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Revamping “Ca’ del Bue”: richiesta la valutazione di impatto ambientale

Si è svolta sabato 11 gennaio, presso il passaggio ciclopedonale del Parco di Pontoncello, una conferenza stampa congiunta promossa dai comuni di San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo e Zevio avente ad oggetto il nuovo progetto di impianto per il trattamento dei rifiuti e produzione di bio metano a Ca’ del Bue. Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti Franco De Santi, Attilio Gastaldello e Diego Ruzza, Primi Cittadini dei comuni interessati.

Il sito di Cà del Bue è, da tempo, al centro di numerose polemiche per problematiche ambientali sollevate proprio dai tre Comuni e dalla stessa Provincia di Verona.

«Siamo soddisfatti dell’abbandono definitivo del progetto di realizzazione di un inceneritore di rifiuti. Tuttavia, anche la nuova progettualità, che prevede il trattamento dei rifiuti e la produzione di bio metano, comporta una modifica sostanziale all’A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale), e può determinare ricadute sensibili sui territori circostanti, a partire dall’aumento sostanziale del traffico veicolare pesante nei nostri Comuni e nei territori limitrofi» spiega il primo cittadino di San Martino Buon AlbergoFranco De Santi.

«Non è tutto; – continua Attilio Gastaldello, Sindaco di San Giovanni Lupatoto – dagli studi prodotti da professionisti incaricati abbiamo verificato che le analisi di progetto depositate in Regione non sono sufficienti ad escludere un aumento dell’inquinamento dovuto all’impianto produttivo di bio metano con conseguenti rischi per la salute della popolazione. E’ necessaria una maggiore chiarezza che può essere garantita soltanto dagli strumenti di valutazione ambientale che la Legge mette a disposizione»

Mercoledì 8 gennaio dunque, ciascuno dei tre Comuni ha approvato una delibera dai contenuti condivisi, mediante cui si chiede l’assoggettamento dell’intervento alla ”V.I.A” (valutazione di impatto ambientale), per far emergere le effettive condizioni di rischio per la popolazione e per il territorio.

«Oggi più che mai, le tematiche relative alla tutela ambientale sono all’ordine del giorno. Per questo motivo, abbiamo incontrato i tecnici Agsm e, dopo esserci confrontati con tutti i consiglieri presenti e le amministrazioni di San Giovanni Lupatoto e San Martino Buon Albergo, chiediamo con forza e determinazione che si avviino le indagini e gli approfondimenti necessari e obbligatori al fine di chiarire in maniera definitiva se il progetto possa avere conseguenze, anche minime, per sull’ambiente e sulla salute dei nostri concittadini» conclude Diego Ruzza, Sindaco di Zevio.

Il nuovo progetto comporta una modifica all’A.I.A. approvata con deliberazione della Regione Veneto, DGRV1143/20016. È infatti prevista la sostituzione di tutti i macchinari esistenti nonché la modifica dell’attuale ciclo di lavorazione mediante l’approntamento di un nuovo sistema di trattamento di specifiche frazioni di RSU e RSAU (con recupero di energia e vendita) in funzione dell’attuale e futura modificazione della loro composizione qualitativa e quantitativa, che porterà necessariamente ricadute sensibili nei territori circostanti. Si prevede infatti un aumento delle emissioni nelle matrici ambientali (dovute al potenziamento dei cicli di lavorazione dell’impianto) e lo stravolgimento dell’attuale impianto (produzione di FORSU fino a 40.000 tonn./anno con recupero energetico).

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Milano in movimento: car-sharing, autonoleggio o mezzi pubblici?

Milano conta oltre 1 milione di abitanti e secondo il GDCI[1], indice delle destinazioni globali più gettonate stilato da MasterCard, si prepara ad accogliere circa 7,7 milioni di visitatori entro la fine del 2016. Il modo più diffuso di girarla è utilizzando i mezzi pubblici offerti dall’ATM, che ogni anno trasporta oltre 700 milioni di passeggeri su di una superficie di 677kmq[2]. Come alternativa, a Milano cresce l’utilizzo del servizio di car-sharing. Secondo l’ultimo rapporto dell’ANIASA[3], gli iscritti erano 323.000 alla fine del 2015, un 20% in più rispetto all’anno precedente. Anche i servizi di autonoleggio a breve termine risultano in crescita: con un aumento del 5% rispetto ai valori del 2014, sale il numero di chi sceglie questa soluzione per raggiungere i punti di interesse più distanti.

Quale mezzo di trasporto conviene scegliere? Per rispondere a questa domanda, il team di www.happy-car.it ha preso in analisi i costi di car-sharing, autonoleggio a breve termine e trasporti pubblici nella città di Milano, concentrandosi su tre diversi profili utente: residenti, turisti e chi si trova in città per motivi di lavoro.

Turisti o viaggiatori d’affari: mezzi pubblici o autonoleggio?

Entro la fine del 2016, 7,7 milioni di persone visiteranno la seconda città più grande d’Italia per ammirarne architettura, storia o per attendere fiere internazionali e convention di lavoro. In arrivo da tutto il mondo, questi viaggiatori si dividono principalmente in due categorie: coloro che non escono dai confini della città, e coloro che, invece, desiderano raggiungere punti d’interesse più distanti, che sia per motivi di svago o lavoro.

Per visitare i dintorni di Milano è preferibile noleggiare un’auto, in modo tale da potersi spostare con maggiore autonomia, soprattutto se il contratto prevede un numero illimitato di chilometri percorribili. Per visitare la città invece è consigliato l’uso dei mezzi pubblici: ci si orienta più facilmente e si evitano i problemi di viabilità, resi spesso anche più complessi dalla presenza di aree a traffico limitato.

Tabella riassuntiva delle tariffe proposte dall’ATM:

Singola corsa 4 viaggi 10 viaggi Giornaliero

Bigiornaliero

Settimanale 2×6 Serale
ATM 1,50 € 6 € 13,80 € 4,50 € 8,25 € 10 € 3 €


Residenti a Milano: distanza e tempo fanno la differenza

A Milano, circa il 51%[1] dei residenti possiede un’auto. Nonostante ciò, molti fanno affidamento sui mezzi di trasporto pubblici e lasciano l’auto parcheggiata in garage, pronta all’uso per una gita nel weekend lontani dallo smog. Il rimanente 49% si trova invece di fronte ad una scelta: car-sharing o autonoleggio? La risposta dipende principalmente da tempo e distanza.

I servizi di car-sharing come Enjoy, Car2go o l’ultimo arrivato e più costoso DriveNow, prevedono una tariffa a tempo: più minuti si trascorrono in auto, più costoso sarà il viaggio. Sono disponibili anche pacchetti più convenienti nel caso si volesse utilizzare il veicolo per più tempo, ma sono limitati alle 24 ore. Quando si tratta di fare commissioni in periferia o trasportare oggetti di arredamento non troppo ingombranti, il car-sharing è l’ideale, a patto che non si esca dall’area di utilizzo indicata dai gestori del servizio (126kmq per DriveNow). Parcheggi, benzina ed assicurazione sono inclusi nel prezzo.

Il dettaglio delle attuali tariffe di car-sharing è riportato in tabella:

Iscrizione Prezzo al minuto Prezzo 24h Anticipo
DriveNow 29 €  0,31 – 0,34€ 109 €  10 – 20€
Car2go 9 € 0,24 – 0,26€ 59 € 10 €
Enjoy 0 € 0,25 – 0,35€ 60 € 0 €

Secondo le statistiche riportate dall’ANIASA, risulta che i servizi di car-sharing vengono mediamente utilizzati per effettuare spostamenti della durata di 24 minuti, ad un costo di circa 7€.

Per tratte di percorrenza più lunghe, l’autonoleggio è la scelta più appropriata. In alcuni casi, le offerte prevedono un chilometraggio illimitato all’interno del territorio nazionale a fronte di una tariffa giornaliera forfettaria. I costi di rifornimento rimangono a carico del cliente.

Nella tabella sottostante, i costi medi del noleggio su HAPPY-CAR:

A partire da Costo medio / giorno Costo medio benzina Costo medio diesel
Autonoleggio su HAPPY-CAR 4 € 20,50 € 1,40€/l 1,20€/l

Stando a quanto emerso dai dati raccolti da HAPPY-CAR, gli italiani fanno affidamento sull’autonoleggio per viaggi della durata media di 8 giorni e preferiscono destinazioni nazionali piuttosto che internazionali.

Sulla base dei dati disponibili, non emerge una chiara preferenza degli utenti per una particolare soluzione di trasporto. Il 2015 è stato un anno di ripresa per il settore automobilistico italiano, che ha registrato il numero più alto di immatricolazioni auto (+11,9%) tra tutti i Paesi dell’Unione Europea. Il Quadro di valutazione dei trasporti 2016 della Commissione Ue[2] non è però altrettanto positivo per il Bel Paese. La graduatoria è stata stilata sulla base di molteplici fattori, quali il mercato interno dei singoli Paesi, gli investimenti nelle infrastrutture, il tipo di carburante utilizzato e la soddisfazione dei clienti. Se da un lato l’Italia guadagna qualche punto nella sezione “energie rinnovabili” con la rete ferroviaria, per più del 70% elettrica, dall’altro risulta penultima in classifica per quanto riguarda la soddisfazione dei clienti, ottenendo un risultato finale di 17esima sui 28 Paesi presi in considerazione.

[1] http://www.comuni-italiani.it/015/146/statistiche/veicoli.html

[2] http://europa.eu/rapid/press-release_IP-16-3541_it.htm

[1] https://newsroom.mastercard.com/wp-content/uploads/2016/09/FINAL-Global-Destination-Cities-Index-Report.pdf

[2] http://www.atm.it/it/IlGruppo/ChiSiamo/Pagine/Numeri.aspx

[3] http://www.aniasa.it/pubblicazioni_file/Rapporto_Aniasa2015DEF1.pdf

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City car: la maneggevolezza è online

Volenti o nolenti, il rientro è arrivato: dopo il meritato riposo estivo, che ha svuotato le maggiori città italiane rendendole più “vivibili” per pedoni, ciclisti e automobilisti rimasti a casa, la quotidianità sta per riprendere con tutti i suoi pro… e contro. Se il lavoro nobilita l’uomo, infatti, raggiungere la propria sede di lavoro risulta spesso un’impresa titanica, a causa del traffico e dell’insufficienza di posteggi; criticità affrontate anche a livello comunale, con le giunte italiane impegnate a combattere la congestione e l’inquinamento delle città tramite provvedimenti quali ZTL e simili restrizioni. Quale migliore soluzione che acquistare una city car, magari scegliendola comodamente online tra i numerosi annunci di www.automobile.it?

“Praticità di guida, facilità a trovare parcheggio, bassi consumi e buona sostenibilità ambientale: questi i plus che stanno orientando gli italiani verso l’acquisto delle city car negli ultimi anni, come possiamo riscontrare dal numero sempre crescente di inserzioni di questa tipologia di veicoli sul nostro portale, ad oggi oltre 4.600, sia da parte di privati sia di concessionari” spiega Marilda Qerimi, Country Manager Italia di automobile.it.

Automobile “da città” per eccellenza è la Smart, la biposto che ha fatto della compattezza e della maneggevolezza i suoi fiori all’occhiello, anche grazie al cambio semiautomatico o automatico di serie: uscita in diverse versioni, modelli e colori, Smart esiste ora non solo in versione ForTwo, ma anche ForFour, Roadster e CrossBlade. La Smart ForTwo si attesta al 12° posto della classifica delle 50 auto più immatricolate nel mese di luglio 2012 (dati UNRAE), ed è presente in oltre 1.800 annunci su www.automobile.it, a partire da 1.500 euro per la versione usata a benzina!

Tra le altre vetture con le caratteristiche della city car si possono annoverare le “classiche” FIAT Panda, 500 e 600, la Chevrolet Matiz, le piccole asiatiche Toyota Yaris e Hyundai Atos, tutte apprezzate per la semplicità di guida, le dimensioni “mignon” e i costi contenuti. E spesso city car è anche sinonimo di attenzione alla tutela ambientale, basti pensare alle avanguardistiche elettriche come Renault Twizy e Mitsubishi i-Miev, compatte e assolutamente eco-friendly grazie all’alimentazione alternativa.

Su www.automobile.it è facile trovare l’auto più adatta alle proprie esigenze metropolitane, grazie a un’interfaccia intuitiva che permette di filtrare la ricerca per marca, modello, fascia di prezzo, anno di immatricolazione, tipo di carburante e tanti altri dettagli.

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Nuovo sito internet insegna come avviare la TUA attività online super redditizia, anche se non sai NULLA di infomarketing.

Uno dei pochi modi per guadagnare con internet eticamente e in modo sicuro è fare infomarketing, ovvero vendere online prodotti di informazione realizzati da te. E trovi qui un blog con informazioni, prodotti, strategie e articoli che ti aiutano a farlo.

Ma, anche se il prodotto ha un ruolo centrale, per avviare la tua attività non devi avere già un prodotto pronto. La prima cosa da fare infatti è trovare il tuo mercato, la fetta di persone a cui vuoi rivolgerti, e conoscerlo bene (conoscere i suoi desideri, i suoi bisogni e tutto ciò che vorrebbe trovare in un infoprodotto).

Solo a quel punto dovrai:

  • creare diversi prodotti che rispondano ai desideri del tuo mercato.
  • Costruire la tua credibilità. Perché tu sei più affidabile, cosa hai in più rispetto agli altri? Qual è la tua peculiarità? Sono tutte domande indispensabili per chi vuole farsi avanti nel mondo dell’infomarketing.
  • Cerca sempre nuovi clienti. Trova il modo per aumentare il traffico sul tuo sito e per attirare sempre nuovi clienti, più il numero crescerà più cresceranno i tuoi guadagni e la tua attività.

Tutto chiaro? Hai ancora qualche perplessità? Non sai da dove cominciare? Trovi qui tutto l’occorrente per avviare in poco tempo la tua ultra redditizia attività online.

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Porchietto, candidata alle Provinciali Torino: dare voce all’insicurezza e al disagio

Claudia Porchietto commentando i risultati del sondaggio (eseguito dall’Istituto Euromarketing di Torino) ‘Quali sono i problemi più importanti di Torino’ rivolto alla popolazione torinese, che vede la voce ‘Sicurezza’ con il 68,9% dei voti, la seconda voce ‘Traffico’ al 23,30% e la terza, ‘Disoccupazione’, soltanto al 22,10% delle preferenze, sottolinea: ”Vorrei andare oltre la lettura numerica per cercare di dare voce alla natura più profonda di questo dato che certamente non riporta unicamente ai ben noti problemi di ordine pubblico. Ci troviamo di fronte ad uno stato di disagio e di insicurezza generalizzato, dettato da una visione concentrata sul vivere alla giornata e priva di quel senso di progettualità e di fiducia che deve caratterizzare una società sana e moderna. In questo senso la politica e qui naturalmente mi tiro in ballo in prima persona, deve ridare questo ‘senso del futuro’ insieme a una positività in questo caso non identificabile con un atteggiamento leggero e poco responsabile. Le Istituzioni si devono caratterizzare con una presenza forte sul territorio, una presenza che possa essere facilmente percepita e condivisa dai cittadini: la politica deve insomma essere un punto di riferimento per chi vuole ancora parlare di futuro e pensare alla sua progettualità”.

Info: www.claudiaporchietto.it

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