ACI e SARA Assicurazioni: sicurezza stradale nelle scuole superiori
Valentina Albanese, campionessa delle piste automobilistiche,
terrà due lezioni brillanti e interattive
per spiegare i comportamenti corretti da tenere al volante
Roma, 17 marzo 2015 – Non solo “bevi responsabilmente”, come recita un celebre slogan, ma anche “guida responsabilmente”. Non si stancano di ripeterlo piloti come Valentina Albanese, uno dei campioni automobilistici che da oltre dieci anni ormai si scambiano il testimone al seguito del Sara Safe Factor per spiegare agli studenti in età da patente – ne hanno già incontrati oltre 60.000 – che “in strada e in pista vincono le regole”. Anche quando si corre per vincere. Il Sara Safe Factor è infatti un tour nelle scuole superiori di tutta Italia che nasce dall’impegno di Sara Assicurazioni – Compagnia Assicuratrice ufficiale dell’ACI – per la sicurezza stradale e vede coinvolti in prima linea ACI Sport e l’Automobile Club di Roma. Un progetto educativo e di sensibilizzazione che, per il suo elevato valore sociale, ha ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e per questa tappa il patrocino del IV Municipio capitolino.
Per l’11° anno consecutivo, dunque, il Sara Safe Factor “mette in pista” i ragazzi per formarli e sollecitarli a una guida più sicura e responsabile, attraverso le testimonianze avvincenti e i preziosissimi consigli di piloti del calibro di Valentina Albanese, Max Mugelli,e di Andrea Montermini. Da un anno poi si è aggiunta la sinergia con Ready 2 Go, il network di Scuole Guida della Federazione ACI che, grazie ai propri simulatori presenti in numerose tappe, permette ai ragazzi di sperimentare quanto hanno appreso durante la lezione, contribuendo a formare una nuova generazione di guidatori consapevoli dei comportamenti da seguire. Il programma di sensibilizzazione presso le scuole rientra, pertanto, tra le iniziative istituzionali perseguite dall’Automobile Club Roma a sostegno della sicurezza ed educazione stradale verso i giovani.
I prossimi incontri si svolgeranno martedì 17 marzo a Roma e mercoledì 18 marzo a Ostia.
Martedì 17 marzo 350 studenti dell’Istituto Matteucci e dell’istituto IMS GIORDANO BRUNO incontreranno – presso l’Aula Magna del Matteucci in via delle Vigne Nuove – Valentina Albanese, che intratterrà i ragazzi con le regole base della guida sicura: dalla corretta posizione di guida a come si impugna il volante o si regola il poggiatesta, a come si esegue una frenata di emergenza o si controlla una curva malriuscita. Dopo l’incontro teorico, fuori dall’aula magna dalle 12 alle 13,30, i ragazzi potranno effettuare il test dell’associazione Drink or Drive: grazie a una speciale mascherina che distorce la vista riproducendo gli effetti dell’alcool, potranno sperimentare il rischio della guida in stato di ebbrezza, ovviamente con il controllo di istruttori specializzati. Interverranno l’ Assessore allo Sport del Municipio Roma III Federica Rampini, il Direttore delle Attività Istituzionali di AC Roma Dr. Paolo Riccobono e il comandante Andrea Malfatti (Presidente dell’associazione Drink or Drive), che illustreranno le finalità del progetto e i più recenti dati ACI Istat sui sinistri in Italia.
Mercoledì 18 marzo si replica presso la Scuola di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, con la docenza di Valentina Albanese. I 400 studenti dell’Istituto Giovanni Paolo II e del Liceo Scientifico Statale Antonio Labriola saranno ricevuti dal Comandante della Scuola Generale D. Carlo Ricozzi. Interverrà anche il Direttore delle Attività Istituzionali di AC Roma Dr. Paolo Riccobono.
Guida distratta, eccesso di velocità e mancato rispetto della distanza di sicurezza sono all’origine di quasi la metà degli incidenti, che purtroppo in Europa sono ancora la prima causa di morte per i giovani tra i 20 e i 24 anni. Tuttavia, si rileva da alcuni anni una tendenza incoraggiante: il numero degli incidenti con lesioni a persona nel 2013 è in ulteriore calo (-3,5%), così come quello dei morti (-9,8%) e dei feriti (-3.5%) sulle strade. Tra il 2001 e il 2013 gli incidenti con lesioni a persona sono diminuiti del 31,1% e le vittime della strada del 52,3% (i decessi sono passati da 7.096 a 3.385) benché il tasso di mortalità resti ancora più alto della media europea.
Il progetto Sara Safe Factor si inserisce nel piano di azione dell’Automobile Club d’Italia a sostegno della campagna ONU che, per il decennio 2010- 2020, si pone l’obiettivo di un ulteriore dimezzamento delle vittime della strada. “Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte e di invalidità permanente per i giovani – dichiara Marco Brachini, Direttore Marketing di Sara Assicurazioni – Noi pensiamo che la sicurezza stradale possa migliorare solo grazie a una maggiore consapevolezza di chi è alla guida: per questo motivo dal 2005 portiamo avanti questa iniziativa, che ha visto oltre 60.000 giovani coinvolti fino a oggi. Le edizioni degli ultimi anni sono state particolarmente significative anche grazie alla pagina Facebook dedicata al progetto, che vede quasi 20.000 ragazzi iscritti. Crediamo che questo sia il modo migliore per formare conducenti consapevoli e raggiungere un obiettivo che riguarda tutta la comunità degli utenti della strada.”
Per informazioni alla stampa: [email protected]
ACI e SARA Assicurazioni: sicurezza stradale nelle scuole superiori
ACI e SARA Assicurazioni: sicurezza stradale nelle scuole superiori
Sara Safe Factor torna tra i banchi per l’11° anno:
la guida responsabile si impara con un pilota pluripremiato
Max Mugelli, campione automobilistico, terrà martedì – all’Autodromo
del Mugello – una lezione brillante e interattiva
per spiegare i comportamenti corretti da tenere al volante
Autodromo del Mugello, 3 marzo 2015 – Non solo “bevi responsabilmente”, come recita un celebre slogan, ma anche “guida responsabilmente”. Non si stancano di ripeterlo piloti come Max Mugelli, uno dei campioni automobilistici che da oltre dieci anni ormai si scambiano il testimone al seguito del Sara Safe Factor per spiegare agli studenti in età da patente – ne hanno già incontrati 50.000 – che “in strada e in pista vincono le regole”. Anche quando si corre per vincere. Il Sara Safe Factor è infatti un tour nelle scuole superiori di tutta Italia che nasce dall’impegno di Sara Assicurazioni – Compagnia Assicuratrice ufficiale dell’ACI – per la sicurezza stradale e vede coinvolti in prima linea l’Automobile Club di Firenze. Un progetto educativo e di sensibilizzazione che, per il suo elevato valore sociale, ha ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Per l’11° anno consecutivo, dunque, il Sara Safe Factor “mette in pista” i ragazzi per formarli e sollecitarli a una guida più sicura e responsabile, attraverso le testimonianze avvincenti e i preziosissimi consigli di piloti del calibro di Max Mugelli, Valentina Albanese, e di Andrea Montermini.
Da un anno poi si è aggiunta la sinergia con Ready 2 Go, il network di Scuole Guida della Federazione ACI che, grazie ai propri simulatori presenti in numerose tappe, permette ai ragazzi di sperimentare quanto hanno appreso durante la lezione, contribuendo a formare una nuova generazione di guidatori consapevoli dei comportamenti da seguire.
Il nuovo ciclo di incontri per l’edizione 2015, parte dall’Autodromo del Mugello martedì 3 marzo: dalle ore 10 in sala Stampa, circa 300 studenti si ritroveranno per ascoltare il campione Max Mugelli, da anni in prima linea nel mondo dei campionati Gran Turismo in Italia e all’estero – che intratterrà i ragazzi con le regole base della guida sicura: dalla corretta posizione di guida a come si impugna il volante o si regola il poggiatesta, a come si esegue una frenata di emergenza o si controlla una curva malriuscita.
All’incontro interverranno il Presidente di Ac Firenze Massimo Ruffilli, il Direttore di Ac Firenze Alessandra Rosa, il Direttore dell’Autodromo Paolo Poli, l’Ispettore della Polizia Stradale Borghi e Andrea Verna della Direzione Marketing di Sara Assicurazioni, che illustreranno le finalità del progetto e i più recenti dati ACI Istat sui sinistri in Italia.
Guida distratta, eccesso di velocità e mancato rispetto della distanza di sicurezza sono all’origine di quasi la metà degli incidenti, che purtroppo in Europa sono ancora la prima causa di morte per i giovani tra i 20 e i 24 anni. Tuttavia, si rileva da alcuni anni una tendenza incoraggiante: il numero degli incidenti con lesioni a persona nel 2013 è in ulteriore calo (-3,5%), così come quello dei morti (-9,8%) e dei feriti (-3.5%) sulle strade. Tra il 2001 e il 2013 gli incidenti con lesioni a persona sono diminuiti del 31,1% e le vittime della strada del 52,3% (i decessi sono passati da 7.096 a 3.385) benché il tasso di mortalità resti ancora più alto della media europea.
Il progetto Sara Safe Factor si inserisce nel piano di azione dell’Automobile Club d’Italia a sostegno della campagna ONU che, per il decennio 2010- 2020, si pone l’obiettivo di un ulteriore dimezzamento delle vittime della strada. “Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte e di invalidità permanente per i giovani – dichiara Marco Brachini, Direttore Marketing di Sara Assicurazioni – Noi pensiamo che la sicurezza stradale possa migliorare solo grazie a una maggiore consapevolezza di chi è alla guida: per questo motivo dal 2005 portiamo avanti questa iniziativa, che ha visto oltre 50.000 giovani coinvolti fino a oggi. Le edizioni degli ultimi anni sono state particolarmente significative anche grazie alla pagina Facebook dedicata al progetto, che vede quasi 20.000 ragazzi iscritti. Crediamo che questo sia il modo migliore per formare conducenti consapevoli e raggiungere un obiettivo che riguarda tutta la comunità degli utenti della strada.”
Piloti in cattedra per insegnare ai giovani
I ragazzi in età da patente incontrano il campione di F1 Andrea Montermini.
Fa tappa giovedì alla Fiera di Roma, nell’ambito del Salone dello studente dedicato all’orientamento universitario, formativo e professionale post-diploma, il Sara Safe Factor 2013, un progetto itinerante di Sara Assicurazioni – Compagnia Assicuratrice ufficiale dell’ACI – e ACI Sport che ha come obiettivo richiamare l’attenzione dei giovani sulla sicurezza stradale. Un tour che tocca tutta la penisola, per sensibilizzare al rispetto delle regole tanti ragazzi che talvolta si mettono al volante in modo poco consapevole.
In cattedra salirà un “professore” d’eccezione: il pilota di F1 e neocampione International GT Open Andrea Montermini. Perché un conto è sentirsi invitare alla prudenza da genitori o insegnanti, altro è se campioni automobilistici che hanno fatto della guida sicura la loro bandiera ti insegnano che “in strada come in pista vincono le regole”.
Sara Safe Factor è un progetto educativo di elevato valore sociale che ha meritato il patrocinio del Dipartimento della Gioventù. Da quest’anno può contare anche sulla sinergia con Ready 2 Go, il network di Scuole Guida della Federazione ACI che contribuisce a formare una nuova generazione di automobilisti consapevoli dei comportamenti da seguire per una guida corretta, attenta ed ecologica, anche attraverso l’uso di simulatori di guida che saranno a disposizione degli studenti.
Sara Assicurazioni sarà presente con un proprio stand per tutti e tre i giorni della Fiera, da domani a venerdì, e metterà a disposizione dei giovani che vorranno cimentarsi due simulatori di guida ACI – Ready 2 go. In più, giovedì sarà protagonista Andrea Montermini, insignito dal CONI della medaglia di bronzo al Valore Atletico per i brillanti risultati conseguiti in carriera, che terrà due lezioni di guida sicura in Sala Gialla, la prima dalle 10.20 alle 11.50 e la seconda dalle 12 alle 13.20. Montermini mostrerà ai ragazzi le regole base della guida sicura, accorgimenti e informazioni che possono salvare la vita: dalla corretta posizione di guida a come si impugna il volante o si regola il poggiatesta, a come si esegue una frenata di emergenza o si controlla una curva malriuscita. Senza dimenticare di portare come esempi storie e aneddoti del mondo delle corse, che spesso valgono più di mille slide.
Insieme a lui Rosario Giordano, di ACI Sport, illustrerà le finalità del progetto Sara Safe Factor e i più recenti dati ACI Istat sui sinistri in Italia. Il 44% degli incidenti stradali è imputabile a pochi comportamenti sbagliati, quali mancato rispetto delle regole di precedenza, guida distratta, ed eccesso di velocità e la mancata precedenza. Migliorando il livello di attenzione si potrebbe arrivare a dimezzare il numero dei sinistri, che purtroppo in Europa sono ancora la prima causa di morte per i giovani tra i 20 e i 24 anni. Il trend però è incoraggiante: è in calo rispetto al 2011 (-9,2%) il numero degli incidenti, così come quello dei morti (-5,4%) e dei feriti (-3,5%) sulle strade.
“Sono oltre 40.000 i giovani coinvolti fino a oggi nel progetto Sara Safe Factor – dichiara Marco Brachini, direttore marketing di Sara Assicurazioni – un numero in costante crescita anche grazie all’utilizzo di Facebook: oggi la pagina dedicata all’iniziativa conta oltre 16.000 likers. Crediamo molto in questo progetto, che portiamo avanti in forme diverse ormai dal 2005”.
Week end di Pasqua all’insegna della sicurezza e dell’informazione
Distribuzione di materiale informativo su alcol e droghe
Roma 4 Aprile 2013 – E’ stato un week end pasquale intenso quello dei volontari romani della Drug Free World ( Fondazione per un Mondo libero dalla droga ) che nel corso del fine settimana di Pasqua si sono attivati per distribuire materiale informativo sulle droghe. Gli opuscoli distribuiti gratuitamente nelle zone di Roma dell’Eur ed in alcune aree del XVIII municipio sono state pubblicazione specifiche su sostanze come l’alcol, cocaina e marijuana al fine di scoraggiarne l’uso e garantire maggiore sicurezza alle migliaia di persone che usano l’auto per la tradizionale gita fuori porta.
L’obiettivo è quello fare informazione, l’unica via efficace per portare ad un consapevole “no alla droga, si alla vita”, e per spazzare via le menzogne e la disinformazione con cui giovani ed adulti vengono condotti nella trappola della droga, una flagello il cui costo sociale richiede il supporto e la partecipazione responsabile di un gran numero di persone nel fare qualcosa al riguardo.
Oltre alle pubblicazioni distribuite, la Fondazione per un Mondo Libero dalle Droghe stampa e diffonde opuscoli su ciascuna delle droghe di maggior consumo e sull’alcool, il cui abuso sta assumendo un rilievo particolare come testimoniato dal rapporto annuale dell’Agenzia comunale delle Tossicodipendenze di Roma, che riporta un incremento di 12 punti percentuali annui – dal 7% nel 2008 al 19% nel 2009.
“Le droghe privano la vita delle gioie de delle sensazioni che sono, comunque, l’unica ragione del vivere”. Con questa osservazione l’umanitario L. Ron Hubbard esortava ad una vita libera dalle droghe, obiettivo che i volontari di “Missione antidroga” intendono raggiungere attraverso la corretta informazione sui pericoli delle sostanze stupefacenti.
Per maggiori informazioni:
drugfreeworld.org
[email protected]
Pannelli lampeggianti per via IV Novembre, via delle Croci e via Aldo Moro
Via IV Novembre, via delle Croci e via Aldo Moro più sicure per i pedoni. Il Comune di Tarquinia vi posizionerà pannelli lampeggianti bifacciali, alimentati da energia solare, per segnalare la presenza degli attraversamenti pedonali. «Via IV Novembre e via delle Croci rappresentano una direttrice ad alta densità di traffico, su cui si affacciano la scuola elementare “Corrado e Mario Nardi”, il viale di accesso all’ospedale, negozi e uffici. – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Anselmo Ranucci – Via Aldo Moro è invece l’arteria più importante del quartiere PEEP, dove sono presenti un supermercato e un centro commerciale». Panelli lampeggianti sono stati collocati nei mesi scorsi vicino agli ingressi dell’ISIS, sull’ex provinciale Porto Clementino, e della scuola media ex “Luigi Dasti”, alla circonvallazione Vincenzo Cardarelli, e in viale della Repubblica. L’Amministrazione sta inoltre valutando l’ipotesi d’installare dei led luminosi ai bordi delle strisce pedonali, per renderle più visibili. «La sicurezza stradale è stata sempre una delle nostre priorità. – conclude l’assessore Ranucci – Abbiamo investito notevoli risorse per potenziare l’illuminazione pubblica, adeguare marciapiedi o costruirne dei nuovi, asfaltare vie e intervenire sugli incroci più pericolosi. Mi auguro che alcuni abbiano questa volta il buon senso di tacere e la smettano di criticare il nostro impegno, per garantire la loro incolumità e quella di tutti i cittadini tarquiniesi».
Delticom: dieci ragioni per montare pneumatici invernali
Delticom AG, Hannover – 17.10.2011 – Ogni stagione ha il suo abito: nessuno userebbe un abbigliamento estivo durante i mesi freddi e lo stesso dovrebbe valere per i veicoli. Qual è il miglior “abito invernale” per la nostra auto? Certamente pneumatici invernali efficienti. Ci sono almeno dieci buone ragioni per scegliere questi specialisti dell’inverno.
1. Miglior grip nelle varie condizioni climatiche invernali
Secondo gli esperti, gli pneumatici estivi si induriscono progressivamente sotto i 10° (solitamente la temperatura citata sono i 7°), causando una considerevole riduzione di grip proprio quando lo richiederebbe il clima invernale. Al contrario, gli pneumatici invernali garantiscono miglior grip e più sicurezza proprio a partire dai 7° in giù. Gli pneumatici invernali sono progettati specificamente per garantire aderenza in condizioni stradali tipiche dell’inverno[1].
2. Con il giusto battistrada, spazi di frenata più brevi
Alle basse temperature e su asfalti umidi o innevati, gli pneumatici invernali garantiscono spazi di frenata ridotti rispetto agli pneumatici estivi – già a temperature pari a 5° (come dimostrato dai test di Continental, 2010). La differenza aumenta su fondi innevati[2]. Gli automobilisti dovrebbero sempre ricordare che vi è un rapporto diretto tra lo spessore del battistrada e lo spazio di frenata: lo spazio di frenata aumenta con pneumatici consumati rispetto a pneumatici nuovi. Gli pneumatici invernali dovrebbero avere almeno4 millimetri di battistrada per garantire prestazioni adeguate.
3. Massimo controllo possibile sugli effetti dell’aquaplaning
Neppure pneumatici nuovi possono evitare del tutto il rischio di aquaplaning: in ogni caso, durante i mesi freddi, pneumatici invernali in perfette condizioni – e sempre associati a velocità adatte alle condizioni e alla giusta lucidità di guida – garantiscono migliori controllo e manovrabilità del veicolo, anche in situazioni difficili.
4. Aderenza anche su salite e discese innevate
Procedere lungo una salita innevata (per esempio una rampa di garage) o procedere in discesa il medesimo tratto di strada è, con pneumatici estivi, una missione quasi impossibile. Al contrario, gli pneumatici invernali garantiscono trazione anche su pendenze significative, come dimostrato per esempio da recenti test effettuati dagli esperti di AlVolante.it.
5. Maggior controllo in curva
Su superfici stradali fredde, gli pneumatici invernali possono garantire miglior controllo e direzionalità in curva rispetto agli pneumatici estivi, come provato da altri test di AlVolante.it.
6. Pneumatici invernali efficienti supportano le funzioni di ABS ed EPS
L’ABS (“sistema anti-bloccaggio”) e l’EPS (“programma elettronico di stabilità”) non sono efficaci su neve e ghiaccio se si procede con pneumatici estivi o con pneumatici invernali consumati: in condizioni invernali, questi dispositivi elettronici garantiscono le loro migliori prestazioni se utilizzati con pneumatici invernali efficienti[3].
7. Non è necessario fermarsi in caso di nevicate improvvise
Una cosa è praticamente certa: in caso di nevicata improvvisa, gli automobilisti che stanno circolando con pneumatici estivi si trovano in pericolo e sono costretti a rallentare, spesso addirittura a fermarsi. Al contrario, gli pneumatici invernali – uniti a una sana dose di cautela e di buon senso – permettono di mantenere aderenza sulla neve e, con cautela, di proseguire la marcia.
8. Semaforo verde in Europa e in presenza del segnale “catene obbligatorie”
Durante la stagione fredda, gli pneumatici invernali sono obbligatori in molti paesi europei[4] – e talvolta le multe per chi non si adegua possono essere piuttosto care. Gli pneumatici invernali garantiscono la possibilità di circolare in sicurezza, e nel rispetto delle leggi, in questi paesi. In Italia, gli pneumatici invernali garantiscono la possibilità di accedere, nel rispetto del codice stradale, alle strade in cui è presente il segnale stradale “catene obbligatorie”. Infatti nell’articolo 122 del codice della strada si legge: “Il segnale indica sul tratto di strada che segue l’obbligo del montaggio di catene oppure pneumatici chiodati o da neve”. La multa per chi circola senza catene o pneumatici invernali è, in genere, pari a 78 euro. Nei casi più gravi, possono essere sottratti punti dalla patente.
9. Vita più lunga per gli pneumatici
Gli esperti[5] stimano che gli automobilisti che alternano stagionalmente pneumatici estivi e invernali ne rallentino l’usura garantendo una vita più lunga a entrambi i treni di gomme.
10. Equipaggiamento adatto in caso di improvviso peggioramento delle condizioni climatiche
Condizioni climatiche tipiche dell’inverno possono verificarsi improvvisamente e prima del previsto: montare pneumatici invernali in tempo (cioè presto) è il miglior modo per non cadere in quelle insidiose trappole che sono nevicate e gelate impreviste.
Acquisti sicuri e convenienti di pneumatici invernali si possono facilmente effettuare on-line. Delticom, leader di mercato in Europa e specialista nell’e-commerce di pneumatici, che opera in Italia tramite il negozio on-line gommadiretto.it, offre oltre 100 marchi di pneumatici di qualità e oltre 25 mila modelli, tra cui una vasta scelta di pneumatici invernali. Il network di oltre 3.000 officine convenzionate in Italia offre un servizio di montaggio professionale a prezzi competitivi e offre altri utili servizi, quali lo stoccaggio dei pneumatici estivi.
Delticom – sulla strada del successo
Delticom è nel mercato dell’ingrosso di pneumatici dal 1999 e dal 2000 opera anche come rivenditore online. Nel campo dell’e-commerce, il gruppo Delticom, si serve dei suoi 124 negozi in 40 Paesi (in Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone) per mettere a disposizione di privati e professionisti un insieme di prodotti che, in base alle condizioni del mercato di riferimento, vengono selezionati tra un mix di: pneumatici per auto, pneumatici per moto, pneumatici per biciclette, pneumatici per veicoli pesanti o per autobus, cerchioni, ruote complete (cerchione e pneumatico), ricambi per automobili e accessori, oli motore e batterie. In base alle esigenze dei clienti, la consegna (gratuita) viene fatta direttamente al consumatore, a una delle quasi 30.000 officine partner che hanno stretto un accordo di collaborazione con Delticom e che accettano la consegna degli pneumatici da montare sul veicolo del cliente, o ancora a qualsiasi indirizzo richiesto. Per quanto riguarda il mercato dell’ingrosso, il gruppo Delticom vende pneumatici sia a grossisti sia ai maggiori rivenditori nazionali ed esteri.
Sito Internet corporate: www.delti.com
E-commerce italiani: www.gommadiretto.it – www.moto-pneumatici.it – www.pneumatici123.it –www.shop-ricambiauto.it
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[1] Nell’Italia del Nord, più della metà dei giorni d’inverno sono caratterizzati da umidità, pioggia o neve.
[2] Partendo da una velocità di partenza pari a50 km/h, lo spazio di frenata sulla neve con pneumatici invernali è, sempre secondo i test di Continental, più breve del 50%.
[3] Cfr. per esempio Motori24.
[4] Gli pneumatici invernali sono obbligatori in inverno in Svezia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Germania, Austria, Slovacchia, Slovenia e Bosnia. L’equipaggiamento invernale può essere obbligatorio in presenza del relativo segnale stradale in Norvegia, Repubblica Ceca, Francia, Svizzera e Croazia.
[5] Vedi per esempio IlSole24Ore.com.
Arriva l’estate e il rischio di incidenti stradali aumenta
L’estate, che si sta avvicinando a grandi passi, è uno dei momenti peggiori per quanto riguarda il numero degli incidenti stradali.
L’estate si avvicina, e con essa si avvicina, per molte persone, il momento della partenza per le tanto sospirate ferie estive. Molti saranno coloro che si metteranno al volante per raggiungere la meta delle proprie vacanze, ma con l’aumento del numero delle auto che circoleranno sulle strade e sulle autostrade aumenterà anche il rischio di incidente stradale. Non è una novità che sia proprio l’estate il periodo nero per quanto riguarda gli incidenti stradali, e anche se i dati riguardanti il numero delle vittime o di chi ha riportato un danno permanente o di lieve entità registratisi sulle strade italiane durante i mesi estivi parlano di un calo rispetto agli anni passati, l’allerta rimane sempre alta. Perché anche se le vittime e gli incidenti sono in calo, questo non significa che il problema sia risolto. Secondo i dati raccolti dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri gli incidenti verificatisi sulle strade italiane nei mesi di luglio e agosto 2010 sono diminuiti del 6% rispetto allo stesso periodo del 2009, e anche il numero di vittime è diminuito di circa il 12% rispetto all’anno precedente. Dati positivi, che parlano di una tendenza alla diminuzione dei sinistri stradali nell’arco dell’estate, ma che non devono far abbassare la guardia agli automobilisti, che nei mesi estivi sono chiamati ad un’attenzione ancora maggiore di quella che prestano, o che dovrebbero prestare, durante tutto l’anno.
Ma perché i mesi estivi risultano così letali per chi viaggia sulle strade italiane? Sicuramente l’aumento del numero di sinistri rispetto ad altri periodi dell’anno è da imputare ad una maggiore quantità di veicoli che viaggiano sulle strade: più auto significa anche più possibilità d’incidenti e più necessità di ricostruzione sinistri. C’è poi da dire che molte persone che si mettono al volante durante i mesi estivi per compiere anche dei viaggi molto lunghi non sono sempre degli automobilisti “esperti”, nel senso che negli altri mesi dell’anno sono abituati a percorrere solo dei tratti più brevi, e una certa inesperienza, unita alla stanchezza che un lungo tragitto in macchina può comportare, può risultare in un rischio maggiore di incidenti. Un altro fattore da non sottovalutare è quello alcolico: in vacanza si tende a consumare una quantità maggiore di bevande alcoliche, e non pochi sono coloro che si mettono al volante anche dopo aver ingurgitato una quantità eccessiva di alcol, nonostante i limiti imposti dal Codice della Strada siano sempre più bassi. E l’abuso di alcol è una delle maggiori cause d’incidenti anche nei mesi non estivi: i dati diffusi da Aci (Automobile Club d’Italia) e Diageo rivelano infatti che circa la metà degli incidenti stradali è in qualche modo collegata all’assunzione eccessiva di sostanze alcoliche.
Per contrastare la piaga degli incidenti stradali in estate, che causano migliaia di vittime, feriti e richieste di indennizzo risarcimento, vengono organizzate ogni anno campagne di prevenzione volte a sensibilizzare gli automobilisti sui rischi per chi viaggia sulle strade e per invitare alla prudenza. Anche l’aumento dei controlli può agire da deterrente per far passare la voglia agli automobilisti di adottare dei comportamenti scorretti, ma quel che è certo è che una maggiore sicurezza stradale dipende soprattutto dalla coscienza di ciascun guidatore, che deve fare la sua parte prestando particolare attenzione, rispettando il codice della strada e imparando a conoscere i propri limiti, per capire quando è il caso di fare una sosta perché si è troppo stanchi per proseguire o di non esagerare con la bottiglia.
Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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In Provincia giace un piano per installare 28 nuovi autovelox
Necessità di sicurezza o di fare cassa? Si chiede Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino
Torino, 2 giugno 2009 – Messo sotto silenzio forse a causa della tornata elettorale, o per altre ragioni meno note, giace in un cassetto dell’uscente giunta provinciale e dell’assessorato alla viabilità, il piano per installare 28 nuovi autovelox fissi in 14 punti strategici sulle strade torinesi, in aggiunta a quelli già utilizzati dai comuni, con il fine di “aumentare la sicurezza”.
Si tratta di un progetto che nelle intenzioni della giunta uscente avrebbe dovuto essere realizzato entro l’autunno, con il bando di gara chiuso entro l’estate. Ma che per ora è fermo forse in attesa di conoscere chi sarà ad aggiudicarsi la guida di Palazzo Cisterna. Un asso nella manica, che il presidente che disobbedisce al patto di stabilità pare si sia preparato, in caso di vittoria, utile forse a trovare un extra gettito per la Provincia di domani. Già perché gli autovelox, installati per contrastare la velocità eccessiva sulle strade e con essa gli incidenti, hanno anche l’appetitosa caratteristica di saper rimpinguare le casse dell’amministrazione che li gestisce grazie a un flusso costante di denari prelevato dalle tasche degli incauti proprietari dei veicoli che infrangono il limite.
Il progetto, che fa riferimento al Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, prevede un esborso dell’ente, per l’installazione di tali strumenti in affitto, di circa 3 milioni 200 mila euro per tre anni, ossia 6.400 euro al mese per ogni coppia di varchi. A tanto ammonterebbe il canone. E riporta scritto a chiare lettere che i “proventi delle sanzioni spettano all’ente che rileva le sanzioni”, in questo caso la Provincia. Per il controllo delle sanzioni, poi, sarebbe necessaria una convenzione con le polizie municipali dei comuni.
Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino, sottolinea: “Più di tre milioni di euro potrebbero essere investiti in modo diverso sulla viabilità, anziché destinarli solo all’installazione di autovelox. La sicurezza deve rimanere una priorità e l’azione deterrente verso chi viaggia a velocità pericolose è legittima, ci mancherebbe. Le priorità delle nostre strade però, tra cui anche quelle più pericolose come la 460 del Canavese che andrebbe raddoppiata, sono altre. Perché ci sono già tutte le varie amministrazioni comunali che, tramite le loro polizie municipali, sono impegnate nel controllo della velocità delle vetture. E a questo impegno va aggiunta l’opera della polizia stradale. Certe postazioni individuate per gli apparecchi provinciali, infatti, potrebbero andare a sovrapporsi a quelle già installate dai Comuni stessi. Un esempio è in corso Allamano vicino a Grugliasco, postazione individuata dal progetto della Provincia ma tratto nel quale anche il Comune di Torino sarebbe intenzionato a installare un controllore elettronico di velocità.
Le strade della Provincia hanno in primo luogo la necessità di un intervento di manutenzione globale, che ponga rimedio a situazioni pericolosissime e assurde come quella che è capitata quest’inverno alla direttissima di Lanzo, rimasta per mesi al limite della transitabilità. Le lamentele di cittadini, anche sul nostro sito internet, per le strade piene di buche, in pessimo stato di manutenzione e pericolose, si sprecano. E’ dunque necessario programmare una seria politica di manutenzione straordinaria dei collegamenti viari della Provincia che, va ricordato, ha competenza diretta su 3095 km di strade. La sicurezza inizia con dei collegamenti che non devono creare situazioni di pericolo per le persone che li utilizzano”.
Acqua “E’ Ora” ed etilometri per sensibilizzare i giovani sui pericoli degli alcolici
Torino, 5 giugno 2009 – Ieri sera, all’incontro su sicurezza stradale e infrastrutture organizzato dal Pdl (svoltosi a partire dalle ore 20.30 al Patio Club di corso Moncalieri 346/14), dal titolo “Se Guidi non Bevi. Se Bevi non Guidi” e alla discoteca La Rotonda al parco del Valentino, sono stati distribuiti degli etilometri e le bottigliette d’acqua “E’ Ora” di Claudia Porchietto.
Si tratta di un’iniziativa della candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino, Claudia Porchietto, che intende così sensibilizzare i giovani sui rischi che si corrono mettendosi alla guida sotto gli effetti dell’alcol.
All’incontro al Patio Club saranno presenti, tra gli altri, i sottosegretari Bartolomeo Giachino e l’on. Guido Crosetto, il sen. Aldo Scarabosio, l’on. Mario Valducci, il sen. Enzo Ghigo, l’on. Vito Bonsignore (vice capogruppo al Parlamento europeo del PPE) e l’on. Agostino Ghiglia.
“Ogni anno nel nostro Paese migliaia di persone perdono la vita in incidenti stradali – ha aggiunto Claudia Porchietto – e, solo nella nostra provincia, nel 2007, secondo una statistica Istat, i decessi e i feriti a causa di incidenti sono stati 11.459, di cui il 59% su strade provinciali. Di questi, secondo le statistiche mediche, il 20% possono essere riferiti a situazioni legate all’eccesso di alcool. E’ quindi prioritario far capire ai nostri giovani che guidare dopo aver bevuto troppo è molto pericoloso. La Provincia, su questo problema, si deve impegnare a fornire collegamenti sicuri, con strade che siano in perfette condizioni. Tramite la collaborazione con le scuole guida, poi, è possibile dare un impulso verso una migliore educazione stradale. Detto ciò, rimane prioritario mantenere sempre alto il controllo sull’abuso di alcolici”.