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Le pareti ventilate di Palagio Engineering per un’edilizia a prova di rumore

Nella progettazione architettonica di piccoli e grandi centri urbani si pone sempre più attenzione alle prestazioni termoacustiche ed al conseguente comfort abitativo degli edifici. Numerose le soluzioni di isolamento sul mercato fra le quali si distinguono per qualità, performance ed estetica le pareti ventilate in cotto di Palagio Engineering.

Nell’economia globale di un intervento di edilizia, residenziale e non, le performance termiche ed acustiche diventano fondamentali, esigenze ormai prioritarie fra quelle che, nell’ambiente abitato, concorrono a determinare la qualità della vita. La normativa che tratta la  trasmissione del rumore è rigida e severa e crescenti sono le richieste della clientela che predilige scelte abitative che esaltino il comfort dell’abitare e del vivere uno spazio o un edificio, ponendo così grande attenzione alla qualità costruttiva e progettuale.

La parete ventilata progettata e realizzata da Palagio Engineering, di per sé, rappresenta una soluzione particolarmente versatile e indicata per l’isolamento, per di più favorisce la riflessione dei rumori esterni: i giunti fra le lastre, l’intercapedine d’aria, e l’isolante termico permettono un significativo assorbimento acustico, consentendo di raggiungere i valori di isolamento sonoro standardizzato di facciata imposti dal DPCM 5/12//97.

Ovviamente parte delle peculiarità e caratteristiche delle pareti ventilate risiede anche nelle proprietà caratteristiche del cotto, il materiale di rivestimento principalmente utilizzato  da Palagio Engineering nell’esecuzione dei suoi progetti. Il cotto oltre ad isolare dai rumori provenienti dall’esterno, garantisce un ottimo comportamento acustico nei confronti della pioggia e della grandine. Inoltre l’utilizzo di materiali fonoassorbenti, nel caso si voglia incrementare l’isolamento acustico, è particolarmente semplice, anche su edifici già esistenti.

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Ambrogio Robot il tagliaerba silenzioso per pomeriggi di vera quiete e relax

I tranquilli pomeriggi estivi non verranno più disturbati dai rumori molesti del tagliaerba, come? Ambrogio Robot è la risposta. Il rasaerba efficiente e dalle elevate prestazioni, non solo taglia l’erba del prato in modo autonomo, ma lo fa anche silenziosamente.

Il basso livello di rumorosità, pari a 65/72 db(A), rappresenta una delle caratteristiche che rendono Ambrogio la scelta ideale per la manutenzione del proprio giardino. Il Robot rasaerba, paladino del tempo libero e del riposo non poteva che essere estremamente silenzioso.

La rumorosità dei falcia erba tradizionali o dei piccoli trattori da giardino rappresenta una problematica considerevole non solo per chi li utilizza nella gestione dei propri o altrui spazi verdi, ma soprattutto per chi li subisce in momenti della giornata dedicati al relax. Più potenti sono questi strumenti più il loro consumo e il grado di rumorosità aumentano.

Alcuni Comuni in Italia sono giunti alla conclusione che fossero necessarie ordinanze per limitarne  l’utilizzo in determinate fasce orarie, altri hanno bandito il cosiddetto giardinaggio rumoroso per l’intero week end. Soluzioni, per alcuni estreme, ma che hanno trovato un considerevole riscontro da parte del pubblico.

Una escamotage che consente di ovviare a questi  provvedimenti, “drastici” per tutti gli amanti di giardinaggio, è senza alcun dubbio il piccolo tagliaerba di casa Zucchetti che è riuscita a ridurre ai valori minimi, tecnicamente possibili, la rumorosità del robot garantendo una capacità lavorativa 24 ore su 24 e sette giorni su sette senza mai arrecare danno o disturbo alla quiete altrui.

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Tra un anno sarà obbligatoria la classificazione dell’isolamento acustico, Immobiliare.it analizza la situazione in Italia

Il prossimo anno entrerà in vigore la direttiva dell’Unione Europea che prevede la classificazione dell’isolamento acustico secondo il numero di decibel che ogni locale è in grado di assorbire. In risposta a questi test verrà determinata una classifica simile a quella attualmente in uso per la classificazione energetica degli immobili e i parametri di qualità nella realizzazione di un edificio residenziale si arricchiranno di un elemento chiave per il benessere abitativo.

Secondo un’analisi condotta da Gruppo Immobiliare.it attraverso i dati raccolti dal suo sito NuoveCostruzioni.it, il 10% dei cantieri in Lombardia viene realizzato con criteri che permetterebbero una collocazione in classe B o superiore; in Emilia Romagna il 9% rispetta gli stessi criteri e se queste sono le regioni italiane meno in ritardo nel recepire la norma, dall’altra parte in Calabria solo il 2% dei cantieri sembra essere pronto a costruire nel rispetto delle nuove regole.
Il clacson delle auto imbottigliate nel traffico che ti sveglia all’improvviso, i tacchi della vicina del piano di sopra che non ti permettono di addormentarti, il corso di violino del figlio dei dirimpettai che disturba il sonno; spiacevoli esperienze che chi abita in città ed in un condomino ha vissuto.  Chiunque abbia condiviso queste esperienze è cosciente della brutta sensazione, del profondo fastidio che ne derivi, di come ci si senta quasi aggrediti nella propria casa, con conseguente perdita della tranquillità soprattutto quando certi episodi sono frequenti e ripetuti.

Carlo Giordano, Amministratore Delegato del Gruppo Immobiliare.it, afferma: “Questi problemi rientrano nella sfera del cosiddetto comfort abitativo, che riguarda quasi tutte le case costruite in Italia prima del 1995, anno in cui venne promulgata la Legge Quadro sull’Inquinamento Acustico,  con cui, per la prima volta, venivano fissati i principi dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro  componenti  per  realizzare abitazioni più vivibili e confortevoli.”

Ma quanto costa la realizzazione di un appartamento che garantisca un buon isolamento acustico? In fase di costruzione i prezzi sono abbastanza contenuti.

Secondo gli studi effettuati da NuoveCostruzioni.it, per un bilocale di 60mq in un condominio il costo si aggira sui 1000€, mentre per un trilocale di 90mq la cifra è di circa 1200€, ovviamente questi costi  sono indicativi e possono variare fortemente in funzione del numero di finestre,  delle prese d’aria, della presenza o meno di fonti di rumore (come ad es. impianti di condizionamento, deumidificazione, caldaie, ascensori, ecc).

Sensibilmente più elevati sono i costi di interventi su una casa già esistente, senza considerare i grossi disagi che lavori di questo tipo comportano, anche solo per sostituire i serramenti e le prese d’aria il costo si aggira sui 1000€ ad infisso.
Nonostante i costi per isolare acusticamente gli immobili nuovi siano tutt’altro che esorbitanti, l’Italia è ancora molto indietro nel processo di messa a norma e in Lombardia, come detto regione in testa alla classifica delle nuove costruzioni “silenziose”, solo il 6% dei costruttori si dichiarano pronti e già attrezzati per soddisfare appieno i criteri per realizzare immobili che possano ottenere la classe A.
Con queste premesse è piuttosto facile capire il motivo per cui l’implementazione della norma,  varata dalla UE nel 2008 con un limite massimo di 2 anni per la ratifica da parte dei singoli Paesi membri, sia stata posticipata sia nel 2010 che nel 2011.
E se tanto ci dà tanto, anche nel 2012 dovremmo continuare a sopportare gli zoccoli del vicino.

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La Medicina del Lavoro di Sapra affronta la tematica “Rumore sul lavoro”

Recenti indagini, esposte alla conferenza internazionale Ihoa, hanno stabilito che l’esposizione a rumori molto forti non solo sia dannosa per l’apparato uditivo ma anche per il cuore. Sapra Sanità, con il suo staff specializzato in Medicina del Lavoro e in collaborazione con i titolari d’azienda, opera in modo da ridurre i costi umani, socioeconomici e aziendali derivanti da malattie e infortuni causati da questo fattore di rischio.

La problematica del rumore è tra le più scottanti in materia di Salute e Igiene nei luoghi di lavoro in quanto la sordità è una delle malattie professionali statisticamente più significative. La progressiva industrializzazione ed automazione degli impianti ha portato ad una moltiplicazione delle fonti di rumore con un conseguente aumento della percentuale di lavoratori esposti a questo fattore di rischio.

Per rumore si intende un suono che per intensità, tonalità e durata risulta essere fastidioso e dannoso per l’orecchio umano, esso viene misurato in decibel per mezzo di fonometri. Sapra Sanità evidenzia come i danni arrecati dall’esposizione prolungata a rumori possa comportare una molteplicità di danni uditivi, fischi e ronzii alle orecchie per arrivare nei casi più gravi alla sordità, extrauditivi a carico dell’apparato cardiocircolatorio, respiratorio, endocrino, visivo e nervoso, ed infine da reazione psicologica, con difficoltà di concentrazione, affaticamento mentale, insonnia e molto altro ancora.

I datori di lavoro sono tenuti, per legge, a controllare i rischi eliminandoli o riducendoli al minimo, tenendo conto sia del progresso tecnico sia della possibilità di disporre di misure preventive: è auspicabile l’utilizzo delle strumentazioni meno rumorose possibili e l’insonorizzazione della sorgente sonora rivestendo le pareti dei locali con materiali fonoassorbenti. Sapra ricorda che il datore di lavoro dovrà sottoporre a Sorveglianza Sanitaria i lavoratori la cui esposizione supera gli 85 Decibel, mentre per le esposizioni superiori agli 80 decibel la decisione è a discrezione del Medico Competente il quale dovrà anche assicurarsi che in ambienti con elevati fattori di rischio si utilizzino i più adeguati strumenti preventivi come disposto dalla normativa vigente: cuffie, caschi, inserti auricolari con capacità di abbattimento del rumore

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Acustica Abitativa: accesa polemica, a Padova, sulle nuove norme UNI.

A Padova, alla presenza di un folto pubblico di addetti ai lavori che riempiva la vasta sala Le Vele dello Sheraton Conference Center, si è tenuto il convegno dal titolo “Da oggi l’acustica abitativa è UNIforme”.
Brillantemente moderato dal caporedattore di Radio24, Sebastiano Barisoni e organizzato da AcusticaGroup2.0, il convegno ha visto relazioni e vivaci dibattiti sullo stato dell’arte dell’acustica applicata al benessere abitativo, in merito alla normativa vigente ed al futuro decreto che accoglierà le direttrici della nuova Norma UNI in materia.
L’incontro ha sottolineato quanto sia le norme attuali – DPCM 5/12/97 – che i presumibili nuovi as­setti legislativi siano sostanzialmente carenti rispetto alle aspettative dell’acquirente di immobili residenziali, poiché ciò che la norma ritiene come miglior risultato di abbattimento acustico è, nella realtà, a malapena sufficiente a definire una situazione accettabile. Si presume, inoltre, che l’auspicabile obbligo di dichiarare la classe di isolamento acustico raggiunto dalla costruzione, al rogito, rimarrà lettera morta togliendo alla nuova norma l’unica possibilità di incidere sulla valutazione commerciale degli immobili.
E’ stato rimarcato, comunque, che l’isolamento acustico non è un valore assoluto ma è relativo al contesto abitativo e urbanistico. E soprattutto che la cosiddetta “tenuta di facciata”, che è relativa ai rumori esterni, non protegge assolutamente da vicini chiassosi o dalle sonorità derivanti dalla fruizione quotidiana di un’abitazione: televisore, aspirapolvere, calpestio, sciacquone, ecc.
In edilizia, un’acustica corretta non è il risultato dell’uso di uno specifico materiale bensì il frutto di un sistema interdisciplinare che parte dalla progettazione architettonica, in una logica di razionalizzazione totale dell’opera. Il sistema di costruzione a secco – ovviamente adattato alle esigenze residenziali e perfezionato con tecniche altamente evolute come ben spiegato da Sergio Russo e Cristian Bortot durante il loro intervento – si è dimostrato il più idoneo a garantire, oltre a vantaggi termici e antisismici, il miglior grado di isolamento acustico perché consente di scollegare la “cellula abitativa” dalla struttura portante.
Hanno dibattuto: Tommaso Gabrieli tecnico Arpav, Paolo Giacomin vice presidente della commissione acustica UNI, l’imprenditore Sergio Russo, i tecnici acustici Cristian Bortot e Fabio Ceol, l’architetto Francesco Zacchia e l’avvocato Maurizio Guiducci.
Sotto accusa un po’ tutti, dal progettista che molto spesso si pone il problema acustico solo a cantiere finito e cerca di porvi rimedio con soluzioni legate all’inserimento forzoso di materiali fonoisolanti, alle istituzioni che latitano nell’applicazione delle poche ed insufficienti norme a disposizione, ai costruttori, troppo vincolati a presunte logiche di competitività fino alla stessa UNI che – come concludeva Barisoni – avrebbe potuto, nel definire le nuove norme, “osare di più”. Particolarmente duri gli interventi dal pubblico del tecnico veronese dell’Arpav Massimo Donzellini e del tecnico competente veneziano Stefano Barina.

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Acustica abitativa. Quando il mio vicino “abita in casa mia”

Convegno: “Da oggi l’Acustica Abitativa è UNIforme”
Padova. 21 Maggio 2010 Sheraton Conference Center ore 14,30

Con il titolo “ Da Oggi l’Acustica Abitativa è UNIforme” e con la moderazione di Sebastiano Barisoni, caporedattore di Radio24, si tiene a Padova il convegno, organizzato da AcusticaGroup2.0, sulle norme che UNI (Ente nazionale italiano di unificazione) è in procinto di emanare, su incarico della UE, sulle procedure per la classificazione acustica degli edifici. Norme che avranno un notevole impatto sul mercato dell’Edilizia in Italia.
Il convegno, analizzando la nuova normativa che sostituirà il poco applicato Decreto Legge del Dicembre ’97, affronterà la questione in modo interdisciplinare e vedrà come protagonisti – oltre al vicepresidente della commissione acustica dell’UNI – esperti che metteranno in luce gli aspetti tecnici, progettuali, amministrativi e legali.
I rumori molesti, nelle nostre case, sono veramente presenze estranee che si intromettono nel nostro habitat deteriorandone la qualità. Il bambino del vicino che piange o canta per una volta può fare tenerezza, ma tutti o giorni, o peggio tutte le notti, esaspera!.E quel lugubre fischio che le tubature sanno emettere, sempre e rigorosamente non appena ci siamo addormentati? E avanti così, dal surround alla litigata, un esercito di “fantasmi sonori” si impossessa di casa. Forse le nuove classificazioni metteranno fine a tutto questo.
Patrocinano il convegno: Assoacustici, Il Collegio Ingegneri di Padova e l’ANCE Veneto. Sponsor della giornata Fassa Spa.

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