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Energia autoprodotta: Officinae Verdi lancia EKØ Energy Kit

Favorire l’accesso di famiglie e piccole imprese alle energie rinnovabili aiutandoli a migliorare l’efficienza energetica dei loro edifici, contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e diminuire i costi in bolletta: è la mission del nuovo progetto “EK0 Energia a Km0”, promosso da Officinae Verdi, la nuova spa partecipata da Unicredit, fondazione Wwf e Solon per il fotovoltaico.


OMA (MF-DJ)–“Risparmiare dal 35% all’80% della bolletta energetica oggi e’ possibile. La soluzione arriva da Officinae Verdi, Energy-Environment Service Company partecipata da Unicredit e WWF, con un partner tecnologico Solon per il fotovoltaico, che offre soluzioni innovative a famiglie e piccole medie imprese e consulenza energy-carbon alle grandi industrie”. Lo rende noto, tramite un comunicato, la stessa Officinae Verdi.
“Officinae Verdi -prosegue la nota- propone Energia a km, un nuovo modello di generazione distribuita che consente a cittadini e imprese di diventare autoproduttori di energia pulita e perseguire risparmio energetico, grazie agli EKØ Energy Kit, soluzioni che integrano fotovoltaico, efficienza energetica e finanziamenti personalizzati”.

“Questo e’ per noi un passo importante -ha dichiarato Paolo Fiorentino Vice Direttore Generale e Chief Operating Officer del Gruppo UniCredit- nella logica di offrire attraverso Officinae Verdi delle soluzioni concrete alle famiglie e alle imprese in termini di energie rinnovabili, efficienza energetica e riduzione delle emissioni di Co2. Per questo abbiamo deciso di avviare anche attraverso la nostra rete un percorso di sensibilizzazione su questi prodotti, partiamo ora in 3 regioni, Lazio Abruzzo e Sardegna, per poi estenderlo a partire da marzo a tutto il territorio nazionale”.

Milano Finanza

Questa volta, a mettersi insieme per diffondere l’autoproduzione energetica sono una banca, un produttore di fotovoltaico e una delle maggiori associazioni ambientaliste.
Favorire l’accesso di famiglie e piccole imprese alle energie rinnovabili, aiutandoli a migliorare l’efficienza energetica dei loro edifici, contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e diminuire i costi in bolletta è infatti la mission del nuovo progetto “EK0 Energia a Km0”, promosso da Officinae Verdi, la nuova spa partecipata da Unicredit, fondazione Wwf e Solon per il fotovoltaico, (prima società di questo tipo in Europa) e proposta in via sperimentale in Abruzzo, Lazio e Sardegna.
Si tratta di veri e propri pacchetti, gli EKØ Energy Kit, che integrano fotovoltaico ed efficienza energetica e li rendono disponibili ai privati o alle piccole e medie imprese con finanziamenti personalizzati, disponibili grazie alla collaborazione di Unicredit, che si occuperà delle pratiche per gli incentivi e le detrazioni fiscali. Basterà infatti chiamare il numero verde dell’energy desk (800.330055) della società per far arrivare presso la propria abitazione o impresa un tecnico che effettuerà un sopralluogo energetico e troverà la soluzione più adatta tra il fotovoltaico (EK0 1), l’efficienza energetica (EK0 2) o la loro integrazione (EK0 3).
Officinae Verdi si occuperà poi, nell’arco di 80-90 giorni, di tutte le pratiche burocratiche necessarie e dell’installazione, collaudo e monitoraggio dell’impianto. I benefici saranno tangibili, anche a livello economico, arrivando a far risparmiare sulla bolletta di luce e gas dal 30% all’80%: “Le simulazioni circa l’impatto di un nostro impianto fotovoltaico da 3kw per un’abitazione unifamiliare da 120 mq rispetto ai modelli tradizionali, attesta un risparmio economico del 69 per cento per la spesa energetica, luce piu’ gas, e un abbattimento del 32 per cento delle emissioni di CO2 – spiega nel comunicato stampa l’ad di Officinae Verdi, Giovanni Tordi – l’investimento per l’impianto, finanziabile al 100% con un prestito personale dalla rete Unicredit, rimborsabile in 15 anni, è di 11.500 euro iva inclusa”.

Un modo per rendere più agevole l’accesso di famiglie e imprese alle energie rinnovabili, semplificando le procedure e rendendo il passaggio ad una maggiore sostenibilità energetica più chiaro e meno complesso. I clienti, oltre a far acquistare più valore ai loro immobili, diventeranno anche soci del Wwf per aver dato un contributo concreto alla riduzione delle emissioni. “Al di là delle politiche – commenta in una nota il presidente di Officinae Verdi e direttore Politiche WWF Italia, Gaetano Benedetto – il contrasto alle emissioni di gas serra passa necessariamente attraverso comportamenti, azioni, scelte di consumo. L’incidenza dei consumi residenziali sulla bolletta energetica nazionale e’ altissima (23% sul complessivo)”.
Ed è proprio attraverso soluzioni di questo tipo che il cliente può assumere un ruolo da protagonista della lotta ai cambiamenti climatici, diventando egli stesso produttore di energia pulita: “Secondo le nostre analisi – commenta Tordi – le scelte dei consumatori in tema di rinnovabili sono ancora frenate dalla scarsa conoscenza dei vantaggi in termini di risparmio e da iter burocratici complessi: è per questo che la semplificazione del servizio è al centro della nostra visione”. L’offerta, fanno sapere i promotori, verrà estesa a tutto il territorio nazionale a partire da marzo.

Greenbiz.it

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Risparmio Energetico: Officinae Verdi lancia “EKØ” energia a Km Zero.

Officinae Verdi, Società UniCredit-WWF, lancia un nuovo modello di energia distribuita per Famiglie e PMI: Energy Kit Fotovoltaico ed Efficienza Energetica, finanziabili fino al 100%. Risparmi dal 35% all’80% della bolletta energetica luce e gas nelle abitazioni.

Risparmiare dal 35% all’80% della bolletta energetica oggi è possibile. La soluzione arriva da Officinae Verdi, Energy-Environment Service Company partecipata da Unicredit e WWF, con un partner tecnologico Solon per il fotovoltaico, che offre soluzioni innovative a famiglie – piccole medie imprese e consulenza energy-carbon alle grandi industrie.

In tempi di crisi economica, risparmio energetico e tutela dell’ambiente diventano imperativi categorici per tutti: Officinae Verdi propone Energia a km Ø, un nuovo modello di generazione distribuita che consente a cittadini e imprese di diventare autoproduttori di energia pulita e perseguire risparmio energetico, grazie agli EKØ Energy Kit, soluzioni che integrano fotovoltaico, efficienza energetica e finanziamenti personalizzati.

La domanda di energia su scala globale è in costante e progressivo aumento: + 40% tra il 1990 e il 2010 e, secondo le stime diffuse in occasione del Congresso mondiale sull’energia di Montreal del 2010, in ulteriore aumento per il periodo 2010 – 2030, tra il 30 e il 40%.

Così come le emissioni di CO2, che nel 2010 sono tornate a crescere, aumentando a livello europeo del 2,4% rispetto all’anno precedente (Agenzia Europea dell’Ambiente). A fronte di crescenti criticità ambientali, il 33% delle pmi in Italia ha adottato negli ultimi due anni tecnologie finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale (Indice di green economy elaborato da Fondazione Impresa), pur rimanendo alto il costo degli sprechi aziendali legati alla cattiva gestione dei consumi energetici: 7,8 miliardi di euro nel 2010 (dati Epson, Business Efficiency Report 2011). Eppure sarebbe sufficiente un aumento dell’efficienza del 5% per incrementare i ricavi del 4%, pari a 31 miliardi di euro.

Mentre le famiglie combattono con bollette e costi dell’energia sempre più alti – da ottobre le tariffe del gas sono aumentate del 5,5%, dopo gli aumenti già registrati ad aprile del 3,9% e del 2% rispettivamente per energia elettrica e gas (dati Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) – il 90% degli italiani, secondo un sondaggio realizzato dall’Istituto Makno sui comportamenti energetici degli italiani, ritiene che le fonti rinnovabili rappresentino la soluzione ai problemi del risparmio energetico e dell’inquinamento. In particolare, in un prossimo futuro, il 34% degli italiani dichiara di voler installare un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, il 32% pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua, il 28% un impianto di condizionamento caldo/freddo.

Gli EKØ Energy Kit consentono in modo semplice chiavi in mano, di tagliare la bolletta energetica anche fino all’80% nei casi di soluzioni che integrano fotovoltaico ed efficienza energetica. In base alla tipologia di abitazione e ai consumi, si può scegliere tra EKØ 1, EKØ 2, EKØ 3, rispettivamente kit fotovoltaici, kit di efficienza energetica e kit fotovoltaico + efficienza.

I servizi di Officinae Verdi sono chiavi in mano, attivabili con una semplice telefonata all’Energy Desk Numero Verde 800.330055: dal primo check up energetico e sopralluogo tecnico per la progettazione dell’intervento, fino alla ricerca di soluzioni finanziarie personalizzate, le pratiche per gli incentivi e le detrazioni fiscali, l’installazione dell’impianto, il collaudo e il monitoraggio.

Alcuni esempi pratici.
Una famiglia di 4 persone che abita in una casa di 120mq, con una superficie di tetto disponibile di 24 mq, pagando una bolletta energetica (luce e gas) di 2.750 € annui, con un EKØ 1 fotovoltaico da 3 kWp, riesce ad ottenere un risparmio di 1.900 €/anno, ossia il 69% della spesa energetica complessiva. Un’operazione che in termini di emissioni di CO2, garantisce una riduzione del 32% all’anno.
Nel caso dell’efficienza energetica, una famiglia con la stessa tipologia di abitazione che paga una bolletta energetica complessiva di 2750€/annui, con un EKØ 2 che prevede installazione di caldaia a condensazione con applicazione di valvole termostatiche sui caloriferi, ottiene un risparmio di circa 642 €/anno, pari a circa il 23% della bolletta energetica complessiva (luce e gas), mentre per la sola parte termica il risparmio è del 35%. In termini di emissioni di CO2 , la riduzione complessiva raggiunge il 21% passando da 5,6 a 4,4 t CO2/annue.


Tutti gli EKØ Energy Kit sono interamente finanziabili fino al 100% grazie alla rete UniCredit, con soluzioni finanziarie personalizzate, e possono essere supportati da servizi opzionali di monitoraggio dei consumi energetici e della produttività dell’impianto, di certificazione energetica dell’immobile e di certificazione della CO2 risparmiata.


Ufficio stampa Officinae Verdi

Serena Olivetta
[email protected]
(+39) 06.42020497 (+39) 339.3904475

Rita Cavalli
[email protected]
(+39) 335.320147

FONTE: Officinae Verdi

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L’Efficienza Energetica in edilizia: convegno al Politecnico di Milano

Fare chiarezza sul concetto di efficienza energetica degli edifici, siano essi residenziali o commerciali, e di comprendere le dinamiche imprenditoriali e di mercato ma anche le soluzioni tecnologiche e normative, i vincoli e le opportunità che ad esso sono legati. Queste le linee guida che hanno animato il progetto di ricerca dell’ Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano che trova compimento nel primo Energy Efficiency Report. Verrà presentato domani, all’Aula Carlo De’ Carli, Campus Bovisa del Politecnico di Milano.

L’incontro sarà aperto da Umberto Bertelè della School of Management del Politecnico. Seguirà la relazione di Vittorio Chiesa, Davide Chiaroni e Federico Frattini dell’ Energy & Strategy Group. Una Tavola Rotonda con esperti di settore e manager delle imprese partner della ricerca (ABB, Acea, Edison, Enel Green Power, Siemens, Sinergia Sistemi, Sorgenia, YouSave) metterà a fuoco le problematiche emerse dalla ricerca. Le conclusioni sono affidate a Alberto Grossi, Direttore, Direzione Consumatori e Qualità del Servizio della Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Del convegno è partner Reed Business Information.

L’ Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano è un gruppo di docenti e ricercatori che si è prefisso il compito di censire gli operatori e le iniziative imprenditoriali nel settore delle energie rinnovabili in Italia, analizzando e interpretando strategie di business, scelte tecnologiche e dinamiche competitive.

Per quanto riguarda i serramenti, uno degli elementi fondamentali per garantire il risparmio energetico degli edifici, Fabbroni produce i suoi rispettando i più rigidi criteri che garantiscano una bassissima trasmittanza termica grazie ad un efficace sistema di isolamento termico. Per saperne di più visitate il sito www.fabbroniserramenti.it .

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Le stufe a legna Valoriani riscaldano l’inverno massimizzando il risparmio

Arredare e contemporaneamente riscaldare la propria abitazione oggi è possibile con un unico oggetto la stufa a legna in maiolica Valoriani. Calore, design ed eleganza per un’atmosfera che invoglia al relax ed un caldo che può finalmente essere “costruito” su misura.

Le stufe a legna in maiolica sono oggetti dalle elevate performance che riscaldano in modo salutare e uniforme garantendo il minimo consumo ed il massimo risparmio, aspetti di notevole importanza in un momento di difficile congiuntura economica in cui i costi di gas e luce lievitano sempre di più e senza sosta.

A questo Valoriani riesce ad associare una qualità indiscutibile dei materiali utilizzati, un processo produttivo che porta alla realizzazione di piccole opere d’arte sia dal look moderno che tradizionale, basta scegliere il modello giusto ai propri gusti e necessità per rendimenti che sfiorano la perfezione.

Molti i motivi che sostengono la scelta di una stufa a legna in maiolica Valoriani per riscaldare l’inverno che ormai è alle porte: la legna è un materiale sostenibile, è molto economica rispetto ad un impianto a metano, inoltre è una soluzione dall’estetica di pregio e distinzione, protagonista indiscusso che aggiunge il fascino e la bellezza del fuoco alla casa e che riesce a creare atmosfere di intimità familiare.

Per tutti coloro che stanno trascorrendo questi ultimi scampoli di bella stagione attendendo l’arrivo dell’inverno vero per prendere una decisione, Valoriani aggiunge la possibilità di acquistare le sue stufe, già pronte e solo da consegnare, sul suo Valoriani Shop, un mino sito che consente di entrare in possesso di uno di questi piccoli gioielli ovviando i tempi di attesa relativi alla produzione.

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Palagio Engineering ha scelto il cotto: tradizione del costruire e massima efficienza energetica

I materiali da costruzione e rivestimento attualmente a disposizione di architetti, ingegneri e professionisti del costruire sono moltissimi anche se pochi rispondono alle caratteristiche privilegiate da Palagio Engineering: naturalità, tradizione, fascino ed efficienza energetica. Il cotto è senza alcun dubbio il materiale preferito dall’azienda ingegneristica per rispondere alle esigenze dell’architettura contemporanea.

La terracotta, nei suoi molteplici formati e applicazioni, rappresenta la storia del costruire, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Una tradizione millenaria che ha saputo mutare con il passare del tempo e che porta in sé un’enorme versatilità e adattabilità alle esigenze costruttive in continua evoluzione.

Per Palagio Engineering la scelta del cotto nella realizzazione di pareti ventilate e schermature frangisole è stata dettata da fattori molto diversi fra cui il profondo legame con il territorio imprunetino, in cui ha sede l’azienda, rinomato in tutto il mondo per la produzione di un cotto che si inserisce fra le eccellenze della produzione Made in Italy, e le qualità chimico fisiche di un prodotto resistente, atermico, durevole, riciclabile e naturale al 100%.

Il cotto si fa così interprete del costruire contemporaneo riuscendo a sintetizzare la sua forza e materialità con le più avanzate applicazioni tecniche volte al risparmio energetico. Si tratta di farsi interpreti di esigenze architettoniche volte alla sostenibilità e ad un progressivo miglioramento delle condizioni di abitabilità degli spazi abitativi, siano essi privati, pubblici o sociali, integrando le esigenze funzionali, quelle di confort, di rispetto ambientale e di estetica.

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“Progettiamo un mondo sostenibile”. Il tagliaerba Ambrogio annuncia la partecipazione a Made 2011

Dal 5 all’8 di ottobre si svolgerà a Milano Made 2011, una quattro giorni dedicata all’Architettura, al design e all’edilizia. Al suo interno è stato riservato un ampio spazio alle nuove tendenze dell’architettura green e a quelle aziende che già sono improntate allo sviluppo della sostenibilità ambientale: in questo contesto si inserisce la partecipazione del rasaerba automatico Ambrogio Robot.

Ambrogio Robot partecipa a Made 2011 in qualità di partner di Nemeton Network, punto di riferimento del mondo del verde in relazione all’architettura, alla bio-edilizia e alla sostenibilità ambientale. Scopo primario di questa collaborazione è sviluppare l’ecosostenibilità con i fatti, creando una fitta rete di interconnessioni tra il mondo della produzione, quello degli utilizzatori e quello della ricerca attraverso la promozione di quei progetti rispettosi dell’ambiente e di aziende che già operano attivamente in questa direzione.

 

Il tagliaerba Ambrogio non solo fa della tutela del verde e dell’ecosistema dei giardini il proprio lavoro quotidiano, ma è anche progettato per operare in economia energetica riducendo l’immissione di CO2 in atmosfera, dal momento che utilizza una batteria a carica elettrica, e l’impiego di concimi chimici grazie, all’effetto mulching delle sue lame rotanti.

Il Format delle tre A di Nemeton (Agricoltura, Alimentazione, Architettura), che ospiterà il tagliaerba Ambrogio Robot in occasione di Made 2011, è stato creato proprio per fare da “interfaccia fra il mondo della produzione vegetale e le possibilità di evoluzione tecnologica sostenibile, con l’attenzione sempre rivolta al miglioramento della qualità dell’ambiente e quindi della qualità della vita”.

Uno spazio dedicato al green di 2000 mq circa in cui Ambrogio Robot potrà far mostra delle sue qualità di perfetto giardiniere e al contempo sviluppare una rete di opportunità volte al rispetto del pianeta e del vivere bene. L’invito a partecipare a MADE 2011 da parte del piccolo rasaerba va dunque ben oltre i semplici confini commerciali, ma piuttosto evidenzia la volontà di contribuire alla creazione di una vera cultura del verde.

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Ecosostenibilità Made in cotto per le pareti ventilate e schermature frangisole di Palagio Engineering

Palagio EngineeringIl green va di moda. Un dato di fatto oggi e che per il futuro del pianeta è bene che rimanga tale. Sempre più progetti architettonici guardano al Green Building adottando tutte quelle soluzioni volte alla compatibilità ambientale. Le Pareti Ventilate e le Schermature Frangisole in cotto di Palagio Engineering soddisfano pienamente questi requisiti sia per la loro efficienza energetica sia per la naturalità del materiale di rivestimento utilizzato.

Da tempo risuona l’allarme energetico, così come l’invito a circondarci di materiali naturali, a bassa emissione e facili da riciclare, tutto con il fine principale di incrementare il benessere, la qualità della vita e il futuro stesso del pianeta, altrimenti destinato al declino. Anche l’architettura si sta adattando a questi trend, con un’attenzione sempre più marcata al Green Building, all’impatto e alla sostenibilità ambientale.

Le pareti ventilate e le schermature frangisole rappresentano di per sé un forte incentivo al risparmio energetico sia nei mesi invernali che in quelli estivi, contribuendo ad una riduzione consistente dell’uso dei riscaldamenti e dei sistemi di aria condizionata. Possono essere applicate sia sugli edifici esistenti sia su quelli di nuova costruzione, apportando tra l’altro anche una notevole valorizzazione estetica.

In estate la parete ventilata costituisce un ottimo schermo alla radiazione solare: il calore accumulato sulla superficie non viene trasmesso agli strati sottostanti ma dissipato grazie all’effetto camino. Inoltre essendo il cotto un materiale atermico non si riscalda eccessivamente anche se esposto tutto il giorno al sole.

Durante il periodo invernale invece l’ambiente interno risente meno degli sbalzi termici e dell’interruzione durante le ore notturne del riscaldamento dal momento che l’isolamento posto sul lato esterno della parete permette di mantenere praticamente tutta la massa dell’edificio ad una temperatura superiore a quella che si otterrebbe isolando l’edificio dall’interno.

A questi considerevoli vantaggi che consentono la riduzione del consumo di gas ed energia elettrica si aggiunge la naturalità del cotto, materiale utilizzato da Palagio Engineering, assieme all’acciaio, per la realizzazione dei progetti in cui viene chiamato ad intervenire. Come ben noto il cotto imprunetino è un materiale naturale al 100%, ecosostenibile, tra quelli a minori emissioni di radon e che può essere facilmente riciclato sia durante le fasi produttive, sia quando viene dismesso.

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Tutela dell’ambiente e salute dei lavoratori: Fabbroni Serramenti bonifica il tetto in eternit.

Circa 1000 mq di tetto in eternit sostituiti con pannelli sandwich.

Il costante impegno di Fabbroni Serramenti per la sicurezza sul lavoro e per l’ambiente si riscontra in ogni gesto compiuto dall’azienda: l’ultima notizia riguarda la bonifica di circa 1000 mq di tetto in eternit e la sua sostituzione con pannelli sandwich coibentati, sia per la salute dei lavoratori, sia per il rispetto dell’ambiente.

Attualmente non esiste alcuna normativa che regoli la rimozione delle coperture in cemento-amianto (eternit) dalle quali non si ha una diffusione spontanea di fibre nell’aria, in quanto non c’è

alcun rischio per la salute: per i materiali compatti contenenti amianto, come le coperture degli edifici in eternit, il rischio è, in generale, molto basso ed è comunque legato allo stato di manutenzione dei materiali che possono diventare un rischio se abrasi o danneggiati.

Prevenire comunque è sempre meglio che curare, ed è per questo che un’azienda attenta all’ambiente e alla salute dei propri lavoratori come Fabbroni Serramenti ha deciso di propria iniziativa di provvedere alla sostituzione della copertura in eternit: il pannello isolante del nuovo tetto è composto da due supporti in lamiera d’acciaio zincato ed un interno coibentato. Alcune caratteristiche di questa copertura sono l’ottimo isolamento termico (e quindi la garanzia di risparmio energetico) e l’assoluta impermeabilità.

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Tutela dell’ambiente e salute dei lavoratori: Fabbroni Serramenti bonifica il tetto in eternit.

Circa 1000 mq di tetto in eternit sostituiti con pannelli sandwich.

Il costante impegno di Fabbroni Serramenti per la sicurezza sul lavoro e per l’ambiente si riscontra in ogni gesto compiuto dall’azienda: l’ultima notizia riguarda la bonifica di circa 1000 mq di tetto in eternit e la sua sostituzione con pannelli sandwich coibentati, sia per la salute dei lavoratori, sia per il rispetto dell’ambiente.

Attualmente non esiste alcuna normativa che regoli la rimozione delle coperture in cemento-amianto (eternit) dalle quali non si ha una diffusione spontanea di fibre nell’aria, in quanto non c’è

alcun rischio per la salute: per i materiali compatti contenenti amianto, come le coperture degli edifici in eternit, il rischio è, in generale, molto basso ed è comunque legato allo stato di manutenzione dei materiali che possono diventare un rischio se abrasi o danneggiati.

Prevenire comunque è sempre meglio che curare, ed è per questo che un’azienda attenta all’ambiente e alla salute dei propri lavoratori come Fabbroni Serramenti ha deciso di propria iniziativa di provvedere alla sostituzione della copertura in eternit: il pannello isolante del nuovo tetto è composto da due supporti in lamiera d’acciaio zincato ed un interno coibentato. Alcune caratteristiche di questa copertura sono l’ottimo isolamento termico (e quindi la garanzia di risparmio energetico) e l’assoluta impermeabilità.

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Efficienza Energetica: il Piano del Governo

Nel Piano di Azione Nazionale anche le misure per l’efficientamento energetico in edilizia

Sullo schema il Ministero ha aperto la consultazione pubblica, finalizzata a raccogliere commenti e suggerimenti prima dell’elaborazione e dell’approvazione definitive del testo.

Il documento – spiega il Ministero in una nota – deriva da una proposta dell’ENEA e tiene conto delle prime osservazioni formulate nell’ambito di un gruppo di lavoro paritetico che ha coinvolto le Amministrazioni centrali e le Regioni.

Nel secondo PAEE 2011 – si legge nella sintesi del documento – vengono illustrati i risultati conseguiti al 2010 e aggiornate le misure di efficienza energetica da adottare per il conseguimento dell’obiettivo generale al 2016, che viene mantenuto pari al 9,6%. Oltre alle misure relative ai Certificati Bianchi (o Titoli di Efficienza Energetica) e agli incentivi agli interventi di efficientamento energetico in edilizia, sono considerati anche gli effetti del Dlgs 192/2005, che recepisce la Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico in edilizia.

Questo decreto – spiega il documento – ha apportato forti novità, rispetto al quadro legislativo preesistente, nella metodologia progettuale, nelle prescrizioni minime e nell’ispezione degli impianti oltre ad aver introdotto la certificazione energetica degli edifici. Il decreto, già autosufficiente per la parte relativa alla climatizzazione invernale, prevedeva anche provvedimenti attuativi, tra i quali risultano emanate le seguenti norme: il decreto del Presidente della Repubblica del 2 aprile 2009, n. 59 e il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 26 giugno 2009 relativi alle Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.

L’articolazione del PAEE 2011 è stata sostanzialmente mantenuta inalterata rispetto al PAEE 2007 a parte qualche modifica rivolta all’ottimizzazione delle misure di efficienza energetica, dei relativi meccanismi di incentivazione e in qualche caso, alla revisione della metodologia di calcolo. In particolare, per quanto riguarda il settore residenziale, la sostituzione dei vetri semplici con quelli doppi e la sostituzione degli scaldacqua elettrici hanno avuto un ottimo riscontro, mentre la coibentazione delle superfici opache degli edifici residenziali ha raggiunto risultati inferiori alle attese, probabilmente a causa dei costi più elevati che caratterizzano questa tipologia di opere. Saranno pertanto studiate e messe in atto nuove forme di incentivazione per stimolare gli interventi sull’involucro opaco, parte del sistema edificio-impianto che presenta il più alto potenziale di risparmio energetico.

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Osservatorio 7pixel: Samsung trascina l’avanzata dei televisori 3D

7Pixel ha stilato la classifica delle marche, dei modelli e delle tecnologie di televisori più ricercati online sui siti Trovaprezzi e Shoppydoo da giugno 2010 a maggio 2011 su un campione di circa 6 milioni di ricerche

– La quota dei televisori 3D in un anno è quasi decuplicata: dal 4,46% sul totale delle tv vendute online del maggio 2010 (mese di esordio di questa tecnologia sul canale online) al 42,47% di maggio 2011.

– La tv a Led, sia 3D sia tradizionale si è ormai affermata come standard di riferimento del settore: più del 60% di quelle vendute online utilizza pannelli di questo tipo; seguono, in ordine decrescente di popolarità, Lcd, plasma e Oled.

– Nel periodo di riferimento crescono le ricerche di tv con dimensioni uguali o superiori ai 37 pollici; ad esempio a maggio 2011 le ricerche di schermi di dimensioni superiori ai 42 pollici stabiliscono il proprio record storico con il 30,20%.

– Samsung è leader indiscusso con una quota media nel periodo di riferimento che supera il 44% delle preferenze: tra i dieci modelli più popolari di ogni mese mediamente otto sono della casa coreana.

29 giugno 2011 – 7Pixel ha realizzato attraverso il suo Osservatorio una nuova analisi degli interessi e delle tendenze di acquisto online sul mercato dei televisori nel periodo giugno 2010 – maggio 2011.

La ricerca è stata effettuata su un campione di circa 6 milioni di ricerche fatte da utenti dei siti appartenenti al gruppo 7Pixel, Trovaprezzi.it e Shoppydoo.it che ogni mese raccolgono circa 6,2 milioni di visite.

Secondo i dati dell’Osservatorio, negli ultimi dodici mesi, in media i cinque brand più popolari si sono spartiti circa l’85% delle ricerche complessive (media 85,89%) e i primi dieci una media del 96,42%. Il dato è ancora più significativo se rapportato al fatto che ogni mese sono presenti offerte di tv da parte di circa 60 brand diversi.

Samsung trascina il mercato dei televisori e della tecnologia 3D, coprendo da sola una quota media del 44,21% con punte di oltre il 50%.

Seconda per tutto il periodo, LG segue a lunga distanza Samsung con il 15,29% della quota di mercato online e un andamento piuttosto stabile nei mesi in esame, a parte aprile e maggio quando la sua quota si contrae rispettivamente al 13,63% e all’11,81%. Il terzo posto è di Sony (media 10,65% delle preferenze) fino a febbraio 2011 con una media dell’11,48%. Cala leggermente da marzo 2011 in poi ed esce dal podio.

Al quarto posto Philips (7,93% di media e come miglior piazzamento mensile un terzo posto a marzo 2011), Sharp (7,31% di media, miglior piazzamento mensile tre quarti posti) e Panasonic (6,95% di media con un trend in crescita).

Nella classifica dei dieci modelli più ricercati in tutto il periodo di riferimento i Samsung sono sempre almeno sei; a ottobre 2010 e ad aprile e maggio 2011 nove modelli su dieci sono della casa coreana. Il predominio Samsung è così marcato che, a parte l’eccezione di giugno 2010, in ogni singola top ten mensile piazza sempre i propri modelli almeno ai primi cinque posti.

Per quanto riguarda le preferenze degli utenti rispetto alle dimensioni degli schermi, si possono evidenziare degli aspetti interessanti: il picco di richieste si colloca nella fascia compresa tra i 37 e 42 pollici con una media del 31,06% sul periodo in esame. La conferma della popolarità dello schermo di grandi dimensioni arriva anche dall’analisi della seconda fascia più popolare, quella dei tv con diagonale oltre i 42 pollici, che presenta nel periodo una media del 27,22%.

In riferimento alle ricerche in base alle classi di prezzo (per intervalli di 500 euro) si può apprezzare come la fascia di prezzo preferita degli ultimi dodici mesi, nelle tendenze di acquisto online, sia stata quella compresa tra i 500 e i 999 euro con una media del 36,34%. Segue a brevissima distanza la fascia di prezzo più bassa, quella compresa tra 0 e 499 euro con una media del 34,69% delle preferenze. L’andamento della somma di queste fasce di prezzo, quella dei televisori che costano meno di 1.000 euro, è abbastanza costante nell’anno con una media del 71,03%.

Guardando alla fascia opposta, quella dei tv che costano più di 2.000 euro, si può notare come la quota rimanga più o meno stabile da giugno 2010 a maggio 2011 (media 5,74%): tra giugno e ottobre è sempre superiore al 6% per poi, da novembre in avanti, calare in modo lento ma costante (minimo 4,52% di marzo 2011) fino alla ripresa di aprile (5,77%) e maggio (5,96%), mesi in cui si riporta vicina al 6%

Per quello che riguarda la tipologia di pannello, la tv a Led, sia 3D sia tradizionale si è ormai affermata come standard di riferimento di settore: più del 60% (63,80% a maggio 2011) delle tv vendute online utilizza pannelli di questo tipo; seguono, in ordine decrescente di popolarità, Lcd , Plasma e Oled.

Le tv Lcd, che a maggio 2010 totalizzavano una quota del 49,14% sulle ricerche totali, a maggio 2011 è più che dimezzata attestandosi al 21,30% e con una quota di tv 3D, in questo mese, del 2,09% sul totale dei modelli venduti. Questo ultimo dato è significativo poiché mostra come Lcd sia una tecnologia in chiara difficoltà, soprattutto per quello che riguarda le tv di nuova generazione, ed è prevedibile, nel futuro, una sua ulteriore contrazione fino alla probabile dismissione o al suo definitivo confinamento alle tv a basso costo.

La quota dei tv al Plasma sul totale si è mantenuta costante nei dodici mesi passati (11,98% di media con limitate oscillazioni mensili) riuscendo a scavarsi una nicchia significativa anche tra i tv 3D: a maggio 2011 per la prima volta si sono venduti più modelli al Plasma con 3D (7,83% sul totale) che senza (4,97%). Il pannello al Plasma ha un’ottima resa qualitativa dell’immagine, un ottimo rapporto tra dimensioni e costo e rappresenta due nicchie: da una parte il Plasma è una possibile scelta per tv di grandi dimensioni a costo limitato; dall’altra esso è un’opzione di alto livello per tv di altissima qualità (e prezzo).

La dinamica di mercato dopo il lancio dei tv con tecnologia 3D, che aveva attirato su di sé moltissime attenzioni già prima dell’uscita ufficiale, è diventata ancora più interessante. A maggio 2010, mese del lancio dei tv 3D sul canale online, le ricerche di tv di questo tipo si erano assestate su una quota del 4,46% per poi arrivare al nel mese di giugno al 7,02%. La promessa di un primo mondiale di calcio in 3D nelle case degli italiani è stata disattesa: la partenza lenta nella prima fase di lancio può essere dovuta ai prezzi molto elevati dello schermo (in media 2.652 euro a maggio e 2.198 euro in giugno) all’obbligo di un paio di occhialini speciali (costo circa 100 euro) per spettatore e alla necessità di un lettore Blu Ray compatibile 3D (o di un decoder per gli spettacoli 3D trasmessi via satellite).

Da maggio 2010 in poi la quota dei telelvisori 3D si espande di circa il 2,5% sul totale ogni mese: passa così dal 4,46% di maggio al 19,76% di novembre 2010. Tra novembre 2010 e marzo 2011 si assesta attorno al 20% (minimo 19,76% di novembre e massimo 21,20% di febbraio 2011) ma con aprile (37,50%) e maggio (42,47%) raddoppia all’improvviso.

L’Osservatorio 7Pixel è uno strumento di analisi che ha l’obiettivo di fotografare l’andamento dei mercati rilevando le tendenze nei desideri d’acquisto degli utenti. La ricerca di 7Pixel è uno strumento che illustra gli interessi di consumo in base alle ricerche di prodotto effettuate sui siti del network 7Pixel (Shoppydoo.it, Trovaprezzi.it e il nuovo nato Drezzy.it) che raccolgono oltre 6,2 milioni di visite ogni mese. Per la natura di questi siti le ricerche sono finalizzate all’acquisto. Dunque chi cerca non lo fa per curiosità, ma per avere informazioni sul prodotto e conoscerne il prezzo con una intenzione quantomeno iniziale di comprarlo. Analizzare queste richieste permette di avere delle analisi di grande utilità anche per le imprese, attraverso una interessante panoramica settoriale dell’evoluzione dei gusti e delle tendenze basata su un campione di dati enorme.

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Caldo e afa? Consigli per usare il climatizzatore risparmiando energia

Daikin Italy la filiale italiana della multinazionale leader mondiale della climatizzazione, ha stilato le regole fondamentali per massimizzare il comfort e il risparmio energetico dei climatizzatori, riducendo i consumi elettrici.

In fase di acquisto scegliere climatizzatori che utilizzano la tecnologia Inverter che adegua la potenza all’effettiva necessità e riduce i cicli di accensione e di spegnimento. Questo sistema consente una maggiore durata dell’apparecchio e un risparmio energetico superiore al 30%. Come tutti gli elettrodomestici, anche i climatizzatori devono presentare una etichettatura energetica che ne indica la classe di efficienza. La classe A è la migliore.

Assicurarsi che l’impianto sia correttamente dimensionato affidandosi a un tecnico esperto e qualificato che consigli le macchine di potenza adeguata alle reali esigenze di climatizzazione. A causa dei continui cicli di accensione e spegnimento del compressore, un impianto sovradimensionato comporta un inutile dispendio energetico, fino al 50% in più.

In fase di installazione è preferibile posizionare l’unità esterna in una zona d’ombra, in questo modo attivando il funzionamento in raffrescamento è possibile ridurre i consumi anche del 5% rispetto ad un’altra esposta al sole.

La temperatura degli ambienti climatizzati deve essere impostata tra 25° e 27°C. La differenza tra interno ed esterno non deve superare i 6°C.

– Attivando la sola funzione di deumidificazione del climatizzatore si abbassa l’umidità relativa. In questo modo, senza diminuire ulteriormente la temperatura in ambiente con il raffrescamento, la percezione del caldo e dell’afa è minore.

– Se disponibile sull’unità, attivare il sensore di movimento. In questo modo, quando l’ambiente rimane vuoto per più di 20 minuti, il climatizzatore passa in modalità stand-by riducendo gli sprechi.

Tenere puliti i filtri dell’aria dell’unità interna in modo tale da permettere al ventilatore di funzionare  con la massima efficienza.

E’ consigliabile che attorno all’unità esterna non vi siano elementi che impediscano il corretto flusso dell’aria.

Non posizionare oggetti davanti all’unità interna: questo  evita che si formi  una barriera che potrebbe ostacolare la normale e corretta distribuzione dell’aria, provocando uno spreco di energia.

Schermare vetri e finestre. Le porte e le finestre vanno sempre ben chiuse, possibilmente con doppi vetri. E’ inoltre consigliabile isolare l’ambiente climatizzato dagli altri locali. In questo modo si evita di far lavorare a pieno regime il sistema per compensare la differenza di temperatura tra gli ambienti.

– Effettuare una regolare manutenzione dell’impianto ogni due, tre anni per il controllo del refrigerante e la eventuale sostituzione dei filtri.

– Non collocare elettrodomestici come televisori o computer vicino ai sensori di rilevamento della temperatura. Il calore che queste macchine generano può ‘ingannare’ i termostati, facendo di conseguenza lavorare il climatizzatore più del necessario.

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Impianto geotermico: la gestione più economica al mondo.


Con le pompe di calore, gli impianti geotermici sfruttano l’energia data dal terreno per soddisfare sia il fabbisogno termico (in riscaldamento) che quello frigorifero (climatizzazione).
Installare un impianto geotermico nelle abitazioni di ultima generazione vuol dire avere rispetto per l’ambiente ma non solo: senz’altro pensare anche alle spese che sosteniamo ogni mese per le nostre bollette ci aiuterà a ragionare in un’ottica di risparmio energetico.

Gli impianti geotermici garantiscono la necessaria energia termica a riscaldare e raffrescare qualsiasi immobile, con risparmi sicuri sui costi di esercizio che sono più bassi al mondo, la garanzia dell’energia geotermica inesauribile, e che soprattutto non costa.

Un impianto geotermico sfrutta l’energia inesauribile e gratuita del sottosuolo, garantendo spese di manutenzione molto ridotte. Grazie a questo tipo di tecnologia vengono eliminati: i costi relativi alla pulizia della caldaia e al controllo dei fumi,  la canna fumaria e il camino, l’allacciamento alla rete gas e i relativi impianti che siano per il metano, gpl, o gasolio, il locale “centrale termica” per gli impianti che superano i 35Kw, i sistemi di controllo fughe gas e locali dedicati.

Le case progettate a Mantova da Theico Costruzioni sono  comprese di impianto geotermico e predisposte per il fotovoltaico: grazie all’abbinamento di queste due tecnologie la vostra casa sarà totalmente autosufficiente da un punto di vista energetico ed eliminerete le spese fisse del contatore e le tasse per sempre.

impianto geotermico, Theico Costruzioni, riscaldamento, climatizzazione, risparmio energetico

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Obiettivo risparmio energetico: l’impegno di Fabbroni Serramenti.

Il risparmio energetico ottenibile con un migliore isolamento termico dato  da infissi adeguati, rappresenta la più ampia fonte di energia a nostra disposizione: le nostre abitazioni sprecano quotidianamente molta energia di cui una buona parte viene dispersa dalle strutture (tetto, muri, finestre) ed una parte dall’impianto.
Da sempre Fabbroni Serramenti è impegnata nel progetto del risparmio energetico, proponendo serramenti  a bassissima trasmittanza termica.
I serramenti prodotti con criteri adeguati  rappresentano un investimento che permette sia di valorizzare il design della vostra casa, sia di ridurre le correnti d’aria, grazie ad un efficace sistema di isolamento termico, fornendo una distribuzione termica regolare e quindi un maggiore risparmio di energia.

L’ isolamento termico delle finestre e porte-finestre Fabbroni consente di creare un clima abitativo gradevole in tutte le stagioni.

Promozione di Maggio: CAMBIA GLI INFISSI E RISPARMI IL 55%!

Fondata nel 1949 da Giuseppe Fabbroni, come azienda artigianale nella produzione di prodotti di falegnameria in genere.

Nel 1982 entrano ha far parte dell’azienda i figli, Carlo e Roberto, e decidono di specializzarsi solo nella produzione di serramenti ed infissi in legno.

Da sempre Fabbroni Serramenti è impegnata nel progetto del risparmio energetico, proponendo serramenti  a bassissima trasmittanza termica.
I serramenti prodotti con criteri adeguati  rappresentano un investimento che permette sia di valorizzare il design della vostra casa, sia di ridurre le correnti d’aria, grazie ad un efficace sistema di isolamento termico, fornendo una distribuzione termica regolare e quindi un maggiore risparmio di energia

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Una casa green in ogni dettaglio…attenzione ai serramenti!

Quando si progetta una nuova casa, ma anche quando si preventivano i lavori di ristrutturazione della casa attuale, è molto importante se non indispensabile avere un occhio di riguardo per il risparmio energetico.

Molte sono le metodologie che si possono seguire in questo ambito la maggior parte delle quali devono concentrarsi nella riduzione delle nostre emissioni nell’ambiente che nella maggior parte dei casi avvengono nella soddisfazione del fabbisogno energetico. E’ quindi indispensabile isolare in maniera totale la casa per poter avere la garanzia di non sprecare energia e quindi diminuire le emissioni che riguardano riscaldamento e refrigerazione. Isolando la casa infatti si garantisce il mantenimento della temperatura interna dell’abitazione. Oltre ai materiali, che necessariamente sono la prima componente del risparmio energetico quindi è bene concentrarsi nella scelta accurata di porte e serramenti da applicare alla propria abitazione che deve volgere verso quelli che possono garantire un isolamento ermetico dall’esterno mantenendo la temperatura interna costante e che riducono la dispersione di calore e di energia.

I serramenti infatti contribuiscono in maniera fondamentale all’isolamento dell’edificio favorendo il raggiungimento di soglie molto basse di consumo energetico e non privandolo però di luce naturale e di tutti i privilegi che le finestre, portefinestre e molto altro possono dare soprattutto quando si parla di abitazioni in città, già carenti di luce naturale viste le loro innate caratteristiche dovute alla conformazione e alla peculiare ubicazione.

Per quanto riguarda le finestre la loro struttura può essere realizzata in svariati materiali, dal pvc al legno fino ad arrivare alle moderne e dotate di ogni comfort finestre in alluminio. Sicuramente le finestre fabbricate con le metodologie moderne e che rispettano gli standard indicati dalle varie normative in vigore e che vengono installate da posatori serramenti professionali e competenti sono oltre che termoisolanti anche acusticamente isolate, caratteristica da non sottovalutare soprattutto nel caso di abitazioni collocate nelle vicinanze di strade o di luoghi rumorosi. Inoltre molte sono le possibilità tra le quali si può scegliere anche da l punto di vista estetico: non è detto che un serramento efficiente da punto i vista energetico debba essere spesso e poco accomodante allo stile e alla personalizzazione anzi…le tecnologie del settore si sono molto evolute e hanno permesso l’elaborazione di oggetti e complementi d’arredo di varie fogge che si adattano a stili e non rappresentano un “pugno allo stomaco” nell’insieme di arredo.

La stessa attenzione oltre che a porte e finestre che danno all’esterno deve essere tenuta in considerazione anche nella scelta di porte interne, non tutte le stanze infatti hanno bisogno della medesima temperatura, un esempio su tutti è il bagno, ma non per questo vi deve essere dispersione tra le varie stanze! Inoltre queste serramenti scorrevoli rappresentano veri e propri gioielli di design che permettono anche di risparmiare spazio e guadagnare preziosi spazi all’interno della casa arrivando quindi ad avere svariati pregi oltre a quello primario. Non va dimenticata inoltre una caratteristica fondamentale di questi serramenti che permettono diverse varianti di apertura dalla ribalta a quella completa favorendo quindi il riciclo di aria interna e preservando da danneggiamento dovuti all’accumulo di umidità e da aria stagnante.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

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Perché le casette ecologiche non sono poi così diffuse in Italia?

La casa ecologica è uno dei feticci degli ultimi tempi, una sorta di oggetto a cui si tende idealmente ma che, in particolar modo in Italia, non viene incentivato con attenzione al mercato e alle metodologie e pratiche edilizie statali.
Partendo dall’inizio, ossia da dove le case ecologiche e in particolar modo le case in legno o case bioedilizia sono una realtà, bisogna fare un’accurata analisi di quello che è il contesto burocratico e sociale in cui vanno ad inserirsi queste costruzioni. E’ indubbio infatti che nei paesi nordici dell’Europa il sentimento diffuso rispetto all’ambiente, all’ecologia e quindi a tutti quei comportamenti che denotano tale sensibilità sia molto diverso da quello presente in Italia, o in altri stati limitrofi tanto da aver incentivato l’elaborazione e il regolare impiego di espedienti come la raccolta differenziata autonoma, la realizzazione abitale di case di legno come abitazioni principali, l’utilizzo di mezzi di trasporto non inquinanti e tutte le metodologie di risparmio energetico che prevedono l’utilizzo di energie rinnovabili per il consumo domestico, industriale e statale.

Un contesto privilegiato quindi in cui le case in legno sono la perfetta coronazione e immagine del modello abitativo e che vanno ad incastonarsi come diamanti in una realtà già sensibile alle tematiche in questione. Non solo, soprattutto negli stati in cui sono nate queste tipologie abitative è semplice e immediata anche la costruzione. Basti pensare all’iter burocratico necessario in Italia per la realizzazione di una casa, che va dal primo contatto con lo specialista alla proposta all’ufficio tecnico comunale e alle altre pratiche necessarie anche solo per entrare in possesso dei permessi a costruire anche per delle semplici strutture esterne come coperture in legno. In Germania, per citare solo l’esempio a noi più vicino geograficamente, è sufficiente acquistare un terreno e procedere alla scelta della propria casa prefabbricata in legno e poi attendere, l’azienda stessa si occuperà di sbrigare tutte le pratiche amministrative in quanto al suo interno è dotata di tutti i professionisti necessari alla realizzazione completa del modulo abitativo. E’ proprio per questo, per le numerose agevolazioni burocratiche e fiscali che queste tipologie di abitazione sono privilegiate e sempre più adottate come abitazione primaria in queste zone. E questo è solo il primo dei tanti punti che devono spingere alla differenziazione delle proposte immesse nel mercato che devono essere personalizzate e adattate peculiarmente ad ogni realtà.

E’ infatti sotto gli occhi di tutti come il mercato delle casette in legno faccia fatica ad affermarsi in Italia, nonostante questi prodotti abbiano delle indubbie doti e privilegi se confrontate con altri tipi di casa. In Italia infatti il mercato è molto più variegato, gli innumerevoli professionisti autonomi non riescono a limitare la loro azione alla mera installazione del prodotto ma, come è giusto che sia, vogliono comunque portare il loro peculiare apporto, nonostante questi moduli abitativi abbiano già alla base una loro progettazione e quindi necessitino solo ed esclusivamente dell’installazione come tettoie legno. Per l’affermarsi quindi di questi moduli abitativi non è ad oggi sufficiente la mera proposta economica, il percorso di sensibilizzazione e accomodamento delle abitudini è ancora molto lungo e richiede lo sforo congiunto sia da parte degli enti locali e statali sia da parte dei singoli cittadini.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Marketing mix

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Lech Walesa a ROCK INSIDE 2011

Torna al Teatro Bibiena di Mantova  ROCK INSIDE con la seconda edizione della manifestazione ambientalista  25 marzo 2011 – ore 9.00/18.00.  Si terrà il giorno 25 marzo, presso il Teatro Bibiena di Mantova la seconda edizione di ROCK INSIDE dal titolo: DALLA CARTA DELLA TERRA ALL’EXPO 2015, COME CAMBIA L’AMBIENTE CONTEMPORANEO alla presenza, tra gli atri, del Premio Nobel per la Pace Lech Walesa.
L’evento, condotto da Marta Francocci – autrice radio televisiva, e patrocinato da Ministero dell’Ambiente, Commissione Italiana per l’Unesco, Comune di Mantova, Provincia di Mantova, Parco del Mincio, GreenCross, Collegio Geometri Mantovani, è organizzato dall’associazione non-profit ROCK INSIDE, nel cui comitato d’onore ci sono, tra gli altri, i due Premi Nobel per la Pace Betty Williams e Lech Walesa. L’Associazione si batte per l’introduzione del Diritto Ambientale nella Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite, in quest’ottica l’evento ROCK INSIDE 2011 suggerisce di creare una panoramica seguendo un ideale fil rouge tra le situazioni che stanno profondamente cambiando l’ambiente contemporaneo, inteso sia come ambiente fisico, sia come insieme di usi e costumi della società occidentale.
La manifestazione si compone di tre conferenze 1 – Il Diritto Ambientale La dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e la WEO. 2 – Green Economy come Exit Strategy per uscire dalla Crisi. Edilizia, domotica e risparmio energetico. 3 – Industria – Ambiente. La necessità di correre insieme.

Di particolare attenzione sarà l’intervento del Prof. Giuseppe Franco Ferrari, ordinario di diritto pubblico presso la Bocconi, il quale parlerà della dimensione “mondiale” del tema ambientale e dell’ evoluzione del diritto internazionale dell’ambiente, soffermandosi sull’opportunità del perseguimento degli obiettivi dell’associazione Rock Inside, con analisi dei relativi “impatti” da un punto di vista giuridico, in particolare: la prospettata integrazione del “diritto ambientale” nella Dichiarazione Universale del 1948; dei poteri e degli strumenti di intervento che potranno essere affidati alla WEO quale organismo di riferimento per la tutela internazionale dell’ambiente, anche sulla base dell’esperienza già maturata, nel diverso settore del commercio, attraverso la WTO.
Altro punto focale delle conferenze è il concetto di sviluppo sostenibile: cercare un punto d’incontro tra l’industria e l’ambiente, trovare un accordo tra le diverse esigenze per poter proseguire lungo la strada del progresso, senza distruggere il Pianeta. Ci vuole una nuova metodologia per mettere in pratica nuove riforme convogliando il contributo di tutti e in collaborazione con tutti, la WEO appunto. Parallelamente, bisogna sfruttare tutti gli strumenti e le realtà esistenti che permettono di influire sulle decisioni di imprese, consumatori e legislatori avendo come traguardo il contributo per migliorare l’ambiente.
Alcuni grandi comparti economici, come l’industria e i trasporti, sono colpevoli di aver recato gravi danni all’ambiente. Se vogliamo cambiare rotta, perché indispensabile, è necessario avere l’industria che lavora attivamente con chi tiene alla salvaguardia dell’ambiente. Del resto una “crescita verde” schiude grosse opportunità per il mondo imprenditoriale mondiale, in quanto stimola la competitività, migliora i margini di profitto e genera occupazione.

Rock Inside 2011, vuole affrontare tutti questi temi coinvolgendo industriali, politici e la società civile nel suo insieme che è invitata a partecipare all’evento ed esserne parte attiva.

Sponsor dell’evento: Main Sponsor Gruppo SOL S.p.A. Sponsor Ballarini S.p.A., Coop Consumatori Nordest Sponsor Tecnici Global Media, Hotel la Favorita, Mary Rent, La Valle dei Fiori, Logix Software, Nicelab, AIKAL, Chantilly.

Si ringrazia Il Portale dei Lombardi nel Mondo per la diffusione stampa presso i nostri connazionali all’estero.

Programma al link: http://www.rockinside.it/public/pag.php?evento=1&lingua=ITA

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Nova Verta annuncia una nuova importante realizzazione nell’Europa dell’Est

Una nuova realizzazione per un’azienda dell’Est europeo trattata fino all’ultimo con la riservatezza che caratterizza Nova Verta International, senza clamori e assordanti proclami. Solo a lavori ultimati, quando gli impianti saranno già in funzione a pieno regime, l’azienda Toscana rivelerà maggiori dettagli inerenti la progettazione.

Nova Verta International continua incessantemente la sua azione di espansione internazionale affermandosi in modo sempre più deciso nei mercati che già la vedono protagonista e procedendo alla conquista di nuovi spazi commerciali. La sua spinta imprenditoriale non conosce battute di arresto, è di questi giorni la notizia della realizzazione di un impianto di verniciatura tecnologicamente all’avanguardia, appositamente progettato per un’importante azienda dell’Europa dell’Est produttrice di mezzi pesanti su ruote: camion, autoarticolati, autosnodati, gru, autobus, filobus, rimorchi e trattori stradali.

Il nuovo committente è leader, sin dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, nella produzione di carrelli porta missili anche se negli ultimi decenni si è maggiormente orientato al trasporto su gomma e al trasporto pubblico, come testimonia il successo della recente realizzazione di un autobus, che è divenuto protagonista indiscusso delle strade delle maggiori città di Ucraina, Russia, Estonia e Bielorussia.

Ancora poche le indiscrezioni inerenti questa grande cabina di verniciatura industriale, Nova Verta ha tuttavia dichiarato che l’introduzione di questo impianto, che vede associati una cabina di verniciatura e un impianto di asciugatura al top della tecnologia, consentirà all’azienda committente un grande risparmio. Si parla di un effetto economico pari a circa 400 milioni di rubli annui (circa 10 milioni di Euro), grazie all’immediato risparmio energetico, sia in termini di elettricità sia di gas naturale, e alla riduzione delle tasse ambientali. Oltre a quanto appena detto assicura un incremento della produttività con un minor consumo dei materiali e garantisce una qualità e una durata di verniciatura molto elevata.

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MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT 2012 FOCUS SU ”ZERO ENERGY 2020 VERSO L’INTEGRAZIONE”

Il ricco programma di iniziative di MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT 2012 sarà dedicato ad approfondire i temi al centro della direttiva europea 20.20.20 per offrire un’occasione di confronto e approfondimento su quanto di più innovativo esiste sul mercato per una progettazione efficiente e rispettosa dell’ambiente.

Milano, 15 febbraio 2011 – MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT – manifestazione leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, in calendario da 27 al 30 marzo 2012 in Fiera Milano – dedica il ricco programma di convegni e iniziative a “ZERO ENERGY 2020 VERSO L’INTEGRAZIONE” per approfondire gli aspetti tecnici e normativi in vista del traguardo del +20% di efficienza energetica previsto per il 2020 che mira a promuovere la realizzazione di edifici ad energia quasi zero.

La prestazione energetica degli edifici passa attraverso la progettazione integrata dell’involucro con l’impianto, per realizzare un nuovo modo di concepire il sistema dell’abitare, capace di rispettare le esigenze di risparmio energetico, di comfort e attenzione all’ambiente. La correlazione fra impianto ed edificio fa parte di un approccio progettuale, fondato sul coordinamento tra architettura ed ingegneria degli impianti, volto a rispondere in modo ottimale alle esigenze di edifici ad alta efficienza energetica e a basso impatto ambientale. Questa è la sfida del futuro per committenti, progettisti, installatori e imprese e a questi temi MCE dedica l’edizione 2012.

“Una tematica di forte impatto – dichiara Massimiliano Pierini Exhibition Director di MCE – che abbiamo identificato con l’intento di offrire un’occasione di approfondimento al vasto pubblico di operatori professionali che, ogni due anni, trova nella manifestazione la fonte principale di informazione sui trend che guideranno la crescita di tutta la filiera nel futuro”. “La direttiva 20.20.20, che vede la piena integrazione fra mondo dell’edilizia e dell’impiantistica, trova in MCE il palcoscenico ideale per approfondire il tema del risparmio – sia energetico sia economico – grazie all’ampia panoramica di prodotti e sistemi impiantistici d’ultima generazione. Riscaldamento e climatizzazione sono, infatti, due degli elementi fondamentali per costruire edifici ad alte prestazioni energetiche e contribuire a un progetto unico in cui l’uomo e l’ambiente stanno al centro”.

ZERO ENERGY 2020 VERSO L’INTEGRAZIONE sarà quindi il file rouge del ricco programma dei convegni, messo a punto con il supporto del Comitato Scientifico della Manifestazione, Presieduto dal Politecnico di Milano Dipartimento Best, e del nuovo Comitato Promotore costituito dalle principali associazioni ed enti rappresentativi di tutta la filiera della manifestazione, che si potrà avvalere di un nuovo format organizzativo studiato ad offrire al pubblico di operatori professionali le chiavi di lettura utili alla loro professione. Un programma di convegni che andrà ad aggiungersi al “PERCORSO EFFICIENZA & INNOVAZIONE” e “VERSO LA CLASSE A 2012”, le due iniziative che hanno avuto ampio successo già nel 2010, create proprio per guidare gli operatori professionali nella realizzazione di progetti ad alta efficienza energetica e offrire un quadro completo su materiali, prodotti e servizi per una maggiore integrazione fra edificio e impianto e raggiungere gli obiettivi del 2020.

Un tema di grande attualità declinato in convegni, eventi e iniziative che si andrà a coniugare perfettamente con i settori espositivi della manifestazione: Caldo, Freddo, Acqua e Energia, dove tutto il mondo della produzione e della distribuzione presenterà soluzioni ad alto contenuto tecnologico e di innovazione per una nuova cultura del comfort e della progettazione dell’ambiente costruito. In particolare, MCE 2012 riserverà un progetto speciale al fotovoltaico, con un’area espositiva e un programma specifico di workshop e convegni offrendo così un’ulteriore occasione di approfondimento su uno dei settori di maggiore crescita in materia di energie rinnovabili.

Efficienza e risparmio energetico saranno driver anche del percorso di avvicinamento a MCE 2012 che si articolerà in diverse tappe sul territorio. Il primo appuntamento in calendario – organizzato in collaborazione con Energy Strategy Group del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano – sarà dedicato al fotovoltaico ed è in programma a maggio a Milano, il secondo sarà il “1° Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica degli Edifici” – organizzato in collaborazione con CTI Comitato Termotecnico Italiano – si svolgerà in giugno, sempre a Milano, e riguarderà il rapporto fra Regioni e certificazione energetica.

In attesa dell’appuntamento 2012, MCE propone quindi un cammino di preparazione alla manifestazione che si avvale di tutti i mezzi di comunicazione, da www.mcexpocomfort.it alle pagine MCE su facebook.com: http://it-it.connect.facebook.com/MCEMostraConvegnoExpocomfort e twitter.com: http://twitter.com/MCE_2012 , dalle numerose attività di collaborazione con eventi e corsi delle associazioni di riferimento a nuove iniziative a supporto del mercato.

MCE – Mostra Convegno Expocomfort
Mostra Convegno Expocomfort è la manifestazione internazionale biennale rivolta ai settori dell’impiantistica civile e industriale: riscaldamento, condizionamento dell’aria, refrigerazione, componentistica, valvolame, tecnica sanitaria, ambiente bagno, trattamento dell’acqua, attrezzeria, energie rinnovabili e servizi. Mostra Convegno Expocomfort è una manifestazione fieristica di proprietà di Reed Exhibitions, il leader mondiale nell’organizzazione di fiere, saloni specializzati e congressi che gestisce oltre 440 eventi in 36 Paesi raggruppando più di 6 milioni di buyers. Reed Exhibitions conta 35 sedi in tutto il mondo a disposizione di 44 settori industriali e una rete di uffici e promotori che si estende a 93 Paesi. Ideata nel 1960 come prima mostra specializzata in Italia, MCE è da 50 anni leader di settore grazie alle comprovate capacità di seguire l’evoluzione dei mercati di riferimento creando momenti di incontro, confronto e dibattito tecnico, culturale e politico.

Per ulteriori informazione: Per ulteriori informazioni Ufficio Stampa: Flaminia Parrini Press Office Manager Reed Exhibitions Italia, tel. + 39 02/43517038 e-mail: [email protected].

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Convegno Ecosostenibilità vantaggi per gli alberghi e il turismo – 16 febbraio 2011 Enterprise Hotel Milano

Il crescente interesse da parte del mercato e la difficoltà riscontrata nel reperire informazioni adeguate da parte del settore, ha spinto EcoWorldHotel ad organizzare il Primo Convegno Nazionale dal titolo “Ecosostenibilità: vantaggi per gli alberghi e il turismo”.

Il Convegno ha l’obiettivo di mostrare concretamente come una struttura alberghiera tradizionale (anche in una città come Milano) può diventare Eco-friendly, impattando meno sull’ambiente.

Verranno illustrati gli accorgimenti adottati e i vantaggi ottenuti, raccontati dalle parole di professionisti e dalle testimonianze di albergatori attraverso case history. Tra gli argomenti di fondamentale interesse
vi sono le tematiche riguardo il “Green Marketing: come aumentare le vendite e la visibilità on-line ed off-line”, “come soddisfare le esigenze del mercato green” e “La scelta dei prodotti e dei fornitori Green”.

«E’ un Convegno totalmente diverso, con un approccio molto più pratico e innovativo rispetto a tutti quelli svolti sin ora per gli hotel. Parleremo di buone pratiche da applicare quotidianamente per risparmiare costi e ridurre il proprio impatto sull’ambiente. Le tematiche trattate sono di attuale interesse e un valido strumento di aiuto per superare la crisi del settore turistico-ricettivo, anche in un’ottica di tutela del territorio locale. Inoltre, per le strutture ricettive milanesi (indirettamente anche per tutta l’Italia), è un’ottima opportunità per arrivare “preparati” in occasione dell’EXPO 2015 Alessandro Bisceglia – Presidente EcoWorldHotel.

Durante il convegno verrà presentata in anteprima la nuova Guida per le Strutture Ricettive eco-sostenibili: completamente rivoluzionata nella comunicazione, nella forma e nel punteggio. Sono, inoltre, stati inseriti nuovi requisiti e ulteriori aree tematiche, dando importanza alla comunicazione green on-line ed off-line, al food & beverage e tanto altro.

Interverranno come testimonial d’eccezione l’attore e showman Marco Columbro e l’imprenditrice Stefania Santini. Da anni attivi non solo nel settore biologico con la manifestazione SaporBio ma anche nel turistico-alberghiero con l’hotel Locanda Vesuna, un antico podere ristrutturato secondo i principi della bioedilizia.

Tre momenti molto importanti caratterizzano la mattinata:

• Il primo raduno nazionale di tutti gli EcoWorldHotel d’Italia;

• La premiazione delle riviste turistiche e ambientali e dei blog che più si sono distinti nel sostenere il turismo sostenibile;

Menzione speciale alle Camere di Commercio Lombarde per il loro impegno nel sostenere le aziende nelle buone pratiche green e per la responsabilità sociale.

Appena fuori dalla sala convegni verrà istituito un Market Place: una selezione di aziende green Eco-Partner, facenti parte del Gruppo d’Acquisto EcoWorldHotel, che promuovono i propri eco-prodotti ed eco-servizi e sono a disposizione di albergatori, aziende, giornalisti e pubblico presente.

Il Convegno è a basso impatto ambientale e grazie alle tematiche originali ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare; dell’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità di Milano; della Rappresentanza a Milano della Commissione europea; della Provincia di Milano e di prestigiosi Enti ed Associazioni turistiche ed ambientali.

La partecipazione è gratuita e possono intervenire albergatori, green manager, giornalisti (settore turistico, ambientale, bio-architettura, wellness, ecc.), aziende che direttamente o indirettamente ruotano intorno al mondo alberghiero, università e professionisti del settore.
Mercoledì 16 febbraio presso l’EcoWorldHotel Enterprise di Milano, aziende green e professionisti del settore possono confrontarsi, sviluppare nuove opportunità di business b2b e acquisire nuove conoscenze per migliorare la qualità della propria attività, e i servizi offerti.

Milano, 7 febbraio 2011

Dott.ssa Selena Pozzi

Responsabile Ufficio Stampa EcoWorldHotel
Guarda il Programma del convegno

www.ecoworldhotel.com

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La progettazione di Nova Verta International punta a soluzioni “green” per le cabine di verniciatura

L’utilizzo di cabine di verniciatura, zone di preparazione e paint rooms rappresenta già di per sé un’alternativa ecologica alla verniciatura realizzata all’aria aperta, che ancora oggi risulta essere molto frequente. Tuttavia l’ufficio progettazione di Nova Verta porta avanti un programma teso a migliorare sempre più le prestazioni dei suoi impianti, eliminando le emissioni tossiche e riducendo i consumi.

“La verniciatura tradizionale di veicoli e mobili non è un’attività che si va ad attestare ai massimi livelli in ambito ecologico, eppure l’utilizzo dei nostri impianti e molte delle innovazioni che fino ad oggi abbiamo apportato rappresentano un valido sforzo per renderla sempre più “Green”, al passo con i tempi e per niente inquinante” così si esprime la direzione di Nova Verta invitata a riflettere sul tema “ecologia” in un recente incontro.

Gli impianti di verniciatura Nova Verta, dal più semplice al più complesso sono rigorosamente progettati, realizzati e assemblati secondo le più rigide norme antinquinamento ambientale, e questa è una garanzia certificata anche a vantaggio degli operatori, la cui salute viene tutelata durante tutte le fasi di lavorazione.

Il comparto sviluppo e progettazione tecnologica assicura un approccio integrato alla prevenzione e alla riduzione delle emissioni nell’aria, alla gestione dei rifiuti, all’efficienza energetica, infatti è sempre molto attento alle richieste provenienti dal mercato in tema di sostenibilità ed efficienza energetica, e alla normativa sia essa nazionale o internazionale che regola le emissioni di polveri volatili e vieta il libero scarico di sostanze pericolose. L’impiego di un sistema di filtri all’avanguardia, rigide istruzioni di manutenzione e sostituzione delle parti rappresentano garanzie di primaria importanza in tema di esalazioni tossiche. Attraverso sistemi aspiranti tecnologicamente sempre più evoluti le polveri sospese vengono intrappolate nei filtri riducendo sensibilmente l’impatto ambientale.

La tecnologia applicata da Nova Verta consente inoltre di diminuire ed ottimizzare i tempi di verniciatura e asciugatura, permettendo di contenere i costi, un fattore che dovrebbe andare ad incentivare l’utilizzo di impianti professionali. L’introduzione di nuovi optional quali ad esempio il Bruciatore Premix, il Sistema Wind e il Touch Screen 2.0 ha reso possibile un ulteriore miglioramento dei già ottimi risultati ottenuti fino ad oggi nei dati relativi ai consumi, sia energetici, sia di tempo di lavorazione sia di consumo di materiali di ricambio.

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Infissi a risparmio energetico con V8 Serramenti: il governo proroga la detrazione del 55% per il 2011

Buone notizie per tutti gli Italiani che tengono al rispetto per l’ambiente, all’economia familiare e al comfort abitativo: con l’approvazione della «Legge di Stabilità» (ex «Finanziaria») per il 2011, il governo ha prorogato la detrazione IRPEF del 55% per lavori di «riqualificazione energetica» degli edifici, fra cui fa “la parte del leone” la sostituzione dei vecchi infissi con nuovi a risparmio energetico.

A grande richiesta (non solo di tutti gli operatori del settore, ma anche dei fruitori finali dell’incentivo), Martedì 7 dicembre scorso il Senato della Repubblica ha approvato definitivamente la legge di stabilità (Disegno di Legge S. 2464) e il bilancio dello Stato (Atto n° 2465), con 161 voti favorevoli, 127 contrari e 5 astenuti, mentre il bilancio dello Stato è stato approvato con 161 voti favorevoli, 124 contrari e 5 astenuti (vedi la notizia su Fisco e Tasse oppure su EdilPortale).

Rimane tutto invariato quindi: la pratica da inviare a ENEA entro i 90 giorni successivi alla conclusione dell’intervento, le certificazioni che deve rilasciare il serramentista, i pagamenti effettuati solo tramite bonifico, ecc. L’unica differenza rispetto all’anno 2010 e ai precedenti è che la detrazione «è ripartita in dieci quote annuali di pari importo».

Il che significa che per dieci anni si goderà di uno “sconto” importante sulle proprie tasse!

Per vivere con serenità, il risparmio e l’economia familiare sono indispensabili. Senza contare l’incremento della sicurezza e della qualità della vita.

Queste migliorie sono conseguenze inevitabili della sostituzione delle vecchie finestre e portefinestre con dei nuovi serramenti in legno a tripla guarnizione termo-acustica oppure serramenti in PVC o in alluminio a doppia guarnizione ma con profilo multi-camera (come quelli proposti da V8 Serramenti). Per non parlare infine del “meglio del meglio”, ossia i serramenti in legno-alluminio: legno all’interno per mantenere la miglior resa estetica possibile con la vitalità intrinseca del legno, e alluminio all’esterno (in tinta unita oppure con una coloritura “effetto legno”) per ingannare il tempo e garantire una durevolezza pressoché eterna.

V8 Serramenti opera in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia e limitrofi, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo. Sul sito Internet di V8 è possibile visionare alcuni dei lavori consegnati ai clienti.

V8 Serramenti augura a tutti i clienti e i potenziali clienti buone feste natalizie per il 2010 e anche un 2011 all’insegna dell’efficienza energetica, dell’economia familiare e della qualità della vita.

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Per ulteriori informazioni:
V8 Serramenti – Borgosatollo (BS)
Tel: 340/0068139 – 335/349917
Segr./fax: 030/2701331
Internet: http://www.v8trading.it

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Green: una casa che ci rispetta e rispetta l’ambiente

Una delle parole che hanno segnato questa prima decade degli anni 2000 è sicuramente “integrazione”. Una parola usata e a volte abusata in tutti i settori, dalla comunicazione alla rete, passando per la società e l’edilizia.
Proprio in quest’ultimo settore l’integrazione ha assunto particolari forme che hanno il nobile scopo di ridurre le emissioni che gli edifici emettono nell’’ambiente e allo stesso tempo di permettere il risparmio energetico in tutti i settori da quello industriale a quello abitativo. Basti pensare agli enormi passi in avanti che ha fatto la progettazione nell’integrare fotovoltaico alla muratura e molte altre tecnologie che fino a qualche decennio fa’ erano impensabili. Molte sono le zone industriali all’interno delle quali si possono scorgere innovative coperture in materiale fotovoltaico o termo solare che a volte soddisfano l’intero fabbisogno dell’edificio in cui sono installate.

Un settore in cui sta trovando sempre più spazio l’integrazione energetica è sicuramente quello delle ristrutturazioni case, strutture alberghiere o edifici di edilizia pubblica e uffici. Nella progettazione di ristrutturazioni di case numerose sono le integrazioni possibili dal fotovoltaico intergrato alla copertura abitativa fino ad arrivare a impianti termo solari che permettono di mantenere una temperatura costante in tutto l’edificio in cui vengono installati. Costruire secondo i principi della bioedilizia infatti non consiste solo nel limitare l’uso delle risorse non rinnovabili ma anche utilizzare in tutte le situazioni possibili materiali di origine biologica e che non siano nocivi né per l’ambiente né per noi. Infatti l’edilizia non solo è uno dei settori che più utilizzano, e a volte sprecano, materie prime, ma è anche uno dei settori in cui l’impiego di sostanze chimiche è più intenso e sistematico. Proprio la questione salutistica ha portato alla luce numerose problematiche che fortunatamente hanno indirizzato ad un cambiamento di rotta a favore dell’impiego di materie trattate e lavorate solo con metodi naturali e certificati.

Ma non solo, molte sono le progettazioni di ristrutturazioni e cucine su misura che prevedono l’utilizzo di case ad alto rendimento non solo per impianti di produzione di energia installati ma anche per materiali utilizzati che permettono un termo isolamento che di conseguenza permette di limitare i costi per rinfrescare e riscaldare. Inoltre non solo fotovoltaici ed eolici possono essere gli impianti “casalinghi” ma anche termico radianti e di riutilizzo delle acqua meteoriche, tipologie impiantistiche poco diffuse in Italia ma che sicuramente troveranno spazio all’interno del mondo della bioedilizia.

Molta attenzione va poi posta nella ristrutturazione interna della casa soprattutto quando si parla di progettazione cucine su misura o ristrutturazioni bagno luoghi all’interno dei quali diventa fondamentale la disposizione degli elettrodomestici. Proprio la loro posizione, o il loro contatto l’uno con l’altro possono essere elementi determinanti per il risparmio energetico e per l’efficienza degli stessi.

Un altro settore in cui sta prendendo piede molto la bioedilizia è quello che concerne il turismo e le progettazioni alberghi, case vacanza, ristrutturazione bagno e altre strutture ricettive. Proprio queste infatti risultano essere uno dei settori in cui è più sentito il tema della bioedilizia in particolar modo nelle zone di montagna in cui l’esposizione solare e l’orientamento dell’edificio sono fondamentali per il suo funzionamento.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Web tv

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Oltre 100.000 immobili in Italia hanno un impianto fotovoltaico. E il risparmio per ogni famiglia arriva a quasi 1.000 euro annui.

Alla fine di quest’anno entrerà in vigore il nuovo decreto interministeriale sugli incentivi per l’installazione degli impianti fotovoltaici, ma secondo un’analisi condotta da Gruppo Immobiliare.it, leader del settore immobiliare online, attraverso i dati raccolti dal proprio sito NuoveCostruzioni.it, sono già oltre 100.000 gli immobili italiani dotati di un impianto fotovoltaico, soprattutto case di nuova costruzione.
Chi installa un impianto fotovoltaico, specie se integrato architettonicamente nell’immobile, oltre a ridurre l’inquinamento energetico, gode di diversi vantaggi. Non solo gli incentivi statali, ma anche una notevole riduzione del conto energia e, quindi, una bolletta molto più leggera.
I costi dell’installazione di un impianto possono essere influenzati da tanti fattori (vincoli urbanistici, strutturali…) ma l’analisi dell’Ufficio Studi di Gruppo Immobiliare.it ha stimato il costo di un sistema fotovoltaico in circa 20.000 euro.
Il tempo di rientro dell’investimento dipende da due variabili: orientamento dei pannelli e posizione geografica. Mediamente si può considerare che al Nord l’investimento verrà ripagato in 10-11 anni, mentre al Centro-Sud in 7-8 anni.
Secondo Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, ”Installare un impianto fotovoltaico permette di azzerare in tempi relativamente brevi i costi delle bollette energetiche che, in media, ammontano a 700 euro per ogni famiglia. In questo momento poi” prosegue Giordano “ non si devono trascurare i benefici derivanti dagli incentivi che consentono di ammortizzare in breve tempo i costi sostenuti.”
Sulla base dei dati forniti da NuoveCostruzioni.it, è stato possibile anche rilevare il numero degli impianti fotovoltaici presenti in Italia che varia molto tra regione e regione; sia per quantità che per potenza installata. La Lombardia con i suoi oltre 15.000 impianti si colloca al primo posto per numerosità, seguita dal Veneto (10.700 impianti) e dall’Emilia Romagna (9100 impianti); mentre la Puglia è al primo posto per la potenza installata, 319 MW, seguita ancora una volta da Lombardia ed Emilia Romagna.
Secondo l’analisi effettuata da NuoveCostruzioni.it, la regione con la più alta percentuale di impianti fotovoltaici sui nuovi immobili è il Trentino (10%), seguita dal Friuli Venezia Giulia (8%).

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Il bruciatore Premix esalta le prestazione delle cabine di verniciatura Nova Verta in modo ecosostenibile

Il miglioramento della funzionalità degli impianti di verniciatura è lo scopo primario del comparto progettazione e sviluppo di Nova Verta. La ricerca e lo studio hanno portato alla creazione di bruciatore Premix, un optional in grado di ottimizzare le prestazioni delle cabine di verniciatura dell’azienda Toscana ed ecologicamente sostenibile.

Il bruciatore PREMIX, realizzato in due modelli diversi RX250 e RX350 per adeguarsi alle più differenti condizioni climatiche, è stato studiato per aumentare il rendimento delle cabine di verniciatura, nel pieno rispetto della normativa internazionale antinquinamento. Il suo sistema di alimentazione consente di creare una perfetta miscela di aria e gas prima che questa venga immessa all’interno del bruciatore.

L’ottimizzazione del grado di efficienza, la premiscelazione e il buon campo di modulazione sono le sue caratteristiche primarie, tese a soddisfare le esigenze di impianti tecnologicamente molto avanzati, in crescita e sviluppo continuo come accade per le cabine di verniciatura Nova Verta. La fiamma modulare consente di variare la temperatura della mandata in base a quella esterna, questo ovviamente si riflette in un incremento dei risultati finali e al contempo consente di ridurre la frequenza di accensioni e spegnimenti con un conseguente aumento della durata del bruciatore. La modulazione permette di dosare la giusta quantità di combustibile in base al calore necessario per una determinata fase produttiva eliminando gli sprechi energetici.

Premix è un bruciatore dal design compatto che nulla cede in termini di efficienza e prestazioni, eccelle nell’utilizzo dell’energia, riduce le emissioni di fumi di anidride carbonica ed ossidi di azoto che si attestano su parametri ben al di sotto di quelli europei e garantisce l’asciugatura della verniciatura in tempi più rapidi e con standard di qualità superiori.

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Impennata nel consumo di metano a ottobre

Ci avviciniamo all’inverno e con i primi freddi stagionali puntale arriva la conferma dell’attesa crescita dei consumi del gas. È notizia riportata dall’ANSA, proprio oggi 4 novembre, che dopo due mesi di leggera flessione nell’utilizzo del metano, a ottobre c’è stato un deciso incremento sia in ambito civile (+9,4%) che industriale (+10,5%).

Sorridono sicuramente Algeria e Russia, i due maggiori esportatori di gas in Italia. Sugli ottantamila miliardi di metri cubi di gas che annualmente il nostro paese importa, infatti, dai gasdotti algerini e russi ne arrivano circa il 33% e il 30%, rispettivamente. Ma non sono i soli: anche Libia (12%), Olanda (10%) e Norvegia (7,5%) probabilmente spereranno in un freddo inverno per il Belpaese, che dipende per oltre l’85% da metano proveniente dall’estero.

Se può consolare, in ogni caso, non siamo lo Stato messo peggio: le Repubbliche Baltiche dipendono totalmente dal gas russo, come pure la Slovacchia, e solo pochi anni fa con la crisi tra Mosca e Kiev non se la sono certo passata bene.

Intanto, mentre si guarda con molta diffidenza al nucleare e con poca intraprendenza al fotovoltaico, il gas naturale continua a essere una delle fonti di energia più importanti. C’è anche chi – forse esagerando, e forse no – lo definisce “il futuro”. Potrebbero sembrare parole un po’ strane, ma se escono dalla bocca del ministro dell’Energia del Qatar, Abdullah bin Hamad Al-Attiyah, di certo non possono essere ignorate.

Il ministro ha anche aggiunto: “L’uso del gas naturale si accelererà autonomamente, in quanto è una fonte di energia più economica e a sostenibilità ambientale maggiore”.

Difficile dire se avrà ragione o meno, ma resta il fatto che tra non molto il rapporto con la nostra caldaia di casa assumerà sicuramente connotati di amore-odio e cercare un risparmio sulla bolletta del gas sarà un pensiero ricorrente di parecchi italiani.

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Sistema di isolamento a cappotto: Cortexa ha rappresentato l’Italia al primo Forum Internazionale ETICS

Grande successo per il primo Forum Internazionale ETICS (External Thermal Insulation Composite Systems): alla manifestazione organizzata dall’EAE, tra i 13 Paesi membri è stata presente anche l’Italia rappresentata da Cortexa, il consorzio di aziende specializzate nell’isolamento a cappotto per le facciate di edifici civili e industriali.

Il 29 settembre si è svolto a Bruxelles il primo incontro dei paesi membri dell’EAE, l’Associazione europea nata per promuovere i sistemi di isolamento termico integrale: in agenda i temi della sostenibilità, del risparmio energetico e del mercato ETICS. L’evento ha avuto un seguito notevole: presenti oltre 250 delegazioni dei paesi membri e di altri stati, che si sono dimostrati particolarmente sensibili alle tematiche affrontate durante il forum.

Il Presidente dell’EAE Lothar Bombös ha aperto i lavori con una panoramica sul mercato europeo dell’isolamento termico integrale, constatando la necessità di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e i consumatori su temi quali l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, sottolineando quanto l’edilizia possa offrire, in termini di soluzioni costruttive ecosostenibili, con i sistemi di isolamento a cappotto. A seguire sono intervenuti eminenti scienziati, rappresentanti di governo, architetti e progettisti di tutto il mondo che hanno aperto il dibattito sulle politiche europee in materia di efficienza energetica, sostenibilità delle costruzioni, ETICS e architettura.

Il Forum Internazionale ETICS è un evento fondamentale al quale Cortexa non poteva mancare: il consorzio è uno dei soci fondatori dell’EAE, che raggruppa le associazioni nazionali del cappotto di qualità, nata nel 2008 per promuovere all’interno dell’Unione Europea lo sviluppo e la diffusione dei sistemi di isolamento termico. Oggi l’associazione EAE è impegnata al Parlamento Europeo per un riconoscimento normativo nell’interesse dei cittadini e dei paesi membri.

Il Consorzio Cortexa ha partecipato al primo Forum Internazionale ETICS, unico delegato per l’Italia, come parte dell’impegno assunto dai consorziati nel promuovere lo sviluppo e la diffusione di sistemi di isolamento a cappotto di comprovata qualità ed affidabilità, unica soluzione in grado di ridurre effettivamente i consumi energetici degli edifici: il cappotto di qualità Cortexa è un sistema controllato e certificato in ogni sua parte, in grado di assicurare un risparmio del 70% rispetto a edifici non coibentati e di ridurre le emissioni di CO2, adempiendo così alle direttive del protocollo di Kyoto.

Sauro Tanzini, Presidente del Consorzio Cortexa, ha definito così la partecipazione al Forum:

“Vogliamo far comprendere con forza che la prima fonte di energia disponibile è l’energia risparmiata. È stato importante partecipare e contribuire al raggiungimento degli obiettivi del primo Forum Internazionale ETICS, come parte del nostro impegno in tutte quelle attività che nel medio – lungo periodo possono produrre benefici per la comunità; come dichiarato dagli autorevoli relatori, membri del Parlamento Europeo, è facile comprendere che, se il 40% delle risorse energetiche europee vengono attualmente assorbite dalle abitazioni, l’isolamento termico sull’esterno dei fabbricati può contribuire in maniera sostanziale al risparmio dell’energia, un impegno che non possiamo più procrastinare. Risparmio energetico significa ridurre le emissioni di sostanze inquinanti nell’aria e rappresenta un contributo essenziale per la tutela dell’ambiente; in quest’ottica, l’isolamento termico sulle pareti esterne degli edifici, sia di nuova costruzione che nella riqualificazione di quelli esistenti, svolge un ruolo determinante”.

IL CAPPOTTO DI QUALITA’ CORTEXA

Il Consorzio unisce sotto un unico marchio il know-how e l’esperienza delle aziende leader nel mercato dell’isolamento a cappotto in Italia: Caparol, Ivas, Röfix, Settef, Sto Italia, Viero e Waler.

Cortexa garantisce agli operatori del settore edile il vero cappotto di qualità: un sistema controllato e certificato in ogni sua parte, in grado di assicurare i più elevati standard di protezione termica integrale, rispondenti a scrupolosi requisiti qualitativi raccolti in un decalogo riguardante i materiali, la posa in opera, le lastre isolanti, l’incollaggio, l’intonaco, il rivestimento di finitura, le caratteristiche del colore e la qualità di tutte le componenti. Nel 2009 Cortexa ha pubblicato il Manuale di Posa del Cappotto in grado di guidare gli applicatori alla corretta posa in opera di un sistema di protezione termica integrale.

Tutte queste attività sono sostenute dalle importanti collaborazioni dei main partners BASF, LAPE e ROCKWOOL e del partner EJOT. Aziende fortemente specializzate che investono costantemente in formazione e ricerca nel campo dell’isolamento termico in edilizia.

www.cortexa.it

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Il risparmio inizia….dal lampadario!

Quando si parla di sostenibilità ambientale e di bioedilizia molti sono gli aspetti che entrano a far parte di queste tematiche.

Uno di quelli che più interessa il cittadino consumatore è quello che riguarda il consumo elettrico e tutte le sue caratteristiche, soprattutto i costi e le modalità per risparmiare in questo versante che è sempre così dispendioso e finisce per risucchiare buona parte delle entrate familiari. Una delle nuove frontiere di tecnologia applicata è quella che prevede l’impiego di Led sia per l’illuminazione domestica sia per l’illuminazione pubblica. I punti a favore della luci al Led sono numerosi sia dal punto di vista del risparmio economico ma soprattutto per quello energetico visti i numerosi fattori che favoriscono la scelta di queste tipologie di illuminazione invece che altre. Non a caso molte sono le amministrazioni pubbliche che nel rinnovo o nella costruzione di impianti di illuminazione hanno scelto di investire in questa direzione constatando un risparmio che a volte arriva anche al 40% dei costi correnti per l’energia elettrica.

Anche altre strutture pubbliche hanno scelta di investire sui led come fonte di illuminazione sia per interni che per esterni. Per esempio molti sono i musei che hanno installato all’interno delle loro teche queste luci, ma molti sono anche i negozi, le agenzie e gli esercizi pubblici che hanno dato favorevole avvio all’installazione di queste luci magari con installati sensori effetto hall o altre potenzialità di questa tecnologia.
Partendo dal risparmio energetico è provato come le ultime lampade led immesse nel mercato possano garantire un’illuminazione costante sia nella gradazione che nel tempo con altissime prestazioni e con consumi ridottissimi, di molto inferiori anche alle lampade cosiddette a “basso consumo”. Di certo l’investimento iniziale è maggiore, le lampade al led sono leggermente più care delle classiche lampadine, a le spese vengono presto abbattute vista la loro durata superiore anche del 100% alle normale lampadine considerato che non contengono dispositivi delicati al loro interno e non si deteriorano facilmente.
Inoltre le differenze diventano notevoli quando si parla di costi di manutenzione e mantenimento: le luci al led hanno un costo di funzionamento molto ridotto se confrontato con le lampadine a basso consumo ma soprattutto non hanno costi di manutenzione visto che hanno una durata pari a 15 volte delle classiche lampadine, elemento che azzera così il costo della periodica sostituzione inoltre con l’uso di convertitori elettronici si possono regolare i consumi delle varie stanze. Inoltre l’illuminazione al led si adatta perfettamente alle limnee di arredamento moderno e al design applicato ai lampadari e impianti di illuminazione contemporanei che prevedono l’applicazione di numerose lampadine, con il Led questo è possibile e il mantenimento e consumo di tali complementi d’arredo diviene completamente sopportabile.

Un altro elemento fondamentale da prendere in considerazione è una caratteristica insita nelle luci alle cioè che non generano calore. Non surriscaldandosi queste luci non surriscaldano nemmeno l’ambiente, anche grazie ai ponti di diodi, circostante riducendo così notevolmente i costi di condizionamento degli ambienti.
Molti paesi hanno preso a cuore la questione dell’illuminazione e del suo contenimento a livello economico e di impatto ambientale ponendosi come obiettivo quello di installare impianti al led ove possibile. Questo investimento, dove attuato, ha portato ad un riassorbimento delle spese dovute all’illuminazione pari al 40%, dato che ha spinto molti altri enti ad investire in queste tipologie innovative.

A cura di Martina Celegato

Prima posizione srl

Ufficio stampa

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Il risparmio energetico in casa: come realizzarlo con semplici accorgimenti

Nel corso di questi tempi si assiste sempre maggiormente all’attuazione di politiche volte al risparmio energetico o in generale che pongono come obiettivo principale quello di ridurre sensibilmente più elevati livelli di inquinamento che sono presenti nelle grandi metropoli italiane o in generale nelle città. Ciò che pochi sanno è che alti livelli di inquinamento sono prodotti attualmente non solo dalle automobili che rappresentano effettivamente un fattore di rilievo ma le nostre case contribuiscono ad inquinare per circa il 30% dei livelli totali.

In questi ultimi anni si è assistito anche ad una maggior attenzione nei confronti le tematiche ambientali, vedi anche la certificazione energetica degli edifici, ma soprattutto stiamo vivendo un periodo di importante progresso tecnologico riguardo i materiali edilizi che compongono la nostra casa e che possono essere adottati per delle politiche di risparmio energetico. Gli interventi possibili sono molteplici e non sono necessariamente onerosi. Il primo fattore che importante considerare per il risparmio energetico della nostra abitazione è quello che riguarda l’isolamento termico delle superfici disperdendoti ovvero di quelle aree che sono a contatto con l’esterno oppure con ambienti non riscaldati. L’isolamento delle mura della casa può essere realizzato dall’interno, dall’esterno oppure nell’intercapedine che una parte di muro che sta tra l’esterno e interno della nostra abitazione.

La soluzione migliore è quella di praticare il cosiddetto cappotto ovvero porre gli strati isolanti all’esterno dell’abitazione e questo è molto conveniente in tutti quei casi in cui si deve anche procedere ad un rifacimento la facciata. L’isolamento dall’interno è invece la soluzione più semplice per coloro ai quali desiderano avere le soluzioni di risparmio energetico molto economiche ma l’effetto collaterale è quello di ridurre leggermente lo spazio abitabile all’interno dell’abitazione. La terza soluzione è, come spesso accade, una giusta mediazione tra le due soluzioni precedenti e può essere realizzata mediante l’iniezione di materiali isolanti direttamente nell’intercapedine della nostra abitazione, sempre con lo stesso sia presente. Circa le parti da isolare si ricorda sempre la definizione di superficie disperdente che appunto una zona della nostra abitazione a contatto con un’aria fredda. Il risparmio energetico nell’abitazione deve passare necessariamente dall’isolamento di coperture quali ad esempio il tetto che è il maggiore responsabile della perdita di calore durante i mesi invernali ed è la causa del surriscaldamento nei mesi estivi.

Dopo aver attuato queste semplici procedure di risparmio energetico nella nostra abitazione è necessario procedere ad una nuova taratura dell’impianto termico così che lo stesso lavori in maniera proporzionata con le prestazioni termiche raggiunte con queste semplici operazioni.
Un ulteriore aspetto estremamente rilevante per quanto riguarda il risparmio energetico nelle case riguarda i serramenti e le superfici vetrate. I primi sono spesso fonte di importanti infiltrazioni di aria fredda che causano un ricambio di aria eccessivo e pertanto nei mesi invernali contribuiscono notevolmente ad abbassare la temperatura dell’aria interna. In questo caso inserire delle guarnizioni spugna può essere sufficiente per arginare le perdite più importanti. I vetri sono l’ulteriore superficie da tenere in considerazione: se il vetro singolo bisognerebbe procedere alla sostituzione con un vetro doppio oppure in alternativa tentare un isolamento per mezzo di una tenda pesante. Ulteriore fattore di analisi deve essere il cassonetto contenente la nostra tapparella che spesso consiste di una semplice strato di legno raramente isolato. Anche in questo caso i negozi di ferramenta più vicino saprà suggerirci una soluzione bassissimo costo per adottare una tecnica di risparmio energetico.

Per verificare l’effettivo risparmio conseguito con questi semplici accorgimenti si potrà per esempio procedere alla certificazione energetica dell’abitazione così da verificare mediante calcoli accurati il risparmio energetico che potrà essere fatto. Alcuni appartamenti situati nella zona di Milano, in prossimità del Duomo, vero centro nevralgico della metropoli milanese, mediante la certificazione energetica Milano sono riusciti a conseguire risparmi energetici nell’ordine del 20% della bolletta totale dell’abitazione

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Il patrimonio edilizio ed i principi di risparmio energetico nelle caldaie

L’attuale patrimonio degli edifici presenti sul nostro territorio nazionale presenta un problema molto grave per quanto concerne gli aspetti energetici in particolare per quanto riguarda il riscaldamento degli edifici. L’introduzione del decreto relativo all’ attestato di certificazione energetica degli edifici ha permesso l’avvio di una importante fase di censimento attraverso la quale le regioni stanno prendendo atto di una situazione disastrosa dal punto di vista energetico. Per quanto concerne gli aspetti delle riscaldamento si presentano le due soluzioni classiche ovvero la caldaia autonoma ed il riscaldamento centralizzato. La prima soluzione seppure possa sembrare molto efficiente dal punto di vista dei consumi perché può essere semplice la gestione individuale del calore presenta comunque dei problemi molto evidenti in quanto la singola caldaia moltiplicata per il numero di appartamenti che compongono un edificio (specie se di ampie dimensioni ) produce valori di inquinamento nettamente superiori a caldaia centralizzate. Gli edifici che invece adottano la soluzione opposta ovvero quella della caldaia centralizzata hanno per la maggior parte impianti termici obsoleti e sovradimensionati che causano consumi sproporzionati specie se paragonate al più moderne tecnologie per il riscaldamento degli edifici. L’aspetto peggiore di tutto questo ambito è che manca una vera propria cultura del risparmio energetico perché pochi sanno che una singola caldaia centralizzata in grado di offrire alti rendimenti termici è notevolmente più economica e meno inquinante della vecchia caldaia centralizzata ancora presente nella maggior parte degli edifici presenti sul territorio. Le moderne tecnologie per il riscaldamento degli edifici infatti riescono ad accoppiare ai tradizionali combustibili fossili anche le fonti pulite ovvero rinnovabili a costi di installazione che vengono ripagati nel corso di pochi anni. In questo ambito rientra anche il discorso collegato a certificazione energetica degli edifici, un documento molto in voga negli ultimi tempi che è entrato sempre più a far parte il dizionario comune per via del fatto che si rende necessario per diversi scopi. Capofila del certificazione energetica è stata la regione Lombardia che sin dal lontano 2008 ha introdotto l’obbligo di certificazione, per mezzo di professionisti abilitati, degli edifici. Inizialmente si rendeva necessario produrre certificato energetico nel caso di trasferimento titolo oneroso delle villette, successivamente si è esteso l’obbligo anche le singole unità mobiliari ed ora, da giorno 1 luglio 2010 quest’obbligo di certificazione energetica è stato esteso anche ai casi di affitto (certificazione energetica affitto). Ogni regione ha una propria normativa in materia e pertanto il certificatore energetico, ovvero il professionista della certificazione energetica, dovrà operare secondo le normative presenti la singola regione dove è situato l’immobile. Vale la pena di menzionare che in alcune regioni vige una normativa di carattere nazionale che manleva il proprietario dell’immobile da questa specifica incombenza permettendogli di fare una autocertificazione attraverso la quale dichiara l’edificio a prestazioni termiche assolutamente scarse. Per sapere se si rientra in questo tipo di obbligo è necessario verificare presso la propria ragione l’emanazione di direttiva apposita per quanto concerne gli aspetti della certificazione energetica degli edifici.

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