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Lievitazione naturale e grani antichi per una pizza gigante; ecco la formula vincente di “AL VICOLO PIZZA&VINO”

Food made in Sicily: l’eccellenza è servita

E dopo la pizza, nasce la “Cotoletteria”: una nuova scommessa tutta catanese

www.alvicolopizzaevino.it

 

CATANIA – «Lui è la mente creativa, io l’organizzatore». Lui è Lucio Ferlito, l’altro è Angelo Scaringi: due giovani catanesi che insieme gestiscono quello che è ormai diventato punto di ritrovo indiscusso per tutta la città etnea, “Al Vicolo Pizza&Vino”.

Una semplice chiacchierata tra amici al bar ed ecco, dopo qualche mese, la realizzazione di un progetto, che è anche un sogno. “Al Vicolo” sorge in una piccola via interna, un vicolo appunto – da cui l’idea del nome – che dà sulla centralissima via Manzoni, a due passi da piazza Stesicoro e dai resti dell’anfiteatro romano, uno dei luoghi storici più suggestivi di Catania. Dal 31 gennaio 2013 (data d’apertura) a oggi, il brand nato sotto il Vulcano è cresciuto molto: «Siamo partiti con trenta coperti all’interno più una cinquantina all’esterno – racconta Angelo – oggi contiamo oltre quattrocento clienti che ogni sera sperimentano i piatti e i vini della nostra cantina».

La coppia parte già, sin dall’inizio, con le carte vincenti: lui con la passione per il cibo e in particolare per le pizze, l’altro commerciante di professione, con il fiuto per gli affari. Ciò che però distingue “Al Vicolo” dagli altri locali è soprattutto un elemento: le dimensioni della pizza, tanto grande quanto buona. Una pizza gigante, soffice e allo stesso tempo croccante, merito della lievitazione naturale – con un tempo di riposo che va dalle 24 alle 36 ore – e della farina di alta qualità utilizzata. Tra queste la Tumminìa di Castelvetrano o Timilia, variante di grano duro conosciuto sin dagli antichi greci, prodotto pregiato da cui deriva una farina – macinata a pietra – integrale al 100% e con un basso indice di glutine. Oltre alla più conosciuta farina di Kamut, dall’alto contenuto di proteine e sali minerali, facilmente digeribile anche da chi soffre di lievi intolleranze.

Tutti gli alimenti impiegati, dai condimenti alle carni, sono a Km0, genuinamente siciliani. E anche prodotti come la Burrata pugliese o la Scottona fiorentina giungono al Vicolo attraverso una filiera di fornitori tracciati. Anche in fatto di carni “Al Vicolo” ha voluto fare la differenza lanciando la “Cotoletteria”. Dalla tradizione milanese nasce una forma riadattata di “cotoletta alla catanese”: carne di pollo, vitello o cavallo – sempre di grandi dimensioni – usata come se fosse la base di una pizza e quindi arricchita con vari condimenti. Dalla cotoletta alla margherita a quella capricciosa, ecco serviti al tavolo questi gustosissimi piatti, con carni cotte rigorosamente al forno – guai ad usare la frittura, “è troppo pesante e rovina tutto” – per mantenerne intatti i sapori.

Al Vicolo però è conosciuto anche per i suoi gustosi dolci, a partire dalla cheesecake fatta in casa, “appuntamento fisso per molti dei nostri clienti”, aggiunge ancora Angelo. Anche per i più golosi c’è l’imbarazzo della scelta, insomma, e il dolce del giorno in menù cambia sempre. Il ristorante offre poi un’ampia gamma di vini delle migliori cantine e birre artigianali, alcune delle quali provenienti dal vicino birrificio del Faro o da quello Tarì di Modica. Ottime per accompagnare una pizza altrettanto al top, conosciuta e apprezzata anche da personaggi del mondo dello spettacolo, come Anna Falchi, Enzo Iacchetti e gli attori di Centovetrine. «Ultimamente anche il famoso rapper Rocco Hunt è venuto a farci visita», racconta il ristoratore, che aggiunge pure calciatori e politici alla lista degli ospiti VIP.

Aperto sette giorni su sette, Al Vicolo si lavora costantemente fino a tarda sera grazie a una squadra di oltre 25 persone, che dal prosecco all’amaro, gestiscono i tavoli e i clienti con grande professionalità. Quella del Vicolo è però una pizza migliorata, un prodotto di qualità, vero mantra per i due gestori.

«Io sono un commerciante e sono cosciente che l’anima del commercio è la vendita – ci spiega ancora Angelo – ma per esperienza so anche che i risultati si ottengono solo con la qualità». Una pizza profondamente legata alla sua Catania, tanto da prendere i nomi delle vie più celebri: dalla classica Via Etnea (la tradizionale margherita) alla più saporita Via Biscari (arricchita con pistacchio), le pizze accontentano tutti i palati. Se è la qualità quella che premia, allora perché non esportarne la formula della “food-experience”, diffondendo il know-how, il format e la conoscenza del prodotto? C’è anche questo tra i progetti futuri del Vicolo: creare una rete di franchising in tutto il mondo, serbando però gelosamente la ricetta segreta.

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Lievitazione naturale e antichi grani per una pizza gigante. Ecco la formula vincente del “VICOLO PIZZA&VINO”

Food made in Sicily: l’eccellenza è servita

E dopo la pizza, nasce la “Cotoletteria”: una nuova scommessa tutta catanese.

CATANIA – «Lui è la mente creativa, io l’organizzatore». Lui è Lucio Ferlito, l’altro è Angelo Scaringi: due giovani catanesi che insieme gestiscono quello che è ormai diventato punto di ritrovo indiscusso per tutta la città, “Al Vicolo Pizza&Vino”. Una semplice chiacchierata tra amici al bar ed ecco, dopo qualche mese, la realizzazione di un progetto, che è anche un sogno. “Al Vicolo” sorge in una piccola via interna, un vicolo appunto – da cui l’idea del nome – che dà sulla centralissima via Manzoni, a due passi da piazza Stesicoro e dai resti dell’anfiteatro romano, uno dei luoghi storici più suggestivi di Catania. Dal 31 gennaio 2013 (data d’apertura) a oggi, il brand nato sotto il Vulcano è cresciuto molto: «Siamo partiti con trenta coperti all’interno più una cinquantina all’esterno – racconta Angelo – oggi contiamo oltre quattrocento clienti che ogni sera sperimentano i piatti e i vini della nostra cantina».

La coppia parte già, sin dall’inizio, con le carte vincenti: lui con la passione per il cibo e in particolare per le pizze, l’altro commerciante di professione, con il fiuto per gli affari. Ciò che però distingue “Al Vicolo” dagli altri locali è soprattutto un elemento: le dimensioni della pizza, tanto grande quanto buona. Una pizza gigante, soffice e allo stesso tempo croccante, merito della lievitazione naturale – con un tempo di riposo che va dalle 24 alle 36 ore – e della farina di alta qualità utilizzata. Tra queste la Tumminìa di Castelvetrano o Timilia, variante di grano duro conosciuto sin dagli antichi greci, prodotto pregiato da cui deriva una farina – macinata a pietra – integrale al 100% e con un basso indice di glutine. Oltre alla più conosciuta farina di Kamut, dall’alto contenuto di proteine e sali minerali, facilmente digeribile anche da chi soffre di lievi intolleranze.

Tutti gli alimenti impiegati, dai condimenti alle carni, sono a Km0, genuinamente siciliani. E anche prodotti come la Burrata pugliese o la Scottona fiorentina giungono al Vicolo attraverso una filiera di fornitori tracciati. Anche in fatto di carni “Al Vicolo” ha voluto fare la differenza lanciando la “Cotoletteria”. Dalla tradizione milanese nasce una forma riadattata di “cotoletta alla catanese”: carne di pollo, vitello o cavallo – sempre di grandi dimensioni – usata come se fosse la base di una pizza e quindi arricchita con vari condimenti. Dalla cotoletta alla margherita a quella capricciosa, ecco serviti al tavolo questi gustosissimi piatti, con carni cotte rigorosamente al forno – guai ad usare la frittura, “è tropo pesante e rovina tutto” – per mantenerne intatti i sapori.

Al Vicolo però è conosciuto anche per i suoi gustosi dolci, a partire dalla cheesecake fatta in casa, “appuntamento fisso per molti dei nostri clienti”, aggiunge ancora Angelo. Anche per i più golosi c’è l’imbarazzo della scelta, insomma, e il dolce del giorno in menù cambia sempre. Il ristorante offre poi un’ampia gamma di vini delle migliori cantine e birre artigianali, alcune delle quali provenienti dal vicino birrificio del Faro o da quello Tarì di Modica. Ottime per accompagnare una pizza altrettanto al top, conosciuta e apprezzata anche da personaggi del mondo dello spettacolo, come Anna Falchi, Enzo Iacchetti e gli attori di Cento vertrine. “Ultimamente anche il famoso rapper Rocco Hunt è venuto a farci visita”, racconta il ristoratore, che aggiunge pure calciatori e politici alla lista degli ospiti VIP.

Aperto sette giorni su sette, Al Vicolo si lavora costantemente fino a tarda sera grazie a una squadra di oltre 25 persone, che dal prosecco all’amaro, gestiscono i tavoli e i clienti con grande professionalità. Quella del Vicolo è però una pizza migliorata, un prodotto di qualità, vero mantra per i due gestori. “Io sono un commerciante e sono cosciente che l’anima del commercio è la vendita – ci spiega ancora Angelo – ma per esperienza so anche che i risultati si ottengono solo con la qualità”. Una pizza profondamente legata alla sua Catania, tanto da prendere i nomi delle vie più celebri: dalla classica Via Etnea (la tradizionale margherita) alla più saporita Via Biscari (arricchita con pistacchio), le pizze accontentano tutti i palati. Se è la qualità quella che premia, allora perché non esportarne la formula della “food-experience”, diffondendo il know-how, il format e la conoscenza del prodotto? C’è anche questo tra i progetti futuri del Vicolo: creare una rete di franchising in tutto il mondo, serbando però gelosamente la ricetta segreta.

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Convegno “TURISMO SOSTENIBILE & EXPO 2015″ Arti e saperi per raccontare il territorio

Con espositori e visitatori provenienti da ogni parte del mondo, Expo 2015 parla attraverso grandi numeri e si preannuncia come un evento chiave per la promozione del turismo sostenibile, dove saperi e sapori si incontrano per permettere la conoscenza del territorio italiano e delle sue molteplici peculiarità.

 

Su questo tema si svilupperà il convegno “Turismo sostenibile & Expo 2015 – Arti e saperi per raccontare il territorio” in programma venerdì 24 ottobre a partire dalle 14.30 a Rovereto, presso il Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. L’evento, organizzato da Alta Scuola per l’Ambiente (ASA) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in partnership con il Mart e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, farà il focus su questi ambiti attraverso la testimonianza di esperti e docenti.

 

Al convegno prenderanno parte Alberto Mina, direttore Relazioni Esterne e Istituzionali di Padiglione Italia Expo Milano 2015 e Piersandro Cocconcelli, direttore UCSC ExpoLAB, Università Cattolica del Sacro Cuore, con i quali verranno approfondite le potenzialità e le implicazioni turistiche legate all’evento di richiamo mondiale.

 

La relazione tra scoperta del territorio e delle sue tradizioni, tra saperi e sapori che caratterizzano i territori italiani sarà al centro dell’intervento di Gianluigi Zenti, Presidente Academia Barilla. Sostenendo i produttori locali, difendendo le tipicità Dop, favorendo l’accesso delle piccole e medie imprese italiane nei mercati internazionali ed incentivando l’innovazione nel rispetto dell’artigianalità, la food academy è da sempre impegnata nella promozione territoriale attraverso la cultura gastronomica.

 

Al convegno prenderanno inoltre parte Ada Rosa Balzan, esperta in sostenibilità e green marketing, coordinatrice del Master in Turismo sostenibile e brand del territorio; Carla Bino, docente di Storia del teatro, coordinatrice del Master in Turismo sostenibile e brand del territorio, ALMED; Patrizia Galeri, Responsabile Environmental and Educational Hub, coordinatrice del Master in Turismo sostenibile e brand del territorio, ASA.

 

Il convegno presso il Mart sarà, inoltre, occasione di presentazione della prima edizione del Master in Turismo sostenibile, fortemente voluto da Alta Scuola per l’Ambiente e realizzato in collaborazione con altre due Alte Scuole, Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (ALMED) e Alta Scuola In Economia Agro-Alimentare (SMEA), e sei facoltà dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il Master prenderà il via a gennaio 2015 con l’obiettivo di formare figure professionali con competenze trasversali capaci di valorizzare il territorio in chiave turistica in modo sostenibile,  rispondendo appieno ad una richiesta in crescita del mercato.

In linea con i temi trattati, il convegno di venerdì 24 ottobre sarà anche il primo convegno a impatto compensato organizzato all’interno della sala conferenze del Mart. Da oggi, infatti, sia aziende sia enti pubblici potranno organizzare all’interno del Mart eventi e convegni certificati CO2 zero. Le emissioni prodotte per la realizzazione dei convegni saranno totalmente compensate con progetti di riforestazione che hanno valenza sia sociale che ambientale.

Il Mart si rivela così il primo museo in Italia ad offrire questo servizio, con l’intenzione di trasmettere un segnale di attenzione alle tematiche ambientali, anche nelle scelte concrete quotidiane in occasione di un meeting o un evento. Il Museo non solo compensa le emissioni ma promuove suggerimenti di buone pratiche per rendere l’evento ancora più sostenibile, suggerendo ad esempio di raggiungere il Mart in treno ed utilizzando materiali riciclati e riciclabili per la sua realizzazione.

 

PER ULTERIORI INFORMAZIONI: 

ASA – Alta Scuola per l’Ambiente

Università Cattolica del Sacro Cuore 

Ada Rosa Balzan 

Antonella Olivari

Direzione di sede

Area comunicazione, relazioni esterne

[email protected]

tel +39 030 2406275 – cell. 335 5665447

 

AdaRosaBalzan

Ufficio stampa esterno

[email protected]

tel +39 346 7565069

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Domenica 26 gennaio, in provincia di Messina vince la tradizione. LA QUARTA TAPPA DEL “GIRO D’ITALIA IN 52 WEEKEND” PREMIA LA SICILIA. TURISMO, A NOVARA DI SICILIA TUTTI PAZZI PER IL MAIORCHINO

Concedersi un fine settimana per tornare indietro nel tempo, ai sapori e alle tradizioni di un piccolo gioiello medievale, in una vallata pittoresca tra il promontorio di Tindari e lo sperone della Rocca Salvatesta: Novara di Sicilia, a 74 km da Messina, con il suo tradizionale “Gioco del Maiorchino” ha scalato la top ten degli appuntamenti turistici di punta dello Stivale, aggiudicandosi la tappa del Giro d’Italia in 52 Weekend del 26 gennaio 2014.

 

Con la manifestazione “più unica e autentica”, l’antico borgo ha meritato una targa commemorativa e il reportage giornalistico che in esclusiva il team del Giro realizzerà proprio in occasione della gara che si svolgerà questo fine settimana. Come? Grazie alla segnalazione e al voto di preferenza di quanti, tra viaggiatori, amanti del posto e abitanti, hanno già vissuto la festa, concedendosi – anche solo per un weekend – un altro tempo, uno “short break” emozionante, gioioso e rilassante. Tutti ingredienti fondamentali per condire una vacanza, che permetta di dedicarsi alla scoperta di un luogo, di coglierne l’essenza e portarne via un po’ nel bagaglio leggero di un fine settimana.

 

Anche quest’anno occhi e palati saranno puntati al formaggio simbolo della festa e del Borgo che richiede una preparazione lenta, prodotto solo da febbraio a giugno, esclusivamente con latte di pecora e capra, stagionato per due anni: la gara si svolgerà clima di folklore e divertimento, mediante il lancio della forma di formaggio con uno spago, “la lazzada”, facendolo rotolare lungo un percorso che si snoda per oltre due chilometri. Con il coinvolgimento dell’intera popolazione, 16 squadre di 3 persone si sfideranno all’insegna della tradizione siciliana, prima di dare il via alla celebre sagra conclusiva.

 

Il Giro d’Italia in 52 Weekend porta la firma di Weekend-a-gogo, piattaforma web per la scelta delle migliori proposte turistiche del fine settimana, che per tutto il 2014 girerà l’Italia, documentando gli eventi più votati dalla community. A fare la differenza sono gli utenti che, nelle vesti di Cicerone in giro per il Bel Paese, scovano angoli di paradiso, indicando e votando l’evento o la ricorrenza più originale, strana, suggestiva, divertente e memorabile: al resto pensa lo staff di Weekend-a-gogo, stilando la top ten delle segnalazioni, e realizzando il reportage per l’appuntamento che avrà ottenuto il maggior numero di preferenze.

 

 

COME PARTECIPARE

L’iniziativa consente a chiunque di far conoscere gli eventi che si svolgeranno in Italia durante uno dei 52 weekend del 2014 e di votare quelli preferiti. Partecipare è semplice, basta iscriversi gratuitamente su Weekend-a-gogo (http://weekandagogo.it/registrati.aspx?aid=1208) segnalare gli eventi preferiti del 2014 e farli votare (http://www.weekendagogo.it/gallery-eventi.aspx). Sul sito dedicato www.52weekend.it si possono candidare più eventi, basta inserire data, titolo, breve descrizione, foto e catalogarlo in una delle 18 categorie tematiche presenti: benessere, cultura, enogastronomia, per la famiglia, natura, con il cane, divertimento, gay & lesbian, relax, romantico, shopping e sport. www.weekendagogo.it

 

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Arriva la XXXIII edizione del FiordilatteFIORDIFESTA

Grande attesa per l’evento dedicato al fiordilatte e ai sapori tipici di Agerola.
Giunge alla XXXIII edizione FiordilatteFIORDIFESTA, l’evento con cui Agerola celebra le sue eccellenze gastronomiche e il proprio territorio, un lungo cammino dedicato al gusto e alla tradizione di una terra sospesa tra cielo e mare. Dal 3 al 6 agosto 2013 la frazione Pianillo, come da tradizione, ospiterà la sagra del fiordilatte e dei prodotti tipici agerolesi, organizzata dall’Associazione Sant’Antonio Abate e dedicata a quello che a ragione può essere considerato il simbolo della cultura materiale del comune arroccato sui Monti Lattari. Ottenuto dalla lavorazione di latte fresco bovino locale, allevato secondo tradizione, il Fiordilatte di Agerola è conosciuto e apprezzato in Italia e in molti paesi dell’Europa e del mondo, grazie alle caratteristiche organolettiche che ne fanno un prodotto unico per freschezza, genuinità, bontà. Il fiordilatte sarà ancora una volta protagonista di uno speciale menù, ricco di piatti in differenti pietanze, in cui sarà inserito il pregiato latticino come sorprendente ingrediente. Primi, secondi e fritture mostreranno ai visitatori dell’evento la versatilità del prodotto simbolo di Agerola, cui si accompagneranno le altre prelibatezze locali e dei comuni limitrofi, dai salumi alla pasta di Gragnano, per finire col vino di Furore. Al fiordilatte e agli altri prodotti tipici saranno anche dedicati laboratori in cui verranno mostrate le antiche tecniche di produzione e lavorazione che danno vita a questi capolavori di gusto. I sapori e gli invitanti odori di Agerola potranno anche essere l’occasione ideale per scoprire la bellezza dei luoghi dove essi nascono, grazie alle escursioni guidate che condurranno i visitatori lungo i sentieri che dalla cittadina si diramano attraverso i monti vicini. Momenti di spettacolo, con concerti bandistici ed esibizioni di gruppi folkloristici, animeranno le strade del borgo durante i giorni di festa che vedranno il loro clou nel gran concerto finale in programma lunedì sera alle ore 22,00 in Piazzale San Pietro Apostolo. Quest’anno ad esibirsi sarà il cantautore chitarrista Umberto Tozzi con il suo 30 anni di Gloria Tour. Ancora una volta FiordilatteFIORDIFESTA si preannuncia come un evento capace di coinvolgere l’intera cittadina e accogliere con entusiasmo i numerosi visitatori che, da oltre trent’anni, aspettano con trepidazione una delle manifestazioni più attese dell’estate campana.
Tutte le info e il programma dettagliato su: www.fiordilattefiordifesta.it
E’ disponibile un’area sosta attrezzata per camperisti.

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La pizza una rivoluzione davvero “cool” negli USA

Forni a legna per pizza valorianiIl mercato statunitense rappresenta per Refrattari Valoriani un vero e proprio fiore all’occhiello, in continua espansione anche grazie alla scoperta della vera cucina italiana, quella realizzata con ingredienti genuini, metodi e strumenti di cottura originali e autenticamente Made in Italy.

Un tempo i puristi di cucina italiana storcevano il naso all’idea di recarsi a mangiare nei cosiddetti ristoranti italiani all’estero. Oggi le cose sono cambiate o comunque si sta procedendo nella direzione giusta per farlo.

Sono molte le associazioni, le aziende e i professionisti impegnati nella promozione e nella diffusione della vera cultura culinaria del nostro paese in tutto il mondo. Negli Stati Uniti si sta verificando una vera e propria rivoluzione soprattutto in materia di pizza, sempre più amata e apprezzata in una veste rigorosamente Made in Italy per gli ingredienti, per gli accostamenti di sapori e ultime, ma non per importanza, per le tecniche di impasto, preparazione e cottura.

Refrattari Valoriani, che esporta forni a legna per pizza a uso professionale e familiare a livello internazionale, conferma questo trend, e l’attenzione sempre più marcata del pubblico alla qualità. “La pizza napoletana negli USA si sta confermando un fenomeno sempre più cool tanto che aprono in continuazione nuovi locali in cui è possibile gustare una pizza artigianale, unica e dal sapore antico”.

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