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Arriva in Italia lo spy thriller “Black Hawk Day Rewind Fotogrammi di un Omicidio”.

Sarà disponibile dal 25 Ottobre 2014 lo spy thriller internazionale “Black Hawk Day Rewind Fotogrammi di un Omicidio”, il cui debutto ha ottenuto negli Stati Uniti brillanti recensioni dagli appassionati di azione, suspense e tecno spy:

“…a fast paced thriller that is bound to keep you reading until the wee hours of the morning.” Reviewed by Maria Beltran for Readers’ Favorite.
“Black Hawk Day Rewind by Dominick Fencer and Baibin Nighthawk is an explosive novel to awaken the senses.” Reviewed by Lisa Jones for Readers’ Favorite.

Baibin Nighthawk e Dominick Fencer sono scrittori e business consultant, entrambi appassionati di volo.

Il personaggio principale di “Black Hawk Day Rewind Fotogrammi di un Omicidio” è Mark Savannah, agente sotto copertura dell’Intelligence Britannica, bruciato dalla sua agenzia e braccato dal suo stesso passato.
Mark, obbligato alla fuga e a nascondersi per sfuggire ad Anaïs, la “sniper” reclutata per ucciderlo, scopre che le attività di una società di biotecnologie, diretta dal colonnello Reed della CIA e specializzata in trapianti di tessuto neurale su pazienti civili e militari, nascondono in realtà un progetto deviato in grado di compromettere la sicurezza internazionale.
Mark, per potersi riappropriare della propria vita e della propria libertà, è costretto a fermare i piani del colonnello Reed a qualsiasi costo.

“Black Hawk Day Rewind Fotogrammi di un Omicidio” by Baibin Nighthawk and Dominick Fencer è disponibile su:
Amazon, Kobo e Smashwords.

Per maggiori informazioni: sito di Black Hawk Day Rewind Fotogrammi di un Omicidio.

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Anteprima a SPS 2013: La nuova carta CmCard/CFast combina la sicurezza di CodeMeter con un supporto di memoria altamente affidabile

Wibu-Systems annuncia la propria nuova carta di memoria CmCard/CFast con protezione CodeMeter integrata all’evento principe dell’automazione industriale, SPS IPC Drives 2013, stand 640, pad. 7. La massima affidabilità è un prerequisito per le soluzioni di memoria in applicazioni dove la sicurezza è un elemento cruciale. I nostri dispositivi con memoria di massa allo stato solido offriranno pertanto alta attendibilità per la conservazione dei dati, e caratteristiche di robustezza e resistenza ad urti e vibrazioni, così come rapidi tempi di accesso alle informazioni. Lo sviluppo tiene conto delle crescenti esigenze di sicurezza verso tentativi di manipolazione di cui i sistemi industriali sono sempre maggiormente oggetto. I produttori trarranno beneficio dalla nuova CmCard/CFast in svariati modi: il chip smart card immagazzina le chiavi crittografiche in modalità sicura, gestisce funzioni complesse per la protezione dell’integrità e del know-how, e per un licenziamento flessibile del software; i dati possono essere archiviati e recuperati rapidamente, con velocità di trasferimento che raggiungono i 300MB/s (SATA II).

La carta CmCard/CFast è ora disponibile in campionature con tagli da 2GB, 4GB, 8GB e 16GB di memoria; la produzione su larga scala è pianificata per il primo quadrimestre del 2014. Di norma, il prodotto è stato concepito per un uso in condizioni di ampio divario di temperatura compreso tra -25ºC e +85ºC, intervallo che viene monitorato mediante sensori di temperatura integrati. Meccanismi evoluti di gestione della memoria flash NAND rivelano prontamente errori a livello dei bit e intraprendono automaticamente azioni appropriate in caso di fuori soglia. I dati possono essere analizzati mediante il protocollo SMART. Grazie alla protezione da mancanza di tensione, i dati non corrono il rischio di essere persi quand’anche si registrasse un’inaspettata interruzione. Inoltre il dispositivo si avvale di memoria SLC (Single-Level Cell); con questa tecnologia i bit vengono singolarmente memorizzati nelle celle di memoria flash, il che innalza la garanzia di archiviazione dei dati fino a 10 anni senza alcuna loro compromissione. Queste carte sono destinate a rimanere disponibili sul mercato a lungo, la loro distinta base è fissa ed è stata sottoposta ad un esteso processo di qualità, ed esse rientrano in un processo di notifica in caso di variazione della componentistica (PCN).

Oliver Winzenried, Presidente e fondatore di Wibu-Systems, spiega ulteriormente: “In termini di protezione di prodotto, know-how ed integrità, solo la combinazione di sicurezza e affidabilità permette all’industria dell’automazione di svelare casi di spionaggio industriale, pirateria del prodotto e sabotaggio degli impianti. Mi aspetto una domanda crescente in linea generale, e specialmente quest’anno a SPS IPC Drives, in quanto la nostra CmCCard/CFast è l’unica carta CFast al mondo che integri le funzionalità crittografiche di CodeMeter. Il suo concetto sofisticato ispirerà sicuramente i fabbricanti: i requisiti dell’Industria 4.0, incluso lo standard OPC-UA, sono infatti perfettamente supportati dalla comprovata tecnologia CodeMeter.”

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Spie: il buco della serratura non serve più, la tecnologia la fa da padrona

Il fascino dello spionaggio ha da sempre suscitato grande fascino sia nel mondo della cinematografia che in quello della fiction ma di certo nell’ultimo periodo si è fatto molto sentire grazie alle numerose produzioni televisive contemporanee.

Programmi come Grande Fratello, Isola dei Famosi, Amici e tutti gli altri reality che seguono la quotidianità di personaggi famosi o gente comune attraverso webcam, telecamere o spy camera infatti hanno insito nella loro struttura il fascino dello spionaggio che a volte cade anche nel voyerismo e che può avere pesanti ripercussioni anche nella vita reale. Sfogliando i giornali molte sono le notizie che riportano come persone normali e molte volte “insospettabili” si appoggino a dispositivi di spionaggio o addirittura agenzie di investigazione per monitorare le mosse dei figli adolescenti, dei mariti e delle mogli presunti fedifraghi o, caso però più raro, per spiare riunioni di lavoro o le mosse della concorrenza. In effetti la tecnologia ha raggiunto talmente dei livelli elevati in questo campo che installare una microspia audio all’interno della giacca del marito è divenuto un lavoro semplice che consente così di poter avere accesso a discussioni private o comunque non riferite personalmente a noi.

Da li alla localizzazione satellitare a livello pratico il passo è molto breve anche se, pur trattandosi di parenti, figli e familiari stretti, vi è un limite che non deve essere superato per non incorrere a sanzioni civili dovute alla violazione della privacy. Stando alla legge infatti gli “spioni” all’interno delle mura domestiche o fuori casa attraverso dispositivi come spie per cellulari, rischiano con le loro azioni un’imputazione per intercettazione abusiva, imputazione che implica un processo e una condanna con pena pecuniaria e, in caso la vicenda sia ambientata tra ex coniugi, si rischia anche una condanna per stalking. E’ infatti stabilito dalla legge che solo alcune autorità possano entrare nella vita privata di una persona tra le quali si possono ritrovare i giudici e gli investigatori privati i quali possono intervenie solo se il richiedente ha particolari vincoli di parentela, ossia coniuge o ex coniuge.

Questione totalmente differente va riservata invece ai figli dove di certo deve prevalere l’aspetto etico su quello meramente genitoriale. E’ difficile fidarsi dei propri figli soprattutto se adolescenti e magari anche un po’ scapestrati ma da voler controllare il cellulare o il profilo Facebook a acquistare appositamente dei supporti tecnologici per monitorare le azioni, i luoghi frequentati o la velocità in macchina vi è un abisso. La tentazione di sbirciare un sms è perdonabile, voler controllare ogni minima mossa del proprio figlio e intromissione pesante all’interno del suo sviluppo emotivo e della sua crescita personale. Anche se in questo caso non si sono avute ancora vicende relative a ripercussioni penali a riguardo prima di procedere a tali espedienti cerchiamo di valutarne bene gli aspetti implicati che passano dall’affetto alla fiducia reciproca. E, nel caso ci fossero dei comportamenti sospetti, cerchiamo sempre di preferire un dialogo costruttivo ad atti di spionaggio che poco si addicono al ruolo di genitore ma soprattutto di educatore.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Risolvere Google penalty

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Anna Chapman nella realtà, James Bond nella finzione:com’è il lavoro della spia??

Da sempre la ricerca del sapere, soprattutto in campo militare e politico si è servito di mezzi come lo spionaggio o l’utilizzo di tecnologie per carpire informazioni.

Ne sono una prova le recenti vicende riguardanti la spia russa Anna Chapman e tutto ciò che ha suscitato a livello mondiale il sito web guidato da Julian Assange, Wikileaks. Un scossa a tutta la realtà politica, economica e culturale a livello mondiale che ha portato a percepire in maniera diversa e con una consapevolezza maturata nel tempo lo spionaggio e altre forme di reperimento di informazioni e notizie come le intercettazioni telefoniche o i microregistratori.

La necessità insita nell’essere umano di reperire informazioni, scovare complotti o tradimenti affonda le sue radici nei tempi più remoti, le prime forme sono antecedenti alla civiltà sumera, e attualmente nelle società contemporanee ha subito un forte processo di istituzionalizzazione prendendo il nome di intelligence.
Strutture solitamente di portata internazionale che svolgono la loro azione nei cinque continenti e che per loro natura, affascinati e misteriosi, hanno da sempre stimolato la creatività e la ricerca del mistero e del fascino.

Sicuramente la spia più famosa al mondo è senza ombra di dubbio James Bond. Creato dalla virtuosa penna dello scrittore americano Ian Fleming e arrivato sui grandi schermi grazie alla inimitabile personalità di Sean Connery che nel 1953 lo impersonò nel primo di tutti i film che successivamente vennero realizzati ossia “Casinò Royale”.
Interpretato sul grande schermo dall’attore scozzese Sean Connery, dai critici ritenuto la migliore interpretazione di sempre, James Bond ha fatto entrare nell’immaginario collettivo l’immagine dell’agente segreto come quella di una persona affascinante, munita della più sviluppata tecnologia, attraente e carismatico in ogni sua azione.

Ma se l’immagine dell’agente 007, che nel codice delle spie significa con licenza di uccidere, ha creato un mito molte altre sono state le opere cinematografiche che hanno rafforzato questa percezione come “Prova a prendermi” pellicola interpretata da Tom Hanks e Leonardo di Caprio, o il colossal al femminile “Charlie’s Angels” dove le bellissime, armate e allenate Cameron Diaz, Lucy Liu e Drew Barrymore riescono a scovare anche il peggiore dei criminali. Il tutto con l’ausilio di numerose tecnologie all’avanguardia come microspie gsm in fatto di spionaggio e molto altro.

Se nel mondo cinematografico la figura della spia è circondata da un’aura di fascino che inevitabilmente attrae gli spettatori e appassiona anche i meno interessati nella realtà è poco nota è la professione della spia e pochi sono i momenti in cui queste figura investigative salgono alla ribalta dei riflettori esponendo materiale di inchiesta magari raccolto con microspia audio, telecamere nascoste e molto altro, come nel recente caso di espatrio di dieci spie russe dagli stati uniti tra cui anche l’ormai celebre Anna Chapman. Ovviamente è proprio una delle necessità della professione quella di mantenere il massimo riserbo e la massima segretezza durante tutte le operazioni e proprio per questo sicuramente il fascino non svanirà è comunque indubbio che sempre più siano le agenzie investigative private o gli shop che mettono a disposizione attrezzatura a volte anche professionale per pedinare qualcuno, intercettare telefonate o semplicemente scoprire il tradimento del proprio coniuge.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

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