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ARTE, LA SICILIA RIFLESSA NEL “VIAGGIO” DI CERAMICA E COLORI. LA COLLEZIONE PRIVATA DI GIACOMO ALESSI IN MOSTRA ALL’OUTLET VILLAGE

SICILIA OUTLET VILLAGE – Un viaggio nella Sicilia, nella sua storia e nella sua arte, nei suoi simboli e nella sua letteraria isolitudine. Un viaggio che è metafora dell’essere umano: bellissimo, grottesco, potente, rarefatto, commovente. Dove la commozione è quel moto dell’anima che all’improvviso si vede riflessa al di fuori del proprio corpo. È “Il viaggio” di Giacomo Alessi, il percorso visivo e interiore all’interno della sua collezione privata, tra le opere in terracotta di uno dei più noti ceramisti italiani, «tesoro umano vivente» secondo l’Unesco, che lo ha inserito nel Registro delle eredità immateriali siciliane.
Cinque dei suoi capolavori maiolicati – alcuni già protagonisti alla Biennale di Venezia – custoditi privatamente nella “Città della ceramica”, la sua Caltagirone, verranno esposti nella mostra d’arte che avrà luogo al Sicilia Outlet Village dal 15 marzo al 21 aprile – tutti i sabati e le domeniche, dalle 10 alle 21, con ingresso libero – e che porta il titolo “Giacomo Alessi. Il viaggio”. L’artista sarà presente al vernissage che inaugurerà la mostra, sabato 15 marzo, alle 12, nel Temporary Store che si affaccia sulla Piazza Eventi del Centro.
Il Sicilia Outlet Village, come già in passato, manifesta la propria sensibilità all’arte, quella che celebra le eccellenze della Sicilia e il suo legame con il territorio dell’isola. L’impegno del Centro si concretizza infatti in iniziative di rilievo che offrono a visitatori e turisti una ricca esperienza culturale.

Giacomo Alessi (Caltagirone, 1955) è uno dei più noti ceramisti italiani, profondo conoscitore della millenaria tradizione della terracotta calatina e italiana. Le sue opere sono state esposte in alcune delle più importanti rassegne artistiche d’Italia e del mondo, tra cui la Biennale di Venezia, e in celebri musei come il MoMA di New York. Nominato nel 2007 Cavaliere della Repubblica, è firmatario del “Manifesto delle arti applicative del nuovo secolo”. L’Unesco lo ha inserito nel libro Tesori umani viventi del Registro delle eredità immateriali siciliane.

www.siciliaoutletvillage.it | [email protected]

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Lo “stile in terracotta”, la nuova tendenza per la prossima stagione

Il Palagio - pavimenti in cottoIl Palagio evidenzia come dalle ultime fiere di settore emerga un trend orientato al mondo della terracotta. Il fascino e il calore dei pavimenti in cotto tornano ad ispirare l’interior design, unitamente a forme e finiture attuali e moderne.

La terracotta rappresenta il primo simbolo di civiltà nell’arte di costruire lo spazio e costituisce, nei secoli, un elemento di continuità con quel guizzo creativo primordiale: terra mescolata all’acqua, impastata e modellata dalle mani dell’uomo, resa resistente e durevole dalla cottura nel fuoco. Oggi, trasformata nelle forme, finiture e applicazioni dalle tecnologie moderne conserva ancora quel significato simbolico e il fascino di materia che ha costruito il mondo.

Le ultime tendenze emerse dai recenti incontri tra professionisti del settore pavimenti e rivestimenti evidenziano una riscoperta dello stile inconfondibile del cotto. “La terracotta è un materiale capace di unire creatività e ricerca, riuscendo a soddisfare l’architettura e il design, mantenendo il legame con il proprio passato e aprendosi anche al futuro e all’innovazione”.

Il Palagio sottolinea la crescente attenzione del pubblico verso materiali, nuovi o tradizionali che siano, purché capaci di coniugare estetica e funzionalità, per pavimenti in cotto, che diventano complementi d’arredo, non solo belli e realizzati con tecniche innovative, ma anche rispettosi dell’ambiente. Il Cotto imprunetino ha, per le sue caratteristiche, la capacità di conciliare questi molteplici aspetti puntando essenzialmente su una qualità di produzione che rappresenta un vero e proprio gioiello dell’industria italiana.

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I pavimenti in cotto Il Ferrone portano all’estero lo stile Made in Italy

Pavimenti in cotto Il FerroneMolto più di semplici mattonelle in ceramica quelle che compongono i pavimenti in cotto Il Ferrone. Il Brand toscano porta sui mercati esteri una storicità e un fascino genuinamente italiano, unitamente a una durevolezza e resistenza irripetibili.

Le origini dell’utilizzo della terracotta si perdono nella storia dell’umanità. Entrata a far parte dei sistemi costruttivi sin dai tempi degli antichi egizi in sostituzione della semplice pietra è divenuta con il trascorrere del tempo un elemento capace di coniugare estetica e funzionalità, durevolezza e naturalità.

Il successo di questo tipo di prodotto non va pensato come un fenomeno esclusivamente italiano o toscano, i pavimenti in cotto, così come li conosciamo giunti fino a noi dall’epoca medioevale e rinascimentale, hanno conquistato ampie fette di moltissimi mercati internazionali.

Tra le caratteristiche maggiormente apprezzate dal pubblico estero si trovano la resistenza, al calore, agli agenti atmosferici, al freddo ai batteri e allergeni, la versatilità, infatti possono essere utilizzati in qualsiasi ambiente della casa  e anche all’esterno assumendo ancora maggior fascino e pregio con il trascorrere degli anni.

Innegabile l’attenzione che il cotto richiama su di sé per il rispetto ambientale e il benessere di chi lo vive quotidianamente, per il suo saper essere in armonia con la natura e con il pianeta riuscendo a rendere “green” l’abitare contemporaneo.

A tutte queste caratteristiche e all’eccellenza dei suoi pavimenti Il Ferrone aggiunge il fattore Made in Italy, aspetto largamente apprezzato in paesi come la Francia, la Germania, gli Stati uniti e la Russia e poi ancora oltre. Una garanzia di qualità, di cura nei processi produttivi e di autenticità.

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Il trattamento è il vero segreto di bellezza di un pavimento in cotto Il Palagio

Il PalagioUn pavimento in cotto Il Palagio è bello, funzionale, elegante, durevole e il segreto per preservarne estetica e stile è assicurarsi un trattamento iniziale realizzato da mani esperte che conoscono il prodotto e che sanno esaltarne le qualità.

Il cotto, al contrario di quanto accade per altri pavimenti, acquista fascino con il trascorrere degli anni, non teme l’usura e i segni del tempo ne accrescono la vitalità e quel senso di stile, calore e intimità familiare tanto apprezzati dal pubblico di tutto il mondo. Il Cotto Il Palagio, nella sua preziosa semplicità di argilla e acqua, si impone per la sua naturalità e per la capacità di esprimere una lunga storia dell’abitare.

Ogni pavimento di grande qualità richiede le sue piccole grandi accortezze per mantenersi bello nel tempo, ma il cotto dimostra, in realtà, una versatilità nel viverlo quotidianamente ben oltre le comuni aspettative.

La manutenzione è semplice e la pulizia facile: acqua e qualche goccia di detersivo neutro, un panno inumidito sono sufficienti perché ogni giorno il pavimento torni a splendere. In realtà il vero segreto per superfici in cotto sempre perfette è il trattamento iniziale, quello che viene realizzato dopo la posa e che deve essere realizzato da operatori professionisti che conoscono la materia da trattare.

Se questa operazione viene effettuata con il giusto scrupolo si potrà ottenere un pavimento di assoluto prestigio da abitare senza problemi o preoccupazioni, in quanto i prodotti Il Palagio sono frutto di attenti studi e ricerche che garantiscono superfici con la stessa praticità ed affidabilità di altri tipi di pavimentazioni. Il noto marchio toscano raccomanda di passare di tanto in tanto un panno imbevuto di acqua e cera per cotto per esaltarne la finitura e la colorazione.

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Il fascino inconfondibile di una scala in cotto Il Ferrone

Il Ferrone - le scale in cottoLe scale non svolgono solo un ruolo prettamente funzionale ma anche estetico e di arredo. Nello specifico una scala in cotto Il Ferrone rappresenta un elemento di fascino per abitazioni sia rustiche che contemporanee.

La scala rappresenta un elemento di arredo che dà carattere, movimento e ricchezza all’ambiente in cui va a collocarsi. Il mercato propone un’infinità di soluzioni da quelle a chiocciola a quelle a rampa, da quelle per interno a quelle esterne, tutte devono essere in grado di interpretare sia il ruolo funzionale di collegamento tra ambienti posti su differenti livelli sia quello estetico di decoro e stile.

Il Ferrone offre soluzioni in cotto che riescono a dare effetti di grande impatto estetico, un calore e un senso di accoglienza impareggiabili. La terracotta è uno dei materiali più utilizzati nella realizzazione di scale di qualunque foggia, che così si integrano  perfettamente con ogni tipo di arredamento e contesto architettonico. Una scala in cotto è la risposta non solo nella ristrutturazione di rustici, ville e casali perché consente di ottenere risultati perfetti anche in ambientazioni moderne e di design contemporaneo.

La produzione del marchio toscano comprende scalini in vari formati e finiture, ma per esigenze particolari possono essere studiati e progettati pezzi su misura. La scala può essere così rivestita completamente oppure si può scegliere di combinare differenti materiali in modo da realizzare  accostamenti di grande impatto. Il Ferrone fornisce anche tutta una serie di pezzi speciali, quali corrimano o coprimuro, che consentono di creare un’armonia stilistica inconfondibile.

Inoltre la terracotta imprunetina si rivela un’interprete perfetta nella realizzazione di scale non solo per questioni estetiche ma per le sue intrinseche qualità di resistenza agli agenti atmosferici quali pioggia e gelo e di durevolezza all’usura e al calpestio. Le finiture superficiali delle mattonelle de Il Ferrone garantiscono tra l’altro eccellenti la costruzione di una scala in cotto dalle proprietà antiscivolo.

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Palagio Engineering presenta Swisscom testimone tangibile della durevolezza del cotto

A vent’anni di distanza dalla realizzazione del progetto per Swisscom in Svizzera il rivestimento in terracotta studiato e messo in opera da Palagio Engineering è una testimonianza vivente ed attuale della durevolezza e resistenza del cotto.

Le facciate progettate e realizzate in cotto toscano assicurano una unicità di espressione a livello architettonico, che si gioca in un’infinita possibilità di combinazioni di formati, colori, textures e accostamenti tra materie prime diverse, il tutto supportato da un evoluto studio tecnico delle proprietà della terracotta e dei sistemi di posa.

Un altro aspetto che rende il cotto un materiale ideale per il rivestimento di facciate, pareti ventilate e schermature frangisole è quello della sua estrema durevolezza che si associa a flessibilità e versatilità. I rivestimenti in cotto toscano rappresentano la massima espressione di funzionalità e sicurezza.

Un esempio concreto che restituisce in modo lampante questa peculiarità è la realizzazione dell’edificio Swisscom in Svizzera, uno dei primissimi progetti “a tema cotto” portati a compimento, nel 1993, da Palagio Engineering e preservatosi fino ad oggi in condizioni eccellenti. Esaminando gli scatti realizzati a distanza di vent’anni si percepisce un impatto estetico immutato o al limite migliorato, essendo il cotto uno di quei materiali che acquista fascino e pregio con il passare degli anni.

Il tempo trascorso non ha lasciato segni del suo passare, le superfici esterne non hanno fatto registrare alcuna difetto o cedimento sia in termini strutturali che di resa estetica, la struttura è stata protetta da ogni influenza meteorologica ed atmosferica, facendo risultare il cotto un materiale tecnicamente e naturalmente perfetto anche nella messa in opera dei minimi dettagli.

Swisscom è ancora oggi un edificio dall’aspetto contemporaneo ed elegante, dal forte impatto visivo che, nella tonalità calda e naturale del cotto, si inserisce con distinzione all’interno di un profilo urbano caratterizzato principalmente dal colore grigio.

Palagio Engineering è riuscito a restituire all’architettura contemporanea quella promessa di eternità insita nella tradizione del costruire in terracotta.

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Palagio Engineering ha scelto il cotto: tradizione del costruire e massima efficienza energetica

I materiali da costruzione e rivestimento attualmente a disposizione di architetti, ingegneri e professionisti del costruire sono moltissimi anche se pochi rispondono alle caratteristiche privilegiate da Palagio Engineering: naturalità, tradizione, fascino ed efficienza energetica. Il cotto è senza alcun dubbio il materiale preferito dall’azienda ingegneristica per rispondere alle esigenze dell’architettura contemporanea.

La terracotta, nei suoi molteplici formati e applicazioni, rappresenta la storia del costruire, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Una tradizione millenaria che ha saputo mutare con il passare del tempo e che porta in sé un’enorme versatilità e adattabilità alle esigenze costruttive in continua evoluzione.

Per Palagio Engineering la scelta del cotto nella realizzazione di pareti ventilate e schermature frangisole è stata dettata da fattori molto diversi fra cui il profondo legame con il territorio imprunetino, in cui ha sede l’azienda, rinomato in tutto il mondo per la produzione di un cotto che si inserisce fra le eccellenze della produzione Made in Italy, e le qualità chimico fisiche di un prodotto resistente, atermico, durevole, riciclabile e naturale al 100%.

Il cotto si fa così interprete del costruire contemporaneo riuscendo a sintetizzare la sua forza e materialità con le più avanzate applicazioni tecniche volte al risparmio energetico. Si tratta di farsi interpreti di esigenze architettoniche volte alla sostenibilità e ad un progressivo miglioramento delle condizioni di abitabilità degli spazi abitativi, siano essi privati, pubblici o sociali, integrando le esigenze funzionali, quelle di confort, di rispetto ambientale e di estetica.

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Pareti Ventilate vs “Cappotto”: una sfida impari nell’era dell’architettura sostenibile

Le Pareti ventilate e le schermature frangisole non sono dei semplici rivestimenti progettati per migliorare l’estetica di un edificio, anche se è innegabile il fascino, il carattere e l’unicità che riescono ad imprimere. Si tratta di due soluzioni che hanno come scopo principale quello di migliorare l’abitabilità di uno stabile con performance che nulla hanno a che vedere con quelle di un “semplice cappotto”.

Essenzialmente il “cappotto” di un edificio consiste nell’applicazione di un materiale isolante sui muri esterni dello stesso, in modo da ridurre al minimo le dispersioni termiche in tutte le stagioni dell’anno. Sin da questo tentativo di dare una definizione appropriata ad una tendenza sviluppatasi negli anni per intervenire su strutture esistenti e mal isolate, si comprende bene la marcata differenza con le pareti ventilate e le schermature frangisole proposte e sviluppate da Palagio Engineering.

Tralasciando le proprietà insite nel cotto, materiale di rivestimento d’eccellenza utilizzato dal progettista teso al massimo dell’efficienza energetica in accordo con le esigenze attuali, è necessario concentrarsi sulla struttura stessa delle pareti ventilate e sugli innumerevoli vantaggi che esse apportano, tanto da essere diventate parte integrante della progettazione contemporanea degli edifici.

Le pareti ventilate non hanno la sola funzione di isolanti termici, anche se svolgono questo ruolo in modo eccellente e ineguagliabile, infatti riescono ad esprimersi ai massimi livelli anche per quanto riguarda l’assorbimento acustico e la protezione dall’umidità (problematiche alle quali il “cappotto” non riesce ad ovviare in alcun modo). La presenza della camera d’aria permette al vapor acqueo, a causa delle differenze di pressione fra l’interno e l’esterno, ed in presenza di strati permeabili al vapore, di passare attraverso la parete ed essere eliminato grazie al moto convettivo che si istaura nella camera d’aria. L’effetto camino permette inoltre l’evaporazione in tempi brevi dell’acqua di costruzione degli altri materiali costituenti la parete ed assemblati a “umido”.

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Il cotto Il Ferrone costruisce e arreda gli spazi urbani

Il FerroneL’impiego di sestini e tozzetti di Il Ferrone è vastissimo, dall’arredo urbano alla pavimentazione dei vialetti del giardino di casa, sia contesti tradizionali e antichi sia in quelli contemporanei e di design. In ogni impiego portano immutate le caratteristiche più elevate del cotto imprunetino e portano a concretizzare opere di assoluta distinzione e bellezza.

Archetipo per eccellenza della produzione artigianale ed industriale in terracotta, è, da sempre, il mattone, che poi si è progressivamente trasformato e sviluppato creando un nuovo filone produttivo che porta alla realizzazione dei materiali di rivestimento in cotto attualmente utilizzati nell’edilizia contemporanea. Nella vasta e multiforme produzione in cotto imprunetino di Il Ferrone si trovano Sestini e Tozzetti che non sono altro che piccoli mattoni destinati soprattutto ad essere impiegati in realizzazioni di arredo urbano ma che portano con sé l’assoluta e riconosciuta qualità della terracotta del distretto imprunetino.

Nei centri storici come quelli di Assisi o Spoleto, Montepulciano o Certaldo, solo per portare citazione di alcune delle opere più note, sono state compiuti interventi di ristrutturazione e riqualificazione urbana in cotto Il Ferrone, materiale che si integra perfettamente alle bellissime sfumature dei colori originali, riuscendo a fondersi in modo armonioso con la storicità e il valore artistico delle opere di un tempo.

Grazie alla loro eccezionale resistenza e all’assoluta antigelività, dovuta all’eccellenza del Galestro, i sestini e i tozzetti di Il Ferrone trovano impiego là dove l’architettura contemporanea vuole preservare una continuità artistica, di stile e pregio con la tradizione, non solo in Italia ma in ogni angolo del mondo.

Formati, tipologie e spessori di sestini e tozzetti variano sia in funzione delle esigenze di posa, del contesto in cui vanno ad inserirsi e delle opere preesistenti sia in funzione della carrabilità o del calpestio cui sono destinati. Le tonalità, varie e sfumate, rendono la pavimentazione particolarmente viva e naturale riuscendo ad integrarsi anche con materiali antichi. L’impiego è vastissimo: dall’arredo urbano alla pavimentazione del vialetto nel giardino di casa.

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Le pareti ventilate di Cotto Impruneta presentano una riqualificazione urbana di pregio ed efficienza

Le pareti ventilate rappresentano oggi un valido alleato sia per quanto concerne la rivalutazione estetica dell’edilizia urbana, sia per il contenimento ed ottimizzazione dei consumi energetici. Cotto Impruneta produce lastre in terracotta per pareti ventilate qualitativamente eccellenti.

Le tavelle in terracotta di Cotto Impruneta oltre ad esprimersi nel rivestimento orizzontale con la realizzazione di pavimenti di qualità ed eleganza, interpretano l’odierna tendenza a rivestire verticalmente gli edifici attraverso la progettazione di pareti ventilate per edifici di nuova concezione e per la riqualificazione e ristrutturazione di edifici preesistenti.

L’interesse sempre crescente nei confronti di pareti ventilate e schermature frangisole ha trovato preparato il noto marchio del distretto imprunetino mettendo a disposizione soluzioni che non solo migliorano la vivibilità degli spazi lavorativi o abitativi oppure l’estetica dell’edificio, ma che apportano notevoli vantaggi in termini di isolamento termico, di assorbimento acustico e solare, di protezione dall’umidità, a cui si va ad aggiungere una ridotta necessità di manutenzione.

Bold e Bold scanalata, entrambe dotate di una speciale fresatura Kerf che viene utilizzata per il fissaggio della lastra alla sottostruttura, sono le lastre prodotte con eccellente argilla Galestro. Il cotto come materiale di rivestimento offre una versatilità unica con un’ampia gamma di superfici e tonalità che permettono la massima personalizzazione attraverso un prodotto naturale (argilla e acqua) dai toni caldi che ben si integra in qualunque contesto urbano e che si può accostare facilmente ad altri materiali di costruzione come il vetro o l’acciaio.

 

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Il Know How di Vivaterra afferma a livello mondiale il cotto imprunetino

VivaterraIl Know How rappresenta per il Gruppo industriale VIVATERRA un patrimonio fondamentale per portare al successo il cotto imprunetino, tanto importante  quanto lo sono l’argilla, materia prima dalle qualità eccezionali, e il suo territorio, il distretto imprunetino, che incarna il profondo legame con la terra e la tradizione.

Quando si cerca di trovare una definizione di Know How, capita quasi sempre di imbattersi nella solita frase “È la conoscenza tecnica e commerciale relativa alla produzione ed alla commercializzazione di un determinato prodotto/servizio”. Tuttavia è immediatamente percepibile quanto questa spiegazione non sia affatto esaustiva del concetto.

Il Know How per Vivaterra ritrae una tale complessità di sfaccettature del sapere aziendale, da risultare difficilmente imbrigliabile in una mera definizione da vocabolario. Esso comprende una padronanza concettuale di tutti quei dettagli e “segreti” che rendono la produzione di tavelle in cotto imprunetino così esclusiva. Si tratta del sapere teorico, delle conoscenze acquisite attraverso studi, osservazioni.

Il saper fare e la forte esperienza professionalizzante rappresentano, insieme, un altro fondamentale aspetto: sono queste nozioni che traducono l’idea, il pensiero in un prodotto finito, concreto reale e soprattutto unico sul mercato. Ultima, non per importanza ma per evidente sequenza logica degli eventi all’interno di un processo produttivo, la capacità, non comune, di relazione con il pubblico che sceglie i pavimenti in cotto per le proprie abitazioni e ancora più fortemente con il mondo dei professionisti, degli architetti, dei designer e progettisti.

VIVATERRA può contare dunque su un know how affermato, acquisito in anni di attività che hanno portato a fare proprie lavorazioni antichissime, tradizioni consolidate nella cultura della progettazione edile e ad introdurre una serie di sistemi produttivi che oggi rendono il cotto imprunetino ancora più competitivo in termini di design, appeal e resistenza, senza perdere nulla del suo fascino e pregio. La consapevolezza di tutto ciò determina per il gruppo industriale un valore aggiunto che fa emergere il proprio prodotto sulla concorrenza.

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Cotto Impruneta presenta il pavimento Cotto Rustico Export

Scegliere Cotto Rustico Export di Cotto Impruneta significa portare a casa propria un tocco unico di “Toscanità”. Il colore inconfondibile, infatti, richiama antichi casali o eleganti dimore rinascimentali stabilendo un legame con la tradizione importante e significativo; tuttavia la lavorazione e i formati messi a disposizione aprono le porte a rivisitazioni contemporanee e di tendenza.

Cotto Rustico Export un pavimento che non rifugge il profondo legame del cotto con la terra Toscana, anzi lo esalta e ne fa una delle sue prerogative più importanti, quasi una sorta di lasciapassare dagli echi ricchi di un fascino che solo la terra di Lorenzo il Magnifico  sa comunicare. Il colore è quello tipico del cotto imprunetino, una terracotta rossa che porta con sé, ovunque vada, la vitalità e lo charme necessari a farla divenire il cuore pulsante della casa.

Il cotto rustico Export è prodotto con materiale estruso a spessore ridotto e sezione costante, aspetti che lo rendono ideale sia per le pose a malta sia per quelle a colla. La superficie arrotata a secco risulta a grana ruvida e conferisce elevate caratteristiche antisdrucciolo.

Essendo la sua versatilità uno delle maggiori prerogative di questo tipo di rivestimento, può essere utilizzato con efficacia e ottimi risultati estetici anche nel caso di pavimentazioni esterne. Inoltre vengono forniti anche pezzi speciali, Scalino, Angolare, Zoccolino, Zoccolino per gradino, Terminale a L e Bordo Piscina, che consentono di ottimizzare la qualità delle finiture e di effettuare davvero qualunque tipo di rivestimento.

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Riciclare, la parola d’ordine per Cotto Impruneta

Cotto Impruneta un marchio che ha chiaramente scelto di perseguire un comportamento responsabile nei confronti della sostenibilità ambientale. Investire in tal senso non è un ostacolo per i profitti dell’azienda e al contempo consente di dare il proprio contributo per la salvaguardia e la tutela del pianeta.

Le tavelle per pavimenti e rivestimenti Cotto Impruneta sono realizzate miscelando insieme argilla e acqua, elementi che danno vita ad un materiale naturale al 100%. Nello stabilimento del noto brand imprunetino tutto il processo produttivo è sottoposto a rigidi controlli per diminuirne l’inevitabile impatto ambientale. Particolare attenzione viene posta al riciclo, quale strumento ideale per il contenimento dei volumi di rifiuti da smaltire in discarica e per il risparmio di risorse naturali non rinnovabili, quali la preziosissima argilla Galestro, che rende unico ed inimitabile il cotto imprunetino.

Per quanto riguarda gli scarti di prodotto si riscontrano essenzialmente due tipi di riciclo che concorrono entrambi allo stesso risultato: mantenere inalterata la naturalità del cotto e rispettarne il territorio e l’ambiente. Il riciclo primario vede coinvolti gli scarti di argilla non cotta che, frutto dei tagli e della messa in forma dell’impasto di argilla e acqua, vengono immessi nuovamente nel ciclo produttivo miscelandoli all’argilla essiccata in cava durante la fase di soleggiatura estiva.

Il riciclo secondario, invece, coinvolge tutti gli scarti delle lavorazioni successive all’asciugatura delle tavelle e quelli provenienti dal controllo qualità perché non rispondenti agli elevati standard qualitativi imposti da Cotto Impruneta. In questa fase vengono macinati e successivamente: le polveri derivanti da questa macinazione rispettano i rigidi parametri di granulometria e vengono direttamente inserite nelle fasi successive di lavorazione, aggiunti all’argilla durante la fase di impasto.

La mission di Cotto Impruneta, in questo specifico contesto, mira ad ottenere un prodotto finale che nulla perde in termini di pregio e qualità e che al contempo possa essere considerato un alleato della difesa dell’ambiente e dell’ecosistema: infatti la purezza e la naturalità del cotto non sono in alcun modo alterate perché per entrambi i tipi di riciclo vengono utilizzati solo strumenti ad azione meccanica senza aggiunta di additivi di alcun genere.

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Realizzate da Palagio Engineering le pareti ventilate e schermature frangisole al Grips di Tokyo

Completato nel 2009, la realizzazione del Grips di Tokyo ha rappresentato per Palagio Engineering un’esperienza progettuale molto stimolante e che vede il cotto imprunetino assolvere in modo esemplare molteplici ruoli: da quello estetico di pregio e valore, a quello tecnico e funzionale in una commistione di utilizzi che vede interfacciarsi pareti ventilate e schermature frangisole.

Questo progetto è uno dei primi commissionati dal governo giapponese. Il costo dell’edificio, della sua amministrazione e del suo mantenimento è finanziato con soldi pubblici per 15 anni. Imperativo d’obbligo la scelta di materiali di qualità capaci di preservarsi inalterati nel tempo e che richiedano pochissimi interventi di conservazione. Prediligere il cotto imprunetino con marchio Il Palagio ha rappresentato una scelta in “sicurezza”, visto le sue eccellenti doti di durabilità.

Ulteriori prerogative progettuali hanno confermato la necessità di stabilire una partnership con Palagio Engineering, data l’alta efficienza climatica dei suoi rivestimenti in terracotta: le pareti ventilate consentono al calore accumulato sulla superficie di non essere trasmesso agli strati sottostanti ma dissipato grazie all’effetto camino.

Ampie le superfici vetrate: i frangisole, progettati da Palagio Engineering per ridurre l’impatto della luce sulla struttura, sono usati per rivestire gran parte dell’edificio più alto. Elementi in cotto assemblati a secco e messi in opera tramite dispositivi a fissaggio meccanico in modo da formare un grigliato di schermatura, che però impedire di godersi la vista sugli verdi spazi circostanti.

Per il rivestimento delle parti opache sono stati utilizzati circa 2.600 m2 di pannelli in terracotta,  per realizzare i quali sono state impiegate lastre tipo “TERRAONE”: il processo altamente specializzato, che ha portato alla loro realizzazione ha visto la partecipazione attiva di Palagio Engineering che ha assunto un ruolo dominante sia nella loro progettazione che nella messa in opera. Per i frangisole del blocco più basso, montati su telai e strutture in metallo, sono stati utilizzati “TERRATUBE” per una superficie totale di circa 1200 m2.

L’utilizzo della terracotta in questo progetto nipponico assume un ruolo metaforico molto importante. Infatti se nelle realizzazioni occidentali di Palagio Engineering il cotto imprunetino rappresenta il legame per eccellenza con la tradizione architettonica e costruttiva millenaria, in Giappone non ha questo ruolo, essenzialmente svolto dal legno: il cotto diventa quindi simbolo di avanguardia, design, contemporaneità.

Ubicazione: Tokyo

Superficie rivestita:  3.800 mq

Progettista:  Richard Rogers Partnership

Anno di realizzazione: 1999-2005

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I pavimenti in cotto Il Palagio rivelano la loro anima Green

L’acqua, oltre ad essere il bene più prezioso per l’umanità tanto da essere considerato il petrolio del 21° secolo, è anche uno degli elementi alla base della produzione di pavimenti e rivestimenti in cotto. Il Palagio rivolge un’attenzione sempre più consapevole all’ambiente e nello specifico al riciclo dell’acqua all’interno del suo stabilimento produttivo. Adottare gli accorgimenti giusti per il risparmio dei consumi ed ottimizzarne il recupero, questi alcuni gli aspetti su cui si focalizza la mission aziendale del marchio di cotto imprunetino.

L’acqua insieme all’argilla è l’elemento chiave nella produzione di elementi in cotto: le prestigiose tavelle nascono per l’appunto dalla loro unione. Proprio per questo motivo Il Palagio ritiene che il riciclo dell’acqua, oltre ad essere un’importantissima risorsa per l’azienda in quanto permette notevoli risparmi energetici ed economici, rappresenti in realtà un atteggiamento responsabile nei confronti di un ambiente così generoso: “L’area imprunetina fornisce un’argilla di assoluta eccellenza che ci consente di produrre un prodotto di grande pregio, è nostro dovere osservare il territorio lavorando in modo da preservarlo”.

Il riciclo produce un risparmio di acqua pregiata, ne migliora la qualità dell’approvvigionamento, la rende disponibile per l’ambiente ed inoltre riduce la quantità di affluente trattato, che viene quotidianamente riversato in fiumi e mari in ogni angolo del pianeta, riducendo il conseguente inquinamento.

Nello stabilimento di Il Palagio si effettua un riciclo completo dell’acqua durante le varie fasi di lavorazione del cotto. I risultati, nel corso degli ultimi due anni, sono stati così eccellenti da aver portato ad una riduzione del consumo idrico annuale di circa i ¾. A livello produttivo l’unica acqua che viene effettivamente ancora dispersa  è quella sotto forma di vapore nella fase di essiccatura.

Infine Il Palagio si occupa anche di depurare l’acqua di servizi, docce, spogliatoi e mensa per mezzo di metodologie a basso impatto ambientale, quali i fanghi biologici, prima che essa venga scaricata nei corsi d’acqua, in modo da ridurre l’impatto sul sistema ecologico e sulle riserve idriche per uso alimentare.

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I pavimenti in cotto Il Ferrone si fanno minimal chic con la linea Cotto Levigato

L’esigenza di tenersi sempre al passo con i tempi e con le tendenze che dominano l’interior design ha portato il marchio storico Il Ferrone, a sviluppare una linea produttiva di pavimenti e rivestimenti in cotto imprunetino che, grazie alle sue caratteristiche, riesce ad interpretare ambienti minimalisti: il Cotto Levigato.

Un’esperienza quarantennale, la scelta di perseguire sempre una indiscussa qualità dei prodotti e un forte senso di appartenenza al territorio caratterizzano l’atteggiamento con cui Il Ferrone affronta le sfide che il mercato e le tendenze di design oggi impongono. Un marchio che ha saputo crescere e stare al passo con i tempi divenendo un punto di riferimento per architetti e designer di tutto il mondo e al contempo assorbendo il contributo determinante proveniente dall’universo della progettazione.

Il punto di partenza è sempre quello di imparare dal passato, osservando opere che si preservano inalterate nei secoli, per poi prendere spunto per lo studio di elementi che sappiano soddisfare le esigenze e i gusti contemporanei e contribuire in modo marcato alla qualità architettonica.

I palazzi signorili risalenti al Rinascimento conservano ancora oggi intatte pianelle in cotto levigate a mano con pietre abrasive: il risultato è un pavimento dalla superficie liscia e luminosa. Da questa osservazione nasce la linea Cotto Levigato di Il Ferrone, che riproduce quelle stesse caratteristiche di un tempo grazie all’opera di opportuni macchinari, inoltre i suoi lati rettificati, che garantiscono una misura estremamente precisa assimilabile ad un “calibro unico”, e bisellati lo rendono particolarmente adeguato alla messa in posa a giunto strettissimo, presentandolo come un prodotto che ben si adatta anche alla pavimentazione di grandi ambienti di ispirazione minimalista.

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Il giardino si arricchisce con il “Lavor Tondo” in cotto imprunetino di Il Palagio

Il Palagio

Vasi, orci, conche e ciotole in cotto imprunetino Il Palagio valorizzano la naturalità degli spazi verdi aggiungendo eleganza, pregio e fascino.

La lunga stagione invernale si è conclusa e l’arrivo di belle e tiepide giornate consente di godere degli spazi all’aria aperta offerti, anche in città, da terrazze e giardini. Le tendenze odierne li vedono assumere un ruolo di convivialità e relax sempre più marcato, quindi è importante progettarli in modo adeguato, ricordando che è la cura dei particolari a fare la differenza.

Il Palagio, con la sua lunga tradizione ed esperienza nella lavorazione della terracotta imprunetina, mette a disposizione del pubblico oggetti di grande pregio, orci, vasi, ciotole, conche, ideali per impreziosire e rifinire con eleganza i propri spazi verdi. Il Lavor Tondo di Il Palagio risale ad un’antica espressione Toscana che individua questo tipo di lavorazione. Il noto marchio imprunetino propone oggetti interamente fatti a amano da artigiani, che seguono ancora oggi, con uno stile fatto di rigore e fascino, i più antichi procedimenti di trasformazione della terracotta.

I modelli variano e possono soddisfare molteplici esigenze di arredo giardino: linee dai decori classici e linee più essenziali e moderne, vasi di dimensioni e forme diverse ma aventi la stessa calda cromia, che rende lo spazio ancora più armonico e vivo.

La resistenza del materiale con cui sono realizzati, il cotto imprunetino, li rende prodotti unici ed ottimali per essere esposti alle intemperie e per resistere inalterati ai rigidi mesi invernali. Inoltre la loro naturalità, che mira al minor impatto ambientale possibile, offre una soluzione che consente di riappropriarsi, ancora più fortemente, di un rapporto davvero autentico con la natura.

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VIVATERRA: i pavimenti in cotto imprunetino si vestono di modernità

Il cotto è un materiale antico, che ha accompagnato la storia dell’uomo per millenni: già gli etruschi lo utilizzavano nella costruzione dei loro templi. Giunto ai nostri giorni pressoché immutato nella sostanza, grazie all’operato di aziende come VIVATERRA, è stato modernizzato per quanto concerne le tecniche realizzative, che sfruttano avanzati processi industrializzati, e le applicazioni sempre più versatili e stilisticamente efficaci.

Mission essenziale di VIVATERRA è rendere il cotto imprunetino un prodotto facile, moderno e dal design innovativo, consentendo al pubblico di riscoprire tutte quelle elevate caratteristiche che lo hanno reso uno dei materiali di costruzione e decoro di maggiore eccellenza, preservatosi nel corso dei secoli con immutata bellezza.

Il Rinascimento fu senza dubbio uno dei suoi periodi di massimo splendore: il cotto fu utilizzato per pavimentare edifici privati e pubblici, strade e piazze. Certamente una delle più alte espressioni è il pavimento policromo della Biblioteca Laurenziana di Firenze, che presenta disegni intarsiati in terracotta rossa e bianca realizzati con una tecnica suggerita dal grande maestro Michelangelo.

Opere conservate pressoché inalterate nei secoli, grazie all’eccezionalità delle proprietà della materia prima, nonostante il calpestio, l’esposizione agli agenti atmosferici, al gelo e alla salsedine, adatta a decorare sia ambienti interni sia ambienti esterni, anche dove le condizioni climatiche mettono a dura prova altri materiali.

Importante, fondamentale il rapporto con il territorio toscano da cui viene estratta un’argilla unica ad alto rendimento che ha contribuito alla fama del cotto imprunetino in tutto il mondo. Tuttavia l’intenzione di VIVATERRA va ben oltre i confini della ridente regione, culla della cultura italiana: far comprendere in pieno le potenzialità, il calore, la naturalità e l’ecosostenibilità del cotto imprunetino, valori che ogni edificio può far propri ovunque esso si trovi.

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Un tocco di italianità nel Principato di Monaco: i rivestimenti di Cotto Impruneta

Cotto ImprunetaUna semplicità elegante in grado di unire antico e moderno: così si esprime il rivestimento urbano  in terracotta di Cotto Impruneta per due importanti realizzazioni portate a compimento nel Principato di Monaco.

Quando si parla di Montecarlo corrono subito alla mente immagini di vita mondana, lusso, jet set internazionale, turismo d’elite e Gran Premio di Formula 1: in questo contesto assumono grande rilevanza tutte le opere urbane volte alla qualificazione e al miglioramento dei vari quartieri della città. I progetti portati a compimento si inseriscono in un’importante pianificazione, condotta negli anni, per la rivalutazione di alcune zone del Principato che erano soggette a forte degrado.

Pavimentare in cotto imprunetino è di per sé un’arte che trova una ulteriore ed importante conferma nella scelta fatta per due progetti di grande interesse realizzati nel Principato di Monaco: Place D’Armes, situata nella città vecchia tra viuzze medievali e nelle vicinanze del Palazzo dei Principi, uno dei luoghi più caratteristici del principato sede del tipico mercatino della frutta e Square Gasteau, quest’ultima posizionata di fronte al porto, location prescelta dal popolo monegasco per le serate musicali estive.

La predilezione della terracotta come materiale di rivestimento è dovuta a molteplici fattori: il rispetto delle tradizioni di posa, l’eccezionalità delle prestazioni tecniche, in funzione della carrabilità e del calpestio, l’inalterabilità nel tempo e la resistenza ad agenti atmosferici e alla salsedine.

Due gioielli impreziositi dal calore e dall’eccellenza del rivestimento in sestini in terracotta di Cotto Impruneta, simboli di distinzione, pregio e raffinatezza per una città da sempre contesa tra modernità e tradizione e che rappresentano un tocco di italianità e di stile.

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Vivaterra si impegna per la realizzazione di un prodotto ecosostenibile: il cotto imprunetino

Vivaterra è un gruppo industriale che ha assunto un comportamento socialmente responsabile sotto molteplici punti di vista, fra cui quello della tutela dell’ambiente e del territorio in cui opera.

Il cotto imprunetino dei marchi detenuti da Vivaterra, è apprezzato e conosciuto in tutto il mondo per il suo pregio e quale simbolo di eleganza e distinzione. Nell’ottica dell’architettura moderna vede il suo valore ulteriormente accresciuto grazie alla naturalità, che lo qualifica come un prodotto biosostenibile d’eccellenza.

Vivaterra assicura lo sviluppo dell’attività dei suoi marchi, Il Ferrone, Il Palagio e Cotto Impruneta, con grande trasparenza, responsabilità e attenzione volte a perseguire un uso efficiente di risorse naturali e di energie. Una nuova leva competitiva che consente al gruppo di affermarsi ai più alti standard.

L’impegno di Vivaterra a sostegno dell’ambiente e del territorio, in cui i marchi detenuti esplicano la loro attività produttiva, si evince dall’interesse posto alla realizzazione di una serie di prodotti, che per la natura delle materie prime utilizzate, si attestano a pieno diritto tra i materiali costruttivi e di arredo biocompatibili.

L’impegno ecologico di Vivaterra diventa così parte integrante della sua mission, garantito dalla certificazione ISO 14001: 2004, e si estende anche alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela della salute di chi lo abita provvedendo a controlli mirati agli stabilimenti produttivi.

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Tavella Imprunetina l’eleganza, l’attualità e la praticità di posa

Cotto Impruneta

Tavella Imprunetina, un cotto che sa imprimere un carattere e una personalità uniche e distintive all’ambiente, esteticamente ispirato al vero cotto fatto a mano, realizzato solo con materie prime naturali imprunetine attraverso processi industriali che ne incrementano la resistenza e le qualità fisiche.

La manualità delle più antiche e tradizionali lavorazioni in terracotta si unisce e si fonde con le più avanzate tecnologie utilizzate per plasmare terra e acqua:  il risultato è Tavella Imprunetina, un manufatto unico, che riesce ad esprimere l’eleganza, la distinzione e il pregio assoluto del cotto fatto a mano, a cui si ispira per il design, ma anche l’accessibilità, la facilità di posa e la durevolezza, che connotano solo un prodotto industriale ai più alti livelli di eccellenza.

Le applicazioni ricercate ed al contempo naturali sono diventate un imperativo sia nella realizzazione di interni che di esterni: Tavella Imprunetina un prodotto tutto italiano di qualità, che porta con sé una ricca tradizione ed un profondo legame con il territorio. La soluzione ottimale per tradurre la professionalità che sovraintende alla creatività, alla progettualità architettonica ed alla realizzazione delle costruzioni edili.

Tavella Imprunetina, dalla superficie irregolare come le autentiche creazioni artigianali, viene realizzata in numerosi formati e in 4 tonalità, attuali e contemporanee, che ne fanno emergere le potenzialità espressive e che ne incrementano la versatilità. L’attenzione alle finiture e l’originalità della materia prima utilizzata contraddistinguono tutte le collezioni di Cotto Impruneta: universi espressivi in grado di interpretare il cotto secondo le nuove tendenze.

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Tavella Imprunetina l’eleganza, l’attualità e la praticità di posa

Tavella Imprunetina, un cotto che sa imprimere un carattere e una personalità uniche e distintive all’ambiente, esteticamente ispirato al vero cotto fatto a mano, realizzato solo con materie prime naturali imprunetine attraverso processi industriali che ne incrementano la resistenza e le qualità fisiche.

La manualità delle più antiche e tradizionali lavorazioni in terracotta si unisce e si fonde con le più avanzate tecnologie utilizzate per plasmare terra e acqua:  il risultato è Tavella Imprunetina, un manufatto unico, che riesce ad esprimere l’eleganza, la distinzione e il pregio assoluto del cotto fatto a mano, a cui si ispira per il design, ma anche l’accessibilità, la facilità di posa e la durevolezza, che connotano solo un prodotto industriale ai più alti livelli di eccellenza.

Le applicazioni ricercate ed al contempo naturali sono diventate un imperativo sia nella realizzazione di interni che di esterni: Tavella Imprunetina un prodotto tutto italiano di qualità, che porta con sé una ricca tradizione ed un profondo legame con il territorio. La soluzione ottimale per tradurre la professionalità che sovraintende alla creatività, alla progettualità architettonica ed alla realizzazione delle costruzioni edili.

Tavella Imprunetina, dalla superficie irregolare come le autentiche creazioni artigianali, viene realizzata in numerosi formati e in 4 tonalità, attuali e contemporanee, che ne fanno emergere le potenzialità espressive e che ne incrementano la versatilità. L’attenzione alle finiture e l’originalità della materia prima utilizzata contraddistinguono tutte le collezioni di Cotto Impruneta: universi espressivi in grado di interpretare il cotto secondo le nuove tendenze.

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Il Palagio presenta il nuovo catalogo: il cotto imprunetino ne è l’assoluto protagonista

Nella realizzazione del nuovo catalogo Il Palagio si è cercato di fornire alla propria rete commerciale uno strumento di vendita e promozione efficace, ma che al contempo sappia rappresentare l’identità e l’anima di un marchio che da decenni racconta l’evoluzione e lo sviluppo del cotto imprunetino.

Una storia che si rinnova attraverso la creazione del catalogo Il Palagio. Un volume arricchito da testi esaustivi ed immagini di alta qualità, che riesce a ricostruire il percorso creativo di un brand attraverso un excursus che raccoglie tutte le collezioni. Un book che sa coniugare tradizione e rinnovamento, impatto estetico e utilità: questa l’ultima sfida intrapresa dal noto marchio di cotto imprunetino.

Il Cotto di Il Palagio è eleganza e durevolezza, caratteristiche che si traducono in ogni aspetto peculiare di questa nuova realizzazione. Il formato è pratico e maneggevole, i colori, che rispondono pienamente al recente rinnovamento dell’immagine coordinata, trasmettono la contemporaneità, l’attenzione al design e la cura dei dettagli, le foto sono belle, l’impaginazione piacevole e pulita, i materiali pregevoli ma al contempo funzionali.

Il risultato finale lo porta ad essere un efficace strumento di lavoro per la rete vendita, ovviamente non esaustivo delle infinite possibilità progettuali che si possono ottenere scegliendo il Cotto come materiale principe delle proprie realizzazioni. La sua funzione è sostanzialmente quella di divenire una fonte di idee e suggerimenti, da sfogliare fin tanto che l’impatto emozionale non porta alla scelta definitiva fra le innumerevoli soluzioni proposte.

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Il cotto imprunetino è al centro della Mission aziendale del Gruppo VIVATERRA

VivaterraIl Gruppo VIVATERRA può vantare con i marchi controllati Il Ferrone, Il Palagio e Cotto Impruneta e la partner Palagio Engineering, una forte presenza sul mercato, orientata al cliente, alla tutela della tradizione e alla produttività. Il progetto prevede lo sviluppo un programma di lavoro a lungo termine che si basa sulla solidità finanziaria del gruppo e su una dinamicità che lo rende pronto ad accogliere le sfide del futuro.

Il Gruppo Industriale VIVATERRA, è stato creato con la ferma volontà di dare rilievo ed impulso ad un patrimonio della Regione Toscana e più nello specifico del distretto imprunetino: il cotto, realizzato con argille uniche al mondo per le qualità chimico-fisiche. L’obiettivo sostanziale è quello di prendersi “cura”, con efficacia e determinazione, della diffusione di un prodotto che esalta la terra, nella sua accezione più semplice, portandola ai massimi livelli di raffinatezza ed eleganza, ma riscoprendone l’accessibilità, la fruibilità e la versatilità, tutti aspetti attraverso i quali le esigenze architettoniche di oggi possono esprimersi.

VIVATERRA si impegna attivamente in una ricerca volta alla tutela e promozione di elementi e processi produttivi naturali. Può, infatti, vantare la certificazione ISO 14001:2004, e l’adozione di tutti i sistemi di gestione qualità necessari a promuovere un materiale unico, la terracotta, per la sua capacità di coniugare pregio, naturalità e resistenza, tre caratteristiche che lo rendono vincente sul mercato.

Proprio per tutti questi motivi VIVATERRA ha attivato un sistema di comunicazione chiaro e veritiero nei confronti di un pubblico sempre più esigente, fornendo un servizio efficiente, affidabile e competitivo. Oggi tutto il mondo economico, e non solo, è in costante trasformazione sulla scia di mode e nuove occasioni di consumo, per cui l’offerta non può essere statica, ma deve evolversi sotto una guida strategica forte e determinata.

I marchi controllati, Il Ferrone, Il Palagio e Cotto Impruneta assieme alla partner Palagio Engineering sono di assoluta qualità e coprono ogni esigenza del settore “rivestimenti di edifici, interni esterni”, grazie a gamme complete, a formati nuovi e a tecnologie sempre più all’avanguardia. Il lavoro portato avanti dal Gruppo VIVATERRA consente ai marchi di operare con tranquillità finanziaria e di affrontare le sfide del domani con solidità.

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Il primo cotto antimacchia: continua con successo la promozione Terrae Nove di Cotto Impruneta

Cotto ImprunetaCotto Impruneta mette a disposizione della clientela, presso una serie di punti vendita selezionati, il cotto Terrae Nove un prodotto naturale e dalle caratteristiche tecniche molto elevate. A due mesi dal lancio avvenuto a metà febbraio 2011 la promozione fa registrare un discreto successo di pubblico.

Il Cotto Terrae Nove realizzato ad ingobbio impermeabilizzato è un cotto pronto da abitare, come esclama l’home page del mini sito web, creato appositamente dal noto marchio imprunetino e dedicato interamente alla promozione http://terraenove.cottoimpruneta.it/. Il mix di argille con cui viene realizzato, tutte ottenute dalle cave del distretto, consente una plasticità tale da poter essere modellato in forme nuove e personalizzabili, perché l’abitare è divenuto, oggi, un concetto da rendere unico ed esclusivo.

Il prodotto risulta essere più luminoso e trasparente, proprio grazie alla lavorazione ad ingobbio, aspetti che riescono ad esaltare ulteriormente la naturale tonalità della terracotta imprunetino. Per un risultato impeccabile Cotto Impruneta suggerisce di affidarsi a qualificati posatori, la pavimentazione non necessita di trattamenti chimici o cere. Questa sua peculiarità tuttavia nulla toglie al pregio e alla raffinatezza aspetti che vengono tutelati dal marchio in tutte le realizzazioni progettate nel corso degli anni.

Terrae Nove coniuga l’esteriorità del cotto con un’incrementata resistenza alle macchie permanenti, con la garanzia aggiuntiva concernente le caratteristiche di finitura e colorazione. Questo prodotto viene realizzato attraverso una serie di procedimenti che ne mantengono inalterata la naturalità pur riducendo al minimo gli interventi di manutenzione necessari a preservare inalterate le qualità estetiche fisiche e tecniche del cotto imprunetino, eventualmente può essere cerato, solo per esaltarne la lucentezza e brillantezza.

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L’innovazione il suo punto di forza, la tradizione della terracotta le sue solide basi: il Gruppo VIVATERRA

Quattro marchi di qualità e distinzione della terracotta imprunetina hanno trovato nell’azienda VIVATERRA la forza e le risorse necessarie per rinnovarsi e proporsi sul mercato più solidi che mai. Da questa unione nasce un progetto che si realizza attraverso le peculiarità, il lavoro e lo sviluppo che ogni brand persegue nella progettazione e commercializzazione dei suoi prodotti.

VIVATERRA è un gruppo industriale nato 10 anni fa quando Il Palagio, affermata realtà della terracotta imprunetina ha acquisito uno dei più prestigiosi marchi del settore a livello mondiale: Il Ferrone. La solidità e lo spiccato spirito imprenditoriale si sono andati ancora più affermando attraverso la partnership con Palagio Engineering e con la recentissima acquisizione di Cotto Impruneta. In VIVATERRA si coniugano l’espressione dell’innovazione di un gruppo attivo, giovane e dinamico con il rispetto per la tradizione propria della terracotta.

L’azienda ha sede nel cuore del distretto imprunetino, fra le colline toscane, a testimonianza del legame profondo che ciascun marchio, che essa rappresenta, ha con il territorio e con il prodotto principe che rende la terracotta imprunetina unica al mondo: l’argilla. La flessibilità nella gestione che VIVATERRA fa dei suoi brand consente di mantenerne le singolarità e le peculiarità che li caratterizzano e che ne hanno decretato il successo nel corso degli anni e di valorizzare l’artigianalità di alcune lavorazioni.

Una guida, dunque, una sorta di garanzia di solidità per il mondo, ecco il ruolo svolto da VIVATERRA che, pur coordinando le varie attività, lascia che vengano attuate tutte le politiche di libera concorrenza, di indipendenza, di sviluppo e rinnovamento tipiche di ogni brand, fornendo al contempo una nuova sicurezza finanziaria, un miglior approccio con il territorio che consente un’espressione piena della propria vitalità aziendale.

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VIVATERRA: un nome parlante

La valorizzazione della terracotta è il nodo fondamentale su cui si concentra l’attività di VIVATERRA, un gruppo che vede concentrato nel suo nome l’essenza stessa delle realtà industriali che rappresenta: Il Ferrone, Il Palagio, Cotto Impruneta e Palagio Engineering.

Un nome parlante è un nome che nella sua etimologia o significato contiene un concetto che ha a che fare con la natura della cosa o che la significa in modo diretto: VIVATERRA un nome composto denso di contenuti e valori che oggi rappresentano un segno caratterizzante dei suoi 3 marchi nel panorama internazionale.

La terra ha rappresentato sin dall’antichità un oggetto di culto e devozione: nelle civiltà che precedettero i greci già la si venerava come Grande Madre creatrice e protettrice ed era considerata il più sacro e divino degli elementi. Oggi per VIVATERRA rappresenta, nello specifico dell’argilla estratta dalle cave del distretto imprunetino, la materia prima per la realizzazione di pavimenti e rivestimenti di alta qualità, ecologicamente sostenibili e con una forte connotazione estetica.

Molti gli aggettivi utilizzati nel corso dei secoli in riferimento alla terra, essa era ed è tutt’oggi ritenuta pratica, concreta, solida, rigogliosa, creativa, una materia indispensabile all’equilibrio dell’universo stesso. Queste espressioni sottolineano ancora una volta quanto sia stata corretta la scelta del proprio nome effettuata dall’azienda, infatti, si tratta di aggettivi che caratterizzano fortemente l’attività stessa del gruppo. Tra i tanti perseguiti da VIVATERRA si scopre così anche la volontà di porre la natura come punto di partenza del processo creativo dei suoi brand.

Il termine “viva” amplia ulteriormente le connotazioni, già di per sé molto significative, espresse fino ad ora. Esso porta con sé una duplicità di contenuti molto importanti, infatti da un lato serve ad esaltare il concetto stesso di terra dall’altro evidenzia la vitalità, la forza e la crea

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VIVATERRA ottiene la certificazione ISO 14001:2004

VIVATERRA è l’unica azienda di tutto il distretto del cotto ad aver ottenuto la certificazione UNI ISO 14001:2004. L’impegno per il raggiungimento degli standard internazionali in tema di ecostenibilità ha dato i suoi frutti: l’azienda ha dimostrato non solo di operare nel rispetto ambientale ma di aver preso tutti i provvedimenti perché questo tipo di atteggiamento perduri nel tempo.

La certificazione ISO 14001: 2004 è una norma internazionale che definisce lo sviluppo di un efficace sistema di gestione ambientale, e rappresenta un’ulteriore conferma dell’attenzione rivolta da VIVATERRA affinché lo svolgimento del processo produttivo, nei vari comparti dei marchi che detiene, avvenga nel rispetto degli equilibri ecologici. La società dimostra di avere piena coscienza dell’impatto ambientale che alcuni comportamenti possono arrecare e ha compiuto, quindi, una scelta consapevole decidendo di dotarsi di un sistema di sicurezza e gestione improntato alla tutela dell’ecosistema.

VIVATERRA si impegna così ad operare nel rispetto dell’ambiente attraverso un attento controllo delle forme di inquinamento, utilizzo razionale delle fonti energetiche, un adeguato smaltimento dei rifiuti ed un recupero degli scarti di lavorazione.

L’azienda imprunetina ha dunque impostato degli obiettivi generali di miglioramento delle proprie prestazioni ambientali preparando strutture in grado di portare avanti tali obiettivi, intervenendo in tutte le attività gestite o controllate, e verificandone l’attuazione in modo sistematico. Questa certificazione permettere uno sviluppo sostenibile dell’intera produzione di Il Ferrone, di Il Palagio, di Cotto Impruneta e Palagio Engineering.

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