Lo scorso mercoledì 17 marzo 2010, il Tribunale di BARI, sezione distaccata di Modugno, competente quale luogo ove si stampa il Corriere del Mezzogiorno (Corriere della Sera), mandava assolti con la formula “poichè il fatto non sussiste” STAIANO Silvio titolare della Capri Watch e DE MARCO Marco direttore del Corriere del Mezzogiorno, entrambi accusati dal Sig. PEREZ Giuseppe e dal Suo concessionario, RUOCCO Silvio, di aver diffuso propri dati sensibili e di averli diffamati a mezzo stampa.
Nell’agosto del 2004 venne pubblicato, all’interno di una pagina pubblicitaria, un breve scritto a firma di Silvio Staiano nel quale egli lamentava di essere, con la propria azienda, “bersaglio di continue denunce miranti ad ottenere speculativi sequestri” che vedevano danneggiata la propria attività ed inoltre riferiva che “la “CAPRI TIME”, azienda di cui il PEREZ era titolare, comparando i fatturati del 1991 e del 2000 aveva subito un terribile calo del 91% del fatturato”.
Ebbene il Giudice ha ritenuto che la diffamazione non sussista, e che le espressioni dell’articolo non fossero lesive della altrui reputazione; laddove già in precedenza il GIP su richiesta dello stesso PM aveva disposto la archiviazione in relazione alla diffusione di dati sensibili, ritenendo la manifesta infondatezza della notizia di reato.
Grande soddisfazione per i fratelli Staiano Alba e Silvio che, assistiti da sempre dall’Avv. Lucio Majorano, si augurano che presto venga posta la parola fine a questa infinita “querelle giudiziaria” che vede il Campanile della Piazzetta di Capri quale oggetto della disputa.
Tale sentenza si inserisce in un contesto che vede di giorno in giorno sgretolarsi sempre più quel “quadro accusatorio” che i legali del Perez avevano voluto rappresentare attorno alla emergente iniziativa commerciale della Capri Watch che, invece, con enorme sforzo giudiziario ne rivendica, anche in questa sede, la piena legittimità.