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Telefonia mobile: tariffe in calo del 22% in un anno

Il 2018 è stato per il settore della telefonia mobile un anno di grandi cambiamenti; l’ingresso di nuovi operatori sul mercato italiano ha spinto le compagnie telefoniche ad una vera e propria gara nell’accaparrarsi nuovi clienti e, secondo l’analisi di Facile.it, la competizione ha portato, in 12 mesi, ad un calo del 22% delle tariffe medie. Se a gennaio 2018 occorrevano in media circa 15 euro al mese per un piano ricaricabile, a gennaio 2019 il prezzo è sceso a 12 euro.

La rincorsa ai potenziali clienti, si legge nell’analisi realizzata confrontando le migliori tariffe disponibili su Facile.it, si è giocata anche su un altro terreno, quello del traffico dati offerto dagli operatori e anche in questo caso a beneficiarne sono stati i consumatori. Se a gennaio 2018 i principali pacchetti ricaricabili prevedevano, in media, 12 GB, a gennaio 2019 la quantità di dati offerta con le nuove promozioni è aumentata addirittura del 130%, raggiungendo, in media, i 28 GB.

«L’ingresso di nuovi player nel settore della telefonia mobile è stato un evento positivo per i consumatori italiani, che oggi non solo hanno la possibilità di scegliere tra un numero più elevato di operatori, ma possono anche godere di una riduzione generale dei costi legata alla competizione tra le aziende», spiega Lodovico Agnoli, Responsabile new business di Facile.it. «Una condizione che si traduce in un importante vantaggio economico per le tasche dei cittadini se si considera che il 90% della popolazione adulta ha un contratto di telefonia mobile e, tra questi, il 37% ha più di una scheda SIM*.».

Che gli italiani non fossero pienamente soddisfatti dei fornitori di telefonia mobile era già emerso da una recente indagine* realizzata per Facile.it da mUp Research secondo la quale, nel 2018, più di un cliente su tre (36%) ha cambiato il proprio operatore mobile e, addirittura, il 14% ha dichiarato di aver cambiato compagnia più di una volta nel corso dello stesso anno. E se i prezzi troppo alti (88%) e il traffico dati non sufficiente (23%) sono state le prime due ragioni che hanno spinto al cambiamento, è importante considerare che, tra chi ancora non ha detto addio al proprio fornitore, quasi uno su tre (30%) lo farà non appena troverà un’offerta più convincente.

L’ingresso di nuovi player nel mercato mobile ha sortito inoltre effetti interessanti anche sul fronte broadband e telefonia fissa. I principali attori in gioco offrono pacchetti che comprendono, oltre ai servizi di ADSL o fibra, prodotti di telefonia mobile. Il meccanismo di trasmissione dei prezzi su queste tecnologie, pertanto, non ha tardato ad arrivare e alcune compagnie hanno iniziato a offrire pacchetti Internet + Mobile a prezzi particolarmente aggressivi.

* Metodologia: n. 1.023 interviste CAWI con individui in età 18 anni ed oltre su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta in età 18-74 anni + n.411 interviste CAWI ad un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione dell’area metropolitana di Milano. Indagine condotta a novembre 2018.

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RC Auto: 97.000 toscani pagheranno di più nel 2019

Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per oltre 97.000 toscani; tanti sono gli automobilisti che, secondo l’analisi fatta da Facile.it, avendo denunciato alle assicurazioni un sinistro con colpa avvenuto nel 2018, vedranno aumentare la propria classe di merito e, insieme ad essa, il costo dell’RC auto.

Il dato è stato calcolato da Facile.it che, esaminando oltre 32.000 preventivi di rinnovo RC auto richiesti tramite il sito da automobilisti residenti in Toscana, ha evidenziato come il 4,87% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un incidente nel corso del 2018, il che farà scattare l’aumento del costo dell’assicurazione. Il dato risulta addirittura superiore alla media nazionale (3,83%); la buona notizia, però, è che il valore regionale risulta in calo rispetto all’anno precedente, quando la percentuale di automobilisti toscani che erano ricorsi all’assicurazione per un sinistro con colpa era pari al 5,48%.

Guardando all’andamento del premio medio* RC auto in Toscana, emerge che a dicembre 2018 per assicurare un veicolo in regione occorrevano, in media, 675,72 euro, valore in aumento del 5,76% rispetto allo stesso mese del 2017.

L’andamento provinciale dei sinistri denunciati

Facile.it ha poi analizzato i dati su base territoriale scoprendo che, in regione, la provincia che ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro con colpa è quella di Pisa (5,55%); seguono in classifica gli automobilisti di Massa – Carrara (5,33%) e Livorno (5,24%). L’area con i valori più bassi è invece Siena, dove solo il 3,48% degli automobilisti ha denunciato un incidente con colpa; la città del Palio precede Lucca (3,87%) e Arezzo (4,16%).

Chi cambierà classe

Guardando alle caratteristiche sociodemografiche del campione toscano, emerge che fra gli uomini hanno denunciato sinistri con colpa il 4,33% del campione, mentre tra le donne la percentuale è più alta, pari al 5,74%.

Dati interessanti arrivano anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo di rinnovo; gli insegnanti sono la categoria professionale che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, il 6,62% vedrà un peggioramento della classe di merito. Seguono nella classifica i pensionati (6,33%) e il personale medico (6,13%). Guardando la graduatoria regionale nel senso opposto, invece, sono gli studenti e gli appartenenti alle forze armate ad aver denunciato, in percentuale, meno sinistri con colpa, rispettivamente l’1,98% e il 2,74%.

*L’Osservatorio auto di Facile.it calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 7.449.494 preventivi effettuati in Italia dai suoi utenti tra l’1 dicembre 2017 e il 31 dicembre 2018. Per quanto riguarda la Toscana, la ricerca è basata su 514.814 preventivi effettuati in Toscana su Facile.it nel medesimo periodo. Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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RC Auto: 220.000 lombardi pagheranno di più nel 2019

Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per quasi 220.000 lombardi; tanti sono gli automobilisti che, secondo l’analisi fatta da Facile.it, avendo denunciato alle assicurazioni un sinistro con colpa avvenuto nel 2018, vedranno peggiorare la propria classe di merito e, insieme ad essa, aumentare il costo dell’RC auto.

Il dato è stato calcolato da Facile.it che, esaminando oltre 86.000 preventivi di rinnovo RC auto richiesti tramite il sito da automobilisti residenti in Lombardia, ha evidenziato come il 4,25% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un incidente nel corso del 2018 che farà scattare l’aumento del costo dell’assicurazione. Il dato risulta superiore alla media nazionale (3,83%); la buona notizia, però, è che il valore regionale risulta in calo rispetto all’anno precedente, quando la percentuale di automobilisti lombardi che erano ricorsi all’assicurazione per un sinistro con colpa era pari al 4,84%.

Guardando all’andamento del premio medio* RC auto in Lombardia, emerge che a dicembre 2018 per assicurare un veicolo in regione occorrevano, in media, 464,70 euro, l’1,07% in più rispetto a dicembre 2017.

L’andamento provinciale dei sinistri denunciati

Facile.it ha poi analizzato i dati su base territoriale scoprendo che, in regione, la provincia che ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro con colpa è quella di Como (5,53%); seguono in classifica gli automobilisti di Monza e Brianza (4,93%), Varese (4,78%) e Lecco (4,26%). Valori solo di poco sotto la media regionale per Bergamo (4,16%) e Milano (4,15%), mentre le percentuali più basse sono state registrate nelle province di Sondrio (2,84%) e Lodi (2,93%).

Chi cambierà classe

Guardando alle caratteristiche sociodemografiche del campione lombardo, emerge che fra gli uomini hanno denunciato sinistri con colpa il 3,94% del campione, mentre tra le donne la percentuale è più alta, pari al 4,73%.

Dati interessanti arrivano anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo di rinnovo; i pensionati sono la categoria professionale che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, il 4,74% vedrà un peggioramento della classe di merito. Subito dopo si posizionano gli insegnanti (4,73%) e i commercianti (4,71%). Guardando la graduatoria regionale nel senso opposto, invece, sono le forze armate e i disoccupati ad aver denunciato, in percentuale, meno sinistri con colpa.

Di seguito le classifiche regionali e provinciali degli automobilisti che hanno denunciato un sinistro con colpa nel periodo di tempo considerato.

*L’Osservatorio auto di Facile.it calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 7.449.494 preventivi effettuati in Italia dai suoi utenti tra l’1 dicembre 2017 e il 31 dicembre 2018. Per quanto riguarda la Lombardia, la ricerca è basata su 1.295.362 preventivi effettuati in Lombardia su Facile.it nel medesimo periodo. Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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RC Auto: 23.600 umbri pagheranno di più nel 2019

Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per oltre 23.600 umbri; tanti sono gli automobilisti che, secondo l’analisi fatta da Facile.it, avendo denunciato alle assicurazioni un sinistro con colpa avvenuto nel 2018, vedranno peggiorare la propria classe di merito e, insieme ad essa, aumentare il costo dell’RC auto.

Il dato è stato calcolato da Facile.it che, esaminando circa 5.000 preventivi di rinnovo RC auto richiesti tramite il sito da automobilisti residenti in Umbria, ha evidenziato come il 4,53% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un incidente nel corso del 2018 che farà scattare l’aumento del costo dell’assicurazione. Il dato risulta superiore alla media nazionale (3,83%); la buona notizia, però, è che il valore regionale risulta in calo rispetto all’anno precedente, quando la percentuale di automobilisti umbri che erano ricorsi all’assicurazione per un sinistro con colpa era pari al 6,22%.

Guardando all’andamento del premio medio* RC auto in Umbria, emerge che a dicembre 2018 per assicurare un veicolo in regione occorrevano, in media, 542,13 euro, valore in calo dello 0,85% rispetto allo stesso mese del 2017.

L’andamento provinciale dei sinistri denunciati

Facile.it ha poi analizzato i dati su base territoriale scoprendo che, in regione, la provincia che ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro con colpa è quella di Perugia (4,74%), mentre a Terni la percentuale di automobilisti che si sono dichiarati responsabili di un incidente è stata pari al 4,06%.

Chi cambierà classe

Guardando alle caratteristiche sociodemografiche del campione umbro, emerge che fra gli uomini hanno denunciato sinistri con colpa il 4,46% del campione; pochi distanti le donne, la cui percentuale è pari al 4,57%. A livello nazionale, invece, la differenza tra i due sessi è più marcata.

Dati interessanti arrivano anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo di rinnovo; gli insegnanti sono la categoria professionale che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, il 7,50% vedrà un peggioramento della classe di merito. Seguono nella classifica i pensionati (6,33%) e gli operai (5,12%). Guardando la graduatoria regionale nel senso opposto, invece, sono i disoccupati e i dirigenti ad aver denunciato, in percentuale, meno sinistri con colpa, rispettivamente l’1,49% e il 2,22%.

L’Osservatorio auto di Facile.it calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 7.449.494 preventivi effettuati in Italia dai suoi utenti tra l’1 dicembre 2017 e il 31 dicembre 2018. Per quanto riguarda l’Umbria, la ricerca è basata su 65.117 preventivi effettuati in Umbria su Facile.it nel medesimo periodo. Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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RC Auto: oltre 35.000 liguri pagheranno di più nel 2019

Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per oltre 35.000 liguri; tanti sono gli automobilisti che, secondo l’analisi fatta da Facile.it, avendo denunciato alle assicurazioni un sinistro con colpa avvenuto nel 2018, vedranno aumentare la propria classe di merito e, insieme ad essa, il costo dell’RC auto.

Il dato è stato calcolato da Facile.it che, esaminando oltre 10.250 preventivi di rinnovo RC auto richiesti tramite il sito da automobilisti residenti in Liguria, ha evidenziato come il 5,09% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un incidente nel corso del 2018 che farà scattare l’aumento del costo dell’assicurazione. Il dato non solo risulta notevolmente superiore alla media nazionale (3,83%), ma è addirittura il più alto di tutta Italia.

La buona notizia, però, è che il valore regionale risulta in calo rispetto all’anno precedente, quando la percentuale di automobilisti liguri che erano ricorsi all’assicurazione per un sinistro con colpa era pari al 5,67%.

Guardando all’andamento del premio medio* RC auto in Liguria, emerge che a dicembre 2018 per assicurare un veicolo in regione occorrevano, in media, 601,50 euro, valore in aumento dell’1,78% rispetto allo stesso mese del 2017.

L’andamento provinciale dei sinistri denunciati

Facile.it ha poi analizzato i dati su base territoriale scoprendo che, in regione, la provincia che ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro con colpa è quella di Genova (5,66%); seguono in classifica gli automobilisti di La Spezia (5,64%) e Savona (4,42%). L’area con i valori più bassi è invece Imperia, dove solo il 2,05% degli automobilisti ha denunciato un incidente con colpa; oltre a questo primato, la provincia risulta essere quella della regione dove la percentuale è diminuita maggiormente rispetto all’anno precedente (quando era pari al 4,37%).

Chi cambierà classe

Guardando alle caratteristiche socio-demografiche del campione ligure, emerge che fra gli uomini hanno denunciato sinistri con colpa il 4,47% del campione, mentre tra le donne la percentuale è più alta, pari al 6,17%.

Dati interessanti arrivano anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo di rinnovo; gli insegnanti sono la categoria professionale che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, l’8,49% vedrà un peggioramento della classe di merito. Seguono nella classifica, ma con valori sensibilmente inferiori, i commercianti (7,16%) e i liberi professionisti (6,19%). Guardando la graduatoria regionale nel senso opposto, invece, sono le forze armate e gli agenti di commercio ad aver denunciato, in percentuale, meno sinistri con colpa, rispettivamente l’1,39% e il 2,82%.

*L’Osservatorio auto di Facile.it calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 7.449.494 preventivi effettuati in Italia dai suoi utenti tra l’1 dicembre 2017 e il 31 dicembre 2018. Per quanto riguarda la Liguria, la ricerca è basata su 147.349 preventivi effettuati in Liguria su Facile.it nel medesimo periodo. Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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RC Auto: 145.000 laziali pagheranno di più nel 2019

Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per quasi 145.000 laziali; tanti sono gli automobilisti che, secondo l’analisi fatta da Facile.it, avendo denunciato alle assicurazioni un sinistro con colpa avvenuto nel 2018, vedranno aumentare la propria classe di merito e, insieme ad essa, il costo dell’RC auto.

Il dato è stato calcolato da Facile.it che, esaminando oltre 85.000 preventivi di rinnovo RC auto richiesti tramite il sito da automobilisti residenti nel Lazio, ha evidenziato come il 4,95% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un incidente nel corso del 2018, il che farà scattare l’aumento del costo dell’assicurazione. Il dato risulta superiore di oltre un punto percentuale rispetto alla media nazionale (3,83%); la buona notizia, però, è che il valore regionale risulta in calo rispetto all’anno precedente, quando la percentuale di automobilisti laziali che erano ricorsi all’assicurazione per un sinistro con colpa era pari al 5,36%.

Guardando all’andamento del premio medio* RC auto nel Lazio, emerge che a dicembre 2018 per assicurare un veicolo in regione occorrevano, in media, 609,40 euro, valore in aumento del 4,95% rispetto allo stesso mese del 2017.

L’andamento provinciale dei sinistri denunciati

Facile.it ha poi analizzato i dati su base territoriale scoprendo che, in regione, la provincia che ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro con colpa è quella di Rieti (5,88%); oltre a questo primato, la provincia risulta essere quella della regione dove la percentuale è cresciuta maggiormente rispetto all’anno precedente (quando era pari a 4,50%). Per percentuale di denuncianti nel 2018 a Rieti seguono, in classifica, gli automobilisti di Roma (5,11%) e Viterbo (4,30%). L’area con i valori più bassi è invece Frosinone, dove solo il 3,75% degli automobilisti ha denunciato un incidente con colpa, appena di più a Latina, dove a cambiare classe di merito sarà il 3,99% degli assicurati.

Chi cambierà classe

Guardando alle caratteristiche sociodemografiche del campione laziale, emerge che fra gli uomini hanno denunciato sinistri con colpa il 4,48% del campione, mentre tra le donne la percentuale è più alta, pari al 5,72%.

Dati interessanti arrivano anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo di rinnovo; i medici e gli operatori sanitari sono la categoria professionale che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, il 5,87% vedrà un peggioramento della classe di merito. Seguono nella classifica, ma con valori appena inferiori, i pensionati (5,86%) e gli agenti di commercio (5,84%). Guardando la graduatoria regionale nel senso opposto, invece, sono gli ecclesiastici e gli studenti ad aver denunciato, in percentuale, meno sinistri con colpa, rispettivamente l’1,45% e il 2,22%.

* L’Osservatorio auto di Facile.it calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 7.449.494 preventivi effettuati in Italia dai suoi utenti tra l’1 dicembre 2017 e il 31 dicembre 2018. Per quanto riguarda il Lazio, la ricerca è basata su 1.390.754 preventivi effettuati in Lazio su Facile.it nel medesimo periodo. Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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RC Auto: 13.200 calabresi pagheranno di più nel 2019

Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per oltre 13.200 calabresi; tanti sono gli automobilisti che, secondo l’analisi fatta da Facile.it, avendo denunciato alle assicurazioni un sinistro con colpa avvenuto nel 2018, vedranno peggiorare la propria classe di merito e, insieme ad essa, aumentare il costo dell’RC auto.

Il dato è stato calcolato da Facile.it che, esaminando oltre 13.000 preventivi di rinnovo RC auto richiesti tramite il sito da automobilisti residenti in Calabria, ha evidenziato come l’1,52% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile, nel corso del 2018, di un incidente che farà scattare l’aumento del costo dell’assicurazione. Il dato risulta comunque inferiore alla media nazionale (3,83%) e, anche questa è una buona notizia, leggermente in calo rispetto all’anno precedente, quando la percentuale di automobilisti calabresi che erano ricorsi all’assicurazione per un sinistro con colpa era pari all’1,66%.

Guardando all’andamento del premio medio* RC auto in Calabria, emerge che a dicembre 2018 per assicurare un veicolo in regione occorrevano in media 689,96 euro, valore in aumento del 3,70% rispetto allo stesso mese del 2017 e superiore del 18,82% rispetto alla media italiana.

L’andamento provinciale dei sinistri denunciati

Facile.it ha poi analizzato i dati su base territoriale scoprendo che, in regione, la provincia che ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro con colpa è quella di Cosenza (2,05%), seguono in classifica gli automobilisti di Vibo Valentia (1,79%) e Crotone (1,75%). L’area con i valori più bassi è invece Catanzaro, dove solo lo 0,69% degli automobilisti ha denunciato un incidente con colpa, praticamente la metà del dato registrato a Reggio Calabria (1,69%).

Chi cambierà classe

Guardando alle caratteristiche socio demografiche del campione calabrese, emerge che fra gli uomini hanno denunciato sinistri con colpa l’1,40% del campione, mentre tra le donne la percentuale è più alta, pari al 1,75%.

Dati interessanti arrivano anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo di rinnovo; i liberi professionisti sono la categoria professionale che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, il 3,32% vedrà un peggioramento della classe di merito. Seguono nella classifica, ma con valori sensibilmente inferiori, medici ed infermieri (2,43%) e gli studenti (1,70%). Guardando la graduatoria regionale nel senso opposto, invece, sono le forze armate e gli insegnanti ad aver denunciato, in percentuale, meno sinistri con colpa, rispettivamente lo 0,61% e lo 0,69%.

*L’Osservatorio auto di Facile.it calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 7.449.494 preventivi effettuati in Italia dai suoi utenti tra il 1 dicembre 2017 e il 31 dicembre 2018. Per quanto riguarda la Calabria, la ricerca è basata su 155.711 preventivi effettuati in Calabria su Facile.it nel medesimo periodo. Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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RC Auto: 1,2 milioni di italiani pagheranno di più nel 2019

Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per quasi 1,2 milioni di italiani, tanti sono gli automobilisti che, secondo l’analisi fatta da Facile.it, avendo denunciato alle assicurazioni un sinistro con colpa avvenuto nel 2018, vedranno aumentare la propria classe di merito e, insieme ad essa, il costo dell’RC auto.

In termini percentuali si tratta del 3,83% del campione analizzato (500.000 preventivi di rinnovo RC Auto raccolti tramite le pagine di Facile.it) e, almeno questa è una buona notizia, il dato è in diminuzione di quasi il 10% rispetto all’anno precedente quando ad aver denunciato sinistri con colpa erano stati il 4,22% degli automobilisti alle prese con il rinnovo della polizza RC auto.

Guardando all’andamento delle tariffe RC auto nel corso dello scorso anno, nonostante il calo delle tariffe registrato nel secondo semestre, a dicembre 2018 il premio medio è nuovamente aumentato toccando i 580,67 euro, valore superiore del 3,16% rispetto allo stesso mese del 2017*.

«Secondo l’indagine che abbiamo commissionato all’istituto di ricerca mUp Research, lo scorso anno l’RC auto è stata una delle voci di spesa che ha inciso di più, almeno psicologicamente, sul bilancio delle famiglie ed è quella sulla quale, anche nel 2019, si cercherà di risparmiare maggiormente», spiega Diego Palano, responsabile Assicurazioni di Facile.it. «La buona notizia è che molti lo hanno già fatto; secondo i risultati dell’indagine, nel 2018 sono oltre 11 milioni di automobilisti che sono riusciti a ridurre la spesa trovando un’offerta migliore.».

Guardando al profilo socio demografico degli automobilisti che dovranno pagare di più a causa di un incidente con colpa, la prima grande differenza che emerge è legata al sesso. Fra gli uomini hanno denunciato sinistri con colpa solo il 3,55%, mentre tra le donne la percentuale è più alta, pari al 4,33%.

Se l’età media degli automobilisti che vedranno peggiorare la propria classe di merito è pari a 46 anni, è interessante notare come i giovani neopatentati – probabilmente a causa di una maggior insicurezza che li porta ad avere più attenzione sulle strade – abbiano denunciato, in percentuale, meno incidenti con colpa rispetto alla media nazionale; solo il 2,03% degli automobilisti con età compresa tra i 18 e i 20 anni peggiorerà la propria classe di merito.

Leggendo i dati in base alla professione dichiarata in fase di preventivo, emerge che sono i pensionati gli automobilisti meno prudenti; tra loro, il 4,46% vedrà un aumento delle tariffe RC auto a causa di un incidente con colpa. Seguono gli impiegati (4,26%) e gli insegnanti (4,21%). Valori sopra la media nazionale anche per il personale medico (4,18%, percentuale in calo rispetto allo scorso anno, quando occupavano la prima posizione in classifica con il 5,03%) e i liberi professionisti (4,13%). Nessuna novità, invece, rispetto alla classifica degli automobilisti più virtuosi; stabili nelle prime posizioni gli ecclesiastici (2,23%) e le forze armate (2,49%).

Le regioni italiane

Leggendo i dati su base regionale emergono differenze significative tra le diverse zone d’Italia. La regione che ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro con colpa che farà scattare l’aumento delle tariffe RC auto è la Liguria (5,09%). Seguono nella classifica il Lazio, dove il 4,95% degli automobilisti vedrà un aumento delle tariffe assicurative, le Marche (4,87%) e la Toscana (4,87%). Guardando la graduatoria nel senso opposto, i valori più bassi sono stati registrati in Molise (1,13%), Calabria (1,52%) e Basilicata (1,53%).

Rispetto allo scorso anno, tutte le regioni hanno registrato valori in calo, ad eccezione della Valle d’Aosta dove la percentuale è passata dal 2,70% al 3,23%.

Le aree del Paese dove invece le percentuali sono calate maggiormente sono l’Umbria (passata dal 6,22% al 4,53%), la Basilicata (da 2,76% a 1,53%) e il Friuli-Venezia Giulia (da 4,39% a 3,32%).

*L’Osservatorio auto di Facile.it calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 7.449.494 preventivi effettuati in Italia dai suoi utenti tra il 1 dicembre 2017 e il 31 dicembre 2018. Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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Trentino Alto Adige: aumenti RC per 25.000 residenti

Nell’ultimo mese il costo medio dei premi RC auto in Italia si è ridotto del 2,8% a livello nazionale arrivando a 562,87 euro (415,72 in Trentino Alto Adige); secondo le stime di Facile.it, però, sono circa 25.000 gli automobilisti della regione che, a causa di uno o più sinistri con colpa, vedranno comunque peggiorare nel 2018 la loro classe di merito, con relativo aumento del costo dell’RC auto*.

Il dato è stato calcolato da Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni.html) che, analizzando oltre 3.700 preventivi di rinnovo della copertura RC richiesti a dicembre 2017 tramite il sito da automobilisti residenti in Trentino Alto Adige, ha evidenziato come il 3,64% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un sinistro nel corso del 2017. Un valore non troppo elevato, se si considera che la media nazionale è del 4,22%

Le differenze provinciali

Analizzando il campione di riferimento su base provinciale, emergono importanti differenze. A guidare la classifica regionale è Bolzano che, con il 4,85%, ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro che farà scattare per loro l’aumento delle tariffe RC auto. A Trento, di contro, solo il 2,98% degli automobilisti ha dichiarato un incidente con colpa.

Le professioni

Esaminando le caratteristiche socio-demografiche del campione del Trentino Alto Adige, la prima differenza che emerge è legata al sesso dell’automobilista; sarà il 4,12% delle guidatrici a vedere un aumento della propria classe di merito, mentre per gli uomini la percentuale si ferma al 3,32%.

Dati interessanti emergono anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo su base regionale; i pensionati sono la categoria professionale che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro il 6,19% vedrà un peggioramento della classe di merito. Situazione di poco migliore per i liberi professionisti (5,91%) e per gli agenti di commercio (5,26%).

* L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 5.976.156 preventivi calcolati dai suoi utenti nel corso dell’ultimo anno (510.000 a dicembre 2017). Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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RC auto: prezzi in calo, ma 35.000 automobilisti del FVG pagheranno di più

Nell’ultimo mese il costo medio dei premi RC auto in Italia si è ridotto del 2,8% a livello nazionale arrivando a 562,87 euro (415,51 in Friuli Venezia Giulia); secondo le stime di Facile.it, però, sono circa 35.000 gli automobilisti del Friuli Venezia Giulia che, a causa di uno o più sinistri con colpa, vedranno comunque peggiorare nel 2018 la loro classe di merito, con relativo aumento del costo dell’RC auto*.

Il dato è stato calcolato da Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni.html) che, analizzando oltre 8.000 preventivi di rinnovo della copertura RC richiesti a dicembre 2017 tramite il sito da automobilisti del Friuli Venezia Giulia, ha evidenziato come il 4,39% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un sinistro nel corso del 2017. Un valore leggermente superiore alla media nazionale, ferma al 4,22%.

Le differenze provinciali

Analizzando il campione di riferimento su base provinciale, emergono importanti differenze. A guidare la classifica regionale è Trieste che, con il 5,91%, ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro che farà scattare per loro l’aumento delle tariffe RC auto. Seguono Gorizia, con il 4,90% e Udine, con il 4,15%. La provincia che ha fatto registrare il valore più basso è Pordenone, dove solo il 3,22% degli automobilisti ha dichiarato un incidente con colpa.

Le differenze di genere

Esaminando le caratteristiche socio-demografiche del campione del Friuli Venezia Giulia, la differenza che emerge è legata al sesso dell’automobilista; sarà il 4,89% delle guidatrici a vedere un aumento della propria classe di merito, mentre per gli uomini la percentuale si ferma al 4,11%.

* L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 5.976.156 preventivi calcolati dai suoi utenti nel corso dell’ultimo anno (510.000 a dicembre 2017). Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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RC auto: prezzi in calo, ma 55.000 liguri pagheranno di più

Nell’ultimo mese il costo medio dei premi RC auto in Italia si è ridotto del 2,8% a livello nazionale arrivando a 562,87 euro (590,97 in Liguria); secondo le stime di Facile.it, però, sono circa 55.000 gli automobilisti liguri che, a causa di uno o più sinistri con colpa, vedranno comunque peggiorare nel 2018 la loro classe di merito, con relativo aumento del costo dell’RC auto*.

Il dato è stato calcolato da Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni.html) che, analizzando oltre 9.500 preventivi di rinnovo della copertura RC richiesti a dicembre 2017 tramite il sito da automobilisti liguri, ha evidenziato come il 5,67% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un sinistro nel corso del 2017. Un valore elevato, se si considera che la media nazionale è del 4,22%, e che fa guadagnare alla regione il secondo posto nella classifica italiana.

Le differenze provinciali

Analizzando il campione di riferimento su base provinciale, emergono importanti differenze. A guidare la classifica regionale è La Spezia che, con il 6,43%, ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro che farà scattare per loro l’aumento delle tariffe RC auto. Seguono Genova, con il 5,95% e Savona, con il 4,80%. La provincia che ha fatto registrare il valore più basso è Imperia, dove solo il 4,37% degli automobilisti ha dichiarato un incidente con colpa.

Le professioni

Esaminando le caratteristiche socio-demografiche del campione ligure, la prima differenza che emerge è legata al sesso dell’automobilista; sarà il 6,06% delle guidatrici a vedere un aumento della propria classe di merito, mentre per gli uomini la percentuale si ferma al 5,41%.

Dati interessanti emergono anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo su base regionale; gli insegnanti sono la categoria professionale che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, l’8,82% vedrà un peggioramento della classe di merito. Situazione di poco migliore per gli imprenditori (7,08%) e per gli studenti (6,90%). Sul versante opposto, sono gli agenti di commercio e i dirigenti ad aver fatto meno spesso ricorso alla compagnia assicurativa; rispettivamente solo il 3,28% ed il 3,68% ha denunciato un incidente con colpa.

Di seguito le classifiche regionali degli automobilisti che hanno denunciato un sinistro con colpa nel periodo di tempo considerato, in base a provincia e professione:

 

Professione Percentuale che cambierà classe di merito
Insegnante 8,82%
Imprenditore 7,08%
Studente 6,90%

 

  % automobilisti che cambieranno classe di merito a seguito di sinistro con colpa
Genova 5,95%
Imperia 4,37%
La Spezia 6,43%
Savona 4,80%
Liguria 5,67%
Italia 4,22%

* L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 5.976.156 preventivi calcolati dai suoi utenti nel corso dell’ultimo anno (510.000 a dicembre 2017). Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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RC auto: aumenti per 135.000 toscani

Nell’ultimo mese il costo medio dei premi RC auto in Italia si è ridotto del 2,8% a livello nazionale arrivando a 562,87 euro (638,89 in Toscana); secondo le stime di Facile.it, però, sono circa 135.000 gli automobilisti toscani che, a causa di uno o più sinistri con colpa, vedranno comunque peggiorare nel 2018 la loro classe di merito, con relativo aumento del costo dell’RC auto*.

Il dato è stato calcolato da Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni.html) che, analizzando oltre 30.000 preventivi di rinnovo della copertura RC richiesti a dicembre 2017 tramite il sito da automobilisti toscani, ha evidenziato come il 5,48% degli utenti della regione abbia dichiarato di essere stato responsabile di un sinistro nel corso del 2017. Un valore elevato, se si considera che la media nazionale è del 4,22%, e che fa guadagnare alla regione il terzo posto nella classifica italiana.

Le differenze provinciali

Analizzando il campione di riferimento su base provinciale, emergono importanti differenze. A guidare la classifica regionale è Livorno che, con il 6,309%, ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro che farà scattare per loro l’aumento delle tariffe RC auto. Seguono Lucca, con il 6,010%, Massa-Carrara, con il 5,873% e Prato, con il 5,869% La provincia che ha fatto registrare il valore più basso è Pistoia, dove solo 3,988% degli automobilisti ha dichiarato un incidente con colpa.

Le professioni

Esaminando le caratteristiche socio-demografiche del campione toscano, la prima differenza che emerge è legata al sesso dell’automobilista; sarà il 6,40% delle guidatrici a vedere un aumento della propria classe di merito, mentre per gli uomini la percentuale si ferma al 4,87%.

Dati interessanti emergono anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo su base regionale; gli insegnanti sono la categoria professionale che in percentuale maggiore ha denunciato sinistri con colpa e, tra loro, l’8,81% vedrà un peggioramento della classe di merito. Situazione di poco migliore per il personale medico (7,48%) e per i pensionati (6,25%). Sul versante opposto, sono gli artigiani e gli studenti ad aver fatto meno spesso ricorso alla compagnia assicurativa; rispettivamente solo il 3,14% ed il 3,26% ha denunciato un incidente con colpa.

* L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione RC auto medio a livello nazionale, regionale e provinciale e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 5.976.156 preventivi calcolati dai suoi utenti nel corso dell’ultimo anno (510.000 a dicembre 2017). Le tariffe indicate nell’Osservatorio sui costi RC auto di Facile.it prendono in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul sito e relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate

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Prezzi RC auto diminuiti per donne e neopatentati

Ormai anche gli italiani lo hanno imparato: i costi dell’RC auto variano notevolmente da un mese all’altro, ma non sempre questo equivale ad avere brutte notizie. Facile.it, sito leader nella comparazione di polizze RC auto, con la prima uscita del suo neonato Focus periodico – che ha preso in esame alcuni profili di automobilista* in 8 delle principali città italiane (Milano, Torino, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo) – ha rilevato, confrontando le tariffe in vigore a febbraio con quelle di dicembre 2012, riduzioni fino al 15,8% nei premi riservati ai neopatentati.

«Le compagnie assicurative– sostiene Mauro Giacobbe, Responsabile business unit assicurazioni di www.facile.itspinte anche dalle novità normative introdotte di recente, tra cui l’abolizione del tacito rinnovo e l’introduzione del contratto base, stanno rivedendo le proprie politiche di prezzo, anche riconsiderando le rischiosità dei profili fino ad oggi maggiormente penalizzati in termini di costi».

Il focus di Facile.it conferma l’interesse delle compagnie assicurative per il target femminile: per le donne, solitamente più attente alla guida e molto meno coinvolte in incidenti con colpa rispetto a quanto non accada agli uomini, a febbraio 2013 le riduzioni dei costi RC auto sono state comprese fra il -1,2% di Milano e il -18,1% di Firenze; per le automobiliste diminuzioni a doppia cifra anche sulle piazze di Palermo (-12%) e Napoli (-16,1%).

«Se qualcuno risparmia, qualcun altro spende di più continua Giacobbee se da un lato sono aumentati, anche se di poco, i premi dei profili migliori, dall’altro si è assistito ad un miglioramento tariffario per i profili fino ad oggi troppo penalizzati; questo, però, non incide in maniera netta sui profili migliori: ad esempio a Milano l’incremento di polizza rilevato sul profilo migliore è stato pari ad appena 18 euro».

Un altro elemento interessante emerso dal Focus di Facile.it (la cui infografica riassuntiva, che evidenzia le migliori offerte nelle città campione per i diversi profili, è disponibile a questo indirizzo: http://www.facile.it/infografica/assicurazione-auto-prezzi-in-diminuizione-per-i-neopatentati-italiani.html) è il rinnovato interesse degli automobilisti italiani per la copertura aggiuntiva dell’Assistenza stradale. L’età media del parco auto circolante nel nostro Paese cresce costantemente e anche in virtù di questo chi a febbraio ha scelto per la sua polizza auto una copertura aggiuntiva, nel 45,5% dei casi ha sottoscritto proprio l’assistenza stradale; a dicembre era il 36%.

«I risultati emersi dal Focus– ha concluso Giacobbesono la dimostrazione più lampante di come i prezzi delle polizze auto siano soggetti a molte variazioni, anche da un mese all’altro. Ecco perché, come ha recentemente sottolineato anche l’Antitrust e dato che in assoluto le tariffe applicate in Italia rimangono più alte della media europea, il confronto delle offerte sul mercato è fondamentale per chi vuole risparmiare perché, a conti fatti, pagare meno sulla polizza auto è una cosa fattibile».

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Energia: in Italia le bollette più care d’Europa

Non solo integrazione, diritti civili e retribuzione media dei lavoratori: il confronto con l’Europa è impietoso anche quando parliamo di bollette. Facile.it (http://www.facile.it/energia-luce-gas.html) ha analizzato le tariffe medie riservate alle famiglie italiane scoprendo che i nostri cugini dell’Unione Europea sono molto più fortunati, visto che possono godere di prezzi ben più bassi.

Una famiglia media italiana spende circa 1.820 euro all’anno per le utenze di gas e luce, con costi unitari del 20% superiori rispetto a quelli in vigore in Spagna, Germania, Francia e Gran Bretagna: è questo, in breve, il fosco quadro che vede gli Italiani spendere di più anche in questo settore.

Per quanto riguarda i consumi di gas, una famiglia media italiana spende circa 1.300 all’anno (considerando un consumo annuo medio di 1.400 metri cubi): potrebbe risparmiare ben 260 euro l’anno se avesse le tariffe unitarie in vigore nei principali paesi europei. Il costo medio al metro cubo da noi è pari a 0,93 euro, contro lo 0,75 euro al metro cubo medio di Germania, Inghilterra, Francia e Spagna.

Per la luce, invece, una famiglia tipo paga in Italia circa 520 euro all’anno (per un consumo annuo medio di circa 2.700 KWh): potrebbe risparmiare 73 euro ogni anno se potesse contare sulle tariffe unitarie in vigore negli altri Paesi considerati. Paghiamo infatti 0,191 euro per KWh, contro gli 0,164 euro per KWh spesi in media da Germania, Inghilterra, Francia e Spagna.

Ma perché questa differenza? La spesa unitaria varia perché da noi i prezzi della materia prima gas e della quota energia della luce sono tassati maggiormente rispetto all’estero: da qui i rincari, che si ripercuotono sulle bollette. Nel dettaglio, il prezzo della materia prima gas in Italia è in linea con quello pagato dagli altri Paesi europei (0,62 euro/mc in Italia vs 0,62 euro/mc degli altri quattro Stati), mentre è molto forte la differenza di tasse ed imposte sulla bolletta (ben 0,31 euro/mc in Italia, contro uno 0,13 euro/mc per gli altri Paesi).

Se sull’energia elettrica il prezzo italiano della quota energia è leggermente più alto rispetto alla media altri Paesi analizzati (0,132 euro/KWh in Italia vs 0,122 euro/KWh degli altri Paesi – con l’eccezione della Germania che è di molto sopra la media), è notevole il diverso peso delle tasse e delle imposte applicate alle bollette italiane (0,059 euro/KWh contro lo 0,042 euro/KWh degli altri Paesi considerati).

«La differenza di prezzi tra l’Italia e molti altri paesi europeiha dichiarato Paolo Rohr, responsabile della Divisione Utilities di Facile.itpuò essere in parte mitigata valutando le offerte del mercato libero per il gas e la luce. Attraverso il confronto delle tariffe gli utenti possono risparmiare sul prezzo della materia prima gas e della quota energia della luce, benché non possano, ovviamente, abbassare i costi addizionali e le tasse riportate in bolletta. Parliamo, ad ogni modo, di un risparmio medio di 150 euro sul gas e di 50 euro sull’energia elettrica».  

Di seguito il dettaglio delle tariffe in vigore per il Gas nei cinque Paesi europei presi in considerazione da Facile.it:

Nazione

tariffe unitarie in vigore (€/mc)

Tasse e imposte sulle bollette (€/mc)

Costo materia prima (€/mc)

Italia

0,93 €

0,31 €

0,62 €

Spagna

0,82 €

0,13 €

0,69 €

Germania

0,77 €

0,20 €

0,57 €

Francia

0,76 €

0,12 €

0,64 €

Gran Bretagna

0,63 €

0,03 €

0,60 €

Queste, invece, le differenze per l’energia elettrica:

Nazione

tariffe unitarie in vigore (€/KWh)

Tasse e imposte sulle bollette (€/KWh)

Costo materia prima (€/KWh)

Germania

0,227 €

0,099 €

0,128 €

Italia

0,191 €

0,059 €

0,132 €

Spagna

0,159 €

0,029 €

0,130 €

Gran Bretagna

0,147 €

0,005 €

0,142 €

Francia

0,123 €

0,036 €

0,087 €

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Nel solo mese di gennaio l’utilizzo dei comparatori RC auto è cresciuto del 14%

Quando si dice fare di necessità virtù: secondo i dati elaborati da Facile.it, sito leader nella comparazione di polizze RC auto, a seguito dell’abolizione del tacito rinnovo, il numero di Italiani che si sono rivolti ai comparatori online per trovare una nuova polizza è aumentato del 14%.

«Rispetto a quanto accadeva in altre nazioni – sostiene Mauro Giacobbe, Responsabile business unit assicurazioni di www.facile.itnel nostro Paese erano ancora pochi gli automobilisti che cercavano una nuova compagnia allo scadere della polizza. Stando ai primi numeri, sembra che lo scopo di incentivare gli Italiani ad essere più attenti alle reali offerte del mercato, che era alla base del provvedimento del Governo, sia stato ottenuto».

Secondo l’analisi, che ha preso in considerazione oltre 500.000 preventivi compilati nelle prime tre settimane di gennaio 2013, l’incremento del ricorso ai comparatori è stato più sostenuto nel Nord Italia e in quelle regioni in cui era maggiormente radicata l’abitudine a rinnovare per anni la polizza con la stessa compagnia, senza verificare realmente la possibilità di ottenere condizioni migliori da un’altra società.

Veneto, Trentino Alto Adige, Toscana e Lombardia sono le regioni in cui più è cresciuto l’uso dei comparatori online, con una crescita, rispettivamente, del 31%, 27,9%, 26% e 24,5% rispetto allo stesso periodo del 2012. Imprenditori, artigiani ed impiegati le categorie professionali che più sono ricorse alla comparazione delle tariffe. Mentre, fra i sessi, sono state le donne a guidare la spinta al confronto (+18% vs +12% degli uomini).

«Non deve sorprendere continua Giacobbeche nel meridione l’incremento sia molto inferiore, se non del tutto assente. Gli alti costi delle polizze hanno spinto fin da subito gli automobilisti del sud a cercare nuove offerte e oggi questa è un’abitudine ormai consolidata».

Le parole di Giacobbe trovano ulteriore conferma guardando i dati relativi alla classe di merito. Ad aumentare in misura maggiore sono stati i preventivi fatti da chi è in possesso di una classe di merito bassa e, quindi, costosa. A fronte di un aumento medio del 14%, quelli legati ai confronti fatti da automobilisti inquadrati in una classe di merito peggiore della dodicesima sono oltre il 20%. Sempre secondo l’analisi di Facile.it, chi ha cercato una nuova compagnia online ne ha tratto notevole beneficio garantendosi un risparmio fino al 50% rispetto alla polizza con cui circolava l’anno prima.

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Terremoto, nessun costo maggiorato agli sfollati

Il Gruppo Enel sottolinea che, sin dai giorni successivi al terremoto, proprio per venire incontro alle esigenze delle popolazioni colpite dal sisma, ha sospeso la fatturazione, le azioni di recupero credito e di distacco per morosità delle forniture di elettricità e gas nei confronti di tutti i clienti che vivono nei comuni emiliani colpiti dal sisma al fine di emettere le fatture sulla base delle apposite tariffe che saranno fissate dalla Autorità per l’energia elettrica e il gas.
I nostri operatori sul territorio sono a disposizione per la risoluzione dei singoli casi come peraltro già ripetutamente comunicato ai rappresentanti locali della Federconsumatori.

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In un anno i costi di luce e gas cresciuti dell’8,5%

Mentre è allo studio un provvedimento per la riduzione dei costi legati all’energia, Facile.it, sito leader del mercato della comparazione (http://www.facile.it/energia-luce-gas.html), ha fatto il punto sulla situazione attuale calcolando che, in appena un anno, ogni famiglia italiana ha visto crescere dell’8,5% il peso delle proprie bollette di gas e luce.

L’indagine, svolta a livello nazionale con focus su 15 province diverse, ha evidenziato che, per quanto riguarda il gas, quelle in cui i costi sono cresciuti in maniera più sostenuta sono tutte al sud e tutte con un consumo notevolmente inferiore a quello medio nazionale, di 1.400 metri cubi: Bari e Napoli, dove ogni famiglia ha utilizzato in media 810 metri cubi di gas, hanno registrato gli aumenti tariffari più alti, rispettivamente dell’8,18% e dell’8,05%, seguite da Palermo e Reggio Calabria, con il 7,96% e il 7,76%.

«Questi aumenti così sostenuti in regioni con clima mite e, quindi, con consumi mediamente bassi riguardo al gas per riscaldamento ha dichiarato Alberto Genovese, AD di Facile.itsono stati causati soprattutto dalle elevate crescite dei servizi di rete della bolletta del gas per le fasce basse dei consumi, in un anno queste hanno registrato un incremento di circa il 25%».

Continuando a scorrere i dati dell’analisi svolta da Facile.it e puntando l’attenzione sull’energia elettrica colpisce vedere come gli aumenti abbiano sfiorato anche il 12%: Trieste (11,8%), Bari e Pisa (11,7%) e Milano (11,5%) sono le province in cui i costi sono saliti maggiormente, anche se quella in cui si è registrato il maggiore consumo nazionale è Cagliari (3.200 KWh rispetto ad una media nazionale di 2.700).

«Per capire il dato di Cagliari ha continuato Genovesebisogna ricordare che la città non è raggiunta dalla fornitura del gas metano, fattore che si aggiunge al suo peculiare sviluppo urbanistico: molte abitazioni, un tempo concepite come case di villeggiatura estiva e quindi pensate senza un impianto di riscaldamento vero e proprio, col crescere della città sono diventate residenze per l’intero anno e sono state dotate di riscaldamenti con pannelli elettrici o con pompe di calore che, ovviamente, consumano molto. Visto il caldo estivo, peraltro, mediamente anche i condizionatori restano accesi più a lungo e questo comporta spese maggiori».

Dall’analisi emergono anche elementi molto interessanti per leggere i cambiamenti della nostra società: al Nord, dove le case sono più piccole, i nuclei familiari ridotti e il numero di ore passate fuori casa cresce, i consumi di elettricità sono notevolmente più bassi della media nazionale; Torino e Milano, ad esempio, hanno un consumo medio di 2.450 e 2.200 KWh. Roma e Bologna, invece, hanno ancora case di dimensioni maggiori e, ad esempio, meno donne lavoratrici: ecco quindi che aumentano i consumi e si arriva a 2.900 KWh. Bologna ha anche il non invidiabile primato delle spese maggiori: fra luce e gas, ogni famiglia ha speso in media 2.040€.

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Luce e gas costano a ogni famiglia fino a 2.000 euro all’anno

Luce e gas incidono in media per 2.000 euro all’anno nei bilanci familiari e le nuove tariffe trimestrali, annunciate dall’Autorità per l’Energia elettrica ed il Gas, renderanno le bollette ancora più salate. Dall’avvento delle liberalizzazioni è possibile scegliere fra più operatori, ma qual è il profilo dell’italiano che prova a contrastare i rincari cercando un’offerta migliore?

Facile.it, leader del mercato della comparazione (http://www.facile.it/energia-luce-gas.html), ne ha tracciato un profilo preciso: è un uomo (76% dei casi), ha 46 anni, è a capo di un nucleo familiare di tre persone, vive al Nord ed è alla ricerca principalmente di un nuovo fornitore per il gas.

Secondo dati ufficiali (fonte Autorità per l’Energia elettrica ed il Gas) ogni nucleo familiare consuma in media 1400 metri cubi di gas e 2700 kWh di luce l’anno. I consumi di gas, poi, salgono ulteriormente se si ha un impianto autonomo (in quel caso utilizzato non solo per il riscaldamento, ma anche per la cottura dei cibi). Ecco spiegato il motivo per cui proprio la ricerca di una migliore tariffa per questa fonte energetica sia la molla che spinge alla comparazione (78% gas vs 22% luce).

«Orientarsi in un mercato così complesso come quello delle tariffe per l’energiaha dichiarato Alberto Genovese, AD di Facile.itnon è affatto semplice, ma confrontando le diverse proposte degli operatori una famiglia può arrivare a risparmiare fino a 400 euro l’anno».

Facile.it, che ha da poco allargato il proprio raggio d’azione alle tariffe per l’energia, ha potuto evidenziare anche come, per pagare la nuova fornitura di gas o luce, il 55% dei richiedenti decida di utilizzare l’addebito bancario: in questo modo le famiglie riescono a recuperare i depositi cauzionali dati alle società fornitrici al momento del contratto (77 euro per la bolletta del gas, 15 euro per quella dell’elettricità), versati come forma di anticipo e garanzia da chi usava il bollettino.

In ultimo, una curiosità: il 60% dei contratti di gas e luce è stato completato dopo le 18, a dimostrazione che la decisione finale viene comunque presa dopo il lavoro, a seguito di un confronto con tutta la famiglia.

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Enel Energia: offerte trasparenti e formazione continua dei promotori, le 8 regole del buon agente

Enel Energia è molto attenta nella scelta delle agenzie terze promotrici delle proprie offerte commerciali. I promotori ricevono un continuo supporto e una formazione costante finalizzate al rispetto delle regole per la tutela del cliente.
Ai promotori Enel Energia richiede che le proposte contrattuali siano presentate con la massima trasparenza ed attraverso il rispetto di norme ben precise, che se non applicate, comportano penali o la risoluzione del contratto di agenzia.
Il promotore
1. Deve identificarsi in modo chiaro come operatore di Enel Energia e presentare il suo tesserino di riconoscimento al cliente e su richiesta il proprio documento di identità.
2. Non deve diffondere informazioni false sui concorrenti
3. Deve chiarire che per i clienti il passaggio ad Enel Energia non è imposto da alcuna norma, ma è una libera scelta.
4. Deve descrivere in modo chiaro ed inequivocabile le condizioni dell’offerta e le condizioni di recesso. Gli eventuali raffronti con la tariffa del mercato di maggior tutela, o le sue componenti, dovranno essere chiari e non indurre in equivoco il cliente.
5. Deve chiarire che le offerte sono standard ovvero predisposte da Enel Energia per il segmento cui appartiene il cliente. In nessun caso si deve far credere al cliente che le offerte sono predisposte sulla base dei propri profili di consumo.
6. Non deve effettuare comparazioni non autorizzate con offerte o comportamenti di società terze.
7. Deve assicurarsi che il cliente sia consapevole di procedere alla conclusione di un contratto attraverso il consenso fornito.
8. Deve fare sottoscrivere la richiesta di fornitura e/o acquisire il consenso alla stipula del contratto solo ed esclusivamente dall’intestatario della fornitura stessa.
A disposizione dei clienti, oltre al sito web www.enelenergia.it anche gli altri canali di contatto: il numero verde 800 900 860, da cellulare il numero 199.50.50.65 (il costo della telefonata è quello applicato dal proprio operatore) e i PuntoEnel (indirizzi e orari di apertura sono disponibili su enelenergia.it).
Per altre esigenze, sono disponibili i seguenti numeri di fax:
800.046.311: richieste generiche per le forniture di Energia elettrica
800.997.736: richieste generiche per le forniture gas
800.066.386: dimostrati pagamenti, diffida o esecuzione distacchi per forniture di energia elettrica e gas
0864.303117: per forniture straordinarie

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Nasce oggi il sito dedicato ai Parcheggi a Malpensa

Debutta oggi online un nuovo sito dedicato ai parcheggi presso l’aeroporto di Malpensa per aiutare i viaggiatori a risparmiare sulle tariffe dei posteggi aeroportuali.

Il sito nasce dall’esigenza di orientarsi nell’offerta dei parcheggi a Malpensa, in quanto parcheggiare, senza un’adeguata ricerca, il proprio veicolo nel primo posteggio disponibile può costare anche più del biglietto aereo.

Parcheggi Malpensa raccoglie informazioni e prezzi di più di 20 parcheggi includendo sia quelli presso l’aeroporto, sia quelli “remoti” gestiti da società esterne che offrono un servizio di navetta per raggiungere lo scalo aeroportuale e generalmente tariffe più basse. Per ogni parcheggio è indicata, oltre all’indirizzo ed ai recapiti per la prenotazione, anche la distanza per permettere di valutare la comodità del parcheggio rispetto al proprio terminal di partenza.

L’obiettivo di ParcheggiMalpensa.net è quindi quello di dare la possibilità a coloro che devono lasciare la propria vettura presso l’aeroporto di trovare facilmente ed in poco tempo il parcheggio più adatto alle proprie necessità risparmiando anche sulle tariffe.

Per maggiori informazioni: Parcheggi Malpensa

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La TRE cambia tariffe e abbonamenti e gli utenti si scoprono fregati.

7 Maggio 2010 – La storia è molto semplice: la Tre, azienda di telecomunicazione, prima avvia promozioni allettanti e poi – grazie anche a clausole piazzate e rimodulate ad hoc nei vari contratti – cambia senza alcuna trasparenza migliaia di abbonamenti migrandoli su piani tariffari costosissimi. Questo è successo negli ultimi 10 giorni, a partire dal 26 aprile 2010, a tanti utenti che si sono visti modificare il proprio abbonamento in TUA9. Giusto per darvi un’idea: un’oretta di internet con questo piano tariffario può superare i 300 euro, a seconda del traffico dati effettuato. E’ come mangiarsi una pizza margherita sempre nello stesso locale e pagarla 5 euro e ritrovarsi la sera successiva a pagarne 350 euro…
Uno zelante operatore della TRE potrà dire che l’utente è stato avvisato. Si, è vero, si dice che abbiano mandato degli SMS per avvisare gli utenti del cambio piano. Ed allora come mai un cittadino è costretto a comunicare con le aziende tramite fax, raccomandate e carte bollate mentre una multinazionale può indebitarci con un cambio piano telefonico ipercostoso comunicando la variazione tramite un SMS? Si, solo uno o due SMS e nulla più.
Ma facciamo un altro passo: perché all’utente gli viene cambiato il piano? Le striminzite comunicazioni in 160 caratteri non offrono spiegazioni; solo a variazione avvenuta si riesce a scoprire che non si sono rispettate tutte le regole in entrate ed uscita delle telefonate previste dal contratto. Ok, potrebbe essere anche un’affermazione giusta… però bisogna comunicarlo al consumatore, spiegargli almeno il motivo del cambio piano abbonamento. Molti cittadini sono stati fregati in questo modo, indebitandosi anche di 400 euro in un solo giorno. Il motivo di questo articolo/sfogo non è quello di spiegare come stanno le cose, ma di virilizzare la notizia e sperare che l’azienda TRE riceva una cattiva pubblicità. Poi ogni consumatore nelle sedi appropriate e con i giusti strumenti riuscirà a far valere e chiarire le proprie ragioni. Quello che proviamo a fare adesso, con questo flusso di coscienza, è solo una piccola dimostrazione della democraticità del web, nella speranza che la Tre perda un po’ di clienti.7 Maggio 2010 – La storia è molto semplice: la Tre, azienda di telecomunicazione, prima avvia promozioni allettanti e poi – grazie anche a clausole piazzate e rimodulate ad hoc nei vari contratti – cambia senza alcuna trasparenza migliaia di abbonamenti migrandoli su piani tariffari costosissimi. Questo è successo negli ultimi 10 giorni, a partire dal 26 aprile 2010, a tanti utenti che si sono visti modificare il proprio abbonamento in TUA9. Giusto per darvi un’idea: un’oretta di internet con questo piano tariffario può superare i 300 euro, a seconda del traffico dati effettuato. E’ come mangiarsi una pizza margherita sempre nello stesso locale e pagarla 5 euro e ritrovarsi la sera successiva a pagarne 350 euro…
Uno zelante operatore della TRE potrà dire che l’utente è stato avvisato. Si, è vero, si dice che abbiano mandato degli SMS per avvisare gli utenti del cambio piano. Ed allora come mai un cittadino è costretto a comunicare con le aziende tramite fax, raccomandate e carte bollate mentre una multinazionale può indebitarci con un cambio piano telefonico ipercostoso comunicando la variazione tramite un SMS? Si, solo uno o due SMS e nulla più.
Ma facciamo un altro passo: perché all’utente gli viene cambiato il piano? Le striminzite comunicazioni in 160 caratteri non offrono spiegazioni; solo a variazione avvenuta si riesce a scoprire che non si sono rispettate tutte le regole in entrate ed uscita delle telefonate previste dal contratto. Ok, potrebbe essere anche un’affermazione giusta… però bisogna comunicarlo al consumatore, spiegargli almeno il motivo del cambio piano abbonamento. Molti cittadini sono stati fregati in questo modo, indebitandosi anche di 400 euro in un solo giorno. Il motivo di questo articolo/sfogo non è quello di spiegare come stanno le cose, ma di viralizzare la notizia e sperare che l’azienda TRE riceva una cattiva pubblicità. Poi ogni consumatore nelle sedi appropriate e con i giusti strumenti riuscirà a far valere e chiarire le proprie ragioni. Quello che proviamo a fare adesso, con questo flusso di coscienza, è solo una piccola dimostrazione della democraticità del web, nella speranza che la Tre perda un po’ di clienti.

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Volare a Tel Aviv con Eurofly

Israele, affascinante meta del Medio Oriente. La capitale Tel Aviv, metropoli cosmopolita rigogliosa di cultura, divertimento e commercio è il punto focale di un Vicino Oriente tutto da scoprire.
Dallo scorso 17 dicembre, Eurofly, compagnia del Gruppo Meridiana, vola a Tel Aviv Ben Gurion Airport da Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Verona Villafranca, offrendo ben cinque rotazioni settimanali: Lunedì, Mercoledì e Giovedì da Milano, Mercoledì da Roma e Giovedì da Verona.
Le tariffe partono da 135 euro, solo andata, tasse incluse e i collegamenti saranno operati con Airbus A320, configurati con 180 posti di economy class completi di tutti i comfort

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