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Presentato in Provincia il progetto per il termovalorizzatore di Case Passerini. Ora si attende l’autorizzazione

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  • 24 Aprile 2013

L’impianto, la cui architettura è uno degli ultimi progetti di Gae Aulenti, dovrebbe entrare in funzione entro il 2017.

 

Questa mattina Q.tHermo, la newco incaricata di progettare, costruire e gestire l’impianto, partecipata al 60% da Quadrifoglio e al 40% dal Gruppo Hera, ha depositato presso la Provincia di Firenze la richiesta di Autorizzazione del termovalorizzatore di Case Passerini.

 

L’impianto di recupero energia dall’incenerimento dei rifiuti consentirà lo smaltimento di rifiuti solidi urbani residui dalla raccolta differenziata e di rifiuti speciali non pericolosi. La realizzazione avverrà utilizzando le migliori tecniche disponibili (le cosiddette B.A.T. – Best Available Technology), con l’obiettivo di ottenere le migliori performance sia dal punto di vista ambientale, che dal punto di vista del recupero energetico.

 

L’impianto consentirà di ridurre drasticamente i conferimenti in discarica, producendo energia elettrica per 40.000 famiglie e con un risparmio annuo di 12.000 tonnellate di petrolio equivalenti (TEP). Questo significa evitare, sempre su base annua, l’emissione di circa 68.000 tonnellate/anno di CO2 (ISPRA National Inventory Report 2011: fattore emissione per produzione termoelettrica lorda 545 g CO2/kWh).

 

Quando l’impianto sarà messo in funzione, tutti i valori delle emissioni saranno costantemente monitorati e pubblicati sul sito web http://www.qthermo.it. Sarà possibile quindi per chiunque conoscere, in qualsiasi momento, come sta funzionando l’impianto, quanti rifiuti brucia, quali sono i valori correnti delle emissioni al camino.

 

Lo studio architettonico e di inserimento ambientale e paesaggistico dell’opera, fatto dallo studio “Gae Aulenti Architetti Associati”, rappresenta uno degli ultimi progetti a cui ha lavorato con passione Gae Aulenti. Lo studio immagina l’impianto come un’architettura in grado di caratterizzare l’accesso a Firenze, divenendo un elemento qualificante dell’area e rappresentare la complessità del territorio che circonda una delle più belle città del mondo.

 

Da questa mattina all’indirizzo www.qthermo.it è on-line il sito web dedicato al progetto. Oltre agli approfondimenti sulle caratteristiche e sul funzionamento dell’impianto è possibile consultare un’ampia sezione informativa sulla gestione del ciclo rifiuti, con dati di scenario a livello italiano ed europeo.

Leggi le caratteristiche tecniche del progetto  Scopri come funziona un termovalorizzatore  Guarda il video su Yutube

 

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Nuova inchiesta sul termovalorizzatore: il fallimento della Giunta uscente

Ancora una volta è stata dimostrata la totale inadeguatezza con cui il presidente uscente della Provincia, e la sua Giunta, hanno gestito la realizzazione di un’opera fondamentale com’è il termovalorizzatore del Gerbido.

Torino, 11 maggio 2009 – La candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino, Claudia Porchietto, sottolinea le precise responsabilità dell’amministrazione provinciale in quello che ormai è un vero e proprio “caso Gerbido”.

“Il cantiere è fermo da più di sette mesi – dice Claudia Porchietto –, sono stati aperti addirittura due filoni d’inchiesta da parte della magistratura, uno sulla gara d’appalto e uno sulla procedura di scelta del sito, e non si vede come l’opera possa essere realizzata in tempi brevi. Nessuna certezza dunque, se non che la discarica torinese di Basse di Stura chiuderà a fine anno e che la tassa di raccolta rifiuti è in costante aumento negli ultimi quattro anni.
Ora, senza addentrarmi nelle questioni relative alle nuove indagini della magistratura, appare evidente che il delicato processo di realizzazione del termovalorizzatore è del tutto sfuggito di mano a chi invece avrebbe dovuto occuparsene, generando le pesantissime accuse di questi giorni”.
Un fallimento che avrebbe dovuto essere discusso anche alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, su richiesta dell’onorevole Walter Togni della Lega Nord, che ha convocato il presidente Saitta per discutere della “Disastrosa situazione della filiera della raccolta rifiuti in Provincia di Torino”. “Peccato che il presidente Saitta, a tutt’oggi, non abbia nemmeno inviato una risposta”, aggiunge laconico Togni.

“Quello che oggi osserviamo è il risultato di una politica del tutto inadeguata per la questione rifiuti – conclude Claudia Porchietto -, durata 15 anni, messa in atto dal duo Bresso-Saitta, che non ha in alcun modo ascoltato i reali bisogni del territorio e che ci porterà a una situazione di emergenza per la raccolta e lo smaltimento che gli esperti della Provincia hanno evidentemente sottovalutato. I cittadini sono stanchi di un tale atteggiamento, che ha una pesante influenza sulle nostre tasche e di conseguenza sulle nostre famiglie”.

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La mancata apertura del Termovalorizzatore del Gerbido

Claudia Porchietto, candidata alla Presidenza nelle elezioni provinciali di Torino, individua nel proliferare dei consorzi il problema legato alla mancata realizzazione del termovalorizzatore del Gerbido: sia nel numero che nella burocratizzazione bisogna riconsiderare la posizione dei consorzi che gestiscono la raccolta rifiuti sul territorio della provincia (sono infatti otto quelli che operano in provincia di Torino), un numero troppo elevato di strutture che nel tempo sono divenute anche serbatoio per i cosiddetti “posti di sottogoverno”. Il senatore Enzo Ghigo, che ha introdotto stamane il convegno “La Tav e le grandi opere per lo sviluppo di Torino e Provincia” al Jolly Hotel Ambasciatori di Torino con la presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Senatore Altero Matteoli, afferma che potrebbe esserci una vera e propria emergenza a breve a causa della mancata apertura del termovalorizzatore con gravi ripercussioni sulla cittadinanza. Conclude Claudia Porchietto, candidata alla elezioni della provincia di Torino: “La logica del rifiuto differenziato è che questo si debba trasformare in una risorsa, con un conseguente ritorno a chi la conferisce, cioè al cittadino stesso”.

www.claudiaporchietto.it

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