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Salute e Benessere Volontariato e società

L’assistenza sanitaria italiana non funziona senza l’aiuto del Terzo Settore

Assistenza sanitaria italiana non funziona senza aiuto del terzo settore

L’assistenza sanitaria italiana non funziona senza l’aiuto del Terzo Settore

Il 2020, lo sa chi si occupa di welfare, è il quarantaduesimo compleanno del nostro Sistema Sanitario Nazionale, che fu istituito con la legge 833 votata dal Parlamento il 23 dicembre 1978. Una scelta che dava finalmente attuazione all’articolo 32 della Costituzione (della cui entrata in vigore festeggiamo quest’anno il settantaduesimo anniversario), in cui si legge:

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

E per gli amanti del genere non è banale ricordare anche che giusto trent’anni prima, il 5 luglio 1948, mosse i primi passi il National Health Service britannico, ovvero il punto di origine dei sistemi sanitari universalistici (gratuiti e per tutti) sorto sulla scorta delle indicazioni contenute dal famoso Rapporto Social Insurance and Allied Services curato da Sir William Beveridge (economista e politico liberale) nel 1942.

Grazie a queste ricorrenze storiche ed alla Pandemia in corso, il 2020 è l’anno che si presta benissimo per interrogarsi sullo stato di “salute” dei sistemi di welfare nel loro complesso e in particolare su quello del sistema sanitario, che come noto si presenta sempre più come uno degli snodi critici più acuti dovendo coniugare l’insorgenza di nuove malattie, i bisogni crescenti di una popolazione che invecchia e le necessità di contenimento della spesa pubblica.
La riforma dei sistemi sanitari non può certamente essere considerata esclusivamente in un’ottica economica e politica. Essa va interpretata anche alla luce degli scopi stessi della medicina, soprattutto in un contesto di forte innovazione tecnologica a sostegno dei meccanismi di diagnosi e di cura.

Nelle attuali società liberal-democratiche, con i pesanti vincoli di finanza pubblica, è ancora possibile fornire beni e servizi “a tutti” sulla base dei diritti di cittadinanza, così come sono stati organizzati fino ai nostri giorni, a partire dal secondo dopoguerra del secolo scorso, i Paesi sviluppati attraverso una logica universalistica incondizionata?




La sfida dei governi si gioca sulla possibilità di salvaguardare congiuntamente autonomia individuale e sanità pubblica, esaltare la fiducia in sé e la responsabilità individuale con le virtù pubbliche quali la cooperazione e la giustizia sociale. Probabilmente il tema principale è legato alla sostenibilità di un accesso indiscriminato ai servizi sanitari a prescindere dal livello di reddito, dai tipi di patologie, dall’età del paziente, dalla qualità della vita residua, dai benefici attesi e, da ultimo ma non meno importante, dagli stili di vita individuali.
A questo problema si associa direttamente quello dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), rispetto ai quali ci si domanda se debbano essere garantiti a tutti gli individui oppure soltanto a quelli maggiormente svantaggiati in termini economici. Occorre conciliare, nella misura del possibile, i diritti e gli interessi presi separatamente e il bene degli individui considerati nel loro insieme.

I dati presentati nel 2018 (Fonte Avvenire) dall’Osservatorio Donazione Farmaci della Fondazione Banco Farmaceutico parlano di 580mila persone che si sono rivolte ai 1.800 enti caritativi capaci di far fronte a esigenze sanitarie e farmaceutiche. Si tratta di una popolazione che nello schema della sanità universalista dovrebbe risultare coperta in ogni bisogno. Tuttavia la consistenza sociologica di questa popolazione rappresenta un problema non rinviabile.

Come si risponde dunque a questa nuova emergenza sociale?

Sicuramente attività di Fundraising come quelle avviate da influencer di fama mondiale possono segnalare ed iniziare ad arginare il problema. Successive iniziative di raccolta delle donazioni mediante un’unica piattaforma dedicata come #sostieniunospedale, avviata da Italia Non Profit, possono facilitare le moltissime persone che si stanno mobilitando per sostenere il sistema sanitario duramente messo alla prova dall’emergenza Coronavirus, permettendo di trovare un elenco di Ospedali a cui donare direttamente con le campagne di raccolta fondi autorizzate dalle strutture sanitarie.

Ma passata l’emergenza saranno sostenibili e costanti queste raccolte di fondi?

Forse il passo successivo sarà quello di mettere in pratica il concetto, utilizzato spesso retoricamente da un ventennio, di “sussidiarietà” come meccanismo per il ripensamento della governance e le buone pratiche che ne sono conseguite per la creazione di sistemi integrati tra politiche pubbliche e welfare privato sociale (soprattutto nel campo delle politiche socio-assistenziali). Il sistema sanitario pubblico e quello costruito da queste realtà del mondo Non Profit, invece, spesso continuano a correre su binari paralleli.

E’ ancora possibile non riconoscere che i servizi sanitari offerti dal variegato mondo del terzo settore possono (e forse devono) essere riconosciute pienamente come parte di una complessiva offerta pubblica, specificamente rivolta alle fasce sociali più basse?

Gli anniversari di questo lungo 2020 possono essere l’occasione per provare a dare concrete risposte a questa rilevante domanda.

FONTE: confinionline.it
IMMAGINE: avvenire.it

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Comunicati

MASTER IN HOUSING SOCIALE E COLLABORATIVO: SPAZIO AL NON PROFIT ANCHE PER L’EDIZIONE 2015

Prosegue la collaborazione tra Fondazione Politecnico di Milano, POLI.design e Fondazione Cariplo: stanziate nuove borse di studio a favore degli Enti del Terzo Settore che operano in Lombardia e nelle province di Novara o VCO.

Disponibili 3 borse a parziale copertura della quota d’iscrizione al percorso completo di Master e 2 borse a parziale copertura della quota d’iscrizione ai singoli moduli tematici previsti.

Sul fronte opposto gli Enti non profit si candideranno ad ospitare 2 tirocini a fine master. In più un premio di 2.000 euro per il miglior progetto sviluppato dagli studenti.

Richiesta borse di studio: deadline 10 aprile 2015

Sito web: http://www.polidesign.net/it/housing

 

Un premio per i migliori elaborati, borse di studio per cinque corsisti candidati da enti del Terzo Settore, e la possibilità di svolgere tirocinio con organizzazioni non profit. Queste le opportunità per il terzo settore nell’edizione 2015-16 del Master, che partirà il 22 aprile, organizzato e gestito da POLI.design e supportato dalla Scuola del Design con la collaborazione della Scuola di Architettura Civile, della Scuola di Architettura e Società e della Scuola di Ingegneria Edile – Architettura del Politecnico di Milano.

Fondazione Cariplo, che riveste da tempo un ruolo di pioniere nell’ideazione, sostegno e sviluppo di iniziative di social housing, si affianca per il secondo anno ai promotori del master convinta della necessità di dare specifiche competenze agli enti non profit che operano in questo campo.

Nell’edizione 2014/15, tuttora in fase di svolgimento, il programma di azioni attivato in collaborazione con Fondazione Cariplo su proposta della Fondazione Politecnico di Milano, ha permesso di raggiungere il mondo del no profit in modo più incisivo, permettendo di centrare gli obiettivi di arricchimento e crescita che il progetto si poneva. I risultati ottenuti e il valore generato a partire dalle opportunità che si sono venute a creare, non hanno interessato solo i diretti beneficiari degli incentivi ma si sono estesi all’intero gruppo classe ed hanno alimentato occasioni di scambio e condivisione anche al di fuori del percorso formativo, gettando le basi per possibili collaborazioni future tra studenti ed organizzazioni no profit.

Considerato il bilancio estremamente positivo dell’esperienza pilota, prosegue la collaborazione per la nuova edizione, estendendo il sostegno economico anche alla frequenza dei percorsi tematici parziali previsti dal master, aperti a professionisti con necessità di formazione in ambiti specifici. Cinque le borse di studio per favorire l’accesso al programma formativo del Master in Housing Sociale e Collaborativo anche agli Enti del Terzo Settore operanti in Lombardia e nelle provincie di Novara e Verbano-Cusio-Ossola, tre per gli iscritti al percorso completo di master e due per gli studenti modulisti. Un premio di 2.000 euro al gruppo di partecipanti al Master che svilupperà, durante uno dei workshop intermedi, il progetto più promettente; 4.000 euro da destinare alle 2 migliori proposte di tirocinio provenienti da enti del terzo settore già attivi sul fronte dell’housing sociale.

Il Master, grazie a un programma innovativo e specialistico, forma figure professionali in grado di operare in modo sistemico nel processo progettuale dell’housing sociale e collaborativo attraverso competenze di design dei servizi, architettura, scienze sociali, management e finanza. Da qui nasce l’impegno congiunto tra Fondazione Cariplo e  Fondazione Politecnico di Milano per definire un sistema di incentivi in grado di facilitare la partecipazione al Master da parte di operatori del privato sociale, sempre più spesso chiamati ad assumere un ruolo attivo di supporto alle politiche di welfare nella gestione di servizi legati all’abitare. Obiettivo ulteriore delle azioni sostenute dalla Fondazione Cariplo sarà quello di diffondere competenze e favorire l’inserimento di nuove professionalità all’interno del Terzo Settore e stimolare il gruppo classe alla generazione di progetti di alta qualità.

BORSE DI STUDIO – Deadline presentazione richiesta: 10  aprile 2015

La quota di iscrizione all’edizione 2015-16 del Master (percorso completo), a carico dei 3 enti del terzo settore assegnatari della borsa di studio per i 3 propri collaboratori, è fissata a 2.000 euro, rispetto alla quota standard di euro 8.500 (iva esente); la quota di iscrizione all’edizione 2015-16 del Master (moduli singoli) per i 2 enti del terzo settore e i rispettivi operatori che saranno selezionati, è pari a 500 euro, a fronte della quota standard di euro 2.500 (iva inclusa); questo grazie al sostegno congiunto di Fondazione Cariplo e del Master stesso.

Possono fare richiesta, per i propri collaboratori, gli Enti del Terzo Settore operanti nella regione Lombardia e nelle province di Novara e VCO. Per maggiori informazioni sulle Borse di Studio, sui requisiti dei beneficiari e sui criteri di selezione consultare il Regolamento al www.polidesign.net/housing/CARIPLO.

PREMIO

Stanziamento di 2.000 euro da destinare al gruppo di studenti frequentanti, compresi gli iscritti a percorsi parziali, che elaborerà, nel corso di uno dei workshop previsti dal programma formativo, la proposta progettuale più promettente. I contenuti del lavoro ruoteranno attorno al tema della gestione sociale degli immobili e della progettazione dei servizi e saranno definiti sulla  base  di un caso concreto concordato con la Fondazione Cariplo. I lavori saranno giudicati da una commissione congiunta presieduta dalla Direzione del Master e da rappresentanti della Fondazione Cariplo.

CONTRIBUTO TIROCINIODeadline presentazione richiesta: 30 giugno 2015

Si cercano due Enti del Terzo Settore, operanti sul territorio lombardo e nelle province di Novara e VCO, che vogliono candidarsi ad ospitare partecipanti al master presso la loro realtà, per il periodo di tirocinio di 500 ore previsto a conclusione del percorso di formazione. Ai due partecipanti al Master selezionati, saranno erogati 2.000 euro ciascuno a titolo di rimborso spese. Per maggiori informazioni sulle modalità di proposta di Tirocinio consultare il Regolamento al www.polidesign.net/housing/CARIPLO

L’avvio delle lezioni è previsto per il 22 Aprile 2015.

 

Per informazioni

Ufficio Coordinamento Formazione POLI.design

tel. 02.2399.5911; e-mail: [email protected]

www.polidesign.net/housing

 

Press Contact                                                                           

Ufficio Comunicazione POLI.design

Tel. 02 2399 7201; [email protected]

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Comunicati

Convegno Nazionale TERZO SETTORE, Competenze per il Futuro: confronto con i protagonisti

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  • 28 Giugno 2012

Mercoledì 11 luglio dalle 10:00 alle 17:00 presso la nostra sede di Roma (Piazza Cavour n° 3), organizziamo il convegno “TERZO SETTORE e Competenze per il Futuro: confronto con i protagonisti”.

 

Un’occasione imperdibile per confrontarsi su alcune tendenze in atto che segneranno un diverso approccio nelle relazioni con i grant makers e nel ‘fare nonprofit’.

 

Meno ‘donatori’ e più ‘investitori’, meno finanziamenti pubblici e più Social Business, meno ‘grant seekers’ e più ‘business partners’, meno ‘attività’ e più ‘risultati’, meno ‘obiettivi’ e più ‘impatto sociale’, meno ‘onlus’ e più ‘impresa sociale’.

 

Quali nuove competenze occorreranno e quali saranno obsolete nei prossimi 10 anni?

Quali saranno le competenze ed i profili professionali più necessari?

Come cambierà il modo di progettare e fare Fundraising?

Come cambierà la managerialità nelle organizzazioni?

 

Parteciperanno alla giornata: Marco Crescenzi, Presidente ASVI, Massimo Pesci, Responsabile Marketing e Fundraising di AGIRE e Direttore del Master ASVI in FundRaising Management, Federico Marcon, Direttore ONG Don Carlo Gnocchi, Stefano Oltolini, Responsabile Ufficio progetti estero Fondazione Aiutare i Bambini, Roberto Randazzo, principale esperto italiano di finanza sociale e docente presso ASVI e Bocconi, Marco Morganti, Amministratore Delegato Banca Prossima, rappresentanti diOxfamFairtradeIdee in Rete e molti altri.

Sul versante internazionale saranno previsti collegamenti in videoconferenza con due partner ASVI: l’Asian Institute of Technology di Bangkok (Thailandia) e l’Instituto de Tecnologia Social di San Paolo (Brasile).

 

Verranno anche presentati due position paper di ASVI:

L’Impact Finance e le competenze per accedere, con Roberto Randazzo, sul tema delle nuove strategie di finanziamento per le organizzazioni nonprofit; “L’evoluzione del Fundraising e dei Fundraiser” con Massimo Pesci.

La partecipazione alla giornata è gratuita.

Per info e prenotazioni:

E-mail: [email protected]

Tel: 06 50 88 443

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