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Museo Canova: Grande successo al vernissage per la mostra con ospite Vittorio Sgarbi, fra gli artisti esposti Sergio Capellini

Grande pienone all’apertura della mostra “Contemporary Art Expo” presso il Museo Gipsoteca Canova di Possagno. L’evento inaugurale e l’allestimento della mostra sono stati interamente organizzati dal manager della cultura e presidente di “Spoleto Arte” Salvo Nugnes. Special guest della serata il Prof. Vittorio Sgarbi, che ha fatto da cicerone, con la sua dialettica e le sue vastissime conoscenze, all’esclusiva visita tra le sculture canoviane.
Uno degli ospiti ed espositori della mostra è Sergio Capellini, anche lui scultore, che presenta in quest’occasione tre opere: “Simona posa sdraiata”, “Stefania (studio n° 4)” e “Pentimento di Caino”. La Dott.ssa Elena Gollini afferma in riferimento al suo stile distintivo: “Ci propone una produzione scultorea, che immediatamente trascina e trasporta altrove con il pensiero, in un’atmosfera lontana dove il quotidiano e il reale scompaiono per proiettarci nel mondo visionario del mito, del sogno, della fantasia. Utilizza un lessico narrativo moderno di induzione classica, che fonde insieme nelle rappresentazioni forma e anima. […] Capellini ricerca una linea compositiva “asciutta”, un’impostazione essenziale, minimale, sobria, pulita, con un’accurata levigatezza delle opere, che esclude ogni sovrastruttura accademica in eccesso e ogni “vuoto” inutile e superfluo delle masse e dei volumi, infondendo una proporzionata armoniosità. […]Le opere evidenziano la tensione interiore incalzante, nella volontà divulgativa di un linguaggio comunicativo lucido e comprensibile, senza difficili e troppo complicate chiavi di lettura”. In particolare, a proposito delle figure femminili riprodotte dal Capellini, sempre la dott.ssa Gollini sottolinea come “Nella loro comunicatività essenziale e intrigante le raffigurazioni muliebri sono pervase da un’umanità, che desta nello spettatore un’intensa percezione poetica, un impulso emotivo ed emozionale immediato”.

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Al Museo Gipsoteca Canova l’arte di Sergio Capellini in mostra con altri noti artisti con la presenza straordinaria di Vittorio Sgarbi

Manca ormai pochissimo all’apertura della mostra collettiva “Contemporary Art Expo”, allestita presso lo storico Museo Gipsoteca Canova di Possagno (TV), dal 9 maggio al 2 giugno 2015. L’organizzazione dell’evento è del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’Associazione culturale “Spoleto Arte”. Il vernissage inaugurale è fissato per sabato 9 maggio, alle ore 18.30, con inclusa nel programma della serata anche un’eccezionale visita guidata, tenuta all’interno del Museo dallo straordinario critico d’arte Vittorio Sgarbi, nominato ambasciatore ufficiale dell’Expo.

 

L’esclusiva manifestazione ha fatto convergere nella città natale dello scultore neoclassico Antonio Canova una selezionata cerchia di artisti contemporanei, tra i quali troviamo anche lo scultore Sergio Capellini. Le sculture di Capellini sono contraddistinte dall’essenzialità, dalla sobrietà e dalla levigatezza delle forme, caratteristiche che infondono alle sue opere una profonda armonia compositiva. Dietro a ogni scultura c’è un’attenta ricerca sperimentale dell’artista, che lavora con sapienza e impegno, riuscendo a dare un tocco personale e riconoscibile all’opera. Lo spettatore, nell’ammirare le sculture di Capellini, viene come trasportato altrove, in un’atmosfera lontana e senza tempo, nel mondo della fantasia e del mito.

 

Nel commentarne lo stilo scultoreo, la dottoressa Elena Gollini ha sottolineato come “Impegno e autenticità contraddistinguono l’attività scultorea di Capellini, unitamente alla piena padronanza, solida ed energica e al contempo elegante e ricercata dei materiali, alla maestria nel piegarli, modularli e forgiarli alle intenzioni espressive, alla versatilità di passare da un materiale all’altro con la capacità di interpretarne al meglio le potenzialità insite nella diversa natura. Capellini si pone come una figura di scultore moderno e creatore di forme dal gusto contemporaneo e contestualmente come custode delle tradizioni antiche e arcaiche, con una proiezione artistica a tutto tondo, che privilegia l’assoluta libertà espressiva e il desiderio di condividerla con il fruitore”.

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