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Bilancio della Russia ancora in piedi… grazie soprattutto all’India

Siamo arrivati a due anni dall’invasione della Russia in Ucraina. A questa guerra l’Occidente aveva deciso di rispondere con sanzioni economiche contro Mosca. Eppure dopo 24 mesi il bilancio della Russia rimane ancora in piedi.

Il ruolo di gas e petrolio per il bilancio

bilancioBisogna fare una distinzione importante tra due voci di cassa tradizionalmente preziose per Mosca. La prima è quella del gas. Quello russo ha rifornito l’intera Europa per decenni, ma il vecchio continente con tanta fatica, e dopo molti mesi di sacrifici, è riuscito a sostituire il fornitore russo con altri fornitori. Se prima il 40% del gas che arrivava in Unione Europea proveniva dalla Russia, adesso questa quota è scesa ad appena l’8%.

L’aumento dell’export verso Cina e Turchia è riuscita a compensare questo calo soltanto per il 5/10 per cento. Secondo l’istituto statale russo “Accademia delle Scienze“, il colosso del gas Gazprom entro il 2025 potrebbe cominciare a registrare delle perdite ingenti a causa di questo nuovo scenario.

L’India ancora di salvezza

Quello che ha consentito al bilancio della Russia di rimanere a galla è stato soprattutto il rapporto privilegiato commerciale con l’India. Le vendite record di petrolio agli indiani hanno consentito alle casse del Cremlino di avere 37 miliardi di dollari. Si tratta di una cifra record.

L’India è anche diventata il fulcro delle triangolazioni petrolifere che hanno permesso a Mosca, in via indiretta, di esportare anche negli Stati Uniti il suo greggio per oltre un miliardo di dollari. In questo modo Mosca riesce anche ad aggirare il Price Cap di 60 dollari al barile imposto dall’occidente (per rendere un’idea, al momento la quotazione del petrolio è più o meno sugli 80 dollari al barile, e sta facendo pressione sulle Bollinger bands).

Qualche scricchiolio con Nuova Delhi

L’importante ruolo dell’India per il petrolio russo spiega anche perché Mosca sia stata più accomodante, quando l’India si è rifiutata di pagare il petrolio importato in Yuan cinesi e non in dollari (il rapporto dollaro- Yuan si trova a 7,3), sfruttando una strategia di spread trading. Dopo che per un periodo le raffinerie indiane avevano sospeso gli acquisti di greggio, a dicembre questo commercio è ripreso.

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Il sicuro contributo cinese per la pace in Ucraina. Di Giancarlo Elia Valori

In queste ultime ore il ministro degli esteri cinese Wang Yi ha esposto in modo esauriente la posizione e la proposta della Cina sulla risoluzione dell’attuale crisi ucraina, che può essere riassunta come quattro impegni in sei punti.

Il dialogo e la pace vanno promossi attraverso quattro passi che devono aderire agli scopi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite; rispettare e proteggere la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina; aderire al principio di indivisibilità e della sicurezza; e accogliere le preoccupazioni delle parti in merito alla propria sicurezza nazionale. La Repubblica Popolare della Cina – un Paese negli ultimi tempi vicino e amico della Russia – insiste sul dialogo e sui negoziati per risolvere le controversie con tutti i mezzi pacifici. Per Pechino è importante concentrarsi sulla stabilità a lungo termine della regione e costruire un meccanismo di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile.

La questione ucraina giace in situazioni storiche complesse e speciali. Solo affrontando queste con fermezza e prendendo le legittime preoccupazioni in materia di sicurezza delle parti interessate, in maniera ponderata, razionale e corretta si possono salvaguardare efficacemente i sacri diritti della sovranità e dell’inviolabilità territoriale di ciascun paese e fare passi avanti nel dialogo bilaterale e nella negoziazione, in modo da risolvere l’attuale crisi sulla base del raggiungimento di stabilità a lungo termine per la regione, con la costruzione d’un meccanismo di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile.

Considerando la complessità unica della questione ucraina, la Repubblica Popolare della Cina sta incoraggiando i negoziati diretti tra Russia e Ucraina e un confronto equo tra Stati Uniti d’America, NATO, Unione Europea e Russia, invitando la comunità internazionale a fornire la necessaria “pazienza” strategica e cooperazione continua fino a quando le due parti non abbiano intrapreso congiuntamente azioni concrete per ripristinare saldamente il sistema internazionale con le Nazioni Unite al centro.

Per Pechino – nel processo di risoluzione dell’attuale crisi ucraina – le Nazioni Unite e le parti interessate dovrebbero intraprendere azioni coordinate ed efficaci basate sul diritto internazionale, con l’obiettivo a breve termine di promuovere una soluzione diplomatica alla guerra in atto. Le sanzioni non sono mai state una soluzione fondamentale ed efficace per risolvere un problema. Quando le legittime preoccupazioni di sicurezza delle parti non vengono affrontate, esercitare avventatamente una forte pressione con sanzioni su larga scala equivale ad aggiungere benzina sull’incendio e colpire solamente le popolazioni.

Come ha sottolineato Wang Yi è necessario sostenere il concetto di sicurezza comune, globale, di cooperazione e sostenibile e al contempo abbandonare l’idea di sicurezza esclusiva e assoluta per una sola parte e insistere per porre fine ai conflitti attraverso la negoziazione. È indispensabile rafforzare la fiducia reciproca e costruire insieme un mondo di pace duratura.

L’iniziativa in sei punti cinese è mirata per prevenire una crisi umanitaria su larga scala in Ucraina. Wang Yi ha sottolineato che la massima priorità della crisi ucraina è alleviare il più possibile la situazione sul campo, per evitare che il conflitto si intensifichi o addirittura sfugga al controllo. L’Iniziativa in sei punti, proposta dalla Repubblica Popolare della Cina a questo scopo, dimostra la chiara posizione del Paese, e la mentalità globale della diplomazia di Pechino.

Evitare la politicizzazione delle questioni umanitarie – e non trasformarla in propaganda per una parte sola – è un’importante garanzia per lo sviluppo sicuro, tempestivo e regolare delle operazioni umanitarie. Per raggiungere questo obiettivo, l’Iniziativa in sei punti sottolinea in modo completo ed equilibrato che tutte le parti interessate devono aderire ai principi di neutralità e imparzialità nello svolgimento delle operazioni umanitarie e che le Nazioni Unite dovrebbero svolgere un fondamentale ruolo di coordinamento in ambito umanitario per assistere l’Ucraina, in modo da facilitare lo sviluppo delle operazioni umanitarie, attraverso il dispiegamento di canali efficienti che vanno nella giusta direzione.

I diversi gruppi più colpiti dalla situazione in Ucraina e più bisognosi di assistenza umanitaria hanno diverse preoccupazioni pratiche, che determinano le diverse priorità delle strategie di risposta, sulla base delle effettive esigenze di gruppi rappresentativi come sfollati, civili e stranieri in Ucraina.

Da parte cinese Wang Yi ha annunciato solennemente che la Società della Croce Rossa cinese fornirà all’Ucraina una serie di aiuti umanitari di emergenza il prima possibile. L’intenso impegno mostra la preoccupazione umanitaria della Cina e diventa un chiaro esempio dei continui sforzi cinesi per superare la crisi umanitaria.

Salvaguardare gli interessi nazionali con la diplomazia a favore dei popoli. La tutela degli interessi nazionali è sempre stato il compito fondamentale degli affari esteri della Cina.

Dall’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Ucraina nel 1992, l’Ucraina è diventata il terzo partner commerciale della Cina in Eurasia dopo Russia e Kazakistan, e anche la Cina è diventata il principale partner commerciale dell’Ucraina. Le due parti hanno ottenuto una proficua cooperazione nei settori della scienza e della tecnologia, dell’istruzione e della cultura e hanno mantenuto stretti scambi di personale. Poiché la situazione in Ucraina è cambiata, il Ministero degli Affari esteri cinese ha immediatamente attivato il meccanismo di emergenza della protezione consolare, ha mantenuto una stretta comunicazione con tutte le parti, si è coordinato con entrambe e ha adottato molteplici misure per cercare di avviare dialoghi di pace.

In primo luogo, Wang Yi ha svolto immediatamente una telefonata con il ministro degli Esteri ucraino e con quello russo, proponendo un percorso pacifico per risolvere le preoccupazioni di tutte le parti attraverso il dialogo e la negoziazione

In secondo luogo, varie agenzie del ministero degli Esteri cinese hanno collaborato strettamente, valutato in modo completo i cambiamenti della situazione e, sulla base di varie possibilità; inoltre hanno immediatamente formulato un piano fattibile per aiutare l’evacuazione sicura volontaria dei cittadini cinesi e non dall’Ucraina, nonché attivato il meccanismo di emergenza della protezione consolare e ha aperto e sbloccato alcuni canali di sicurezza.

Non perdere tempo e cogliere le giuste finestre temporali che si lotta per aprire nell’attuale situazione bellica, sono modi per organizzare meglio le operazioni di evacuazione di emergenza, e fornire tutto l’aiuto possibile a coloro che non sono stati ancora evacuati.

Dietro tali efficienti operazioni di trasferimento che hanno visto protagonisti anche i governi di Cina, Moldavia, Romania, Polonia, Ungheria, Slovacchia, Bielorussia c’è la dedizione dei diplomatici e il comune desiderio di pace delle persone di tutto il mondo, in quanto questi Paesi ed altri hanno fornito strutture di sicurezza ed evacuazione.

Wang Yi ha espresso chiaramente e con forza la posizione di base aperta, trasparente e coerente della Repubblica Popolare della Cina sulla questione ucraina, affermando che la stragrande maggioranza dei Paesi si oppone alla “nuova guerra fredda” e alla divisione del mondo. Wang Yi ha affermato che di fronte a un mondo turbolento e in evoluzione, la Repubblica Popolare della Cina ha sempre rappresentato stabilità ed energia positiva, e si è sempre posizionata nella giusta direzione del progresso storico. La Cina continuerò ad assumersi le sue responsabilità, per tenere alta la bandiera della pace, dello sviluppo, della cooperazione e del vantaggio di tutti, per promuovere la costruzione di un nuovo tipo di relazioni internazionali e contribuire a costruire una comunità internazionale con un futuro condiviso da tutta l’umanità.

Siamo certi che solo la Repubblica Popolare della Cina ha la possibilità di far ragionare la Russia e condurla prima di tutto alla cessazione delle ostilità, e all’organizzazione di una Conferenza di “Helsinki 2” che dia a tutti – come quarantasette anni fa – la garanzia del rispetto della sicurezza di uni versi gli altri.

Giancarlo Elia Valori

Presidente di International World Group

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Mercato del gas, ecco dove ci ha portato la dipendenza dalla Russia

L’invasione della Russia in Ucraina ha portato alla ribalta, in maniera feroce e urgente, il problema della fornitura sul mercato del gas.
La situazione energetica dell’intera Europa è infatti di eccessiva dipendenza dalla Russia. Ma non è così da oggi, bensì da anni. Il fatto di non aver affrontato questo problema quando si doveva, visto che era noto da molti anni oggi, è un boomerang con il quale dobbiamo fare i conti.

Le colpe europee sul mercato del gas

mercato del gasLe rotte sul mercato del gas russo non solo non hanno deviato, ma addirittura negli ultimi anni si sono intensificate. Anziché migliorare la situazione, l’abbiamo peggiorata.
Sotto questo punto di vista, l’Italia è uno dei paesi più legati a Mosca per ciò che riguarda la fornitura di gas naturale. Soltanto il 5% della domanda interna viene soddisfatto dalla produzione nazionale. Tutto il resto, ossia quasi tutto il gas che ci serve, lo acquistiamo sul mercato del gas mondiale.

Il ruolo dominante, manco a dirlo, è quello della Russia. Da Mosca arriva il 46% del gas che importiamo. L’Algeria ci fornisce poco meno del 19% del totale di quello importato. Il resto ce lo danno Qatar, Norvegia e Libia.

Rischio per le nostre forniture

Di fronte ai recenti avvenimenti, ci si chiede se questa situazione di dipendenza dalla Russia debba generare allarmi, perché è chiaro che ci sarà uno slippage importante nella fornitura. E ci si interroga su come il nostro paese potrebbe coprire l’eventuale buco della mancata fornitura di 33 miliardi di Smc russo.
Sebbene il sistema europeo delle scorte pare sia in grado di fronteggiare per un breve periodo un’eventuale interruzione delle forniture russe, è chiaro che il problema rimane e deve essere affrontato. Anche perché sostituire rapidamente le forniture russe è quasi impossibile.

La soluzione vera richiederà degli anni

Serviranno degli anni prima di ridurre in modo consistente la dipendenza Europea dal mercato del gas Russo. L’UE si sta muovendo per allargare il mercato, intavolando colloqui con Egitto, Azerbaijan e Nigeria. Ma è chiaro che questo sposterebbe il problema. Sono strategie intraday che non ci renderebbero indipendenti, ma solo meno dipendenti dalla Russia.
Il programma energetico è molto più ampio, e va affrontato ad ampio raggio coinvolgendo le rinnovabili, se si vuole evitare di spingere nuovamente sul fossile. Cosa che il governo sta già facendo, dato che è pronto a riattivare le centrali a carbone in fase di dismissione.

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Russia: Perché Navalny è un problema per il Cremlino

Russia: Perché Navalny è un problema per il Cremlino

MOSCA (AP) – Il ritorno in Russia dalla Germania del leader dell’opposizione Alexei Navalny è stato segnato dal caos e dall’indignazione popolare, e si è concluso, quasi prevedibilmente, con il suo arresto.
Il volo del 17 gennaio da Berlino, dove Navalny ha trascorso quasi cinque mesi a riprendersi da un avvelenamento da agenti nervini, ha trasportato lui e sua moglie, insieme a un gruppo di giornalisti che documentavano il viaggio. Ma l’aereo è stato dirottato dal suo aeroporto previsto a Mosca a un altro nella capitale in quello che è stato visto come un apparente tentativo di sventare il benvenuto dalla folla che lo attendeva.

Alexei Navalny arrestato appena sceso dall'aereoAlexei Navalny è circondato da giornalisti all’interno dell’aereo prima del suo volo per Mosca all’aeroporto di Berlino Brandeburgo (BER) a Schoenefeld, vicino a Berlino, Germania. Il ritorno di Navalny dalla Germania dopo aver trascorso cinque mesi a Berlino per riprendersi da un avvelenamento da agenti nervini è stato segnato dal caos e dall’indignazione popolare, e si è concluso, quasi prevedibilmente con il suo arresto. Il volo del 17 gennaio ha trasportato lui e sua moglie, insieme a un gruppo di giornalisti che documentavano il viaggio.

22 gennaio 2021 – Le autorità lo hanno anche preso immediatamente in custodia, suscitando indignazione in patria e all’estero. Alcuni paesi occidentali hanno minacciato sanzioni e la sua squadra ha chiesto manifestazioni a livello nazionale sabato. Navalny aveva preparato la sua sorpresa per il suo ritorno: un video denunciava che un sontuoso “palazzo” era stato costruito per il presidente Vladimir Putin sul Mar Nero attraverso un elaborato schema di corruzione. Il suo team lo ha pubblicato su YouTube martedì e in 48 ore ha ottenuto oltre 42 milioni di visualizzazioni.

Navalny rischia anni di carcere per una precedente condanna che sostiene fosse politicamente motivata, mentre i commentatori politici affermano che non ci sono buone opzioni per il Cremlino. L’AP osserva il suo lungo scontro con le autorità:

CHI È ALEXEI NAVALNY?
Navalny, 44 anni, è un attivista anti-corruzione e il più feroce critico del Cremlino. È sopravvissuto a molte figure dell’opposizione e non si lascia scoraggiare dai tentativi incessanti di fermare il suo lavoro.

Ha pubblicato decine di rapporti schiaccianti che denunciano la corruzione nella Russia di Putin. È stato una figura galvanizzante nelle proteste di massa, comprese le manifestazioni senza precedenti del 2011-12 innescate da notizie di brogli diffusi in un’elezione parlamentare.

Navalny è stato condannato due volte con accuse penali: appropriazione indebita e successivamente frode. Ha ricevuto condanne sospese di cinque anni e 3 anni e mezzo.
Ha denunciato le condanne come motivate politicamente e la Corte europea dei diritti dell’uomo ha contestato entrambe le condanne.

Navalny ha cercato di sfidare Putin nelle elezioni del 2018, ma una delle sue convinzioni gli è stato impedito di candidarsi. Tuttavia, attirava folle di sostenitori quasi ovunque andasse nel paese. Frequentemente arrestato, ha scontato più periodi in carcere per accuse relative a proteste principali. Nel 2017, un aggressore gli ha lanciato un liquido antisettico verde in faccia, danneggiandogli la vista. È stato anche ricoverato in ospedale nel 2019 dopo un sospetto avvelenamento mentre era in prigione.

Niente di tutto questo lo ha fermato. Nell’agosto 2020 si è ammalato durante un volo interno in Siberia e il pilota è atterrato rapidamente a Omsk, dove è stato ricoverato in ospedale.
I suoi sostenitori sono riusciti a farlo volare a Berlino, dove è rimasto in coma per oltre due settimane e gli è stato diagnosticato un avvelenamento da un agente nervino dell’era sovietica – un’accusa che il Cremlino ha negato.

Dopo essersi ripreso, Navalny ha rilasciato una registrazione di una telefonata che ha detto di aver fatto a un uomo che sospettava fosse un membro del Servizio di sicurezza federale russo, o FSB, che lo avrebbe avvelenato. L’FSB ha liquidato la registrazione come un falso, ma ha comunque scioccato molti in patria e all’estero.

Navalny ha promesso di tornare in Russia e continuare il suo lavoro, mentre le autorità lo hanno minacciato di arresto. PERCHÉ NAVALNY È RITORNO? Navalny ha detto di non aver lasciato la Russia per scelta, ma piuttosto “è finito in Germania in un reparto di terapia intensiva”. Ha detto di non aver mai considerato la possibilità di restare all’estero.

“Non mi sembra giusto che Alexei Navalny chieda una rivoluzione da Berlino”, ha spiegato in un’intervista a ottobre, riferendosi a se stesso in terza persona. “Se sto facendo qualcosa, voglio condividere i rischi con le persone che lavorano nel mio ufficio.”

Gli analisti affermano che sarebbe stato impossibile per Navalny rimanere rilevante come leader dell’opposizione al di fuori della Russia. “Restare all’estero, diventare un emigrato politico, significherebbe la morte di un politico pubblico”, ha detto Masha Lipman, analista politico indipendente.

Nikolai Petrov, ricercatore senior del Programma Russia ed Eurasia di Chatham House, ha fatto eco al suo sentimento, dicendo: “Persone attive e brillanti che potrebbero avviare alcune azioni reali e partecipare alle elezioni … mentre nel paese, una volta all’estero, finiscono per tagliati fuori dal vero legame con le persone “.

PERCHÉ NAVALNY STA ORA DI FRONTE ALLA PRIGIONE? La sua condanna sospesa dalla condanna del 2014 prevedeva un periodo di prova che doveva scadere nel dicembre 2020. Le autorità hanno detto che Navalny era soggetto a regolari controlli di persona con le forze dell’ordine.

Durante gli ultimi giorni del periodo di prova di Navalny, il servizio carcerario russo lo ha inserito in una lista di ricercati, accusandolo di non presentarsi per questi controlli, anche quando era in convalescenza in Germania. I funzionari hanno presentato una petizione alla corte per fargli scontare l’intera pena di 3 anni e mezzo. Dopo il suo ritorno, Navalny è stato messo in custodia per 30 giorni, con un’udienza per rivedere la sua condanna prevista per il 2 febbraio.

All’inizio di questo mese, il comitato investigativo russo ha aperto un’altra indagine penale contro di lui per accuse di frode, sostenendo che si fosse appropriato di donazioni alla sua Fondazione per la lotta alla corruzione. Se condannato, potrebbe rischiare fino a 10 anni di carcere.

NAVALNY MINACCIA IL KREMLIN? Putin non chiama mai Navalny per nome ei media statali lo descrivono come un blogger senza importanza. Ma è riuscito a diffondere la sua portata ben al di fuori di Mosca attraverso i suoi account YouTube molto popolari, incluso quello di questa settimana che conteneva le accuse sulla massiccia tenuta del Mar Nero.

La sua infrastruttura di uffici regionali istituiti a livello nazionale nel 2017 lo ha aiutato a sfidare il governo mobilitando gli elettori. Nel 2018, Navalny ha lanciato un progetto chiamato Smart Voting, progettato per promuovere i candidati che hanno maggiori probabilità di sconfiggere quelli del partito dominante Russia Unita del Cremlino.

Nel 2019, il progetto ha aiutato i candidati dell’opposizione a vincere 20 dei 45 seggi nel consiglio comunale di Mosca e le elezioni regionali dello scorso anno hanno visto Russia Unita perdere la maggioranza nelle legislature in tre città. Navalny ha promesso di utilizzare la strategia durante le elezioni parlamentari di quest’anno, che determineranno chi controlla la Duma di Stato nel 2024. È allora che scade l’attuale mandato di Putin e ci si aspetta che lui cerchi la rielezione, grazie alle riforme costituzionali dell’anno scorso.

Gli analisti ritengono che Navalny sia in grado di influenzare questo voto chiave, motivo sufficiente per volerlo fuori dal quadro. COSA SUCCEDE DOPO? Gli analisti affermano che il ritorno di Navalny è stato un duro colpo per l’immagine di Putin e ha lasciato il Cremlino con un dilemma.

Putin ha lavorato principalmente dalla sua residenza durante l’epidemia di coronavirus e la percezione diffusa che sia rimasto lontano dal pubblico non è paragonabile all’audace ritorno di Navalny nel paese in cui è stato avvelenato e ha subito l’arresto, ha detto Petrov di Chatham House.

“Non importa se le persone sostengono Navalny o no; vedono queste due immagini e Putin perde ”, ha detto. I commentatori dicono che non c’è una buona scelta per il Cremlino: imprigionare Navalny per lungo tempo lo renderà un martire e potrebbe portare a proteste di massa, mentre lasciarlo andare minaccia le elezioni parlamentari.

Finora, la repressione ha solo aiutato Navalny, “e ora, anche i lealisti pensanti sono, se non dalla sua parte, di certo non dalla parte degli avvelenatori e dei persecutori”, ha scritto Alexander Baunov del Carnegie Center di Mosca in un recente articolo.

Tutti gli occhi sono puntati su ciò che accade alle proteste programmate di sabato, ha detto Petrov. Nel 2013, Navalny è stato rapidamente rilasciato dalla prigione dopo una condanna a cinque anni per appropriazione indebita dopo che una grande folla si era radunata vicino al Cremlino.

Da allora il governo di Putin è diventato molto più duro sul dissenso, quindi è improbabile che le proteste di massa spingano il rilascio immediato di Navalny, ha detto Petrov. Ma il Cremlino teme ancora che una mossa dura possa destabilizzare la situazione e l’entità delle manifestazioni potrebbe indicare come reagirebbe il pubblico se Navalny fosse imprigionato per molto tempo.

Il giornalista dell’Associated Press Kostya Manenkov ha contribuito.

FONTE: mail.com
FOTO:  APN Associated Press

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Attualità e News

Giulietto Chiesa, giornalista e scrittore è morto il 26 aprile 2020

Giulietto Chiesa, giornalista e scrittore è morto il 26 aprile 2020

Giulietto Chiesa, nato ad Acqui Terme (Alessandria) il 4 settembre 1940, si era iscritto all’Università di Genova come studente di fisica, ma non terminò gli studi.
Dal 1989 al 990 è stato Fellow presso il Kennan Institute for Advanced Russian Studies di Washington
Lunga esperienza di attività politica che iniziò a Genova come capo di una sezione locale dell”organizzazione studentesca Unione Goliardica Italiana (UGI) e poi come vicepresidente nazionale.
Poi leader nazionale della FGCI (Federazione giovanile comunista italiana) e per finire capo della sezione genovese del PCI (Partito comunista italiano) tra il 1970 e il 1979.
Presidente per conto del PCI nel consiglio comunale di Genova dal 75  al 79, quando abbandonò la politica per diventare giornalista.

Scrisse inizialmente per il quotidiano comunista  L’Unità e poi come corrispondente di Mosca dal 1980. Relatore di conferenze in quindici istituti di ricerca e università negli Stati Uniti, al Dipartimento di Stato, alla Rand Corporation ed altre. Nel 1991 fu nuovamente corrispondente da Mosca per La Stampa di Torino – rimanendo in Russia fino alla fine del 2000.
A Mosca collaborò con Radio Liberty. Editorialista politico e commentatore sempre per La Stampa fino al 2005 ma con diminuita frequenza.
Contemporaneamente scriveva anche per Il Manifesto e altri giornali e riviste italiani. Varie rubriche come La Voce delle voci e Missioni della consolata .
Ha scritto anche per altre riviste europee, americane e russe.
Altre collaborazioni dal 1990 con la varie emittenti televisive italiane,, con Radio Vaticana,  con il canale russo BBC-World Service , con International Swiss Radio e  con le televisioni russe ORT , RTR e NTV e con Deutsche Welle . Invitato spesso ai programmi RAI News 24 e RAI, da Omnibus, programma televisivo su La Sette .
Ha curato una rubrica per Photo e per quattro anni  per il mensile europeo Galatea, poi una rubrica periodica su Kompania , un settimanale russo per i circoli aziendali.




Ha scritto vari libri, dalla storia e notizie sui reportage sull’Unione Sovietica e la Russia. Il suo primo libro, tuttavia, ricorda i suoi primi mesi come giornalista in Italia. È una ricostruzione accurata degli eventi che descrivono il fallito tentativo di salvare gli ostaggi americani dall’ambasciata di Teheran nel 1979, Operazione Teheran ( Operazione Teheran , 1980). In seguito, da Mosca, ha scritto L’URSS che cambia ( The Changing URSS, 1987) insieme a Roy Medvedev, all’epoca dissidente politico russo.
È stato il fondatore dell’associazione culturale Megachip. Democrazia nelle comunicazioni . Era il caporedattore della web TV Pandora TV .

Nel 1990, in Italia, fu pubblicata Transizione alla Democrazi a ( Transition to Democracy ). Una nuova edizione di Transition to Democracy – ampiamente rivista e aggiornata – è stata stampata nel 1991 negli Stati Uniti – con la collaborazione di Douglas Northrop – e successivamente in Russia.
Seguirono altri due libri: il primo era Cronaca del Golpe Rosso ( Cronaca del colpo di stato rosso , 1991) e l’altro era Da Mosca, Cronaca di un colpo di stato ottenuto ( da Mosca. Cronaca di un colpo di stato predetto 1995).
Altri due libri sugli eventi russi furono pubblicati: Russia Addio ( Arrivederci Russia, 1997) la cui edizione russa Proschaj Rossija ebbe un enorme successo – oltre 80.000 copie vendute – e che fu anche tradotto in cinese e in greco; e la roulette russa che, con lo stesso titolo – Russkaja Ruletka – è stata pubblicata in Russia nel luglio 2000.
Chiesa veniva da una famiglia di Berga,  Carrega Ligure,ed era affezionato alla val Borbera. Nel 2002 aveva invitato il suo amico Michail Gorbačiov a visitare il monumento eretto a Cantalupo Ligure in onore del militare russo Fiodor Poletaev, morto  in battaglia nella seconda guerra mondiale.
Nello stesso giorno si rese omaggio omaggio anche alle stele dei partigiani di Pertuso.

Giulietto Chiesa accompagna Michail Gorbačëv a Cantalupo Ligure

Giulietto Chiesa e Michail Gorbačëv a Cantalupo Ligure nel 2002. Foto Credits Dino Ferretti | ilpiccolo.net

Negli anni in Russia aveva scritto L’Urss che cambia (Editori Riuniti, Roma 1987) con lo storico russo, allora dissidente, Roy Medvedev e, in forma di dialogo con Medvedev, nel 1990, per Garzanti, La rivoluzione di Gorbaciov, che viene edita negli Usa, da Pantheon Books, col titolo Time of Change.
L’amicizia con Gorbaciov, che Chiesa ha ripetutamente intervistato, era nata negli anni in cui era inviato per quotidiani e televisioni italiane nell’allora Unione Sovietica.
Chiesa era ben conosciuto in Russia, dove era stato giornalista per varie testate ed aveva assistito ai dolorosi eventi associati al crollo dell’Unione Sovietica.




Nel 2014 avvenne un curioso incidente in Estonia dove Chiesa viene prima arrestato ma poi rilasciato ed accusato di posizioni pro-Cremlino

Ecco la cronaca di quell’episodio che può aiutare a illustrare il ruolo internazionale di Chiesa sia come politico che giornalista ma anche come osservatore economico verso i paesi dell’est.

BRUXELLES, 17. DIC 2014, 09:30
Un giornalista italiano filo-Cremlino ed ex deputato al Parlamento europeo arrestato in Estonia martedì (16 dicembre) dopo aver violato il divieto di ingresso emesso dal ministero degli interni.
Il giornalista Giulietto Chiesa è stato arrestato lunedì all’aeroporto di Tallinn e portato alla stazione di polizia per essere interrogato. Rilasciato più tardi lo stesso giorno, è partito per Mosca in treno la mattina successiva.
“Sono qui [in Estonia] per non sostenere gli interessi della Russia. L’isteria contro la Russia non ha nulla a che fare con gli interessi dell’Europa, è contro di loro “, ha detto ai giornalisti prima di lasciare il Paese.“La Russia è nostra amica, mai nemica. È un mercato colossale per vendere prodotti europei.
Quindi, sto sostenendo gli interessi europei, e quelli che mi chiamano pro-Cremlino, in realtà, si prendono cura degli interessi americani.

Tallinn capitale dell'Estonia Tallinn, capitale dell?estonia

Chiesa doveva parlare a un evento a Tallinn chiamato “L’Europa deve temere la Russia?”.
Deputato europeo dal 2004 al 2009, inizialmente come liberale, prima di passare al gruppo S&D di centrosinistra nel 2006.
Vicepresidente della commissione per il commercio internazionale e membro della delegazione della commissione parlamentare di cooperazione UE-Russia.
Nonostante le sue opinioni, l’arresto di Chiesa è visto come parte di una crescente guerra di propaganda in Europa tra i difensori russi e quelli che vedono il Cremlino come una minaccia.
Un portavoce del ministero degli interni dell’Estonia ha affermato che Chiesa aveva fatto numerose osservazioni ostili sul paese e lo ha descritto come una minaccia all’ordine pubblico.
“Ha difeso e giustificato gli atti di Arnold Meri, che era sotto processo per crimini contro l’umanità, deportazioni sovietiche in Siberia negli anni Quaranta”, ha detto il portavoce.
Il ministero ha fornito altri esempi, rilevando che Chiesa è un membro dell’organizzazione  pro-Cremlino nota come Gongo Mir Bez Natsizma (MBN), considerato uno strumento di propaganda russo.  “C’è una ragione per credere che sia coinvolto nelle operazioni di influenza russa, a causa delle quali il suo soggiorno in Estonia potrebbe costituire una minaccia per la sicurezza della Repubblica di Estonia, il suo ordine pubblico e la pubblica sicurezza”, ha detto il portavoce.




Proprio in relazione al suo ruolo anche come attento osservatore economico, molto recentemente, il 21 febbraio 2020, aveva rilasciato dichiarazioni ad un giornale azero circa la imminente visita in Italia del Presidente della nazione. Ecco il testo delle dichiarazioni:

Giulietto Chiesa: visita del presidente azero in Italia – evento simbolo di Baku, Roma
BAKU, Azerbaigian, 21 febbraio 2020

La visita di stato del presidente azero Ilham Aliyev in Italia è un evento emblematico e senza dubbio darà un forte impulso allo sviluppo e al rafforzamento delle relazioni tra Baku e Roma, ha detto  Giulietto Chiesa, famoso giornalista, scrittore, politico di spicco e personaggio pubblico italiano Tendenza 21 febbraio.
Chiesa ha affermato che la visita del presidente dell’Azerbaigian in Italia apre una nuova pagina nello sviluppo delle relazioni bilaterali.
“La cooperazione tra Azerbaigian e Italia si è recentemente sviluppata in modo dinamico, il che indica l’interesse reciproco degli Stati”, ha osservato Chiesa. “L’Italia è al primo posto tra i partner commerciali dell’Azerbaigian. Grandi volumi di petrolio azero vengono trasportati in Italia e l’Azerbaigian si colloca al primo posto nelle importazioni di petrolio del nostro paese, ed è stata stabilita la cooperazione nelle infrastrutture, nell’edilizia, nei trasporti, nell’agricoltura e nella produzione industriale. Allo stesso tempo, l’Azerbaigian collabora strettamente con le aziende italiane che operano in questi settori “.

“La Dichiarazione sul partenariato strategico tra Azerbaigian e Italia, firmata diversi anni fa, ha dato un forte impulso alla cooperazione e ha portato le relazioni bilaterali a un livello superiore”, ha aggiunto il politico. “Di conseguenza, i nostri paesi hanno instaurato relazioni bilaterali affidabili nei principali settori dell’economia, in particolare nel settore energetico. La cooperazione umanitaria migliora ogni anno, si stanno sviluppando legami culturali. Credo che i legami bilaterali nel settore energetico saranno ulteriormente intensificati con la piena attuazione del Southern Gas Corridor, un progetto su larga scala. ”

Chiesa ha osservato che la gamma di cooperazione bilaterale tra Baku e Roma si espanderà e porterà benefici in linea con gli interessi di Italia e Azerbaigian.
Inoltre, il politico europeo ha affermato che l’Azerbaigian svolge un ruolo attivo nel garantire la cooperazione e la sicurezza regionali, che è un indicatore di una ben ponderata strategia esterna dello stato.

Anche l’attuale  rappresentante ufficiale del ministero degli esteri russo Maria Zakharova ha postato su facebook il suo rincrescimento per la morte di Giulietto Chiesa,
” Condoglianze, è un conversatore interessante e un uomo straordinario”. ha scritto sulla sua pagina Facebook.

Maria Zakharova ha postato su fb alla morte di Giulietto Chiesa Maria Zakharova

Il famoso giornalista, pubblicista, personaggio politico e pubblico italiano Giulietto Chiesa è morto ieri sera per un attacco di cuore. Questa informazione è stata confermata all’agenzia  TASS domenica, da sua moglie Fiammetta Cucurnia.
Il giornalista, ex deputato europeo, ha dichiarato che il 4 settembre 2020, i media italiani in Russia avrebbero compiuto 80 anni.

FONTE:  en.trend.az | euobserver.com | ilpiccolo.net | wikipedia.org
IMMAGINI: Dino Ferretti | ilpiccolo.net | euronews.com | euobserver.com | wikipedia.org
Video: youtube.com

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Notizie dal mondo

Turismo in Russia Arriva il Visto Online Senza Andare in Ambasciata

Negli ultimi anni la visto Russia sembra aver fatto aperture molto importanti per favorire il turismo in Russia.
Dopo gli anni in cui ottenere un visto Russia non era una cosa semplice, a causa prima della chiusura politica e successivamente per motivi legati alla sicurezza nazionale, oggi il paese sembra essersi strutturato per ricevere un numero sempre maggiori di turisti al pari degli altri paesi europei.
A dare ulteriore impulso alle politiche di incremento del turismo in Russia ha contribuito anche il grande successo dei mondiali di calcio del 2018, dove grazie ad una organizzazione perfetta è stato allestito un apparato di accoglienza per milioni di tifosi che ha superato per efficienza e sicurezza ogni paese che aveva precedentemente ospitato questo evento di livello mondiale.
La Russia ha sul proprio territorio numerose attrazioni turistiche che coinvolgono sia le bellezze naturale che quelle storiche ed artistiche.
Un patrimonio che risale a tempi antichi dove ancora la Russia era guidata dalla dinastia degli Zar, oggi queste attrazioni sono nuovamente valorizzate e considerate patrimonio artistico che testimonia la grande storia di un paese che in ogni periodo storico ha dimostrato forza, capacità e grande ingegno in tutti gli ambiti.
Ad agevolare il turismo in Russia presto ci sarà anche una piattaforma digitale che permetterà ai turisti di richiedere ed ottenere un visto online per la Russia senza doversi recare personalmente presso l’ambasciata russa ubicata nel paese di appartenenza.
Questo servizio nonostante possa sembrare scontato nell’era di Internet non lo è per niente in quanto si tratterebbe del primo grande paese che mette a disposizione tale possibilità che per adesso non è nemmeno pensabile per gli altri grandi paesi europei e non.
Mosca ha già annunciato che il servizio partirà nel 2021 e vista l’affidabilità e l’efficienza dimostrata in molti ambiti c’è da credere che tale scadenza sia pienamente rispettata.
Milioni di persone così potranno alimentare il turismo in Russia senza nemmeno doversi preoccupare di recarsi personalmente presso l’ambasciata, di certo le principali città russe sono già ben attrezzate per sostenere l’impatto di questi flussi turistici che potranno usufruire di infrastrutture di altissimo livello e già ben collaudate per esser utilizzate da un gran numero di persone.

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Medaglia di Pushkin alla professoressa Unibg Maria Chiara Pesenti

L’Università degli studi di Bergamo appassiona e “conquista” il Cremlino. L’ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, ha comunicato a Maria Chiara Pesenti, professore di I Fascia del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere, la decisione di conferirle il prestigioso riconoscimento culturale della Federazione Russa, la Medaglia di Pushkin.

La consegna avverrà da parte del Presidente Vladimir Putin, durante la cerimonia che si svolgerà al Cremlino nella giornata dell’Unità nazionale russa, il 4 novembre. Nella sua lettera l’Ambasciatore della Federazione russa a Roma esprime la sua “più alta considerazione” per la professoressa Pesenti. “Questa comunicazione – commenta la docente – mi onora moltissimo, sono profondamente emozionata. So che la Medaglia di Pushkin è un premio importante. Mi onora la sua motivazione: “il mio contributo alla conservazione e promozione della cultura russa all’estero”. Credo che la scelta della Federazione russa sia un riconoscimento al lavoro che ho svolto negli anni, con passione”.

Molti i progetti e le mostre dedicate alla cultura russa curate da Maria Chiara Pesenti, che è anche presidente dell’Associazione Italiana Russisti, con eventi finanziati in alcuni casi anche dalla Fondazione russa Russkij Mir (tra le più importanti per la diffusione della cultura e della lingua russa). La professoressa ha anche curato l’ampio lavoro per la pubblicazione, nel 2018, del Sillabo della lingua russa, voluto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si tratta di un quadro di riferimento unitario per l’insegnamento della lingua nella scuola secondaria di secondo grado. Lo scorso agosto Pesenti ha anche organizzato il cinquantesimo Seminario internazionale di lingua e cultura russa a Bergamo, un appuntamento di rilievo con numerosi studenti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero.

“L’onorificenza che sarà consegnata alla professoressa Maria Chiara Pesenti ci rende orgogliosi – commenta il Rettore dell’Università di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini -. E’ un riconoscimento al grande impegno per la diffusione della lingua e più in generale della cultura russa da parte della docente e del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture straniere. Un altro passo che permette al nostro Ateneo di consolidare una dimensione fortemente internazionale, sempre più riconosciuta”.

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#PutinGirls: le ragazze sul web sostengono lo Zar

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  • 1 Giugno 2016

E’ nato spontaneamente sul web #PutinGirls, il gruppo tutto al femminile che sostiene la politica del Presidente della Federazione russa Vladimir Putin, e che vede aumentare le adesioni giorno per giorno.

Tutto inizia sui social network, in particolare dall’incontro di tantissimi utenti Facebook su Putin mania, la fan page italiana, collegata all’omonimo blog, interamente dedicata al Presidente Putin e che ne racconta le gesta, diffondendo quotidianamente notizie e iniziative riguardanti la politica interna ed estera del Governo russo, oltre a curiosità sul Paese, creando così una sorta di “gemellaggio virtuale” tra le due Nazioni.

Alla pagina partecipano persone di differenti nazionalità e linguaggi, molti arrivano proprio dalla Russia, contribuendo così a renderla varia, nei contenuti e nelle idee, con comune denominatore la stima verso lo stesso esponente politico.

#PutinGirls: il pacifico esercito virtuale del Presidente

Dai numerosi commenti di elogio, soprattutto da parte delle ragazze, parte quindi l’idea di creare all’interno della fan page, un gruppo virtuale con l’hashtag #PutinGirls volto a sostenere ed appoggiare Putin con un impegno esclusivamente femminile, ed un approccio alle notizie responsabile ma allo stesso tempo scherzoso, come suggerisce anche il nome del gruppo, sempre tuttavia con la massima fedeltà e trasparenza nel riportare e commentare i fatti reali.

Le #PutinGirls vanno quindi ad inserirsi in un contesto sociale già ampiamente dibattuto, con lo scopo di amplificare la voce dei tanti sostenitori del Presidente russo e della sua linea politica, confermandone l’assoluta popolarità, visto il numero crescente di persone aderenti.

Il tutto a dimostrare che, al di là della moda dei gruppi femminili che contestano Putin, le ragazze indipendenti, che ragionano senza farsi influenzare, al contrario amano e stimano colui che considerano un grande statista e uomo politico.

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CORRADO VENEZIANO “ISBN, I CODICI DELL’ANIMA”

CORRADO VENEZIANO

“ISBN, I CODICI DELL’ANIMA”

 DAL 29 GENNAIO AL 12 FEBBRAIO 2016

Galleria Nevskij 8 / San Pietroburgo / Russia

Gli Isbn di Corrado Veneziano alla Galleria Nevskij 8 di San Pietroburgo.

Dopo le mostre di Parigi (allo Espace en Cours) e di Bruxelles (all’Istituto Italiano di Cultura), Veneziano varca i confini della Unione europea con le sue opere pittoriche.”Isbn, i codici dell’anima” è il titolo che la Galleria Nevskij 8 – prestigiosa e affermatissima nella metropoli russa – dedica a Corrado Veneziano, cogliendo nelle sue opere: “la capacità di rimescolare in modo originalissimo la tensione commerciale del codice a barra con quella più poetica dell’astrazione di linee, colonne, trame, graffi…”.In questa “altalena” di colori e rievocazioni, prevale la capacità di restituire “l’anima” dei testi di opere letterarie e religiose dell’intera cultura mondiale, di tutti i tempi.

INFO

www.corradoveneziano.it

 

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Ucraina, messaggio dall’Ambasciata in Italia: “Quali misure intraprendere per fermare l’escalation?”

Un anno fa il dolore è arrivato nel nostro Paese.  Nella grande famiglia ucraina adesso c’è la tragedia ed il lutto che ci hanno portato i cosiddetti “fratelli russi”. Pare che le grandi distruzioni di città e villaggi e le migliaia di morti avvenute in Ucraina, insieme con l’occupazione della Crimea e una guerra sanguinosa e mortale (non fredda e non ibrida) nella parte orientale del Paese, abbiano provocato in Europa sorpresa ed imbarazzo, e la ricerca di una risposta precisa.

Eppure un anno fa (febbraio 2014), in occasione della Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, nessun politico o esperto suggerì o menzionò la possibilità di un tal scenario che divenne realtà dopo appena due mesi.

Tra le diverse soluzioni proposte dall’Europa al problema dell’invasione Russa nella parte orientale dell’Ucraina, c’è la conservazione della possibilità di dialogo ad ogni costo con la Russia, la garanzia di un’assistenza militare, il rafforzamento delle sanzioni contro il Paese nemico. Ciò che non accettiamo, è però la posizione di molti politici che cercano di risolvere il conflitto favorendo una soluzione che non disturbi la Russia.

Di certo l’Ucraina in breve tempo sceglierà il suo modello di sicurezza internazionale, valutando l’opzione di presentare la domanda d’ingresso alla NATO. Lo status di Paese non allineato garantito dalla legge in Ucraina, ha già dimostrato la sua incapacità di proteggere lo Stato, dall’aggressione esterna, tra l’altro, da uno dei garanti dell’integrità territoriale (in accordo con il Memorandum di Budapest del 1994).

Per questo motivo esclusivamente al popolo ucraino spetta di definire il modello di sicurezza internazionale accettabile, senza che alcuno Stato straniero abbia diritto di veto.

Infine rivolgendosi ai Paesi partner con una richiesta d’assistenza militare, l’Ucraina desidera solo proteggere se stessa dal rischio di un ulteriore avanzamento dell’aggressore nel suo territorio.

Quanto prima, dunque, il popolo ucraino dovrà difendere la sua terra, con o senza l’assistenza militare straniera: più vite umane saranno salvate, e l’aggressore accetterà più velocemente la strada effettiva delle trattative. Sarà così più semplice ristabilire la pace in Europa.

 

Ambasciata Ucraina in Italia

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Fashion Vip Magazine, la rivista del settore Lusso che stavi cercando!

Fashion Vip Magazine è una rivista semestrale focalizzata esclusivamente sul mercato del lusso ed articolata nei vari settori che ne fanno parte, tra cui le boiseries, l’arredamento più prestigioso, e il mondo dei luxury hotels e resorts in Italia.

Questi tre settori sono tra di loro legati indissolubilmente in quanto gli hotels e i resorts di lusso oltre a fornire servizi di livello eccellente, sono anche un esempio di ambienti raffinati ed esclusivi. I luxury hotels e resorts presentano infatti location con interni sfarzosi creati anche attraverso l’uso di boiseries, che creano un’atmosfera unica ed esclusiva.
Lusso, vintage, unicità ed artigianalità si ritrovano così in uno stile barocco e rococò impreziosito da colori vittoriani come l’oro, il beige e il blu petrolio e da raffinati intarsi in marmo e altri materiali pregiati.

Fashion Vip Magazine rappresenta una reale vetrina esclusiva internazionale per il settore degli interni di lusso e per i luxury hotels e resorts, grazie anche alla pubblicazione in 3 lingue: italiano, russo e arabo.


Nella prossima edizione 2014/2015, Fashion Vip Magazine, con le sue esclusive rubriche, presenterà le migliori aziende nel settore della gastronomiainterior designmodaartegioiellisposa.

Distribuzione Italia, Emirati Arabi & Russia

Presenti le rubriche in esclusiva
Speciale Vino , Speciale Marmo, Speciale salone del mobile e Speciale real estate
Speciale Interior Design, Speciale Gastronomia, Speciale Gioielli, Speciale Sposa

Per qualunque ulteriore informazione, non esitate a scriverci!
Contatti
mail: [email protected]
mobile: +39 338 1117700

 

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Le cabine di verniciatura Nova Verta vincono il Golden Key 2012

“The winner is… Nova Verta International”. Il pubblico russo ha scelto e votato l’azienda toscana quale vincitore del Golden Key 2012. Le cabine di verniciatura Nova Verta hanno conquistato il titolo di migliori impianti dell’anno 2012 nel panorama del mercato russo.

Il premio “Golden Key”, alla sua prima edizione quest’anno, è un riconoscimento internazionale indipendente attribuito all’interno del settore delle forniture e attrezzature professionali per auto nella Federazione Russa. Ogni categoria ha avuto il suo vincitore e Nova Verta International si è aggiudicata il primo posto per gli impianti di verniciatura.

Dopo un’attenta selezione dei marchi più importanti, sia europei che asiatici, già presenti nel territorio russo, è stato dato il via alla votazione da parte degli utenti e solo nelle scorse settimane sono stati comunicati i risultati finali con i punteggi ottenuti.

“Un riconoscimento che ci ha colto di sorpresa dal momento che non ne sapevamo nulla fin tanto che siamo stati contattati dagli organi competenti per l’annuncio ufficiale e la relativa consegna del premio. Certamente una gran bella sorpresa. Un successo frutto della soddisfazione di quel pubblico che lavora quotidianamente con le nostre cabine di verniciatura e con i nostri impianti, che li ha scelti e votati”.

Per Nova verta International si tratta di una conferma importante, che premia gli sforzi progettuali, di studio e ricerca fatti fino ad oggi per mettere a disposizione della clientela di tutto il mondo prodotti di alto livello, performanti e affidabili con cui lavorare in sicurezza e nella garanzia di ottimi risultati.

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Enel inaugura Exhibitaly a Mosca e festeggia i suoi 50 anni

Dal 12 al 28 settembre gli spazi del Red October nel centro di Mosca ospiteranno “Enel: energia@mondo”.
Una mostra interattiva sulla storia di Enel e sulla sua presenza in Russia.
Le innovazioni elettriche per la futura Smart Life.
La “Casa di farfalle” degli artisti Bik van der Pol, già vincitrice di Enel Contemporanea, quest’anno alla sua sesta edizione.

Roma/Mosca, 12 settembre 2012 – Enel festeggia i suoi 50 anni anche in Russia e apre la manifestazione Exhibitaly dedicata alle eccellenze italiane, promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dello Sviluppo Economico. Fondata nel 1962, dopo uno storico dibattito politico che portò alla nazionalizzazione di 1.300 aziende elettriche locali per creare un’infrastruttura energetica in grado di unire l’Italia e promuoverne lo sviluppo, a distanza di 50 anni Enel è la più grande azienda elettrica d’Italia, ma anche una delle maggiori a livello globale con una presenza internazionale che tocca 40 Paesi nel mondo e che la vede anche in Russia dal 2004 con una presenza integrata in tutta la filiera del settore elettrico.

Per celebrare la ricorrenza dei 50 anni, dal 12 al 28 settembre 2012 gli spazi del Red October nel centro di Mosca offriranno al pubblico un doppio appuntamento: sarà infatti possibile visitare gratuitamente sia Enel: energia@mondo, una mostra interattiva che traccia la storia dell’azienda e la sua evoluzione in relazione al progresso dell’energia, sia la “Casa di farfalle” degli artisti olandesi Bik Van der Pol, opera vincitrice dell’edizione 2010 di Enel Contemporanea, il progetto promosso da Enel che prevede ogni anno la realizzazione di opere da parte di artisti di diverse nazionalità (www.enelcontemporanea.com).

Per la prima volta all’estero dopo il grande successo al museo MACRO di Roma, la “Casa di farfalle” è un’opera liberamente ispirata alla celebre icona modernista della Farnsworth House di Mies van der Rohe. “Are you really sure that a floor can’t also be a ceiling?” (Sei davvero sicuro che un pavimento non possa essere anche un soffitto?) – questo il titolo tratto da una citazione di “Escher” – è un’opera altamente simbolica in cui centinaia di farfalle variopinte trovano il loro habitat naturale. Gli artisti riflettono così sul rapporto uomo e natura a partire dalle farfalle, considerate oggi tra le specie più sensibili ai cambiamenti climatici. Il pubblico potrà accedere liberamente all’interno dell’opera rispettando un numero massimo di persone presenti contemporaneamente nella struttura a tutela del microclima idoneo per le farfalle.

In occasione delle celebrazioni per i 50 anni dell’azienda, Enel Contemporanea 2012 inaugurerà in autunno una sesta edizione speciale con la realizzazione di un’opera permanente nella città di Roma.

Insieme alla “casa di farfalle”, Enel porterà a Mosca anche Enel: energia@mondo, un viaggio affascinante alla scoperta dell’energia e della sua evoluzione, per arrivare alle sfide dei prossimi decenni. Una mostra interattiva composta da quattro aree tematiche. La prima racconta la storia e il successo di Enel in relazione al progresso dell’Italia, prima, e di tutto il mondo, poi, attraverso le milestone con le quali l’elettricità ha segnato e determinato fondamentali evoluzioni socio-culturali ed economiche. La seconda parte illustra il significato attuale dell’elettricità, volto al miglioramento della qualità della vita attraverso l’impegno sociale di Enel nei Paesi in cui è presente. La terza area è dedicata al business dell’energia elettrica e alle tecnologie più innovative che Enel sta già realizzando per il futuro: dalle smart grids alla mobilità elettrica, fino alle soluzioni per la generazione distribuita. La mostra si chiude con la presenza di Enel in Russia: nel Paese dal 2004, è oggi il primo operatore internazionale con una presenza integrata nel settore energetico; detiene accordi e licenze per l’estrazione di gas; attraverso Enel OGK5 gestisce 4 centrali termoelettriche in diverse regioni del Paese per le quali ha già avviato progetti di ammodernamento e ambientalizzazione; con Rusenergosbyt Enel vende energia a clienti finali. Un impegno a 360 gradi a sostegno dello sviluppo energetico in tutta la Russia. I visitatori, che potranno accedere gratuitamente all’interno della mostra, saranno invitati a esplorare contenuti informativi e a vivere un’esperienza interattiva attraverso le più avanzate tecnologie interattive e sensoriali.

Enel è la più ‘grande azienda elettrica d’Italia e una delle prime utilities del mondo. Enel è un operatore integrato, attivo nei settori dell’elettricità’ e del gas. Oggi opera in 40 Paesi del mondo, con una capacità installata netta di circa 98.000 MW e vende elettricità e gas a più di 60 milioni di clienti.

Mosca, 12 – 28 settembre 2012
Red October (Krasnyi Oktiabr)
Ingresso libero da lunedì a giovedì dalle 12 alle 19, venerdì e sabato dalle 12 alle 24, domenica, dalle 12 alle 22.

Enel: energia@mondo
Una mostra interattiva sulla storia di Enel, in Italia e in Russia, e sull’evoluzione dell’energia

Enel Contemporanea
Bik van der Pol, “Are you really sure that a floor can’t also be a ceiling?” (Sei davvero sicuro che un pavimento non possa essere anche un soffitto?)

Consulenza Scientifica: Prof. Enzo Moretto
Butterfly Arc: Casa delle Farfalle di Montegrotto Terme – Eseapolis Grande Museo Vivente degli Insetti della Provincia di Padova
Con la collaborazione di Moscow Zoo

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Con il Gal i “cervelloni” della ricerca energetica ad Asiago

Un meeting di scienziati internazionali coordinati dall’Università di Padova

In questi giorni si è svolto ad Asiago un importante meeting tra i più autorevoli ricercatori europei nel campo dell’industria energetica.

Il Gal Montagna Vicentina ha provveduto infatti all’ospitalità e alla logistica di un prestigioso team di professori provenienti dalle università di Germania, Polonia, Lettonia e Russia, coordinate dai professori Michele Forzan e Sergio Lupi dell’Università di Padova.

L’iniziativa è frutto del Progetto Tempus della Comunità Europea che promuove scambi e collaborazioni tra i ricercatori di maggior rilievo delle nazioni europee, favorendo i confronti tra i principali scienziati e sostenendo la mobilità degli studenti e dei giovani insegnanti, per una cooperazione concreta nello sviluppo dell’industria energetica.

Durante la tre-giorni di Asiago, gli studiosi hanno condiviso le proprie esperienze, confrontando i risultati delle rispettive ricerche, sino alla definizione della pubblicazione di testi innovativi. Le sessioni di lavoro si sono svolte nella Sala Giunta della Comunità Montana dei Sette Comuni.

I professori, che hanno soggiornato all’Hotel Gaarten di Gallio e sono stati assistiti dagli operatori del Gal Montagna Vicentina, hanno apprezzato l’Altopiano di Asiago 7 Comuni, non soltanto per gli aspetti naturalistici, ma anche per la serenità e la tranquillità che il luogo trasmette, condizioni indispensabili per una buona riuscita del meeting.

Asiago e l’Altopiano ringraziano l’Università di Padova e la Comunità Europea per aver scelto la Montagna Vicentina quale sede di lavoro per i più prestigiosi rappresentanti della ricerca energetica mondiale. Ospiti così autorevoli come i ricercatori del progetto Tempus sono sempre i benvenuti!

Giuliano Dall’Oglio

Video news al link http://www.asiago7comuni.it/videofilmati.asp?nyhetsID=70

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L’altra faccia dell’italian sounding al Vinitaly 2012

Il fenomeno del cosiddetto “italian sounding”, inteso come l’imitazione dei nostri manufatti di esportazione con una veste che evoca colori, simboli o terminologie riconducibili al sentimento di italianità, è stato affrontato dalla sommelier Eva Kottrova al Vinitaly 2012 dal punto di vista del consumatore oltre confine appassionato del buon cibo e del buon bere italiano; diverso aspetto da quello trattato oramai quotidianamente dagli istituti di rilevazione dei dati statistici e di cui tanto si parla nell’euroera della globalizzazione dei mercati. La sommelier est europea, promoter delle specialità alimentari italiane nella Mitteleuropa, approfittando della più importante Manifestazione dedicata al mondo enoico e dell’ospitalità presso gli spazi espositivi dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini e della Regione Marche ha accolto delegazioni di giornalisti, compratori, associazioni di enoappassionati, titolari di attività commerciali provenienti dall’Ungheria, Slovacchia e Russia e li ha condotti in un percorso degustativo-informativo per illustrare le peculiarità territoriali che determinano le differenze significative tra i prodotti e ne influenzano la bontà rispetto ai tanti presenti all’estero negli scaffali dei punti vendita e conosciuti come specialità italiane, ma che di italiano hanno ben poco. Auspicando in una concreta politica di contrasto al falso “Made in Italy” e in una corretta informazione alimentare tendente all’educazione del fruitore finale, ha posto l’accento sul rafforzamento dell’identità italiana del prodotto – da perseguire strenuamente e proteggere amorevolmente – più che sulle effettive stime della perdita di competitività sui mercati internazionali imputabile alla distribuzione di prodotti dalla parvenza italiana fabbricati negli stati esteri. Secondo la Kottrova, i dati numerici allarmanti del business dell’imitazione raccontano la faccia preoccupante del problema, che sicuramente è grave, ma non è compiutamente dimostrabile che l’eliminazione del fenomeno, peraltro impossibile da far scomparire in maniera globale, incrementi con le stesse grandezze macroscopiche l’aumento di esportazione dei prodotti italiani. L’aspetto inquietante, riferisce, è il rischio dell’inquinamento e del potenziale svilimento d’immagine del brand “Made in Italy” negli stati esteri non solamente generato dai prodotti emulativi di fascia bassa ma creato dal proporre in maniera distorta l’italian lifestyle tramite i contenuti espressi dal pressapochismo di molti media stranieri, siti di improbabili ricette di cucina italiana e da una miriade di locali “tricolori” che propongono referenze enogastronomiche a dir poco creative e ideate da maestranze poco avvezze alle nostre latitudini; caos generato anche dagli italici emigranti che per necessità si sono improvvisati ristoratori o ambasciatori dell’enogastronomia del Belpaese. Per molti connazionali che hanno tutte le carte in regola per comunicare quel sano “Made in Italy” che ha contribuito a far grande il nostro Paese nel mondo, esistono tantissimi cloni artefici di una pessima divulgazione dei nostri prodotti più cari adattando in maniera del tutto impropria il proverbiale gusto peninsulare a quello degli stati ospitanti, disorientando in tal modo l’utenza che si avvicina con passione alla nostra cultura e immensa tradizione alimentare. D’altro canto anche importanti gruppi industriali italiani che hanno perseguito una politica di delocalizzazione producono manufatti con materie prime e manodopera straniera applicando marchi che esprimono la lingua del sommo Poeta facendo essi stessi concorrenza sleale alle autentiche specialità alimentari. Nei prodotti più popolari l’inquinamento assume dimensioni più ampie e paradossali a tal punto da stupire gli stessi enogastronauti in trasferta nello Stivale che rimangono alquanto perplessi nel non trovare pizze dallo spessore vertiginoso farcite con wurstel, peperoni e ketchup o un piatto di spaghetti alla bolognese accanto a fumanti tazze di cappuccino o altre magiche alchimie spacciate nei loro paesi come specialità italiane.

 

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ENEL OGK-5 INAUGURA IL NUOVO CCGT DA 410 MW NELLA CENTRALE DI NEVINNOMYSSKAYA

Roma-Mosca, 15 luglio 2011 – Enel OGK-5 ha inaugurato oggi il nuovo impianto a ciclo combinato a gas (CCGT) di 410 MW di potenza nella centrale di Nevinnomisskaya, nel Caucaso settentrionale. Si tratta della prima centrale elettrica costruita da Enel in Russia. Fa parte del programma di investimenti di Enel nel Paese finalizzato ad aumentare la capacità installata e a migliorare le perfomances operative e ambientali dell’esistente parco centrali di Enel OGK-5. Il nuovo impianto è entrato in esercizio commerciale, avendo ricevuto tutti i permessi necessari per vendere elettricità nel mercato all’ingrosso. Il nuovo gruppo è stato inaugurato alla presenza del Vice Primo Ministro Russo Igor Sechin, del Direttore della Divisione Internazionale di Enel Carlo Tamburi, del Direttore della Divisione Ingegneria e Innovazione di Enel Livio Vido e del Direttore Generale di Enel OGK-5 Enrico Viale.

Commentando l’entrata in esercizio dell’impianto, il Direttore della Divisione Internazionale di Enel Carlo Tamburi ha detto: “Questo è un evento molto importante per noi; segna una tappa rilevante nel completamento del nostro impegno in Russia come investitore strategico nel settore dell’energia. L’avvio del CCGT a Nevinnomisskaya, non solo aumenterà la potenza installata della nostra centrale, ma anche la stabilità del sistema elettrico del Caucaso settentrionale”.

L’impianto da 410 MW di Nevinnomisskaya, realizzato da Enel è l’unico progetto di questa tipologia e di queste dimensioni nella regione. Il progetto assume un’importanza particolare alla luce delle XXII Olimpiadi invernali e degli XI Giochi Paralimpici di Sochi del 2014. La messa in esercizio della nuova unità di generazione permetterà, infatti, di assicurare l’energia necessaria agli impianti sportivi e alle infrastrutture della zona.

La costruzione dell’impianto ad alta efficienza da 410 MW nella centrale di Nevinnomisskaya è iniziata nel novembre 2008 ed è stata portata avanti da un consorzio di importanti imprese russe e italiane con Enel Ingegneria e Innovazione come capofila. Il nuovo impianto utilizza tecnologie e strumentazioni di quarta generazione, che permettono di aumentare la produzione di energia elettrica, riducendo l’impatto ambientale. Il nuovo gruppo si distingue per l’affidabilità elevata e per un alto grado di automazione dei processi. L’efficienza del nuovo impianto è di circa il 58%, contro il 35-40% dei tradizionali impianti a gas.

Al progetto ha contribuito anche la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) attraverso un prestito di lungo termine di 120 milioni di euro. E’ la prima volta che un progetto su larga scala nel settore delle utility in Russia viene anche finanziato da una istituzione internazionale.

Con l’avvio del nuovo impianto, la potenza installata della centrale di Nevinnomisskaya avrà un incremento netto di 380 MW, dal momento che un vecchio gruppo da 30 MW verrà dismesso, aumentando l’affidabilità dell’intera centrale. L’entrata in esercizio del nuovo CCGT creerà, inoltre, le condizioni favorevoli per un ulteriore ammodernamento di tutti gli impianti della regione.

L’investimento totale per la costruzione del nuovo gruppo ammonta a circa 400 milioni di euro (16 miliardi di rubli).

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Stipulato accordo fra la compagnia aerea russa SAT e Agoda.it

Stipulato accordo fra Agoda.it e la compagnia aerea russa SAT

Singapore, 16 febbraio 2011-Agoda.it, sito asiatico per prenotazioni alberghiere online in tutto il mondo e membro di Priceline.com (titolo quotato al Nasdaq), ha annunciato oggi una partnership con la compagnia russa SAT Airlines.
Come risultato della partnership, i viaggiatori SAT avranno accesso immediato ai 155 mila alberghi presenti nel database di Agoda.it.

La rete SAT copre sia rotte nazionali all’interno della Russia sia rotte internazionali nell’Asia del Nord, con centri a Harbin, Sapporo e Seoul. Semplicemente visitando il sito web SAT, i clienti possono prenotare un albergo in una di queste destinazioni chiave attraverso Agoda e usufruire di tariffe sempre aggiornate, promozioni e prenotazioni con conferma immediata. Per maggiore comodità i viaggiatori possono prenotare il loro soggiorno nella loro lingua in quanto la piattaforma Agoda.it fornisce servizi di prenotazione in 32 lingue diverse, tra cui russo, cinese semplificato, giapponese e coreano.

Il Presidente di Agoda, Mr. Robert Rosenstein, ha commentato: “L’Asia del Nord è una regione interessante e vasta, in grado di offrire una vasta gamma di cucine, culture e paesaggi. Attraverso questa alleanza speriamo che i clienti SAT potranno ottenere più facilmente le prenotazioni alberghiere e ad un costo inferiore – ad un solo click dal sito della SAT “.

Agoda.it annovera strutture in oltre 100 paesi in tutto il mondo, con gli hotel partner che aggiornano le loro offerte quotidianamente. Inoltre, grazie ai Punti Rewards di Agoda, i viaggiatori possono usufruire di ulteriori risparmi, accumulando i punti con ogni prenotazione e utilizzandoli poi per ridurre il prezzo dei soggiorni in una delle strutture a tariffe speciale di Agoda. Sicuramente i siti multilingua di Agoda, compreso quello in russo, il vantaggio della conferma immediata e il sistema di accumulo Punti Rewards contribuiranno a rendere la ricerca e la prenotazione di un hotel più facile per i clienti SAT Airlines.

A Proposito di Agoda Company Pte Ltd:

Agoda Company Pte Ltd è una compagnia asiatica leader nel servizio di prenotazione alberghiera online, specializzata nell’assicurare le tariffe più basse. Agoda.it è membro Priceline.com (Nasdaq:PCLN). Il network di Agoda comprende oltre 9.000 hotel nelle regioni dell’Asia e del Pacifico e oltre 155.000 nel mondo. Uno staff composto da 450 professionisti provenienti da tutto il mondo, con sede in Asia, garantisce un servizio di prenotazione alberghiera con i migliori prezzi, che combina in modo unico le conoscenze e le connessioni locali indispensabili a fornire le migliori tariffe alberghiere sia per chi viaggia per motivi di lavoro che per chi viaggia per piacere.

Inoltre i clienti Agoda partecipano al programma “Agoda Rewards”, guadagnando ulteriori sconti o soggiorni gratuiti per successive prenotazioni. A differenza di altri programmi che limitano a singole catene alberghiere, il programma Agoda Rewards consente ai propri clienti di riscattare i punti accumulati per migliaia di hotel in tutto il mondo, in qualsiasi momento. Agoda come membro della Pacific Asia Travel Association (PATA) si prefigge di promuovere i viaggi rendendoli più accessibili a un sempre crescente numero di persone

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Dalla Russia Con Glamour

Che il mercato del lusso si stesse spostando a oriente era già chiaro da molto tempo.

Se ne sono accorti I commessi delle prestigiose boutique, come degli outlet romani e milanesi, sempre più avvezzi ormai alla pacifica invasione quotidiana di eleganti coppie russe a caccia di grandi firme come Brioni o Ermanno Scervino. Bollati fin troppo precipitosamente come “Nuovi ricchi”, questi oligarchi dell’est Europa hanno dalla loro mezzi e un’invidiabile conoscenza del mondo del fashion.

L’interesse della Russia per la moda italiana è ulteriormente confermato dall’aumento esponenziale di visite e acquisti provenienti dalla Federazione Russa che il nostro sito Realvanity.com ha avuto negli ultimi mesi. L’elenco dei capi acquistati in quell’ampia fetta di continente permette di farci un’idea di quali siano i gusti degli acquirenti dell’ex “oltre-cortina”.

L’acquirente russo ha gusti maturi e raffinati, indipendentemente dall’età e dal budget (che comunque resta in media considerevolmente più alto degli omologhi europei). Le marche più gettonate – a parte i “soliti sospetti” Lanvin, Gucci, Prada e Dolce & Gabbana – vedono la marcata predominanza dei sobri capi per uomo marchiati Brioni.

L’importanza economica della Confederazione Russa cresce di anno in anno (assieme a quella dei paesi del cosiddetto BRIC) ed è sicuramente interessante notare come alla crescente domanda di beni pregiati corrisponda una sempre maggiore attenzione al Made in Italy.

Realvanity.com continuerà nel prossimo futuro a tenere d’occhio l’interessante scenario Russo. Aspettatevi quindi di vedere a breve su questo nuovi approfondimenti sull’argomento

Outlet Grandi Firme – www.realvanity.it

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Il portale immobiliare PassaParola.ru all’InvestShow di Mosca

Anche quest’anno PassaParola.ru parteciperà all’edizione del Moscow International Investement Show, la fiera per investitori immobiliari che si terrà a Mosca il 2/3 Ottbre 2009.

Il Moscow InvestShow, è un’ottima occasione per promuovere i tuoi immobili ad un vasto pubblico di investitori. PassaParola.ru vuole darti la possibilità di essere presente tramite il nostro catalogo.

Come potete vedere dal reportage della precedente edizione, partecipare con noi non significa solo l’acquisto di uno spazio pubblicitario, ma anche rapporto diretto con i clienti e mantenimento delle relazioni anche e soprattutto successivamente all’evento fieristico con una presenza stabile in loco, supporto alla vendita.

Per chi fosse interessato a partecipare, contattateci all’indirizzo [email protected] per qualsiai informazione e/o richiesta.

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La Mamma del calciatore Andrey Arshavin alla festa del Villaggio dei Bambini di Pushkin!

Fra le tante persone che nel tempo hanno sostenuto le attività di SOS Villaggi dei Bambini Onlus in Russia, il calciatore Andrey Arshavin (ambasciatore FIFA e giocatore del FC Arsenal) è particolarmente legato al Villaggio SOS di Pushkin. I Villaggi SOS sono strutture di accoglienza che lavorano per i bambini che sono rimasti soli e quelli che per vari motivi (problemi economici, sociali, politici…) non possono vivere con la loro famiglia naturale.

La scorsa settimana durante la festa per i 9 anni dall’apertura del Villaggio SOS di Pushkin, sono intervenuti gli amici e sostenitori dell’associazione: fra i molti ospiti si attendeva anche Andrey Arshavin, ma i suoi allenamenti in Inghilterra ne hanno impedito l’arrivo. Al suo posto ha però partecipato la sua mamma, con una sorpresa per tutti i bambini dei Villaggio SOS: un video-messaggio di Andrey con i suoi auguri e la promessa di fare una visita al più presto!

Per continuare la festa, i ragazzi dei Villaggio si sono sfidati ad un piccolo torneo amichevole di calcio, assieme ai bambini che arrivavano dagli Hotel Europe e Hors, due grandi alberghi della città che da molti anni sostengono l’associazione locale.

Per concludere la giornata di festa, tutti gli ospiti hanno potuto cenare con il fantastico “Porridge del Villaggio”, un piatto tradizionale molto apprezzato nel Villaggio SOS. Questi primi 9 anni di presenza a Pushkin hanno permesso a centinaia di bambini russi di ritrovare l’affetto e le cure di una famiglia, per crescere sereni e lontani dai pericoli.

Per maggiori informazioni sui programmi di sostegno portati avanti da SOS Villaggi dei Bambini ONLUS e sulle adozioni a distanza dei Bambini in Russia, è possibile consultare il sito dell’associazione: www.sositalia.it

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SOS Villaggi dei Bambini ONLUS è un’organizzazione a respiro internazionale, impegnata nell’assistenza ai minori in difficoltà e nella prevenzione all’abbandono. Da più di 60 anni la famiglia SOS è impegnata in 132 paesi del mondo, aiuta ogni anno circa 72.500 minori orfani o abbandonati, così come un milione di persone che rientrano nei suoi programmi di sostegno alle famiglie. Dal sito di SOS Villaggi dei Bambini ONLUS è possibile adottare un bambino a distanza o fare donazioni per sostenere le famiglie disagiate: www.sositalia.it

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Vola a Mosca low cost con Meridiana-Eurofly

Una nuova offerta low cost di Meridiana-Eurofly: tra le tratte in promozione, voli per Mosca da Bologna, 200 posti da settembre a ottobre a 106 € solo andata, tutto incluso.

Mosca, la capitale della Federazione Russa conta una popolazione di circa 8.800.000 abitanti ed è la principale città del Paese. Ad est di Mosca si trova il fiume Volga, che in passato fu un’importante via di transito. La città è molto fornita dal punto di vista delle vie di comunicazione; sono infatti presenti cinque aeroporti e rappresenta un importante centro commerciale, politico, culturale.
Il punto centrale della città è dato dal Cremlino, costruito nel 1156 e ristrutturato negli gli anni ’30, è attualmento depositario di antichi monumenti della città tra cui le Cattedrali dell’Assunzione, dell’Annunciazione, dell’Arcangelo Michele e il palazzo Bugnato iniziato nel 1479 e ultimato nel 1481.

Vicino al Cremlino si trova la Chiesa di San Basilio posta sulla Piazza Rossa. In quest’ultima si svolgono le principali parate militari e le feste nazionali. Attualmente la piazza è occupata da bancarelle e da gente che improvvisa comizi.

Accanto ad essa si innalzano in ordine le chiese della Trinità, della Vergine della Georgia, della Natività e della Resurrezione e anche vari monasteri antichi.

Da non dimenticare il Mausoleo di Lenin del 1916, l’Università di Lomonosov e la Biblioteca Lenin risalente al 1927 costruite durante il regime sovietico.
Vanno ricordate le prestigiose istituzioni culturali, come la celebre Galleria Tretjakou dove è riposta una delle principali pinacoteche del mondo.

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Trascorrere l’anno accademico in Russia per imparare la lingua

Imparare il Russo in Russia è una esperienza unica e travolgente. Il russo è una lingua ultimamente molto rivalutata per i suoi molteplici utilizzi in ambito professionale e didattico, ma rimane pur sempre una lingua particolare che ha bisogno di uno studio e di una applicazione pratica continuativa. E se il modo migliore per imparare bene il russo è concedersi una vacanza studio nella bellissima Russia, ancor meglio è trascorrervi un intero anno accademico.

Alcune scuole di russo, infatti, organizzano dei corsi che consentono agli studenti di trascorrere un anno accademico in Russia. Questi corsi prevedono dei costi sicuramente maggiori rispetto ai corsi standard tradizionali, ma offrono un programma completo che si sviluppa in percorso che va da 24 a 36 o addirittura 48 settimane. Durante l’anno accademico in Russia gli studenti frequenteranno 20 o 25 lezioni (20 lezioni standard più 5 lezioni supplementari di interesse generale) a settimana, suddivisi in gruppi di massimo 10 persone per dare agli insegnanti, seri e qualificati, la possibilità di seguire bene il percorso dei singoli studenti, andando incontro alle loro esigenze.

L’anno accademico in Russia è dunque il modo migliore per immergersi totalmente nella lingua e nella cultura ricchissima di questo paese, che cresce continuamente e dove tradizione ed innovazione convivono perfettamente.

Per tutte le informazioni sulle scuole di russo e i programmi dei corsi di russo in Russia visitate il sito studiare le lingue all’estero.

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SiciliaDomExpò 2009: la Fiera Campionaria Internazionale per le Aziende Siciliane

Dal 28 al 30 aprile, a Samara, in Russia, si svolgerà la Fiera Campionaria Internazionale SiciliaDomExpò 2009, il cui scopo è offrire alle aziende siciliane la possibilità di far conoscere le proprie peculiarità attraverso l’esposizione e la promozione dei prodotti e delle organizzazioni e filosofie aziendali.La manifestazione, organizzata dai consorzi Omnia Eventi e Med Euro Export, è il primo momento di una strategia globale, volta al consolidamento dei rapporti economici tra l’Italia e la Federazione Russa, culminato con il gemellaggio siglato nell’ottobre dello scorso anno tra Palermo e Samara.

Da un lato, infatti, le imprese siciliane aprono le porte ad un mercato sensibile al recepimento dei prodotti di qualità quanto attento agli investimenti stranieri; dall’altro le attività dell’isola trovano un’opportunità di accesso agli ingenti capitali russi quale strumento finanziario per potenziare e sviluppare la propria attività.

La fiera avrà luogo presso il “Centro Espositivo Museo di P. Alabina” con il patrocinio del Consolato della Federazione Russa a Palermo, del Consolato della Repubblica Italiana a Samara, della Rappresentanza Commerciale della Federazione Russa in Italia e di varie altre importanti amministrazioni pubbliche siciliane.

Si tratta di un’occasione imperdibile per le aziende siciliane che guardano con interesse al mercato russo e dell’est europeo in genere e quelle che prenderanno parte a SiciliaDomExpò avranno la possibilità di scegliere fra tre diverse tipologie di partecipazione: sponsor, partecipazione diretta e rappresentanza, ognuna delle quali con la relativa quota d’iscrizione

Per saperne di più, è possibile contattare i Consorzi Omnia Eventi e Med Europe Export, che si stanno occupando dell’organizzazione di SiciliaDomExpò 2009 alla seguente e-mail: [email protected]; Sul web, infine, è online un sito esclusivamente dedicato alla manifestazione: www.siciliadomexpo.it

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