi vetri”) nelle applicazioni domestiche: il 22 Maggio scorso, l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (meglio noto come UNI, responsabile dello studio e promulgazione di normative in svariati settori, fra cui l’edilizia), ha varato una nuova normativa (la UNI 7697:2014) denominata «Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie».

Tale norma detta nuove regole per i vetri, aggiornando la precedente versione risalente al 2007, ed è applicabile al campo dell’edilizia e a qualsiasi altro impiego.

Tra le novità più importanti – e maggiormente pertinenti all’ambito abitativo e quindi all’utente finale e al consumatore che intende (ad esempio) sostituire le finestre nella propria casa – vi è la prescrizione che le lastre interne dei vetrocamera per serramenti, poste ad altezza superiore ai cm 100 del piano di calpestio (pavimento), siano “di sicurezza”, ovvero di vetro temprato o stratificato, in conformità a certi parametri di resistenza all’urto (per i più esperti: classe minima 1C3 per il temprato e 2B2 per lo stratificato).

Quindi, in definitiva, cosa cambia per il privato che vuol essere attento alle norme e mantenersi in regola? Dovrà fare attenzione al fatto che il suo preventivo per la sostituzione delle finestre riporti chiaramente, alla voce «vetri», una composizione del vetrocamera che sia (per esempio) 3+3 / 12 / 3+3.1: vale a dire 3+3 millimetri e cioè due lastre di 3 millimetri ciascuna di spessore incollate l’una all’altra, poi 12 millimetri di intercapedine (nella quale normalmente si introduce un gas isolante, di solito Argon) e infine ancora 3+3 millimetri in due lastre, con un ulteriore millimetro (il “.1”) di pellicola denominata “basso-emissivo” per ridurre ulteriormente la dispersione (emissione) di calore.

Un altro esempio può essere 3+3/ 12 Argon / 4T: quindi la lastra interna sarà spessa 4 millimetri ma composta di vetro temprato (“T”), dunque ad elevata resistenza agli urti.

La normativa UNI 7697:2014, comunque, è piuttosto specifica e fornisce delle tabelle atte a determinare il tipo esatto di vetrocamera da adoperare per o la destinazione d’uso specifica: abitazione privata piuttosto che luogo pubblico come ospedale, palestra, palazzetto dello sport, cinema, ecc.

E i prezzi? Non c’è da temere, in quanto già prima di questo aggiornamento normativo la differenza fra lo stratificato e il vetrocamera normale era tutto sommato contenuta, ma (oltre a ciò) proprio per non far pesare la novità sulle spalle degli utenti finali, molti produttori di vetrocamera (per lo meno le vetrerie industriali) stanno addirittura ritoccando al ribasso i listini prezzi degli stratificati.

Una manovra intelligente, perché gioca a favore degli investimenti da parte dei privati. D’altro canto, ormai molte persone sanno che sostituire gli infissi nella propria abitazione è un investimento vincente: esso, infatti, non solo dà un valore aggiunto alla casa, ma costituisce una spesa facilmente recuperabile nel giro di pochi anni grazie all’inevitabile risparmio sulle spese di riscaldamento e agli incentivi fiscali (detrazione 65%).

Buona idea, quindi, richiedere un preventivo per sostituire gli infissi in casa propria: il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno: si richiede un sopralluogo oppure si fissa un appuntamento per una visita in negozio, e il gioco è fatto.

Con le misure e una scelta della tipologia di serramento più adeguata, in pochi giorni l’offerta è pronta e si può cominciare a fare tutte le valutazioni del caso sul budget, le tempistiche, la qualità, ecc.

V8 Serramenti opera in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia, limitrofi e provincia, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo: preventivi e sopralluoghi sono gratuiti e senza impegno, pertanto è possibile ottenere gratis una quotazione o fissare un appuntamento per una visita in loco e un’offerta su misura.

Meglio affrettarsi, però: il cosiddetto ecobonus o sconto fiscale del 65% è prossimo alla scadenza. Sarebbe un vero guaio lasciarselo sfuggire!

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Efficienza energetica, sicurezza e risparmio in casa: preventivi per porte e serramenti

15/05/2014 – BRESCIA. È ragionevole pensare di affrontare la “crisi” con un investimento nella propria casa? Forse sì.

L’abitazione in cui si vive dovrebbe essere un ambiente che accoglie, che protegge, e – perché no – che consente anche di rilassarsi nella giungla metropolitana e di affrontare meglio la quotidianità.

Ma come si può riposare in santa pace quando i vetri delle proprie finestre sbattono al minimo accenno di brezza? O quando il traffico stradale, lasciato penetrare in casa da quelle stesse finestre, invade la tranquillità domestica?

D’altro canto, come si può stare sereni quando la dispersione di calore fa salire vertiginosamente il conto da pagare per il riscaldamento dei locali (specialmente d’inverno)? O quando la fuoriuscita di aria fresca (prodotta, per esempio, da un condizionatore d’aria) richiede un superlavoro dell’impianto con conseguente dispendio eccessivo di corrente elettrica?

E, al tempo stesso, si può essere completamente a proprio agio quando il portoncino del proprio appartamento è vecchio o si presta facilmente ad essere forzato o scassinato?

Pure – giustamente – soprattutto al giorno d’oggi non si vuole perdere di vista l’economia familiare e si punta al risparmio e alla gestione ottimale delle proprie risorse e dei propri averi. Insomma: niente spese inutili!

Proprio in considerazione di tali fattori molti cittadini, negli ultimi tempi, hanno usufruito dei vantaggi messi a disposizione non solo dallo stato (con l’ormai popolarissima detrazione del 65% sull’IRPEF per efficienza energetica) ma anche dal momento contingente del mercato che ha indotto numerose aziende a calmierare i prezzi e incrementare le agevolazioni per i clienti.

Va anche ricordato che meno consumi energetici equivale a meno inquinamento (specialmente quando si parla di riscaldamento): questo può sembrare poco, ma in un’ottica più ampia di globalizzazione e problematiche planetarie, ben si comprende quanto sia importante!

Una menzione a parte andrebbe poi fatta per il fattore sicurezza: quando si installa – per esempio – una porta blindata o un nuovo portoncino d’ingresso, la possibilità di ricevere “visite indesiderabili” cala drasticamente, per non parlare delle inferriate alle finestre, utilissime soprattutto come deterrente per balordi e disperati.

Per non parlare del già accennato isolamento acustico, assolutamente essenziale in contesti ad elevato traffico veicolare o in palazzi e condomini adiacenti a strade molto battute.

È consigliabile valutare accuratamente la situazione della propria casa per capire se valga la pena o meno di rinnovarla sostituendo i serramenti o il portoncino d’ingresso oppure installando inferriate o cancelli estensibili per proteggere le finestre esistenti.

Ma come scoprire la convenienza o meno dell’operazione? La cosa migliore da fare è richiedere un preventivo per poter stimare adeguatamente i lavori e poi confrontare i prezzi.

Il servizio è gratuito e non comporta alcun impegno.

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Meglio affrettarsi, però: il cosiddetto ecobonus o sconto fiscale del 65% è prossimo alla scadenza. Sarebbe un vero guaio lasciarselo sfuggire!

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Energia: condivisione e autoproduzione rivoluzioneranno il mercato

Il sistema complessivo di produzione e distribuzione di energia sta profondamente cambiando. La domanda di energia è in calo, la generazione distribuita continua a diffondersi e stanno emergendo nuovi modelli di collaborazione sociale come le Energy Community: comunità formate da imprese, Pubbliche Amministrazioni e famiglie che condividono sia la produzione, che la distribuzione ed il consumo di energia.
L’analisi di questa evoluzione e del possibile futuro sviluppo delle nuove comunità energetiche, condotta da Ambrosetti e il Politecnico di Milano, è stata presentata durante il Forum dell’Osservatorio Permanente sugli Usi Innovativi dell’Energia promosso da GDF SUEZ, il primo produttore indipendente di energia al mondo e leader nei servizi energetici.
Dallo studio presentato emerge come nel 2020 potrebbero esistere in Italia circa 475.000 Community di consumatori localizzate territorialmente. L’indagine condotta dall’Istituto Piepoli sull’opinione dei consumatori sulle Energy Community, rivela che il 37% degli intervistati dichiara che in futuro potrebbe essere interessato a partecipare ad un progetto di Energy Community. Le motivazioni principali sono il risparmio sulla bolletta ed il minore impatto ambientale.
Le Energy Community, inoltre, aprono nuove possibilità di crescita: se solo si sviluppasse il 5% del loro mercato potenziale In Italia, si genererebbe un volume d’affari totale pari a circa 29 Miliardi di Euro. Con benefici sistemici significativi per la creazione di nuovi e qualificati posti di lavoro e per l’intero sistema industriale del Made in Italy: dalla domotica all’illuminotecnica, passando per le infrastrutture ICT, la produzione di device, lo sviluppo di software dedicati e, per finire, alla filiera del fotovoltaico e della cogenerazione.
I grandi produttori di energia sono pronti a una evoluzione del mercato. Aldo Chiarini, Amministratore Delegato di GDF SUEZ Energia Italia, ha dichiarato “GDF SUEZ vuole essere il leader della transizione energetica già partita in Europa. Anche in Italia il Gruppo, terzo operatore nel settore gas e settimo produttore di energia elettrica, contribuisce alla crescita ed evoluzione del mercato per assicurare competitività, sicurezza degli approvvigionamenti e sostenibilità ambientale.” In questo senso, ha aggiunto Chiarini, “il Gruppo è anche impegnato sul fronte ambientale con un tasso di emissioni del 20% al di sotto della media mondiale e con l’obiettivo di ridurlo di un ulteriore 10% entro il 2020”.

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Le caldaie a condensazione: comfort elevato e risparmio energetico.

L’aumento esponenziale del prezzo del gas e degli altri combustibili fossili ha favorito la ricerca di prodotti e materiali per il riscaldamento a basso consumo, alte prestazioni e con una produzione minore di inquinamento; infatti fino ad alcuni anni fa occorreva un notevole consumo di energia per riscaldare un’abitazione, con danni all’ambiente e spreco di denaro.

Oggi non è più così: grazie alle caldaie a condensazione si può ottenere un elevato comfort sanitario e di riscaldamento, ecosostenibile e con un buon risparmio in bolletta.

Le caldaie a condensazione sono dei dispositivi che recuperano il calore dei fumi di combustione e lo trasformano in potenza termica utile; il nome delle caldaie a condensazione deriva dalla condensa generata dal raffreddamento dei fumi di combustione.

Come funzionano le caldaie a condensazione? Nelle caldaie a condensazione, i fumi della combustione, prima di uscire dalla caldaia, vengono mandati verso uno scambiatore di calore, al cui interno il vapor acqueo dei fumi condensa e cede calore all’acqua circolante nella caldaia; così facendo il rendimento di una caldaia a condensazione è maggiore rispetto ad una tradizionale e quindi a parità di energia termica, la caldaia a condensazione consuma di meno rispetto ad una caldaia tradizionale.

Le caldaie a condensazione offrono il maggior risparmio energetico operando a basse temperature; questo perché il processo di condensazione dei fumi avviene tra i 30 e 50 gradi; per questo motivo è sempre bene abbinare la caldaia a condensazione ad impianti a bassa temperatura come impianti di riscaldamento a pannelli a pavimento, pannelli radianti e termosifoni a basse temperature.

Se invece si utilizza un impianto ad alta temperatura, di solito radiatori o ventilconvettori, il risparmio energetico sarà minore perché la temperatura di mandata dell’impianto sarà compresa tra 60 e 80 gradi; tuttavia si potrà migliorare comunque le prestazioni dell’impianto utilizzando valvole termostatiche su ogni corpo scaldante, in modo da avere una temperatura omogenea per ogni ambiente. Le valvole termostatiche permettono di impostare la temperatura per ogni stanza, così da avere temperature elevate solo nelle stanze in cui effettivamente si soggiorna e temperature più miti nelle altre stanze, come ad esempio le camere da letto.

Un impianto con caldaia a condensazione può essere completato con diversi accessori come il cronotermostato e la sonda di temperature esterna.

Il cronotermostato è un dispositivo simile al classico termostato, ma che permette la programmazione di diverse temperature ambiente in funzione del tempo; solitamente cronotermostato permette di impostare 3 temperature: temperatura normale, temperatura di risparmio, e temperatura notturna. Queste temperature possono essere associate a periodi temporali che solitamente vanno da un minimo di mezz’ora ad un massimo di diverse ore. A volte è presente anche la funzione antigelo che attiva il riscaldamento nel caso in cui la temperatura ambientale raggiunga valori estremamente bassi

La sonda di temperatura esterna è un dispositivo che misura la temperatura esterna alla casa e diminuisce o aumenta la temperatura di mandata dell’impianto di riscaldamento, in modo da avere un elevato comfort in riscaldamento e allo stesso tempo buon risparmio energetico.

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V8 Serramenti e i portoncini d’ingresso: non solo sicurezza, ma anche risparmio energetico con lo sconto del 65%

Forse non tutti sanno che, in certi casi, anche i portoncini d’ingresso e le porte blindate possono godere dello sconto del 65% (agevolazione fiscale), perché – se vengono costruiti con i criteri tecnologici attuali – incidono effettivamente sull’efficienza energetica in ambienti domestici.

Com’è ormai ampiamente noto, installare nuovi infissi a risparmio energetico nella propria casa comporta molteplici e importanti vantaggi: con un investimento contenuto è possibile ridurre drasticamente i consumi e le spese di riscaldamento dei locali (senza contare l’aumento di valore del proprio immobile e il maggior comfort acustico e termico), recuperando in pochi anni la gran parte della spesa sostenuta o addirittura l’intero ammontare.

E così, anche per il capitolo “portoncini d’ingresso”, la ditta V8 Serramenti propone prodotti che rispondono pienamente ai parametri di isolamento termico previsti dalla normativa in materia di efficienza energetica.

Sarà capitato a molti di percepire nettamente i rumori esterni nelle stanze più vicine alla porta d’ingresso della propria casa, oppure di sentire degli spifferi d’aria. Con un nuovo portoncino d’ingresso, questo fenomeno non capiterà più o per lo meno sarà drasticamente ridotto.

I portoncini d’entrata in legno massiccio o lamellare, oppure blindati con telaio perimetrale in lamiera metallica e pannello interno in acciaio, oggigiorno vengono realizzati con tecnologie moderne non solo nell’ambito della sicurezza, ma anche dell’efficienza energetica: sono infatti dotati di ferramenta rinforzata a più punti di chiusura, serrature infrangibili e chiavi a programmazione elettronica, e i loro telai sono saldamente ancorati nelle pareti grazie a modalità di fissaggio accurate e sperimentate. Il migliore isolamento termico e acustico viene invece ottenuto mediante l’utilizzo di apposite imbottiture in lana di roccia, guarnizioni perimetrali che eliminano gli spifferi, schiume e sigillanti per le finiture.

I portoncini d’ingresso e portoncini blindati proposti da V8 Serramenti sono certificati: sarà quindi possibile accedere alla detrazione fiscale del 65% per mezzo dell’apposita pratica, che il più delle volte viene inclusa nel prezzo.

In parole semplici, sostituire gli infissi è un investimento vincente che non solo dà un valore aggiunto alla propria casa, ma costituisce una spesa facilmente recuperabile nel giro di pochi anni.

V8 Serramenti opera in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia e limitrofi, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo. Sul sito Internet di V8 è possibile visionare alcuni dei lavori consegnati ai clienti.

V8 Serramenti augura a tutti i clienti e i potenziali clienti una primavera 2014 all’insegna dell’efficienza energetica, dell’economia familiare e della qualità della vita.

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Per ulteriori informazioni:
V8 Serramenti – Poncarale (BS)
Tel: 030/2701331 – 335/349917
Fax: 030/6399210
Internet: http://www.serramenti-brescia.com
Facebook: http://facebook.com/serramentieinfissi.brescia
Twitter: https://twitter.com/serramentiporte

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Serramenti, finestre e porte per il risparmio energetico con lo sconto del 65% e oltre: le soluzioni di V8 Serramenti

Anche per l’anno 2014, la ditta V8 Serramenti – presente ormai da anni su tutto il territorio bresciano (e ben oltre) con le proprie realizzazioni – propone prodotti che rispondono pienamente ai parametri di isolamento termico previsti dalla normativa in materia di efficienza energetica.

Risistemare la propria casa sostituendo gli infissi vecchi con nuovi infissi a risparmio energetico comporta molteplici e importanti vantaggi, primo fra tutti lo sconto fiscale del 65% che consiste nello sgravio IRPEF del 65% delle spese lorde sostenute per l’intervento, suddiviso in dieci rate annuali di pari importo.

Ma non solo: con nuove finestre e portefinestre ad elevato isolamento termico, inevitabilmente si registrerà un risparmio netto sulle spese di riscaldamento dei locali, stimabile in un 30/35% circa di riduzione della spesa media annua sulle bollette del gas: secondo una stima diffusa dalla Tesa (azienda mondiale leader nella distribuzione di prodotti per l’industria e le forniture per ufficio), «mediamente una famiglia spende circa 1.600 Euro l’anno come minimo per il riscaldamento e l’acqua calda». Si parla, dunque, di oltre 500 Euro l’anno risparmiati.

Senza contare i casi in cui i serramenti sono molto vecchi, ad esempio quelli di immobili costruiti più di 35-40 anni fa, oppure di qualità inferiore perché realizzati “in economia” già originariamente, oppure molto usurati a causa degli agenti atmosferici. In queste situazioni, la sostituzione dei serramenti potrebbe portare addirittura ad un risparmio sul riscaldamento che sfiora il 45-50% della spesa annua precedente.

Un ulteriore vantaggio è l’isolamento acustico, assolutamente essenziale in contesti ad elevato traffico veicolare o in palazzi e condomini adiacenti a strade molto battute o a piazze frequentate in ore serali o notturne.

In parole semplici, sostituire gli infissi è un investimento vincente che non solo dà un valore aggiunto alla propria casa, ma costituisce una spesa facilmente recuperabile nel giro di pochi anni.

Fatti questi ragionamenti, si pone la fatidica domanda: quanto costa cambiare le finestre? Quali sono i prezzi dei serramenti nuovi? La risposta è una sola: chiedere preventivi, confrontare offerte, informarsi.

V8 Serramenti opera in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia e limitrofi, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo. Sul sito Internet di V8 è possibile visionare alcuni dei lavori consegnati ai clienti.

V8 Serramenti è a disposizione per realizzare preventivi su misura, rigorosamente gratuiti e senza impegno.

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Il noto imprenditore immobiliare Giovanni Gelmetti, ideatore della Giax Tower parla della Geotermia e del risparmio energetico

Sfruttare l’inesauribile calore della Terra come fonte di riscaldamento e raffreddamento della propria abitazione è accessibile e fa risparmiare molto denaro. A questo proposito è stato intervistato il rinomato imprenditore immobiliare Giovanni Gelmetti, ideatore del grattacielo milanese eco-compatibile Giax Tower.

 

D: Dott. Gelmetti, prima di tutto, cos’è l’energia geotermica in breve?

R:E’ complesso da spiegare, ma in poche parole posso dire che è una forma di energia rinnovabile che si basa sullo sfruttamento del calore naturale della Terra, presente negli strati più profondi della crosta terrestre.

 

D: Si dice che questo tipo di tecnologia è meno costosa e permette dunque di risparmiare. Conviene installare un impianto geotermico?

R: Innanzitutto serve un investimento iniziale non indifferente per realizzarlo, costo che però in meno di dieci anni circa verrà ammortizzato. Non avendo bisogno di ulteriori apparecchi, come la caldaia a metano e non dovendosi allacciare alle fonti energetiche pubbliche, perché in grado di riscaldare e rinfrescare un’abitazione autonomamente, le bollette saranno molto meno salate!

 

D: Il suo grattacielo, la Giax Tower, che è costruito in classe A, sfrutta l’energia geotermica?

R: Certamente. Viene utilizzata sia per i singoli alloggi sia per le aree comuni. Inoltre, la Giax Tower sfrutta la tecnologia fotovoltaica per la produzione di energia elettrica. Un binomio dunque che riduce notevolmente i consumi e di conseguenza i costi di gestione.

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V8 Serramenti: anche a Brescia è al lancio il nuovo, straordinario “STATUS 122”, l’eccellenza negli infissi!

La V8 Serramenti di Brescia è orgogliosa di presentare il nuovo, straordinario serramento “Status 122“.

Un modello di finestra eccezionale che ha avuto un’accurata fase di progettazione, un processo di incubazione scrupoloso, durato più di un anno.

Il primo prototipo, frutto di settimane di attente lavorazioni, vide infatti la luce in Gennaio 2013. Ma oggigiorno la produzione è già cominciata e sarà la prova dei fatti a mostrarne “sul campo” la validità.

Con i suoi 116 millimetri di spessore cassa (telaio mestro) e ben 122 millimetri di spessore del telaio d’anta, il vano vetro è di ben 60 millimetri (minimo), e le guarnizioni termo-acustiche sono quattro.

Una menzione particolare la richiede la ferramenta: essa è costituita da una doppia cremonese, presente sui quattro lati dell’infisso, azionata da un’unica martellina (maniglia). L’effetto anti-scasso è quindi garantito e nettamente più elevato rispetto ai normali serramenti.

Su questo serramento è possibile montare vetrocamera ad elevato isolamento (quindi con un coefficiente termico Ug fra 0,9 e 0,6 W/m2K) per un una performance termica davvero notevole.

E i costi? Di sicuro inferiori a quelli che ci si potrebbe aspettare per un prodotto di eccellenza. I prezzi all’utente finale saranno tutto sommato in linea con il mercato attuale. Un’occasione da sfruttare al massimo.

Ad ogni buon conto, si tratta di un prodotto veramente d’eccellenza e – ce lo auguriamo – destinato ad un’ampia diffusione in tutti quei contesti in cui la sicurezza e l’isolamento termico sono imperativi.

Tenendo presente che l’ecobonus (detrazione fiscale del 65% per serramenti “a risparmio energetico”) è stato prorogato e quindi è ancora fruibile fino alla fine dell’anno, lo Status 122

V8 Serramenti opera in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia e limitrofi, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo. Sul sito Internet di V8 è possibile visionare alcuni dei lavori consegnati ai clienti.

 

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Detrazione 65% su serramenti e finestre nuovamente prorogata!

Buone notizie per tutti gli Italiani che hanno a cuore il rispetto per l’ambiente, l’economia familiare e il comfort abitativo: con l’approvazione definitiva della «Legge di Stabilità» (ex «Finanziaria») per il 2014, il governo ha prorogato la detrazione IRPEF del 65% per lavori di «riqualificazione energetica» degli edifici, fra cui fa “la parte del leone” la sostituzione di vecchi infissi con nuovi a risparmio energetico.

Anche a Brescia e provincia, il vantaggio fiscale del 65% per i serramenti è ormai largamente apprezzato da anni e molti contribuenti vi hanno fatto ricorso: d’altro canto, per vivere con serenità, il risparmio e l’economia familiare sono indispensabili. Senza contare l’incremento della sicurezza e della qualità della vita.

E così, a grande richiesta non solo di tutti gli operatori del settore, ma anche dei fruitori finali dell’incentivo, cioè i cittadini – Venerdì 27 dicembre 2013 il Senato della Repubblica ha approvato definitivamente la legge di stabilità (Legge dello Stato n° 147): la notizia e tutti gli approfondimenti sono disponibili on-line anche su “Fisco e Tasse”.

Rimane tutto invariato quindi: la pratica da inoltrare entro i 90 giorni successivi alla conclusione dell’intervento, le certificazioni che il serramentista deve rilasciare, i pagamenti da effettuare solo tramite bonifico bancario o postale, la detrazione ripartita in dieci quote annuali di pari importo, ecc.

La sostituzione delle vecchie finestre e portefinestre con dei nuovi serramenti assicura delle notevoli migliorie: il nuovo infisso può essere realizzato in legno a tripla guarnizione termo-acustica oppure in PVC (materiale plastico) o ancora in alluminio a doppia guarnizione ma con profilo multi-camera (come quelli proposti da V8 Serramenti). Per non parlare infine del “meglio del meglio”, ossia i serramenti in legno-alluminio: legno all’interno per mantenere la miglior resa estetica possibile con la vitalità intrinseca del legno, e alluminio all’esterno (in tinta unita oppure con una coloritura “effetto legno”) per ingannare il tempo e garantire una durevolezza pressoché eterna.

V8 Serramenti opera in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia e limitrofi, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo. Sul sito Internet di V8 è possibile visionare alcuni dei lavori consegnati ai clienti.

V8 Serramenti auspica per tutti i clienti e i potenziali clienti buone un 2014 all’insegna dell’efficienza energetica, dell’economia familiare e della qualità della vita.

 

serramento in PVC a Brescia

Per ulteriori informazioni:
V8 Serramenti – Poncarale (BS)
Tel: 030/2701331 – 335/349917
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Con Enerblu Cogeneration Riello Elettronica entra nel settore della cogenerazione

Il gruppo Riello Elettronica, guidato con successo da Pierantonio Riello fin dalla sua costituzione e da sempre impegnato nella ricerca di soluzioni innovative finalizzate alla riduzione dei consumi energetici, annuncia di aver costituito Enerblu Cogeneration, società attiva nel settore della cogenerazione e trigenerazione, con sede a Lonigo (VI).

 

Enerblu Cogeneration progetta internamente gli scambiatori di calore a corredo del sistema di cogenerazione ed è l’unica a realizzare una gamma completa di cogeneratori che fissano nuovi standard di riferimento in termini di prestazioni e di affidabilità, per garantire risparmio energetico e sostenibilità.

 

Pur essendo un’azienda giovane e dinamica, lo staff tecnico di Enerblu Cogeneration è dotato di una vasta esperienza nel campo dell’audit energetico e dell’analisi dei costi energetici, nonché nell’impiantistica e nella progettazione di sistemi all’avanguardia. Questa esperienza specifica, unitamente alle sinergie di appartenenza al gruppo Riello Elettronica, è garanzia di affidabilità, qualità e livello di servizio, per un prodotto su misura che soddisfi appieno le esigenze del Cliente.

 

Tutte le informazioni sulle soluzioni e i servizi di Enerblu Cogeneration sono su www.enerblu-cogeneration.com

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Murature oggi: edifici a risparmio energetico

Murature Oggi è la storica rivista del Consorzio POROTON® Italia, da poco ha cambiato pelle ed è diventata completamente digitale.

Nata nel 1982, è sempre stata un’autorevole fonte di informazioni sulla muratura laterizio, nel particolare per quanto riguarda i blocchi in pasta alleggerita POROTON®.

Progettare un edificio a risparmio energetico, e quindi raggiungere un buon livello di comfort abitativo non è affatto impresa semplice.
I fattori che incidono sull’isolamento termico dell’involucro edilizio sono molti.

L’involucro edilizio assume una funzione fondamentale nel limitare le forze termiche estive, che va a tutto vantaggio del risparmio energetico.

L’articolo completo è disponibile al seguente link: risparmio energetico

 

 

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