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Modello Unilav congiunto: operativo per le assunzioni in agricoltura

Dal 7 Gennaio 2015, grazie al modello UNILAV-Cong in modalità telematica per i datori di lavoro, è possibile effettuare le comunicazioni obbligatorie per le assunzioni congiunte in agricoltura.

Tramite l’apposita sezione “Altri datori di lavoro” si possono richiedere informazioni per i datori di lavoro diversi dal comunicante.

Si sottolinea come i datori di lavoro possono assumere la stessa risorsa che svolgerà la sua prestazione senza una ripartizione di tempi per ognuno di essi.

Questo privilegio riguarda le aziende agricole e le cooperative che rispondono ai seguenti requisiti:

– sono appartenenti allo stesso gruppo di imprese;

– sussiste un contratto di rete al 50% per imprese agricole;

– vi è un medesimo assetto proprietario;

– vi è la titolarità di persone appartenenti ad un vincolo di parentela o di affinità di terzo grado.

Per approfondire: modello unilav

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Preavviso di DURC interno negativo: è possibile fare richiesta di dilazione dei debiti verso l’Inps.

La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, tramite apposita nota datata 24 Ottobre, ha comunicato che la presentazione della domanda di dilatazione dei debiti verso l’Inps permette di bloccare l’emissione (nei 15 giorni assegnati dall’azienda) in caso di un preavviso di DURC interno negativo.

Questa irregolarità da parte dell’azienda rimane congelata fino alla definizione dell’istanza di dilazione, cioè fino all’oggettivo versamento da parte del datore di lavoro della prima rata; in tal modo il Durc interno avrà validità anche per i mesi anteriori.

Ai fini dell’accoglimento dell’istanza, il datore deve presentare una sola domanda per tutti i debiti contributivi (ciò vale sia per la Gestione Separata che per la Gestione dei dipendenti).
Si ricorda infine che le rate possono essere di un numero massimo di 24 (elevabili a 36) previa autorizzazione del Ministero del Lavoro.

Per approfondire richiesta dilatazione debiti inps

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Da settembre 2014 c’è stato un aumento dei contributi Inpgi per Cigs.

Con la circolare n. 5 del 17 ottobre 2014 l’Inpgi ha comunicato che per le aziende che rientrano nel campo di applicazione della Cigs il contributo, a decorrere dallo scorso settembre 2014, è pari all’1,00%.

Tutte le aziende rientrano nel campo di applicazione della Cigs, come le agenzia di stampa a carattere nazionale e le aziende editrici di giornali quotidiani e periodici.

Tali aziende, inquadrate presso l’INPGI (con inseguenti codici contributivi: n. 02, 09, 18, 26, 27 e 35), hanno l’obbligo di versare, da settembre 2014 e fino al 31 dicembre 2016, il contributo per ammortizzatori sociali. Quest’ultimo rientra nella misura dello 1,60% della retribuzione imponibile di ogni giornalista dipendente, di cui lo 0,10% a carico del giornalista e lo 1,50% a carico del datore di lavoro.

Per il periodo di Settembre, il pagamento della contribuzione maggiorata, termina il 16 dicembre 2014 e non prevede nessun onere aggiuntivo.

per approfondire contributi inpgi

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No al lavoro nero: maxisanzione in mancanza di documentazione fiscale come prestazione occasionale.

Il Ministero del Lavoro ha chiarito che la maxisanzione per lavoro nero, in caso di prestazioni occasionali, non è applicabile se presente e recuperabile idonea documentazione fiscale.
Non si applica la maxisanzione se, in sede ispettiva, risulta che il datore di lavoro ha regolarmente versato le ritenute d’acconto con apposito modello F24, rilevato contabilmente l’operazione e ha assolto i relativi obblighi dichiarativi.

Al contrario La Direzione Generale del Ministero, in totale mancanza di documentazione, con la specifica circolare n. 38/2010, impone l’erogazione della severa maxisanzione.

Si ricorda inoltre che le prestazioni occasionali sono delle collaborazioni lavorative autonome; per tali motivi non prevedono l’apertura della partita IVA e possono essere utilizzate per qualsiasi tipo di lavoro.

Con la testimonianza della ricevuta della prestazione occasionale, il datore di lavoro verserà una ritenuta d’acconto sul compenso, pari al 20%, per conto dello stesso collaboratore occasionale.

Per approfondire prestazione occasionale

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Bozza del modello di certificazione unica 2015

Per ciò che concerne i redditi erogati nel 2014, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato la bozza della certificazione unica 2015, il suddetto modello sostituirà il CUD e vi dovranno essere inseriti i redditi del 2014. Ne deriva quindi la necessità di comunicare anche quelli da lavoro dipendente e assimilati (oltre a quelli certificati fino ad ora in forma libera).

La certificazione unica 2015 si caratterizza per una sezione dedita alla gestione del bonus IRPEF di € 80,00; questo viene riconosciuto ad alcune categorie assimilate ed ai lavoratori dipendenti.

Per approfondire certificazione unica 2015

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Co.co.pro: perdita dell’indennità di mobilità

Nel caso venga stabilito un co.co.pro, viene esclusa la spettanza dell’indennità di mobilità come definito dalla sentenza della Corte di Cassazione.

Il riconoscimento dell’indennità di mobilità avviene nei confronti dei dipendenti, se essi sono stati licenziati da un’impresa con un numero maggiore a 15 dipendenti. E’ necessario che vi sia l’iscrizione del lavoratore alle liste oltre ad aver formulato una domanda all’INPS.

La finalità dell’indennità di mobilità mira al sostentamento del lavoratore in situazione disoccupazione involontaria.

In caso di svolgimento di lavoro autonomo, il legislatore sancisce il diritto del lavoratore di percepire l’indennità e di iscriversi nella relativa lista (ciò avviene mediante corresponsione anticipata in un’unica soluzione). Contrariamente, con un contratto parasubordinato, il lavoratore non potrà vantare l’indennità di mobilità poiché viene meno la funzione di prestazione di sicurezza sociale della stessa.

Per quanto concerne la contribuzione effettiva derivante dall’attività di lavoro parasubordinato, non potrà essere cumulata con quella figurativa (che viene accreditata per i periodi di indennità di mobilità).

Si ricorda infine che instaurando il rapporto si causa la perdita del diritto a percepire l’ammortizzatore sociale.

Per approfondire indennità di mobilità

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Elaborazione paghe

Come evitare problemi nell’elaborazione paghe

Dal punto di vista aziendale, una sbagliata l’elaborazione paghe può avere delle ripercussioni sul business e sul morale del dipendente che, scontento, può intraprendere delle azioni legali. Per tali motivazioni, è necessario considerare due particolari aspetti:

Innanzitutto bisogna definire una politica aziendale retributiva, volta a definire per iscritto le condizioni necessarie per l’acquisizione di bonus, aumenti e promozioni; una loro definizione oggettiva può evitare l’incorrere di problemi nell’elaborazione paghe.

Successivamente bisogna evitare ritardi nel pagamento della prestazione offerta dal lavoratore; il non pagamento per lunghi periodi ed il concentrarsi a consegnare le paghe, relative a mensilità arretrate, in un breve lasso può inficiare sulla reputazione aziendale evidenziando un sistema scorretto di elaborazione paghe.

L’osservanza di quanto detto sopra è fondamentale per non incappare in errori tipici che l’azienda può compiere.

Se l’elaborazione paghe sta diventando troppo complicata e richiede un tempo eccessivo, è utile affidarsi ad un software specializzato o compiere tale attività in l’outsourcing; queste due soluzioni garantiscono professionalità e correttezza.

Il professionista riesce ad assicurare una forte attenzione al cliente modellando il suo servizio in relazione alle esigenze del caso, in tal modo viene offerta una gestione completa dell’elaborazione paghe (per lavoratori subordinati/parasubordinati, per piccole-medie aziende e per realtà più strutturate).

L’obbiettivo di ogni professionista nell’elaborazione paghe, deve essere focalizzato sulla velocità del servizio offerto al cliente, ovvero bisogna garantire una prestazione di qualità in 3 giorni lavorativi.

L’utilizzazione di software basati sull’usabilità e sulla semplicità d’uso, permette all’azienda di ottenere con un click l’accesso agli archivi online di ciascun lavoratore e di essere sempre informata sulle ultime novità normative; l’affiancare le più moderne tecnologie a esperti nell’elaborazione paghe, fornisce all’azienda un servizio misurato alle sue esigenze tutelandola da ogni inesattezza che comporterebbe vertenze sindacali o cause di lavoro. In tal modo l’azienda può evitare ritardi e stabilire una politica retributiva congrua alle disposizioni di legge.

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Sospensione obblighi per i disabili in caso di incentivo all’esodo

Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha ammesso la sospensione degli obblighi occupazionali per i disabili.

Con circolare n. 22 del 24/09/2014, viene ammessa la sospensione degli obblighi occupazionali nei confronti dei lavoratori disabili in caso di attivazione di procedure di incentivo all’esodo.

Il datore di lavoro, in caso di esubero, può gestire le eccedenze mediante un trattamento di sostegno al reddito a favore del lavoratore fino al raggiungimento dei requisiti necessari per aver accesso alla pensione; ciò è reso possibile grazie alle procedure previste dall’art. 4, commi a 1 a 7 ter della L. n. 92/12.

Le aziende che occupano più di 15 dipendenti, sono obbligate per legge ad assumere del personale diversamente abile. Viene però stabilita una sospensione degli obblighi per i disabili in contesti di comprovate situazioni di crisi aziendale previste dalla legge, ovvero in caso di: ristrutturazione, riorganizzazione, cig straordinaria, contratti di solidarietà difensivi, procedura di mobilità.

Il Ministero del Lavoro applica tale possibilità anche ai casi di procedure di incentivo all’esodo in via analogica.

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Consulenza del lavoro

Trovare soluzioni alla Consulenza del lavoro in modo affidabile e tempestivo

L’amministrazione delle risorse umane richiede esperienza e competenza, per questi motivi ogni azienda dovrebbe affiancarsi ad un consulente del lavoro dotato di tali caratteristiche; ciò è fondamentale al fine di valorizzare le risorse umane come “motore” dell’azienda.

La Consulenza del Lavoro, a causa della sua continua evoluzione e complessità, richiede le seguenti qualifiche: specializzazione, attenzione minuziosa, esperienza, capacità di adattamento e di flessibilità. Tutto ciò è necessario per fornire soluzioni di qualità elevata, in termini di tempistiche, precisione, disponibilità, sicurezza dell’elaborato e riduzione dei costi amministrativi.

Bisogna capire i veri problemi che devono affrontare i nostri clienti (ad es. il controllo e la riduzione dei costi del personale, la gestione di un contenzioso con il personale o il gestire la motivazione delle risorse internet). Questi aspetti permettono ai clienti di affidarsi ad un partner che diventerà il loro riferimento in materia di consulenza del lavoro. Questi sarà in grado di indirizzarli con tempestività verso soluzioni compatibili con le loro scelte strategiche.

La consulenza del lavoro sostiene quotidianamente realtà che si trovano in fasi differenti della vita aziendale (start up, fase di espansione, fase di decrescita, fase di trasformazione aziendale) che ne determina diverse situazioni economiche. Ad ognuna di esse bisogna fornire soluzioni di qualità al fine di generare serenità e tranquillità.

Lavorare nell’ambito della consulenza del lavoro implica esperienza e capacità che si articolino in molteplici aree di specializzazione. E’ necessario offrire alle diverse categorie di clienti un prodotto di alta qualità, per tali motivazioni bisogna puntare sull’ affidabilità, la professionalità, la cortesia e la disponibilità; l’insieme di questi elementi permette il raggiungimento di affidabilità e tempestività in materia di consulenza lavorativa.

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Novità Cassa integrazione in deroga

Entro 20 giorni devono essere presentate le domande di Cassa integrazione in deroga.

La Regione Lombardia, grazie ad una comunicazione trasmessa agli Ordini dei Consulenti del Lavoro, ha definito i termini di presentazione relative alle domande di Cassa integrazione in deroga per il 2014.

Le suddette domande di Cassa integrazione in deroga, che si riferiscono al periodo 1°luglio 2014 – 31 agosto 2014, devono essere presentate esclusivamente alla Regione entro e non oltre il termine fissato per il 1°ottobre 2014.

Contrariamente, le domande di accesso agli ammortizzatori sociali decorrenti dal 1°settembre 2014, dovranno essere presentate dalle aziende mediante il modello IG15/Deroga – COD. SR100, presso la sede Inps competente entro 20 giorni dall’inizio delle sospensioni; dovranno essere accompagnate dall’accordo sindacale redatto in forma libera o sulla base di modello standard.

Si ricorda che la procedura per la nuova domanda in Regione attraverso l’applicativo è In fase di completamento.

Finita la fase transitoria, si dovrà rispettare il termine di 20 giorni dall’inizio delle sospensioni anche per la domanda in Regione.

Per approfondire Cassa integrazione in deroga

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