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“Sei Cattedrali” nella Rocca di Bazzano

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roberto rizzoli, sei cattedrali, rossella regina, coeconews

Chi si aspettasse di vederne solo sei, di cattedrali, resterà alquanto deluso e certamente disorientato dinanzi alla copiosità (25 pezzi ca.) di tele e carte del pittore Roberto Rizzoli.

Uno smarrimento che diventerà ancor più tangibile dinanzi alle opere fisiche, e non solo per i soggetti non soggetti rappresentati, bensì per l’assenza di nomenclatura.

Sono parte di un ciclo – motiva Rizzoli – impossibile imbrigliare il concetto in un titolo.
roberto rizzoli, sei cattedrali, rossella regina, coeconews

Un ciclo, quello delle ‘Sei cattedrali’ che racchiude le fatiche dell’artista, bolognese doc, di un quinquennio, dall’88 al ’93.

Fatiche nel senso più vero e tangibile del termine perché l’arte, per Roberto Rizzoli, non è una questione di ispirazione ma è lavoro, sforzo, dipendenza, malattia, concetti ben riassunti in quello che l’artista stesso considera suo Manifesto: un acrilico su tela 275 x 275 che gli è costato sudore e impegno, quasi fosse un figlio più problematico degli altri – commenta scherzosamente.

La tela lascia spazio alla carta, la grafite cede il passo alla china, l’acrilico duetta con la cera e si confronta con tecniche miste.

Complessa, ermetica, affannosa, cervellotica, astratta: si presenta così e sotto tante altre forme, l’arte di Rizzoli.

Eppure la chiave di lettura in quella che emerge essere una perenne ricerca dell’artista nel comprendere i segreti di quell’equilibrio, di quella perfezione, di quell’armonia che caratterizzano l’opera d’arte medesima, motivo unico dell’ispirazione del ciclo, c’è, ed è la ‘cattedrale di Modena’, dinanzi alla quale Roberto non smette mai di estasiarsi e di specchiarsi, per perdersi nel tempo, concetto che ha rincorso, in precedenza, nel ritratto.

Caratterizzate da una decisa bicromia bianco-nera, le ’Cattedrali’ di Rizzoli sono ritratti con tratti diversi – come le definisce lui stesso – la struttura di riferimento è la stessa ma viene sviluppata secondo canoni diversi.
roberto rizzoli, sei cattedrali, rossella regina, coeconews

Classe ’52, con alle spalle una vita giocata tra arte e divulgazione della stessa (Rizzoli è Docente di Grafica presso un Istituto Superiore cittadino), Roberto non ha mai smesso di rispondere a quella sete di meraviglia e di stupore da cui nascono le sue opere, sete che lo scrittore e poeta Roberto Roversi ha saputo ben tratteggiare in una ‘perla inedita’ che Rizzoli stesso divulga per la prima volta attraverso il Catalogo della Mostra.

La composizione che il Prof. Roversi ha dedicato alle mie opere, è per me motivo di particolare orgoglio – ci confessa l’artista, a ca. 40 anni dalla sua prima Personale.

Rossella Regina

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Rossella Regina: ” Dopo il successo di “Got talent”, sono ancora in attesa del grande passo”

Così Rossella Regina, talento calabro-bolognese dal bel canto e la vulcanica verve

Chi, guardando le foto, si sia chiesto se si tratti di lei, non tarderà a rendersi conto del fatto che, nonostante il doppio cambio di abito e location, la parrucca e gli occhiali sono proprio quelli della finalista di Italia’s got talent 2013, Rossella Regina.
rossella regina, intervista, italia’s got talent 2013, coeconews
Foto di Merli, Ruggeri, Sangiorgi, Tosi

Barcamenatasi di recente tra interviste ed eventi live, e attualmente alle prese con variegati shooting che la vedono al centro delle ambientazioni più esclusive, oltre che con in dosso abiti eccezionali (la location degli scatti in questione è l’Antico Borgo dei Boschi di Bisano di Monterenzio, in provincia di Bologna, una tenuta di 90 ettari comprendente un borgo di casali del 1600, oggi agriturismo, oltre che azienda agricola, circolo sportivo dilettantistico, servizio di pensione e addestramento canino e allevamento di lagotti, cani da tartufo; gli abiti sono, invece, del celebre Scissorlab, sartoria teatrale bolognese che ha all’attivo centinaia di collaborazioni con artisti del calibro di Zucchero, Sting e Polansky), Rossella attende ancora di poter fare il ‘grande passo’, quello che le consentirebbe di dedicarsi esclusivamente all’attività artistica.
rossella regina, intervista, italia’s got talent 2013, coeconews
Foto di Merli, Ruggeri, Sangiorgi, Tosi

Ma forse alla fine, mi mancherebbe anche quel tran tran quotidiano fatto dei ritmi che tutti conosciamo – commenta l’ilare calabra d’adozione bolognese – …la sveglia, le corse mattutine, i ritagli di tempo libero nei quali incastonare a pioggia i vari incontri ‘extra’, tra amici e contatti artistici…Sono sicuramente una che nel tempo libero ha bisogno di fare quante più cose possibili perché la nullafacenza rilasserà pure, ma a me stressa di brutto! – conclude con immancabile ironia.
rossella regina, intervista, italia’s got talent 2013, coeconews
Foto di Merli, Ruggeri, Sangiorgi, Tosi

E mentre ci elenca le date delle sue prossime apparizioni pubbliche, che l’hanno già vista nel piemontese e presto in Puglia (12 luglio) e in Trentino (10 agosto), la cantante-cabarettista che ha stupito per il suo talento tanto i giudici di gara (Maria De Filippi, Rudy Zerbi e Gerry Scotti) quanto il pubblico a casa, ci rivela qualche simpatico aneddoto relativo alla finale del programma, che la ha vista, attorniata da otto prestanti ballerini in smoking, prima, venir fuori da una gigantesca conchiglia dorata ripiena di palloncini sulle note di ‘Vorrei che fosse amore’ di Mina, poi, accomodarsi leziosamente nell’angolo di un salottino kitsch accennando ‘Come tu mi vuoi’ della medesima interprete:
rossella regina, intervista, italia’s got talent 2013, coeconews
Foto di Merli, Ruggeri, Sangiorgi, Tosi

In occasione della finale, a causa sia del freddo del dietro le quinte della semi-finale (a tal proposito ricordo che Simone Annicchiarico, passando dietro al palco, mi vide seduta su di un divano, sotto il tiepido fascio di luce di un mega-faro cinematografico, nel vano tentativo di coprirmi con un telo rosso, lasciato lì da qualcuno esibitosi prima di me…Si avvicinò e dopo avermi chiesto in un romanesco da manuale ‘Ma che stai a ‘ffa’, si chinò per aiutarmi a coprirmi meglio), sia per il fuggi-fuggi tra Roma e Bologna, casa-ufficio-stazione, ecc. ecc. rimasi, insomma, senza voce, proprio quando mi sarebbe servita. Ciò fece sì che non riuscii mai a provare il brano con il Maestro Vessicchio.

La sera della prova generale, incontrai per caso il Maestro in corridoio e lui volle controllarmi, quasi fosse un medico, il collo…’Tu non ti preoccupare’ – disse – ‘stai rilassata’.

Picchiettò con le dita sui lati del collo, idem in corrispondenza della nuca, poi enunciò ‘Sono sicuro che sarà un success. Tu canta come hai sempre fatto. Mi gioco la reputazione’.

E un successo vero è stato, per la 34enne di Laino Borgo, piccolo comune dell’entroterra cosentino, che si augura nuove opportunità di settore a partire da settembre: Ormai le trasmissioni le ho fatte quasi tutte – commenta scherzosamente – mancherebbe giusto ‘Chi l’ha visto?’

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