Tornare ad avere una chioma folta mantenendo un effetto naturale, dopo aver provato con inutili tentativi a risolvere il problema della calvizie, oggi è possibile. I progressi specialistici hanno contribuito in maniera importante al miglioramento delle tecniche di autotrapianto di capelli. Grazie ad unità follicolari sempre più piccole, è ora possibile estrarre e trapiantare un maggior numero di capelli. Nel campo si distingue tra due tecniche, la FUT e la FUE. La principale differenza tra di loro è la metodologia di estrazione dei follicoli piliferi: nella FUT si estrae una sezione di pelle del cuoio capelluto che contiene al suo interno i follicoli capillari che saranno successivamente asportati, mentre con la FUE le singole unità follicolari sono estratte direttamente dallo scalpo. Entrambe le tecniche devono il loro nome ai piccoli gruppi di capelli presenti in natura che prelevano e che sono chiamati unità follicolari o, in maniera abbreviata, UF. Ogni unità può contenere da uno a quattro peli ed è questo che rende le nuove tecniche di autotrapianto di capelli veramente rivoluzionarie. FUE e FUT, si differenziano anche per le cicatrici lasciate nell’ “area donante”. Mentre l’estrazione via strip (FUT) lascia una sottile cicatrice lineare nella parte posteriore dello scalpo, ciò che si può vedere dopo un trapianto FUE sono delle micro cicatrici in forma di piccoli puntini. L’aspetto della cicatrice è perciò determinante in fase di scelta per i pazienti che desiderano portare un taglio molto corto anche se tecniche di sutura speciali, come quella tricofitica, permettono di ottenere una cicatrice molto poco visibile anche dopo un’estrazione FUT. Entrambe hanno ottime prospettive di successo. Non esiste, infatti, la tecnica migliore del trapianto di capelli: la decisione su quale metodo di estrazione utilizzare deve essere soppesata durante un consulto con il chirurgo della calvizie in quanto vanno presi in considerazione numerosi fattori come la qualità e la densità dei capelli esistenti ed in particolare la tipologia del capello. In poche parole, al di là di quale tecnica chirurgica si utilizzi durante ogni trapianto di capelli, FUE o FUT che sia, a fare la differenza e ad assicurare un ottimo risultato è chi lo esegue, l’esperienza del chirurgo e la sua capacità di analisi e di ascolto delle esigenze e dei desideri del paziente.
Chirurgia capillare che non si vede!
È il primo proposito della chirurgia tricologica praticata nel centro HSD: l’ autotrapianto capelli senza cicatrici evidenti. La naturalità dell’intervento, l’assenza della cicatrice sulla nuca e l’assoluta discrezione della procedura, fanno dell’autotrapianto monobulbare HSD il metodo preferito da centinaia di uomini e donne ogni anno. Avere pochi capelli in testa è un problema molto sofferto per gli uomini, ma ancor più dalle donne colpite dal diradamento (una percentuale non così limitata come potrebbe sembrare).
La calvizie è un problema che sembra a volte insormontabile a chi ha già percorso ogni strada in cerca della soluzione. Il danno più importante non è quello fisico ma riguarda la percezione che si ha della propria immagine percepita; nel momento in cui questa appare irrimediabilmente compromessa, viene pregiudicata anche la sicurezza in sé, con gravi conseguenze dal punto di vista relazionale, e quindi lavorativo e sociale in genere.
Da lungo tempo la scienza è alla ricerca del metodo che dia un risultato soddisfacente e duraturo in grado di contrastare la caduta dei capelli e restituirli nelle aree dove la calvizie ha già avuto la meglio. Con questi parametri la chirurgia tricologica ha sviluppato diverse tecniche con esiti entusiasmanti, ce le illustrano gli specialisti di HSD, centro padovano specializzato in microchirurgia tricologica di ultima generazione.
Trapianto uno a uno!
Gli interventi vengono realizzati in day surgery, ricorrendo alla sola anestesia locale accompagnata da sedazione modulata. L’ autotrapianto capelli si esegue prelevando i capelli (unità follicolari) geneticamente più forti da un’area donatrice del cuoio capelluto (in genere quella a “ferro di cavallo”, nella parte inferiore della testa, detta “corona Ippocratica) e riposizionandoli nelle aree diradate o calve.
Con la tecnica HSD a singole unità capillari i bulbi da trapiantati vengono prelevati uno a uno dall’area donatrice senza fare uso del bisturi. Nessuna escissione del cuoio capelluto. Le UF vengono inserite direttamente nella sede ricevente senza necessità di ricorrere a suture.
Non rimane nessuna cicatrice nella zona donatrice. Tale tecnica raggiunge una maggiore percentuale sopravvivenza capillare anche grazie alla ridotta manipolazione dei follicoli. Il trapianto moderno riesce inoltre ad operare lungo l’attaccatura capillare, stabilendo l’inclinazione naturale che la crescita deve avere. Al termine della seduta (la cui durata varia dalle 2 alle 3 ore) saranno trapiantati un numero sorprendente di follicoli, sufficienti nella maggioranza dei casi per un buon rinfoltimento. L’autotrapianto dei capelli ben eseguito non dovrebbe notarsi: la ricrescita deve risultare omogenea e dall’ aspetto naturale.
Prima di eseguire il trapianto bisogna sottoporre il cuoio capelluto ad analisi medica accurata per verificare la fattibilità biologica dell’ intervento . Disturbi o malattie particolari possono compromettere i risultati ottenibili. Riavere i propri capelli non è impossibile. La ricerca chirurgica e scientifica ha messo a punto tecniche efficaci di trapianto follicolare. Rispetto alle tradizionali tecniche chirurgiche, il trapianto capelli HSD è caratterizzato da minore invasività, maggiore fluidità nell’esecuzione e minore convalescenza.
Trapianto dei capelli…sì, ma su misura!
Grazie alla tecnica di micro chirurgia dei capelli, é possibile eseguire un rinfoltimento su misura , che tenga conto delle specifiche caratteristiche del candidato. L’evoluzione medica consente risultati dall’ aspetto naturale. I capelli trapiantati crescono nello stesso verso di crescita. Vedi la naturalità delle foto prima e dopo.
I vantaggio del trapianto capelli HSD
- Trapianto a singole unità follicolari
- Capelli propri
- Poco invasivo
- Nessuna cicatrice
- Minore durata chirurgica
- No rigetto
- Risultati naturali
Chirurgia estetica: migliorarsi o alterarsi ?
Il quesito è sicuramente uno di quelli destinato a non avere una risposta definitiva, certa ed unanime.
Infatti dove inizia il miglioramento del proprio aspetto ? ma soprattutto dove finisce la parte migliorativa ed inizia quindi un vero processo di “alterazione” dei connotati e non solo di quelli ?
Se si accettano le ore di palestra, o attività fisica in generale, giustificandole anche con gli occhi salutistici, più difficile “digerire” interventi chirurgici tesi a ridurre drasticamente, fino talvolta ad eliminare, un difetto fisico, o ad aumentare la gradevolezza di altre parti…
Un esempio: nel secolo scorso le dame si applicavano nei finti per dare al volto quel tocco di sex appeal che faceva girare la testa agli uomini. Ed era un semplice puntino scuro !
Adesso ci sono persone che si operano per toglierli perché antiestetici !
Chissà cosa ne pensa Cindy Crawford, la top model dal caratteristico neo al lato della bocca…
Quanto successo avrebbero ottenuto certi personaggi cinematografici e teatrali senza i loro difetti o i difetti di chi ha dato loro vita ? La giunonica Rita Hayworth adesso in passerella a Milano la scarterebbero, troppo ben di Dio !!!!!
Che dire poi di Cyrano de Bergerac senza il suo naso ? E la calvizie del Tenente Kojak ? E il Gobbo di Notre Dame ?
Torniamo ora al quesito iniziale: miglioramento o alterazione ?
Se infatti tante ore di attività fisica ci migliorano, è anche altrettanto vero che ci modificano, un bicipite allenato ha forma ben diversa da uno “normale”.
Però in questo caso viene accettato in quanto naturale conseguenza della fatica e della costanza all’allenamento, mentre un soubrette “piatta” viene criticata al suo ripresentarsi sulle scene con una bella e prosperosa terza, o quarta…o con un fondo schiena più caraibico…o con qualche chilo in meno troppo velocemente perso…
Bisogna però osservare che comunque stare meglio con se stessi, avere un rapporto col prossimo migliore non è peccato, e se una persona, indistintamente dal sesso, reputa la propria esistenza più difficile per via di un difetto mi sembra giustificabile l’intervento di chirurgia plastica, tra l’altro ora più sicuro e meno traumatico, oltre che più economico, che in passato.
Diversamente si potrebbe giudicare la voglia di rimanere giovani, di avere sempre trent’anni, grazie agli interventi antiaging che non sempre sono chirurgici, e forse proprio perché si tratta (a volte) di una semplice iniezione, (ci) si giustifica più facilmente.
Ma cosa succederebbe se un doganiere un po’ troppo zelante ci vietasse il rientro in patria in quanto la foto del passaporto non ritrae chi egli ha di fronte ?
E se per assurdo San Pietro ci “chiudesse la porta in faccia” proprio perché non è la “faccia” originale ?
Vorrei concludere con la frase alquanto poco originale de “ai posteri l’ardua sentenza”, ma probabilmente, visto il trend, un “ritocchino-scheletro nell’armadio” ce l’avranno tutti…!
Gabriele Goldoni
Uff. Relazioni col Pubblico
DermoMedical
La liposcultura? Ecco cos’è.
L’intervento di chirurgia plastica-estetica di Liposcultura è la tecnica operatoria che permette di aspirare il grasso in eccesso che si accumula in varie parti del corpo, attraverso delle cannule sottili.
La lipodistrofia è un anomalo accumulo di grasso che si concentra in varie zone del corpo, quali il ventre, l’addome (pancia), le gambe, le cosce ed i glutei.
In particolare l’accumulo di grasso in varie zone del corpo è relativo anche al sesso del paziente.
Infatti l’accumulo è maggiormente presente negli uomini nella regione del ventre, delle mammelle, e dei fianchi, invece nella donna tende a manifestarsi in prevalenza nelle ginocchia, glutei e nell’interno e nell’esterno delle cosce.
Si può ricorrere alla liposcultura addominale quando si tratta d’intervenire per ridurre l’adipe accumulato attorno e dentro la cavità ombelicale o nel punto vita ( le “ maniglie dell’amore” nei soggetti maschili).
Viene indicata la liposcultura quando si tratti di rimuovere gli eccessi di grasso presenti nelle seguenti zone del corpo: natiche, fianchi, ginocchia, cosce, addome, sotto mento, collo e guance.
Questa metodica consente di riplasmare in modo permanente le aree sopra elencate.
La liposcultura è una metodica ampiamente applicata, in continua evoluzione, tanto che ha raggiunto buoni livelli di perfezionamento. Da qui i risultati più che apprezzabili ottenuti. La procedura è certamente la più innovativa di questi anni, richiede poco tempo e nessuna fatica. Ha per obiettivo principale il rimodellamento di ogni parte del corpo, dai fianchi troppo pieni, agli addomi appesantiti, dai grossi glutei alle cosce cellulitiche.
La liposcultura non procura cicatrici evidenti. Permette di rimuovere le eccedenze di tessuto adiposo situate in varie parti del corpo. Risultati particolarmente apprezzabili si ottengono quando tessuto grasso da esportare si trova nella parte alta delle cosce, in area ventrale, sui fianchi, nella parte interna delle ginocchia e nel sottomento.
Va sottolineato che la liposcultura è una terapia chirurgica che si effettua in anestesia totale, si consiglia quindi di affidarsi a centri estetici qualificati e/o a centri medici specializzati !
Gabriele Goldoni
Uff. Rapp. col Pubblico
MedikalBeauty Club
Mail: [email protected]
Infoltimento dei capelli mediante integrazione.
La calvizie, soprattutto maschile, è un fenomeno sempre più diffuso.
L’essere umano da sempre ha cura dei capelli attribuendo ad essi una significativa importanza estetica.
A volte, la caduta dei capelli diviene causa di disagio anche interiore, psicologico. Per risolvere il problema della calvizie, oggi esistono varie metodologie in grado di offrire soluzioni apprezzabili, come per esempio l’autotrapianto ed il trapianto di capelli.
Si tratta d’interventi chirurgici consigliabili quando il tricologo capisce che, per varie cause e concause, i “trattamenti caduta capelli” di prevenzione e recupero nulla possono per favorire la ricrescita dei propri capelli.
Ma oltre al trapianto, esiste oggi un’altra metodica per l’infoltimento ?
Sì, si tratta dei capelli integrati di New Genesis, un procedimento non invasivo che non solo infoltisce, ma è bensì in grado di ridare una folta chioma di capelli veri, naturali e sani.
E’ il risultato della moderna tricologia di New Genesis che ha perfezionato la tecnica dei capelli integrati che consente di riportare tutti i capelli desiderati laddove madre natura li ha tolti, e la calvizie, totale o parziale, è ormai irreversibile, poiché i follicoli ed i bulbi piliferi non sono più vitali.
L’integrazione può avvenire in soluzione unica oppure gradatamente, secondo le preferenze del soggetto.
I capelli integrati sono capelli veri e naturali, identici a quelli propri ancora rimasti, e con questi si integrano perfettamente. Ne risulta una folta chioma, esteticamente ammirata ed invidiata, che nulla inibisce: taglio alla moda, shampoo e doccia, pratica di ogni tipo di sport, compreso nuoto e tuffi, uso di gel, e qualsiasi azione del vivere quotidiano.
In altre parole, i capelli integrati di New Genesis riportano il soggetto allo stesso stile di vita che conduceva prima della perdita dei capelli.
Gabriele Goldoni
Ufficio relazioni col pubblico
New Genesis
Tel. 059-461985
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