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Fabe “Guerra d’orgoglio” il primo Ep del cantautore torinese

Una raccolta di cinque brani autobiografici che si arricchiscono di sfumature indie/rock 

 

Guerra d’orgoglio” è una raccolta di cinque brani autobiografici, uno storytelling in cui testi e musica descrivono un malessere diffuso e una generale insoddisfazione. Cinque canzoni, ognuna con la sua storia, che insieme compongono un progetto poliedrico, in cui ogni parola ha un peso e riprende un momento specifico della vita del suo autore. 

Il legame fra i brani, oltre che nel modo di narrare, resta nel suono: un cantautorato moderno con influenze indie/rock e rap. 

 

«Per me la musica è un confessionale dove posso sfogare liberamente le mie ansie, metterle nero su bianco aiuta ad alleviarle. Parte tutto da una chitarra e nonostante io non sia un musicista che sa leggere la musica riesco a comporre seguendo il mio istinto e una certa libertà che la musica sa dare». Fabe

 

Track by track 

 

Guerra d’orgoglio

La richiesta di ascolto di un figlio che cerca un rapporto non conflittuale con i propri genitori. Il brano che dà il nome all’Ep, descrive quelle situazioni in cui l’orgoglio prende il sopravvento ed edifica muri invisibili, apparentemente invalicabili, formati dal logorio e dal deterioramento dei rapporti affettivi. 

 

Molesta

Musicalmente un tributo agli anni Novanta, nelle parole l’incertezza di un nuovo amore che si scontra con la voglia di assaporare nuovamente l’emozione della prima volta e la paura di riprovare le brutte sensazioni raccontate in CDV. I due brani sono legati dallo stesso filo conduttore: la passione. 

 

Linea50

La sonorità varia in questo caso verso il rock, raccontando un incidente stradale, il trauma e le sensazioni che si provano prima, durante e dopo. È il brano più intimo dell’Ep, quello che Fabe stesso considera più “vero”. 

 

Gabbiani

Un brano tipicamente pop con l’attitudine consolidata della hit estiva e un testo impegnato, una riflessione sulle disuguaglianze sociali e il periodo della pandemia con un sound colorato e radiofonico. 

 

CDV 

La sigla abbrevia la frase “Cuore di veleno”, mentre la canzone racconta la storia di un’amore malato e possessivo, che sfocia nella follia. Musicalmente è il pezzo più indie dell’Ep. 

 

 

Etichetta: Autoproduzione

Release ep: 15 gennaio 2021 

 

BIO

Fabe” pseudonimo di Fabio Rapisarda è un cantautore e rapper torinese classe 1989. Nel 2014 fonda il duo acustico “FM” con il quale inizia a suonare nei club torinesi con più di cento serate all’attivo, presentando un repertorio di inediti scritti dallo stesso cantautore.

Nel 2015 a fronte dello scioglimento del duo, partecipa ai casting di “Amici” ed è lì che nasce il suo nome d’arte Fabe, in onore a Faber (De Andrè) e Fab (Fabrizio Moro), i suoi brani sono autoprodotti, piacciono, ma non riesce ad entrare nel programma.

Vincitore di “Musica è” 2016 con il brano “Guerra d’orgoglio” con cui trionfa anche a “San jorio” premiato dalla critica composta da Bungaro e Massimo Cotto, come miglior testo e canzone in gara. Sempre nel 2016 partecipa ad Area Sanremo.

Il 30 Giugno 2020 pubblica il suo primo singolo su Spotify “CDV” (Cuore di veleno) che fa da apripista al suo secondo singolo “Gabbiani”

I suoi brani in rete vengono condivisi in maniera costante e crescente, il tutto fa hype al suo terzo singolo “Linea50” pubblicato il 12 Ottobre 2020 e a “Molesta” pubblicato il 7 Dicembre 2020.

 

Contatti e social

 

Spotify https://open.spotify.com/artist/6S5vEcDe9RCS55PlTy2NAK?si=LtljKua_TOuMjVCuCi77JQ 

Instangram https://www.instagram.com/p/CIgbzxWDadL/?igshid=ywgaw5yk8i9r

Facebook https://www.facebook.com/FABE-100903308641334/

YouTube https://youtu.be/X5zlhHaxfC8

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Musica e Video

SOS Save Our Souls “Non mi fermare” è il terzo singolo estratto dall’album “ESSE O ESSE” in radio da venerdì 17 aprile

Non Mi Fermare - ESSE O ESSE - Youtube

Inoltre, a seguito dell’emergenza Corona Virus, la band ha pubblicato “Segnali”, un brano inedito strumentale extra disco, il cui ricavato verrà interamente devoluto agli Ospedali della provincia di Bergamo.

“Non mi fermare”, terzo singolo estratto dall’album ESSE O ESSE, è un brano che racconta di come i quattro componenti della band abbiano trasformato la loro passione in un lavoro:

«Scrivere, provare, suonare dal vivo nonostante tutto, malgrado i tanti ostacoli che ti portano spesso ad allentare la presa. È impossibile arrendersi quando sogni e fantasia non hanno limiti». SOS SAVE OUR SOULS.

Sulla scia di questo messaggio di risolutezza, assieme all’uscita di “Non mi fermare”, arriva anche la pubblicazione del pezzo inedito strumentale “Segnali”, i cui ricavi saranno destinati alle raccolte fondi del COM – Bassa Bergasmasca per gli Ospedali di Treviglio/Caravaggio e Romano di Lombardia e per la RSA – Anni Sereni di Treviglio.

 

ASCOLTA IL BRANO STRUMENTALE “SEGNALI” QUI: https://spoti.fi/2wIFq1E

PER COMPRARLO QUI: https://bit.ly/34pFmQB


Dicono di loro

 

“Rock italiano, ben costruito, assolutamente radiofonico e senza velleità particolari”. Rumore  

“Il bel pop rock italiano di Bruco e compagni che ha ben poco da invidiare alla grandi produzioni (…) non si smentisce e non si svende in soluzioni scontate da cassetta”. Raropiù 

Esse o esse è un disco di esistenza e di resistenza”. Exitwell

“Esse o Esse porta l’ascoltatore per mano in un viaggio sonoro e lirico molto interessante, caratterizzato da una spiccata capacità descrittiva e da una profondità invidiabile”. Low Music

“Rock d’impatto senza scontate abrasività”. Musica Intorno

“Esse o Esse è un album schietto e appassionato, con cui i SOS Save Our Souls riprendono il proprio posto all’interno della scena rock italiana, dimostrando di poter ancora oggi dire la propria”. Non Sense Mag




Produzione artistica curata da Bruco e Cristian Rocco.

Registrato da Dario Ravelli (SuonoVivo) mix analogico.

Mastering curato da Giovanni Versari.

 

Gli SOS sono: 

Bruco – Voce 

Cristian Rocco – Chitarre 

Mauro Guidi – Basso 

Stefano Guidi – Batteria 

 

Radio date: 17 aprile

Etichetta: IAD RECORDS




BIO

Gli SOS Save Our Souls nascono nel ’93 da un’idea di Bruco (Marco Ferri), voce ed autore, a cui si uniscono inizialmente Milly Fanzaga alla batteria, Marco Manai al basso, Simone Trevisan alla chitarra ed Alex Monetti alle tastiere.Dopo alcuni mesiinizianouna intensa attività livein tutta l’Italia, partecipando ad importanti manifestazioni e rassegne come ilRock Café Live dove si sono esibiscono assieme ad artisti quali Ligabue, E.Finardi, Rats, Timoria, etc. Nello stesso anno vincono la più importante rassegna nazionale dedicata ai gruppi emergenti:Rock Targato Italia.  A luglio del ’94presentano, con una formazione senza tastiere, il loro primo album “De sang Froid”, all’Idroscalo di Milano,assieme a Negrita, Massimo Volume, Modena City Ramblers e la serata viene trasmessa in diretta da Rete 105 (Marco Galli). 

Ad ottobre partecipano alla manifestazione Casa Telethon assieme al cantautore Daniele Silvestri. Nello stesso anno registrano l’album “Negli Occhi”. Nel ’96 si conclude la lunga serie di concerti (174) di promozione che raggiunge le 5.000 copie di vendita. Tra il ’96 ed il ’97 si aggiunge al gruppo il chitarristaCristian Roccoe prosegue l’intensa attività di concerti. Nel ’97 esce il mini-album “Non mi fermare”. 

In questi anni gli SOS diventano una sorta di “bottega artigiana” per diversi musicisti sia in studio che dal vivo. Tra loro c’è il batteristaStefano Guidi. Nel febbraio 2000 viene raggiunta la finale a 8 gruppi di Sanremo Rock 2000. Negli anni seguenti prosegue l’attività live sino al 2003, anno in cui scompare prematuramente il bassistaMarco Manai,coautore di molti brani del repertorio SOS tra cui “Cuore”, “Ancora un’ora”, “Almodovar”, ecc.  Nel 2015 viene rimasterizzato e ristampato l’album “Negli occhi” sia in formato CD che in Vinile. Nel corso dello stesso anno riprende l’attività live con una serie di concerti che portano la band sino in Cina e precisamente a Shanghai in occasione della fiera Music China. 

Il Tour termina nel 2016 con un concerto alTeatro Filodrammatici di Treviglio (BG). Nel 2017 dopo alcuni concerti Bruco e Cristian Rocco decidono di lavorare alla pre produzione di nuovi brani, alla band si aggiungono Stefano Guidi alla batteria e Mauro Guidi al basso e. Nel dicembre 2017 il brano “Presidente”, appare nella compilation prodotta e distribuita daNDS Musicin allegato al mensileTribuna Magazine

Nel novembre 2018 tornano in studio per registrare un nuovo singolo “Ancora Vivere” presentato in anteprima il 5 dicembre 2018 al Teatro Brancaccio di Roma, in occasione dell’evento SLE18 organizzato da Italia Loves Sicurezza e Fondazione LHS. Il 12 marzo 2019 Bruco e Cristian Rocco si esibiscono in acustico a Palazzo Vecchio a Firenze per l’evento “Emozione forte non vuol dire morte”. A marzo – aprile 2019 registrano in studio con Il fonico Dario Ravelli, i brani che andranno a comporre il nuovo album “Esse o Esse”, pubblicato il 19 giugno. Il 9 maggio 2019 si esibiscono presso l’auditorium dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) come ospiti dell’evento “Uno spazio tra salute e sicurezza” con in platea 300 ragazzi delle scuole superiori di Roma. 

 

Contatti e social

 

“Segnali” è disponibile sul SITO degli SOS: https://bit.ly/34pFmQB

 

FACEBOOK www.facebook.com/brucosos/

TWITTER https://twitter.com/sosrockband

INSTAGRAM www.instagram.com/sosrock.band/

CANALE YOUTUBE https://www.youtube.com/user/brucosos1

SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/7Lt5DC1GtoJsTj2UgfQV6v

ITUNES https://geo.itunes.apple.com/it/artist/sos-save-our-souls/623762166?mt=1&app=music

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Christian Frosio “Anime leggere” in radio il singolo “universale” del cantautore rock bergamasco

Immensi spazi visivi e sonori per una canzone che racconta l’esistenza dell’uomo

Anime Leggere è il singolo che anticipa l’uscita dell’album di cantautorato-rock “Mille Direzioni”, primo lavoro del cantautore bergamasco.

È una canzone che l’autore definisce “universale” perché riguarda l’esistenza dell’uomo (così come di ogni cosa attorno). Musicalmente il brano si ispira alla figura del cerchio, in cui tutto scorre e ritorna: la canzone inizia e conclude con la stessa strofa e con la frase chiave “siamo anime leggere ma non ci accorgiamo che tutto scorre”. Il loop della batteria nelle strofe, l’andamento regolare e cadenzato del brano, sono volti a sottolineare questo movimento.

Anime Leggere è quest’uomo che vive all’interno dello scorrere inevitabile del tempo, apparentemente senza alcuna consapevolezza della propria caducità; è l’uomo che vive tra le inevitabili distanze che lo separano da chi gli sta intorno ma con i desideri latenti di avvicinamento che accomunano tutti. Le atmosfere del brano raccontano di spazi silenziosi e desolati: l’universo e la vita delle persone, il macro e il micro cosmo, immersi in un moto continuo, in un tempo solo apparentemente lento, statico e (forse) eterno.

Musica, testo, suoni, arrangiamenti e produzione sono stati interamente curati da Christian Frosio.

 

 

Mille Direzioni si compone di 8 brani diversi tra loro:

«La diversità dei brani deriva dall’esigenza del nucleo primario della canzone (voce e chitarra) di richiedere un proprio abito cucito su misura. Sono canzoni nate da un elemento scatenante (il “filo da sbrogliare” per dirla alla Montale) ma che si portano dietro un’esperienza maturata su un periodo più lungo. Le canzoni sono quindi esseri maturi e ben distinti tra loro che richiedono una cura e un rispetto particolare e personale». Christian Frosio

Il lavoro di arrangiamento e poi di registrazione/mixaggio in studio della canzone, ha richiesto quindi un’attenzione specifica diversa di volta in volta, che andasse a rispettare la personalità di ogni brano. Nei brani c’è una compartecipazione molto stretta di ogni strumento al risultato finale, in un lavoro in cui le chitarre intorno alla voce e al testo restano comunque l’elemento portante (essendo queste il nucleo originario con cui nasce la canzone). In questo senso le canzoni si prestano ad essere ascoltate sia nella versione studio, sia nella versione live in solo e in acustico (con cui il progetto verrà inizialmente proposto dal vivo), mantenendo comunque la loro integrità.

I testi affrontano tematiche esistenziali legate all’abbandono (sia di chi parte e sia di chi resta), al tempo che scorre, alla condizione di solitudine. Le atmosfere oniriche e la sfera immaginativa delle musiche e dei testi (intese come esperienza di speranza salvifica), permeano l’aspetto nostalgico delle canzoni che, seppur legate a tematiche di sofferenza e solitudine, nel cantato e nelle scelte sonore non vogliono restare confinate ad un senso di impotenza, ma al contrario sono protese alla volontà di reagire.

AUTOPRODUZIONE

Radio date: 6 dicembre 2019

Pubblicazione album: gennaio 2020

 

BIO

Christian Frosio è un cantautore bergamasco. Nato a Sant’Omobono Terme, piccolo paese di una piccola valle in provincia di Bergamo, a 6 anni comincia a suonare la chitarra e dieci anni dopo a scrivere le prime canzoni. Laureato al Dams Musica di Bologna (città che lo ha “adottato” per 9 anni) con una tesi sulla ricerca vocale di Demetrio Stratos, è cresciuto tra i vinili e le canzoni del cantautorato italiano.

Dopo l’esperienza maturata in qualità di chitarrista e cantante in diverse cover band rock attive sul territorio di Bologna, Bergamo e Brescia (tra cui una tribute band dei Dire Straits), inaugura il suo progetto “Mille Direzioni” (titolo omonimo del primo album) che lo vede curare interamente la scrittura, l’arrangiamento e la produzione dei suoi brani. Parte da qui il percorso che porta alle sessioni di registrazione dei brani del primo disco. Il 14 ottobre 2018 pubblica il suo primo brano/video musicale “Apri la Finestra”. Il videoclip, scritto e realizzato con Michele Bernardi, regista di numerosi videoclip di artisti italiani (Luci della Centrale Elettrica, Tre Allegri Ragazzi Morti, Colapesce), è finalista all’ “Experimental, Dance & Music Film Festival” di Toronto (Canada) June & December 2019 e al “Biella Music Festival”, Settembre 2019.

Il 13 dicembre 2018 pubblica “La Nostra Casa”, secondo video/brano musicale, anche questo interamente autoprodotto, di cui cura interamente la regia. Il video viene nominato tra i Best Music Video al Prisma Independent Rome Film Awards nel febbraio 2019.

Questi due primi brani sono esclusivamente fruibili nella versione video pubblicata su Youtube. Una seconda versione remixata e rimasterizzata è contenuta nell’album “Mille Direzioni”.

Christian Frosio suona voce, chitarra, basso, pianoforte e tastiere.

 

 

Contatti e social

SITO www.christianfrosio.com 

Youtube: www.youtube.com/channel/UCk6paGDENXHAHIduZrSwI7g

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10 hp “Mantide” il rock della band siciliana torna nel nuovo brano in radio dal 29 novembre

I lati oscuri e ambivalenti di un rapporto di coppia vengono raccontati nel singolo che anticipa l’album in uscita nel 2020. 

“Mantide” è un brano dall’inequivocabile impatto rock, asciutto, quasi essenziale grazie alla compattezza sonora del trio costituito da chitarra elettrica, basso e batteria.

La mantide, da sempre metafora di chi divora il compagno con l’inganno della seduzione, assume un ruolo dominante all’interno di un rapporto di coppia malsano basato sulla dipendenza, quasi un’intossicazione che spinge il partner a trasgredire e a violare le regole della società civile.

 

Radio date: 29 novembre 2019

Autoproduzione

BIO

I 10 HP nascono nell’estate del 2005 nell’entroterra siciliano.

Nel 2007 pubblicano l’album “Verde, Bianco e…Rock”. Finalisti al Festival Pub Italia, nel 2008 si classificano ottavi al festival Martelive, vincendo il premio “visibilità su YouTube” e ottengono il quarto posto e il premio “Miglior Arrangiamento” al Lennon Festival.

Sempre nel 2008 si classificano al primo posto nel contest Alice Tutta un’altra musica, entrando tra i 12 finalisti del Premio De Andrè. Nello stesso anno ottengono il quarto posto nella finale di Sanremo Rock. Nel 2009 sono terzi al Lennon Festival, tra i finalisti di Area 24 web music contest, del Transilvania music contest e tra i semifinalisti del Pop Rock Contest e del Tour Music Fest.

Nel 2010 vincono il Gallirecords Italia Festival, etichetta con cui pubblicano l’album “L’ennesimo errore”.

Nel 2012 sono tra i 12 finalisti del 62° Festival di Sanremo.

Nel 2014 suonano a Perm, in Russia.

Nel 2015 suonano ad Aarhus in Danimarca.

 

Contatti e social

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INSTAGRAM www.instagram.com/diecihpofficial/

CANALE YOUTUBE www.youtube.com/user/rock10hp

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Pia Tuccitto “E…” l’autrice del brano di Vasco Rossi incide la versione originale di una delle più belle canzoni d’amore di sempre

Il brano anticipa l’album “Romantica io” fuori dal 31 gennaio 2020. 

Era il 2004 quando Vasco Rossi, inserendola nell’album Buoni o cattivi l’ha fatta entrare nell’olimpo delle canzoni più belle della musica italiana, e la definì “…una carezza”. Ora però è la sua autrice Pia Tuccitto ad incidere la sua versione. Il brano è contenuto in “Romantica io”, il disco in uscita il prossimo 31 gennaio, giorno del suo compleanno. “Romantica io” è il terzo album della rocker, realizzato a distanza di alcuni anni da Urlo (Bollicine/EMI), il primo in libertà da vincoli discografici. In questo periodo di assenza Pia Tuccitto non si è mai fermata: ha pubblicato alcuni singoli, ha fatto concerti, ha prodotto e portato su più di 50 palchi con Federica Lisi, lo spettacolo ioelei, ha dipinto. Ed è proprio dipingendo che è nato il personaggio grafico che simboleggia l’album: si tratta dell’avatar che rappresenta La Rocker protagonista dell’immagine della copertina.

Prodotto da Pia Tuccitto e Luca Bignardi: Basso: Luca Bignardi – Chitarre: Massimo Varini – Batteria: Sam Gregory – Voce Pia registrata: Impatto Studio di Celso Valli (Bo) – Cori: Alessia Raisi. Registrato, Prodotto, Arrangiato, Mixato e Masterizzato da Luca Bignardi. Recording of the Drum: Mx Studios – Shanghai (Cina). Recording of Guitars Kymotto Music Studio Carpi (Mo). Recording of Bass and Backing Vocals: Music King Recording Studios – Shanghai (Cina). Mix & Mastering: Music King Recording Studios – Shanghai (Cina) 

Autoproduzione

Radio date: 10 gennaio 2019

Pubblicazione album: 31 gennaio 2020 

 

BIO

Pia Tuccitto è una cantautrice rock. Si laurea al DAMS con la tesi Il Rock al femminile, nel 1993 debutta al Festival per Voci Nuove di Castrocaro, non vince ma entra nella scuderia di Vasco Rossi. Come autrice scrive per Patty Pravo (2000) e per Irene Grandi (2003) entrambe prodotte da Vasco, con il quale ha condiviso il palco in importanti occasioni, come tre edizioni dell’Heineken Jammin’ Festival (2000 -2005-2008), al Rock R’evolution di Zocca, e come sua supporter in tour per 8 anni. Il debutto discografico è nel 2001 con Ciao Amore, un singolo prodotto da Pia per l’etichetta Bollicine di Vasco Rossi, al quale fa seguito un secondo singolo nel 2003, Quella Vispa di Teresa. L’anno seguente tra le canzoni della Rocker, Vasco sceglie E… .   Nel giugno del 2005 esce l’album d’esordio UN SEGRETO CHE, seguito tre anni dopo dall’album URLO, prodotto da Frank Nemola e Guido Elmi per l’etichetta Bollicine/EMI Capitol Music. Le foto di copertina sono di Efrem Raimondi.  Il 21 giugno 2009 Pia partecipa all’evento Amiche per l’Abruzzo. Cantante e autrice sì, ma ARTISTA a trecentosessanta gradi perché ogni forma d’arte le appartiene. Dall’incontro con Philippe Daverio è nata un’amicizia e una collaborazione con il fratello Christophe, che si è concretizzata nella Collezione Mutant Canvas #1 di Nicola Artico in cui il ritratto mutante con Pia è ripreso dall’opera “Ecate” di William Blake. Pia diventa modella per la fotografa Anna Rosa Gavazzi. Dall’ 8 aprile al 12 giugno 2011 Pia fa parte del Progetto fotografico di Monica Silva “L’io dentro me”. Nel maggio e ad ottobre del 2011 escono i due singoli da indipendente: Com’è bello il mio amore e Sto benissimo, quest’ultimo diventerà lo spunto e la colonna sonora de L’Italia di Pia. A novembre 2012 Pia viene invitata a rappresentare l’Italia in occasione del Festival del Mar Rosso Red Sea – Italian Festival ad Hurgada in Egitto, per celebrare l’incontro tra la cultura italo-egiziana. Il 29 ottobre 2013 esce il singolo intitolato 7 Aprile. Il 1° dicembre Pia è ospite con la band al Roxy Bar. Il 4 marzo 2014 la rocker partecipa alla seconda edizione de La strada e la Stella, spettacolo organizzato a Bologna, per ricordare Lucio Dalla. Il 16 aprile a WeLoveFreak, l’evento organizzato in ricordo di Freak Antoni Pia accompagnata dagli Skiantos canta “Ti rullo di Kartoni” e inizia con loro una collaborazione artistica. Il 28 agosto esce il nuovo singolo My Radio che, su invito del Ministero del Turismo Egiziano, viene presentato live al Cairo in occasione della 3° Edizione dell’Italian Egyptian Festival. Il 7 dicembre la Rocker presenta il suo My Radio Ep, prima raccolta contenente i 4 singoli da indipendente, alla Maratona musicale di Cantautrici e Cantautori organizzata dal MEI a Milano. Il 5 gennaio 2015 la Rocker è ospite al Teatro Petruzzelli di Bari, in occasione della 7° Edizione del Premio Mimmo Bucci e il 17 condivide il palco con Gianni Morandi, Cesare Cremonini, Francesco Renga, in occasione del grande spettacolo Starteraphy, organizzato da ANSABBIO all’Istituto Rizzoli di Bologna. A marzo viene pubblicato su iTunes e su tutti gli Store Digitali Que bonito mi amor, scritta insieme all’autrice madrilena Marghina Garcia, versione spagnola di Com’è bello l’amore singolo del 2011, anticipato dalla presentazione in anteprima internazionale su La Tecno Fm 88.3 di Buenos Aires (Argentina). Il 19 settembre viene presentato in Prima Nazionale a Bologna ioelei Tour, il nuovo progetto nato dalla collaborazione con Federica Lisi Bovolenta. Nello spettacolo si alternano le letture tratte da “Noi non ci lasceremo mai “– Ed.Mondadori 2013 alle canzoni di Pia. Del progetto ioelei ne hanno parlato quotidiani nazionali e i settimanali Donna al Top e F, le trasmissioni Barone Rosso, Roxy bar, Domenica In, Maurizio Costanzo Show, TV 2000, Rai 2 Rai 3, Rai Sport, SKY Sport, Radio 2, e Radio Dj. Il 4 ottobre 2019 esce il singolo “Tu sei un sogno per me”, Ft Federica Lisi. 

Il singolo è stato dato in esclusiva in Argentina a Dial RadioTV – 101.1 FM San Rafael – 103.9 FM Malargüe – 104.1 FM General Alvear – Mendoza. Il 10 gennaio viene presentato il singolo “E…” anticipando il disco “Romantica io” in uscita il 31 gennaio 2020. 

 

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Anthony “My light found in the rain” è il singolo che presenta il disco in uscita il 24 gennaio “Walking on tomorrow”

Il brano svela in chiave rock le sfumature più essenziali dell’amore, all’interno del mosaico inscenato dal primo album da solista ideato e curato dal songwriter, compositore, arrangiatore, chitarrista e produttore milanese.   

A volte basta chiudere gli occhi per vivere un’altra realtà, diversa da quella che si conosce, più intima e intensa di quanto chi ci sta accanto possa sospettare. Questa dimensione virtuale può sembrare ingannevole e forse un po’ lo è, ma resta del tutto umana e autentica nella sua imperfezione. Il tema dell’amore è senz’altro ricco e pieno di sfaccettature e in “Walking On Tomorrow”, “My light found in the rain” è l’unico brano che parla di amore nel senso più puro del termine. 

Walking On Tomorrow è il primo disco solista di Anthony. La sua vita, le sue esperienze, emozioni e sogni, sono tutte raccolte all’interno di questo album di cui Anthony è songwriter, autore, compositore, arrangiatore, chitarrista e produttore. La necessità di produrre qualcosa che fosse soltanto suo, senza influenze esterne, nasce proprio dall’urgenza di raccontarsi senza remore e nell’introspezione più totale, in cui il flusso creativo prende un’unica direzione supportata delle sue emozioni, paure, gioie, dolori e speranze.

 

Radio date: 10 gennaio 2020

Pubblicazione album: 24 gennaio 2020

Autoproduzione

BIO

Anthony è un compositore, autore, songwriter, arrangiatore e chitarrista nato a Milano il 2 ottobre 1985, che ha iniziato a suonare la chitarra all’età di diciassette anni profondamente influenzato dal Blues, dal Rock N’ Roll e dall’Hard Rock degli anni settanta e, soprattutto, ottanta. L’avvicinamento allo strumento della chitarra non è stato però immediato ma progressivo, fino a quando ha iniziato a diventare un mezzo espressivo nonchè il vero prolungamento della sua anima. Capito questo, Anthony ha iniziato a distaccarsi dalle band che avevano l’esecuzione di cover come unico obiettivo, dando il via a progetti che avessero la voglia e l’urgenza di scrivere brani propri. Fonda successivamente un gruppo, i Night Road con il quale scrive diversi brani e, fatta eccezione per qualche cover da proporre all’interno della scaletta, il percorso autorale e compositivo di Anthony inizia così ad essere decisamente più appagante. Nel frattempo, un’altra esperienza artistica ha cominciato a farsi strada in Anthony, quella delle collaborazioni con altri artisti sia in studio che live. Le influenze musicali dell’artista infatti, con il passare del tempo si erano articolate sempre di più. La musica folk italiana e straniera e la chitarra spanish hanno avuto un ruolo importante nel suo modo di comporre e suonare e, oltre alle collaborazioni, molte sono state le composizioni di Anthony in quella direzione artistica. Il 2013 è stato un anno di svolta nella sua vita in quanto, non potendosi dedicare alla musica in modo totale a causa di un lavoro ordinario che, seppur gli piaceva era comunque un limite in termini di tempo, ha deciso di licenziarsi per acquistare un piccolo locale che sarebbe diventato il suo piccolo studio di registrazione. Ha iniziato così a vivere solo ed esclusivamente di musica, insegnando chitarra e occupandosi di produzioni musicali quali Demo, Ep, Singoli. Con I Night Road le cose funzionavano bene, così come le collaborazioni musicali ma, sempre nel 2013 Anthony ha sentito l’urgenza di scrivere, comporre e produrre qualcosa che fosse soltanto suo, senza influenze esterne di nessun tipo. Nasce così il desiderio di creare un album solista nel quale raccontarsi. Nasce “Walking On Tomorrow”. Preso atto di questo, Anthony capisce che l’unico modo per dedicarsi completamente alla scrittura, composizione e produzione di un intero album, è quello di lasciare i Night Road ed è stato così che alla fine del 2013, inizia per lui una nuova avventura.

 

Contatti e social

www.facebook.com/AnthonyValentinoWOT/

www.instagram.com/anthonyvalentinowot85/?hl=it

www.anthonyofficial.com

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Roby Cantafio “Wally” è il brano che omaggia lo speciale rapporto che può instaurarsi fra esseri umani e animali

Partendo dal racconto di una storia personale, il rocker svela un lato intimo della propria sfera privata ed artistica e invita all’adozione degli animali che più ne hanno bisogno scagliandosi contro l’abbandono.

Il brano “Wally” nasce a seguito della scomparsa dell’amatissimo boxer dell’artista, Roby Cantafio. 

La canzone narra del rapporto speciale che si instaura tra un uomo e il suo cane, soprattutto se quest’ultimo è stato adottato dopo una situazione di abbandono e deprivazione e non è più giovanissimo. 

Nel brano si descrive il turbamento e il dolore per l’improvvisa mancanza del cane, solo in parte lenito dalla consapevolezza di aver regalato qualche anno di gioia e coccole a un animale altrimenti destinato al canile. 

Da qui il messaggio profondo del testo: «se si sceglie di adottare un cane, cercate di aprire il cuore a chi ha meno speranza degli altri, a un cane magari già anziano o non in perfetta forma, perché l’amore che gli si dona sarà sempre poco in confronto a quello puro e incondizionato che il cane saprà donare». Roby Cantafio

 

 

Il brano è registrato in parte nello studio di Roby RKC Studios, ed è stato mixato dal suo produttore Ettore Diliberto. Nel brano Roby ha voluto coinvolgere alcuni dei suoi musicisti che spesso lo accompagnano nei live: la bassista Marilena Montarone e il chitarrista Luca Ballabio

 

Etichetta: ET-TEAM

Radio date: 13 dicembre 2019 

Pubblicazione video: 19 dicembre 2019

 

BIO

Roby Cantafio nasce in Lombardia ma trascorre infanzia e adolescenza in giro per il mondo, trascorrendo lunghi periodi della sua vita tra Bahamas, Germania, Iran e Algeria, esperienze che influenzeranno profondamente il suo temperamento artistico, impetuoso e ricco di sfumature. 

La sua passione per la musica, iniziata sin da giovanissimo, lo ha portato a confrontarsi con diversi strumenti musicali, ma la chitarra elettrica diventa ben presto la sua fedele compagna di vita, grazie alla quale sviluppa una grande passione per il Rock e il Blues e per artisti come Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix, Led Zeppelin, KISS. Tra i chitarristi i suoi preferiti sono Jeff Beck, Carlos Santana, David Gilmour ed Eric Clapton. 

Si interessa inizialmente anche al jazz, ma vince poi l’amore per il rock and roll.
Determinante nel suo approccio allo strumento incontro con il maestro Licchelli di Melegnano presso lʼaccademia musicale Stajano diretta dal Maestro Rebecchi. 

Entra a far parte della sua prima band nella provincia di Milano a soli 12 anni, cimentandosi con grandi successi internazionali ed italiani.

Negli anni a venire collabora, anche scrivendo diverse canzoni, con varie band tra cui i NED, con i quali riscuote un buon successo di pubblico e critica, tanto da essere contattati dalla casa discografica RCA e partecipare alle finali del Festival di Castrocaro Terme con un brano dal titolo DONNA MUSICA discutendo un buon successo. 

In una successiva edizione di Castrocaro Terme partecipa con la cantante MIKAELA eseguendo un brano scritto per l’occasione da Pino D’Angio. 

Altre importanti collaborazioni sono quella col cantante “Sharon” per un tour europeo, e con i “Band in Italy” frutto dellʼ incontro con i produttori Gegeʼ Reitano e Sergio Grandi per l’etichetta “Fremus Record”. 

Dopo innumerevoli contributi musicali con diversi artisti, decide di cimentarsi 

nel suo percorso solista anche come cantautore e giunge al suo primo disco “FUORI E DENTRO DI ME”, in uscita il 19 ottobre 2018 preceduto dal singolo e video “IL MONDO CHE TREMA”, prodotto da Ettore Diliberto. 

Nel disco è presente una collaborazione speciale: quella di una delle più grandi chitarre rock della musica italiana, Ricky Portera, fondatore degli Stadio e chitarrista di Lucio Dalla, che ha suonato nei brani “IL MONDO CHE TREMA” e “SENTO IL CUORE CHE BATTE”. 

Nel 2018, alla finale di SANREMO ROCK, viene premiato come artista più seguito sul sito web e sui social di Sanremo Rock. Il 2019 lo vede impegnato nella preparazione di un nuovo album e in molte altre collaborazioni, tra cui la partecipazione a “La Notte delle Chitarre”, spettacolo unico nel suo genere che viene riproposto in tutta Italia e continua ad arricchirsi di ospiti di fama nazionale ed internazionale guidati dalle Custodie Cautelari, e al “Gordini & Friends”, rassegna di concerti itineranti organizzata dal tenore Rodolfo Maria Gordini. 

 

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ANTHONY “ANOTHER WAY” anticipa l’album d’esordio “Walking on tomorrow” in uscita a gennaio 2020

Il singolo che fa perno sulle potenzialità dirette e sincere del rock e dell’hard rock è un omaggio ai concetti di omaggio e cambiamento. 

«Il testo di Another Way è tra i più rabbiosi di Walking On Tomorrow (album d’esordio). Nasce dalla voglia di trovare la forza per cambiare la propria vita, cercando di non farsi condizionare da chi è più forte di noi, da chi ci controlla, ma soprattutto, è un messaggio di coraggio lanciato a me stesso per convincermi che c’è sempre il modo per migliorarsi e superare le avversità. A volte ne va solo cercato un altro, per quanto possa essere difficile, c’è per chiunque un modo migliore di affrontare la vita e i suoi problemi, basta trovare quello che fa per noi». ANTHONY 

Walking On Tomorrow è il primo disco solista di Anthony. La sua vita, le sue esperienze, emozioni e sogni, sono tutte raccolte all’interno di questo album di cui Anthony è songwriter, autore, compositore, arrangiatore, chitarrista e produttore. La necessità di produrre qualcosa che fosse soltanto suo, senza influenze esterne, nasce proprio dall’urgenza di raccontarsi senza remore e nell’introspezione più totale, in cui il flusso creativo prende un’unica direzione supportata delle sue emozioni, paure, gioie, dolori e speranze.

 

Radio date: 7 novembre 2019

Pubblicazione album: 24 gennaio 2020

Autoproduzione

BIO

 

Anthony è un compositore, autore, songwriter, arrangiatore e chitarrista nato a Milano il 2 ottobre 1985, che ha iniziato a suonare la chitarra all’età di diciassette anni profondamente influenzato dal Blues, dal Rock N’ Roll e dall’Hard Rock degli anni settanta e, soprattutto, ottanta. L’avvicinamento allo strumento della chitarra non è stato però immediato ma progressivo, fino a quando ha iniziato a diventare un mezzo espressivo nonchè il vero prolungamento della sua anima. Capito questo, Anthony ha iniziato a distaccarsi dalle band che avevano l’esecuzione di cover come unico obiettivo, dando il via a progetti che avessero la voglia e l’urgenza di scrivere brani propri. Fonda successivamente un gruppo, i Night Road con il quale scrive diversi brani e, fatta eccezione per qualche cover da proporre all’interno della scaletta, il percorso autorale e compositivo di Anthony inizia così ad essere decisamente più appagante. Nel frattempo, un’altra esperienza artistica ha cominciato a farsi strada in Anthony, quella delle collaborazioni con altri artisti sia in studio che live. Le influenze musicali dell’artista infatti, con il passare del tempo si erano articolate sempre di più. La musica folk italiana e straniera e la chitarra spanish hanno avuto un ruolo importante nel suo modo di comporre e suonare e, oltre alle collaborazioni, molte sono state le composizioni di Anthony in quella direzione artistica. Il 2013 è stato un anno di svolta nella sua vita in quanto, non potendosi dedicare alla musica in modo totale a causa di un lavoro ordinario che, seppur gli piaceva era comunque un limite in termini di tempo, ha deciso di licenziarsi per acquistare un piccolo locale che sarebbe diventato il suo piccolo studio di registrazione. Ha iniziato così a vivere solo ed esclusivamente di musica, insegnando chitarra e occupandosi di produzioni musicali quali Demo, Ep, Singoli. Con I Night Road le cose funzionavano bene, così come le collaborazioni musicali ma, sempre nel 2013 Anthony ha sentito l’urgenza di scrivere, comporre e produrre qualcosa che fosse soltanto suo, senza influenze esterne di nessun tipo. Nasce così il desiderio di creare un album solista nel quale raccontarsi. Nasce “Walking On Tomorrow”. Preso atto di questo, Anthony capisce che l’unico modo per dedicarsi completamente alla scrittura, composizione e produzione di un intero album, è quello di lasciare i Night Road ed è stato così che alla fine del 2013, inizia per lui una nuova avventura.

 

 

Contatti e social

www.facebook.com/AnthonyValentinoWOT/

www.instagram.com/anthonyvalentinowot85/?hl=it

www.anthonyofficial.com

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«Da Greetings a The River. Il viaggio verso la redenzione, 1973 – 1980» | Bergamo omaggia Springsteen: grande successo per la due giorni di Città Alta

Si è conclusa la terza edizione del festival organizzato dal gruppo “NOI & Springsteen – The ties that bind”, dedicato quest’anno a «Da Greetings a The River. Il viaggio verso la redenzione, 1973 – 1980». La due giorni di sabato 31 agosto e domenica 1° settembre ha portato spiriti liberi springsteeniani da tutta Italia a Bergamo, rendendo il capoluogo orobico la capitale del suono graffiante del Boss.

Affollati dal pubblico più disparato – a dimostrazione del fatto che il Boss appassiona intere generazioni – nei luoghi della rassegna, il Teatro del Seminarino di Città Alta e il parco di Sant’Agostino sulle Mura, si sono alternati esperti scrittori, docenti, autori e critici per un’intensa lettura del mito di Springsteen, con concerti gratuiti di artisti italiani e internazionali.
Hanno intrapreso per primi il “viaggio verso la redenzione”, sabato pomeriggio al Seminarino, il giornalista Paolo Vites con la tavola rotonda “The Wild, the innocent&the street shuffle” e la conduttrice radiofonica Patrizia De Rossi con “Greetings From Asbury Park NJ”, entrambi accompagnati dal live di Roberta Finocchiaro.

«Una rivelazione – commenta Alberto Lanfranchi, organizzatore della rassegna, in riferimento alla giovane Finocchiaro – che è piaciuta così tanto al pubblico da dover modificare il programma inserendo una sua performance in più la domenica. Questa edizione ha lasciato molto spazio ai fan, tant’è che ci è sembrato interessante far dialogare con Cotto e De Rossi due accaniti springsteeniani. Ne è emersa una tavola rotonda davvero stimolante attorno a due visioni completamente diverse dello stesso album».

Grande entusiasmo del pubblico anche per il rock della svedese Moa Holmsten, ex voce e front woman della band heavy metal Meldrum, con la sua sorprendente rilettura creativa dei classici di Springsteen. Per chi, purtroppo, se lo fosse perso, annuncia l’organizzazione, sulla pagina Facebook “Noi & Springsteen” saranno pubblicati i momenti salienti e i pezzi più interessanti del live della Holmsten e non solo.

«Siamo già con la testa nella prossima edizione del festival: manterremo il format di parole e musica, che ci contraddistingue dagli altri meeting italiani dedicati al Boss, e daremo più spazio ai fan come protagonisti o, perché no, con un contest musicale» conclude Lanfranchi.

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LE FORBICI: “IN ASSENZA” è il nuovo singolo estratto da “Esseri viventi”, l’ultimo album della band astigiana

Guarda il video su Youtube

“In assenza” è un brano sinth pop che parla del disordine e del vuoto, difficile da colmare, che si viene a formare dopo la rottura di una relazione importante lasciando dietro di se un senso di incompletezza.

“Esseri Viventi” è l’ultimo album pubblicato da Le Forbici, registrato da Alberto Pozzo Tebani che ha inoltre curato i sinth e gli arrangiamenti insieme alla band.

Il disco spazia attraverso diverse sonorità, dal rock più deciso e scuro di “Ninna nanna” e della Title track, a sonorità più ricercate ed oniriche de “Il clown” e “Cartoni animati”.

Varie le tematiche trattate, dai sentimenti nelle loro varie sfaccettature a tematiche più sociali come le dipendenze e la consapevolezza del percorso umano che sta pian piano danneggiando il pianeta.

 

Autoproduzione

 

BIO

Le Forbici gruppo astigiano attivo dal 2006 con tre album all’attivo:

– Carta e inchiostro (2008)

– Il sistema (2012)

– Esseri viventi (2017)

Nell’arco di questo lungo periodo di attività la band si esibisce in numerosissimi concerti ed eventi live (da citare l’apertura ai Velvet, l’apertura ai Soul Sistem nell’ambito di Asti Musica, l’esibizione a casa Sanremo, la partecipazione per due stagioni al festival Collisioni, l’esibizione con Omar Pedrini come ospite ad Albaretto(CN), in più numerosissime serate in vari locali del nord Italia). Da segnalare anche moltissime interviste e passaggi in tutte le radio locali della nostra penisola con un grande consenso per il singolo “Pinocchio” estratto da “Il sistema”.

Le Forbici sono:

Luciano Ferrante-voce

Max D’Amico-chitarre

Ferruccio Battaglino -basso

Alessandro Giuga-batteria

Contatti e social

Facebook www.facebook.com/LE-Forbici

Sito http://www.leforbici.it

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“Sangue Digitale” in radio il singolo dei Desma

Una sfida tra uomo e tecnologia, che determinerà se nelle nostre vene scorrerà ancora sangue umano o sangue digitale.

Internet, social network, chat, messaggistica: straordinari strumenti di comunicazione che ci consentono di condividere le nostre esperienze con tutto il mondo, ma che fanno risuonare nella nostra testa una domanda fondamentale: quale è il limite oltre il quale si rischia di azzerare i rapporti veri con le persone, arrivando all’estremo di condurci ad una vera e propria schiavitù digitale?
“Sangue Digitale” il nuovo singolo dei DESMA in radio e sui digital stores .

Desma è una electro-rock band, attiva dal luglio 2009.
Oltre ad un’intensa attività live, i Desma partecipano a vari concorsi ottenendo risultati di grande interesse, tra cui spicca la vittoria nella prima edizione del contest nazionale “Battle of the Bands” organizzato da Virgin Radio, Hard Rock Cafè e FIAT, dove conquistano il parere positivo della giuria (tra cui figuravano, tra gli altri, Piero Pelù e Ghigo Renzulli dei Litfiba) e la possibilità di esibirsi come opening act per “Iggy and the Stooges”, in Piazza della Repubblica a Firenze, nell’ambito della manifestazione “HardRock Cafè Rocks the Square 2012”, davanti ad un pubblico di10.000 persone.
In seguito a questa importante esperienza, la band si concentra sulla realizzazione del primo full-lenght album, dal titolo “Identità Anonime”, pubblicato il 18 novembre 2014 per l’etichetta “Atomic Stuff Records” e distribuito da “Andromeda Dischi”. Il disco viene accolto con recensioni molto positive dalla stampa di settore.
Dopo un cambio di formazione, che porta all’ingresso del nuovo frontman, la band si dedica alla stesura di nuovi brani, tra cui il singolo “Sangue Digitale “

I Desma Sono:
Nicola Cremonesi (Voce)
Emanuele Torri (Tastiere e Synt)
Diego Gualtieri (Chiatarra)
Simone Pedrali (Basso)
Maurizio Torri (Batteria)

Facebook : https://www.facebook.com/desmarock
Press, radio, Tv Agency
DCOD Communication
[email protected]
[email protected]

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Daimon | Misplaced: Punk-hard-rock dal sapore anni settanta

EnZoneRecords presenta L’esordio discografico dei Daimon “Misplaced”, acquistabile dal 12 Ottobre sia negli store digitali che durante i concerti della band.

L’etichetta “EnZoneRecords” presenta la sua nuova produzione discografica, questa volta dedicata al sound intrigante del punk e dell’hard Rock dei “Daimon”, giovanissima band Bolognese, dal titolo “Misplaced”.

L’album (prodotto da Giuseppe Barbera e Daimon, edizioni FRIDGE e distribuito da Audioglobe) è composto da 9 brani inediti firmati dagli stessi Daimon (testi e musiche) più una cover dei Cure (Love song).

Il titolo “Misplaced” (fuoriposto), più che descrivere i brani, estrinseca il senso di posizione dei Daimon; le difficoltà di una band di ventenni nel confrontarsi con tutta la musica già prodotta, e nella ricerca di un suono ed una linea compositiva originale.

I Riferimenti personali dei componenti infatti sono tra I più vari, si possono citare I Black Sabbath, I Nirvana, I Cure, iBeatles, Flaming Lips, Fugazi e non solo.

Da qui partono le idee originali della band, che con un sound asciutto a cavallo tra gli anni settanta e gli ottanta, cercano di farsi spazio con la loro originale liricità fatta di riff punk dal suono hard rock, ritornelli cantabili misti a ritmiche grunge, chitarre acustiche morbide che lasciano spazio a batterie potenti e asciutte.

Il Disco è stato realizzato senza l’uso di riverberi artificiali su nessuna traccia, tutti gli ambienti sono il risultato della ripresa della “Room” di registrazione (disco ripreso, mixato e postprodotto da Giuseppe Barbera).

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Iniziativa Rock e Food al Seventy di Lonigo

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  • 11 Maggio 2015

Al via una inziativa culturale che vuole agganciarsi all’Expo, chiamata Rock & Food e che vedrà alternarsi diverse formazioni musicali provenienti da tutta Italia sul piccolo palco del Seventy di Lonigo.

CALENDARIO date Musica Live di Maggio

09/05 CATERINA DE MEDICI

16/05 OPEN ZOE

22/05 LES FLEURS DES MALDIVES

Il Seventy Bar nasce a Lonigo nell’estate 2009 con lo scopo di promuovere un binomio caro a tutti gli appassionati di metal/rock: la buona musica e le belle serate. In questi anni, infatti, sono state molteplici le iniziative live e gli eventi organizzati nella cornice intima e accogliente del locale, punto di ritrovo locale per chi ama le sonorità più ruvide e le serate in compagnia. L’attività del Seventy Bar ha da subito cercato di colmare l’essenza di locali in cui suonare rock dal vivo a Lonigo, ed ha ravvivato la scena locale con serate a tema ed iniziative interessanti, dando una ribalta importante anche a band giovanissime, le quali difficilmente avrebbero trovato altrove un palco su cui esibirsi. Proprio questa attenzione per la musica underground e l’interesse per l’attività di ragazzi ancora adolescenti è un grande punto a favore del Seventy Bar, che ha dunque dimostrato di non cedere alle mode e di non sacrificare i propri ideali rock di fronte a niente. In particolare, le Notti Bianche del mese di luglio hanno sempre caratterizzato un momento clou della stagione estiva, ed anche quest’anno l’obbiettivo è quello di regalare delle belle serate di musica rock a chi volesse fermarsi a bere una birra in compagnia!

ORARI: Dal lunedì alla domenica dalle 06.00 alle 24.00
SPECIALITA’: Colazione, pranzo, cena, caffè, bevande
SERVIZI: Adatto per gruppi, accetta prenotazioni; servizi da asporto.
PARCHEGGIO: in strada

DOVE SIAMO:
a LONIGO (Vicenza) Via Cesare Battisti, n. 21

Contatti: mobile 3925044989
Email: [email protected]
Sito: http://seventylonigo.nlz.it

IL SEVENTY CERCA gruppi da far esibire nel proprio locale e da proporre ai festival e motoraduni con i quale collabora!!

 

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From a Distance: il secondo album dei Not a Good Sign!

Fading Records pubblica il nuovo lavoro della formazione milanese, apprezzata in tutto il mondo per la rilettura dinamica e accattivante della tradizione prog-rock, tra temi distopici e graffiante rock di frontiera
 
Not a Good Sign
From a Distance
(51.33 – 10 brani)
Fading Records/AltrOck
Distribuzione Marquee, BTF, Just For Kicks, Pick Up
“Per ogni band il secondo album rappresenta un grande traguardo e soprattutto il momento in cui si mettono a fuoco esperienze e visioni: ci aspettiamo di poter appagare tutti coloro che hanno apprezzato il primo e di riuscire a conquistare altro pubblico, anche non strettamente prog”. Sono orgogliosi, soddisfatti e speranzosi i Not a Good Sign, giunti finalmente al traguardo del secondo disco: è From a Distance, attesissimo sequel del debutto omonimo del 2013. Pubblicato nuovamente da Fading Records/AltrOck, etichetta nostrana tra le più apprezzate all’estero per la qualità della scuderia e l’innovazione di tante proposte, From a Distance è un lavoro di svolta, che conferma le conquiste del precedente e presenta nuovi sviluppi e soluzioni. Laformazione milanese, nata nel 2011 per volontà di Paolo ‘Ske’ Botta e Francesco Zago di Yugen insieme al produttore Marcello Marinone, arriva al nuovo album con una formazione rinnovata e in occasione del concerto/festa del 28 febbraio, ha presentato al pubblico il nuovo chitarrista Gian Marco Trevisan, che ha sostituito il dimissionario Zago, uscito dalla band dopo la realizzazione di From a Distance.
A differenza dei classici del genere e di numerosi dischi di area new progressiveFrom a Distance non predilige le lunghe suite ma si struttura su dieci brani di media durata, caratterizzati da un accattivante incontro di varie anime, dal respiro melodico alla spinta graffiante dell’hard rock. Uno dei principali motivi di distinzione dei Not a Good Sign riguarda l’interpretazione del linguaggio prog-rock, spesso accusato di passatismo e di incapacità di rinnovarsi, rispetto al quale la band dà una propria lettura: “Non riusciamo a considerare Not a Good Sign completamente come un figlio della modernità, ci sono troppi riferimenti timbrici/compositivi alla stagione d’oro del prog ’70 e non solo. D’altro canto, ci sono altrettanti aspetti musicali e di produzione che sono molto vicini a delle esperienze più moderne, a volte persino distanti dal rock. La nostra freschezza risiede nell’onestà dell’approccio, da un lato figlio del proprio tempo, dall’altro memore e portatore di memoria di una stagione musicale indimenticabile”.
Insieme al quintetto compaiono il maestro Maurizio Fasoli (Yugen) al pianoforte,Eleonora Grampa al corno inglese/oboe e Jacopo Costa al vibrafono/glockenspiel: “InFrom a Distance la band è più matura e consapevole, la visione artistica più chiara e intellegibile. C’è una maggiore ricerca melodica e timbrica, ancor più evidenziati i giochi di luce e colore. Questi timbri degli strumenti ospiti impreziosiscono il sound e diventano in qualche occasione addirittura protagonisti assoluti”. Per l’occasione i Not a Good Sign hanno anche realizzato un video per il brano Flying Over Cities, un contributo visivo che sottolinea e rafforza il contrasto tra il testo distopico e il clima musicale dinamico e scattante.
Dopo lo showcase del 28 febbraio, seguiranno vari appuntamenti: 1 marzo (Arlecchino Club, Vedano Olona – VA), 2 marzo (live unplugged Radio Lombardia), 13 marzo (Floyd, Legnano – MI), 27 marzo (Musicolepsia, Melegnano – MI), 29 maggio (live unplugged Radio Cernusco Stereo), 20 agosto (Crescendo Festival – S. Palais sur Mer, Francia).
From a Distance studio Personnel:
Paolo «Ske» Botta, keyboards
Alessio Calandriello, vocals
Alessandro Cassani, bass
Martino Malacrida, drums
Francesco Zago, guitars
Guests:
Maurizio Fasoli (Yugen), grandpiano
Eleonora Grampa, corno inglese/oboe
Jacopo Costa, vibrafono/glockenspiel
Live 2015 line-up:
Paolo «Ske» Botta, keyboards
Alessio Calandriello, vocals
Alessandro Cassani, bass
Martino Malacrida, drums
Gian Marco Trevisan, guitars
Info:
Not a Good Sign:
Fading Records/AltrOck:
Ufficio Stampa Synpress44:
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Blandizzi Rock nei Club

Parte da Napoli il tour di Blandizzi dedicato esclusivamente ai club e in attesa del suo nuovo album. In una dimensione decisamente inedita ed intrigante, il cantautore partenopeo si esibirà all’Archivio Storico, giovedì 12 febbraio 2015 alle ore 22:30, (Via Alessandro Scarlatti, 30) proponendo la sua anima più rock, quella che l’aveva visto protagonista ai suoi esordi all’inizio degli anni novanta. E proprio da quel periodo, oltre che dal suo ultimo album “Il Mondo sul Filo”, Blandizzi proporrà brani come “Cercasi esorcisti”, “Energia”, “Fuori dal mondo”, “Siamo lontani”, (canzone incisa in duetto con il songwriter americano Dirk Hamilton), “Meglio del Paradiso”, “Tutto quello che mi resta”, una versione rock della sua filastrocca “Abbiccì” impreziosita dal riff di chitarra di “Come As You Are” come omaggio ai Nirvana e a Kurt Cobain, e molti altri tratti dalla sua lunga carriera. Lo scopo essenziale di questa performance sarà liberare lo spirito della musica d’autore nel contesto decisamente più caldo e diretto del piccolo club. Infinite le partecipazioni del musicista ad importanti manifestazioni e trasmissioni televisive, si va dal Midem di Cannes fino al premio Rino Gaetano, al festival di Primavera, oltre che al Grammy Europeo di Rai 1, il Roxy Bar, il Girofestival, etc. Con lui sul proscenio dell’Archivio del Rock:  Claudio Romano alla batteria, Davide Afzal al basso e Luigi Stazio alla chitarra. Una serata da degustare come un ottimo vino rosso d’annata, con l’energia ed il coinvolgimento che Blandizzi saprà certamente trasmetterci con la sua musica.

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Christmas in Tribute – The benefit Christmas Concert 2014

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  • 18 Dicembre 2014

Chi lo dice che il rock non fa bene? Alcuni ricercatori dell’università di Manchester hanno scoperto che ascoltare musica rock ad alto volume, sopra i 90 decibel, porta benefici alla salute! Pare stimoli una parte dell’orecchio collegata alle aree del cervello che regolano la rabbia, che rilasciano così ormoni che ci rendono più calmi e disponibili. So…. Let there be rock! Come dicevano gli AC/DC.
La musica fa bene.. ma, quando può anche contribuire a dei progetti umanitari, fa ancora meglio!
Per questo motivo, alcuni addetti ai lavori e musicisti si riuniscono ogni anno in occasione delle feste, suonano gratuitamente e devolvono l’incasso ad un’associazione per diversi progetti.

Christmas in Tribute“, anche questa volta, riunirà a Milano alcune rock band nel nome del divertimento e della solidarietà sul palco del Legend Club. Martedì 23 dicembre (inizio ore 21.00, ingresso 10 euro).
Partirete per un viaggio emozionante che parte da Seattle passa per il Canada, tocca Londra e approda a Memphis. Si omaggeranno le ultime quattro vere generazioni del rocknroll, dagli anni ’60 ai ’90, con Elvis Presley (Johnny Kellog’s & Cornflakes), Rolling Stones (Donkeys Forever), Bryan Adams (Summer of 69) e Pearl Jam (No Habit) e le loro più famose canzoni comporranno la scaletta live della serata.

Una serata appassionante e coinvolgente, per festeggiare il Natale all’insegna della musica, con musicisti, amici e amici degli amici.

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Memories Of Always: il nuovo album di Franco Baggiani

Jazz, funk, rock e composizione seriale: nel suo tredicesimo lavoro solista, il poliedrico trombettista fiorentino conduce un vulcanico ensemble tra improvvisazione totale e musica colta
 
MEMORIES OF ALWAYS
Sound Records
7 pezzi, 69.18 minuti
Suoni ribollenti, magmatici, vorticosi: un ensemble di sette elementi per sette lunghi pezzi nati in studio tra gesti, occhiate, intuizioni, fughe collettive e meditazioni solistiche. Un sound che rievoca reminiscenze funk alla Miles Davis di metà anni ’70 ma anche tante altre componenti, quello di Memories Of Always, il nuovo album di Franco Baggiani: “In questo lavoro, pur avendo mantenuto nell’impianto globale un certo sapore davisiano anni ‘70, ho guardato ad altro, gli anni ‘70 certo, ma non solo di Davis, anche di Ornette e Sun Ra e molto mi ha ispirato l’ascolto di Alfredo Casella, e di alcuni compositori seriali italiani del secolo scorso. Se la partenza può sembrare davisiana, l’arrivo non lo è di certo”.
Trombettista tra i più prolifici del jazz italiano, figura unica nel suo genere in Europa viste le numerose attività tra discografia, composizione, insegnamento, direzioni didattiche e artistiche, Franco Baggiani percorre in solitaria la sua via di eclettico uomo di jazz, approdando a un disco diverso dagli altri, soprattutto dal precedente My Way Through The Jungle: “Mentre My Way Through The Jungle è stato un omaggio, personale e non didascalico, al Miles del periodo ’69-’74, Memories è una sintesi di tutti i lavori che si frappongono fra questi due lp, lavori più radicali come Think, Florentine Session e The Dead City, nei quali i miei orizzonti si sono confrontati con l’improvvisazione totale, e poi i musicisti, assai diversi e con qualità diverse; quello che non è cambiato mai è che le registrazioni vengono fatte live, vere e proprie session improvvisate in studio”.
Le session in studio alla quale si riferisce il musicista fiorentino sono momenti particolarmente significativi per l’atmosfera e la conduzione. L’ensemble da lui guidato – con la peculiarità di due percussionisti accanto alla batteria – sperimenta una singolare congiunzione tra la musica seriale del ‘900 e la ricerca del groove tipicamente funk, con un’idea di “regia” molto cara a Baggiani: “Ho condotto le session in modo mutuato da un certo tipo di direzione gestuale di derivazione colta europea sviluppatasi negli anni ‘50. Utilizzo 6-7 segnali convenzionali, ad ognuno corrisponde una cosa ben precisa che può riguardare la dinamica, l’uscita o l’ingresso di uno strumento, il contrasto dinamico fra strumenti, una precisa figurazione ritmica, l’indirizzo del brano verso un determinato andamento ritmico, una sezione fiati improvvisata etc. Spesso accade anche che suggerisco all’orecchio dei musicisti frasi o idee sul momento, che devono poi suonare al mio segnale, ho anche sei segnali con la bocca e con gli occhi e anche questi corrispondono a determinati andamenti della musica.‎..”.
Memories Of Always è un lavoro che arricchisce il progetto di Baggiani nella connessione tra diversi linguaggi e rilancia il cammino di un artista produttivo e sempre sorprendente.
Franco Baggiani: trumpet and conduction
Giacomo Downie: baritone sax
Adriano Arena: electric guitar
Lorenzo Forti: bass guitar
Fabio Ferrini: percussion
Alessandro Criscino: percussion
Alberto Rosadini: drums
Info:
Franco Baggiani:
Sound Records:
Synpress44 Ufficio stampa:
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E’ uscito “NON ASPETTARE”, il nuovo singolo di IANNACO

E’ uscito “NON ASPETTARE”, il secondo singolo del giovane cantautore milanese IANNACO, visibile sulla piattaforma YouTube.

Al primo ascolto NON ASPETTARE risulta un pezzo con un forte tiro rock melodico arricchito da un tappeto di suoni elettronici che gli conferiscono quell’aria giovane e contemporanea che lo caratterizza. Scritto e composto interamente dall’artista, che si è occupato anche della produzione artistica, è un brano accattivante che, ascoltato con cura, svela un testo forte, incisivo, ben costruito nelle immagini e nelle dinamiche, così come forti risultano le dinamiche del videoclip, di cui Iannaco è unico protagonista, ricco di particolari e stacchi, diretto dal regista Miky Palumbo.

Sito internet: www.iannacovoice.com

IANNACO – biografia

All’anagrafe  Vittorio Valerio Iannaco, nasce a Milano il 2 maggio ‘81.

Inizia la sua formazione artistica studiando CHITARRA, ARMONIA FUNZIONALE JAZZ, TEORIA, LETTURA e CANTO per poi proseguire la sua formazione in CANTO MODERNO col M° Francesco Rapaccioli ed avvicinandosi allo studio del pianoforte.

Nel 1999 fonda gli SFERACUSTICA, coverband che da il via ad alcune strette collaborazioni musicali grazie alle quali, poco tempo dopo, nel 2001, fonda i MANDRAGORA, gruppo con cui nel 2003 partecipa al SANREMO ROCK in qualità di cantante e chitarrista.

Nel 2004 i MANDRAGORA cambiano quasi completamente formazione e così nascono i NEROZOE, la band con cui Iannaco inizia la produzione artistica dei propri inediti.

Nel 2008 la band si scioglie e Iannaco continua da solista il suo progetto rock cantautorale proseguendo intanto i suoi studi artistici.

Vincitore di numerosi premi di categoria, nel 2010 e nel 2011 presenta in qualità di Autore e Compositore 3 brani inediti alla sezione Nuove proposte del Festival di San Remo.

Nel 2010 incontra l’attore ed insegnante di teatro Luca Spinelli iniziando una stretta collaborazione ed è Vocal Coach e Direttore Musicale per i Musical ALICE NEL PAESE DEL MUSICAL,  ALADINO E LA LAMPADA DEI DESIDERI, QUANDO SI SCAMBIANO LE FESTE e IL VIAGGIO IN MUSICAL, da lui diretti, oltre che parte del cast dei suoi spettacoli itineranti LA DANZA DI BACCO e FRAMMENTI DI UN SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE.

E’ stato docente di CANTO presso l’Accademia Internazionale d’arte e spettacolo di Monza, presso l’Accademia della voce di Milano ed altre scuole del milanese e della Brianza.

Oggi insegna Canto e Musical presso la Scuola di Musica di Villa Guardia, presso l’Accademia Giuditta Pasta di Como e segue come Vocal Coach alcuni giovani artisti ed alcune compagnie di Musical.

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ESCE IL NUOVO CD DEI WENDY?!

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  • 19 Giugno 2014

LA TIDE Records presenta:

NOTEBOOK il nuovo album dei WENDY?!

Un grande disco di Rock!

“Ci sono i riffs per chi ama l’hard rock, l’energia e l’attitudine del punk, le atmosfere scure del post punk, il suono ruvido dell’alternative rock, e soprattutto un modo di scrivere “canzoni” tipico dei ’70 e di certo rock classico…”

Disponibile su www.tides.it, su Amazon e nei migliori digital stores.

[email protected]
www.wendyofficial.com

I Wendy?! sono:

Lorenzo “mr. Grady” Canevacci:voice and guitar
Andrea DRM Giuliano:bass and back vocals
Alessandro Ressa:rhythm guitar, back vocals, keyboards
Luca Calabrò:drums

About Wendy?!
Nel 2008 dall’incontro con Andrea Giuliano (ex chitarrista dei Destir) nasce la band, a cui viene dato il nome Wendy?!, ispirati da “Shining”.  Mr.Grady ha la passione di indagare e raccontare il lato oscuro della mente e dell’animo umano, e cosa meglio del capolavoro di Kubrick ci parla di questo?
Nel 2012 esce il primo album “Eleven”, su etichetta RbL. Dopo un paio di anni di attività live la band si assesta su quella che è la line up attuale con Luca Calabrò alla batteria, ”motore” e vero valore aggiunto del live e Alessandro Ressa che arricchisce il sound, alternandosi tra chitarra ritmica e tastiere.

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CS BETTY FLY PE 2014 GIRLS DRESS ROCK

La nuova collezione primavera estate di Betty Fly esprime diverse tendenze in cui le ragazze possono trovare degli outfit impeccabili da sfoggiare in ogni occasione.

Uno dei temi della PE 2014 è quello rock, tulle e nastrini lasciano il posto a stampe animalier, giacche in eco pelle e forme irregolari.

I colori e le stampe diventano più audaci, lo stile suggerito da Betty Fly ricorda quello di una bad girl, una ragazza con quel tocco raffinato, sempre glamour e attenta allo stile.

Tonalità di colore a contrasto creano un effetto di grande impatto, come i preziosi inserti che decorano i capi.
Betty Fly realizza una t-shirt unica nel suo stile, metà cotone purissimo e metà in eco pelle traforata.
Tagli a vivo per le maniche e apertura sulla schiena, per sprigionare l’animo rock.

Per le serate estive più fresche, oppure durante una giornata primaverile.
I temi dell’animalier si incrociano con quel tocco rock dell’eco pelle, sempre presente nella sua eccezione chic del traforato.

Per le signorine che non vogliono rinunciare alla femminilità della gonna, MiniSkirt in jeans nero effetto consumato e cintura a catenella argentata sono i must per la vera rockettara firmata Betty Fly.
Il taglio a portafoglio conferisce una migliore vestibilità e rende questo capo perfetto per tutte le occasioni, abbinato per esempio d una maglia total white o black.

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Odysséas: il lungo viaggio prog-rock dei Syndone

Marco Minnemann e John Hackett gli special guest nel quinto disco della band: un concept ispirato al mito omerico, affascinante progressive italiano tra novità e tradizione. In copertina ‘A Oriente’ di Lorenzo Alessandri
 
Fading Records
è lieta di presentare:
ODYSSÉAS
… I Syndone con Marco Minnemann e John Hackett…
Fading Records/Altrock 2014
13 brani, 50 minuti
“Nel viaggio c’è l’essenza dell’uomo, l’idea di spingersi sempre oltre per “cercare”. Amiamo le persone proiettate costantemente alla ricerca di qualcosa, di qualcuno: noi stessi siamo così. Non crediamo alle persone che si considerano “arrivate”. Quale opera allora poteva affiancare meglio il concetto di viaggio (interiore ed esteriore) se non l’Odissea? Questa esigenza di spinta continua verso la sperimentazione e la ricerca può essere vista come l’essenza stessa della musica prog”. Il lungo cammino dei Syndone, partito alla fine degli anni ’80 nell’epoca d’oro della rinascita progressive e giunto ora al quinto disco Odysséas, trova un riferimento esistenziale e letterario davvero importante: il viaggio, il percorso di scoperta e conoscenza, il guardare avanti e altrove come metafora di una musica sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo.
La rock band torinese, tornata nel 2010 dopo un lungo periodo di silenzio, è praticamente inarrestabile: il tastierista Nik Comoglio, il vocalist Riccardo Ruggeri e il vibrafonista Francesco Pinetti, dopo due ottimi album come Melapesante (2010) e La bella è la bestia (2012) tornano con Odysséas, il loro disco più ambizioso e completo. Ancora una volta un concept album – in copertina A Oriente (1979), splendida tela del compianto Lorenzo Alessandri, uno dei padri del surrealismo italiano – ma con la nuova etichetta Fading Records, collana progressive della AltRock, label nostrana tra le più seguite al mondo. Il prog-rock dei Syndone, possente, articolato e accattivante, punta alla novità e alla complessità senza dimenticare lo slancio melodico e il rispetto della tradizione, come sostiene Comoglio: “Unitamente alla ricerca del nuovo bisogna onorare le radici della musica che tentiamo di modernizzare: questo è il motivo per cui uso sempre suoni di tastiera vintage e analogici accanto a elementi freschi molto forti come il drumming di Marco, la scrittura di Francesco o l’uso personalissimo e geniale del cantato di Rik. È un modo per farti vedere cosa c’è al di là di un muro alto, dandoti però la sensazione di restare sempre con i piedi per terra”.
Al trio si sono affiancati numerosi collaboratori e due special guest altisonanti, Marco Minnemann e John Hackett. Il popolare drummer tedesco (ha suonato, tra gli altri, con Steven Wilson, Adrian Belew, The Aristocrats, Levin e Rudess etc.) ha registrato tutte le parti diventando qualcosa in più di un semplice ospite: “Ho appena registrato la batteria nel mio studio per questi fortissimi ragazzi della band italiana Syndone. Un gruppo con il quale lavorare è stato veramente piacevole. Non vedo l’ora di ascoltare tutto. E’ stato un piacere registrare per loro”. Insieme a lui un altro straordinario musicista ha offerto la sua arte a Odysséas: John Hackett, flautista colto ed eclettico, noto soprattutto per la sua collaborazione con il fratello Steve Hackett. “E’ stato un immenso piacere registrare con i Syndone e aggiungere il mio flauto a una scrittura così raffinata. Grazie!”. I Syndone sono pronti per questa nuova avventura, con tanto di concerti che verranno presto annunciati.
Info:
Syndone:
Fading Records:
Ufficio Stampa Synpress44:
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For His Wine & Chamber: il nuovo album dei ClayToRide!

Registrato in presa diretta negli studi analogici della Prosdocimi e masterizzato da Ronan Chris Murphy, il debutto della band veneta rifiuta la classificazione in generi e propone un graffiante rock contemporaneo
 
La Simbiosi Dischi
&
Prosdocimi Recording Studio
sono lieti di presentare:
FOR HIS WINE & CHAMBER
…il nuovo disco dei ClayToRide…
La Simbiosi Dischi
7 brani – 28 minuti
“Non pensiamo che ci sia tanta differenza a fare rock nel 2014, nel ‘68 piuttosto che nel 2024: suonare è una necessità, è esprimere il proprio essere in una delle maniere più significative che l’uomo stesso abbia. La simbiosi che nasce con i propri amici/fratelli di band è la soddisfazione più grande che il rock, come tutta la musica, può darti”. E’ una vera e propria dichiarazione programmatica, quella dei ClayToRide: la giovane formazione veneta è orgogliosa del proprio spirito di gruppo, caratterizzato sin dagli esordi da una forte spontaneità e dal rifiuto di etichette e collocazioni in generi. For His Wine & Chamber ne è la dimostrazione: un album nato sostanzialmente live, con sette pezzi testati in concerto e realizzati in studio con la stessa grinta e immediatezza del palco.
Nati nel 2011 e subito catapultati in una fitta attività concertistica, i cinque ragazzi di Thiene (VI) nel 2012 pubblicano l’ep Age Of Innocence, al quale segue immediatamente il lavoro di realizzazione dell’album d’esordio. Un making of che va in parallelo ai live: i ClayToRide infatti hanno l’opportunità di aprire i concerti per nomi del calibro di Tre allegri ragazzi morti, Actionmen, Tony LaMuerte, Airway, ExKGB e molti altri. L’incontro con il produttore Mike 3rd e gli studi Prosdocimi ha fatto il resto: “Conoscere (attraverso una fruttuosa vendemmia) Mike e il suo Studio è stata per noi la manna dal cielo, il classico colpo di fulmine/fortuna al momento giusto. Eravamo molto curiosi di poter sperimentare la presa analogica delle tracce, Mike ci ha dato la possibilità di constatare che registrare in analogico è veramente come fare all’amore senza preservativo”.
For His Wine & Chamber, registrato dal vivo in studio – nel classico regime “analog style” Prosdocimi – e masterizzato dall’autorevole produttore californiano Ronan Chris Murphy, è un lavoro di ottimo rock contemporaneo, che ingloba influenze classicamente hard, post-grunge, alternative e neopsichedeliche. E a chi chiede cosa significhi ClayToRide, i ragazzi rispondono: “Fango siamo e come la musica ci plasmiamo? Siamo degli impavidi surfisti di “lahars”? Oppure siamo semplicemente ossessionati dal frutto femminile?
Siamo per la libera interpretazione, ed è meglio fermarsi qui. È bello fermarsi qui”.
ClayToRide:
Andrea Pasquetto: voice, mouth organ
Gregorio La Salvia: guitar, voice
Stefano Sartori: guitar, voice
Matteo Tretti: drums
Michele Thiella: bass guitar
ClayToRide:
Prosdocimi Recording Studio:
Ufficio stampa Synpress44:
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Sonata Islands meets Mahler: la ‘parafrasi jazz’ del Canto della Terra

Zone di Musica pubblica il nuovo album dell’ensemble trentino Sonata Islands: la rivisitazione di una delle opere più emblematiche di Gustav Mahler, esplorando tra jazz, musica colta e rock con musicisti del calibro di Achille Succi, Giovanni Falzone e Francesco Cusa

Zone di Musica
è lieta di presentare:

SONATA ISLANDS MEETS MAHLER

Sonata Islands rilegge il Lied von der Erde

Zone di Musica
6 tracce, 69 minuti

“Gustav Mahler è un compositore contaminato e impuro per eccellenza. La sua composizione si nutre di musica popolare, il suo essere musicista è quello del compositore e dell’esecutore insieme: se fosse nato 40 anni fa sarebbe senza dubbio stato un jazzista… Non a caso quello che resta l’esperimento di contaminazione più riuscito di Uri Caine è ispirato alla musica di Mahler!”. Dopo il felice tributo al patrimonio Rock in Opposition, Sonata Islands torna con un’altra ambiziosa rivisitazione: Das Lied von der Erde di Mahler, riveduto alla luce del temperamento eclettico e della natura sfuggente dell’ensemble guidato dal flautista trentino Emilio Galante.

Das Lied von der Erde (1908), intreccio di architettura sinfonica e ciclo liederistico, è la più personale partitura di Gustav Mahler (1860-1911). Composto a Dobbiaco, residenza estiva del musicista negli ultimi anni, il Lied simboleggia un congedo letterario e musicale: la fonte esotica, un antico ciclo di poesie cinesi, è la maschera dietro la quale il compositore parla di sé e dell’uomo. Un canto all’eternità, all’inconsumabile giovinezza della natura, alla contemplazione dell’eterna ciclicità della vita nella quale si mitiga anche l’angoscia.

Sonata Islands meets Mahler è una sorta di “parafrasi jazz per sestetto”: a partire dai testi messi in musica da Mahler, un dialogo immaginario – una cornice e cinque frammenti redatti dallo scrittore e musicologo Giuseppe Calliari – ripercorre le figure che via via prendono congedo da chi “si incammina verso i monti”, per fare ritorno “alla terra natale”. L’operazione conferma la disponibilità di Sonata Islands a far confluire musica colta, jazz e rock in un contesto tra avanguardia e comunicazione. Per l’occasione l’elastica formazione di Galante, ensemble “a geometria variabile” sempre aperto a collaborazioni e “diversivi”, si avvale di alcuni formidabili talenti del jazz di confine come Achille Succi, Giovanni Falzone e Francesco Cusa.

Sonata Islands:
Emilio Galante: flute, piccolo
Giovanni Falzone: trumpet
Achille Succi: clarinet, bass clarinet and alto sax
Simone Zanchini: accordeon
Stefano Senni: double bass
Francesco Cusa: drums

Info:

Sonata Islands:
www.sonataislands.com

Zone di Musica:
www.zonedimusica.com

Synpress44 Ufficio Stampa:
www.synpress44.com

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Natural Sound Killers in concerto al DubhLinn Pub di Vigevano

Sabato 19 Ottobre, un concerto da non perdere per tutti gli amanti del Rock Blues… quello vero!

Ad una settimana dalla presentazione ufficiale dell’album “Crop & Rock Circles” After-Life presenta un nuovo concerto dei Natural Sound Killers. Ritorna la musica dal vivo Dubhlinn Pub di Vigevano con gli NSK che suoneranno alcuni tra i più celebri brani della tradizione Rock-Blues come Cocaine (Eric Clapton), Purple Rain (Prince) e You Give Love A Bad Name (Bon Jovi), ma dando anche spazio a qualche chicca per i più “fissati”. Di questi tempi è sempre più difficile ascoltare buona musica, indipendentemente dal genere, ma grazie ai Natural Sound Killers, gli abitanti di Vigevano e dintorni potranno ascoltare quelle note che hanno reso possibile tutte la musica moderna. Senza Queen, Clapton, Rolling stone, Pink Floyd, Hendrix e Beatles, oggi non avremmo i Muse, i Coldplay, gli Oasis o i Radiohead per esempio, allora perché per una sera non fare un tuffo nel passato? L’appuntamento per tutti gli amanti del genere (e non solo) è Sabato 19 Ottobre al DubhLinn Pub, alle 22:30.

Evento organizzato dall’Etichetta discografica After-Life

Link “Crop & Rock Circles” Video-Promo: http://youtu.be/RSv2drELJBQ

La band:
Andrea “Il Krenna” Pistoia: voce solista e chitarra acustica
Marco Germani: chitarra elettrica e acustica
Sebastiano Broglia: basso elettrico
Dario Zuk: batteria e voce

Info e Contatti
https://www.facebook.com/NaturalSoundKillers
Email: [email protected]

DubhLinn Pub
Via Manara Negrone, 68 Vigevano (Pavia)
https://www.facebook.com/dubhlinnpubvigevano

Ufficio Stampa Online
myPressLab.com
Email: [email protected]
skype: mypresslab

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Rock The Monkey! Manuale di sopravvivenza per non perdersi nel mondo della musica

La presentazione Domenica 27 Ottobre presso la Libreria Centofiori di Milano

Ognuno di noi ha sognato, almeno una volta, di diventare una rockstar.

Ma la musica non è solo un sogno, per tanti è una “scimmia” in grado di creare dipendenza e di trasformare chiunque in un perenne cercatore d’oro.

Quanti hanno messo in piedi una band con gli amici e hanno iniziato a muoversi nell’universo musicale italiano: i pezzi scritti in saletta, la ricerca di locali dove suonare e di un’etichetta discografica, con l’obiettivo di far conoscere il proprio talento e diventare famosi.

Rock The Monkey! (edito da Casa Musicale Eco) è il perfetto manuale dedicato a chi vuole fare della musica il proprio lavoro. Un libro scritto da David A. R. Spezia (scrittore) e da Massimo Luca (musicista al fianco, tra gli altri, di Battisti, De André, Mina, Bennato, Dalla, Vecchioni, oltre che compositore e produttore di talenti come Grignani e Antonacci). Basato sulle esperienze di Massimo, tra gli aneddoti si racconta, in prima persona, ciò che sta dietro il successo e la popolarità. Il lettore è guidato verso la strada giusta ed è messo in guardia dalle molte insidie che nasconde questo cammino.

Un vademecum esperienziale di 148 pagine dedicato a chi vuole fare musica.

Presentazione ufficiale Domenica 27 Ottobre dalle 11.00 presso la Libreria Centofiori di Piazzale Dateo 5 a Milano, dove letteratura e musica si fonderanno in un evento che ripercorrerà anche parte della carriera di Massimo Luca come musicista, talent scout e produttore.

Se ami la musica, vietato mancare!

Segui ROCK THE MONKEY!:

Sito | Casa Musicale Eco | Facebook

 Acquistalo qui!

Amazon | Mondadori | Hoepli | ibs.it | BookRepublic | La Feltrinelli

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Sintesi: il nuovo disco dei Roccaforte!

La longeva rock band piemontese torna con il quarto album: la rinnovata formazione – sempre attivissima dal vivo, con più di 300 concerti alle spalle – rivisita i propri classici, una sorta di ‘antologia di inediti’ a cavallo tra rock, metal, progressive e numerose influenze

Roccaforte
&
Keep Hold

sono lieti di presentare:

SINTESI

…il nuovo disco dei Roccaforte…

Keep Hold S.r.l.
12 brani, 53 minuti

“Dopo aver distrutto, costruito, sperimentato, discusso, condiviso e rivoltato ogni atomo dei Roccaforte per più di un anno, Sintesi è la rappresentazione tangibile di ciò che siamo oggi e, soprattutto, della nostra musica”. Attivi dal 2001 (dopo un periodo di assestamento inaugurato nel 1993), a dodici anni di distanza dalla loro genesi i Roccaforte pubblicano il quarto album Sintesi: una sorta di “antologia di inediti” che ripercorre la lunga storia del gruppo piemontese con la rivisitazione dei brani più rappresentativi tratti dai tre album finora incisi. Dal metal al pop-rock, dal progressive al funk, dall’alternative alla canzone d’autore, le anime dei Roccaforte risultano meglio amalgamate che in passato e rendono Sintesi il miglior biglietto da visita per la band alessandrina.

I Roccaforte hanno fotografato questo nuovo percorso con tre Ep, una sorta di percorso preparatorio a Sintesi, come dichiara la band: “Il primo Ep Origine, dalla copertina bianca, simboleggia l’inizio: siamo entrati in studio dopo un mese dall’ultimo cambio di line-up alla batteria. Metamorfosi rappresenta, come il viola della copertina, la trasformazione veloce che dall’inizio ha modificato il nostro sound, il nostro modo di scrivere e di suonare. Evoluzione – colore giallo – è quello che vorremmo raggiungere dopo un lungo percorso iniziato tanti anni fa con un’impronta tendenzialmente pop e che si è evoluto nel tempo, crescendo e maturando, verso una venatura più progressive rock”. Sintesi è la summa di questo cammino, un album che riassume le svariate influenze che caratterizzano la band, fa il punto della situazione e al tempo stesso rilancia una nuova partenza per il quintetto.

Brani risalenti agli anni ’90 come Vetrine e Giubbotto in pelle nera, pezzi importanti per i premi ricevuti come 20 mq di libertà, ma anche inediti come Avatar: Sintesi passa in rassegna i momenti più significativi della storia dei Roccaforte, caratterizzata in modo particolare da una grande esperienza sul palco, con più di 300 concerti all’attivo dal 2005 ad oggi che li rendono unici nel loro genere. A colpire ancora una volta la varietà stilistica: “Una critica che ci viene fatta è che la nostra musica non è collocabile in un genere ben definito. Ma è quello che vogliamo. Infatti ci definiamo eclettici. Ognuno di noi arriva da esperienze e gusti musicali diversi e abbiamo voluto mantenere queste caratteristiche. Il fatto che non possiamo essere definiti vuol dire che il nostro lavoro è riuscito con successo”.

Info:

Roccaforte:
www.roccaforte.it

Roccaforte su Facebook:
www.facebook.com/pages/Roccaforte/49428471642

Synpress44 Ufficio Stampa:
www.synpress44.com

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«L’Organizzazione Segreta (il mistero dei musicisti scomparsi)»: il libro giusto per la tua estate

Claudio, Gioele, Danilo, Paolo e Furio sono i componenti di una storica rock band italiana esplosa in tutto il mondo a metà degli anni Novanta, successivamente sciolta a causa di problemi personali. Insieme con Luna, intraprendente giornalista della capitale, e con Brando, famoso detective che collabora con le forze di polizia di tutto il mondo, i ragazzi si ritrovano al centro di un intricatissimo caso di musicisti rapiti e di un discografico scomparso. A tenere in mano le redini delle loro sorti c’è un’organizzazione segreta, capitanata da un folle e affascinante uomo d’affari inglese, che trama per accaparrarsi i diritti delle canzoni più famose del mondo.
Un’originale spy-story, raccontata in toni leggeri e ironici, per regalare una sequenza di colpi di scena ricchi di suspense e di risate.

Semplice e d’effetto la trama del terzo libro di Sonia Roccazzella, uscito per Photocity Edizioni a fine giugno 2013.

Nata il 04/06/1975, l’autrice catanese ha una grande passione per la lettura dei grandi classici e la scrittura di racconti e romanzi, che scrive dall’età di quattordici anni.

La sua caratteristica principale è la capacità di esporre in maniera fresca e leggera i suoi racconti, in modo da rendere la lettura fluida e scorrevole per tutti.

«L’immediatezza del linguaggio è la prima cosa che noto quando leggo un libro. Sono molto esigente a riguardo. In Italia si leggono sempre meno libri. Credo che trovare una soluzione che consenta alla massa di avvicinarsi alla lettura, sia indispensabile. La mia è proprio questa: una forma di esposizione scritta che sia molto simile alla lingua parlata, in modo tale che chi legge non debba fare grossi sforzi per capire i concetti, e possa sentirsi catapultato fin dalle prime righe nella vita dei personaggi. Mi piace molto il concetto di associare la lettura di un libro alla visione di un film: in questo senso, pertanto, imposto la costruzione dei miei romanzi.»

I tre libri che l’autrice ha pubblicato finora sono molto diversi l’uno dall’altro.

«Sono stati scritti in periodi completamente diversi. “Quando il cuore dice no”, anche se è uscito nel 2008, è stato scritto nel 1997 ed è stato pensato per un pubblico femminile. Le idee e le situazioni rappresentate sono un po’ distanti dal modo di vivere e di pensare di oggi: possiamo considerarlo un “cimelio” del secolo scorso. “La Ragazza dell’Hotel”, invece, è il libro a cui sono più affezionata, quello al quale ho lavorato sicuramente di più. Ci sono voluti due anni per costruire la storia e studiare una forma di comunicazione d’impatto, che frase dopo frase, battuta dopo battuta, fosse in grado di abbattere una delle barriere più diffuse ai giorni nostri: la repulsione dei giovani nei confronti dei libri.»

Gli ingredienti adottati potrebbero essere quelli giusti: protagonisti giovani, appartenenti al mondo dello sport e dello spettacolo, che tanta influenza hanno sui giovani d’oggi. Un linguaggio fresco, immediato, che cerca di essere il più vicino possibile al loro mondo, che non perde di vista le regole base della nostra bellissima lingua, ma che tiene conto anche delle evoluzioni degli ultimi tempi.

«In attesa di completare la stesura del sequel di “La Ragazza dell’Hotel”, ho preparato una nuova avventura da raccontare: “L’organizzazione Segreta – Il mistero dei musicisti scomparsi”. È la prima volta che mi cimento in una spy-story: devo ammettere di essermi divertita molto. Anche perché ho voluto rompere i classici schemi, per regalare un tocco di leggerezza e ironia alle situazioni pesanti che i sei protagonisti si apprestano a vivere.»

Un’avventura decisamente rock, ambientata nel mondo della musica intesa come oggetto di affari senza scrupoli. Un colpo di scena dietro l’altro, a suon di battute divertenti e con un ampio risalto al sentimento più bello che ciascuno di noi conosce e cerca di preservare sempre e comunque: quello dell’amicizia.

http://www.europeinitaly.com/organizzazione.htm

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POLYESTER – WE LOVE R’N’R – WOMEN IN ROCK TRIBUTE

Sabato 4 maggio
TOILET CLUB¸ Via Lodovico il Moro 171, Milano
Dalle 23.30 alle 4.00

Questo sabato 1h dedicata alle donne più cazzute del rock e del pop. 1h di dj set senza maschi, suoni ruvidi o elettronici, ma sempre e solo con donne (dal ’77 a Oggi!).

A POLYESTER balli dal pop alla new wave, dal trash made in Italy al synthpop, dalla disco al post-punk, con in mezzo mix assolutamente inediti per questo tipo di serata!
A POLYESTER ti diverti davvero e non vieni solo per rinnovarti l’album fotografico di facebook, o peggio a instagrammarti il drink come un disadattato!

DISC JOKEYXXX

BLACK CANDY (T.O.Y / POLYCHIEF)
JUNO (BUBBLEGUM PUNK GIRL)
DONUT (Italo Disco Mistress)

SCATTI + POLYART – ALE & DAVIDE

PENULTIMA SERATA, POI TUTTI AL MARE, IN MONTAGNA, SULL’ASFALTO… A LONDRA-BERLINO-BARCELLONA-NY, OPPURE SOTTOTERRA.

WELCOME SHOT entro l’1.00
INGRESSO GRATUITO
con tessera Arci, Arcigay, Arcilesbica, Uisp
Non hai la tessera? Richiedila qui: www.circolotoilet.it/tessera

Evento: https://www.facebook.com/events/566938336679601/

Info:
www.circolotoilet.it
[email protected]

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Al via la XVI Edizione di Fasano Jazz!

Dall’1 al 12 giugno 2013 si festeggiano 16 anni di jazz e rock nella cittadina pugliese: tra i numerosi nomi in programma spiccano Paolo Fresu, Aldo Tagliapietra, David Jackson, Nathaniel Peterson, Raiz e i Radicanto, Ezio Guaitamacchi, Danilo Rea

Il Comune di Fasano (BR)
Assessorato alle Attività Culturali
è orgoglioso di presentare:

FASANO JAZZ ’13
XVI EDIZIONE

Fasano (BR)
1-12 giugno 2013

Sedici anni di grande jazz. E non solo: dalla sua prima edizione nel 1998, Fasano Jazz ha sempre puntato alla qualità, al coinvolgimento di nomi storici e giovani promesse, a una proposta musicale varia e sfaccettata, che si apre anche al rock, al blues e alla world music.Dall’1 al 12 giugno 2013 si svolgerà la XVI Edizione del Fasano Jazz, appuntamento ormai storico che ogni anno a Fasano (BR) proponeil meglio del jazz italiano e internazionale accanto a concerti rock e in particolare progressive. Dopo il grande successo dell’edizione 2012, la direzione artistica curata dall’infaticabile Domenico De Mola – con il sostegno dell’Amministrazione Comunale – Assessorato alle Attività Culturali – conferma un ricco cartellone di concerti nel quale spiccano anche eventi dedicati alla letteratura musicale.

Si comincia sabato 1 giugno al Teatro Kennedy, sede storica della rassegna: dopo l’inaugurazione della mostra fotografica Scorefaces di Ninni Pepe (dedicata ai protagonisti del mondo della musica, illustrata da Alessandro Achilli di Musica Jazz), un tuffo nella magia deiBeatles con Danilo Rea, Ares Tavolazzi e Ellade Bandini. Questo trio di straordinari musicisti porta a Fasano la propria rielaborazione diclassici beatlesiani in chiave jazz: un omaggio all’arte dei Fab Four e alla loro attualità. Martedì 4 si passa all’aperto (Sagrato Chiesa Matrice) per un tributo a una delle band italiane più amate degli ultimi anni, gli Almamegretta: i loro classici saranno rivisitati in chiave world-jazz dai pugliesi Radicanto insieme allo special guest Raiz, che ha partecipato al loro ultimo album Casa. All’aperto anche la terza serata (giovedì 6 giugno): la rilettura degli evergreen di Bob Marley da parte dell’eclettico trio Valentini-Pace, in chiusura una leggenda del rock-blues, il focoso bassista Nathaniel Peterson con il suo trio.

Venerdì 7 giugno si passa all’altra sede storica del Fasano Jazz, il Teatro Sociale, per un appuntamento speciale con una delle più importanti firme del giornalismo musicale italiano: Ezio Guaitamacchi, insieme alla vocalist Brunella Boschetti Venturi, presenta il suo nuovo libro Rockfiles. 500 storie che hanno fatto storia (Arcana) in uno show tra musica, aneddoti e storici pezzi rock.Sabato 8 al Kennedy un concerto attesissimo: Paolo Fresu! Il celebre trombettista, autentico colosso del jazz internazionale che l’anno scorso aveva annullato la sua partecipazione per motivi di salute, arriva a Fasano con il Devil Quartet: un’occasione speciale per gustare il suo nuovissimo album Desertico, tra i più acclamati lavori discografici del 2013.

Gran finale tutto dedicato al progressive, corrente alla quale il Fasano Jazz ha sempre dedicato attenzione, diventando così una rassegna unica nel suo genere. Martedì 11 al Sociale serata incentrata su una delle più amate e carismatiche prog band: i Van Der Graaf Generator! Dopo la presentazione del nuovo libro di Paolo Carnelli Van Der Graaf Generator. La biografia italiana (Arcana) e il concerto della giovane band veneta Former Life, la Alex Carpani Band omaggia il Generatore con la partecipazione straordinaria di David Jackson. Il leggendario fiatista dei Van Der Graaf – ribattezzato dalla critica “il Van Gogh del sassofono” – sarà presente anche alla serata conclusiva (mercoledì 12, Kennedy) come ospite di Aldo Tagliapietra: l’ex vocalist e bassista delle Orme presenta dal vivo il capolavoroFelona e Sorona in versione integrale. Un tributo live a una delle massime opere del progressive internazionale a 40 anni dalla sua uscita: presenteranno la serata Mario Giammetti e Donato Zoppo, due tra le più seguite firme in campo prog.

Fasano Jazz da oltre tre lustri propone una sua interpretazione del jazz, offrendo ogni anno intriganti proposte che riescono a soddisfare i palati fini, a solleticare i cultori più attenti, a coinvolgere gli ascoltatori più curiosi. Da sedici anni a Fasano si valorizza il talento e l’impegno: Fasano Jazz non è solo ottima musica con grandi maestri e giovani interpreti ma anche un’opportunità per conoscere labellissima città pugliese, ricca di tradizione e arte.

Programma:

Sabato 1 giugno 2013
Teatro Kennedy

ore 20:00:
Inaugurazione mostra fotografica
SCOREFACES
a cura di Ninni Pepe
presentaAlessandro Achilli (“Musica Jazz”)

ore 21:00:
DANILO REA TRIO
“Beatles in Jazz”
Danilo Rea: pianoforte
Ares Tavolazzi: contrabbasso
Ellade Bandini: batteria

Ingresso: 5 euro

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Martedì 4 giugno 2013
Sagrato della Chiesa Matrice
ore 21:00

RAIZ & RADICANTO
“Casa”
Raiz: voce
Giuseppe De Trizio: chitarra classica & mandolino
Fabrizio Piepoli: basso elettrico, voce & loop
Adolfo La Volpe: chitarra elettrica & oud
Nanni Chiapparino: fisarmonica
Francesco De Palma: batteria

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Giovedì 6 giugno 2013
Sagrato della Chiesa Matrice
ore 21:00

opening act:
VALENTINI – PACE TRIO
“Huru Wetu – omaggio a Bob Marley”
Connie Valentini: voce
Camillo Pace: contrabbasso
Antonio Lore: tromba

second set:
NATHANIEL PETERSON BAND
Nathaniel Peterson: basso elettrico & voce
Fulvio Feliciano: chitarra
Nino La Montanara: batteria

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Venerdì 7 giugno 2013
Teatro Sociale
ore 21:00

EZIO GUAITAMACCHI
feat. BRUNELLA BOSCHETTI VENTURI
“Rock Files”

in collaborazione con “Il Presidio del Libro” – Fasano
(presenta Donato Zoppo)

Ingresso libero

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Sabato 8 giugno 2013
Teatro Kennedy
ore 21:00:

PAOLO FRESU
“Devil Quartet”
Paolo Fresu: tromba, flicorno & elettronica
Bebo Ferra: chitarra
Paolino Dalla Porta: contrabbasso
Stefano Bagnoli: batteria

Ingresso: 10 euro

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Martedì 11 giugno 2013
Teatro Sociale
ore 21:00

PAOLO CARNELLI
“Van Der Graaf Generator – La biografia italiana”
in collaborazione con “Il Presidio del Libro” – Fasano
(presenta Donato Zoppo)

opening act:
FORMER LIFE
“Electric Stillness”
Andrea De Nardi: tastiere, organo Hammond & voce
Matteo Ballarin: chitarre & voce
Carlo Scalet: basso elettrico & voce
Manuel Smaniotto: batteria

second set:
ALEX CARPANI BAND
feat.DAVID JACKSON
“plays Van Der Graaf Generator”
Alex Carpani: tastiere & voce
David Jackson: sassofono & flauto
Joe Sal: voce
Ettore Salati: chitarre
Giambattista Giorgi: basso elettrico
Alessandro Di Caprio: batteria

Ingresso: 5 euro

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Mercoledì 12 giugno 2013
Teatro Kennedy
ore 21:00

Introduzione di
Mario Giammetti e Donato Zoppo

“ALDO TAGLIAPIETRA & BAND feat. DAVID JACKSON
40mo Anniversario Live 1973-2013
con l’esecuzione della prima versione originale e inedita di FELONA E SORONA”
Aldo Tagliapietra: voce & basso elettrico
David Jackson: sassofono & flauto
Aligi Pasqualetto: tastiere
Andrea De Nardi: organo Hammond & tastiere
Matteo Ballarin: chitarre
Manuel Smaniotto:batteria

ingresso: 10 euro

Direzione artistica:
Domenico De Mola

Mediapartners:
JAM: www.jamonline.it
Drumset Mag: www.drumsetmag.com
Jazzitalia: www.jazzitalia.net
MovimentiProg: www.movimentiprog.net

Informazioni:
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Tel. 080-4394123

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Comunicati

Europa Minor: il ritorno dei Tugs!

La band livornese attiva dal 1978 torna con un’ambiziosa opera rock dedicata a un’idea “altra” di Europa, tra letteratura, arte, umanesimo e ideali. La piccola orchestra rock presenta un’affascinante operazione tra progressive e canzone d’autore, pubblicata in cd e vinile. In arrivo un tour promozionale

Todomodo Music-All
e
AMS/BTF
sono lieti di presentare:

EUROPA MINOR

Viaggio musicale attraverso otto secoli di storia,
letteratura e teatro europeo

Ams/Btf
12 brani – 75 minuti

Un grande e atteso ritorno: lunedì 8 aprile Ams/BTF pubblica Europa Minor, il disco di debutto dei Tugs, la storica formazione rock livornese.Europa Minor è il punto di arrivo di un lungo e formidabile percorso caratterizzato da numerosi spettacoli di teatro rock del quale la band rappresenta un’eccellenza tutta nostrana: l’album è la colonna sonora di un’ambiziosa opera rock personale ed emozionante, incentrata su un’idea “umanistica” e “altra” di Europa. Dichiarano i Tugs: “Crediamo che occorra fare fronte comune contro l’idea predominante della meraUnione mercantile e finanziaria del nostro continente. Le ragioni del nostro stare insieme risiedono nella cultura millenaria che ci unisce, forgiata da una serie impressionante di lotte di emancipazione, idealità, sacrifici e purtroppo guerre. Il nostro stare insieme si chiamaletteratura, cinema, danza, poesia, musica e non spread. Non vogliamo apparire sciovinisti o eurocentrici, la nostra é una tradizione nobilissima ma non l’unica e non la migliore. Semplicemente una tra le tante. Ecco perché abbiamo aggiunto il “diminutivo” Minor alla parolaEuropa. Una cultura tra mille culture”.

I Tugs sono una delle più importanti e amate band del ricco panorama rock livornese: nati nel 1978, hanno portato avanti la loro idea diteatro rock e di adesione ai principi del progressive anche durante i difficili anni ’80; dopo una lunga pausa si sono riformati e finalmente sono arrivati all’album d’esordio Europa Minor. Rappresentato dal vivo con successo grazie alla suggestiva interazione tra band e attori, Europa Minor è un’opera rock appassionata e colta che ripercorre alcuni passaggi salienti della storia d’Europa tra guerre e ricostruzioni, tragedie e speranza, sangue e poesia. I Tugs rievocano la grande tradizione progressive – quella romantica e fiabesca dei Genesis, quella spumeggiante e mediterranea di PFM e Orme – fondendola con unavena folk, in piena atmosfera da cantastorie. Il disco – pubblicato da Ams/BTF, una delle case discografiche prog più attive a livello internazionale – ribadisce la vitalità di un’opera rock toccante e coinvolgente nella messinscena, sorprendente anche su cd e vinile.

I Tugs hanno atteso il momento giusto per completare il loro progetto, rivitalizzando pezzi nati anni fa grazie a un nuovo organico di dieci elementi, una vera e propria “piccola orchestra rock”. Dichiara la band: “Le composizioni sono assolutamente vintage, ma chi di noi in questi anni ha proseguito la carriera artistica ha portato tutto il proprio bagaglio di esperienze. Volevamo realizzare il sogno musicale della nostra gioventù: sognavamo violini, flauti, mandolini e violoncelli che a quei tempi non potevamo permetterci. Suonavamo, con la miserrima attrezzatura tecnica dell’epoca, in un fondo triangolare. Davvero. Il nostro fondo era composto di sole tre pareti, il suono era pessimo e certi timbri risuonavano solo nella nostra testa. Ora tutti i colori che sognavamo sono li: una piccola orchestra di 10 elementi con la quale ci siamo sbizzarriti come un pittore un po’ fuori di testa che mischia i colori. Il lavoro di cesello timbrico e sonoro nell’orchestrazione dei brani del nostro tastierista Marco Susini é stato fantastico”. Europa Minor si appresta a calcare i palchi, i Tugs infatti sono pronti a una nuova stagione di concerti di cui segnaliamo le prime date: Livorno (Cavern Club – opening act per Osanna,11 aprile), Milano (Teatro Della Luna – opening act per The Wall Live Orchestra, 13 aprile); Livorno (Teatro delle Commedie, 18 maggio); Livorno (Cavern Club, 1 giugno).

Tugs:

Voce e Chitarra: Pietro Contorno
Chitarra: Nicola Melani
Tastiere: Marco Susini
Basso: Bruno Rotolo
Batteria: Fabio Giannitrapani
Violino: Francesco Carmignani
Flauto: Claudio Fabiani
Chitarre, mandolino e mandola: Antonio Ghezzani
Violoncello: Martina Benifei
Percussioni: Matteo Scarpettini

Informazioni:

Tugs:
http://it-it.facebook.com/pages/Tugs/141670019250720

BTF:
www.btf.it

Ufficio stampa Synpress44:
www.synpress44.com

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