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Stefano Venier: Earth Overshoot Day, il monito dell’AD di Snam su LinkedIn

Earth Overshoot Day, l’AD di Snam Stefano Venier: “Ogni anno questa data si anticipa. E ovviamente non va bene. Non va bene, soprattutto, perché rivela come debba ancora attecchire, a tutti i livelli (e soprattutto in tutto il mondo) un’idea di sviluppo sostenibile che si faccia carico dell’ambiente a tutto tondo, senza concentrarsi solo sul pur fondamentale tema delle emissioni climalteranti”.

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Il post LinkedIn dell’AD Stefano Venier: “Oggi, 1° agosto 2024, il Pianeta è finito”

L’AD di Snam Stefano Venier, in un post su LinkedIn scritto lo scorso 1° agosto in occasione dell’Earth Overshoot Day, invita a una seria riflessione sullo stato di salute del Pianeta e sull’importanza di invertire la rotta. L’Earth Overshoot Day indica la data convenzionale in cui vengono esaurite le risorse naturali che, consumate dall’uomo, il Pianeta stesso non è in grado di rigenerare: “Questo vuol dire che – da oggi alla fine dell’anno – si andrà “a debito”, erodendo il capitale naturale dell’anno prossimo. E l’anno prossimo, anche per questo motivo, l’Earth Overshoot Day cadrà un po’ prima, presumibilmente già a luglio”. Di anno in anno questa data si anticipa, osserva l’AD Stefano Venier: “Non va bene, soprattutto, perché rivela come debba ancora attecchire, a tutti i livelli (e soprattutto in tutto il mondo) un’idea di sviluppo sostenibile che si faccia carico dell’ambiente a tutto tondo, senza concentrarsi solo sul pur fondamentale tema delle emissioni climalteranti. A cosa servirebbe, infatti, un’economia mondiale a zero emissioni se nel frattempo compromettessimo l’equilibrio dei mari, desertificassimo le aree verdi e distruggessimo la biodiversità? La risposta è facile: a niente!”. L’AD di Snam richiama quindi un recente studio prodotto dall’economista Partha Dasgupta che “ce lo segnala molto chiaramente, invitandoci a misurare non solo il PIL, ma anche il capitale naturale eroso per conseguirlo, perché lo squilibrio tra l’impatto delle attività umane sulla biosfera e la capacità della natura di rigenerarsi si sta allargando”.

Stefano Venier: sostenibilità, la vision e l’impegno di Snam

La sostenibilità, si legge nel post LinkedIn dell’AD Stefano Venier, non riguarda solo l’ambiente ma anche le dimensioni sociali ed economiche: “Un approccio integrale alle questioni ambientali, come quello sui ‘planetary boundaries’, aiuta a capire meglio le implicazioni sociali ed economiche, poiché le risorse naturali sono fondamentali per economie e società, comprese le generazioni future”. L’AD ricorda quindi come anche in Snam, nella consapevolezza di tutto questo, “abbiamo fatto evolvere la nostra strategia sostenibile, integrandola sempre di più a quella del business ed estendendone il raggio d’azione a una pluralità di capitoli che contemplano le azioni volte a ridurre le emissioni climalteranti, nostre e della nostra catena del valore, e che guardano anche all’innovazione, alle comunità locali, alle persone e alla tutela della biodiversità”. Un percorso che Snam ha intrapreso anche “mettendo in valore la nostra presenza capillare sul territorio italiano (500 i cantieri del solo 2024), con i quali ci impegniamo a un impatto zero già da quest’anno e a un impatto positivo, volto cioè a migliorare gli ecosistemi attraversati, dal 2027”, evidenzia infine l’AD Stefano Venier.

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Stefano Venier: Piano Strategico 2023-2027, l’AD incontra i professionisti di Snam

Stefano Venier: l’importanza del roadshow aziendale “lungo il nostro territorio per raccontare il nostro piano di investimenti, di azioni e di progetti per un’infrastruttura multimolecolare, in grado cioè di trasportare non solo gas naturale, ma anche biometano, idrogeno e anidride carbonica catturata, guidando la Transizione Energetica”.

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Stefano Venier a Panigaglia: l’incontro con i professionisti di Snam nell’ambito del roadshow aziendale

Come racconta l’AD Stefano Venier su LinkedIn, prosegue il roadshow aziendale per presentare il Piano Strategico 2023-2027 ai professionisti di Snam, impegnati in prima persona quotidianamente nel “guidare la Transizione Energetica” e disegnare il futuro del settore. Dopo aver fatto tappa a Crema, Minerbio, Ravenna e Ancona, l’AD di Snam si è recato nei giorni scorsi a Panigaglia, dove dagli anni ‘70 è attivo il primo impianto di rigassificazione costruito in Italia. Sono circa 120 persone le persone direttamente coinvolte nel business LNG, ricorda Stefano Venier, a cui si aggiungono “i colleghi OLT Offshore LNG Toscana e quelli di ECOS e Gaslin con i loro 138 marittimi: le nostre competenze si stanno allargando, insieme alle nostre opportunità di sviluppo”. L’AD di Snam sottolinea quindi il ruolo decisivo che il GNL riveste per la sicurezza energetica italiana ed europea anche in considerazione del cambiamento strutturale degli assetti di approvvigionamento che ha riguardato il Paese in questi ultimi anni: “E continuerà ad avere un ruolo strategico nei prossimi anni”.

Stefano Venier: Snam, le nostre persone i pilastri per affrontare le grandi sfide e guidare la Transizione Energetica

Sicurezza energetica e diversificazione, ricorda Stefano Venier, sono “due facce della stessa medaglia e sappiamo bene che l’equilibrio tra questi due fattori è l’unica strada percorribile per la Transizione Energetica”. Impossibile che si possa realizzarla senza infrastrutture adeguate per il trasporto: “La nostra sarà fondamentale in qualunque quadro regolatorio ci muoveremo”. È questa l’ambizione di Snam, come ha avuto modo di ricordare l’AD Stefano Venier ai professionisti durante gli incontri organizzati nell’ambito del roadshow aziendale: “Costruire infrastrutture energetiche per un futuro sostenibile e trasportare molecole decarbonizzate, sia che nascano verdi, come idrogeno e biometano, sia che annullino l’impronta carbonica, attraverso la CCS”. Un percorso che “stiamo percorrendo insieme, verso un obiettivo comune” perché, in un contesto di grandi sfide e cambiamenti, è indispensabile poter contare “su pilastri forti che non cambiano: la professionalità, la autentica cultura del lavoro e l’impegno degli uomini e delle donne di Snam”. 

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Stefano Venier: Snam, aumentata al 30% la partecipazione in Adriatic LNG

Stefano Venier, AD di Snam: “Questa operazione rafforza la presenza di Snam in un settore, quello delle infrastrutture del GNL, sempre più strategico per la sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti energetici del Paese”.

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Stefano Venier: Snam aumenta al 30% la propria quota di partecipazione in Adriatic LNG

Lo annuncia anche l’AD Stefano Venier su LinkedIn: Snam ha esercitato il proprio diritto di prelazione di incrementare dall’attuale 7,3% al 30% la propria partecipazione in Terminale GNL Adriatico S.r.l., la società cui fa capo Adriatic LNG, il terminale di rigassificazione operativo nelle acque italiane antistanti Porto Viro (Rovigo). “Asset fondamentale per il sistema energetico italiano che ad oggi copre circa il 15% dell’attuale domanda nazionale di gas naturale”, spiega l’AD sottolineando il valore dell’operazione che “rafforza la presenza di Snam in un settore, quello delle infrastrutture per ricevere il GNL, sempre più strategico per la sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti energetici dell’Italia e dell’Europa, e ne consolida il ruolo di primario operatore europeo”. Il diritto di prelazione è stato esercitato facendo seguito alla firma dell’accordo da parte di VTTI, azienda olandese specializzata nello stoccaggio di energia e infrastrutture, per acquisire la partecipazione di maggioranza nella società: “Siamo lieti di collaborare con VTTI per garantire in continuità la gestione ottimale di Adriatic LNG, un asset fondamentale per il sistema energetico italiano, e per supportarne i progetti di espansione”, commenta in merito l’AD Stefano Venier.

Stefano Venier: il rilievo strategico dell’operazione nelle parole dell’AD di Snam

Nel post, l’AD Stefano Venier si sofferma sull’esperienza di Snam “nella gestione degli impianti di rigassificazione presenti sul territorio nazionale: il terminale di Panigaglia, la FSRU Toscana di OLT al largo di Livorno, la FSRU Golar Tundra ormeggiata a Piombino e, a inizio del prossimo anno, anche la FSRU BW Singapore a Ravenna”. Con l’entrata in esercizio di quest’ultima “arriveremo a garantire una capacità di rigassificazione pari a circa il 40% della domanda nazionale di gas naturale”. Nel 2023, Adriatic LNG ha ricevuto 8,5 miliardi di metri cubi di gas da Qatar e altri 4 Paesi: “Una volta concluso il necessario percorso autorizzativo, metteremo a disposizione di Adriatic LNG le competenze tecniche degli uomini e delle donne di Snam per una gestione ottimale, con VTTI, di questa infrastruttura strategica, per realizzare i progetti di espansione e garantire la continuità operativa”. Un importante passo avanti nel percorso intrapreso da Snam per potenziare la sicurezza e la diversificazione dell’approvvigionamento del sistema energetico nazionale: in quest’ottica, come ha spiegato in diverse occasioni anche Stefano Venier, risulta fondamentale garantire una maggiore resilienza delle infrastrutture di rigassificazione italiane. Il closing della transazione è previsto entro la fine del 2024 ed è soggetto, tra le altre cose, alle necessarie autorizzazioni regolatorie. Al closing, il capitale sociale di Adriatic LNG sarà detenuto da VTTI al 70% e Snam al 30%.

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Stefano Venier: il 2023 di Snam, risultati solidi e traguardi rilevanti a livello industriale

Risultati 2023 di Snam, l’AD Stefano Venier“Guardiamo con fiducia al prossimo futuro, considerando che la maggior parte degli investimenti pianificati è stata approvata, che il macro contesto si sta stabilizzando e che le policy stanno evolvendo in linea con la nostra strategia”.

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Stefano Venier: la presentazione agli analisti dei risultati finanziari 2023 di Snam

Risultati solidi nel 2023 di Snam. L’AD Stefano Venier, nel sottolinearne il valore, evidenzia come siano maturati in un contesto che rimane ancora complesso e volatile sia a livello europeo che globale. Ricavi in crescita del 16,8%, a 3,875 miliardi di euro, e utili oltre le attese che hanno raggiunto 1,168 miliardi di euro. In aumento anche gli investimenti totali, che ammontano a 2,194 miliardi di euro (+13,9%): a +30% rispetto al 2022 gli investimenti tecnici. Nell’arco dell’anno sono stati raggiunti “traguardi importanti sul fronte industriale, a cominciare dall’attivazione della nave rigassificatrice a Piombino” che, come ha spiegato l’AD Stefano Venier nel presentare i risultati agli analisti, ha ricevuto finora 19 carichi: fondamentale quindi l’apporto in ottica di sicurezza energetica. Proseguono inoltre i lavori per Ravenna che saranno completati entro la fine dell’anno.

Stefano Venier: gettate le basi della nostra crescita a lungo termine anche con la piattaforma di transizione energetica

L’AD Stefano Venier ha posto l’attenzione sui “progressi significativi per i pilastri chiave della nostra strategia, rafforzando le infrastrutture per la sicurezza degli approvvigionamenti del Paesi e gettando le basi della nostra crescita a lungo termine anche con la piattaforma di transizione energetica”. Numeri significativi anche per quanto riguarda gli stoccaggi che prima dell’inverno hanno raggiunto “un livello record” del 99%: “Usciremo dalla stagione fredda con riserve in stoccaggio intorno al 50%, ossia 5 miliardi di metri cubi, oltre alle riserve strategiche”, ha spiegato l’AD parlando a “Il Sole 24 Ore”. Snam conferma quindi gli obiettivi finanziari per il 2024, con investimenti attesi a 2,9 miliardi di euro in ambito infrastruttura gas e transizione energetica. “Guardiamo con fiducia al prossimo futuro, considerando che la maggior parte degli investimenti pianificati è stata approvata, che il macro contesto si sta stabilizzando e che le policy stanno evolvendo in linea con la nostra strategia”, ha detto Stefano Venier in occasione della presentazione dei risultati 2023 agli analisti.

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Stefano Venier: l’intervista de “Il Messaggero” all’AD di Snam, il focus

Stefano Venier: “L’Italia può diventare davvero la porta di ingresso verso i Paesi più vicini interconnessi. Un ruolo condiviso anche a livello di Commissione europea, visto che con il RepowerEu ci sono stati riconosciuti fondi sia per la realizzazione della Linea Adriatica sia per il potenziamento della capacità di esportazione verso l’Austria”.

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“Il Messaggero” intervista Stefano Venier: sicurezza energetica, lo sguardo di Snam su Italia ed Europa

L’AD di Snam Stefano Venier, in un’intervista a “Il Messaggero” pubblicata lo scorso 25 febbraio, ha confermato l’inizio dei lavori per la Linea Adriatica entro maggio. “È stata la crisi ucraina a far emergere come una priorità il potenziamento del corridoio da sud. Di qui nasce la spinta alla forte accelerazione di un progetto in programma da molto tempo. Il rafforzamento delle commissioni Via ci ha consentito, per questo e altri interventi, di beneficiare di un’accelerazione importante nei percorsi autorizzativi”, ha spiegato l’AD Stefano Venier sottolineandone il rilievo strategico per il Paese: con la Linea Adriatica, terzo gasdotto sulla direttrice sud-nord, l’Italia infatti può diventare davvero “la porta di ingresso verso i Paesi più vicini interconnessi”. Un ruolo “condiviso anche a livello di Commissione europea, visto che con il RepowerEu ci sono stati riconosciuti fondi sia per la realizzazione della Linea Adriatica sia per il potenziamento della capacità di esportazione verso l’Austria”. Senza i nuovi tubi della Linea Adriatica, inoltre, sarebbe impossibile riuscire a far transitare tutto il gas in arrivo dal Nord Africa che sostituirà definitivamente quello russo: “Le due navi rigassificatrici, a Piombino e dal 2025 a Ravenna, consentiranno già un salto nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento portando la quota del gas liquefatto sulla domanda complessiva fino al 40%, lo stesso livello raggiunto nel 2023 anche dall’Europa. Nell’emergenza abbiamo utilizzato tutta la flessibilità del sistema e ciò rende necessario potenziare il corridoio da sud in una prospettiva di sicurezza, non solo per l’Italia ma anche per gli altri Paesi confinanti”.

Stefano Venier a “Il Messaggero”: l’idrogeno è il futuro ma serve ancora tempo

In questo momento, ha precisato l’AD Stefano Venier, “possiamo trasportare da sud fino a 45 miliardi di metri cubi, sui 63 miliardi consumati nel 2023. Con la Linea Adriatica aggiungeremo 10 miliardi, passando a coprire dal 66% a oltre l’80% dei consumi. Inoltre, porteremo la capacità di esportazione verso l’Austria, attualmente di 6,5 miliardi di metri cubi, a quota 10 miliardi, al pari dei flussi potenziali verso la Svizzera”. Stefano Venier ha quindi ricordato il ruolo chiave che la Linea Adriatica ha non solo per la sicurezza energetica ma anche per la transizione. Tenendo conto che “una delle tre condotte potrà essere utilizzata domani per l’idrogeno, è evidente come la Linea Adriatica renda il South H2 Corridor una opzione unica nel panorama europeo”, ha rimarcato l’AD nell’intervista riferendosi al “Corridoio dell’idrogeno Italia – Austria – Germania” che è attualmente in fase di sviluppo da parte dei TSO europei Snam, TAG, GCA e bayernets. L’idrogeno è il futuro ma serve ancora tempo: “Si tratta di costruire un mercato, un’intera catena del valore, dalla produzione, alle infrastrutture di trasporto fino alle regole. L’orizzonte è al 2030. L’Italia può avere un ruolo cruciale dopo il riconoscimento del corridoio italiano (South H2 Corridor, la nuova per il trasporto di molecole verdi, ndr) tra i cinque chiave della transizione per l’Ue. Inoltre, la quota della nostra rete che può già essere dedicata al trasporto di idrogeno è molto significativa, pari al 70%. Questo riduce i costi e stringe i tempi. Un vantaggio importante rispetto ai corridoi alternativi”.

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Stefano Venier: a Snam la prima valutazione di Moody’s sulla decarbonizzazione

Snam è la prima società al mondo su cui Moody’s ha pubblicato il proprio Net Zero Assessment, una valutazione indipendente sugli obiettivi e sulla capacità di implementazione dei programmi di decarbonizzazione delle aziende: l’AD Stefano Venier sottolinea su LinkedIn il valore del riconoscimento.

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Stefano Venier: Snam protagonista del percorso verso la decarbonizzazione

Snam, scrive l’AD Stefano Venier su LinkedIn, è la prima società al mondo su cui Moody’s ha pubblicato il proprio Net Zero Assessment, una valutazione indipendente sugli obiettivi e sulla capacità di implementazione dei programmi di decarbonizzazione delle aziende. D’altronde, che Snam sia sempre più impegnata su questo fronte è emerso anche lo scorso 25 gennaio in occasione del Capital Markets Day durante il quale sono stati presentati “i nostri ambiziosi target di riduzione delle emissioni di gas climalteranti e un nuovo piano d’azione per raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2040, sulle emissioni Scope 1 e 2, e il raggiungimento del Net Zero su tutte le emissioni (incluse le Scope 3) entro il 2050”: tappa fondamentale nel percorso intrapreso da Snam per riuscire a dare risposte costanti e sempre più significative alle sfide legate alla Transizione Energetica. La solidità di questo percorso trova oggi riscontro “anche nel Net Zero Assessment pubblicato ieri da Moody’s Investors Service, uno dei primi provider a livello mondiale ad aver sviluppato una metodologia applicabile al settore del gas”. L’analisi, osserva l’AD Stefano Venier, conferma “la coerenza dei nostri target con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e con una proiezione dell’aumento delle temperature globali che si colloca tra 1,5 e 2 gradi centigradi”.

Stefano Venier: importanti riconoscimenti come questi dimostrano che stiamo procedendo nella direzione giusta

Nel post, l’AD di Snam Stefano Venier ricorda anche altri importanti riconoscimenti arrivati di recente in merito all’efficacia del percorso intrapreso sul fronte della sostenibilità: “Nei giorni scorsi è stato confermato che Snam, per il terzo anno consecutivo, è stata inclusa nella Climate “A list” di CDP, raggiungendo il punteggio massimo per l’impegno e la trasparenza nel contrasto al cambiamento climatico. Inoltre, in ambito ESG, Snam è stata riconosciuta prima tra 96 aziende del settore gas utility, come la Top Rated dell’indice di Morningstar Sustainalytics. Siamo passati in soli 5 anni da 22.8 (medium risk) a 12.9 (low risk), a dimostrazione di una gestione del rischio efficace e costante” scrive l’AD evidenziando come riconoscano che “stiamo procedendo nella direzione giusta”. Lo scorso anno Snam ha ridotto del 55% le emissioni di metano rispetto al 2015 ottenendo di nuovo il Gold Standard rilasciato dall’UN Environment Programme: prossimo obiettivo, sottolinea Stefano Venier, è arrivare ad una riduzione del 64% entro il 2027. Senza dimenticare gli obiettivi sulla biodiversità inclusi nel nuovo Piano Strategico 2023-2027. Basati sulle linee guida del framework di Science Based Targets Network puntano a “generare un impatto sulla natura da neutrale a positivo entro il 2027, in modo coerente con la nostra ambition: costruire infrastrutture energetiche per un futuro sostenibile”.

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Snam alla COP28: il resoconto dell’AD Stefano Venier su LinkedIn

COP28, il punto su LinkedIn dell’AD di Snam Stefano Venier: “Si è distinta in questa edizione la condivisa determinazione nell’andare avanti con responsabilità, consapevolezza e convinzione, perché il futuro è un compito che riguarda tutti e non un sogno in cui tuffarsi a occhi chiusi”.

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Stefano Venier: il bilancio dell’AD di Snam sulla COP28

L’AD di Snam Stefano Venier è intervenuto a Dubai in occasione della COP28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. “Sono stati giorni intensi, di confronto, condivisione, ascolto”, scrive nel post in cui ripercorre quanto avvenuto nell’ambito dell’evento. “Partito per Dubai, sapevo che fosse necessario trovare un segnale di fiducia e speranza verso un percorso complesso, che su alcuni temi sostanziali non ha ancora un chiaro execution plan”: l’AD di Snam racconta anche come sia tornato a casa con “una consapevolezza in più”, ossia che “il clima è una delle prime e assolute sfide dei nostri tempi e per poterla affrontare, a partire dall’energia, dobbiamo guardare a ogni possibile soluzione per abbattere le emissioni, senza più remore ideologiche (‘there’s no silver bullet’) e una buona dose di pragmatismo anche sul fronte del mondo finanziario”. Stefano Venier sottolinea quindi come si sia consolidato “nei diversi consessi (aperti e ristretti) l’approccio verso una piena neutralità tecnologica, che spero lasci alle nostre spalle una volta per tutte l’artificiosa competizione tra elettroni e molecole verdi e/o decarbonizzate, abbandonando progressivamente l’idea che ci sia una soluzione ‘that fits for all’”.

Stefano Venier, l’invito dell’AD di Snam: andare avanti con responsabilità, consapevolezza e convinzione

L’AD Stefano Venier evidenzia su LinkedIn anche l’attinenza tra iniziative e posizioni discusse nell’ambito della COP28 e le soluzioni che compongono l’Energy Transition Platform di Snam: “In partnership con l’Hydrogen Council è stata lanciata una Dichiarazione d’azione pubblico-privata sui corridoi commerciali transfrontalieri dell’idrogeno e dei suoi derivati, oltre ad una Dichiarazione di intenti intergovernativa, essenziale, sugli standard globali di certificazione dell’idrogeno e il riconoscimento degli schemi di certificazione esistenti. È stato prospettato a diversi tavoli l’impiego di tecnologie di abbattimento della CO2, come la CCS (fronte su cui siamo già impegnati direttamente e attraverso le nostre subsidiaries e di cui ho discusso all’Atlantic Council)”. E ancora “è stato espresso da oltre 100 Stati Membri un impegno importante verso il raddoppio dell’efficienza energetica (che abbiamo sottolineato vada vista a livello ‘di sistema’) così come da parte delle imprese, in particolare Hard to Abate, verso la decarbonizzazione, come ribadito dai lavori presidiati dalla International Renewable Energy Agency (IRENA) e dalla Alliance for Industry Decarbonization (AFID), di cui Snam fa parte”. Resta ancora tanto da fare “sul fronte dell’implementazione di norme e regolamenti semplificati, dei meccanismi di sostegno finanziario, della maturità e innovazione delle tecnologie, delle infrastrutture di trasporto e del coordinamento tra sviluppo di domanda e offerta ‘di scala’ assoluta”, osserva infine Stefano Venier: “Si è però distinta in questa edizione la condivisa determinazione nell’andare avanti con responsabilità, consapevolezza e convinzione, perché il futuro è un compito che riguarda tutti e non un sogno in cui tuffarsi a occhi chiusi”.

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Stefano Venier: Snam, il valore dei progetti in sviluppo a Ravenna per il futuro dell’energia

Snam, l’AD Stefano Venier a Ravenna per presentare insieme al Sindaco i progetti sul territorio e le ricadute economico-occupazionali: dai lavori per la collocazione e l’allacciamento della FSRU BW Singapore al primo progetto italiano di CCS su scala industriale legato all’hub di Ravenna.

 Stefano Venier, AD di Snam

Stefano Venier: Snam e il Comune di Ravenna presentano i progetti dell’azienda sul territorio

L’AD di Snam Stefano Venier è intervenuto a Ravenna insieme al Sindaco Michele de Pascale e al COO Massimo Derchi per illustrare i progetti dell’azienda sul territorio. In occasione dell’incontro è stata firmata anche la convezione per le opere di compensazione e mitigazione riconosciute alla città a fronte dell’accoglienza garantita alla nave rigassificatrice FSRU BW Singapore. La seconda nave rigassificatrice acquistata da Snam, la cui entrata in esercizio è prevista per la fine del 2024, garantirà al Paese 5 miliardi di metri cubi di gas aggiuntivi oltre a quelli già forniti dalla FSRU Golar Tundra in attività a Piombino da luglio 2023. Di grande rilevanza strategica il progetto, come ha spiegato l’AD di Snam Stefano Venier: “Ha un ruolo strategico per la diversificazione e la sicurezza energetica del Paese. Assieme all’impianto di Piombino, garantirà 10 miliardi all’anno di metri cubi di gas, pari al 15% dei consumi nazionali, con il 40% della domanda che a quel punto sarà coperto dal GNL”. I lavori collegati alla collocazione e all’allacciamento della FSRU BW Singapore permetteranno al Comune di effettuare importanti interventi in diversi ambiti: dalla rigenerazione urbana alla mobilità sostenibile, dalla riforestazione al risparmio energetico, per un impegno complessivo pari a circa 24 milioni di euro. Notevoli anche le ricadute occupazionali: saranno più di 1.200 le persone impiegate e verranno coinvolti più di 100 fornitori della provincia di Ravenna e della Regione Emilia Romagna e assegnati contratti a imprese del territorio del Ravennate per oltre 300 milioni di euro.

Stefano Venier: l’avanzamento dei lavori per il progetto pilota CCS (Carbon Capture and Storage) in sviluppo a Ravenna

L’AD Stefano Venier, in occasione della conferenza stampa a Ravenna, ha fornito aggiornamenti anche sull’avanzamento dei lavori nell’ambito del progetto CCS che porta avanti insieme a Eni: “Sono stati completati al 60% e già nel 2024 prevediamo di iniziare a catturare le prime molecole di anidride carbonica”, ha spiegato l’AD di Snam aggiungendo che “farà di Ravenna il più grande hub del Mediterraneo per la cattura e lo stoccaggio della CO2”. L’avvio della fase 1 è previsto infatti per l’inizio del prossimo anno con l’iniezione ai fini dello stoccaggio permanente di 25mila tonnellate all’anno di CO2, catturate dall’impianto di gas di Casal Borsetti di Eni. La fase 2 verrà avviata invece entro il 2026 e raggiungerà una capacità di stoccaggio di 4 milioni di tonnellate all’anno entro il 2030. Infine, ulteriori espansioni potranno portare i volumi fino a 16 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. Snam abiliterà il progetto realizzando e gestendo le infrastrutture con cui trasportare la CO2: come ha sottolineato anche l’AD Stefano Venier, Ravenna si conferma per il Gruppo un polo strategico, lungo il quale transiterà anche il corridoio dell’idrogeno verde proveniente dal Nord Africa.

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Stefano Venier: combattere la povertà alimentare, l’impegno di Snam

Nelle parole dell’AD Stefano Venier il valore di “Insieme per gli altri”: l’iniziativa organizzata da Snam e Fondazione Snam ETS in occasione della Giornata Mondale dell’Alimentazione ha coinvolto dipendenti, pensionati e fornitori in undici città italiane.

Stefano Venier - Un CEO a mensa

“Un CEO a mensa”: l’AD di Snam Stefano Venier serve alla mensa dell’Opera Cardinal Ferrari

L’AD di Snam Stefano Venier l’ha definita “una esperienza importante” parlando dell’opportunità avuta lo scorso 16 ottobre in occasione della Giornata Mondale dell’Alimentazione di poter aiutare alla mensa dell’Opera Cardinal Ferrari, che da più di 100 anni a Milano sostiene quanti hanno bisogno. “Un luogo in cui le persone più fragili trovano un’isola di serenità e sicurezza, e vengono accolte con dignità e qui riescono anche a sorridere”, ha sottolineato il manager. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di “Insieme per gli altri”: organizzata da Snam e Fondazione Snam ETS, attraverso la settimana di volontariato aziendale, ha coinvolto dipendenti, pensionati e fornitori in undici località italiane (Milano, Roma, Napoli, Bologna, Salerno, Firenze, Taranto, Torino, Catania, Brindisi e Pordenone). I volontari hanno servito oltre 8mila pasti, preparato 22mila pacchi e raccolto più di 100mila Kg di cibo per circa 30mila persone in difficoltà, insieme a Croce Rossa Italiana, Opera Cardinal Ferrari, Banco Alimentare, Caritas locali, Opera San Francesco, Pane Quotidiano, Comunità di Sant’Egidio. Per l’AD Stefano Venier è stata “un’esperienza particolarmente profonda, che restituisce un senso di utilità semplice a chi aspetta un aiuto”.

Stefano Venier: combattere la povertà alimentare è il primo passo per sostenere una transizione giusta

La soddisfazione dell’AD Stefano Venier per quella che è stata “un’esperienza molto umana, molto forte” emerge anche nel video. “Da sempre Snam e soprattutto le sue persone sentono forte il bisogno di restituire qualcosa, di fare un’opera utile dal punto di vista sociale”: un senso di utilità “che tutti noi abbiamo bisogno di provare almeno una volta nella vita”. Stefano Venier si è congratulato con le persone del Gruppo anche in un post LinkedIn: “Ringrazio le persone del Gruppo – colleghi, pensionati, fornitori – che in più di 500 hanno collaborato con gli enti del territorio, da Pordenone a Catania, per raccogliere e distribuire le eccedenze alimentari e per servire pasti completi a chi non se li può permettere, contribuendo così a combattere la povertà alimentare, primo passo per sostenere una transizione giusta”.

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Stefano Venier (Snam): “Innovazione fattore chiave per la neutralità carbonica”

L’innovazione è il fattore chiave per la transizione energetica verso un sistema a basse emissioni di carbonio. Questo è il messaggio che ha voluto trasmettere Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam, durante il primo evento della quinta edizione di “Green & Blue Talk”, promosso dal “Corriere della Sera”. 

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Stefano Venier: “Futuro sostenibile? Servono soluzioni innovative”

Il 10 ottobre si è tenuto a Milano “Transition to Net Zero – Innovare l’Energia”, il primo evento di “Green & Blue Talk”, una serie di incontri sul tema dell’energia e della sostenibilità organizzati dal “Corriere della Sera” e da Pianeta 2030. Obiettivo della 5a edizione dell’evento: discutere le sfide e le opportunità che il settore energetico deve affrontare in un contesto geopolitico in continua evoluzione. Tra i protagonisti della giornata, che ha visto la partecipazione delle principali realtà italiane nel settore dell’energia, anche Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam, primo operatore europeo nel trasporto del gas naturale con una rete, in Italia e all’estero, di circa 38.000 km e attiva anche nello stoccaggio e nella rigassificazione. Il manager, che ha preso parte alla sessione dell’evento dedicata alla questione energetica, indipendenza e diversificazione per lo sviluppo del Sistema Paese, ha messo in evidenza il ruolo dell’innovazione, fattore indispensabile per il futuro sostenibile che l’Europa intende creare: “In un’azienda come Snam, che lavora per abilitare la transizione energetica, il tema dell’innovazione è sicuramente centrale. E l’innovazione – ha aggiunto Stefano Venier riguarda innanzitutto i processi, perché senza questi non troveremmo le soluzioni per arrivare alla neutralità carbonica, obiettivo che dobbiamo conseguire.

Stefano Venier: come Snam affronta la transizione energetica con innovazione interna e Open Innovation

Durante l’evento sono stati affrontati diversi aspetti legati alla transizione energetica, come la diversificazione delle fonti, la sicurezza degli approvvigionamenti, l’ottimizzazione dei costi, la riconversione degli impianti e la riduzione degli impatti ambientali. Sfide che Snam affronta grazie ad un approccio che Stefano Venier ha definito di “dual track”, basato su una combinazione di innovazione sia interna che ispirata al modello Open Innovation. “Gestire l’innovazione diventa quindi un fattore fondamentale”. Senza dimenticare un altro aspetto cruciale da considerare: “È necessario anche costruire una cultura adeguata che sappia recepire e sappia valorizzare l’innovazione portandola a tutti i livelli dell’azienda”, ha concluso l’AD.

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Stefano Venier: ambiente e sostenibilità, l’AD di Snam premiato ai CEOforLifeAwards 2023

Snam: ulteriore riconoscimento per l’AD Stefano Venier a fronte dell’impegno alla guida di Snam nel promuovere progetti sostenibili per “un mondo migliore, più giusto e più sostenibile”.

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CEOforLifeAwards 2023: l’AD Stefano Venier riceve il premio per la categoria “Environment”

L’AD di Snam Stefano Venier è stato premiato nell’ambito dei CEOfoLiferAwards 2023 per l’impegno nel promuovere progetti sostenibili a favore di un futuro migliore per il Paese e per le nuove generazioni. Ed è proprio sulla “grande responsabilità che i giovani hanno nell’ambito della transizione” che l’AD di Snam si è soffermato intervenendo lo scorso 5 ottobre all’evento di premiazione in programma presso la Clubhouse CEOforLIFE di Montecitorio. Fondamentale per vincere le sfide della transizione energetica secondo, l’AD di Snam Stefano Venier, è un impegno condiviso: da un lato le istituzioni che giocano un ruolo chiave nello sviluppo e nell’attuazione di politiche volte a promuovere la sostenibilità, dall’altro le aziende che possono contribuire significativamente adottando pratiche sostenibili nella loro produzione, nella gestione delle risorse e nella responsabilità sociale d’impresa. Ma in generale quando si parla di sostenibilità “dobbiamo fare in modo che le persone se ne facciano carico. Oppure non si va da nessuna parte”.

Stefano Venier: mi piacerebbe passare il premio a ciascun collega, perché è davvero figlio del lavoro di tutti

Stefano Venier, a cui “Staffetta Quotidiana” ha riconosciuto il titolo di “Persona dell’anno 2022” per l’impegno alla guida di Snam nel garantire la sicurezza energetica, ha sottolineato su LinkedIn il valore del premio ricevuto nell’ambito dei CEOforLifeAwards 2023 per la categoria “Environment”. In Snam “sentiamo molto questa responsabilità verso l’ambiente e sono le nostre stesse infrastrutture, dislocate lungo tutto il Paese, ad essere ulteriore presidio per tutelarlo”. In quanto operatori di sistema e come abilitatori del cambiamento “per noi ‘ambiente’ non è solo riduzione delle emissioni, efficienza e risparmio energetico (sulle cui strade stiamo coinvolgendo in maniera sempre più incisiva anche i nostri fornitori) ma è anche promozione di molecole verdi, attenzione alla circolarità dei nostri processi e dei nostri cantieri, cura e ripristino del territorio a seguito di ogni posa di condotta, presidio e tutela della biodiversità, impegno attivo nella forestazione urbana, mobilità sostenibile”. L’AD Stefano Venier ha quindi ricordato nel post “il piacere di poter lavorare in un’azienda che ogni giorno ci permette di mettere a terra azioni concrete e incisive, che migliorano l’ambiente in cui viviamo e che lasceremo a chi verrà dopo”. Ecco perché “mi piacerebbe passare il premio a ciascun collega, perché è davvero figlio del lavoro di tutti”.

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Stefano Venier al “Corriere della Sera”: l’Italia può diventare l’hub della Ccs per il Sud Europa

Ecco il progetto con Eni: in un articolo de “L’Economia”, l’inserto del “Corriere della Sera”, l’AD di Snam Stefano Venier illustra le potenzialità del primo progetto italiano di Ccs su scala industriale legato all’hub di Ravenna.

 Stefano Venier

Stefano Venier: Snam-Eni, il pionierismo del progetto Ccs in sviluppo a Ravenna sul “Corriere della Sera”

L’AD Stefano Venier lo ha ribadito anche in una recente intervista su “L’Economia”, la voce economica del “Corriere della Sera”: l’Italia può diventare l’hub della Ccs (Carbon capture and storage) per il Sud Europa. Le potenzialità ci sono: “Abbiamo il vantaggio di disporre di giacimenti esauriti di gas al largo dell’Adriatico di fronte alla Pianura Padana, dove si concentra la maggior parte delle industrie ad alta intensità di energia e di emissioni. Un vantaggio che potrà andare a beneficio dell’intero bacino del Mediterraneo, per esempio delle industrie francesi, per cui sarà più conveniente stoccare la CO2 a Ravenna e non trasportarla fino in Norvegia”. Parole che esprimono efficacemente il valore del progetto che Snam sta portando avanti a Ravenna insieme a Eni: il primo italiano di Ccs su scala industriale sarà “un’occasione anche per le industrie straniere”, come ha spiegato a “L’Economia” l’AD Stefano Venier.

Stefano Venier: miriamo a utilizzare parte delle condotte già esistenti in una logica di operatore multi-molecola

L’AD Stefano Venier ha parlato del progetto anche recentemente in occasione della presentazione a Cernobbio dello studio strategico sulla Carbon Capture & Storage condotto da The European House – Ambrosetti con il contributo di Snam ed Eni: a Ravenna “svilupperemo un’infrastruttura essenziale per la competitività del tessuto industriale esistente e potenzialmente capace di giocare un ruolo chiave nell’intero Mediterraneo”. La posizione strategica, il porto, la cultura di impresa e la presenza di realtà manifatturiere industriali che hanno la necessità di decarbonizzare le loro attività sono alcuni dei fattori che hanno portato a guardare a Ravenna come a una location particolarmente idonea dove poter sfruttare al massimo le potenzialità del progetto: sono queste infatti condizioni funzionali allo sviluppo di progetti di cattura e stoccaggio della CO2 da realizzare con costi competitivi e in tempi brevi. Sul trasporto invece, come si legge nell’articolo de “L’Economia”, Snam punta su una strategia di soft infrastructure. “Miriamo a utilizzare parte delle condotte già esistenti in una logica di operatore multi-molecola: nei nostri tubi può scorrere gas naturale, ma anche biometano, idrogeno e, appunto, anidride carbonica”, ha spiegato l’AD Stefano Venier.

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Energia, Stefano Venier a “La Repubblica”: l’impegno di Snam per un futuro più sostenibile

“Repubblica”, nell’intervista dello scorso 30 luglio l’AD di Snam Stefano Venier racconta la sua vision sul futuro dell’energia: “Abbandonare il carbone il prima possibile, il combustibile più inquinante. Il gas accompagnerà le rinnovabili per avere energia programmabile”.

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Stefano Venier: il futuro dell’energia appartiene alle nuove tecnologie della filiera dell’idrogeno e della cattura della CO2

L’Italia, ha sottolineato Stefano Venier in una recente intervista a “La Repubblica”, può diventare un hub nel Mediterraneo per il passaggio in Europa dell’idrogeno che verrà prodotto dalle rinnovabili nel Nord Africa. Parlando del futuro dell’energia, di obiettivi di sostenibilità e alternative agli idrocarburi, l’AD di Snam si è soffermato sul valore delle nuove tecnologie della filiera dellidrogeno e della cattura della CO2: “Penso che, mai come in questo momento, per agire nella direzione della decarbonizzazione bisogna essere agnostici dal punto di vista tecnologico. L’idrogeno è una opzione su cui si sta puntando molto, soprattutto in Europa, Usa e Middle East. E penso che vada perseguita”. Per l’AD Stefano Venier sono quindi necessarie “infrastrutture per il trasporto adeguate, adattate alle caratteristiche di ogni singolo Paese, a seconda se c’è grande disponibilità di rinnovabili oppure se vengono realizzate dove c’è grande domanda di gas”. L’Italia dispone di capacità tecniche e strutture adeguate per diventare leader europeo della transizione: “È uno dei cinque corridoi strategici Ue che vedono il coinvolgimento di vari operatori e di cui noi facciamo parte. Ed è il corridoio che ha potenzialmente i costi di trasporto inferiori grazie al recupero delle infrastrutture esistenti”.

Stefano Venier: non c’è sostenibilità senza sicurezza energetica

Nell’intervista a Stefano Venier emerge chiaramente la complessità della sfida che il mondo dell’energia ha davanti oggi: “Compiere una transizione nella metà del tempo di quella precedente, in un ambito economico più complesso e coinvolgendo il doppio della popolazione”. Contrastare l’inquinamento e affrontare la questione climatica impone di “abbandonare il prima possibile il carbone, il combustibile più inquinante” e di accelerare nella transizione energetica: per riuscirci non occorre solo raggiungere “la stessa competitività di costi e di qualità” ma bisogna disporre anche di “energia che è possibile programmare e che non sia intermittente”. Nel percorso delineato dall’AD di Snam a giocare un ruolo fondamentale è il gas che “accompagnerà le rinnovabili per avere energia programmabile”. Trovare modelli di sostenibilità “per tutti i Paesi, soprattutto per chi consuma più idrocarburi” oggi è quindi indispensabile: la decarbonizzazione si porta avanti anche attraverso un uso più consapevole delle risorse. “Non c’è sostenibilità senza sicurezza energetica” è un altro messaggio di rilievo che Stefano Venier ha lanciato nel corso dell’intervista sottolineando l’importanza della “affordability” del sistema. “Per arrivarci occorrono diversificazione delle fonti e infrastrutture adeguate in un contesto di innovazione tecnologica” ha spiegato l’AD di Snam.

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