Le feste natalizie si avvicinano ed è tempo di fare i bilanci di fine anno. Anche quest’anno si faranno molti brindisi, ma forse saranno più salutari: alle bevande alcoliche si affiancheranno gli analcolici, infatti, il 36% degli italiani dichiara di bere una bibita rinfrescante o un succo di frutta come prima bevanda appena arriva ad una festa. Questo e altri dati sono i risultati di una ricerca promossa da trnd Italia, società di marketing specializzata nelle strategie di passaparola, che ha chiesto alla community di oltre 78.000 persone iscritte al sito trnd.it di raccontare le proprie abitudini alimentari. Il popolo del Belpaese risulta sempre più alla ricerca del benessere: quasi la totalità (90%) dichiara di stare attento a un’alimentazione sana e corretta.
“La fotografia che abbiamo scattato ci racconta un popolo amante dei piaceri della tavola che riesce a prestare la giusta attenzione alla salute e al benessere fisico. – Dichiara Mirco Fiumene direttore generale di trnd Italia – Nel carrello troviamo sempre più frutta e verdura e altri cibi prettamente biologici, una tendenza del tutto coerente con la sempre maggiore attenzione rivolta dagli italiani al loro benessere e a un corretto stile di vita.”
Ecco le principali tendenze rilevate da trnd Italia:
ITALIANI POPOLO DI SALUTISTI: “TOGLIETEMI TUTTO, MA NON IL MIO CAFFÈ” – Negli ultimi anni si è evidenziata una sempre maggiore attenzione alla salute e, soprattutto in campo di abitudini alimentari, il popolo italiano si fa sempre più esperto. Secondo i dati dell’indagine trnd Italia l’85% degli intervistati dichiara di essere ferrato in campo nutrizionale – infatti, se si parla di calorie, grassi, carboidrati, vitamine, enzimi e metabolismo, l’italiano sta diventando un vero specialista. Pensa a stare in forma – quasi l’80% dichiara di tenerci alla linea e di essere molto interessato al tema “diete” – ma soprattutto alla salute: il 45% dei moltiplicatori afferma di consumare alimenti con poche calorie o comunque a basso contenuto di colesterolo, il 24% di mangiare esclusivamente cibi senza additivi e il 10% ci tiene che si tratti di cibo prettamente biologico.
E’ risaputo che frutta e verdura sono consumate in maniera spesso ridotta sulle nostre tavole. La ricerca trnd Italia ha invece rivelato un’inversione di tendenza: la metà degli italiani (48%) dichiara di mangiare frutta tutti i giorni, il 41% di mangiarla comunque spesso. Anche per quanto riguarda la verdura il 40% afferma di consumarla quotidianamente. Un modo più semplice per assumere vitamine escogitato dal 76% degli italiani: bere succhi di frutta. Veniamo ora all’annosa questione del caffè: se faccia bene o male se lo chiedono medici e ricercatori da anni, ma di fatto l’espresso resta un piacere quotidiano irrinunciabile per il 70% degli italiani.
CUCINARE IN CASA O MANGIARE FUORI? – Chissà cosa decideranno di fare gli italiani durante le feste natalizie di quest’anno, preferiranno un cenone casalingo o essere serviti al ristorante? Secondo l’ultima indagine trnd Italia il 70% cena al ristorante almeno una volta al mese, mentre il 44% ci va per pranzo.
Per quanto riguarda i fast-food l’Italia si divide: in controtendenza alle recenti abitudini salutiste la metà del campione mangia al fast-food almeno una volta al mese, a differenza del 39% che dichiara invece di non mangiare quasi mai al fast-food. Per chi poi non vuole rinunciare al comfort di stare a casa, ma non ha voglia di prodigarsi in cucina, esiste un valido compromesso: ordinare cibo take-away. La metà del campione dice di usufruire del servizio almeno una volta al mese e solo il 32% afferma di non avvalersene mai.
UNA CURIOSITÀ: LA PIZZA SURGELATA – Si può essere bravissimi in cucina, ma a volte si è troppo stanchi per mettersi ai fornelli. Lo sa bene quasi il 40% della popolazione intervistata da trnd Italia che ammette di mangiare almeno una volta al mese la pizza surgelata, una rapida alternativa al cucinare. Tuttavia, si sta attenti a cosa si mette in tavola, infatti, il 22% degli italiani cerca una pizza buona e di prima qualità senza badare al costo: il 46% degli intervistati spende dai 2 ai 3 euro per una pizza surgelata.