Grazie agli sviluppi che si sono avuti in campo digitale, ormai tutti possono allestire un piccolo studio di registrazione a casa propria.
Se fino a qualche anno fa registrare un disco a casa propria era pressoché una chimera, a partire dagli anni Novanta si sono avuti numerosi progressi in campo digitale, progressi che hanno permesso ad un bacino di utenti sempre più ampio di acquistare prodotti adatti ad imbastire un piccolo studio di registrazione in casa propria. Facendo un medio investimento è possibile infatti acquistare tutta l’attrezzatura necessaria, dall’hardware all’interfaccia MIDI esterna (come ad esempio l’M-Audio Midisport 4×4 Anniversary Edition), dai software ai microfoni, e cimentarsi nella registrazione digitale del proprio disco.
L’avvento del digitale in campo musicale, ossia la possibilità di registrare su un supporto digitale, ha reso le cose molto più facili, e anche se c’è chi ancora preferisce usare tecniche di registrazione analogiche, è innegabile che il digitale si sta diffondendo sempre di più anche negli studi di registrazione professionali. E questo non è tutto: gli strumenti software che vengono usati negli studi di registrazione professionali sono pressoché gli stessi di quelli che tutti noi possiamo acquistare per creare la nostra musica a casa. Di sicuro il nostro piccolo studio casalingo non avrà a disposizione un fonico esperto che ci possa dare una mano, né un’acustica perfetta, ma per quanto riguarda la strumentazione necessaria, possiamo dire che anche uno studio artigianale può raggiungere degli ottimi livelli, con alcuni vantaggi in più rispetto ad uno studio di registrazione esterno, se non altro in termini di tempo: avendo tutto a portata di mano, senza dover affittare uno studio di registrazione, ci si può concentrare al meglio sulla propria musica, senza l’assillo di finire la sessione di registrazione entro un orario preciso.
Gli strumenti essenziali per imbastire un buon studio di registrazione sono l’hardware, un software specifico, una scheda audio come l’M-Audio Profire 610, microfoni e monitor audio. Per quanto riguarda la scelta del computer, c’è da dire che sia il Mac che il Pc presentano sia dei vantaggi che degli svantaggi, ma in entrambi i casi è consigliabile scegliere un supporto hardware dedicato esclusivamente alla vostra musica, senza intromissioni di sorta. Tenete inoltre in considerazione che è opportuno disporre di una buona scheda madre, anche se significa spendere qualche euro in più, e di una RAM sufficientemente capiente (almeno 512 MB). Anche l’acquisto del software è particolarmente importante, e la scelta dipende dal tipo di utilizzo che se ne vuole fare (alcuni hanno delle funzioni specifiche che ad altri potrebbero mancare), dal tipo di hardware richiesto, ma anche dalla configurazione stessa del software, che deve essere in grado di facilitarvi il lavoro. Per quanto riguarda la scelta della scheda audio, bisogna considerare innanzitutto quali sono gli strumenti che volete utilizzare durante la registrazione, ma anche la compatibilità con il vostro sistema e software. Passiamo adesso ai microfoni: quando si registra in casa, solitamente i microfoni servono per le voci e le chitarre acustiche. Evitate di acquistare i generici microfoni da computer, che non sono per niente adatti allo scopo, e dirigetevi verso i microfoni dinamici o a condensatore. Infine, i monitor audio (un modello molto popolare è l’M-Audio AV 20), ossia le casse acustiche, che negli studi di registrazione dovrebbero essere in grado si suonare allo stesso volume tutte le frequenze.
Con questi strumenti potete costruire il vostro studio di registrazione, ma adesso sta a voi creare la vostra opera…fatto lo studio, adesso però bisogna fare musica!
Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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