Oltre 700 km di vecchie linee dismesse, più di 1000 ettari di territorio “liberati”, 1.500 km di elettrodotti da smantellare nei prossimi 10 anni, riduzione di 11 milioni di tonnellate l’anno di emissioni di CO2. Questi i numeri del Piano di Sviluppo della rete elettrica di Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo. Rispetto del territorio, tutela del paesaggio e delle biodiversità, ma anche nuova estetica industriale, un modello di sostenibilità per il Paese. Energia e ambiente, un binomio possibile.
Oltre 700 km di vecchie linee dismesse dal 2005 ad oggi, che hanno “liberato” più di mille ettari di territorio, 1.500 km di elettrodotti attualmente presenti da smantellare nei prossimi 10 anni, come previsto nel Piano di Sviluppo della rete elettrica, riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera per circa 11 milioni di tonnellate l’anno.
Sono questi i principali numeri che fanno di Terna, la società guidata dall’AD Flavio Cattaneo, un “modello di sostenibilità” per il Paese. Strategia che la spa dei tralicci persegue attraverso una serie di punti fermi come il giusto equilibrio tra le esigenze energetiche e la salvaguardia dell’ambiente, il rispetto per il territorio con soluzioni innovative e meno impattanti, la tutela del paesaggio e biodiversità, ma anche la razionalizzazione della rete e il dialogo costante con gli Enti Locali.
L’obiettivo di Terna è quello di contribuire a definire una sorta di nuova estetica industriale. Per fare questo si è affidata a studi di prestigiosi architetti, come Sir Norman Foster e Giorgio Rosental per creare gli innovativi pali del futuro.
I nuovissimi tralicci ideati da Rosental Dutton prendono ispirazione dalla natura per la loro particolare forma che ricorda le foglie degli alberi, abbinano estetica e realizzabilità, e coniugano tecnologia, design, creatività, cultura del territorio a dimostrazione che energia e ambiente è un binomio possibile. La loro installazione, come quella dei pali tubolari monostelo permette di ridurre l’ingombro al suolo di 15 volte rispetto ai tradizionali tralicci a forma troncopiramidale.
Un altro innovativo esempio di progetto architettonico riguarda i sostegni che prendono il nome dal loro inventore, l’architetto inglese Sir Norman Foster, sostegni di ultima generazione che possono essere inseriti in aree urbanizzate o in territori ad uso agricolo con basso impatto sull’ambiente circostante. Lo sviluppo e rinnovamento della rete devono necessariamente andare avanti di pari passo; con i nuovi tralicci Terna vuole dare un segnale preciso: la modernizzazione del Paese può essere un vantaggio economico, estetico e ambientale.
Sostenibilità significa anche rispetto di flora e fauna presenti sul territorio. Nel caso di impianti esistenti le principali misure di mitigazione messe in atto rappresentano il ripristino ambientale, con la realizzazione di opere di ingegneria naturalistica, rimboschimento e inerbimento, con la messa a dimora di sementi e specie arboree e arbustive autoctone. Un esempio su tutti è il “mascheramento” delle stazioni elettriche, che prevede il loro inserimento nell’ambiente circostante grazie a interventi di piantagione, idrosemina e piantumazione di alberi lungo il tracciato dell’infrastruttura.
Quanto al dialogo con le parti interessate, dal 2002 Terna ha aperto, volontariamente e per prima in Italia, uno scenario del tutto nuovo. Contrariamente a quanto succedeva prima, il confronto con il territorio avviene fin dalla fase di pianificazione degli interventi, trovando il giusto equilibrio con le esigenze territoriali dove si andrà ad operare. La concertazione si basa su specifici accordi siglati tra Terna e le amministrazioni pubbliche a vari livelli (Regioni, Provincie e Comuni), con la condivisione di criteri di caratterizzazione del territorio e finalizzata alla localizzazione ottimale delle nuove infrastrutture energetiche.
Il continuo miglioramento delle prestazioni ambientali, sociali e di governance ha permesso a Terna di entrare e confermarsi in questi ultimi anni nei principali indici internazionali di sostenibilità, tra i quali il Dow Jones Sustainability e gli STOXX Global ESG Leaders Index.
FONTE: Terna