Il delivery una parola che negli ultimi anni si è fatta largo nel settore della ristorazione a domicilio grazie anche ad un vecchio paradigma rilanciato da Internet.
Nell’anno del lockdown il delivery è stato consacrato come uno dei settori del rilancio di una economia sprofondata a favore del distanziamento e delle regole che sono state introdotte un po’ ovunque a causa del lockdown imposto.
Analizzando meglio si scopre che il delivery non è altro che la versione light del catering, un servizio che ha origine sulle prime lunghe tratte ferroviarie durante le quali era necessario fornire un sostentamento alimentare ai passeggeri.
Il catering si è diffuso rapidamente fin dai suoi primi utilizzi, in quanto in grado di soddisfare le necessità alimentari in luoghi e in situazioni in cui non vi era altra possibilità.
Negli ultimi anni questo settore della ristorazione era andato ben oltre le sue originali aree di competenza diventando uno dei punti fermi per settori come il wedding.
Settori che in italia hanno rappresentato per anni la possibilità di attirare stranieri disposti a spendere cifre importanti pur di sposarsi e festeggiare il proprio matrimonio in italia.
Basti pensare al livello raggiunto da servizi come i catering Firenze che sono più volte saliti agli onori della cronaca per matrimoni ed eventi di altissimo livello commissionati da facoltosi stranieri.
Oggi tutto questo è al momento sospeso dalla strategia del lockdown, a causa delle regole di distanziamento non è possibile organizzare matrimoni ed eventi con un gran numero di persone almeno in luoghi pubblici.
Questo stato di cose ha completamente fermato matrimoni, feste ed eventi di un certo tipo facendo di fatto sprofondare un settore che per l’italia era molto strategico in quanto permetteva di attrarre un turismo di alto livello.
In questo contesto alcune aziende di catering stanno cercando di reinventarsi tornando alle origini, non più l’organizzazione completa di eventi o feste ma la semplice consegna a domicilio di cibo e bevande.
Per riuscire ad imporsi nel settore del delivery alcune aziende di catering propongono menu di alta qualità cercando di andare ad intercettare quel target di clientela che prima del lockdown commissionava anche un servizio all inclusive.
RESTALIA LANCIA IL PROGRAMMA SELF EMPLOYMENT PER SOSTENERE GLI IMPRENDITORI E RIATTIVARE IL SETTORE DELLA RISTORAZIONE ORGANIZZATA
Il Gruppo Restalia, 800 punti vendita nel mondo, dei quali 36 nel nostro paese, scommette sulla ripresa del settore e annuncia una serie di misure straordinarie dedicate al mercato italiano.
L’obiettivo del Gruppo è quello di aprire 10 nuovi ristoranti in Italia entro la fine del 2021, generando più di 100 posti di lavoro.
Attenzione alla sicurezza e rafforzamento del delivery per i marchi 100 Montaditos e The Good Burger.
Il settore della ristorazione è stato duramente colpito dal COVID-19 e l’Italia registra una significativa riduzione delle attività di bar ristoranti e pizzerie. Eppure non mancano segnali di ottimismo. Per la riattivazione del settore, il Gruppo Restalia ha lanciato un programma pensato per tutti quegli imprenditori che vogliano far parte di un’azienda leader, con condizioni uniche e durante un tempo limitato.
L’obiettivo è la generazione di nuovi posti di lavoro, sulla scia della creazione di nuove opportunità di business. Restalia, presente in Italia con i brand 100 Montaditos e TGB (The Good Burger), non ha mai smesso in questi mesi di supportare i propri franchisee, grazie a un pacchetto di misure straordinarie per sostenerli durante la crisi generata dal Covid.
“Durante i mesi di lockdown – dichiara Enrique Lasso de la Vega, Direttore Sviluppo Internazionale del Gruppo Restalia – i nostri franchisee hanno potuto beneficiare di un abbuono del 100% delle royalties e di un servizio di assistenza 24 ore su 24. Oggi siamo pronti a fare di più. Siamo sicuri che l’Italia riprenderà presto le sue attività per il tempo libero e il settore della ristorazione tornerà ad essere trainante per l’economia del paese; è responsabilità delle aziende favorire la ripresa del settore.
Per questa nuova fase, con una nuova campagna fino al 30 settembre, Restalia fa la sua parte per la ripresa dell’economia e del business e stabilisce condizioni speciali per gli imprenditori lanciando Self Employment: fee d’ingresso ridotte 29.000€ una tantum per facilitare l’ingresso, royalties fisse a partire da 1.500€ (per poter aiutare nelle fasi di lancio con costi fissi ridotti), investimento per l’adeguamento dei locali a partire da 150.000€. In più accordi quadro per finanziare macchinari e arredi.
I nostri brand, 100 Montaditos e TGB, sono forti e molto amati in Italia, paese nel quale da sempre è apprezzata la qualità al giusto prezzo proposta dalle nostre insegne; con questa nuova campagna puntiamo ad aprire 10 nuovi punti vendita in Italia entro il 2021 generando quindi oltre 100 posti di lavoro”.
Ripartire in sicurezza è la mission del gruppo ed in questo senso il format “Zero Contatti” che caratterizza il modello di business di Restalia si rivela vincente. Nei locali TGB e 100M i contatti sono molto limitati: non c’è servizio al tavolo, la maggior parte dei prodotti viene consumata senza bisogno di posate, i clienti vengono chiamati tramite il sistema di comunicazione al pubblico, molti prodotti non vengono manipolati nei locali perché preparati alla fonte, eliminando così qualsiasi tipo di agente patogeno, c’è un’alta rotazione dei tavoli che elimina le code nei locali; inoltre sono previste zone dedicate per la consegna dei prodotti senza contatto.
In questa fase delicata il format “Zero Contatti” è stato rafforzato con una serie di altre misure: piani di emergenza, misure di informazione e attrezzature di disinfezione, controlli sanitari e formazione per il personale, controlli di capacità e di distanza sociale, strumenti digitali, una zona a contatto zero da asporto, oltre all’aumento delle misure di pulizia e disinfezione ordinarie.
Una delle azioni che Restalia si prepara a intraprendere in Italia per sostenere i suoi franchisee è il rafforzamento del delivery, settore che si è rivelato strategico durante il lockdown e che ormai rappresenta una modalità di consumo complementare a quella dei pasti nei locali. Il gruppo sta lavorando per intensificare la presenza in questo canale di vendita e distribuzione, anche attraverso lanci di nuovi prodotti dedicati al delivery.
GRUPPO RESTALIA
Gruppo Restalia, realtà spagnola leader nella ristorazione organizzata, è tra i 25 franchising più importanti al mondo. Dal 2001 ad oggi conta più di 800 locali in 13 paesi, con marchi che hanno rivoluzionato il settore: 100 Montaditos, Cervecería La Sureña e The Good Burger. Ad aprile 2019 Restalia ha lanciato sul mercato 3 nuovi marchi: Panther Juice&Sandwich Market (healthy food), DPM De Pizza Madre (pizza) e Pepe Taco (gastronomia messicana). Il Gruppo è approdato in Italia nel 2013 con la celebre cervecería spagnola 100 Montaditos e nel 2018 ha aperto la sua prima hamburgeria, The Good Burger a Roma.
Catering, la Ristorazione Anti Covid è Servita
Il catering moderno, per chi non lo sapesse, nasce all’inizio del 1900, quando una delle prime compagnie telefoniche negli Stati Uniti, la Illinois Bell, sperimenta la realizzazione di una mensa interna per i propri dipendenti.
L’idea viene poi successivamente raccolta anche dalle compagnie ferroviarie che per dare cibo e bevande calde sulle tratte a lunga percorrenza realizzano vagoni adibiti a servizi di catering che possano rendere confortevole ai viaggiatori più facoltosi usufruire di una forma di ristorazione simile a quella dei ristoranti.
Potremo elencare innumerevoli altri esempi pratici per i quali il catering ha fornito una soluzione ideale in grado di soddisfare sia le necessità alimentari che quelle più conviviali.
Soluzioni che hanno permesso di poter consumare cibo e bevande in comune superando ostacoli di spazio e di altra natura in contesti spesso privi di ogni requisito logistico.
Anche per quanto riguarda le nuove norme restrittive introdotte dal lockdown da coronavirus dalle autorità, il catering è in grado di fornire qualsiasi tipo di adeguamento sia per quanto riguarda i distanziamento sociale imposto che per tutte le norme igieniche necessarie che già vengono da anni garantite dal settore al pari delle classiche forme di ristorazione.
Una volta che sarà possibile riunirsi il catering sarà in grado di realizzare soluzioni ad hoc per eventi come matrimoni, dove eccellano servizi come i catering Firenze, feste, meeting ed ogni altro genere di ricevimento dove sarà prevista una fornitura di cibo e bevande.
Partendo dall’individuazione delle location adeguate che potranno essere scelte in base al numero dei partecipanti e di tutte le altre esigenze richieste dalle autorità.
In questo contesto i servizi di catering hanno un know How unico nel loro genere, in quanto la capacità di adattarsi alle richieste più diverse e varie tra loro è sempre stata una prerogativa del settore del catering, che nel corso del tempo ha dimostrato con i fatti di essere una eccellenza nel contesto della flessibilità della ristorazione.
Ingruppo 2020: menu tra le stelle con 20 fuoriclasse della ristorazione lombarda
La grande cucina lombarda si presenta “INGRUPPO”. Torna l’iniziativa che da otto anni celebra la ristorazione gourmet, avvicinando anche la clientela meno tradizionale alle meraviglie dell’alta cucina. Venti ristoranti, di cui 8 stellati e 2 tristellati Michelin, proporranno lo speciale format, con menu e proposte dedicate, dal 14 gennaio al 30 aprile 2020, tutti i giorni, sia a pranzo che a cena.
L’edizione 2020 nasce sulla scia della 65° Guida Michelin Italia che ha incoronato la Lombardia come la regione più stellata d’Italia con ben 62 ristoranti premiati. Tra le new entry: Impronte, di Bergamo, che con il giovane chef Cristian Fagone, classe 1988, ha conquistato la sua prima stella e da quest’anno entra a far parte di INGRUPPO. Con lui anche Il Cantinone, di Madesimo (SO), guidato da Stefano Masanti e il suo sous chef Stefano Ciabarri, uno dei pochi ristoranti in quota (1.550) ad aver conquistato una stella.
Al loro fianco Da Vittorio e il Mudec di Enrico Bartolini: fiori all’occhiello di INGRUPPO che può vantare ben 2 dei 3 chef tristellati della Lombardia (11 in Italia). E ancora Sadler, Casual, Frosio, Il Saraceno, Loro e Osteria della Brughiera, tutti con una stella Michelin. Completano il gruppo, Collina, La Caprese, Lio Pellegrini, Al Vigneto, Antica Osteria dei Camelì, Posta, Roof Garden Restaurant, Tenuta Casa Virginia, Pomiroeu e Cucina Cereda. In totale, 16 ristoranti della provincia di Bergamo, 2 ristoranti di Milano, uno di Monza – Brianza e, da quest’anno, uno della provincia di Sondrio, favorendo così la massima valorizzazione del territorio lombardo e delle sue eccellenze enogastronomiche.
Un firmamento che di anno in anno riscuote sempre più successo. Partito nel 2013, INGRUPPO, riesce a coinvolgere una clientela sempre più variegata e giovane. Sono proprio i millennials, infatti, a guidare le ultime tendenze in fatto di ristorazione. Non è un caso, del resto, che i social network siano tra i principali alleati di INGRUPPO: al solo annuncio dell’avvio della manifestazione, post e condivisioni legate alle proposte dei ristoranti aderenti si impennano, con molti social avventori pronti a fare il tour di tutti i ristoranti coinvolti nell’iniziativa. Ne sono dimostrazione le pagine Facebook e Instagram di INGRUPPO, voci cool e dinamiche dell’esperienza.
A convincere è, come da tradizione, la formula di INGRUPPO che prevede proposte di alta qualità nella scelta della materia prima, nella creatività e nella realizzazione del piatto, a un prezzo accessibile. Il format, infatti, propone un menu di 4 portate (con acqua, caffè e vino, in alcuni casi anche con entrèè e pre-dessert) al prezzo di 60 euro a persona. Per Da Vittorio, Sadler e Bartolini, il prezzo è di 120 euro a persona. E i menu INGRUPPO sono disponibili tutti i giorni, sia a pranzo sia a cena, eccezion fatta solo per San Valentino e Pasqua, il 12 aprile. La prenotazione può essere effettuata via telefono o via e-mail, a partire dal 7 gennaio, contattando direttamente il ristorante prescelto, specificando anticipatamente la richiesta del menu “INGRUPPO”. Tutte le info sono disponibili su www.ingruppo.bg.it, anche in inglese.
Cibo Made in Italy, dai Ristoranti ai Catering per Arrivare fino ai Piatti Popolari
Il cibo e la tradizione culinaria italiana sono tra le eccellenze made in italy più apprezzate nel mondo, ristoranti e pizzerie sono presenti in tutte le città più importanti del mondo e riscuotono generalmente un grande successo tanto da essere frequentati da una clientela esigente e spesso esclusiva.
Il cibo in italia è molto di più che sostentamento, se si esclude la parte di popolazione uniformata ai trend dietetici degli ultimi anni che propongono diete per diverse finalità che seguono la tabella nutrizionale piuttosto che quella del sapore.
Senza dubbio a contribuire al successo della cucina italiana oltre alla preparazione e alla cottura del cibo ci sono gli eccellenti prodotti gastronomici realizzati ancora oggi con i metodi tradizionali di un tempo, a contribuire ci sono anche gli ottimi vini prodotti toscani e di altre zone di italia.
Un altro settore della ristorazione italiana molto apprezzato è quello dei servizi di catering Firenze e di altre zone del paese che vengono richiesti per eventi esclusivi di livello internazionale.
La eccellenza di questi servizi di catering è tale da essere tra i punti di forza del settore del wedding per stranieri che scelgono di venire in italia a sposarsi sia per la bellezza unica delle location e delle città che li ospitano sia per la eccellente qualità del cibo e del servizio.
La tradizione italiana che piace non è fatta solo di ricette esclusive per pranzi esclusivi e sontuosi banchetti, tra i cibi che riscuotono maggior successo anche presso gli stranieri ci sono molti piatti della tradizione popolare.
Molti di questi cibi sono nati dall’esigenza di ottimizzare anche le parti più povere delle carni che erano solitamente le uniche carni che la maggioranza della popolazione consumava quando aveva la possibilità di mettere in tavola della carne.
Tra questi cibi realizzati con carni più povere c’è il lampredotto e la trippa, questi nome vengono dalla tradizione culinaria Fiorentina ma in altre zone del paese le stesse venivano consumate anche se chiamate con altri nomi.
Il lampredotto in particolare viene proposto in panini conditi con salsa verde a base di prezzemolo e venduto presso banchi ambulanti nelle vie e nelle piazze di Firenze, una ricetta che oltre ai locali piace moltissimi anche ai tantissimi turisti che affollano la città.
A riscuote un grandissimo successo anche oltre i confini nazionali ci sono anche le moltissime varietà di salumi italiani: prosciutto, salami di vario tipo, soprassata, rigatino e lardo di colonnata rappresentano solo alcune delle molte varietà di salumi made in italy che fanno letteralmente impazzire i buongustai di tutto il mondo.
La Cucina Italiana tra Tradizione e Qualità del Cibo
La cucina italiana è riconosciuta come una delle migliori in assoluto, un punto di riferimento per i buongustai di tutto il mondo che offre piatti e ricette che vedono coinvolti tutti i generi di alimenti come: la pasta, la carne, il pesce, le verdure e il tradizionale pane.
Questo primato della cucina italiana è stato raggiunto grazie a fattori determinanti come la qualità delle materie prime, la conoscenza nella preparazione e nella cottura derivata dalla lunga tradizione culinaria e l’abilità degli chef che sono capaci di realizzare piatti unici nel loro genere.
A conferma dell’eccellenza e del prestigio della cucina italiana c’è la grande diffusione dei ristoranti che sono presenti nelle città più importanti del mondo, negli ultimi anni con l’avvento di altre forme di ristorazione alternativa ai classici ristoranti, la cucina italiana ha conquistato anche altri ambiti aumentando il suo prestigio internazionale.
Con il mutamento degli usi e dei costumi della vita moderna una delle forme di ristorazione che si sono diffuse è il catering, questa forma di ristorazione nata come sostegno alimentare in luoghi non attrezzati per la preparazione e la cottura dei cibi si è trasformata in un servizio di altissima qualità capace di organizzare forme di ristorazione esclusive di altissimo livello.
Grazie alla grande esperienza e alla qualità la cucina italiana ha raggiunto anche in questo settore un livello di eccellenza assoluto, tra gli esempi più famosi possiamo citare quello dei catering Firenze che grazie all’innumerevole presenza in città di persone provenienti da tutto il mondo ha costantemente la possibilità do organizzare catering di altissimo livello per celebrare eventi come matrimoni di coppie straniere, meeting internazionali e ricevimenti di ogni genere.
Ad oggi la cucina italiana oltre che essere considerata tra le preferite da un punto di vista del sapore e della qualità degli alimenti è anche oggetto di attenzione per essere una delle più sane, questo ambito è stato anche esso oggetto di studi da parte della comunità internazionale che ha voluto approfondire alcuni casi di zone dove la longevità è nettamente più elevata rispetto alla media mondiale.
Questi studi hanno messo in rilevo come la dieta basata sulla cucina mediterranea dia giovamento all’organismo per la costante presenza di verdure combinata con metodi di cottura del cibo che non danneggiano i cibi in cottura e di conseguenza risultano sani anche per il nostro organismo.
Mangiare in agriturismo: oltre un utente su tre cerca una cucina veg, bio e attenta ad allergie e intolleranze
Quella in agriturismo è da sempre concepita come una vacanza esperienziale: le strutture non sono solo viste come punto d’appoggio in cui dormire, ma come occasione di incontro col paesaggio, con la cultura del posto, con le tradizioni e anche con il cibo. Secondo una recente indagine condotta da Agriturismo.it (http://www.agriturismo.it), portale leader del settore, oltre il 98% di chi opta per queste strutture vuole anche usufruire dei servizi ristorativi. E tra chi sceglie di mangiare in agriturismo il 36,4% vorrebbe trovare a tavola menù biologici, vegetariani, vegani e una cucina attenta ad allergie e intolleranze.
Ad attirare maggiormente gli agrituristi è la possibilità di mangiare cibi biologici, considerando che il 27,7% cerca questo tipo di prodotti quando sceglie un ristorante. Ma è anche vero che risulta in costante aumento il numero dei vegetariani e dei vegani: di fatto quasi un utente su dieci (8,7%) ha risposto di pretendere menù adatti a queste diete. Si è fermata al 5,3% la percentuale di chi dice di dare più peso all’attenzione alle allergie e alle intolleranze, pratica ormai talmente diffusa nella ristorazione da essere probabilmente data per scontata nella scelta di un locale in cui mangiare.
Tra chi ha dichiarato di cercare ristoranti che offrono menù attenti a questi trend, la motivazione più presente (55,6%) è quella legata alla volontà di mangiare cibi sani, che consentano di garantire il massimo rispetto dell’ambiente anche a tavola. Nell’altra metà del campione domina un senso di curiosità verso alimenti e ricette diverse dal solito: il 46,7%, infatti, ha espresso la volontà di testare nuove frontiere del gusto. Tra chi cerca locali con menù più vari, il 17,8% dice di farlo perché allergico al glutine o ad altri cibi oppure perché lo è un membro della sua famiglia. Infine, il 12,2% dice di aver scelto una dieta vegana o vegetariana e per questo ha bisogno di una cucina adatta alle sue esigenze.
Quello di una ristorazione più flessibile e attenta ai bisogni dei singoli ospiti è ormai un trend molto affermato, non solo fra i vacanzieri, ma anche nella vita di tutti i giorni: il 45% di chi ha risposto al sondaggio ha detto di frequentare abitualmente ristoranti che offrono varie scelte nel menù, con attenzione all’ambiente, alle allergie e ai diversi tipi di alimentazione.
Se questo è il quadro della domanda da parte degli agrituristi, sul fronte dell’offerta le strutture ricettive si stanno adeguando all’interesse degli utenti: oggi in Italia il 46% degli agriturismi offre forme di ristorazione attente alle allergie e alle diverse diete alimentari.
Sempre più esperienze legate al cibo
Il concetto di vacanza esperienziale in agriturismo negli ultimi anni è sempre più legato all’esplosione del trend del cibo. Non si cerca più solo il contatto con la natura o la buona e sana cucina, ma chi va in agriturismo vuole anche cimentarsi in attività di preparazione dei piatti o di raccolta dei prodotti biologici.
Leggendo le descrizioni degli annunci pubblicati su Agriturismo.it sono ormai moltissimi i gestori che si offrono come maestri dell’arte culinaria italiana e della preparazione dei prodotti più tipici: si può mungere il latte e trasformarlo in formaggio, raccogliere l’uva e farne del vino biodinamico, andare per i campi e poi cucinare i prodotti raccolti. I corsi di cucina, meglio se vegetariana o vegana, sono un must e anche per questo è nata la figura dell’agrichef, vale a dire una professionalità a cavallo fra un agricoltore e un cuoco, che affianca e guida gli ospiti dalla raccolta dei prodotti in campagna fino al loro consumo a tavola.
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Design for Restaurant & Food Retail
Torna a Novembre il Corso di POLI.design dedicato al mondo del Food e della Ristorazione
POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano, apre le iscrizioni alla nuova edizione del corso in Design for Restaurant & Food Retail: un’occasione di specializzazione e aggiornamento per progettisti e gestori dedicata al mondo del food e della ristorazione. Il Corso è alla seconda edizione e si svolge in collaborazione con Federlberghi, SIGEP Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria e Panificazione artigianali e AIPi Associazione Italiana Progettisti d’Interni.
Obiettivo dichiarato del corso, infatti, è quello di mettere a confronto in aula gli attori attivi nel mondo del food retail, favorendo l’interazione e la nascita di sinergie tra tutti i protagonisti della filiera: gestori, manager del settore e giovani progettisti avranno la possibilità di confrontare specifici punti di vista, ricavando nuovi spunti da rielaborare nell’ambito delle proprie esperienze professionali.
Il percorso formativo è strutturato in maniera tale da incoraggiare lo sviluppo di questo tipo di relazioni: le 120 ore di didattica sono caratterizzate da un approccio sia teorico sia pratico, focalizzato tanto sull’apprendimento in aula di un metodo progettuale completo, quanto su esperienze dirette sul campo.
Sessanta ore di lezioni frontali, esercitazioni e testimonianze dei migliori progettisti ed esperti, integrate da visite serali guidate dai docenti in ristoranti, spazi innovativi e locali di Milano, che daranno la possibilità ai partecipanti di approfondire le caratteristiche, le funzioni e le soluzioni progettuali più innovative del settore e di acquisire strumenti e tecniche immediatamente spendibili nella professione.
Ampio spazio sarà dato, inoltre, a un project work (60 ore) svolto in gruppi con il supporto di alcune aziende leader di settore, che permetterà agli iscritti di esprimere pienamente le competenze creative e progettuali acquisite.
Novità 2015: tutti i partecipanti della prossima edizione del corso avranno l’opportunità di presentare i propri progetti nell’ambito di una prestigiosa vetrina come SIGEP, la 37^ edizione del Salone internazionale di Gelateria, Pasticceria e Panificazione artigianali, che tra il 23 e il 27 gennaio 2016 richiamerà a Rimini i più importanti protagonisti del settore. Due nello specifico i convegni organizzati dai docenti del corso:
- Tutto quello da sapere per aprire una gelateria a norma di legge (23 gennaio 2016, ore 11:00 – Sala Tiglio)
- Ideare una gelateria pensando ai clienti del presente futuro (23 gennaio 2016, ore 15:00 – Sala Tiglio)
In base alla propria disponibilità di tempo, agli interessi professionali e alle conoscenze dei programmi di progettazione, ai candidati verrà data la possibilità di scegliere se partecipare al percorso didattico completo o alle sole lezioni teoriche.
La precedente edizione del corso ha permesso l’acquisizione di Crediti Formativi Professionali (CFP) per Architetti nella misura di n. 15 CFP. La richiesta di CFP per la nuova edizione è già stata inoltrata all’Ordine.
Sono previste, infine, agevolazioni per iscrizione multiple e per tutti gli ex partecipanti ai corsi di POLI.design.
Per informazioni sulle modalità di iscrizione, sulle agevolazioni e sui CFP contattare l’Ufficio Coordinamento Formazione di POLI.design: [email protected]; Tel. (+39) 0223997275.
Press Contact
Ufficio Comunicazione POLI.design
Tel. (+39) 0223997201 – Mail
Dove si trovano informazioni sul mondo dei cocktail?
Per la necessità di trovare facilmente tutte le informazioni sui cocktail internazionali IBA, sui liquori principali per preparare i cocktail e per molte altre informazioni sul mondo dei barman e dei cocktail bar, nasce un nuovo strumento on-line totalmente gratuito.
Il portale dei cocktail è il portale dedicato ai professionisti del settore ed ai loro clienti. Sul portale sono infatti presenti tutte le ricette dei cocktail internazionali IBA e nella sezione di blog vengono date informazioni e strumenti molto utili ai ristoratori e barman nella preparazione dei cocktail, nella scelta dei prodotti ma anche nella presenza delle proprie attività on-line.
Un buon modo per non sbagliare ordinazione se sei un cliente ed un buon modo di ottenere nuove idee e di tenersi aggiornato se sei un proessionista. Sul portale si trovano tutte le informazioni in maniera semplice, gratuita e senza inquinamento da parte di banner pubblicitari.
Un cocktail bar virtuale che unisce clienti e professionisti in maniera semplice e naturale, con la possibilità di scambiarsi idee ed opinioni attravero i commenti che si possono lasciare alle pagine ed agli articoli.
Quindi per le informazioni sul mondo dei cocktail: http://www.cocktailitalia.it
Lievitazione naturale e grani antichi per una pizza gigante; ecco la formula vincente di “AL VICOLO PIZZA&VINO”
Food made in Sicily: l’eccellenza è servita
E dopo la pizza, nasce la “Cotoletteria”: una nuova scommessa tutta catanese
CATANIA – «Lui è la mente creativa, io l’organizzatore». Lui è Lucio Ferlito, l’altro è Angelo Scaringi: due giovani catanesi che insieme gestiscono quello che è ormai diventato punto di ritrovo indiscusso per tutta la città etnea, “Al Vicolo Pizza&Vino”.
Una semplice chiacchierata tra amici al bar ed ecco, dopo qualche mese, la realizzazione di un progetto, che è anche un sogno. “Al Vicolo” sorge in una piccola via interna, un vicolo appunto – da cui l’idea del nome – che dà sulla centralissima via Manzoni, a due passi da piazza Stesicoro e dai resti dell’anfiteatro romano, uno dei luoghi storici più suggestivi di Catania. Dal 31 gennaio 2013 (data d’apertura) a oggi, il brand nato sotto il Vulcano è cresciuto molto: «Siamo partiti con trenta coperti all’interno più una cinquantina all’esterno – racconta Angelo – oggi contiamo oltre quattrocento clienti che ogni sera sperimentano i piatti e i vini della nostra cantina».
La coppia parte già, sin dall’inizio, con le carte vincenti: lui con la passione per il cibo e in particolare per le pizze, l’altro commerciante di professione, con il fiuto per gli affari. Ciò che però distingue “Al Vicolo” dagli altri locali è soprattutto un elemento: le dimensioni della pizza, tanto grande quanto buona. Una pizza gigante, soffice e allo stesso tempo croccante, merito della lievitazione naturale – con un tempo di riposo che va dalle 24 alle 36 ore – e della farina di alta qualità utilizzata. Tra queste la Tumminìa di Castelvetrano o Timilia, variante di grano duro conosciuto sin dagli antichi greci, prodotto pregiato da cui deriva una farina – macinata a pietra – integrale al 100% e con un basso indice di glutine. Oltre alla più conosciuta farina di Kamut, dall’alto contenuto di proteine e sali minerali, facilmente digeribile anche da chi soffre di lievi intolleranze.
Tutti gli alimenti impiegati, dai condimenti alle carni, sono a Km0, genuinamente siciliani. E anche prodotti come la Burrata pugliese o la Scottona fiorentina giungono al Vicolo attraverso una filiera di fornitori tracciati. Anche in fatto di carni “Al Vicolo” ha voluto fare la differenza lanciando la “Cotoletteria”. Dalla tradizione milanese nasce una forma riadattata di “cotoletta alla catanese”: carne di pollo, vitello o cavallo – sempre di grandi dimensioni – usata come se fosse la base di una pizza e quindi arricchita con vari condimenti. Dalla cotoletta alla margherita a quella capricciosa, ecco serviti al tavolo questi gustosissimi piatti, con carni cotte rigorosamente al forno – guai ad usare la frittura, “è troppo pesante e rovina tutto” – per mantenerne intatti i sapori.
Al Vicolo però è conosciuto anche per i suoi gustosi dolci, a partire dalla cheesecake fatta in casa, “appuntamento fisso per molti dei nostri clienti”, aggiunge ancora Angelo. Anche per i più golosi c’è l’imbarazzo della scelta, insomma, e il dolce del giorno in menù cambia sempre. Il ristorante offre poi un’ampia gamma di vini delle migliori cantine e birre artigianali, alcune delle quali provenienti dal vicino birrificio del Faro o da quello Tarì di Modica. Ottime per accompagnare una pizza altrettanto al top, conosciuta e apprezzata anche da personaggi del mondo dello spettacolo, come Anna Falchi, Enzo Iacchetti e gli attori di Centovetrine. «Ultimamente anche il famoso rapper Rocco Hunt è venuto a farci visita», racconta il ristoratore, che aggiunge pure calciatori e politici alla lista degli ospiti VIP.
Aperto sette giorni su sette, Al Vicolo si lavora costantemente fino a tarda sera grazie a una squadra di oltre 25 persone, che dal prosecco all’amaro, gestiscono i tavoli e i clienti con grande professionalità. Quella del Vicolo è però una pizza migliorata, un prodotto di qualità, vero mantra per i due gestori.
«Io sono un commerciante e sono cosciente che l’anima del commercio è la vendita – ci spiega ancora Angelo – ma per esperienza so anche che i risultati si ottengono solo con la qualità». Una pizza profondamente legata alla sua Catania, tanto da prendere i nomi delle vie più celebri: dalla classica Via Etnea (la tradizionale margherita) alla più saporita Via Biscari (arricchita con pistacchio), le pizze accontentano tutti i palati. Se è la qualità quella che premia, allora perché non esportarne la formula della “food-experience”, diffondendo il know-how, il format e la conoscenza del prodotto? C’è anche questo tra i progetti futuri del Vicolo: creare una rete di franchising in tutto il mondo, serbando però gelosamente la ricetta segreta.
Lievitazione naturale e antichi grani per una pizza gigante. Ecco la formula vincente del “VICOLO PIZZA&VINO”
Food made in Sicily: l’eccellenza è servita
E dopo la pizza, nasce la “Cotoletteria”: una nuova scommessa tutta catanese.
CATANIA – «Lui è la mente creativa, io l’organizzatore». Lui è Lucio Ferlito, l’altro è Angelo Scaringi: due giovani catanesi che insieme gestiscono quello che è ormai diventato punto di ritrovo indiscusso per tutta la città, “Al Vicolo Pizza&Vino”. Una semplice chiacchierata tra amici al bar ed ecco, dopo qualche mese, la realizzazione di un progetto, che è anche un sogno. “Al Vicolo” sorge in una piccola via interna, un vicolo appunto – da cui l’idea del nome – che dà sulla centralissima via Manzoni, a due passi da piazza Stesicoro e dai resti dell’anfiteatro romano, uno dei luoghi storici più suggestivi di Catania. Dal 31 gennaio 2013 (data d’apertura) a oggi, il brand nato sotto il Vulcano è cresciuto molto: «Siamo partiti con trenta coperti all’interno più una cinquantina all’esterno – racconta Angelo – oggi contiamo oltre quattrocento clienti che ogni sera sperimentano i piatti e i vini della nostra cantina».
La coppia parte già, sin dall’inizio, con le carte vincenti: lui con la passione per il cibo e in particolare per le pizze, l’altro commerciante di professione, con il fiuto per gli affari. Ciò che però distingue “Al Vicolo” dagli altri locali è soprattutto un elemento: le dimensioni della pizza, tanto grande quanto buona. Una pizza gigante, soffice e allo stesso tempo croccante, merito della lievitazione naturale – con un tempo di riposo che va dalle 24 alle 36 ore – e della farina di alta qualità utilizzata. Tra queste la Tumminìa di Castelvetrano o Timilia, variante di grano duro conosciuto sin dagli antichi greci, prodotto pregiato da cui deriva una farina – macinata a pietra – integrale al 100% e con un basso indice di glutine. Oltre alla più conosciuta farina di Kamut, dall’alto contenuto di proteine e sali minerali, facilmente digeribile anche da chi soffre di lievi intolleranze.
Tutti gli alimenti impiegati, dai condimenti alle carni, sono a Km0, genuinamente siciliani. E anche prodotti come la Burrata pugliese o la Scottona fiorentina giungono al Vicolo attraverso una filiera di fornitori tracciati. Anche in fatto di carni “Al Vicolo” ha voluto fare la differenza lanciando la “Cotoletteria”. Dalla tradizione milanese nasce una forma riadattata di “cotoletta alla catanese”: carne di pollo, vitello o cavallo – sempre di grandi dimensioni – usata come se fosse la base di una pizza e quindi arricchita con vari condimenti. Dalla cotoletta alla margherita a quella capricciosa, ecco serviti al tavolo questi gustosissimi piatti, con carni cotte rigorosamente al forno – guai ad usare la frittura, “è tropo pesante e rovina tutto” – per mantenerne intatti i sapori.
Al Vicolo però è conosciuto anche per i suoi gustosi dolci, a partire dalla cheesecake fatta in casa, “appuntamento fisso per molti dei nostri clienti”, aggiunge ancora Angelo. Anche per i più golosi c’è l’imbarazzo della scelta, insomma, e il dolce del giorno in menù cambia sempre. Il ristorante offre poi un’ampia gamma di vini delle migliori cantine e birre artigianali, alcune delle quali provenienti dal vicino birrificio del Faro o da quello Tarì di Modica. Ottime per accompagnare una pizza altrettanto al top, conosciuta e apprezzata anche da personaggi del mondo dello spettacolo, come Anna Falchi, Enzo Iacchetti e gli attori di Cento vertrine. “Ultimamente anche il famoso rapper Rocco Hunt è venuto a farci visita”, racconta il ristoratore, che aggiunge pure calciatori e politici alla lista degli ospiti VIP.
Aperto sette giorni su sette, Al Vicolo si lavora costantemente fino a tarda sera grazie a una squadra di oltre 25 persone, che dal prosecco all’amaro, gestiscono i tavoli e i clienti con grande professionalità. Quella del Vicolo è però una pizza migliorata, un prodotto di qualità, vero mantra per i due gestori. “Io sono un commerciante e sono cosciente che l’anima del commercio è la vendita – ci spiega ancora Angelo – ma per esperienza so anche che i risultati si ottengono solo con la qualità”. Una pizza profondamente legata alla sua Catania, tanto da prendere i nomi delle vie più celebri: dalla classica Via Etnea (la tradizionale margherita) alla più saporita Via Biscari (arricchita con pistacchio), le pizze accontentano tutti i palati. Se è la qualità quella che premia, allora perché non esportarne la formula della “food-experience”, diffondendo il know-how, il format e la conoscenza del prodotto? C’è anche questo tra i progetti futuri del Vicolo: creare una rete di franchising in tutto il mondo, serbando però gelosamente la ricetta segreta.
I tuoi eventi alla Locanda dei Matteini
La Locanda dei Matteini è un ristorante pizzeria situato a Roma in via dei Matteini, una traversa di via della Pisana, a soli 10 minuti di auto dal Vaticano.
La Locanda dei Matteini offre un ampia gamma di servizi per organizzare le vostre feste private a Roma. Il ristorante ha un grande spazio all’aperto dove è possibile festeggiare i vostri compleanni, matrimoni, feste per bambini, cresime, battesimi, comunioni, lauree e diplomi, ed è anche la location ideale per feste estive grazie al bar all’aperto, la possibilità di fare grigliate e di allestire stand. Nel periodo invernale è inoltre disponibile una comoda sala interna con tutti i comfort come ad esempio musica, luci per ballare ed un televisore wide screen.
Per i vostri meeting aziendali potete sfruttare la nostra sala interna in base alle vostre esigenze. I vostri slideshow possono essere mostrati sulla nostra tv e il nostro impianto audio include il necessario per la vostra conferenza.
Il ristorante vi può deliziare con diverse tipologie di menù per le vostre feste: cibi raffinati per il vostro matrimonio o portate su misura per i vostri bambini. La nostra cucina spazia dall’offerta pizzeria, alla cucina tipica romana e quella classica italiana, soddisfacendo ogni tipo di esigenza.
Per poter organizzare una festa che sia all’altezza delle aspettative devi poter contare su un team di grande esperienza che può curare tutto nei minimi dettagli, cosicché tu possa goderti al massimo la tua festa.
In conclusione organizzare la vostra festa privata alla Locanda dei Matteini è un ottima scelta perché tutto il nostro staff, che sia il cuoco o il cameriere, è lì esclusivamente per voi per farvi sentire come se foste a casa vostra.
Il nostro indirizzo è:
Via dei Matteini, 35
00136 Roma
Per prenotazioni contattateci allo 0666165068 oppure al nostro sito web www.locandamatteini.com
Host 2013, Nilma presenta Spiral
L’originale ed esclusivo raffreddatore carrellato brevettato da Nilma viene presentato al Salone Internazionale dell’Ospitalità Professionale, a Milano dal 18 al 22 ottobre
Sicuro, universale, semplice da usare ed economico: Spiral è l’innovativo apparecchio carrellato brevettato da Nilma, ideato per raffreddare rapidamente i prodotti liquidi – dalle minestre ai sughi, dalle salse alle besciamelle – direttamente in pentola e in grado di abbattere rapidamente la temperatura dei prodotti da 90°C a 3°C nel pieno rispetto delle normative HACCP.
Questo apparecchio rappresenta una vera rivoluzione nel mondo del Cook&Chill, grazie alle eccezionali caratteristiche che possiede: Spiral, infatti, grazie ad un particolare accorgimento tecnico che favorisce lo scambio termico tra la spirale in acciaio e il prodotto da raffreddare, migliora il rendimento di oltre il 30%.
È una soluzione davvero universale, poiché è ideale per le cucine di ospedali, mense, centri di cottura, gastronomie e può essere utilizzato in tutte le pentole, quadrate, tonde o autoclavi dai 100 ai 200 litri di capacità. Può essere spostato da un recipiente all’altro e, al termine del lavoro, riposto comodamente in un angolo della cucina.
Utilizzare Spiral significa lavorare in totale sicurezza, poiché non essendoci necessità di travasare il cibo caldo, si evita il rischio di rovesciarlo e di scottarsi: basta posizionare l’apparecchio vicino alla pentola, premere il pulsante per l’immersione della spirale nel prodotto e programmare sul touch screen la temperatura di raffreddamento desiderata.
Oltre ad essere semplice da utilizzare, confrontato con tutte le altre soluzioni di raffreddamento esistenti, Spiral risulta essere più vantaggioso anche dal punto di vista economico, dato che non richiede installazione fissa e ingombrante né impianti di collegamento a compressori remoti come pentole di cottura/raffreddamento o abbattitori d’aria.
Infine, è semplice da pulire, poiché la spirale, unico componente a contatto con il prodotto da raffreddare, è costituita da un tubo in AISI 304, con finitura lucida.
Per farvi scoprire tutte le potenzialità di Spiral, Nilma vi aspetta all’HOST 2013, a Milano dal 18 al 22 ottobre. Per conoscere tutti i prodotti dell’ampia gamma Nilma – macchine per la ristorazione, cucine industriali e attrezzature per la ristorazione – visitate il sito www.nilma.it.
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Il primo portale di online recruiting nel settore del commercio supera i 12.000 CV
Staff Shop, il primo portale di recruiting online interamente dedicato a chi vuole lavorare nel retail, nella grande distribuzione e nella ristorazione ha già superato i 12.000 CV. Il sito, inoltre, diventa più interessante perché raccoglie nuove sezioni: quella della Case History, che riporta le esperienze degli utenti che lo hanno provato e si reputano soddisfatti, la sezione della Rassegna Stampa e quella che contiene i profili di alcuni candidati fra i più interessanti presenti in database, ricercabili tramite un codice identificativo.
“Ciò che vogliamo è rendere noto a tutte le aziende che operano nei settori retail, GDO e ristorazione, che il nostro database non è solo numericamente importante, ma anche e soprattutto ricco a livello qualitativo” – spiega Laura Panighel, Responsabile Marketing e Comunicazione di HRweb Tech, società proprietaria del portale.
Il 15% dei candidati arriva dal settore dell’abbigliamento e degli accessori, un altro 15% arriva dalla ristorazione e dalla caffetteria, il 13%, invece, dal settore della Grande Distribuzione. Il 28% ha lavorato come addetto alla vendita, il 58% è diplomato, il 23% vanta un’esperienza nel settore da oltre 10 anni e il 15% lavora nel commercio dai 5 ai 10 anni. I candidati sono giovani: oltre il 60% ha tra i 25 e i 40 anni. Tutti ottimi presupposti per un mondo nel quale esperienza e giovane età vanno a braccetto!
Come emerge da questo spaccato le esperienze degli utenti sono molto varie, e soprattutto i settori di provenienza sono moltissimi: oltre all’abbigliamento, alla ristorazione e alla Grande Distribuzione, troviamo la macelleria, l’elettronica, la pasticceria, la cosmesi, la gioielleria, il settore dello sporte e del tempo libero e moltissimi altri, così come appare chiaro da alcuni dei profili migliori presentati sul portale stesso.
Al momento dell’iscrizione a Staff Shop i candidati inoltre hanno la possibilità di selezionare l’ultimo ruolo professionale e quello a cui aspirano, il livello di conoscenza delle lingue, la provenienza geografica, gli studi affrontati e la disponibilità oraria; possono infine aggiungere altre informazioni importanti, che aumentano il valore del loro profilo sul mercato del lavoro, come ad esempio il possesso della certificazione HACCP, per coloro che lavorano a contatto con i cibi, e che rappresenta un requisito essenziale di ricerca per i datori di lavoro in cerca di personale nel settore ristorazione o GDO Food.
Il segreto di Staff Shop è l’innovazione. L’innovazione che sta nella capacità di rinnovarsi e che, attraverso il web, è continua e a portata di mano, così come dimostra l’ultima versione del portale.
Insalate di frutta e verdura impeccabili? Ci pensa Nilma!
L’azienda propone cubettatrici, taglierine, tagliaverdure e cutter per garantire la preparazione di tutti i piatti estivi con precisione, sicurezza e velocità
Fresche insalate, aperitivi, stuzzichini di frutta e verdura e cibi ricchi di colore: l’estate porta in tavola piatti pronti o veloci da preparare e la richiesta di ortaggi e frutti di stagione da consumare freschi cresce con l’aumentare delle temperature.
Per questo, soprattutto in grandi realtà come cucine professionali, alberghi, mense, industrie alimentari e locali di ristorazione collettiva, diventa davvero importante offrire cibi freschi e pronti da consumare in tempi rapidi, ma senza rinunciare alla qualità e alla buona presentazione del prodotto finale.
Per tagliare, tritare, cubettare, affettare, grattugiare ed omogeneizzare frutta, verdura e non solo, Nilma propone una serie di macchinari ed attrezzature pensati proprio per rispondere alle esigenze di realtà dove la massima sicurezza operativa deve coniugarsi alla velocità di esecuzione e alla facilità d’uso, garantendo un grande risparmio di manodopera e di tempo e il mantenimento della shelf life dei prodotti.
TCN 202 è la cubettatrice a ciclo continuo che assicura grandi produzioni in tempi molto ridotti. Questo macchinario innovativo è dotato di uno speciale dispositivo che consente di regolare il taglio di verdura e frutta (anche la più delicata e succosa) in cubetti da 3 a 20 mm di lato, garantendo una forma perfetta con il minimo scarto.
Un taglio preciso e regolare per una presentazione impeccabile è ciò che assicurano anche STRIPPER, taglierina per verdure in foglia, e TVN 202, taglierina a ciclo continuo con alimentazione a nastro. La prima taglia la verdura fresca in foglia a strisce perfette e consente di ottenere fino a 7000 porzioni all’ora con un solo operatore. La seconda taglia a fette, bastoncini e julienne in modo continuo qualsiasi tipo di verdura, frutta, pesce o altri prodotti, garantendo una versatilità ed una velocità unica, oltre alla presentazione impeccabile dei cibi.
Entrambe le macchine possono essere utilizzate in linea con la lavatrice Atirmatic di Nilma.
Per ambienti in cui è necessaria la massima efficienza ma con il minimo ingombro – come, ad esempio, cucine di comunità, ristoranti e alberghi – Nilma propone la serie dei tagliaverdure RG: in poco spazio e in brevissimo tempo affettano, tritano, grattugiano e tagliano a cubetti e bastoncini verdure, tuberi, ma anche frutta fresca e secca, pane e formaggi e consentono di preparare da 50 a 1000 piatti. Anche con i tagliaverdure RG è possibile decidere la tipologia di taglio grazie a dischi diversi: la presentazione dei cibi risulta sempre impeccabile.
Infine, per chi desidera un macchinario che consenta non solo di tagliare ma anche di omogeneizzare, tritare e preparare salse con grandi quantità di prodotto (sia secco che liquido), la soluzione proposta da Nilma è CC34, il cutter combinato.
Un apparecchio professionale compatto e versatile, partner ideale in ristoranti, ospedali, mense scolastiche e cucine che preparano fino a 80 pasti al giorno.
Per maggiori informazioni su tagliaverdure, taglierine, cutter e cubettatrici o su tutti gli altri prodotti Nilma – macchine per la ristorazione, cucine industriali e attrezzature per la ristorazione – vi invitiamo a visitare il sito www.nilma.it.
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Come aumentare il fatturato di un ristorante a Roma.
Roma è una piazza interessante e particolare. La moda e i momenti di aggregazione sono fondamentali per il popolo di Roma e frequentare un luogo di moda per dirlo e per appartenenre ad un mondo è fondamentale. Da un cenrto punto di vista frequentare un ristorante è come indossare una marca di abbiagliamento o avere un automobile piuttosto che un altra. Frequentare un ristorante è status quo, racconta di noi, racconta i nostri gusti e le nostre frequentazioni sociali. Ecco perché diventa importante sapere a quale mercato ci si riferisce ed essere molto chiari nel posizionamento di mercato.
Al ristorante oggi a Roma non si va per mangiar, ma si va per appartenere ad un gruppo, si va per essere sicuri di incontrare e stare insieme a persone simili che condividono gli stessi valori e che ostentano gli stessi status oppure orientamenti personali.
A chi piace trovarsi nel mezzo di persone che non si sentono simili, a chi piace trovsrsi in ambienti che non rappresentano i gusti personali che non raccontano di noi. Ad ogni persona piace frequentare luoghi che colludono con gli stati emotivi e con le conquiste sociali ottenute. Il servizio, il prezzo, i clienti, l’accoglienza, il piatti, l’architettura devono essere orientati al mercato, al livello sociale del mercato di riferimento tenendo conto dei trend moderni edonistici.
Oggi la ristorazione è diventata un mix di tutto questo, lo street food, il fast food e lo slow food si sono fusi e le persone vogliono avere livelli di eccellenza su tutto dal piatto più ricercato all’hambuerger gourmet. Le persone vogliono luoghi trasversali per età e appartenenza sociale senza raggiungere estremi ne in alto ne in basso della scala sociale.
Ecco perchè per aumentare i fatturati la prima cosa è essere chuiari e riconoscibili dal cliente affinchè possa raccontare di te in modo chiaro. L’ambiente deve essere urbano, non troppo elegante, con qualche tocco di particolarità europea per soddisfare il viaggio, l’uscita di casa che vuole essere una piccola pausa dal quotidiano, una piccola vacanza.
Quindi no alle cose troppo eleganti, scontate e troppo moderne. Si alla ristorazione mista, un salotto per accogliere, un amgolo dove servire aperitivi vicino ai tavoli posizionati non troppo lontani per favorire la socializzazione, la voglia di osservare gli altri senza essere troppo vicini la nenache troppo lontani. Le preparazioni a vista sono molto gradite dai commensali che partecipano vosovamente alla preparazione delle materie prime. Le grandi mostre di cibi freschi da preparare al volo, come è il market potrebbe essere una soluzione vincente in fin dei conti pe persone amano i cibi freschi, genuini, saporiti e ricchi di verità. Odiano i cibi congelati, i segreti di una cucina nascosta, mal conservata con alimenti di cui non si conosce la provenienza.
La comunicazione diventa fondamentale per aumentare il fatturato di un ristorante come è fondamentale creare più momenti di ristaorazione durante la giornata e tutto con stili diversi per target diversi. La colazione, la colazione di lavoro, il pranzo, il pranzo tardo, l’aperitivo, la cena e il dopo cena sono tutto lo spettro di commercializzazione di un ristorante moderno attento a tutte le diversità di una citta come Roma.
Le particolarità non dovrebbero mai mancare come le birre artigianali, gli spuntini veloci e l’attenzione al trend di voglia di essere magri, belli e sani. In tempi di crisi le persone vuoi per mancanza economica vuoi per ritorno ai valori primari della vita vogliono le porzioni più piccole.
Aumentare il fatturato di un ristorante è quindi soprattutto un fatto di marketing e di comunicazione, senza dimentica che l’offerta e la qualità del servizio e dei prodotti somministrati deve essere non solo buono, ma particolare. Siamo nell’epoca dell’attenzione e attirare attenzione oggi è diventato complicato e richiede molti soldi.
Comunicare comunicare comunicare il must della ristorazione oggi. Acchiappare l’attenzione dellle persone e creare luoghi di aggregazione.
Quindi:
1- diventare un luogo di aggregazione
2- comunicare con il mercato il proprio punto di forza
3- chiarire chi siete e cosa fate con tutti
4- offrite un menù semplice ma per più momenti della giornata
5- restate vicino ai clienti con i social network
6- organizzate eventi in continuazione per alimentare l’attenzione del vostro cliente
7- restate lontano dai gruppi di acquisto online
8- parlate della qualità delle materie prime scelte
9- trovate un concetto di gestione che veicoli valori sociali come l’amicizia, l’amore, la ricchezza, la bellezza, la fratellanza, la libertà
10- fate in modo che le persona sappaiano dire il perché venire al vostro ristorante ed invitateli a torna e a raccontare del vostro locale a tutto il mondo come si farebbe con un vacanza turistica
Innovatre può essere una giusta soluzione di consulenza nella città di Roma per aumentare il fatturato del tuo ristorante in crisi o inf ase di rilancio.
KSP 40, evoluzione e versatilità in cucina
L’innovativo forno misto di Nilma, a doppia porta passante, garantisce le corrette condizioni igieniche dei cibi e tutti i plus di gamma della cottura a convenzione-vapore
KSP 40 è il rivoluzionario forno misto a convenzione-vapore di Nilma che consente di cucinare alla perfezione una grande varietà di pietanze in quantità molto elevate, grazie alle dimensioni che permettono di cuocere fino a 100 kg di prodotto e alle diverse combinazioni di cottura (a convenzione, a vapore e mista) che offrono risultati professionali impeccabili.
Frutto dell’esperienza pluriennale di Nilma nel campo dei forni Konvectio Steam, questo macchinario ha una grande varietà d’impiego e possiede tutte le caratteristiche ideali per garantire massime prestazioni nelle grandi cucine industriali, nella ristorazione collettiva, nell’industria alimentare e in tutte le cucine dove il connubio tra grandi quantità e ottima qualità è assolutamente richiesto.
Grazie alla doppia porta passante, KSP 40 consente di caricare il prodotto dal lato della zona cottura e di prelevarlo in area di abbattimento o distribuzione, garantendo quindi le corrette condizioni igieniche degli alimenti.
In più, unisce alla grande capacità produttiva, l’uniformità della cottura, un minor consumo di condimenti ed una maggiore resa del prodotto, oltre alla totale sicurezza nelle operazioni di spostamento dei cibi.
Nelle cucine dove è previsto anche il processo di abbattimento, questo innovativo forno è in grado riattivare gli alimenti in tempi brevi, con il minimo calo di peso e nel rispetto delle loro caratteristiche organolettiche.
Inoltre, la cottura uniforme dei prodotti su tutte le 20/40 teglie posizionate sul carrello è garantita sia dalla perfetta circolazione dell’aria all’interno del forno, dovuta ad esclusivi accorgimenti tecnici, che dalla sonda di controllo della temperatura.
KSP 40 è dotato di due pannelli di controllo, uno posizionato in zona cottura e l’altro in zona distribuzione, che consentono in ogni momento la verifica e l’intervento sulle operazioni di cottura.
Infine, il controllo assoluto del macchinario può essere garantito collegando KSP 40 al software Nilma CCMP: in questo modo, il monitoraggio dei parametri di processo è costante, ogni fase di cottura viene registrata e la sicurezza operativa e lo standard produttivo vengono garantiti secondo le procedure HACCP.
Per maggiori informazioni sul forno misto KSP 40 e su tutti gli altri prodotti Nilma, come macchine per la ristorazione, cucine industriali e attrezzature per la ristorazione, vi invitiamo a visitare il sito www.nilma.it.
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Pasta Maltagliati Gran Chef la qualità è al servizio dei professionisti della ristorazione
L’attenta scelta tra le migliori varietà di grano duro, le tecniche produttive perfezionate nel corso degli anni e un’esperienza che risale all’inizio della storia dei pastifici italiani fanno di Pasta Maltagliati un prodotto di assoluta qualità scelto anche da cuochi professionisti.
La Pasta Maltagliati Gran Chef Catering, pensata per garantire una perfetta tenuta sia in cottura espressa sia in doppia cottura, nasce per soddisfare le esigenze dei cuochi professionisti della ristorazione italiana. Una pasta di semola di grano duro a lenta essiccazione, le cui principali prerogative sono le cotture brevi e omogenee, l’assenza di collosità, la buona tenuta dopo la cottura, la consistenza e un’ottima capacità di trattenere i condimenti.
I lunghi tempi di lavorazione delle migliori varietà di semole di grano duro consentono di ottenere prodotti altamente digeribili, declinati, da Pasta Maltagliati, in più di 20 formati destinati alla ristorazione professionista e che si adattano ad ogni tipo di condimento a base di carne, pesce, verdure e formaggi.
La fantasia degli Chef trova così piena e libera espressione nel vastissimo assortimento di abbinamenti e di creazioni culinarie. Catering Gran Chef è confezionata per proteggere, il più possibile, il prodotto da eventuali rotture e impacchettata in pesi che vanno da 1 a 3 kg in base alla delicatezza del formato e alle esigenze di stoccaggio.
Spending review? Il risparmio si chiama Nilma
La spending review ci ha messo a “dieta” e il taglio dei costi è diventato una realtà imprescindibile per qualunque settore. Ma la coperta è spesso troppo corta, così la diretta conseguenza è quella di dover rinunciare alla qualità, in nome della possibilità di garantire il minimo servizio al maggior numero possibile di persone.
Nel mirino della revisione spese c’è naturalmente anche il settore della ristorazione collettiva, per il quale, soprattutto se si parla di ospedali e scuole, si pone il grande problema di continuare ad offrire cibo di qualità, nonostante tutto.
Quando si parla di ristorazione, inoltre, i margini di taglio sono molto più ristretti di quanto potrebbe sembrare, anche soltanto per il fatto che deve essere garantita la cadenza quotidiana del servizio, mantenendone la varietà.
Nilma SpA – azienda che da anni progetta e realizza macchine ed impianti per la ristorazione collettiva e l’industria alimentare nell’ottica di facilitare ogni aspetto del lavoro in cucina e di ridurre tempi, costi e consumi – ha ideato una linea di software “intelligenti”, che controllano, gestiscono e registrano tutte le operazioni in cucina, dalla pesata degli ingredienti alla pietanza finita.
In particolare, per razionalizzare ed economizzare al massimo il processo di gestione della ristorazione per comunità (come ad esempio quella ospedaliera), Nilma ha messo a punto RIST.O.GEST., uno speciale programma di gestione computerizzata in grado di favorire un grande risparmio nei tempi e nei costi del servizio. Questo speciale software consente, infatti, di memorizzare e preparare diete personalizzate per tutti i degenti e i membri delle comunità, migliorando non solo gli standard qualitativi per il consumatore finale, ma anche l’organizzazione del lavoro per il personale.
Con l’obiettivo di ottimizzare il controllo di tutte le fasi di cottura, raffreddamento e di sicurezza nelle grandi e medie cucine (come mense, gastronomie, asili, ecc.), Nilma ha inoltre ideato TREND MACHINE POINT, il software che permette di rilevare e raccogliere i dati temperatura/tempo di 30 apparecchiature.
Infine, per dirigere la cucina con un click, è nato Creative Control Machine Point 4.0: il software che può essere utilizzato con tutte le apparecchiature di cucina collegate all’unità centrale. In questo caso, allo chef basta inviare alla macchina la ricetta, indicare procedure e ingredienti, tempi di cottura e i parametri necessari per la preparazione del piatto. Il sistema registra ogni fase e le variazioni apportate dall’operatore e, grazie all’autodiagnostica, segnala le eventuali anomalie di processo e funzionamento, così da garantire la massima sicurezza dall’inizio alla fine del processo.
Per maggiori informazioni sui prodotti Nilma, come macchine per la ristorazione, cucine industriali e attrezzature per la ristorazione, vi invitiamo a visitare il sito www.nilma.it.
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Antonello Colonna Vallefredda Resort Spa
Apre il resort del noto Chef tra arte culinaria, natura e benessere
Roma, 7 giugno 2012 – L’innovativa creatura concepita dal genio di Antonello Colonna, è ormai realtà: un viaggio esperienziale attraverso i cinque sensi alla scoperta di un microcosmo firmato Antonello Colonna.
Dopo mesi di lavori e rifiniture apre finalmente al pubblico l’Antonello Colonna Vallefredda Resort & SPA: da oggi è possibile scegliere questa suggestiva ambientazione per eventi, mostre d’arte, manifestazioni di ogni genere e ovviamente ristorazione.
La tenuta di Labìco, particolare esempio di architettura ipogea, racchiude in un guscio avveniristico composto da tunnel e ponti, una casa privata di 3000 mq, un albergo del gusto, un’azienda agricola, un ristorante, una temporary gallery e spazio per eventi e molto altro.
L’elasticità camaleontica degli arredi, magicamente miscelata alla fungibilità degli spazi, fa dell’Antonello Colonna Vallefredda Resort & SPA un palcoscenico esclusivo dove organizzare eventi di ogni genere, da manifestazioni culturali a feste private, da congressi a pranzi di lavoro, da conferenze a presentazioni aziendali.
Matrimoni, compleanni, sfilate di moda, esposizioni d’arte e servizi fotografici possono trovare nella tenuta dello Chef la scenografia ideale dove a fare da padroni ci saranno la ridente campagna laziale, un’attenta cura al dettaglio e l’inconfondibile stile all’Antonello Colonna.
Particolare importanza è dedicata al cibo, vero cuore e motore dell’intero progetto, che trova la sua massima espressione nel ristorante dell’Antonello Colonna Vallefredda Resort & SPA, in cui le prelibatezze preparate ad arte dalle abili mani del Resident Chef Adriano Baldassarre, con Antonello Colonna come direttore d’orchestra, delizieranno il palato dell’ospite più esigente.
Soddisfatta la vista con il meraviglioso panorama, appagato il palato e l’olfatto con odori e sapori, il centro benessere completa l’esperienza sensoriale rilassando l’udito con i meravigliosi suoni della natura e stimolando il tatto con hammam massage, l’hot and cold stone therapy, il massaggio svedese, il massaggio anti stress praticati da mani esperte e qualificate.
Chiunque abbia voglia di evadere dallo stress quotidiano troverà all’’Antonello Colonna Vallefredda Resort & SPA la possibilità di regalarsi momenti di estremo piacere: i servizi SPA e la ristorazione accoglieranno anche i singoli ospiti per la sola giornata.
Le camere, 8 de luxe di 40 mq e 4 gran deluxe di 50 mq dotate di aria condizionata a regolazione individuale, minibar, televisione satellitare, telefono, internet via cavo e wi-fi, cassaforte ed una linea cortesia personalizzata, rappresentano il massimo del comfort e permetteranno di scoprire che anche dormire può essere un piacere indimenticabile.
Completamente fuori dal mondo ma a due passi dal Colosseo, l’Antonello Colonna Vallefredda Resort & SPA ha una posizione d’eccezione, con un parco naturale di 20 ettari, ed è il luogo ideale dove perdersi e ritrovarsi, con una sensazione di pace e benessere che avvolge, passeggiando con il corpo e con la mente circondati da un paesaggio che evoca lontani ricordi, tra campi di grano e di papaveri, castagneti, noceti e alberi di frutta dai sapori dimenticati.
12 esclusive suite dotate di orto-giardino e avvolte dalla luce naturale, una trattoria di campagna, un ristorante gourmet, un centro benessere con piscine, la temporary gallery per esposizioni, aree per eventi anche all’esterno: l’Antonello Colonna Vallefredda Resort & SPA rappresenta un’ambientazione unica e indimenticabile per riunioni di lavoro, congressi, sfilate di moda, ricevimenti, mostre d’arte e quanto altro il pensiero possa immaginare.
A pochi passi, poi, un cancello di legno apre le porte dall’Agricola Colonna, un luogo magico, dove immergersi in un’oasi di pace, circondati da un vero ambiente rurale con campi coltivati, asini, maiali, capre, papere, galli, galline, cani e gatti.
In cima, uno splendido rifugio, vero e proprio One Room Hotel, con arredi ricercati adatti al contesto che regalano un’atmosfera unica e in assoluta simbiosi con il territorio circostante: una suite corredata di tutti i servizi, compresa la cucina ed uno speciale “servizio maggiordomo” in linea con il contesto, ideale per fughe romantiche o per set fotografici, con vetrate affacciate sul silenzio della campagna.
Per informazioni e/o prenotazioni: Antonello Colonna Vallefredda Resort & SPA
52 Vallefredda, 00030 Labico – Roma,
tel. 06.9510032 – fax 06.9511000 www.antonellocolonna.it
[email protected]@antonellocolonnaresort.it
Ufficio stampa: IMAGINE Communication
Via G. Barzellotti 9/ 9b – 00136 Roma
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Mariantonietta Petruzzella: [email protected]
Lucilla De Luca: [email protected] cell. 335.5839843
Per immagini in alta risoluzione e altre informazioni visitare la sala stampa online: http://www.imaginecommunication.eu/it/sala-stampa/ http://www.antonellocolonnaresort.it/
Nilma a IPACK – IMA con il sistema Cook&Chill
Efficiente, sicuro e garantisce cibi gustosi, come appena cucinati: il sistema progettato dall’azienda risponde in pieno alle esigenze dei centri cottura, della grande ristorazione e del comparto delle industrie alimentari. Appuntamento a Milano con molte altre novità dal 28 febbraio al 3 marzo.
Nilma, leader nella produzione di impianti e attrezzature per la ristorazione collettiva e l’industria alimentare, parteciperà alla prossima edizione di IPACK – IMA 2012, uno dei principali appuntamenti fieristici internazionali nel settore delle tecnologie di packaging, processing e logistica interna. In occasione dell’appuntamento, che si svolgerà a Milano dal 28 febbraio al 3 marzo, l’azienda presenterà una selezione dei propri prodotti per la preparazione, la cottura e l’abbattimento degli alimenti. Tra le ultime novità spicca il sistema Cook&Chill che permette di preparare in modo ottimale ogni tipo di ricetta, nel pieno rispetto delle normative HACCP.
Il sistema è pensato per gli operatori della grande ristorazione, del catering e per il comparto delle industrie alimentari e offre numerosi vantaggi, fra cui quello di poter centralizzare e programmare la produzione, ottimizzando costi di gestione e risorse. Ma non solo, questo sistema permette di differire nel tempo la fase di preparazione dei pasti dalla distribuzione, grazie al rapido abbattimento della temperatura. I cibi preparati vengono poi conservati in armadi refrigerati ed avranno una shelf life di almeno 20 giorni prima della riattivazione. Efficiente, sicuro, il sistema Cook&Chill garantisce cibi gustosi come appena cucinati agli utenti finali. Le tecniche di riattivazione utilizzate possono essere diverse – riattivazione in acqua bollente per pasta o riso, in padella, in brasiera per salse, ragù e spezzatini, in forni a vapore o misti o, per piccole porzioni, quelli a microonde – ma il risultato non cambia: le pietanze preparate con il sistema Cook&Chil sono in grado di soddisfare i palati più esigenti.
Sul nuovo sito dell’azienda è possibile trovare ulteriori informazioni sia sul sistema Cook&Chill che su tutti gli altri prodotti Nilma: macchine per la ristorazione, cucine industriali, attrezzature per la ristorazione. Ogni macchina è dotata di una scheda tecnica molto dettagliata e di un apposito tool per richiedere un preventivo allo staff dell’azienda.
In attesa di visitare lo stand (Pad 15P, Corsia C73) alla prossima edizione di IPACK – IMA, vi aspettiamo sul sito www.nilma.it
Contatti:
Layoutweb, Layout Advertising Group
Public Relation Department
Simona Bonati
E-mail: [email protected]
www.layoutweb.it
Prodotti per ristorazione: la rivincita dei surgelati
Sono passati più di ottant’anni da quando è stata introdotta una delle più grandi innovazioni nel mondo dei prodotti per ristorazione: il processo di surgelazione.
Correva l’anno 1928 quando Clarence Birdseye creò il primo sistema di surgelamento dei prodotti alimentari. L’inventore statunitense scoprì che più velocemente viene surgelato un alimento, maggiore sarà la sua qualità apprezzabile durante la consumazione.
Tutto ciò portò ad una rivoluzione, sia nel mercato della ristorazione che in quello della grande distribuzione alimentare. Grazie alla scoperta si capì che i cibi surgelati possono arrivare ad una conservazione anche superiore ai dodici mesi, rendendoli sfruttabili in moltissimi ambiti di lavoro.
Successivamente a questo evento nacquero le prime tecniche per il mantenimento del freddo e, conseguentemente, della qualità dei prodotti alimentari.
I surgelati subiscono comunque delle alterazioni organolettiche e nutritive, per esempio la denaturazione delle proteine. Ci si chiede allora quale grande caratteristica renda i surgelati così appetibili. La risposta è semplice: la qualità.
Pensate che il contenuto di vitamine dei prodotti alimentari surgelati è maggiore in confronto ad articoli freschi conservati per più di ventiquattro ore.
Bisogna dunque eliminare gli ultimi preconcetti esistenti su questa possibilità e anzi sforzarsi per cercare di sfruttare al massimo i vantaggi forniti dal processo di surgelazione.
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Sicurezza e prodotti alimentari, ecco le ultime novità
I mesi di Ottobre e Novembre sono destinati a molti concorsi, soprattutto riguardanti la lavorazione dei prodotti alimentari. I concorsi culinari sono moltissimi, ma quelli inerenti alla ristorazione di qualità rimangono pochi (fortunatamente). Tra questi uno dei più importanti è sicuramente il “Premio Italia a Tavola” che ogni anno viene assegnato nel campo della ristorazione aziendale/collettiva.
L’edizione 2011 è stata vinta dalla società che gestisce i pasti all’interno dell’azienda Eni. Più di dodicimila dipendenti quotidianamente usano il servizio di ristorazione collettiva offerto da Eni Servizi, mangiando prodotti alimentari sicuri e di provenienza certificata. Ogni giorno migliaia di persone si nutrono con carne italiana di prima scelta, prodotti surgelati ad alto tasso nutritivo e altri articoli sicuri e gustosi.
Altro fattore determinante per l’assegnazione del premio è stata la sensibilizzazione ambientale: tutti gli accessori per il momento del pranzo sono assolutamente biodegradabili. L’ambiente dunque inizia a determinare scelte importanti, anche nel fantastico mondo della cucina.
L’occasione della consegna del premio è stata un’opportunità per fare un punto della situazione sul mercato italiano e in particolare sulla sicurezza alimentare. La contraffazione dei prodotti per ristorazione è un business che sta crescendo sempre più, soprattutto in Europa.
Tanti articoli provenienti dai mercati orientali invadono il nostro mercato e solo alcuni vengono fermati da controlli all’ingresso nel territorio italiano.
Un altro problema riguarda invece l’italian sounding ovvero la vendita di prodotti alimentari con nomi simili ai marchi originali. Tale fenomeno sta dilagando sul web, con molti siti di e-commerce che commercializzano questi articoli. Tutto ciò va ad influire sul consumatore finale, indifferentemente che acquisti dalla grande distribuzione o che utilizzi indirettamente queste merci attraverso la ristorazione.
La sicurezza alimentare è dunque sempre al centro dell’attenzione degli organi competenti, per evitare contraffazioni e frodi. Nonostante l’impegno però, questa attività deve essere ulteriormente implementata, magari costituendo un ente nazionale adibito a tutelare la sicurezza alimentare.
Scopri le ultime novità sui prodotti alimentari per ristorazione.
I servizi innovativi portano aria nuova al canale Horeca
Il canale Horeca nel corso degli ultimi mesi ha subito molti più cambiamenti che durante gli ultimi anni. Moltissime aziende che si occupano di distribuzione di prodotti alimentari hanno sentito il peso della crisi economica e, non essendosi evolute, hanno chiuso l’attività o ridotto drasticamente il proprio business. Di certo non sono state d’aiuto le dimensioni di queste piccole aziende: più dell’85% delle imprese impegnate nel catering e nel canale Horeca contano su dimensioni molto limitate e ciò ha condizionato l’andamento del relativo mercato.
In particolare, sempre riferendosi agli ultimi mesi, c’è stato uno sbocciare di prodotti alimentari a basso costo (e di qualità scadente) che, in un primo momento hanno dato grosse soddisfazioni agli esercizi pubblici, agli hotel, ai ristoratori, etc., ma poi lo scarso valore qualitativo si è ritorto contro, facendo cadere i fatturati.
Oggi il futuro delle forniture alimentari punta tutto sulla qualità. Chi infatti vive la propria mansione in un’ottica di medio-lungo periodo avrà un feedback positivo, proporzionale alla bontà dei prodotti offerti.
Di conseguenza sarà fondamentale, per tutti i distributori Horeca, evolvere i propri servizi assicurando quel valore aggiunto che poi ritornerà mutato in fatturato.
E-commerce, risparmio energetico, innovazione tecnologica costante, customer care di qualità, logistica elastica e dinamica sono solo alcuni servizi che permettono di essere trendsetter del canale Horeca e del settore catering.
Scopri le ultime novità del canale Horeca
Vitrum Gourmet Festival, la ristorazione in fiera
L’alta ristorazione sarà protagonista al Vitrum 2011, la fiera più importante nel panorama italiano per il mercato del vetro. L’evento, per la prima volta in 25 anni di storia, ingloberà al suo interno una manifestazione con 4 Chef di livello internazionale.
I quattro maestri della cucina sono stati selezionati in base a capacità e fama, per garantire piatti e soluzioni culinarie raffinate e prelibate.
Il ristorante sarà allestito al padiglione 22, in modo che tutti i visitatori possano beneficiare di una nuova esperienza, vivendo una cucina di alto livello e vedendo come operano i professionisti del settore.
L’obiettivo dell’unione dei due eventi è quello di combinare la storia del vetro con quella della cucina, dando agli ospiti diverse soluzioni d’arte che da sempre caratterizzano il panorama italiano.
Il food & beverage entra pian piano anche in nuovi ambiti, grazie all’esperienza e alla capacità dei professionisti della ristorazione, che sanno coniugare il piacere dell’arte culinaria a settori apparentemente estranei.
Un evento di spicco dunque che rinfrescherà l’immagine del Vitrum e porterà tante novità alla manifestazione, sempre d’interesse anche per gli ospiti internazionali. I visitatori stranieri sono in costante crescita e la cucina “made in italy” sarà uno stimolo in più per aumentare le entrate all’evento.
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Prodotti surgelati: l’USDA mette in allarme i consumatori italiani
Pochi giorni fa l’ultimo allarme che coinvolge prodotti surgelati e prodotti freschi provenienti dalla Turchia. I controlli sono sempre più frequenti e, per questo motivo, le notizie di irregolarità nelle forniture alimentari sono all’ordine del giorno.
Questa volta si tratta di Salmonella e l’allarme è stato lanciato dall’USDA, il dipartimento americano che si occupa di controllare i consumi alimentari. Il problema è costituito da carne di tacchino (allevato a terra) che sembrerebbe essere all’origine di diversi casi di salmonellosi in molti stati. Alla base di questo allarme sta un’indagine di tipo epidemiologico che ha rilevato il rapporto tra la carne di tacchino consumata e la comparsa di malattie in zone differenti.
Le preoccupazioni, prima ancora delle certezza delle analisi, hanno subito interessato anche il mercato italiano, perché la stessa carne viene importata anche nel nostro paese.
I prodotti alimentari per la grande distribuzione e quelli per la ristorazione subiscono una grande quantità di controlli, che ci consentono di evitare gravi infezioni o malessere. Sta a noi però la scelta della fonte dalla quale approvvigionarci, ricercando aziende di forniture alimentari che possano garantire una certificazione dei processi e una qualità elevata dei prodotti messi in commercio.
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Le forniture alimentari per la ristorazione
Le forniture alimentari hanno risentito profondamente della crisi economica degli ultimi anni. Il drastico calo del potere d’acquisto da parte di chi gestisce un pubblico esercizio ha aiutato la nascita e lo sviluppo di canali insicuri e non adeguati per la distribuzione alimentare.
Proprio pochi giorni fa, a Lanciano, sono stati sequestrati ben 80 kg di prodotti avariati. La merce deteriorata comprendeva articoli come carne d’anitra, polli, formaggi e verdure. Tutti questi sono elementi primari per chi gestisce un’attività di ristorazione e vanno direttamente a colpirne i clienti. I prodotti alterati sequestrati dalle forze dell’ordine erano infatti destinati al rifornimento di molti ristoranti abruzzesi. Ora i NAS sono all’opera per capire se altra merce avariata fosse già stata distribuita.
Le forniture alimentari per la ristorazione formano un business che attrae molte persone ed è naturale che si costituiscano aziende e processi che tentano di truffare il prossimo. I danni purtroppo non ricadono solo sui ristoratori e su chi gestisce un pubblico esercizio, ma soprattutto su noi clienti di pizzerie, ristoranti, pub, bar, etc.
I prodotti alimentari per la ristorazione devono essere sottoposti a rigidi controlli e garantire un guadagno corretto a chi li produce. In Italia la situazione è abbastanza eterogenea e le aziende distributrici di articoli alimentari che possano assicurare un processo controllato e certificato di acquisizione della merce sono poche.
Scopri le ultime novità sulle forniture alimentari per la ristorazione.
Le forniture alimentari determinano la nostra alimentazione
Le forniture alimentari sono, a mio avviso, il primo passo verso il benessere psico-fisico. La distribuzione dei prodotti alimentari ci permette nel quotidiano di poter avere qualsiasi prodotto, che può anche essere dannoso per la nostra salute. L’approvvigionamento è un’attività “nascosta”: essendo dedicata solo agli esercizi pubblici, non riscontra l’interesse delle persone in generale. Invece, dobbiamo porre attenzione a scegliere i ristoranti, le pizzerie, mense, pub, etc. che possono garantire prodotti sani e nutrienti, possibilmente certificati.
Quando ci rechiamo a pranzare o a cenare presso un esercizio pubblico, consumiamo alimenti già selezionati da qualcun altro. Per questo motivo è fondamentale la nostra scelta di locali che possano garantire un approvvigionamento alimentare sicuro.
A Roma, la settimana scorsa, è stato presentato un nuovo modello di sana alimentazione in base a studi approfonditi del Barilla Center for Food & Nutrition. Gli esperti hanno proposto il concetto di doppia piramide, dove tutti i prodotti sono necessari, devono solo essere alternati correttamente. Carne e pesce, tanto per fare un esempio, restano alimenti basilari di una nutrizione salutare se mangiati al massimo 3 volte la settimana.
Ogni alimento quindi ha le proprie peculiarità, l’importante è che sia mantenuto in un ambiente idoneo, che provenga da fornitori certi e sia cucinato secondo le normative vigenti.
Vi ho convinto? La distribuzione dei prodotti alimentari, anche se è un’attività che non ci coinvolge direttamente, va a toccare la nostra vita di ogni giorno. Facciamo attenzione, mangiare bene significa anche vivere bene.
Scopri le ultime novità sulle forniture alimentari certificate.
Una nuova spinta per i prodotti per ristorazione biologica
I prodotti per ristorazione sono sempre sotto l’occhio critico dei garanti del settore, soprattutto ora che la tendenza al biologico è più forte. Gli alimenti per ristoranti spesso sono contraddistinti da marchi a carattere biologico, senza però averne la totalità delle caratteristiche. Per questo motivo le normative che regolamentano l’ambito sono quasi all’ordine del giorno e vanno ad interessare tutti gli addetti del settore: chef, cuochi, proprietari di bar, alberghi, trattorie, osterie e tutti quelli che sono impegnati nella ristorazione.
Pochi giorni fa FederBio (Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica) e Città del Bio (associazione comuni ed enti locali che promuovono un’economia “naturale”) hanno firmato un protocollo d’intesa per favorire lo sviluppo degli alimenti biologici in tutto il settore della ristorazione collettiva, privata e pubblica.
Mense, scuole, bar, pub e tutte le altre attività che beneficiano della ristorazione collettiva saranno interessate da questa novità, che porterà aria fresca nel difficile campo dell’educazione alimentare.
Complice la crisi economica, gli alimenti per ristoranti di tipo bio e per gli altri servizi di catering hanno subito un rallentamento, per questo si cerca di aiutare la diffusione dei prodotti “green” con collaborazioni e intese.
A volte, nella selezione dei prodotti per ristorazione non diamo troppa importanza al carattere biologico della merce, magari anche perchè i nostri clienti non avanzano ancora queste particolari richieste. Il biologico non è solo una tendenza, ma un modo differente di gustare gli alimenti e di avere cura di sè stessi.
Scopri le ultime novità sui prodotti per ristorazione biologici.