Il settore elettrico è un campo molto delicato. L’elettricità infatti è un pericolo che non bisogna mai sottovalutare anche considerando che tutta la nostra vita si basa sul suo utilizzo: la lampada da tavolo, la lavastoviglie, il computer… ovunque c’è elettricità e quindi è buona norma conoscere i rischi e impostare il suo utilizzo nella massima accortezza. In questo ambito, un elemento da conoscere è il così detto salvavita il cui nome tecnico è interruttore differenziale. Il suo funzionamento si basa sulla somma algebrica delle correnti che passano tra la fase e il neutro. Questa somma deve essere uguale a zero: diversamente, infatti, significa che ci sono delle dispersioni di corrente al di fuori dell’impianto. In poche parole, verso terra.
E qui possiamo capire perché il salvavita in realtà si chiama interruttore differenziale. Questo infatti è tarato sulla rilevazione della differenza di tensione e, quando la avverte, entra in azione. Ovviamente la definizione di ‘differenza uguale a zero’ non è totalmente esatta in quanto nessun impianto è così perfetto da avere dispersioni nulle. Per questo si parla anche di valore di soglia sotto al quale il salvavita non interviene. Questo tipo di interruttore è fondamentale perché può indicare sia la presenza di un contatto che la possibilità che qualche componente di un elettrodomestico abbia perso di isolamento, facendo passare parte della corrente nella parte metallica. Se non ci fosse l’allaccio a terra, in questa situazione ci ritroveremmo anche solo a toccare l’elettrodomestico e a rimanere con molta probabilità fulminati.
Ma come mai, a volte, il salvavita scatta anche se non ci sono le condizioni? Questo succede per l’intervento di elementi esterni come può essere ad esempio un temporale: questo infatti, attraverso le scariche elettriche dei fulmini, può provocare degli sbalzi di tensione che il nostro apparecchio rileva come in sopra soglia. Lo stesso può fare l’utilizzo di alcuni elettrodomestici ad alto valore di assorbimento: questo problema comunque può essere facilmente risolto chiamando un elettricista e facendo alzare il limite della corrente di soglia. La consapevolezza che comunque ci siano gli interruttori differenziali, però, non deve mai indurci a sottovalutare i pericoli: ricordatevi, ogni volta che dovete fare qualsiasi attività legata all’impianto elettrico (anche per la sostituzione di una lampadina) di scollegare l’impianto.
E soprattutto per i piccoli elettrodomestici, come la yogurtiera oppure lo spremi agrumi, una volta terminato l’uso ricordatevi di staccare sempre la spina. A volte basta una goccia di liquido oppure le mani bagnate a provocare grossi incidenti. Un piccolo accorgimento che avevano sempre i nostri nonni e che può tornare utile è quello di indossare, durante piccoli lavori di manutenzione o riparazione dell’impianto, delle calzature isolanti come un paio di zoccoli di legno oppure della scarpe di gomma.