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Lievitazione naturale e grani antichi per una pizza gigante; ecco la formula vincente di “AL VICOLO PIZZA&VINO”

Food made in Sicily: l’eccellenza è servita

E dopo la pizza, nasce la “Cotoletteria”: una nuova scommessa tutta catanese

www.alvicolopizzaevino.it

 

CATANIA – «Lui è la mente creativa, io l’organizzatore». Lui è Lucio Ferlito, l’altro è Angelo Scaringi: due giovani catanesi che insieme gestiscono quello che è ormai diventato punto di ritrovo indiscusso per tutta la città etnea, “Al Vicolo Pizza&Vino”.

Una semplice chiacchierata tra amici al bar ed ecco, dopo qualche mese, la realizzazione di un progetto, che è anche un sogno. “Al Vicolo” sorge in una piccola via interna, un vicolo appunto – da cui l’idea del nome – che dà sulla centralissima via Manzoni, a due passi da piazza Stesicoro e dai resti dell’anfiteatro romano, uno dei luoghi storici più suggestivi di Catania. Dal 31 gennaio 2013 (data d’apertura) a oggi, il brand nato sotto il Vulcano è cresciuto molto: «Siamo partiti con trenta coperti all’interno più una cinquantina all’esterno – racconta Angelo – oggi contiamo oltre quattrocento clienti che ogni sera sperimentano i piatti e i vini della nostra cantina».

La coppia parte già, sin dall’inizio, con le carte vincenti: lui con la passione per il cibo e in particolare per le pizze, l’altro commerciante di professione, con il fiuto per gli affari. Ciò che però distingue “Al Vicolo” dagli altri locali è soprattutto un elemento: le dimensioni della pizza, tanto grande quanto buona. Una pizza gigante, soffice e allo stesso tempo croccante, merito della lievitazione naturale – con un tempo di riposo che va dalle 24 alle 36 ore – e della farina di alta qualità utilizzata. Tra queste la Tumminìa di Castelvetrano o Timilia, variante di grano duro conosciuto sin dagli antichi greci, prodotto pregiato da cui deriva una farina – macinata a pietra – integrale al 100% e con un basso indice di glutine. Oltre alla più conosciuta farina di Kamut, dall’alto contenuto di proteine e sali minerali, facilmente digeribile anche da chi soffre di lievi intolleranze.

Tutti gli alimenti impiegati, dai condimenti alle carni, sono a Km0, genuinamente siciliani. E anche prodotti come la Burrata pugliese o la Scottona fiorentina giungono al Vicolo attraverso una filiera di fornitori tracciati. Anche in fatto di carni “Al Vicolo” ha voluto fare la differenza lanciando la “Cotoletteria”. Dalla tradizione milanese nasce una forma riadattata di “cotoletta alla catanese”: carne di pollo, vitello o cavallo – sempre di grandi dimensioni – usata come se fosse la base di una pizza e quindi arricchita con vari condimenti. Dalla cotoletta alla margherita a quella capricciosa, ecco serviti al tavolo questi gustosissimi piatti, con carni cotte rigorosamente al forno – guai ad usare la frittura, “è troppo pesante e rovina tutto” – per mantenerne intatti i sapori.

Al Vicolo però è conosciuto anche per i suoi gustosi dolci, a partire dalla cheesecake fatta in casa, “appuntamento fisso per molti dei nostri clienti”, aggiunge ancora Angelo. Anche per i più golosi c’è l’imbarazzo della scelta, insomma, e il dolce del giorno in menù cambia sempre. Il ristorante offre poi un’ampia gamma di vini delle migliori cantine e birre artigianali, alcune delle quali provenienti dal vicino birrificio del Faro o da quello Tarì di Modica. Ottime per accompagnare una pizza altrettanto al top, conosciuta e apprezzata anche da personaggi del mondo dello spettacolo, come Anna Falchi, Enzo Iacchetti e gli attori di Centovetrine. «Ultimamente anche il famoso rapper Rocco Hunt è venuto a farci visita», racconta il ristoratore, che aggiunge pure calciatori e politici alla lista degli ospiti VIP.

Aperto sette giorni su sette, Al Vicolo si lavora costantemente fino a tarda sera grazie a una squadra di oltre 25 persone, che dal prosecco all’amaro, gestiscono i tavoli e i clienti con grande professionalità. Quella del Vicolo è però una pizza migliorata, un prodotto di qualità, vero mantra per i due gestori.

«Io sono un commerciante e sono cosciente che l’anima del commercio è la vendita – ci spiega ancora Angelo – ma per esperienza so anche che i risultati si ottengono solo con la qualità». Una pizza profondamente legata alla sua Catania, tanto da prendere i nomi delle vie più celebri: dalla classica Via Etnea (la tradizionale margherita) alla più saporita Via Biscari (arricchita con pistacchio), le pizze accontentano tutti i palati. Se è la qualità quella che premia, allora perché non esportarne la formula della “food-experience”, diffondendo il know-how, il format e la conoscenza del prodotto? C’è anche questo tra i progetti futuri del Vicolo: creare una rete di franchising in tutto il mondo, serbando però gelosamente la ricetta segreta.

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Vendesi – Palazzo Doria D’Angri a Napoli: secoli di tradizione artistica lo rendono meta imperdibile di pregevole fascino architettonico

Lo storico Palazzo Doria D’Angri è considerato una tappa artistico-culturale imperdibile racchiuso nel cuore di Napoli e situato nella zona urbana nevralgica di Piazza Sette Settembre, adiacente a Palazzo Reale, al Teatro San Carlo, alla Chiesa di Santa Chiara, alla piazza del Gesù e al secolare bar Gambrinus. È facilmente raggiungibile e ben visitabile con i suoi 1100 metri quadrati di superficie estesa, di possente e nobile sontuosità. Attualmente si presta per essere adibito a prestigiosi eventi e manifestazioni di carattere pubblico e privato come conferenze, riunioni, meeting, congressi, convention, esposizioni d’arte, allestimenti museali e cerimonie. Inoltre, è perfettamente organizzato per ospitare sedi accademiche e universitarie, caffè letterario con annessa biblioteca ed istituiti scolastici. Al suo interno sono disponibili nove ampie stanze con bagno attiguo, che offrono il massimo confort lussuoso per un alloggio all’insegna della funzionale versatilità.

Il palazzo è un simbolo ed emblema per la storia d’Italia poiché dal balcone principale del salone degli specchi, il mitico Giuseppe Garibaldi si è affacciato per proclamare l’annessione del Regno borbonico delle due Sicilie al novello Stato italiano, tracciando le fondamenta portanti della successiva evoluzione territoriale del nostro Paese. Correva il 7 Settembre 1860 e ancora oggi in questo luogo suggestivo sembrano riecheggiare tra le poderose mura le significative parole pronunciate dall’eroe dei due mondi. L’incantevole cornice è rimasta intatta nel suo folgorante scenario di magnifici affreschi e ornamenti ben conservati. Tra essi spiccano “L’allegoria dell’aurora” posta nel salone degli specchi sulla volta del boudoir in ornati di stucco d’oro zecchino, “L’allegoria con Mercurio, la Sapienza e la Poesia” al primo piano nobile e le coreografiche cariatidi di stucco.

La costruzione di aristocratico lignaggio risale al Settecento, sulla base del progetto ideativo e decorativo di nomi importanti dell’epoca del calibro di Luigi e Carlo Vanvitelli, Alessandro e Fedele Fischetti, Costantino Desiderio, Gennaro Fiore, Girolamo Starace, Francesco Longhetti, Giacinto Diano, Angelo Viva, che hanno fornito il loro esperto e autorevole contributo e sono stati coinvolti anche nella realizzazione della Reggia di Caserta, altro edificio di notevole rilevanza nel patrimonio nazionale.

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Lievitazione naturale e antichi grani per una pizza gigante. Ecco la formula vincente del “VICOLO PIZZA&VINO”

Food made in Sicily: l’eccellenza è servita

E dopo la pizza, nasce la “Cotoletteria”: una nuova scommessa tutta catanese.

CATANIA – «Lui è la mente creativa, io l’organizzatore». Lui è Lucio Ferlito, l’altro è Angelo Scaringi: due giovani catanesi che insieme gestiscono quello che è ormai diventato punto di ritrovo indiscusso per tutta la città, “Al Vicolo Pizza&Vino”. Una semplice chiacchierata tra amici al bar ed ecco, dopo qualche mese, la realizzazione di un progetto, che è anche un sogno. “Al Vicolo” sorge in una piccola via interna, un vicolo appunto – da cui l’idea del nome – che dà sulla centralissima via Manzoni, a due passi da piazza Stesicoro e dai resti dell’anfiteatro romano, uno dei luoghi storici più suggestivi di Catania. Dal 31 gennaio 2013 (data d’apertura) a oggi, il brand nato sotto il Vulcano è cresciuto molto: «Siamo partiti con trenta coperti all’interno più una cinquantina all’esterno – racconta Angelo – oggi contiamo oltre quattrocento clienti che ogni sera sperimentano i piatti e i vini della nostra cantina».

La coppia parte già, sin dall’inizio, con le carte vincenti: lui con la passione per il cibo e in particolare per le pizze, l’altro commerciante di professione, con il fiuto per gli affari. Ciò che però distingue “Al Vicolo” dagli altri locali è soprattutto un elemento: le dimensioni della pizza, tanto grande quanto buona. Una pizza gigante, soffice e allo stesso tempo croccante, merito della lievitazione naturale – con un tempo di riposo che va dalle 24 alle 36 ore – e della farina di alta qualità utilizzata. Tra queste la Tumminìa di Castelvetrano o Timilia, variante di grano duro conosciuto sin dagli antichi greci, prodotto pregiato da cui deriva una farina – macinata a pietra – integrale al 100% e con un basso indice di glutine. Oltre alla più conosciuta farina di Kamut, dall’alto contenuto di proteine e sali minerali, facilmente digeribile anche da chi soffre di lievi intolleranze.

Tutti gli alimenti impiegati, dai condimenti alle carni, sono a Km0, genuinamente siciliani. E anche prodotti come la Burrata pugliese o la Scottona fiorentina giungono al Vicolo attraverso una filiera di fornitori tracciati. Anche in fatto di carni “Al Vicolo” ha voluto fare la differenza lanciando la “Cotoletteria”. Dalla tradizione milanese nasce una forma riadattata di “cotoletta alla catanese”: carne di pollo, vitello o cavallo – sempre di grandi dimensioni – usata come se fosse la base di una pizza e quindi arricchita con vari condimenti. Dalla cotoletta alla margherita a quella capricciosa, ecco serviti al tavolo questi gustosissimi piatti, con carni cotte rigorosamente al forno – guai ad usare la frittura, “è tropo pesante e rovina tutto” – per mantenerne intatti i sapori.

Al Vicolo però è conosciuto anche per i suoi gustosi dolci, a partire dalla cheesecake fatta in casa, “appuntamento fisso per molti dei nostri clienti”, aggiunge ancora Angelo. Anche per i più golosi c’è l’imbarazzo della scelta, insomma, e il dolce del giorno in menù cambia sempre. Il ristorante offre poi un’ampia gamma di vini delle migliori cantine e birre artigianali, alcune delle quali provenienti dal vicino birrificio del Faro o da quello Tarì di Modica. Ottime per accompagnare una pizza altrettanto al top, conosciuta e apprezzata anche da personaggi del mondo dello spettacolo, come Anna Falchi, Enzo Iacchetti e gli attori di Cento vertrine. “Ultimamente anche il famoso rapper Rocco Hunt è venuto a farci visita”, racconta il ristoratore, che aggiunge pure calciatori e politici alla lista degli ospiti VIP.

Aperto sette giorni su sette, Al Vicolo si lavora costantemente fino a tarda sera grazie a una squadra di oltre 25 persone, che dal prosecco all’amaro, gestiscono i tavoli e i clienti con grande professionalità. Quella del Vicolo è però una pizza migliorata, un prodotto di qualità, vero mantra per i due gestori. “Io sono un commerciante e sono cosciente che l’anima del commercio è la vendita – ci spiega ancora Angelo – ma per esperienza so anche che i risultati si ottengono solo con la qualità”. Una pizza profondamente legata alla sua Catania, tanto da prendere i nomi delle vie più celebri: dalla classica Via Etnea (la tradizionale margherita) alla più saporita Via Biscari (arricchita con pistacchio), le pizze accontentano tutti i palati. Se è la qualità quella che premia, allora perché non esportarne la formula della “food-experience”, diffondendo il know-how, il format e la conoscenza del prodotto? C’è anche questo tra i progetti futuri del Vicolo: creare una rete di franchising in tutto il mondo, serbando però gelosamente la ricetta segreta.

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ARTE, LA SICILIA RIFLESSA NEL “VIAGGIO” DI CERAMICA E COLORI. LA COLLEZIONE PRIVATA DI GIACOMO ALESSI IN MOSTRA ALL’OUTLET VILLAGE

SICILIA OUTLET VILLAGE – Un viaggio nella Sicilia, nella sua storia e nella sua arte, nei suoi simboli e nella sua letteraria isolitudine. Un viaggio che è metafora dell’essere umano: bellissimo, grottesco, potente, rarefatto, commovente. Dove la commozione è quel moto dell’anima che all’improvviso si vede riflessa al di fuori del proprio corpo. È “Il viaggio” di Giacomo Alessi, il percorso visivo e interiore all’interno della sua collezione privata, tra le opere in terracotta di uno dei più noti ceramisti italiani, «tesoro umano vivente» secondo l’Unesco, che lo ha inserito nel Registro delle eredità immateriali siciliane.
Cinque dei suoi capolavori maiolicati – alcuni già protagonisti alla Biennale di Venezia – custoditi privatamente nella “Città della ceramica”, la sua Caltagirone, verranno esposti nella mostra d’arte che avrà luogo al Sicilia Outlet Village dal 15 marzo al 21 aprile – tutti i sabati e le domeniche, dalle 10 alle 21, con ingresso libero – e che porta il titolo “Giacomo Alessi. Il viaggio”. L’artista sarà presente al vernissage che inaugurerà la mostra, sabato 15 marzo, alle 12, nel Temporary Store che si affaccia sulla Piazza Eventi del Centro.
Il Sicilia Outlet Village, come già in passato, manifesta la propria sensibilità all’arte, quella che celebra le eccellenze della Sicilia e il suo legame con il territorio dell’isola. L’impegno del Centro si concretizza infatti in iniziative di rilievo che offrono a visitatori e turisti una ricca esperienza culturale.

Giacomo Alessi (Caltagirone, 1955) è uno dei più noti ceramisti italiani, profondo conoscitore della millenaria tradizione della terracotta calatina e italiana. Le sue opere sono state esposte in alcune delle più importanti rassegne artistiche d’Italia e del mondo, tra cui la Biennale di Venezia, e in celebri musei come il MoMA di New York. Nominato nel 2007 Cavaliere della Repubblica, è firmatario del “Manifesto delle arti applicative del nuovo secolo”. L’Unesco lo ha inserito nel libro Tesori umani viventi del Registro delle eredità immateriali siciliane.

www.siciliaoutletvillage.it | [email protected]

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Antica Gelateria del Corso, un’ispirazione artigianale di gusto e qualità.

Tradizione, attenzione alle materie prime e cura dei dettagli nel marchio storico della gelateria italiana

Milano, luglio 2013 – L’estate, si sa, è il periodo privilegiato per gustare il gelato, vera e propria passione degli italiani.
Da grandi estimatori di questo gustoso alimento, siamo sempre più critici e consapevoli delle nostre scelte alimentari, alla costante ricerca di qualità negli ingredienti e di sicurezza nei processi di lavorazione delle materie prime.
Il gelato confezionato gode, sotto questo aspetto, di maggiore affidabilità e offre maggiori garanzie di rispetto delle norme igieniche e controllo qualitativo degli ingredienti durante il processo produttivo, a tutto vantaggio della salute del consumatore.
Se poi, ai vantaggi della produzione industriale aggiungiamo un tocco di ispirazione artigianale, il sapore di latte fresco, panna, burro, uova e nocciole – per citare alcuni degli ingredienti rigorosamente italiani – lavorati insieme come nella migliore tradizione gelatiera, otteniamo il vero gelato italiano di qualità, il gelato di Antica Gelateria del Corso.

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Babette Ristorante presenta le speciali “Cene di Babette”

Una breve intervista con Marcello Barducci, proprietario di Babette Ristorante, un locale emergente situato nel cuore della Val di Chiana aretina, per l’esattezza a Brolio (Castiglion Fiorentino), e dedicato alla ristorazione di qualità. Ecco prontamente svelata qualche anticipazione sulla nuova stagione “culinaria” appena iniziata. 

La Primavera di Babette Ristorante è iniziata. Il pubblico ne aveva avuto un piccolo assaggio in occasione della spumeggiante serata della donna a tema Burlesque organizzata dal locale. Un inizio che lasciava presagire ben altri programmi, programmi che Marcello Barducci sta cominciando a svelare proprio in questi giorni.

Babette Ristorante, evidente il riferimento al film “Il Pranzo di Babette”?

Si un film che adoro e che rappresenta in maniera emblematica la mia personale passione per la cucina, per la qualità della materie prime, per l’attenzione che rivolgiamo ad ogni singolo ospite con lo scopo di vederlo alzarsi dalla nostra tavola felice e soddisfatto come i commensali del film.

Il casale che vi accoglie è in pieno stile Toscano, pietra, cotto e un bellissimo panorama a farli da contorno.

Non poteva essere diversamente. Siamo sulla sommità di una collina proprio nel cuore pulsante della Val di Chiana, vicinissimi alla bellissima Cortona. Il Restauro del Casale è stato seguito nei dettagli in modo da preservarne l’assoluta originalità. Lo abbiamo arricchito di una piscina in modo da allietare i nostri ospiti e di un ampio giardino in cui nella bella stagione organizziamo cerimonie, eventi e feste.

A quale cucina si ispira Babette Ristorante?

Alla nostra ovviamente, cercando originalità e qualità anche nei piatti più semplici e classici. Il nostro punto di partenza è senza dubbio l’eccellenza delle materie prime coniugata alla tradizione culinaria toscana, da qui parte il processo creativo nella realizzazione dei nostri piatti. Riteniamo che sia necessario riprendere il passato per accompagnarlo nel futuro. La cucina italiana non può, in alcun modo, prescindere dalla sua tradizione e dalla sua storia. Il nostro compito oggi però è quello di arricchirla, affinarla, con la tecnica, perché sia al passo con i tempi, con le esigenze nutrizionali e con il cambiamento dei gusti.

Il programma di promozione prosegue con alcune cene a tema.

Si certamente. Abbiamo pensato di creare una serie di eventi chiamati “Le Cene di Babette” con lo scopo di promuovere sia il nostro ristorante ma anche il territorio, non solo locale ma diciamo regionale. La prima, il 12 aprile, sarà dedicata al pesce, un alimento che non apparteneva alla tradizione culinaria della Val di Chiana, ma a cui, oggi, pochi palati sanno resistere. Protagonisti saranno pesci del mare Mediterraneo: prodotti eccellenti e fondamentali alla nostra sana alimentazione. La seconda, che si terrà il 20 di aprile, sarà una Cena dedicata a una delle razze bovine più antiche e rinomate d’Italia e allevata proprio nella vallata che avvolge Babette Ristorante: la Chianina. Un omaggio alla terra che ci ha accolti generosa di prodotti fantastici. Per noi un divertimento esaltarla con preparazioni tradizionali ma riviste attraverso tecniche di cottura assolutamente contemporanee. Il nostro programma di serate “speciali” non termina qua, inoltre abbiamo alcune idee importanti, che forse trasformeranno il rapporto del pubblico con il mondo della ristorazione, ma è ancora prematuro annunciarle dal momento che sono in fase di ultimazione.

 Un piatto che vorrebbe veder servito nel suo Ristorante?

Le cailles en sarcofage, sempre in onore del film “Il Pranzo di Babette”. Le quaglie hanno una carne eccellente, tenera, succulenta e digeribile, assolutamente da riscoprire. Un sogno, che spero veder realizzato, prima o poi.

Babette Ristorante                               

Casale di Brolio
Località Brolio, 74 – 52043 Castiglion Fiorentino (Arezzo) – AR – Italy
Tel. +39 0575 652054 – [email protected]

www.babetteristorante.com

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Pasta Maltagliati produce pasta secondo la tradizione

Pasta MaltagliatiIl marchio Pasta Maltagliati, una produzione industriale che coniuga innovazione e tradizione in tutti i prodotti. Le origini di questo saper fare risalgono a metà ottocento e sono giunte intatte fino ai nostri giorni grazie a Pastificio Fabianelli, che acquisendo il marchio, è riuscito a preservare la storia del Pastificio fondato da Vincenzo Maltagliati e della sua pasta, oggi apprezzata in tutto il mondo.

Pasta Maltagliati è un marchio dalla storia importante, protagonista della cultura gastronomica del paese a partire dalla metà del 1800. Da piccola realtà familiare è giunta ad essere una pasta conosciuta e amata, ai nostri giorni, a livello internazionale grazie alla qualità, alla capacità di innovazione pur nel segno della tradizione, a ingredienti semplici e genuini.

Tante cose sono cambiate nel mondo della gastronomia da quel lontano 1848. La cucina non è più esclusivamente un sistema di preparazione dei cibi, si è trasformata in una fenomeno alla moda, di costume, sempre più assimilabile ad una forma d’arte che armonizza sapori, profumi, essenze, e consistenze.

In questo contesto è cresciuto il marchio Pasta Maltagliati pur rimanendo integro nella sua essenza, legato alle sue origini, alle idee e tecniche che lo ispirarono un secolo e mezzo fa. L’innovazione rappresenta dunque un modo di progredire che porta però con sé la genuinità e l’autenticità che hanno sempre contraddistinto i prodotti Maltagliati.

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Maltagliati presenta i suoi formati di pasta. I tagliolini

Maltagliati Formati di PastaPasta Maltagliati, che fa della tradizione e della genuinità i baluardi della sua produzione, ha deciso di far conoscere le caratteristiche, la storia e gli usi dei più conosciuti formati di pasta attraverso i quali esprime tutta la sua creatività. I tagliolini.

La produzione industriale e artigianale italiana può annoverare oltre 300 formati di pasta differenti, che imprimono un carattere specifico ad ogni ricetta. Una ricchezza che fa parte della cultura culinaria del paese e con la quale i cuochi, casalinghi o professionisti, possono dare libero sfogo al loro estro in cucina.

Pasta Maltagliati, marchio inscindibilmente legato alla tradizione dei più antichi maestri pastai, promuove sin dal lontano 1848 la conoscenza del “mondo pasta” e per farlo si propone di far conoscere al pubblico i formati più conosciuti e apprezzati rivelandone la storia, gli usi e le caratteristiche essenziali. Questo percorso inizia da i Tagliolini, formato di pasta che ben si accompagna ai principali frutti che la terra dona in autunno: funghi, tartufi, carciofi, legumi.

A metà strada tra i capellini e le tagliatelle, 2-3 mm di sfoglia a sezione piatta e lunga approssimativamente quanto gli spaghetti, i tagliolini portano in tavola la delicatezza di condimenti eleganti, leggeri e pregiati. Prodotti da Pasta Maltagliati utilizzando 6 uova fresche per ogni kg di farina in modo da garantirne l’eccellente qualità e la genuinità, conosciuti anche il nome di taglierini o tajarin, senza che la loro essenza cambi in alcun modo: una pasta gustosa che cuoce in pochissimi minuti.

Rinomati ed apprezzati in tutta Italia, da Nord a Sud, tanto che  una versione è consacrata al grande compositore Giuseppe Verdi “I tagliolini all’Aida”, mentre un’altra “I Tagliolini all’astice”  viene citata come una delle appetitose ricette, che il famoso Commissario Montalbano si gusta tra le pagine dei romanzi di Camilleri

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IL DESIGN EUROPEO ENTRA NELLE CASE DEGLI OVER 65

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  • 17 Settembre 2012

Milano, 17 settembre 2012 – Le scale degli over 65 si colorano di Europa! Nasce infatti Stannah Collection, una linea di sei poltroncine montascale che richiama i colori e gli stili tipici della tradizione tessile europea.

La nuova linea è frutto della collaborazione tra le sedi Stannah italiana, francese e belga. Non a caso, i designer Stannah, assieme alla giovane stilista francese Amandine Leclerc, hanno realizzato sei fantasie che traggono ispirazione dal broccato italiano, dall’Art Deco, dall’Art Nouveau e dalla seta di Lione.

Il progetto di Stannah Collection nasce dalla volontà di Stannah, l’azienda leader nel mercato dei montascale che ha sempre considerato l’estetica dei suoi prodotti un’esigenza di primaria importanza, di prendersi cura di ogni abitazione offrendo agli over 65 dei montascale che, oltre a essere dotati di tutti i comfort e gli standard di qualità e sicurezza, siano anche gradevoli alla vista. I modelli della Stannah Collection, infatti, coniugano innovazione tecnologica e raffinatezza delle linee per potersi integrare armoniosamente con l’arredamento e lo stile di ogni casa.

Con il lancio di questa nuova collezione, Stannah intende dimostrare, ancora una volta, che anche un ausilio come il montascale può diventare un oggetto di design bello ed elegante.

Giovanni Messina, Direttore Generale Stannah Italia, dichiara: “Siamo molto fieri del risultato ottenuto grazie al quale il nostro modello di montascale Sirus, già premiato alla sua introduzione per il design innovativo, si veste di questi sei nuovi motivi e colori per soddisfare le esigenze del nostro pubblico, sempre più sensibile non solo alla qualità ma anche alla bellezza.”

Per ulteriori informazioni su Stannah Collection: www.stannahcollection.it

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VICENZI GROUP: LA TRADIZIONE DELLE CANDELINE ALL’ARENA DI VERONA

Il 10 Agosto 1913, centenario della nascita di Giuseppe Verdi, in Arena di Verona si rappresenta l’Aida in una meravigliosa atmosfera. La mancanza di eneregia elettrica o di qualsiasi altro strumento moderno porta le migliaia di spettatori presenti a partecipare alla scenografia accendendo migliaia di candeline improvvisate per poter leggere le trame sui libretti e seguire i testi. Gli spalti si accesero di una costellazione di piccole luci, uno spettacolo attorno allo spettacolo, un’atmosfera che coinvolgeva tutto l’anfiteatro.

Dopo alcuni anni, quando la tecnologia elettrica sostituisce il fascino delle candeline, la scenografia cambia, finchè Giuseppe Vicenzi, Presidente dell’omonima azienda veronese leader nel settore dolciario, decide di regalare nuovamente alla sua Verona quella suggestione di calore e luce prodotta dal fuoco. Così, da qualche anno, grazie alla sponsorizzazione dell’azienda veronese, rinasce l’ormai nota “tradizione delle candeline”, saldamente legata al nome di Vicenzi Group. Anno dopo anno, infatti, migliaia di luci sono state accese durante ogni opera lirica rappresentata, per inscenare una galassia di piccole stelle che ripercorressero la storia attraverso le emozioni.

Vicenzi Group è una realtà sempre più affermata del panorama alimentare italiano con oltre cent’anni di storia e di successi. Dalla tradizionale “Pasticceria Matilde Vicenzi” ai marchi Grisbì e Mr.Day, il Gruppo Vicenzi è oggi una realtà in continua espansione. Oggi come ieri, brand simbolo dell’Italian Fine Pastry nel mondo.

Vicenzi Group, oltre alla tradizione dolciaria, si lega alla sua città che lo porta a essere official partner della Fondazione Arena di Verona anche per questo 90° Festival Lirico 2012 e a rinnovare la suggestiva “tradizione delle candeline”.  Fiera di portare avanti una tradizione che sottolinea l’importanza dell’Opera e dell’Arena di Verona in tutto il mondo, Vicenzi Group non poteva mancare a questo evento di portata internazionale .

 

Vicenzi nasce nel 1905 a San Giovanni Lupatoto, alle porte di Verona, come piccolo laboratorio di pane, pasticceria e negozio di alimentari. A più di cent’anni di distanza, Vicenzi Group è una grande realtà, con tre importanti Brand Pasticceria Matilde Vicenzi, Grisbì e Mr.Day, e un’azienda in continua espansione, volta a consolidare la leadership nei mercati di riferimento: amaretti, savoiardi e sfoglie. Oggi i prodotti del Gruppo Vicenzi sono presenti in tutta Italia sia nella grande distribuzione sia nel canale tradizionale. Il Gruppo esporta in più di 100 Paesi del mondo tra cui Europa, USA, America del Sud, Canada, Paesi Arabi, Sud Africa, India, Cina, Australia e Giappone, diffondendo la fine pasticceria italiana nel mondo.
Tutte le immagini dei prodotti sono scaricabili dal sito www.vicenzi.it
Il catalogo è sfogliabile on-line http://catalogoprodotti.vicenzi.it

 

Novella Donelli
ufficio stampa  Jit
tel. 0459698304
Email: [email protected]
http://justintimesrl.wordpress.com

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Strada Vini e Sapori “Città Castelli e Ciliegi”. Freshnet racconta l’autenticità

Valori antichi e tradizioni fortemente legati alla propria terra. Sapori e atmosfere che caratterizzano luoghi e paesaggi. La Strada dei Vini e dei Sapori “Città Castelli e Ciliegi” è l’associazione che, nata nel 1999 come network enogastronomico, oggi rappresenta ben quindici territori, parchi regionali, ventitré associazioni e centocinquanta operatori privati. Nel cammino tra Bologna e Modena, nel viaggio tra la natura e le opere dell’uomo, l’associazione offre la possibilità di vivere e assaporare l’unicità di località ricche di storie da raccontare. Il sito in due lingue, creato da Freshnet, da sempre sostenitore dell’autenticità dei luoghi e della promozione dei territori, è la scoperta dei parchi e dei comuni che si possono visitare, con tutte le indicazioni per poter organizzare al meglio la propria gita ed è pensato per tutti quei turisti che fanno della ricerca dell’autenticità il motivo del viaggio. Ci sono infatti, ristoranti, gli agriturismi, le trattorie dove mangiare; i consigli per poter acquistare e portare via con sé non solo i ricordi, ma anche i prodotti tipici, famosi nel mondo, come l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, il Parmigiano Reggiano, i numerosi vini e salumi. Non mancano le ricette culinarie, le informazioni sugli hotel, i Bed & Breakfast e gli ostelli, oltre all’indicazione degli eventi che si svolgono nei diversi comuni associati.
www.cittacastelliciliegi.it per perdersi tra il verde e il sole, tra il ristoro e il relax, tra le colline e i borghi medievali di una splendida parte di quell’Italia che non smette mai di stupire.

Mariangela Celiberti
Ufficio stampa Freshnet

[email protected]
www.freshnet.it

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Semel in anno licet insanire!

E’ un saggio consiglio che ci è stato tramandato dai nostri progenitori latini.   Quale migliore occasione, se non il Carnevale, per dare ascolto a chi di feste se ne intendeva veramente? Pensiamo all’antica Roma, quando, cioè, si festeggiava per giorni e giorni fino allo sfinimento. Il Carnevale è senz’altro la festa più allegra dell’anno. La più attesa dai bambini, la più trasgressiva per i più grandi. Nel nostro Paese le manifestazioni “carnevalesche” imperversano colorando e risvegliando le vie di ogni città. Inutile dire che anche a livello gastronomico si hanno in Italia innumerevoli tradizioni, che rispecchiano pienamente lo spirito di tale festa. Ogni regione vanta ricette gastronomiche particolari soprattutto nel “DOLCE” si nota una singolare voglia di evasione e di trasgressione; non a caso le ricette caratteristiche, seppur con varianti minime, vedono al primo posto i dolci fritti. Un detto popolare recita che fritto è buono tutto, anche l’aria, ma è certamente lo zucchero caramellato e dorato dall’olio ad alta temperatura a trasformare anche il più semplice impasto in qualcosa di irresistibilmente stuzzicante e profumato.  
 
Il Maxistore Decò in occasione del Carnevale prepara, nel reparto panificio, dolci tipici: chiacchiere, castagnole, struffoli, zeppole e il tradizionale “Causone Napoletano”.
Nel reparto ricorrenze già si possono comprare coriandoli, cappellini, festoni, mascherine, fischietti, stelle filanti e tante altre novità.
 
Non dimentichiamo che anche a Carnevale “a tradizione ce vò ce vò Decò!”
 
Buon Carnevale a tutti!!!   
 

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Il Cotto Fatto a Mano Tradizionale impersona tutta la bellezza della tradizione

I pavimenti in Cotto Fatto a Mano Tradizionale di Il Palagio sono la risposta più coerente e di prestigio nella realizzazione di opere strettamente legate alla tradizione e in un’architettura a misura d’uomo che non accetta compromessi estetici o qualitativi. Un Materiale che incarna l’essenza del bello.

Nella sfida che vede il Cotto quotidianamente impegnato a rinnovarsi nello stile e nell’immagine, per interpretare anche le tendenze architettoniche minimaliste e di design contemporaneo, Il Palagio non dimentica tutti coloro che di questo prezioso materiale di rivestimento amano proprio la sua autenticità, il legame con la tradizione e la colorazione più tipicamente “fiorentina”.

Il Cotto Fatto a Mano di Il Palagio è la collezione che per eccellenza traspira tradizione e che richiama le più antiche lavorazioni dei maestri dell’artigianato imprunetino. Un fascino e una distinzione che si tramandano immutati da secoli e che vestono di eleganza le case di chi considera il Cotto non un semplice “pavimento” ma un materiale da vivere e da cui trarre beneficio nella quotidianità familiare.

Il Cotto Tradizionale, oltre ad essere naturale e incredibilmente durevole, è un materiale ideale per la ristrutturazione o realizzazione di antiche dimore, casali, centri storici o abitazioni “rustiche” e riesce ad esaltare lo spazio mantenendone inalterata l’originalità architettonica. Tuttavia questo prodotto dalle caratteristiche di assoluta eccellenza arriva a trasmettere eleganza e pregio anche ad ambienti moderni giocando abilmente sul contrasto tra tradizione e attualità, antichità e design.

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I pavimenti in Cotto Arrotato Tradizionale sono messaggeri di stile

Ambasciatore dell’Italia nel mondo il Cotto Tradizionale Arrotato di Il Ferrone rappresenta un modo di vivere il cotto nel rispetto della più prestigiosa tradizione. Rosso, resistente e profondamente legato territorio veste i pavimenti di distinzione e stile.

Il Cotto Tradizionale Arrotato ha un caratteristico ed omogeneo colore “rosso fiorentino” che assieme alla superficie rustica diventano gli ingredienti primari della sua personalità. È il cotto più classico, eccellente nelle sue rappresentazioni estetiche, insuperabile per resistenza e qualità. La tipica finitura bocciardata, ottenuta spazzolando la superficie a secco prima della cottura, valorizza la struttura interna, materia viva del cotto, e assicura omogeneità al suo inconfondibile colore.

Particolarità del Cotto Tradizionale Arrotato di Il Ferrone è l’ampio assortimento di formati e pezzi speciali che riescono a farsi interpreti di ogni esigenza del costruire riuscendo a dare un carattere incisivo ad ogni pavimentazione: rettangoli e quadrati di varie dimensioni che assieme ad altri caratteristici formati si adattano sia agli stili più tradizionali che a quelli più ricercati. Un prodotto che ha determinato il successo di Il Ferrone divenendone il principale ambasciatore e testimone non solo in Italia ma in tutto il mondo. Nella mission portata avanti dal marchio imprunetino si deduce un forte senso di appartenenza al territorio, un legame cresciuto e sviluppato che diventa sempre più un segno di distinzione.

In Cotto Tradizionale Arrotato si realizzano scale, corrimano, paraspigoli, cimase coprimuro o gocciolatoi. Colore e superficie di questi elementi sono gli stessi delle tipologie per pavimenti ed offrono ai progettisti soluzioni per rifiniture ed arredi complete e continuate, in un’armonia che rende la scelta di Il Ferrone ineguagliabile. La naturale e rinomata antigelività del Cotto Imprunetino rende questi elementi particolari indispensabili in esterni.

La ricerca associata allo sviluppo industriale hanno permesso di lanciare sul mercato un’ampia declinazione di formati e la produzione di tipologie a basso spessore che, grazie alla precisione e alla calibratura delle misure, permettono una posa sempre facile e veloce. La naturale plasticità della materia consente poi di arricchire il repertorio delle tipologie con numerosissimi pezzi speciali dagli impieghi più diversi sia negli interni sia negli esterni.

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Vacanze a Varese, Mendrisio e sulla Costa Fiorita del lago Maggiore in hotel con tre pacchetti proposti da Road to Wellness per rilassarsi in coppia o con la famiglia

Per una vacanza di turismo ecosostenibile in hotel nel Varesotto, nel Mendrisiotto e sul lago Maggiore il progetto Road to Wellness mette a disposizione alcune offerte per godere delle bellezze di questi territori, entrambi in strutture garantite di Chiasso. La prima,  dell’Hotel Parkhotel, è il pacchetto d’oro Relax & Natura; le altre due sono proposte dall’Hotel Serpiano: Ayurveda, per rilassarsi con massaggi e trattamenti e fare piacevoli passeggiate nella natura e Coccole a Serpiano, per trascorrere un romantico weekend in compagnia della propria metà

Le vacanze in hotel con imperdibili offerte a Varese, Mendrisio e sulla Costa Fiorita del lago Maggiore sono a portata di mano con il progetto di turismo ecosostenibile Road to Wellness – Territorio per il Benessere. Questo permette, attraverso i suoi servizi, di ammirare le bellezze naturali presenti sul territorio con passeggiate e escursioni o weekend e vacanze di lungo periodo. Fino alla fine di settembre è possibile usufruire di tre offerte che accontentano sia chi cerca il relax e la compagnia della propria famiglia, sia chi desidera passare semplicemente giorni indimenticabili con il proprio partner. I servizi del progetto Road to Wellness, nei 26 hotel e B&B che aderiscono all’iniziativa, consistono nel trasporto gratuito da e per le principali stazioni e aeroporti di arrivo e partenza; nella possibilità di noleggiare (gratuitamente) biciclette elettriche per scoprire le meraviglie della provincia di Varese, della Costa Fiorita del lago Maggiore e dei verdi vigneti del Mendrisiotto e nel noleggio, anch’esso gratuito, di un GPS Logger con il quale tracciare i percorsi nel verde della natura muovendosi in totale tranquillità e distensione.

L’offerta Pacchetto d’oro: Relax & Natura dell’Hotel Parkhotel di Chiasso (valida fino al 30 settembre 2011) consente di trascorrere il tempo nella rigenerante quiete della natura del territorio, mettendo a disposizione tre pernottamenti in camera doppia con vista panoramica sulla montagna, un trattamento di mezza pensione con ricca colazione e cena con menu a scelta, la piscina esterna riscaldata oltre ai servizi compresi nel progetto Road to Wellness.

L’Hotel Serpiano di Chiasso propone invece due interessanti pacchetti. Il primo, anch’esso valido fino al 30 settembre 2011, si chiama Ayurveda e prevede cinque pernottamenti in una camera doppia con ricca colazione a buffet e cena con scelta dei piatti, un massaggio ayurvedico Mukhabhyangam al viso di 40 minuti, un trattamento ayurvedico Shirodara di 70 minuti, un massaggio ayurvedico antistress Keralyano di 60 minuti e libero accesso al Centro Spa con piscina, idromassaggio, sauna e bagno a vapore. A disposizione ci saranno, inoltre, biciclette elettriche a pedalata assistita per andare alla scoperta del Mendrisiotto e il kit “Road to Wellness” con guide e itinerari cicloturistici consigliati.

Il secondo pacchetto, di nuovo valido fino alla fine di settembre, si chiama Coccole a Serpiano ed è dedicato a chi desidera trascorrere teneri momenti con la propria fidanzata o il proprio fidanzato. Quest’offerta propone un pernottamento in una camera romantica con ricca colazione a buffet, una cena gourmet a lume di candela presso il Ristorante Locanda Ticinese oppure sulla terrazza panoramica e un Hamman per due persone della durata 90 minuti; consente inoltre il libero accesso al Centro Spa con piscina, idromassaggio, sauna e bagno a vapore. Anche per quest’offerta sono a disposizione biciclette elettriche a pedalata assistita per scoprire il territorio del Mendrisiotto e il kit “Road to Wellness”.

http://www.roadtowellness.eu

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Italia terra di dolci tipici: un viaggio fra le tradizioni culinarie

Quanti modi esistono di festeggiare al mondo? E quanti di questi modi hanno come caratteristica principale un dolce o un piatto che in molti casi viene consumato solo in quel periodo dell’anno?

Basta pensare alle numerose feste che scandiscono l’anno da quelle diffuse e celebrate in tutto il mondo a quelle più locali che vanno a determinare le tradizioni peculiari di un luogo o di una zona. In alcuni casi i dolci tipici variano di provincia in provincia contraddistinguendo ancor di più le tradizioni locali e le peculiari colture agricole.

Esempio plateale è il Natale che praticamente varia il dolce tipico di regione in regione e di stato in stato. Per esempio in Italia immancabile sulle tavole e il panettone o il pandoro dolce di origine milanese mentre in Inghilterra molto diffuso è il Christmas pudding, a Siena tipico è il Panforte, mentre in Germania e in Scandinavia è tradizione preparare dolci e biscotti con zenzero e altre spezie. Molte altre sono poi le tradizioni locali tipiche, anche di dolci dietetici, se così si possono definire, di ogni piccolo paese che hanno magari la variazione di un singolo ingrediente ma che contribuiscono a far sentire tutti parte di qualcosa e quindi a costruire un valore comune.

Dopo il Natale, volendo seguire il corso dei mesi arriva il Carnevale che avvolge con i suoi fragranti sapori che anche per questa occasione di differenziano di zona in zona dalle frittelle alle chiacchiere, passando per la cicerchiata e altri dolci che hanno il denominatore comune della dolcezza quasi estrema visto che simbolicamente precedono un periodo di digiuno e privazione. Con la primavera arriva anche la Pasqua, con tutte le sue delizie che al contrario di quelle per il carnevale succedono al periodo di digiuno e portano con loro tutta la gioia e la fragranza insita nell’inizio della bella stagione. E anche qui molte sono le tradizioni che si possono trovare sia girando per l’Italia sia andando in qualche paese straniero. Certo la più nota nel Belpaese è di certo la colomba, ma come non citare la pizza di Pasqua di Civitavecchia o il fiadone abruzzese, la pastiera napoletana o la sarcedda pugliese?

Nel mondo poi variegate sono le tradizioni per questa festa che, magari sotto altri nomi, è celebrata in tutto il mondo, per esempio in Germania ci sono i dolci a forma di agnello, in Francia le mamme nascondono le uova di cioccolato per i bambini, mentre in Svezia è tradizione che le bambine vaghino di casa in casa con un bricco in cui gli inquilini devo inserire monetine o spiccioli di ogni genere. In Olanda è tradizione pasquale mangiare il Paasbros, un buonissimo pane ripieno di uvetta e zuccherato sulla superficie.

In Russia, nonostante la tradizione religiosa diversa, la Pasqua è un importante ricorrenza ed è rituale consumare nella mattinata un pic nic sulla tomba di un parente per poi cenare tutti insieme con un sontuoso banchetto al quale non può mancare il Pabcha, un piatto a base di quark. Noti sono invece gli hot cross buns inglese, dolci brioches che si mangiano solitamente nella serata del venerdì santo.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

promozione del turismo

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I pezzi speciali in cotto imprunetino Il Palagio: progettare i dettagli

Una tendenza sempre più diffusa che condiziona lo sviluppo e la progettazione nel mondo dei pavimenti e rivestimenti è la produzione di un’infinita varietà di pezzi speciali, formati e spessori, il tutto studiato per formare geometrie che movimentano le superfici e finiture che rendono il lavoro finale di assoluto pregio. Il Palagio offre una vasta collezione di pezzi speciali in cotto imprunetino che danno una risposta forte e decisa anche a queste nascenti esigenze.

Nella progettazione di pavimenti e rivestimenti è sempre più forte la tentazione a lasciarsi andare ad innovative ed ardite soluzioni che diventino catalizzatrici dell’attenzione dell’osservatore. Tuttavia non si deve dimenticare che la vita di un pavimento è molto più lunga di quella di abito o di un accessorio e che quindi non può essere soggetta agli stessi rapidi e repentini cambiamenti. È necessario mantenere un certo legame con una tradizione e una classicità che rendano il prodotto sempre attuale anche negli anni a venire.

La duttilità e versatilità del cotto imprunetino di Il Palagio si presta in modo esemplare a soddisfare ogni tipo di ispirazione architettonica. In questo contesto i pezzi speciali in cotto imprunetino con marchio Il Palagio rendono possibile la realizzazione di scale, corrimano, paraspigoli, cimase, coprimuro e gocciolatoi in continuità, uniformità ed armonia con le pavimentazioni, sempre prodotte dal prestigioso marchio, assicurando elevati standard di finitura.

Questa flessibilità consente ai prodotti in terracotta Il Palagio di tradurre in modo efficace un linguaggio progettuale contemporaneo, dinamico e in evoluzione continua, non limitandosi al settore delle ristrutturazioni di antichi casali, ma rendendo il cotto imprunetino adatto anche a realizzazioni di design all’avanguardia. Infatti la linea pezzi speciali di Il Palagio riesce ad assolvere a tutta una serie di necessità da quelle puramente tecniche fino a quelle estetiche e di normativa.

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Il Ferrone e la promozione Cotto “Artigiani a Mano”

In fase di ultimazione i preparativi per il lancio della promozione Cotto “Artigiani a mano” che ha come protagonista il prestigioso marchio Il Ferrone. Poche le indiscrezioni rilasciate in merito ma di sicuro si tratterà di un’occasione da non perdere, nel corso dei primi mesi del 2011, affinché le porte delle case di molti italiani si aprano al vero “cotto imprunetino”.

Un nome, Il Ferrone, che è da 40 anni sinonimo di qualità e pregio nel panorama del cotto non solo italiano ma internazionale, una promozione che vede i riflettori puntati su un articolo molto particolare che sa coniugare l’estetica e la bellezza delle lavorazioni artigianali, con le esigenze di posa che solo i prodotti industriali riescono a dare.

“Artigiani a mano” è un cotto che nulla cede in termini di pregio, eleganza e gusto estetico, evocatore di atmosfere da sogno ma al contempo estremamente durevole e solido. Un cotto che mantiene inalterata tutta la raffinatezza ed il pregio di un prodotto naturale che trae la sua forza dalla terra, dall’acqua e dal fuoco, gli elementi da cui è ancora oggi forgiato. Il suo stile si esprime anche attraverso i colori delle varianti disponibili che evidenziano ancora di più la sua versatilità e adattabilità ad ogni ambiente: colorazione rosso imprunetino per Corte Antica, rosata per Terre Chiare, Colorazione base rosso imprunetino con venature sparse tendenti al tabacco per Recupero e ocra tenue per Spoleto.

La molteplicità di formati e misure commercializzati consentono di soddisfare tutte le esigenze estetiche e di design sia degli interni che degli esterni, inoltre Il Ferrone mette a disposizione della sua clientela un formato speciale dallo spessore di soli 13mm che rende ancora più facile la posa su pavimenti già esistenti, mantenendo inalterate le sue qualità di resistenza.

A breve Il Ferrone comunicherà tutti i dettagli inerenti la promozione Cotto “Artigiani a Mano”, un’iniziativa che è in realtà un’occasione per entrare in contatto con un materiale, con una storia secolare, dalle caratteristiche tecniche e dai contenuti estetici che ne confermano validità e attualità.

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Sicilia: terra di fede e tradizione religiosa

Una delle tradizioni più sentite e più note dell’Isola siciliana è sicuramente quella religiosa che può vantare in quest’isola innumerevoli manifestazioni durante tutto l’anno ognuna ricca di fascino e cultura.
Proprio per questo, per la loro valorizzazione e crescita culturale queste manifestazioni di cultura popolare sono state oggetto di una sorta di censimento che ne ha stilato la lista delle “imperdibili” sia per scenografia ed estetica sia per importanza patronale e culturale. Sicuramente tracciando dei profili generali si può senza dubbio affermare che è la primavera la stagione in cui l’isola italiana si riempie di folklore e di colore, e di turisti nei bed and breakfast palermo, tradizione che comunque si ripropone per tutto l’anno e che non manca ogni volta di suggestionare il turista di passaggio o chi volontariamente si reca ad osservare tali avvenimenti di indubitabile valore secolare e artistico.

La Pasqua, come vuole la tradizione cristiana è il momento in cui ogni paese ed ogni via diventa teatro di processioni che coinvolgono nella maggior parte dei casi interi paesi e quartieri in una rappresentazione unica. Sicuramente la più nota tra tali manifestazioni è quella dei Misteri di Trapani, ma notevoli sono anche quelle di Marsala, sempre in provincia di Trapani, e di San Cataldo in provincia di Caltanissetta, luoghi facilmente raggiungibili da una casa vacanze san vito lo capo. La celebrazione che ha luogo a San Cataldo inizia il mercoledì Santo con la rappresentazione del Processo di Gesù e prosegue il giovedì con la rappresentazione dell’Addolorata che si reca alla tomba di Gesù. Continua poi il Venerdì con la deposizione del corpo del signore nel sepolcro e si concluede la Domenica di pasqua con la presenza degli undici giganti, i Sanpauluna, che rappresentano ognuno uno degli apostoli e che accompagnano la madonna in visita al figlio risorto.

Suggestivo è il venerdì santo a Caltanissetta dove protagoniste sono le vare, ossia gruppi di statue raffiguranti le scene della Passione del Cristo che vennero realizzati sul finire dell’Ottocento da una famiglia di artigiani e che ancor oggi rappresentano un incommensurabile patrimonio storico-culturale a disposizione del mondo e della comunità intera. Unico è anche lo spettacolo che si tiene a Pietraperzia in provincia di Enna e che è intitolato “Lu signuri di li fasci” dove il popolo in corteo diventa protagonista di un avvenimento unico nel suo genere. Tra le stradine della cittadina il corteo di gente comune sfila sostenendo un lungo palo ricoperto di stoffa bianca.

Oltre alla patrona di Palermo Santa Rosalia, che si celebra tra il 14 e il 15 luglio e che ogni anno attrae migliaia di turisti e fedeli nei bed&breakfast palermo quindi numerose sono le altre manifestazioni. Suggestiva è anche la celebrazione della patrona di Catania, Sant’Agata, che si celebra fra i primi giorni di febbraio e vede il suo apice durante le celebrazioni per la ricorrenza della Candelora. Santa Lucia patrona di Siracusa invece viene celebrata il 13 dicembre, data di culmine del suo martirio e che viene celebrata con la sfilata tra le vie cittadine dell’imponente statua di argento alta tre metri.

Nei primi giorni di luglio viene invece celebrato San Calogero, patrono di Agrigento, in una manifestazione che coinvolge l’intera provincia in riti risalenti ad antiche celebrazioni pagane. Da non perdere è invece la celebrazione della tamurrinata di San Calò che celebra il rito del pane attraverso un digiuno dei fedeli e il lancio delle forme di pane dalle finestre durante la processione stessa. Da vedere sono anche le celebrazioni dedicate a san Giuseppe a Capizzi (Messina) e a San Giacomo a luglio.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Registrazione sito

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ATMOSFERA ITALIANA PRESENTA LA LINEA DI COSMESI NATURALE

L’area dedicata alla persona “VESTILA” del sito di e-commerce ATMOSFERA ITALIANAwww.atmosferaitaliana.it – oggi si arricchisce di una nuova proposta: la linea di cosmesi naturale CLEOPATRA.

Fanno parte della linea numerosi prodotti, tra cui creme, maschere, shampoo, detergenti per il corpo ed altre soluzioni specifiche tutti a base di olio d’oliva e di latte d’asina che aiutano la pelle ad ottenere e a mantenere il giusto livello di idratazione e la stimolano nel suo naturale processo di rinnovamento.

Per detergere in maniera naturale ed efficace, la linea CLEOPATRA, propone prodotti come il Sapone Liquido, il Latte Detergente, lo Shampoo Doccia e il Sapone Intimo e creme specifiche come la Crema Viso 24h, la Crema Mani, la Crema Piedi, il Siero Antirughe, il Contorno Occhi, la Maschera Idratante; tutti cosmetici naturali molto efficaci.

Grazie ad un accordo con il Consorzio Nazionale Allevatori Latte D’Asina, il laboratorio di cosmesi artigianale ANTICHE RICETTE COSMETICHE, è il primo laboratorio in Italia ad utilizzare nella cosmesi il Latte d’Asina in sinergia con l’olio d’oliva, creando un’intera linea di prodotti ispirati e dedicati alla leggendaria CLEOPATRA.

Il latte d’asina è ricco di vitamine A, B1, B2, C, D ed E, acidi grassi, sali minerali e lisozima, un antibatterico naturale, presente in quantità estremamente superiore rispetto al latte bovino. La sua composizione lo rende un prodotto noto fin dall’antichità per le sue proprietà nutritive della pelle.

I biofenoli contenuti nell’olio d’oliva hanno la capacità di inibire il processo di ossidazione di tutte le cellule lipidiche della nostra pelle, garantendo un’azione di difesa e di protezione incomparabile.

Tutti i prodotti sono preparati selezionando attentamente le materie prime e sono poi lavorate artigianalmente in quantitativi limitati.

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ATMOSFERA ITALIANA PRESENTA NUOVE DELIZIE

atmosferaitaliana.it presenta i suoi nuovi partner: SICILIATENTAZIONI e ANTICO PEDAGGIO.

Siciliatentazioni si presenta al pubblico così, in questa maniera un po’ poetica:

“Alle pendici dell’Etna, circondata da verdi boschi, solcata da nere storiche colate, in un fantasmagorico gioco di colori e di fantastici scenari naturali, nasce ed opera “Siciliatentazioni”.

Attraverso una vasta gamma di prodotti, Siciliatentazioni vuole riscoprire, valorizzare e tramandare antiche ricette tradizionali, legate ad un passato fortemente connesso ai prodotti genuini della terra e del mare.
Le “materie prime” utilizzate da Siciliatentazioni, sono sapientemente selezionate, lavorate artigianalmente, e portano con sé tutta la genuinità, i profumi e le proprietà organolettiche tipiche della Sicilia, terra baciata dal sole e dal mare”.

I fondatori di ATMOSFERA ITALIANA, coerenti con la loro politica di selezionatori, hanno voluto conoscere personalmente Michele, titolare di Siciliatentazioni, facendo visita al suo laboratorio.

Nel corso dell’incontro, Michele ha illustrato e soprattutto fatto assaggiare le sue squisite specialità.

In evidenza, la crema al limone, la crema di mandorle, il pesto dell’Etna e il pesto al pistacchio; ma dire che questo prodotto è meglio dell’altro è praticamente impossibile!

Come non citare il paté di tonno all’arancia o dimenticare la marmellata di arance amare o le acciughe arrotolate con pomodoro?

Un consiglio: scoprite da soli cosa vi piace di più scegliendo tra le proposte del sito, qualunque cosa sceglierete, siamo certi che non rimarrete delusi.

Il giorno dopo, al rientro dalla Sicilia, i fondatori di ATMOSFERA ITALIANA hanno incontrato Mauro, titolare dell’Azienda Agricola Antico Pedaggio.

Una gita in auto di poco più di un’ ora ad Alba nelle Langhe, fino al casale ottocentesco dove una volta veniva pagato il pedaggio di ingresso alla valle, ora sede del nostro nuovo fornitore.

Marco racconta come la sua azienda, da oltre sessant’anni, coltiva frutteti e verdura, seguendone la produzione dalla potatura al raccolto, nell’assoluto rispetto della natura e di come l’uso di insetti antagonisti a quelli nocivi, utili all’agricoltura per l’impollinazione o altro, ha permesso di ridurre al minimo indispensabile l’uso dei prodotti chimici.

L’Azienda Agricola Antico Pedaggio trasforma la frutta prodotta artigianalmente, selezionando con cura le materie prime e seguendo le ricette della tradizione contadina piemontese.

La frutta in sciroppo e al vino, le salse e gli antipasti così ottenuti, mantengono tutta la fragranza e genuinità dei prodotti freschi.

Anche in questa occasione, “l’onere” è stato l’ assaggio e la degustazione di prodotti eccellenti ed anche questa volta indicare quale prodotto primeggi su altri è stata una difficoltà enorme.

Da segnalare gli squisiti peperoni ripieni con tonno e quelli ripieni d’acciuga, la bagna caoda – prodotti tipici del Piemonte – e il pesto. E che dire della frutta sciroppata o al vino di moscato?

Una vera delizia le albicocche al moscato, per il resto a voi scoprire le altre squisitezze su www.atmosferaitaliana.it

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Arredamento artigianale: personalizzazione, mobili su misura, durata nel tempo

Nell’arredamento domestico quello artigianale mantiene il suo fascino e il suo primato di durata e garanzia, compensando totalmente le più alte (ma non sempre) spese iniziali: l’arredo frutto di un lavoro artigianale, che segue ancora le tecniche e modalità tradizionali di scelta del materiale, lavorazione, finitura e lucidatura (che alcune realtà aziendali e artigianali fanno ancora, su richiesta del cliente, a tampone), garantisce cura del dettaglio e un’offerta di catalogo ampiamente diversificata, comprendendo soprattutto l’opzione, questa esclusa dalla produzione industriale, dei mobili su misura (armadi, tavoli, librerie su misura e così via).

L’arredamento artigianale è ancora oggi quello che più viene incontro al gusto e alle esigenze individuali, dando la possibilità di scegliere tra diverse linee, da quelle classiche, spesso associate al mobile artigianale in quanto tale, a quelle più moderne.

Oltre ai mobili classici, il mobilificio artigianale comprende sempre di più tendenze moderne e contemporanee di arredo: dall’arredo classico e più ricercato a quello semplice e moderno, fino all’arredamento country.

Insomma ce n’è per tutti i gusti: tra le opportunità di scelta quando si decide di arredare la propria casa con arredi artigianali c’è anche la scelta del materiale – e qui le tipologie di legno, ben più resistenti nel tempo dei truciolati industriali, si sprecano: legno massello di noce nazionale, ciliegio, rovere, satine’, noce canaletto…

Tra le tendenze dell’arredo artigianale una menzione particolare all’arte povera, soprattutto per l’arredo cucine: le credenze arte povera, con quel loro caratteristico sapore rustico che le distingue da quello delle altre cucine in legno, sono tra i mobili più gettonati quando viene il momento di arredare la cucina e darle un particolare gusto antico.

Come il classico, anche il rustico è spesso associato agli arredi artigianali: l’antico, connaturato a un arredamento che fa della tradizione una propria cifra distintiva, merita certamente un posto d’onore.

Ma il mobile artigianale comprende oggi sempre di più gli stili moderni e contemporanei: e anche per questi, a differenza della produzione industriale, ciò che una tecnica artigianale offre in aggiunta è la personalizzazione e la durata nel tempo.

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François Droulers acquisisce il Palace Hotel di Bari

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Un altro importante successo per l’imprenditore milanese

Bari, 11 novembre 2010 – François Droulers, l’imprenditore milanese che da oltre dieci anni si occupa di alcuni tra i maggiori gruppi alberghieri italiani ed internazionali, ha raggiunto un rilevante traguardo: l’acquisizione del Palace Hotel di Bari portavoce di qualità, lusso e tradizione nel mondo dell’ospitalità pugliese.

Droulers nato a Milano nel 1971, con una laurea all’European Business School e un Master in Business Administration a Londra, inizia giovanissimo a lavorare nel management alberghiero del gruppo inglese Thistle Hotels, con 100 alberghi quattro stelle, dove a 26 anni  diventa vice direttore del Thistle Hotels di Kensington.
Rientrato in Italia nel 1998, Droulers ottiene l’incarico di responsabilità per la ristrutturazione dell’albergo Villa La Massa, cinque stelle lusso alle porte di Firenze e nel 2005 viene assunto dal Domina Hotel Group per il quale negozia oltre 200 operazioni di acquisizioni alberghiere tra Italia, Europa, Russia, Medio Oriente ed India, dismette 15 alberghi e ne acquisisce con successo altri 35. Nel luglio del 2009 decide di dimettersi da tutte le cariche nel Domina Hotel Group per concentrarsi sullo sviluppo di un proprio gruppo alberghiero in Italia. Da questo momento François Droulers da vita ad una nuova sfida lavorativa, che si concretizza nel 2010 con l’acquisizione del Palace Hotel di Bari.

Come Droulers stesso dichiara: “Il Palace è solo il primo tassello di un importante disegno imprenditoriale che vede l’azienda coinvolta nell’acquisizione e nella realizzazione di una serie di alberghi in Italia in cui la qualità del servizio e il concetto di lusso accessibile, con un occhio di riguardo per i servizi congressuali, saranno le caratteristiche principali del gruppo. Per il Palace Hotel di Bari ho già iniziato un intenso programma di ristrutturazioni, che prevede oltre il rinnovo di una serie di camere, la creazione di nuove suite dotate di ogni confort e nuove tecnologie ance un importante programma di training del personale per migliorarne ancora di più il servizio”.

I lavori in programma sono già iniziati e proseguiranno per tutto il 2011 per confermare il Palace Hotel come il punto di riferimento della qualità e dell’eleganza nell’offerta alberghiera della città.
Il Palace Hotel Bari è l’albergo più grande del capoluogo pugliese con 196 camere di cui 18 Suite. L’Albergo è ubicato nel centro commerciale e culturale della città a pochi passi dalla porta d’ingresso al centro storico e a pochi minuti a piedi dalle vie dello shopping e delle attività culturali. Albergo simbolo dell’ospitalità barese esprime da sempre un esclusivo connubio di eleganza e tradizione che negli anni ha portato alla struttura fama e riconoscimenti sia in Italia sia all’estero.

Per informazioni e prenotazioni:
PALACE HOTEL, Via Francesco Lombardi,13 – 70122 Bari
Tel. 080 5216551 – Fax 080 5211499
[email protected]www.palacehotelbari.it

Ufficio Stampa:
IMAGINE COMMUNICATION
, Via G. Barzellotti, 9b – 00136 Roma
Tel. 06 39750290 – [email protected]
www.imaginecommunication.eu – italianconnections.net

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La pizza oggi fa tendenza e con lei Vesuvio il forno a legna professionale di Valoriani

La pizza è ormai riconosciuta a livello mondiale come un piatto da gourmet e con essa vengono valorizzati in Italia e nel resto del globo gli strumenti che hanno contribuito a decretarne il successo come ad esempio i forni a legna per pizza Valoriani, azienda Toscana che produce forni professionali in cotto refrattario.

Un tempo cibo popolare, la pizza è diventata quasi un oggetto di culto. Smessi i panni di piatto “povero” della tradizione italiana viene adesso investita dei più prestigiosi riconoscimenti. Sono lontani i tempi in cui nel film “Miseria e Nobiltà” il Principe della risata mangiava in piedi la pizza piegata, nella più rigorosa tradizione napoletana. Eppure le tecniche di realizzazione più apprezzate sono rimaste fino ad oggi immutate e i forni a legna, come quelli prodotti da Refrattari Valoriani di Reggello, sono co-interpreti di un successo davvero sempre più straordinario.

Da New York, metropoli che per eccellenza decreta tutte le tendenze più o meno durature che poi dilagano incontrastate per mezzo mondo, il fenomeno pizza napoletana si sta diffondendo poi per tutti gli States. Un dato che fa ben capire quanto questo piatto sia entrato profondamente nella cultura culinaria internazionale. I forni Valoriani con l’operato dell’azienda fiorentina e a quello dei suoi distributori sta conquistando sempre più ampie fette di mercato grazie a questa “nuova” moda.

Paradossalmente ciò che della pizza fa più tendenza è il suo profondo legame con la tradizione  e la sua italianità in ogni aspetto, dagli ingredienti agli strumenti utilizzati per cuocerla. La genuinità, dunque, che si traduce anche nel modo di cuocerla rigorosamente con forno a legna.

Proprio in quest’ottica il forno professionale Vesuvio di Valoriani sale agli altari non solo della cronaca gastronomica ma di tutto ciò che fa tendenza, e se la pizza finalmente sbarca anche al cinema divenendo co-protagonista di uno degli ultimi successi di Hollywood “Mangia, prega, ama”, i forni Valoriani conquistano il loro successo grazie alla dedizione con cui la famiglia Valoriani porta avanti un lavoro fatto di artigianalità e alta tecnica industriale nel realizzare dei forni al top della gamma.

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Musica classica, arte e tradizione al Romeo hotel di Napoli

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Per vivere l’emozione dei concerti al Museo Diocesano, passeggiare ammirando le bellezze del centro storico di Napoli e riscoprire la tradizione delle botteghe artigiane di San Gregorio Armeno

Napoli, 4 novembre 2010 – Il Romeo hotel di Napoli suggerisce ai suoi ospiti tre piacevoli proposte autunnali nel segno della musica, dell’arte e delle antiche tradizioni napoletane.

Per celebrare l’apertura della stagione concertistica della nuova orchestra Scarlatti al Museo Diocesano nel cuore del centro storico, a due passi dal suggestivo Duomo di Napoli, il Romeo hotel, invita i suoi ospiti a non perdere l’occasione della romantica proposta “Autunno Musicale” valida fino al 10 dicembre che include: due notti in sistemazione di lusso con accesso ad internet gratuito in modalità Wi-Fi ed una tipica sorpresa napoletana all’arrivo in camera, prima colazione a buffet, biglietti per due persone ad uno dei concerti nel cartellone del Museo Diocesano, aperitivo per due al Cristallo bar prima del concerto, trasferimento andata e ritorno in auto privata dal Romeo hotel al Museo Diocesano e dopo il concerto, una cena per due, con bevande incluse, al famoso ristorante Il Comandante del Romeo hotel con menù “I sapori d’autunno”, appositamente creato dallo chef.

Per emozionarsi tra le vie del suggestivo centro storico di Napoli, visitare le bellezze artistiche in esso conservate ed assaporare le gustose sfogliatelle nei locali del celebre caffè Gambrinus, il Romeo hotel propone “Dove il futuro incontra il passato” un’opportunità di soggiorno valida fino al 23 dicembre  che include: due notti in sistemazione di lusso con accesso ad internet gratuito in modalità Wi-Fi ed una tipica sorpresa napoletana all’arrivo in camera, prima colazione a buffet, visita del centro storico a piedi accompagnati da una guida professionista della durata di tre ore e mezza con due biglietti d’ingresso alla Cappella San Severo, con sosta allo storico caffè Gambrinus per degustare un ottimo espresso accompagnato dalla tipica Sfogliatella, al rientro, pranzo al Cristallo Bar del Romeo hotel con menù di tre portate e bevande incluse.

Da non perdere anche l’occasione: “Passeggiata al mercatino di San Gregorio Armeno” che il Romeo hotel ha ideato appositamente per tutti i suoi ospiti che desiderano visitare la via San Gregorio Armeno, famosa in tutto il mondo per la presenza delle numerose botteghe artigiane dell’arte presepiale. La soluzione Passeggiata al mercatino di San Gregorio Armeno è disponibile fino al 6 gennaio 2011 ed include: due notti in sistemazione di lusso con accesso ad internet gratuito in modalità e Wi-Fi d una tipica sorpresa napoletana all’arrivo in camera, prima colazione a buffet, visita guidata a piedi della durata di quattro ore con passeggiata al mercatino di San Gregorio Armeno, visita della chiesa di San Gregorio Armeno e dei preziosi monumenti del centro storico di Napoli, al rientro in albergo degustazione di Tè al Cristallo Bar accompagnato dalle delizie proposte dallo chef del Romeo hotel.

Il Romeo hotel, affacciato sul lungomare di Napoli di fronte al terminal crocieristico del Porto di Napoli, con una splendida vista sul golfo di Napoli e sul Vesuvio, è stato, infatti, concepito per dare risalto alla massima espressione artistica: nel creare il Romeo hotel, infatti, sono stati coinvolti i nomi più celebri del mondo dell’arte contemporanea partenopea e del design che hanno contribuito a rendere l’albergo una vera e propria galleria d’arte.

Disegnato dal celebre architetto Kenzo Tange e Associati di Tokyo, l’albergo è l’unione perfetta tra design contemporaneo e Made in Italy con gli stili classici della città: 84 camere e suite dalle caratteristiche uniche, il Cristallo Bar, il Comandante ristorante gourmet, lo Zero Sushi Bar, la Cigar Room, le sale riunioni ed eventi dotate di moderne tecnologie, il servizio accurato, rendono il Romeo hotel il luogo d’eccellenza per un soggiorno indimenticabile.

Per informazioni e prenotazioni: (prezzi a partire da € 540 per camera per due notti)

Romeo hotel, Via Cristoforo Colombo, 45 – 80133 – Napoli
Tel. (+39) 081 0175001 – [email protected]www.romeohotel.it

Ufficio Stampa
IMAGINE Communication, Via G. Barzellotti, 9b – 00136 – Roma
Tel. (+39) 06 39750290 – [email protected]
www.imaginecommunication.eu – italianconnections.net

Dipunto Studio, Corso Vittorio Emanuele, 89 – 80122 Napoli – Italia
Tel/Fax (+39) 081 0605636 – [email protected] – www.dipuntostudio.it

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Atmosfera Italiana incontra gli studenti dell’Università di Torino

L’e-commerce è ancora parente dell’EDI?

Visitando l’ultimissima generazione di e-commerce nessuno di noi percepisce quel sistema che consentiva di trasferire informazioni e documenti commerciali in formato elettronico da cui questo modello di business deriva: l’EDI (Electronic Data Interchange).

Eppure, se negli Anni Settanta non fosse nata la necessità d’avere un collegamento diretto col data base dei fornitori, automatizzando di conseguenza gli acquisti, forse l’e-commerce sarebbe ancora da inventare.

E’ un fatto che l’EDI non sia neppure quasi più parente degli e-commerce attuali, pur restando valido l’obiettivo di facilitare gli scambi commerciali.

La nuova generazione di e-commerce, interattiva e tridimensionale, più che offrire all’utente un risparmio sugli acquisti, o semplicemente promuovere prodotti, propone al consumatore uno stile di vita, una visione d’insieme.

Atmosferaitaliana.it è un e-commerce di ultimissima generazione che ha sposato questa filosofia: non più discount o supermarket ma un vero e proprio ambiente.

Per la sua innovatività il progetto Atmosfera Italiana è stato scelto per essere presentato insieme ad HiNii all’Università di Torino, presso il laboratorio di e-commerce della Facoltà di Economia.
Questo Giovedì alle ore 17 il team di Atmosfera Italiana spiegherà agli studenti le idee alla base del progetto e il percorso che ha contribuito a trasformare un’idea in una… e-idea.

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Atmosfera Italiana: il nostro tessile per la tavola

Quando abbiamo chiesto a TELAE MAGISTER, nostro fornitore per l’area tessile, di presentarsi, parlandoci della sua attività e della passione per il suo lavoro, lui ha voluto inviarci questo scritto.

Abbiamo deciso di riportarlo integralmente per lasciare intatta la sua forza espressiva, per rispettare il suo legame con la sua terra e per rinnovare a lui la stima che gli riserviamo, stima riserviamo a tutti i nostri fornitori-partner che mettono cuore e slancio nel loro fare.

“Il posto da cui veniamo è fatto di pietra ed acqua, la sua gente è forte e determinata, resistente e chiusa. Lavora, e quasi tutti lavorano nel tessile.

Le fabbriche, telerie o lanifici che siano, sono il paesaggio di un luogo che ha fatto di un mestiere un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo e che chiunque sia nato qui, coinvolto o no che fosse, ha respirato fin da bambino.

Non è quindi per pigrizia, ma per rispetto, che ci siamo rivolte al nostro territorio per cercare l’eccellenza italiana nel tessile e, nel nostro Territorio, il Biellese, abbiamo rivisitato i maestri tessitori, viste le loro produzioni di oggi ed assaporato la genuinità di un prodotto che fa parte della loro vita da secoli.

Telae magister perché ognuno dei tessuti di questa piccola collezione, dal più umile al più pregiato, arriva al terzo millennio portandosi dentro la storia di uomini e donne, il loro lavoro, le loro vittorie, le loro invenzioni, il loro progresso, le loro gioie ed il loro successo.

Perché alcune di queste tele erano strumenti di lavoro, altre raffinati manufatti di lusso, ma tutte venivano prodotte da persone che, generazione dopo generazione, hanno fatto di ciascuna delle fasi di produzione una specializzazione per ottenere da ciascuna di esse il massimo dei risultati, l’eccellenza.

Non importa se si parla di lino, lana, cashmere o cotone, l’amore con cui questi tessuti vengono prodotti è lo stesso di ieri e noi ve li proponiamo nella convinzione che nulla possa essere più moderno ed attuale di ciò che ci appartiene da sempre;”

Elena e Chiara

Vieni a conoscere TELAE MAGISTER su Atmosfera Italiana!

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Festival del Giappone a Berlino

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  • 23 Ottobre 2008

Il Giappone è un paese caratterizzato da una storia e cultura antichissime da una parte, e da un’incredibile capacità di guardare al futuro, al tecnologico, a tutto ciò che è moderno dall’altra.

Entrambe le anime del Giappone stanno riscuotendo un interesse sempre maggiore nei paesi occidentali: basta pensare ai numerosi ristoranti di sushi, ai negozi di mobili giapponesi, ma anche ai tantissimi oggetti tecnologici che usiamo ormai quotidianamente e ai manga, cartoni e videogame con cui trascorriamo spesso e volentieri il nostro tempo libero, per capire che l’interesse verso il paese del Sol Levante è in continua crescita.

Non stupisce dunque che una delle capitali europee più multiculturali e più attenta ai nuovi trend, Berlino, ormai da qualche anno si occupi di tutto ciò che riguarda la cultura e le tradizioni del Giappone organizzando un vero e proprio Festival del Giappone e mettendo a disposizione una vera struttura organizzativa anche per prenotare alberghi economici di tutta la città. L’edizione del 2008 del Festival si svolgerà dal 14 al 16 Novembre alla Postbahnhof (presso l’Ostbahnhof), un edificio recentemente restaurato che anticamente ospitava la stazione ferroviaria della posta, e che oggi si sviluppa su due piani e si compone di due club e di un tendone particolarmente animato che ospiterà circa 50 espositori e un centinaio di eventi, attirando più di 10.000 visitatori interessati a scoprire o ad approfondire la propria conoscenza della cultura nipponica.

L’evento verrà aperto da un discorso del Professor Willibald Veit, direttore del Museo d’Arte Asiatica, che introdurrà i visitatori nel paese del Sol Levante. Il calendario degli eventi che seguirà è davvero molto fitto, e nei tre giorni in cui si svolgerà il Festival i visitatori potranno scegliere tra spettacoli di danza, assaggi di piatti giapponesi, sfilate di moda e molto altro ancora, e non parteciperanno solo passivamente all’evento, anzi, avranno l’opportunità di prendere parte a workshop e seminari, e il tutto sarà compreso nel prezzo del biglietto.

Per quanto riguarda l’ambito gastronomico, anche se non molto economico ed indicato per chi frequenta campeggi a Berlino, un ruolo importante verrà giocato dal sushi, piatto ormai conosciutissimo in tutto il mondo, ma ci sarà anche molto di più: il cuoco giapponese Takao Udagawa preparerà direttamente sul posto anche udon (spaghetti di grano tenero), misu (zuppa a base di soia) e molto altro ancora, il tutto annaffiato dal tipico tè verde, da Calpico (limonata giapponese), birra giapponese e molte varietà di saké, che potrete gustare anche durante i vari appuntamenti di assaggio che si svolgeranno nei tre giorni.
Grande spazio verrà dato anche alla moda giapponese, sia tradizionale, con sfilate di kimoni, che più contemporanea, con sfilate di Hello Kitty (personaggio che ormai imperversa ovunque) ma anche con un occhio particolare al Cosplay, la pratica diffusa in Giappone di travestirsi impersonando vari personaggi, soprattutto manga e di anime. Chi si presenterà in cosplay (termine che deriva dalle parole inglese “costume”, ossia costume e “play”, ossia recitare), avrà anche uno sconto sul prezzo del biglietto.

I visitatori del Festival potranno anche approfondire la propria conoscenza della musica e della danza giapponesi, grazie alle esibizioni di cori tradizionali giapponesi, ai suonatori dei tamburi daiko e agli spettacoli di kabuki, una forma di danza-teatro tradizionale. Ci sarà spazio anche per esibizioni di samurai e per le arti marziali, dalle più famose, quali il karate e il kendo, alle meno praticate in Europa, come l’aikido, ma anche per dimostrazioni di attività di tutt’altro genere: dai massaggi shiatzu ai laboratori di origami e calligrafia, i visitatori potranno davvero immergersi completamente nella cultura giapponese.

Berlino, città multietnica e multiculturale, ospita anche quest’anno il Festival del Giappone, che attira sempre migliaia di visitatori. Se vuoi conoscere a fondo questa città dai mille volti e allo stesso tempo immergerti nella cultura orientale, prenota una delle stanze albergo Berlino economiche.

Biglietti: da 13 a 33 euro
Date: 14-16 Novembre 2008
Dove: Postbahnhof, Berlino, Germania

Distribuzione a cura di Michele De Capitani
Prima Posizione Srl – Analizzare sito

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