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Quest’anno alla fiera Arte Padova la storica Milano Art Gallery ospiterà gli scatti di Pier Paolo Pasolini

Occasione imperdibile nel contesto della rinomata Fiera Arte Padova edizione 2014, prevista dal 14 al 17 Novembre, dove all’interno dello stand n. 74, padiglione 7, della storica galleria milanese “Milano Art Gallery” che ha sede in via Alessi 11 a due passi dalla zona del Duomo e del centro cittadino, sarà possibile visionare una corposa serie di immagini fotografiche, dedicate all’illustre Pier Paolo Pasolini. L’esposizione è organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes.

Gli scatti d’autore sono frutto dell’esperto lavoro compiuto dal noto maestro Roberto Villa, che ha seguito Pasolini sul set durante le riprese del celebre capolavoro cinematografico “Il fiore delle mille e una notte”. Al riguardo Villa spiega “Una delle caratteristiche peculiari di questi scatti emerge nel fatto, che chi è guardato guarda a sua volta e si pone a una distanza, che appartiene ad altri secoli, ad altra cultura, ad altra religione, a un universo di codici, elementi, segni, che non ci sono mai stati famigliari generando un intreccio spazio-temporale e una commistione simbologica di intensa armonia emozionale”.

In riferimento al film Pasolini dichiarò in un’intervista rilasciata nel 1974 “Il fiore delle mille e una notte è un lungo viaggio e l’eroe o gli eroi, sia pure molto passivamente hanno il passo eroico di chi si sottopone a una grande prova. Con questo film finisce una trilogia, il mio più ambizioso esperimento, il mio tentativo più ambizioso, che mi è costato più attenzione formale e impegno stilistico. È facile il film politico-ideologico, assai più difficile è fare il film puro, ricercare la pura affabulazione come nei classici, tenendosi fuori dalle ideologie, ma evitando al tempo stesso di cedere all’evasione. Più di un elemento ideologico è nascosto in questo film, il principale è la nostalgia di quel passato, che ho cercato di ricreare sulle schermo”.

Salvo Nugnes commenta “In questa mostra ci saranno immagini di profonda suggestione, avvolte in una toccante cornice rievocativa, che mette in luce e ricostruisce i momenti più salienti delle riprese di un film, che segna una tappa fondamentale nel percorso cinematografico del grande Pasolini e permette di coglierne una visione diversa, davvero molto interessante”.

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“Spoleto incontra Venezia”: un’inedita retrospettiva fotografica in omaggio a Pier Paolo Pasolini in una mostra curata da Sgarbi presso il nobile Palazzo Rota Ivancich

La grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” sta per aprire ufficialmente nell’incantevole contesto di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi e diretta dal manager produttore Salvo Nugnes, dal 28 settembre al 24 ottobre 2014. Il pregiato Palazzo Rota Ivancich, secolare dimora nel centro cittadino, nelle vicinanze di San Marco, accoglierà nell’occasione un’inedita retrospettiva fotografica in omaggio a Pier Paolo Pasolini. Scatti d’autore di rara bellezza e autentica suggestione realizzati dal maestro fotografo Roberto Villa durante le riprese sul set del famoso film “Il fiore delle mille e una notte” di cui Pasolini fu regista all’epoca, nei tre mesi di durata della lavorazione cinematografica.

Attraverso questa carrellata di immagini rievocative di forte intensità è possibile ripercorrere e addentrarsi nell’avvincente viaggio del film, osservando l’universo figurativo e antropologico scelto da Pasolini e la realtà di corpi e luoghi yemeniti e persiani, dove il poeta-regista ha strutturato e ambientato una parte del proprio scenario in chiave onirica. Il fascino coinvolgente delle visioni immortalate risiede nell’aver carpito e delineato i dettagli del mosaico antropologico e ambientale, alimentato dalle luci speciali, dai cromatismi e dalla fisicità stessa degli abitanti divenuti comparse recitanti. Si evince la componente di spontanea ed immediata espressività e la storia raccontata nei gesti abituali, nelle posture, negli sguardi accesi o spenti, nelle pieghe delle labbra incuriosite, abbandonate o stanche.

Una delle caratteristiche peculiari più significativa, emerge nell’istante in cui chi è guardato guarda a sua volta, e si pone a una distanza che appartiene ad altri secoli, ad altra cultura, ad altra religione, a un universo di codici, elementi e segni, che non ci sono mai stati familiari, generando un intreccio spazio-temporale e una commistione simbologica di stupefacente armonia emozionale.

Sgarbi ha dichiarato “si vede il racconto di un viaggio intorno a Pasolini nelle fotografie di Roberto Villa, che accompagnando il regista sul set del film nello Yemen, in Eritrea, in Etiopia ha fatto come un viaggio iniziatico”.

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“Spoleto Arte” espone gli scatti di Roberto Villa dedicate al Maestro Pier Paolo Pasolini

Grande risonanza e attenzione mediatica per le attesissime mostre di “Spoleto Arte”, con la curatela del Professor Vittorio Sgarbi e l’organizzazione del manager Salvo Nugnes, che si svolgeranno dal 27 giugno al 24 luglio presso lo storico Palazzo Leti Sansi, a Spoleto, in Piazza del Mercato, cuore pulsante della città.

 

In esposizione straordinaria una nutrita carrellata d’immagini fotografiche inedite, realizzate dal maestro Roberto Villa, in omaggio all’illustre Pier Paolo Pasolini, ispirate dal set delle riprese del famoso film “Il fiore delle mille e una notte”, un capolavoro cinematografico risalente al 1974. Attraverso questi scatti d’autore di forte intensità espressiva è possibile ripercorre e addentrarsi nel viaggio del film, osservando l’universo figurativo e antropologico, scelto da Pasolini e la realtà di corpi e luoghi yemeniti e persiani, dove il poeta-regista ha strutturato e ambientato una parte del proprio sogno.

 

Il fascino coinvolgente delle raffigurazioni risiede nell’aver carpito e delineato i dettagli del mosaico descrittivo d’insieme, alimentato dalle luci speciali, dai cromatismi e dalla fisicità stessa degli abitanti, diventati per l’occasione delle comparse recitanti. Si evince la componente d’immediata e genuina spontaneità interpretativa, con una narrazione raccontata attraverso i gesti abituali, le posture, gli sguardi accesi o spenti, le pieghe delle labbra incuriosite, abbandonate o stanche.

 

Pasolini dichiarò in un’intervista rilasciata nel 1974 “Il mio film -Il fiore delle mille e una notte- è un lungo viaggio e l’eroe o gli eroi, sia pure molto passivamente, hanno il passo eroico di chi si sottopone a una grande prova. Con questo film finisce una trilogia, il mio più ambizioso esperimento, che mi è costato più attenzione formale e impegno stilistico. E’ facile il film politico-ideologico. Assai più difficile è fare il film puro, ricercare la pura affabulazione come nei classici, tenendosi fuori dalle ideologie, ma evitando al tempo stesso di cedere all’evasione. Più di un elemento ideologico è nascosto in questo film, il principale è la nostalgia di quel passato, che ho cercato di ricreare sullo schermo“.

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Palazzo Ducale dopo la Milano Art Gallery diretta dal manager Salvo Nugnes espone le opere di Roberto Villa

Continua la scia dell’acclarato successo ottenuto dalla mostra fotografica “Il fiore delle mille e una notte” dedicata a Pier Paolo Pasolini, che dalla storica ” Milano Art Gallery ” in via Alessi 11 a Milano, dove è stata esposta di recente con l’organizzazione del manager, produttore di grandi eventi Salvo Nugnes, si è spostata nel rinomato contesto del Palazzo Ducale a Genova, dove resterà allestita dal 3 al 21 Maggio 2014.

 

In esposizione i suggestivi scatti d’autore, realizzati dal maestro Roberto Villa sul set del celebre film “Il fiore delle mille e una notte” che parlando di quell’esperienza così speciale racconta “il mio lavoro fotografico consisteva nel muovermi all’interno e all’esterno del set per catturare le immagini del -coro- e dei singoli attori, per descrivere i posti e le persone, per cogliere volti ed espressioni”.

 

E prosegue spiegando: “Cercavo la luce della pittura fiamminga. Usavo il 24 mm, con un’ampiezza d’angolo di quasi 100° e le figure erano vicine. Non lavoravo solo con il teleobiettivo. Usavo tutta la gamma degli obiettivi, dal grandangolare al 200-400, calibrandola sulle esigenze volta per volta. Fotografavo molto anche l’esistente, l’umanità circostante. Ho sempre rifiutato l’uso del flash per la sua illuminazione artificiale e non lo usavo. La luce-ambiente può essere -altamente pittorica-. Ero affascinato dalla fisicità dei volti”.

 

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Milano Art Gallery – L’Accademia della Cultura organizza con il grande Roberto Villa corsi di fotografia

Il rinomato Spazio Culturale milanese “Milano Art Gallery”, dopo aver ospitato artisti da tutta Italia ed aver organizzato mostre ed eventi di grande rilievo e risonanza, da quest’anno diventa anche “Accademia della Cultura”, ospitando importanti insegnanti, riconosciuti a livello nazionale ed internazionale.

 

Tra gli esperti docenti, il fotografo Roberto Villa, fotografo affermato e studioso di comunicazione, che da sempre lavora con televisioni, quotidiani, istituti, gallerie, riviste come Vogue, Playboy e National Geographic, aziende come Mitsubishi, Olympus, Philips ed editori come Rizzoli e Rusconi. Villa, famoso per aver immortalato numerosi volti noti del passato, ha collaborato, tra i molti, con personaggi del calibro di Pier Paolo Pasolini, Alberto Sordi e Giorgio Albertazzi.

 

Dai cenni storici ai confronti con altre forme d’arte e linguaggi, come pittura, musica, letteratura, internet e cinema, alle differenze tra fotografia digitale e analogica, Roberto Villa, tramite mirati incontri formativi, insegnerà l’Arte della fotografia, dimostrando, che non si tratta di un semplice “scatto con il cellulare” ma di una vera e propria forma artistica.

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