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RISCOPRIRE L’EUROPA. UNO SGUARDO DALL’EST

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  • 28 Marzo 2019

Nell’imminenza delle elezioni europee il compito più urgente è “riscoprire l’Europa”. È questo il titolo che il Dipartimento di Lettere Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bergamo in collaborazione con la Fondazione Russia Cristiana ha voluto dare a un ciclo di tre incontri che si terranno in Bergamo il 22 e 29 marzo e il 5 aprile alle ore 18,00 presso la Sala Galmozzi in via Tasso, 4.

Il taglio degli incontri è particolare, poiché presenta l’Europa e la sua identità nella prospettiva che emergeva nei Paesi dell’Europa socialista.

Oggi tutti i paesi europei, sia quelli di tradizione democratica occidentale che quelli passati attraverso l’esperienza socialista, manifestano due fenomeni paralleli. Da un lato l’insoddisfazione verso una globalizzazione che sottrae alle tradizionali istituzioni nazionali i loro poteri decisionali a favore di processi di governance opachi dal punto di vista democratico. Dall’altro un nazionalismo reattivo che tende a chiudersi nella difesa di istanze identitarie.

Tuttavia, non possiamo dimenticare che le esperienze del dissenso antitotalitario tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta del Novecento, in paesi come Polonia, Urss e Cecoslovacchia hanno maturato una posizione civile e un’intelligenza politica radicalmente alternative alle ideologie e alle derive della democrazia. I protagonisti erano intellettuali e militanti per i diritti civili che si sentivano parte dell’esperienza europea e che allo stesso tempo avvertivano i rischi di una perdita delle radici che hanno reso grande tale esperienza.

 

PROGRAMMA_ venerdì 22 marzo h 18,00 – dott.ssa Anna Lia Guglielmi (Membro di GARIWO e del Comitato per il Giardino dei giusti di Varsavia), La democrazia in Europa. L’esperienza di Solidarność in Polonia

venerdì 29 marzo h 18,00 – prof. Adriano Dell’Asta (Università Cattolica del Sacro Cuore), La tentazione totalitaria in Europa. L’esperienza del dissenso sovietico

venerdì 5 aprile h 18, Sala Galmozzi – prof. Sante Maletta (Università degli studi di Bergamo), L’Europa ha un’anima? La “polis parallela” nell’esperienza cecoslovacca

 

Il progetto è finanziato nell’ambito del bando di Ateneo per iniziative di Public Engagement 2019

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Comunicati

A Bergamo l’Università on the road

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  • 18 Marzo 2019

 

3 settimane, dal 17 giugno al 7 luglio 2019, nei panni della polizia locale e degli operatori dell’112 (uno-uno-due), il Numero di emergenza Unico Europeo (NUE), per essere consapevoli dei rischi sulla strada e delle distrazioni causa ancora oggi di troppe gravi tragedie.

Un’opportunità unica nel panorama nazionale, che l’Università degli Studi di Bergamo dedica ai suoi studenti con il progetto “On The Road”: un tirocinio senza filtri, nei panni di speciali “reporter”, per vivere la “catena” del pronto intervento e dell’emergenza-urgenza con polizia locale e operatori dell’112 insieme a studenti over 18 delle scuole secondarie di secondo grado. Per candidarsi è sufficiente un click al sito www.ragazziontheroad.it.

L’ateneo bergamasco rinnova la sua collaborazione all’importante progetto educativo organizzando un incontro – aperto a tutti, in particolare agli studenti – in programma giovedì 14 marzo dalle 10.30 alle 12 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo (Piazzale Sant’Agostino, 2).

Nel corso della mattinata interverranno il Rettore Remo Morzenti Pellegrini, autorità, istituzioni, enti e numerose realtà che supportano e collaborano al progetto promosso dall’associazione socio-educativa “Ragazzi On The Road”. Tutti uniti per un unico scopo: prevenire attraverso uno “schianto con la realtà” che renda più consapevoli i giovani dei pericoli della strada e delle distrazioni sempre più crescenti, e causa purtroppo di tragedie, al volante. All’incontro di giovedì 14 marzo, promosso con il sostegno di UBI Banca, si terrà la presentazione del “Tirocinio d’Eccellenza” di “On The Road” attraverso racconti e testimonianze dei “Reporter On The Road”: universitari che hanno affiancato i “Ragazzi On The Road” (gli studenti over 18 provenienti dalle scuole) vivendo come loro in prima persona l’esperienza a fianco di polizia locale e operatori dell’112 al fine di comprendere la realtà testimoniando le attività dei giovani protagonisti.

L’obiettivo del progetto – che dal prossimo 17 giugno al 7 luglio giungerà alla sua 12esima edizione – è infatti quello di far conoscere e sperimentare di persona, sul campo, le attività nei panni delle realtà istituzionali e locali operanti negli ambiti della prevenzione, sicurezza, tutela, ausilio, soccorso urgenza ed emergenza.

L’attività, che ha riscosso crescente interesse espandendosi grazie anche al sostegno di Regione Lombardia nella provincia di Bergamo e in quelle limitrofe, ha portato nel 2017 alla costituzione di una Rete di Scuole sul territorio che ha avuto riconoscimento dal M.I.U.R. L’iniziativa, una sorta di Educazione Civica e alla Legalità imparata direttamente sul campo, vede anche i “Ragazzi On The Road” testimonial, tra i giovani, del Numero Unico d’Emergenza 112 e dell’App salvavita Where ARE U. Le esperienze degli studenti, sempre documentate nel rispetto della privacy dai “Reporter On The Road” dell’Università degli Studi di Bergamo, viaggeranno sui canali social e sul sito www.ragazziontheroad.it dov’è possibile candidarsi per l’esperienza.

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Eventi Scienza e Tecnologia

Il Robot come prodotto e i modelli di responsabilità

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  • 28 Febbraio 2019

Il ciclo di incontri Noi e i robot. Scenari possibili per una nuova società, promosso da Università di Bergamo e Fondazione A.J. Zaninoni,  avrà il suo ulteriore approfondimento 7 marzo alle ore 18 nell’Aula Galeotti del Campus Giuridico Economico dell’Università degli Studi di Bergamo, in via Caniana 2, Bergamo.

L’ospite dell’evento sarà Andrea Bertolini, ricercatore della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, che interverrà con la sua relazione “Il Robot come prodotto e i modelli di responsabilità”.

L’incontro sarà aperto da Annalisa Cristini, direttrice del CESC – Centro sulle dinamiche economiche, sociali e della cooperazione – dell’Università di Bergamo, e da Pia Locatelli, presidente della Fondazione A.J. Zaninoni. L’intervento sarà introdotto da Roberto Pucella, professore ordinario del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bergamo.
L’approfondimento precedente, con relatore Pietro Ichino, ha esaminato l’impatto dell’evoluzione tecnologica e il mutamento delle facoltà cognitive nel mercato del lavoro.

Il convegno iniziale, con keynote speaker Roberto Cingolani, aveva affrontato il tema  del rapporto tra esseri umani e macchine intelligenti.

 

Per informazioni:

CESC- [email protected]

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Comunicati Eventi

Dentro l’Autismo: diritto al futuro

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  • 18 Febbraio 2019

 

Lunedì 18 febbraio 2019 dalle 14 alle 17,30 nella sala conferenze di piazzale Sant’Agostino 2 (aula 5) il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università degli Studi di Bergamo ospita il Convegno “Dentro l’Autismo: diritto al futuro. Dall’esperienza formativa alla consapevolezza critica”, organizzato dalla Fondazione Angelo Custode Onlus in collaborazione con l’A.F.P. Patronato San Vincenzo e la Cooperativa Sociale “Città del sole”.

 

Il convegno costituisce la conclusione di una serie di attività formative che si sono svolte sul territorio, avviate nello scorso aprile da un’analoga iniziativa pubblica organizzata da Ats Bergamo – “Dentro l’Autismo: Solide consapevolezze e nuove frontiere” – per sollecitare il dibattito sul tema dell’azione educativa e riabilitativa e per sostenere la formazione degli operatori nel settore. L’iniziativa intende condividere i frutti di questa esperienza, rendendoli disponibili per una riflessione comune sul futuro dell’intervento educativo e dei servizi.

 

Il contributo dell’Università – spiega Serenella Besio, docente di pedagogia speciale del corso di Scienze Umane e Sociali Dipartimento di Scienze Umane e Sociali – sarà volto da una parte a portare nel dibattito i dati e gli esiti della ricerca scientifica internazionale sul tema, dall’altra a sollecitare un’analisi critica e dialogica con gli operatori intorno ai risultati ottenuti nell’ambito delle esperienze formative, indirizzando lo sguardo verso nuove architetture della progettualità educativa, ampliando lo sguardo alle comunità e all’arco della vita”.

 

Che cosa si intende oggi con ricerca validata scientificamente o empiricamente? In che modo essa riguarda l’autismo? Quali sono secondo la lettura scientifica i rapporti fra i modelli di intervento più diffusi e quali i criteri per definire i modelli completi, che affrontino tutte le aree dello sviluppo e adottino una progettazione per la vita? Queste le domande a cui si risponderà in seno al confronto fra esperienze formative e risultati della ricerca, un’opportunità per condividere prospettive di intervento e di riflessione teorica per il futuro.

 

I destinatari del convegno sono operatori educativi, sociali, sanitari (educatori psicologi, infermieri, terapisti della riabilitazione ecc..), insegnanti, genitori, familiari e tutori di persone autistiche.

 

Per informazioni: [email protected]

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Ultimi giorni per iscriversi ai corsi di lingua e cultura italiana per stranieri

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  • 15 Febbraio 2019

Ancora pochi giorni per iscriversi ai corsi di lingua e cultura italiana per stranieri, organizzati dal CIS – Centro di Italiano per Stranieri dell’Università degli studi di Bergamo.

Le lezioni, rivolte sia a studenti iscritti all’Università degli studi di Bergamo, sia a residenti nel territorio di Bergamo, si svolgeranno dal 18 febbraio al 17 maggio 2019 presso la sede di via Pignolo.

Il primo giorno gli studenti svolgeranno un test d’ingresso (dalle 9.00 alle 11.00 presso la sede Universitaria di via Pignolo), finalizzato alla suddivisione in 10 gruppi classe.

I corsi:

  • Corso generale non intensivo di due lezioni settimanali di due ore ciascuna, nel pomeriggio; i livelli sono 6 da A1 a C1 – da principiante ad avanzato;

2) Corso di linguaggio economico di due ore settimanali per chi ha già una discreta conoscenza della lingua comune (dal livello B2 – post-intermedio- in poi);

3) Corso di scrittura di due ore settimanali per chi ha già una discreta conoscenza dell’italiano, ma non ha mai/ o poco esercitato l’abilità di scrittura (dal livello B2 –post-intermedio – in poi);

4) Corso di cultura di due ore settimanali per chi ha già una discreta conoscenza della lingua comune (dal livello B1 – pre-intermedio- in poi) e vuole apprendere aspetti della cultura italiana moderna e contemporanea.

5)  Corso Saper argomentare” di due ore settimanali; il corso è indicato per stranieri che abbiano già una competenza avanzata in italiano e vogliano potenziare la capacità:

  • di sostenere le proprie opinioni in modo chiaro e persuasivo su temi di cultura e attualità;
  • di esporre oralmente e per iscritto in modo articolato argomenti di studio e lavoro;
  • di usare un italiano appropriato alle situazioni formali e ai diversi ambiti disciplinari

Da marzo gli iscritti ai corsi potranno partecipare gratuitamente a cinque incontri di “Parliamo di cinema” per potenziare l’abilità di comprendere la lingua e la cultura contemporanea.

Tutti i corsi includono anche l’utilizzo gratuito di un percorso on-line delle abilità linguistiche suddivise per livelli di competenza (con accesso personale e riservato).

 

Per ulteriori informazioni:

Segreteria CIS (lunedì e mercoledì 9.00-12.00; martedì, mercoledì e giovedì 14.00-16.30)

Centro Competenza Lingue – Università di Bergamo – Via Salvecchio, 19 Ufficio 31

Tel. 035-2052407

fax 035-2052771

e-mail: [email protected]

www.unibg.it

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Letture dei classici all’Università degli Studi di Bergamo

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  • 12 Febbraio 2019

Al via da oggi, martedì 12 febbraio, la seconda edizione di “Letture dei classici”, l’iniziativa a cura dei docenti del dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere dell’Università degli studi di Bergamo, che vuole presentare a professori e studenti delle scuole superiori, ma anche ad appassionati e curiosi, un’opera per ciascuna delle letterature euro-americane e orientali insegnate all’ateneo bergamasco.

Dieci incontri gratuiti e a libero accesso, come da programma consultabile sul sito dell’università www.unibg.it.

Primo appuntamento martedì 12 febbraio alle ore 17 presso l’Ateneo di scienze, lettere e arti di via Torquato Tasso 4 a Bergamo con la “Fedra” di Jean Racine. Fabio Scotto, professore ordinario dell’Università degli studi di Bergamo, prende in esame la celebre tragedia francese la cui protagonista Fedra, matrigna incestuosa, sentendosi rifiutata dal figliastro Ippolito, ne causa la morte per maledizione del padre Teseo, prima di confessare le sue colpe e morire suicida. Dramma della colpa e del desiderio, il testo è un mirabile esempio di stile e forza drammatica che verrà analizzato avvalendosi della critica sociologica (Goldmann), strutturale (Barthes) e psicanalitica (Orlando) al fine di mostrarne la modernità nella rappresentazione del represso e della costante tensione tra Eros e Thanatos, pulsione di vita e pulsione di morte.

Prossimi incontri, ospitati in spazi diversi della città, le letture di Zorrilla, Pinter, Zeami Motokiyo, Goldoni, Williams, Tawfiq al-Hakim, Èhecov, Ma Zhiyuan e Büchner.

 

Coordina: Luca Bani, professore associato del dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere dell’Università degli studi di Bergamo [email protected]

 

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L’evoluzione del Servizio Sociosanitario Lombardo

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  • 12 Febbraio 2019

Quali sono le competenze richieste a un Coordinatore delle professioni sanitarie e sociosanitarie? Quale sarà il futuro di questa importante funzione? Quali gli strumenti che consentono a questa figura manageriale di svolgere correttamente la sua strategica funzione? Questi e molti altri sono i temi di cui discuterà venerdì 15 febbraio presso l’Aula Galeotti della sede dell’Università degli Studi di Bergamo in via dei Caniana in occasione del convegno dedicato al ruolo del Coordinatore delle professioni sanitarie e sociali alla luce dell’evoluzione del Servizio Sociosanitario Lombardo. La partecipazione è libera previa iscrizione da effettuarsi sul portale web dell’Università di Bergamo (Sezione News ed Eventi).

Durante i lavori, aperti alle 9.30 da Edoardo Ezio Della Torre, Direttore SDM, Angelo Renoldi, Direttore del Master e Chiara Casadio, Coordinatore del Master e che vedono l’intervento di Massimo Giupponi, Direttore Generale ATS Bergamo e Annalisa Pennini, Direttore scientifico Format, saranno presentati i risultati emersi dalla ricerca guidata da Gaia Bassani, Professore a contratto dell’Università degli Studi di Bergamo, e da Iorio Riva, Sociologo ATS Bergamo.

In due anni, sono stati intervistati circa 200 coordinatori, analizzando l’impatto sui mutamenti organizzativi e professionali a tre anni dall’entrata in vigore della Riforma regionale. Tra le prime evidenze emerse si riscontra una sempre maggiore adesione delle Organizzazioni ai princìpi imposti dalla Riforma, a partire da una visione sistemica per la presa in carico, la continuità assistenziale delle cronicità e delle fragilità e una indispensabile integrazione tra gli interventi sanitari sociosanitari e sociali.

Sfide che impongono riflessioni accurate e che coinvolgono, in primis, la funzione di raccordo e di regia delle figure che coordinano i servizi e gli interventi. Una funzione professionale per cui SdMSchool of Management dell’Università degli Studi di Bergamo organizza il Master di I° livello “Management delle professioni sanitarie e sociosanitarie. Coordinamento e organizzazione dei servizi ospedalieri domiciliari e territoriali”, già alla sua decima edizione con oltre 300 coordinatori formati.

 

 

PROGRAMMA DEL CONVEGNO

ore 9,30 Apertura dei lavori

Edoardo Ezio Della Torre – Direttore SDM

Angelo Renoldi – Direttore del Master

Chiara Casadio – Coordinatore del Master

ore 10,00 Presentazione degli esiti della ricerca sull’attività e le competenze del Coordinatore alla luce della Legge Regionale 23/2015

Gaia Bassani – Professore a contratto dell’Università degli Studi di Bergamo

Iorio Riva – Dirigente Sociologo ATS Bergamo

ore 10,30 La sfida dell’integrazione sociosanitaria

Massimo Giupponi – Direttore Generale ATS Bergamo

ore 11,00 Evoluzione della figura del coordinatore: funzioni di management e di leadership fra passato, presente e futuro

Annalisa Pennini – Direttore scientifico Format

ore 12,30 Chiusura lavori

Chiara Casadio – Coordinatore del Master

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Uno sguardo sull’Europa: ciclo di incontri in UniBg

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  • 26 Gennaio 2019

L’Europa è un’entità che da tempo condiziona la vita quotidiana e l’orizzonte ideale di tutti: disciplina la produzione e la commercializzazione di moltissimi beni e servizi, offre stimoli e vantaggi nell’ambito sociale ed economico, esige rigore di bilancio e rispetto della concorrenza, funge da termine di paragone per gli obiettivi e le rivendicazioni coltivati nel nostro Paese, suscita speranze o provoca frustrazioni e timori.

Riguardo ad una realtà così complessa, per essere cittadini consapevoli, occorre conoscere i fatti in modo preciso e costruirsi un’opinione.

Con l’intento di informare e stimolare riflessioni, Il dipartimento di giurisprudenza dell’Università degli studi di Bergamo organizza, con il sostegno di Movimento Federalista Europeo, Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale e Unione dei Giuristi Cattolici Italiani, “Uno sguardo sull’Europa”, un ciclo di 3 incontri gratuiti rivolti a studenti e cittadini.

Il primo appuntamento, dal titolo “Esiste una società europea e quale futuro la attende?”, si tiene mercoledì 6 febbraio alle 17 presso l’Aula 15 della sede universitaria di via dei Caniana a Bergamo. Relatore dell’incontro è il professore di sociologia dell’organizzazione dell’ateneo, Marco Marzano.

Per informazioni: www.unibg.it

Prossimi incontri:

  • mercoledì 27 febbraio “L’Europa in costruzione: dalle Comunità Europee all’Unione Europea”, prof. Federico Mazzei
  • mercoledì 12 marzo “Chi comanda in Europa?”, prof. Stefano Bastianon
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Nasce il Competence Center da 22 milioni: UniBg al tavolo dei fondatori

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  • 14 Gennaio 2019

Trentanove imprese, un pool di Università (Politecnico di Milano, Bergamo, Brescia e Pavia) e 22 milioni di euro di finanziamento in 3 anni (11 dal Ministero dello Sviluppo Economico e 11 da privati) destinati a attrezzature e personale (14 milioni) e a progetti di ricerca applicata e trasferimento tecnologico (8 milioni).

Questi sono i numeri del neonato Competence Center MADE (#MADECC) presentato venerdì 11 gennaio 2019 nell’Aula Magna del Politecnico di Milano da Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia, Giulio Pedrollo, Vicepresidente di Confindustria,Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, ateneo capofila e Marco Taisch, presidente del MADE e Professore Ordinario di Advanced and Sustainable Manufacturing.

A rappresentare l’ateneo di Bergamo il Rettore Remo Morzenti Pellegrini e Sergio Cavalieri, prorettore delegato al trasferimento tecnologico, innovazione e valorizzazione della ricerca.

«La partecipazione dell’Università degli studi di Bergamo al Competence Center, in qualità di socio fondatore, è l’occasione per dare un ulteriore slancio alle attività che il nostro ateneo sta svolgendo sulle tematiche legate a Industria 4.0. – sottolinea il rettore Remo Morzenti Pellegrini – La creazione di una sede a Bergamo permetterà la formazione di un ponte con il mondo della ricerca e dell’innovazione nazionale e internazionale e di essere un attrattore di opportunità per il territorio per lo sviluppo di nuove competenze e il lancio di progetti».

La sede centrale del Competence Center MADE di oltre 2000 m2 sarà attiva da settembre 2019 presso il Campus Bovisa – Durando del Politecnico di Milano ma non sarà l’unica: il MADE, infatti, avrà diverse sedi dislocate sul territorio tra cui quella bergamasca presso il Kilometro Rosso.

«Il Competence Center MADE rappresenta un ulteriore tassello del percorso comune sinora svolto dal sistema territoriale bergamasco per costituire una filiera dell’innovazione digitale.  Il Centro avrà una sede centrale al Politecnico di Milano e delle antenne territoriali, tra le quali in particolare quella di Bergamo che al momento prevede, in qualità di soci fondatori, l’Università degli Studi di Bergamo, il Kilometro Rosso, Brembo ed Enginsoft. – aggiunge il prorettore Sergio Cavalieri – MADE si aggiunge infatti ad iniziative congiunte di supporto al processo di trasformazione digitale delle aziende, già operative da alcuni mesi, come Digital Innovation Hub e Punto Impresa Digitale. L’antenna MADE di Bergamo sarà ubicata presso il Kilometro Rosso dove l’Università di Bergamo è presente con il suo campus tecnologico».

Il board di MADE si è posto come primi obiettivi il raggiungimento in tre anni di 10.000 professionisti e operatori del mondo industriale attraverso attività di informazione e divulgazione sulle potenzialità delle tecnologie digitali, l’erogazione di 86.000 ore‐uomo di formazione, lo sviluppo di oltre 390 progetti e 200 assessment digitali coinvolgendo circa 15.000 aziende italiane, di cui l’80% rappresentato da PMI.

L’ambizione è di costituire un punto di riferimento nazionale e internazionale: la progettazione e la strategia di MADE è stata realizzata in funzione delle attività di ricerca e innovazione dell’Industria 4.0 e degli obiettivi strategici di politica industriale non solo di diverse regioni d’Italia ma anche d’Europa.

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Eventi News

Presentata la nuova collocazione dell’opera Giulia e Mileto in carrozza di Giacomo Manzù

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  • 8 Dicembre 2018

Mercoledì 5 dicembre, presso l’Ex Collegio Baroni di Bergamo, è stata presentata al pubblico la nuova collocazione dell’opera Giulia e Mileto in carrozza, realizzata intorno al 1966 da Giacomo Manzù (Bergamo, 1908 – Ardea, 1991).

Donata dall’artista alla città di Bergamo all’inizio degli anni Ottanta, la scultura in bronzo è parte della Collezione della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, e lascia ora il cortile interno del museo per essere ricollocata sulla terrazza panoramica dell’Ex Collegio Baroni a seguito di un accordo di comodato tra il Comune di Bergamo e l’Università degli studi di Bergamo.

 

L’opera, sottoposta ad un intervento di restauro durante la scorsa estate, ritrae i figli dell’artista – nati dall’unione con Inge Schabel – mentre giocano, in equilibrio incerto, sopra una carrozza stilizzata. La sua forma flessuosa, simile a un nastro, adempie alla funzione di fluido elemento di raccordo delle parti e fa da sfondo al tema del gioco infantile, caro a Manzù.

 

«Oggi è una giornata importante perché si sono ulteriormente concretizzati l’impegno e il lavoro intrapresi in forte collaborazione dall’Università insieme all’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo e alla GAMeC, che ringrazio.  L’obiettivo è di valorizzare il grande artista bergamasco Giacomo Manzù, non solo come scultore ma come intellettuale e uomo di cultura del suo e del nostro tempo – sottolinea Remo Morzenti Pellegrini, rettore dell’Università degli studi di Bergamo –. A 110 anni dalla sua nascita, da oggi l’opera di Manzù, che è a pieno titolo entrata nella storia dell’arte, potrà essere vista anche da tutta la comunità universitaria e affacciarsi, a sua volta sulla città, nel terrazzo del rinnovato collegio Baroni, quale segno di speranza e di futuro. Le opere del più grande scultore che la nostra terra vanti sono conosciute in tutto il mondo e ospitate in collezioni pubbliche e private, e da oggi in Università».

 

«Quest’importante opera di Manzù trova spazio da oggi in un luogo prestigioso, dove potrà esprimere ancora meglio la sua bellezza, dialogare con il pubblico e testimoniare il genio creativo del grande Maestro – dichiara Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo. La scelta di collocare Giulia e Mileto in carrozza in questa nuova “casa”, a portata di cittadini, studenti e turisti, risponde all’intenzione di rendere l’arte un’esperienza alla portata di tutti e la nostra città, a partire dalle sue istituzioni formative, un luogo ancora più vitale e ricco di cultura».

 

«La nuova collocazione dell’opera – prosegue l’Assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti – rafforza la collaborazione tra il Comune e l’istituzione culturale e formativa più importante della città, che celebra quest’anno i 50 anni della sua nascita, promossa dalle Istituzioni cittadine. Si crea così, a Bergamo, un percorso dedicato a Manzù che va dal Monumento al Partigiano alla tomba del figlio Pio nel Cimitero Monumentale, passando per il giardino della Provincia, e che ha il suo culmine nella Collezione della GAMeC. Da oggi si aggiunge la tappa di Via Pignolo, dove la grande scultura dedicata ai figli in tenera età sarà visibile a tutti coloro che intendono raggiungere Città Alta a piedi ma, soprattutto, ai giovani studenti che frequentano ogni giorno l’ex Collegio Baroni».  

 

«Negli ultimi anni – conclude Lorenzo Giusti, Direttore della GAMeC – l’opera Giulia e Mileto in carrozza è stata esposta in una zona adiacente alle sale che fino allo scorso giugno hanno ospitato alcune delle opere della Collezione della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, ma in una posizione non centrale rispetto all’ingresso del museo. Sono certo che la collocazione in questo contesto prestigioso permetterà alla scultura di godere di grande visibilità e di rinnovato interesse. Un cambiamento importante per la GAMeC, e preludio di una serie di interventi che il Comune di Bergamo realizzerà nel nostro cortile nei prossimi mesi, al fine di rendere gli spazi museali più belli, più sicuri e più vivibili».

 

 

Giacomo Manzù (1908-1991) è certamente uno dei più importanti scultori del ‘900 e ha raggiunto ampia notorietà internazionale, tanto che le sue opere si trovano nei principali musei e gallerie del mondo.  L’allestimento di questa scultura nel cortile della nuova sede universitaria in via Pignolo, oltre ad essere un doveroso omaggio al grande concittadino, contribuisce a rendere presenti in tutta la città i segni della sua arte. È un nuovo tassello nella prospettiva di una sorta di museo diffuso che la città dedicherà a Manzù, per offrire la sua opera alla ammirazione di giovani studenti o visitatori sempre più presenti e determinanti nel panorama bergamasco.

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Comunicati News Salute e Benessere

1° dicembre 2018 giornata mondiale dell’HIV

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  • 26 Novembre 2018

Sono 2989 le persone che, in provincia di Bergamo al 31.12.2017 soffrono di HIV o AIDS, cioè di malattia conclamata.  Il fenomeno, fotografato dai dati messi a disposizione dal servizio epidemiologico di Ats Bergamo, per quanto ridotto rispetto al passato, è ancora presente. Per questo Ats Bergamo e ASST Papa Giovanni XXIII aderiscono alla giornata mondiale dell’HIV che ricorre sabato 1 dicembre 2018. In particolare, Ats promuove in collaborazione con la consulta degli studenti dell’Università degli studi di Bergamo la possibilità di sottoporsi al test salivare HIV, promosso dal personale sanitario del dipartimento di igiene e profilassi sanitaria (DIPS) di Ats Bergamo, in forma gratuita ed in anonimato presso le sedi universitarie bergamasche.

 

In provincia di Bergamo – rileva Livia Trezzi, responsabile dell’unità prevenzione e sorveglianza malattie Infettive di Ats Bergamo – a essere affetti da HIV e AIDS sono per il 74% persone di sesso maschile, per la maggior parte italiani. Ogni anno emergono circa 30 – 40 nuovi casi di AIDS: nel 2017 sono stati segnalati 33 nuovi casi (24 uomini e 9 donne), il 78,9% frutto di una diagnosi tardiva. Si tratta di persone che non hanno potuto beneficiare delle terapie antiretrovirali che rallentano la moltiplicazione del virus, prolungando la sopravvivenza e migliorando di molto la qualità della vita di chi risulta essere sieropositivo. Molto spesso, infatti, le diagnosi avvengono circa tra i 40 e i 59 anni, anche se l’infezione è stata contratta circa 10 anni prima”.

 

Per quanto riguarda le nuove diagnosi per infezioni da HIV, in provincia di Bergamo – come nel resto d’Italia – si registra un calo: nel 2017 sono state diagnosticate 69 infezioni da HIV contro le 105 dell’anno precedente. “Speriamo che continui così – continua Livia TrezziQuesto starebbe a significare che c’è un segnale di rallentamento della diffusione dell’HIV con la quota maschile di persone infette sempre più numerosa rispetto a quella femminile.  Un andamento positivo che resta comunque da confermare in quanto i dati necessitano di essere ancora monitorati nel tempo”.  

 

«La scienza ha fatto importanti passi avanti ma non si può abbassare la guardia. Anche se i farmaci sono molto efficaci, ancora non sono in grado di debellare l’infezione o di sconfiggere definitivamente la malattia che nel 90% dei casi viene trasmessa tramite rapporti sessuali non protetti. Un aspetto di cui si è poco consapevoli visto che negli ultimi tempi si è diffusa tra la popolazione una bassa percezione del rischio. È fondamentale, dunque, continuare un’intensa attività di informazione e prevenzione. Per questo, uniamo le forze con ASST Papa Giovanni XXIII e con la consulta degli studenti dell’Università degli studi di Bergamo per rinnovare la nostra azione di sensibilizzazione contro l’HIV» –  sottolinea Mara Azzi, direttore generale di Ats Bergamo.

 

All’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo sono in cura 2.589 persone con HIV, il 97% delle quali in terapia antiretrovirale (2.511 persone) e la quasi totalità con buona prognosi e a minimo rischio di trasmissione del virus.

 

«Per quanto riguarda la situazione nella nostra provincia, ci sono motivi per essere ragionevolmente ottimisti – ha dichiarato Marco Rizzi, direttore delle Malattie infettive dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Si registra un aumento nell’accesso alle terapie e una diminuzione nella diffusione dell’epidemia. I dati sul 2018 ci dicono che a Bergamo ci sono stati progressi significativi e che siamo per alcuni aspetti già oltre il cosiddetto “Obiettivo 90-90-90” fissato dai programmi internazionali di lotta contro l’AIDS e le infezioni da HIV. La previsione è quella di riuscire a raggiungere e superare entro il 2020 tutti e tre i target previsti: il 90% delle infezioni da HIV diagnosticate, il 90% delle persone trovate HIV-positive in trattamento e il 90% di queste ultime con carica virale soppressa. Rimane da lavorare sulla fascia residuale di soggetti che stimiamo sieropositivi, ma ancora in assenza di diagnosi. Seppur nettamente inferiore rispetto ai valori degli scorsi decenni, il ‘sommerso’ è comunque motivo di preoccupazione. La diagnosi tardiva costituisce infatti un fattore di rischio per il paziente ed è fonte di potenziale trasmissione del virus“.

 

«La consulta degli studenti dell’Università di Bergamo anche quest’anno rinnova con grande piacere la collaborazione con Ats Bergamo per effettuare test salivari HIV nelle varie sedi dell’Ateneo. I test, rapidi e gratuiti, oltre ad avere un’immediata utilità pratica, hanno la capacità di sensibilizzare gli studenti sul tema dell’HIV/AIDS e in generale sull’importanza della prevenzione, spesso sottovalutata anche dalla nostra generazione» – dichiara Claudia Mema, presidente della consulta degli studenti dell’Università degli Studi di Bergamo

 

Sarà possibile sottoporsi al test salivare HIV, promosso dal personale sanitario del dipartimento di igiene e profilassi sanitaria (DIPS) di Ats Bergamo, in forma gratuita ed in anonimato presso le seguenti sedi universitarie bergamasche:

-lunedì        26 novembre dalle ore 10 alle ore 13: sede di Dalmine

-martedì     27 novembre dalle ore 10 alle ore 13: sede di via Caniana, città bassa

-mercoledì 28 novembre dalle ore 10 alle ore 13: sede di Sant’Agostino, città alta

-giovedì      29 novembre dalle ore 10 alle ore 13: sede di via Salvecchio, città alta

 

Infine, il 1° dicembre alle 17 l’infettivologa del Papa Giovanni Serena Venturelli interverrà all’inaugurazione della mostra «HIVAIDS – Tra invisibile e visibile», promossa dall’associazione Arcigay Bergamo Cives, che da diversi anni si impegna per contrastare la diffusione del virus attraverso iniziative con istituzioni territoriali. Sculture, dipinti e istallazioni in mostra alla Gamec di Bergamo fino al 9 dicembre per raccontare l’HIV e l’AIDS evidenziandone gli aspetti più inediti e personali, al fine di coinvolgere la popolazione e di favorire la diffusione di informazioni corrette, a oggi ancora carenti. L’ingresso alla mostra è libero, da lunedì a domenica, tranne il martedì, dalle 10 alle 18.

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Noi e i robot. Scenari possibili per una nuova società

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  • 29 Ottobre 2018

Pietro Ichino a Bergamo per riflettere su: l’impatto dell’evoluzione tecnologica e il mutamento delle facoltà cognitive nel mercato del lavoro.

Il ciclo di incontri Noi e i robot. Scenari possibili per una nuova società, promosso da Università di Bergamo e Fondazione A.J. Zaninoni,  partito a febbraio 2018, avrà il suo seguito giovedì 8 novembre alle ore 18 nell’Aula Galeotti del Campus Giuridico Economico dell’Università degli Studi di Bergamo, in via Caniana 2, Bergamo.

L’ospite dell’evento sarà Pietro Ichino, professore ordinario di diritto del lavoro dell’Università degli Studi di Milano, che interverrà con la sua relazione “L’impatto dell’evoluzione tecnologica e il mutamento delle facoltà cognitive nel mercato del lavoro”.

L’incontro sarà aperto da Sergio Cavalieri, prorettore con delega al trasferimento tecnologico, innovazione e valorizzazione della ricerca dell’Università di Bergamo, e da Pia Locatelli, presidente della Fondazione A.J. Zaninoni. Il dibattito sarà introdotto da Annalisa Cristini, direttrice del CESC – Centro sulle dinamiche economiche, sociali e della cooperazione – dell’Università di Bergamo.

Il convegno del 28 febbraio, con keynote speaker Roberto Cingolani aveva affrontato il tema  del rapporto tra esseri umani e macchine. I seminari di follow-up analizzano altre prospettive chiave del fenomeno della robotizzazione.

Per informazioni:

CESC- [email protected]

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Annalisa Scatà si aggiudica il Premio Gullì con una tesi sulle lingue d’America nella narrativa di James Fenimore Cooper

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  • 5 Ottobre 2018

È una studentessa dell’Università degli Studi di Bergamo a ricevere quest’anno il Premio Caterina Gullì: la commissione giudicatrice ha infatti premiato la dottoressa Annalisa Scatà, laureata nel 2017 in Lingue e Letterature Europee e Panamericane. Si tratta di un importante riconoscimento, istituito nel 2006 per onorare una giovane americanista prematuramente scomparsa nel 1990. Il lavoro di tesi magistrale della dottoressa Scatà, dal titolo Fenimore Cooper e le lingue d’America: l’esempio di The Last of Mohicans”, è stato giudicato di grande interesse e originalità.

“L’analisi della dottoressa Scatà si è avvalsa di strumenti critici che, attraverso un approccio interdisciplinare, attingono alla storia, alla letteratura, alla storiografia e alla linguistica storica” – dichiara la professoressa Marina Dossena, che ha seguito il lavoro insieme al professor Stefano Rosso.  “Questo lavoro ha messo in luce importanti aspetti culturali e semiologici, sicuramente meritevoli di attenzione per il loro valore storico e sociolinguistico.”

Un estratto della tesi della dottoressa Scatà sarà pubblicato sulla Rivista di Studi Americani.

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Bergamo – il ministro dell’Istruzione Bussetti al Graduation Day

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  • 2 Ottobre 2018

Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti domenica 7 ottobre al fianco dell’Università degli Studi di Bergamo nel condividere con tutta la città il Graduation Day, cerimonia di consegna dei diplomi di Laurea Magistrale. In occasione della speciale ricorrenza del cinquantesimo anniversario dell’ateneo, la cerimonia, simbolo dell’esperienza di studi che non si limita all’acquisizione di conoscenze ma è anche densa di confronti, di emozioni, di conquiste e di fatica, si svolgerà per la prima volta in pubblico.

 

I 50 anni dell’Università degli Studi di Bergamo saranno celebrati domenica 7 ottobre in piazza Vecchia a Bergamo Alta da un momento destinato a rimanere nella storia non solo dell’ateneo. Alle 11 nel cuore di città alta centinaia di neolaureati, con tanto di tocchi e toghe, saranno per la prima volta protagonisti del Graduation Day. Confermata la partecipazione del ministro dell’istruzione Marco Bussetti.

Un corteo composto da rettore, prorettori, direttori dei dipartimenti e docenti oltre che dai laureati partirà dalla storica sede del rettorato di via Salvecchio, 19 per dare il via alla celebrazione che prende spunto dalla tradizione anglosassone del Commencement Day, quella dei cappelli dei neo dottori lanciati in aria in segno di gioia per il risultato raggiunto e per propiziare fortuna per le loro carriere future e metafora della trasmissione del sapere che, simbolicamente, si diffonde dall’alto diventando patrimonio della comunità.

Quello dei tocchi in cielo non sarà il solo momento suggestivo di una mattinata con una forte valenza simbolica perché l’Università oltrepasserà le proprie mura per diventare una sola cosa con la città, ribadendo la sua vocazione allo sviluppo sociale, economico e culturale del territorio. Tutta la città è infatti invitata a partecipare alla cerimonia in piazza dove saranno presenti il professore cantautore Roberto Vecchioni, che per l’occasione si esibirà nella sua celebre “Sogna ragazzo sogna”, i musicisti del conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo. Attesa la presenza del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, degli altri rettori della Lombardia, tutti invitati al grande evento.

Oltrepassare i confini tra ateneo e comunità e aprirsi alla condivisione – spiega il rettore Remo Morzenti Pellegrini rappresentano le idee di fondo che animano tutte le nostre iniziative per celebrare i 50 anni dell’Università. La consegna dei diplomi di laurea in piazza Vecchia, luogo simbolo di Bergamo e nostra sede storica fin dalla fondazione dell’ateneo nel 1968, sarà un momento carico di valore istituzionale e accademico, ma anche di intense emozioni: per gli studenti che vedranno il compimento del loro percorso di studi e per tutti coloro che, in modi diversi, hanno accompagnato l’evoluzione del nostro istituto in mezzo secolo di storia”.

La cerimonia sarà introdotta dal rettore Remo Morzenti Pellegrini, a cui seguiranno gli interventi del sindaco Giorgio Gori e del presidente del Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca Andrea Moltrasio, storico partner dell’ateneo che, per l’occasione, dichiara: “In questi cinquant’anni di storia l’ateneo bergamasco si è distinto per essere il principale interprete del tessuto cittadino, contribuendo alla formazione delle classi dirigenti che negli anni hanno reso questo territorio uno dei più produttivi del Paese. Per UBI Banca il valore della formazione resta primario: negli ultimi anni abbiamo intensificato le partnership con atenei e business school per ingaggiare ed entrare in contatto il prima possibile con le risorse che cerchiamo. Investiamo in nuove figure professionali con l’obiettivo di cogliere l’innovazione, dal suo nascere, nelle realtà più dinamiche. La Banca è storicamente radicata in questo territorio e per noi è un punto di forza sostenere l’ateneo bergamasco, che riteniamo un’eccellenza nell’ambito della formazione”.

Alcuni tra i migliori laureati saranno chiamati a salire simbolicamente sul palco per ricevere la pergamena ufficiale del diploma di laurea, realizzata da un artigiano di Recanati che riporta i fregi dei luoghi simbolo dell’ateneo, difronte ad amici, genitori e agli ospiti illustri della manifestazione. A dare loro voce, la neodottoressa in lingue, letterature e culture straniere Alice Cadei, che sottolinea “E’ una gioia poter partecipare a questo primo e unico Graduation Day della storia della mia Università perché è un evento comunitario, che si svolge simbolicamente nel cuore della città stessa, piazza Vecchia, peraltro sede storica dell’università. È un’occasione per condividere con la cittadinanza la soddisfazione e la gioia di questo traguardo e per dare rilievo a queste menti, che possano essere il valore aggiunto della nostra società e della nostra nazione. Il conseguimento della laurea rappresenta solo il culmine di un percorso che include esperienze formative e umane, ma anche l’inizio di un nuovo percorso: ci apre a nuove prospettive e ci sprona ad affrontare le sfide del futuro e del mondo del lavoro, oggi sempre più competitivo e selettivo, con maggior consapevolezza ed elasticità. La laurea rappresenta solo un primo passo verso la costruzione del futuro, non solo quello individuale, ma dell’intera collettività. La nostra Università è attenta non solo alla qualità dell’offerta formativa, ma anche alla formazione “globale” di noi ragazzi. È un’università giovane, dinamica, ricca di iniziative e di occasioni di confronto. Promuove l’integrazione lavorativa attraverso tirocini e stage, sia in Italia che all’estero, ed è molto attiva sul piano delle relazioni internazionali, fondamentali in un mondo, come quello attuale, sempre più interconnesso”.

Il Graduation Day è un evento speciale dell’Università degli Studi di Bergamo, realizzato grazie e PEO Comunicazione Culturale e d’Impresa e al sostegno di UBI Banca in qualità di event partner, dei main partner Pro Universitate, Gewiss, Siad e Italcementi, del co partner S.A.C.B.O.

Tutte le informazioni sul sito www.50unibg.it

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Ingegneria, Filosofia e Salute, le nuove lauree dell’Università degli Studi di Bergamo al passo con i bisogni emergenti

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  • 10 Luglio 2018

Le immatricolazioni per il nuovo anno accademico dell’Università degli studi di Bergamo si sono aperte lunedì 9 luglio 2018 e sono numerose le novità in programma. Oltre al nuovo Piano di Studi della laurea triennale in Ingegneria delle Tecnologie per l’Edilizia per Geometra Laureato, a completare i percorsi formativi tradizionali arrivano anche il corso di laurea in Ingegneria delle Tecnologie per la Salute e le lauree magistrali in Engineering and Management for Health e in Filosofia e Storia delle Scienze Umane e Naturali.

La laurea in Ingegneria delle Tecnologie per la Salute crea un ponte tra il mondo dell’Ingegneria e della Medicina, formando professionisti che possono affiancare i medici nella progettazione e nell’uso di sistemi tecnologici avanzati per la diagnosi, la cura, il mantenimento dello stato di salute e la prevenzione. La formazione di base sarà dunque nelle discipline ingegneristiche a cui si aggiungeranno conoscenze medico – cliniche. Le materie oggetto di studio saranno in particolare: matematica, fisica, disegno, chimica, biochimica, scienza dei materiali, anatomia, istologia, fisiopatologia, psicologia, elettrotecnica e strumentazione biomedicale, meccanica applicata ai dispositivi medicali, termodinamica e biofluidodinamica, struttura, funzione e utilizzo di organi artificiali e dispositivi medicali, diritto, economia, organizzazione sanitaria
e valutazioni economiche in sanità. Il corso di laurea consentirà di seguire un tirocinio formativo di sei mesi presso alcune delle istituzioni partner, come: Ospedale San Raffaele, Cliniche Gavazzeni Humanitas, ASST – Ospedale Giovanni XXIII, ASST – Bergamo EST (Osp Bolognini), Habilita, Istituto Mario Negri, Technix, General Medical Merate e Orobix. Una volta terminato il corso di studi, i laureati potranno scegliere di continuare il percorso frequentando il nuovo corso di Laurea Magistrale in Engineering and Management for Health, altri corsi di Lauree Magistrale in Ingegneria o facoltà di Ingegneria Biomedica. Per chi non volesse proseguire il percorso universitario, invece, sarà possibile accedere direttamente al mondo del lavoro, operando in aziende del settore medicale, con enti pubblici e privati che forniscono cura e assistenza e in laboratori di ricerca biomedica, oltre ovviamente a poter partecipare a progetti di ricerca sperimentale e clinica e avviare attività libero-professionali.

Rimanendo sempre nel campo della salute, alla luce della continua avanzata delle malattie croniche, l’Università degli Studi di Bergamo ha deciso di avviare il corso di laurea magistrale in Engineering and Management for Health, interamente in lingua inglese. L’evoluzione del mondo sanitario, infatti, richiede nuovi professionisti attenti alla programmazione delle tecnologie e dei servizi sulla base della valutazione dei bisogni rilevati mediante la definizione di parametri oggettivi. Il corso di laurea, in collaborazione con la University of Surrey, si concentrerà sulla gestione delle malattie croniche, con attenzione all’area tecnologica, gestionale, medica ed economico-matematica e con laboratori progettuali multidisciplinari guidati da tutor dedicati. Tra i principali sbocchi occupazionali dei laureati in Engineering and Management for Health rientrano: aziende ospedaliere e Ats, organizzazioni e società di assistenza sanitaria private e non, aziende del settore biomedicale, startup nell’ambito della salute e dell’assistenza sanitaria, enti governativi nazionali e internazionali, società di consulenza ed enti di ricerca nazionali ed internazionali.

Il corso di laurea magistrale in Filosofia e Storia delle Scienze Umane e Naturali costituisce invece l’anello di congiunzione con la triennale di filosofia e il Dottorato in Studi Umanistici Transculturali. Si declina in quattro curriculum – Filosofia e Storia delle Scienze Naturali, Filosofia e Storia delle Scienze Umane, Filosofia Ermeneutica e Filosofia Analitica – e mette in campo un approccio concreto alla filosofia, materia in dialogo con tutto il campo del sapere: dall’antropologia al diritto, dalla sociologia alla pedagogia, dalla psicologia all’economia, dalla fisica alla biologia, dalla cosmologia alla chimica, dall’astronomia alla matematica, dalla medicina all’ingegneria, dalle arti alle letterature. Per questo, il corso di laurea avrà docenti provenienti da tutti i Dipartimenti dell’Ateneo. Inoltre, è garantita un’alta formazione specialistica di livello internazionale da corsi tenuti in lingua inglese da docenti stranieri dell’Università di Oxford e del Max-Planck Institute for the History of Science di Berlino. In particolare, faranno parte della faculty del corso: il prof. Rob Iliffe, responsabile principale del Newton Project, direttamente dal The Oxford Centre for the History of Science, Medicine and Technology (HSMT) dell’University of Oxford e il prof. Juergen Renn, grande studioso di Einstein, del Max-Planck Institute for the History of Science di Berlino. Accanto a loro, importanti filosofi italiani come Carlo Sini che terrà un corso di Ermeneutica, e Salvatore Natoli che terrà un corso sulla Nascita delle morali. Gli studenti, inoltre, potranno sostenere la tesi di laurea nelle sedi estere delle università partner o trascorrere in questi istituti periodi di ricerca. Quanto agli sbocchi occupazionali, sono numerosi i profili culturali e professionali legati alla ricerca in università e centri italiani e stranieri, all’insegnamento nelle scuole secondarie per le classi A18 di Filosofia e Scienze Umane e A19 di Filosofia e Storia, oltre alle attività editoriali, museali, saggistiche, giornalistiche e di comunicazione scientifica, culturale e filosofica e di consulenza filosofica interna a istituti culturali e non.

Le preiscrizioni alle lauree magistrali, dopo l’apertura dal 10 aprile al 31 maggio, andranno ora presentate tra il 23 luglio e il 7 settembre 2018.

Per iscriversi al primo anno di corso, è necessario compilare online la domanda di immatricolazione allo sportello internet su http://sportello.uni-bg.it/esse3/ .
Tutte le informazioni sono disponibili su www.unibg.it (www.unibg.it/campus-e-servizi/servizi-gli-studenti/sportello-internet-studenti/preiscrizioni-e-immatricolazioni)

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Al via le iscrizioni per il corso di Italiano per stranieri in Università degli Studi di Bergamo

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  • 20 Giugno 2018

Come consuetudine anche quest’anno il CIS – Centro di Italiano per Stranieri dell’Università degli Studi di Bergamo organizza nel mese di luglio i corsi per stranieri volti all’apprendimento della lingua e della cultura italiana.

I corsi, della durata di 2, 3 o 4 settimane, prenderanno il via lunedì 2 luglio presso la sede di via Pignolo dell’Ateneo e si concluderanno il 27 luglio.

L’impegno richiesto è di 5 ore giornaliere dal lunedì al venerdì e comprende anche attività ricreative come, per esempio, visite guidate in città, gite fuori porta, proiezioni di film, attività di cucina e teatro.

Iscrizioni aperte fino a 8 giorni prima dell’avvio dei corsi.

Per informazioni www.unibg.it

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L’economia cooperativa nella provincia di Bergamo

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  • 14 Giugno 2018

Fari accesi sull’impresa cooperativa e sull’economia sociale come modelli di sviluppo sostenibile al convegno «Imprese cooperative a Bergamo. Valori comuni e specificità» in programma lunedì 18 giugno all’Università Studi di Bergamo, nella sala Galeotti in via dei Caniana 2, dalle ore 15.30 alle 19.00. Una giornata che sarà l’occasione per fare il punto sull’economia cooperativa in Bergamasca sulla base dei dati e dei modelli di analisi contenuti nella ricerca svolta da Annalisa Cristini, Mara Grasseni e Silvana Signori  del Centro sulle Dinamiche Economiche, Sociali e della Cooperazione (CESC) dell’Università di Bergamo per conto di Confcooperative Bergamo e CSA Coesi, con il contributo della Camera di Commercio di Bergamo.

«Questa ricerca si sviluppa attorno a due principali interrogativi messi in evidenza a conclusione della prima ricerca condotta sempre dal CESC con particolare attenzione alle cooperative sociali – sottolinea Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo -. Da un lato c’è il tema centrale della mutualità, concetto proprio e comune alle cooperative, e il suo ruolo nel determinarne le dinamiche imprenditoriali ed economiche. Dall’altro lato c’è l’eterogeneità del mondo cooperativo, con focus sulle imprese distinte tra diverse categorie e settori produttivi».

Oltre alla presentazione della ricerca e al punto di vista di diversi attori economici e sociali del territorio, il convegno sarà anche l’occasione per illustrare le collaborazioni in essere tra Confcooperative Bergamo e Università degli Studi di Bergamo.

«L’università degli Studi di Bergamo – sottolinea il Rettore, Remo Morzenti Pellegrini –crede nell’impresa cooperativa e nell’economia sociale come modelli di sviluppo sostenibile. La ricerca realizzata dal CESC-Università di Bergamo sul modello cooperativo bergamasco è un tassello fondamentale per la pianificazione delle prossime strategie in continuità all’impegno preso nel 2016 e nella consapevolezza che senza rafforzare le competenze del “capitale umano cooperativo” sarà difficile affrontare le sfide con cui ci stiamo confrontando».

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Il Mod. 730 Precompilato: un’occasione di incontro tra l’Agenzia delle Entrate e l’Università degli Studi di Bergamo

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  • 14 Giugno 2018

Nell’ambito delle sue attività istituzionali l’Agenzia delle Entrate sta promuovendo, in questo periodo, una serie di iniziative conoscitive sul Modello730 Precompilato. Tante le Istituzioni Pubbliche e gli Enti che hanno aderito, in primis l’Università degli Studi di Bergamo, la quale ha aperto le porte per accogliere l’Agenzia nell’Aula “Galeotti” di Via dei Caniana, Sede dell’Università in città.

A dare il benvenuto, il padrone di casa, Professor Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università bergamasca, insieme al Direttore Generale dell’Università, dottor Marco Rucci.

Presenti il Direttore provinciale, Antonino Lucido e i Funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Bergamo, in qualità di Tutor Facilitatori. In platea:  funzionari dipendenti, docenti, professori, impiegati e studenti dell’Università.

Il Rettore ha colto l’occasione per ribadire l’importanza della trasparenza amministrativa e dei notevoli passi avanti compiuti dall’Amministrazione Finanziaria in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi (Legge 7 agosto 1990, n. 241), confermando il forte impegno nel campo della semplificazione e della informatizzazione dell’Agenzia delle Entrate nonché il “Cambia Verso” in atto.

In questo contesto, molto apprezzato, per quel che concerne la trasparenza, è stata la slide dimostrativa dell’Agenzia delle Entrate, dove nell’ambito della dichiarazione del Mod. 730 Precompilato, la stessa Agenzia comunica, per ogni Cittadino, la sua partecipazione alla spesa pubblica (Sanità, Sicurezza sociale, Istruzione, ecc. ecc.) in base ai propri redditi percepiti e dichiarati.

Il Direttore provinciale Lucido ha spiegato i dieci punti salienti dei vantaggi del 730 Precompilato, mentre i Funzionari dell’Agenzia delle Entrate hanno approfondito la materia spiegando  chi riguarda, come accedervi e quali dati (circa un miliardo) sono già inseriti da parte dell’Agenzia delle Entrate, nonché come modificare/integrare e trasmettere on-line il 730 Precompilato, in autonomia comodamente da casa o dall’ufficio, entro i termini previsti per l’invio.

L’iniziativa, inserita in una nuova politica di Cooperative Tax Compliance che vede a Bergamo e in provincia tutti gli attori di parte pubblica e privata lavorare insieme per un miglioramento del Sistema, in tutte le sue componenti, ha avuto successo: tanti i partecipanti all’incontro.

Oltre ai vantaggi offerti con questa campagna promozionale sul 730 Precompilato, l’incontro è stata un’occasione  per confermare il costruttivo rapporto di fiducia improntato al dialogo, instauratosi tra l’Agenzia delle Entrate di Bergamo e l’Università degli Studi di Bergamo, con l’impegno delle due Istituzioni a promuovere azioni tese a sviluppare nei giovani la cultura della legalità fiscale.

Il Rettore Morzenti Pellegrini e il Direttore provinciale Lucido, infatti, si sono ripromessi di continuare questa collaborazione istituzionale  che vede interessate entrambi le parti, per coinvolgere gli studenti universitari e la società civile onde diffondere la cultura solidale e contributiva, intesa come “educazione” alla concreta partecipazione dei cittadini al funzionamento dello Stato, partendo dai principi della Carta Costituzionale.

In quest’ottica, la spesa per l’istruzione dalle Scuole elementari fino all’Università va vista come una spesa in conto capitale per le nuove generazioni e per il Paese, capace così di vincere la sfida mondiale della globalizzazione per una Italia 4.0.

Il mondo della scuola e dell’università rappresenta un sito strategico per trasmettere tale messaggio; l’Istruzione ha infatti il compito di promuovere e favorire nelle scuole, interventi di supporto all’educazione e alla convivenza civile, cercando di favorire sempre più l’inserimento degli studenti nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sempre più digitalizzato, professionalizzato, eticamente sostenibile. Fondamentale per questo scopo risulta l’attività di informazione civica della materia fiscale, anche nell’ottica del ruolo dei giovani quali futuri contribuenti, eticamente coinvolti.

In quest’ottica, è da apprezzare il lodevole sforzo praticato dall’Agenzia delle Entrate,  Direzione provinciale di Bergamo.

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Bergamo al 94° posto della classifica mondiale delle “giovani” Università

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  • 7 Giugno 2018

L’Università degli Studi di Bergamo si posiziona al 94° posto della Young University Rankings, la classifica delle università mondiali di età pari o inferiore a 50 anni elaborata dalla rivista inglese Times Higher Education.

“L’edizione 2018 della classifica Young University Rankings include 250 istituzioni provenienti da 55 Paesi diversi – spiega Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo – Posizionarsi al 94° posto su scala globale è un ottimo risultato, che viene da anni di impegno costante che riguarda non solo il mio rettorato: porto avanti con convinzione la linea intrapresa dai miei predecessori – adoperandomi al meglio per incrementare un’offerta formativa che oggi si distingue sul piano nazionale, di eccellenza e dal taglio internazionale. Abbiamo rivisto gli assi fondamentali della nostra offerta, ricalibrandoli anno dopo anno, caratteristica non così frequente negli atenei italiani. Abbiamo deciso, con una scelta coraggiosa, di modificare costantemente le nostre proposte adeguandole anche alle richieste del territorio ma soprattutto a quelle nazionali e internazionali, e gli studenti ci ripagano. Qui trovano servizi collaterali, spazi più che dignitosi e un’offerta formativa al passo con i tempi, come certificato dal Times Higher Education».

Le classifiche universitarie di Times Higher Education sono le più complete, equilibrate e attendibili al mondo: una risorsa vitale di cui accademici, studenti, famiglie, industria e governi hanno fiducia a livello globale. Nella classifica mondiale l’Università degli Studi di Bergamo si posiziona intorno al 400 esimo posto https://www.timeshighereducation.com/world-university-rankings/2018/world-ranking#!/page/0/length/25/locations/IT/sort_by/rank/sort_order/asc/cols/stats

«Per l’ateneo, che proprio quest’anno celebra i 50 anni di attività, – spiega Paolo Buonanno Prorettore alla ricerca con delega alla comunicazione di Ateneo –  posizionarsi nelle top 100 della prestigiosa classifica delle Giovani Università 2018 del Times Higher Education (THE) si tratta di un traguardo molto significativo, a conferma del fatto che il nostro Ateneo si stia muovendo verso la direzione giusta sia per quanto riguarda le tradizionali missioni dell’Università, alta formazione e ricerca scientifica, sia per quanto riguarda la cosiddetta “terza missione”, ovvero l’integrazione dell’ateneo con il territorio e la società. Il ricco cartellone di eventi aperti al pubblico – laboratori, lezioni, proiezioni, escursioni – organizzati per il 50esimo dell’Ateneo ci sta permettendo di condividere questi valori con moltissime persone di qualsiasi età

La classifica si basa su 5 parametri: Teaching – Insegnamento (qualità della didattica offerta agli studenti, pesa per il 30%), Research – Ricerca (qualità della ricerca dell’Ateneo, pesa per il 30%,) Citations- Citazioni (impatto della ricerca dell’Ateneo, pesa per il 30%), International Outlook – Attrattività Internazionale, pesa per il 7,5% e Industry Income (capacità di attrarre finanziamenti privati, pesa per il 2,5%).”

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Team Building Day l’anteprima di Start Cup Bergamo 2018

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  • 30 Maggio 2018

Venerdì 1 giugno 2018, presso il Bergamo Science Center v.le Papa Giovanni XXIII n.57 – Bergamo, dalle 15.00 alle 21.00, si terrà il Team Building Day, l’appuntamento che introduce alla nona edizione di Start Cup Bergamo, la Business Plan Competition dell’Università degli Studi di Bergamo.

Il Team Building Day è un evento gratuito e aperto agli aspiranti sturtupper finalizzato a creare team di lavoro affiatati, pronti al vero e proprio percorso formativo che inizierà martedì 7 giugno e proseguirà fino al 25 settembre 2018, ogni martedì e giovedì (agosto escluso).

Un pomeriggio interamente dedicato a tutti i portatori di un’idea imprenditoriale che possono cogliere l’occasione per incontrarsi, conoscersi, condividere il proprio progetto d’impresa, unendo diverse esperienze, competenze e aspettative.

L’iscrizione al Team Building Day è obbligatoria su startcup.unibg.it entro il 30 maggio.
L’iscrizione alla nona edizione di Start Cup 2018 è possibile entro il 3 giugno 2018, sempre su startcup.unibg.it.

Start Cup Bergamo è un progetto dell’Università degli Studi di Bergamo, gestito dal Servizio Ricerca e Trasferimento Tecnologico, che si occupa del trasferimento dei risultati della ricerca universitaria di UNIBG alle imprese e alle istituzioni, e con il coordinamento scientifico del Center for Young and Family Enterprise (CYFE), Centro di Ateneo che dal 2010 si occupa di studi e ricerche sul fenomeno imprenditoriale. Tutti gli eventi organizzati nell’ambito di Start Cup Bergamo sono gratuiti, grazie al supporto dei partner di Start Cup Bergamo: Comune di Bergamo, UBI Banca, Bergamo Sviluppo (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Bergamo), Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo, Associazione BergamoScienza, Kilometro Rosso ed e-Novia. Altre partnership sono in corso di definizione.

Per maggiori informazioni: [email protected]    www.startcup.unibg.it

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Università: da Stoccarda a Bergamo nel segno di una cultura dell’apertura internazionale

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  • 30 Maggio 2018

Grande attesa per la “Petite messe solennelle” di Gioachino Rossini, che il coro dell’Università di Stoccarda farà risuonare in Sant’Agostino giovedì 31 maggio alle ore 18.30.

Il concerto -ad ingresso libero fino ad esaurimento posti- si inserisce nel programma di eventi organizzati per il 50° anniversario dell’Università degli Studi di Bergamo e rappresenta solo uno dei numerosi interventi del proficuo percorso di scambio accademico promosso dall’ateneo in ambito internazionale. “La Lombardia e il Baden-Württemberg – spiega il Rettore prof. Remo Morzenti Pellegrini– sono regioni partner e, insieme al dipartimento Auvergne-Rhone-Alpes (Lione) e alla Catalogna, costituiscono la rete dei cosiddetti Quattro motori d’Europa. Tutte queste aree sono economicamente forti e sedi di eccellenti istituzioni formative e di ricerca. Vogliamo ora rafforzare queste collaborazioni e ampliarle strategicamente nel segno di una cultura dell’apertura”.

Ecco così che l’Università di Stoccarda, fondata nel 1829 all’inizio dell’era industriale e oggi una delle leader in Germania nella ricerca tecnico-scientifica, diventa interlocutore privilegiato per progetti che si sviluppano attorno all’integrazione inter e multidisciplinare delle materie ingegneristiche, delle scienze naturali, umanistiche e sociali. Ma non solo: come precisa il Prof. Wolfram Ressel, Rettore dell’ateneo tedesco, “non bisogna dimenticare che una società sostenibile deve comprendere anche il lavoro creativo e artistico. Per questa ragione siamo molto orgogliosi dei nostrii Ensembles musicali, l’Orchestra Accademica, che sarà ospite in autunno in Corea del Sud, Taiwan e Hong Kong, e il coro, che avremo il piacere di ascoltare giovedì sera”.

Il concerto, diretto dal M° Veronika Stoertzenbach vedrà esibirsi oltre settanta coristi, a cui si affiancheranno il soprano Rita Varga, il contralto Diana Haller, il tenore David Esteban Fruci Gomez, il basso Philipp FrankeChristian Döring al pianoforte e Peter Schleicher all’harmonium.

Per il programma completo delle iniziative: www.50unibg.it

 

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«Maria Stuarda» di Friedrich Schiller

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  • 28 Maggio 2018

Si conclude il ciclo “Letture dei classici” organizzato dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere in occasione del 50° dell’Università degli Studi di Bergamo.

Giovedì 31 maggio (ore 17.00) presso l’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti in via Tasso 4 (BG), la lettura di “Maria Stuarda” di Friedrich Schiller l’appuntamento per gli amanti della letteratura classica è con Elena Agazzi, docente di Letteratura tedesca del Dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere dell’UniBg e Presidente dell’Associazione Italiana di Germanistica (AIG).

Maria Stuarda è un’opera di Friedrich Schiller, realizzata nel 1799 e messa in scena per la prima volta a Weimar nel 1800, che racconta gli avvenimenti storici immediatamente precedenti l’esecuzione della regina Maria Stuarda, accusata in una cospirazione contro Elisabetta I, regina inglese e rappresentante del Protestantesimo anglicano. È un dramma sulla tragedia scozzese, ripensato da Schiller con uno sguardo rivolto al recente passato, cioè alla Rivoluzione francese e all’esecuzione di Luigi XVI e di Maria Antonietta.

«Con quest’opera Schiller propone al lettore un lavoro strutturato in cinque atti che illustrano gli antefatti storici relativi al dissidio tra le due regine, non trascurando la realtà etico-morale e le questioni politico-giuridiche attinenti al detto periodo storico. Tematiche che,  se contestualizzate alla nostra epoca,  possono essere ancora fortemente attuali e spunto di riflessione sui cambiamenti storico-culturali che stiamo vivendo» – anticipa la docente di tedesco dell’Università degli Studi di Bergamo Elena Agazzi, Presidente dell’Associazione Italiana di Germanistica (AIG).

«Il ciclo “Letture dei classici” nasce con l’intento di creare interesse e passione verso le letture che hanno caratterizzato la cultura europea, euroamericana e orientale, rivolgendosi non solo agli studenti ma anche ad appassionati e curiosi. – aggiunge Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo – Considerando il successo registrato sin dai primi appuntamenti del ciclo, possiamo dire che l’Università degli Studi di Bergamo è riuscita nel suo intento di coinvolgere il grande pubblico e farlo appassionare».

La lettura avrà una durata di circa un’ora e mezza e sarà articolata in una presentazione di circa 45 minuti a cura del relatore e in una lettura di pari lunghezza. Al termine è previsto uno spazio dedicato alle domande del pubblico e a un breve dibattito.

Per informazioni: http://50unibg.it/
Per coordinamento e informazioni: Luca Bani – [email protected]

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Comunicati Eventi News

Facciamo circolare idee per le famiglie a geometria variabile

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  • 28 Maggio 2018

La famiglia a geometria variabile: policy, servizi e progetti è un’iniziativa promossa dall‘Università di Bergamo-DIGIP con l’associazione Smallfamilies. Responsabile scientifico del progetto è la prof.ssa Ilia Negri. Obiettivo: diffondere la conoscenza del fenomeno in costante crescita, attraverso azioni di approfondimento, disseminazione e confronto.
Mercoledì 30 maggio si tiene il secondo incontro pubblico presso la Sala Viterbi, Provincia di Bergamo.

La situazione a Bergamo
L’Assessore alla Coesione sociale e Pari opportunità Maria Carolina Marchesi insieme con Loredana Poli, Assessore all’Istruzione, Università, Formazione, Sport e alle associazioni locali che operano a sostegno delle famiglie, parleranno delle politiche che il Comune di Bergamo ha attuato a sostegno delle famiglie.

I dati, le ricerche, le riflessioni
Barbara Pezzini, Prorettrice con delega alle Politiche di equità e diversità Università degli Studi di Bergamo, porterà il saluto dell’Università di Bergamo promotrice di questa iniziativa e la prof.ssaIlia Negri, Docente di Statistica, DIGIP, dell’Università di Bergamo presenterà i dati sulla famiglia che cambia in Italia e nel Comune di Bergamo.

La comunicazione: strumento culturale
Raethia Corsini, giornalista, autrice e web editor a Roma, fornirà alcuni spunti di riflessione sull’importanza delle testimonianze e della comunicazione per promuovere una nuova cultura della famiglia e per superare gli stereotipi.

Policy e buone pratiche in Italia e in Europa
Gisella Bassanini, Architetta e presidente dell’associazione Smallfamilies, Milano, a partire dal Manifesto redatto da SF nel 2014, presenterà alcune buone pratiche sviluppate in Italia e in Europa a sostegno delle SF.

Le testimonianze
Durante l’incontro, l’attrice Silvia Berbieri leggerà alcuni brani tratti dalle antologie di racconti della collana smALLbooks, progetto editoriale ideato dall’Associazione Smallfamilies  in partnership Cinquensensi Editore.

Coordina l’incontro Maria Carolina Marchesi, Assessore alla Coesione sociale e Pari opportunità del Comune di Bergamo.

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Comunicati News

Big data, cittadini, imprese e pubblica amministrazione: nuovi scenari

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  • 26 Maggio 2018

Il termine big data ricorre ormai spesso nei media e nella comunicazione corrente. Ma di che cosa si tratta e quale è l’impatto sulla società? Quali sono i campi d’applicazione della Sentiment Analysis? Come si inseriscono nei servizi per i cittadini e le imprese?

Questi i temi che, mercoledì 30 maggio alle ore 21 presso il BergamoScienceCenter di viale Papa Giovanni XXIII – Bergamo, affronteranno Silvia Biffignandi, direttore centro CASI – Centro Analisi Statistiche e Indagini campionarie dell’Università degli Studi di Bergamo, Annamaria Bianchi, ricercatrice dell’Università degli Studi di Bergamo e Cristiano Radaelli, vice presidente vicario con deleghe a R&S, Tlc, Eu ed Internazionalizzazione di Anitec-Assinform.

L’incontro, a ingresso libero e gratuito, “BIG DATA, CITTADINI, IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: NUOVI SCENARI”, promosso da CESC-CASI (Centro Sulle Dinamiche Economiche e Centro Analisi Statistiche e Indagini campionarie dell’Università degli studi di Bergamo), è un momento di illustrazione divulgativa di questo emergente fenomeno e di discussione per creare conoscenza, tramite storie ed esempi, presso cittadini, pubblica amministrazione, imprenditori sull’evoluzione in atto.

L’incontro si colloca nell’ambito del ciclo di seminari di Public Engagement sul tema Big Data, una rivoluzione per imprese, policy makers e cittadini, organizzati da CESC- Centro sulle Dinamiche Economiche, Sociali e della Cooperazione dell’Università degli Studi di Bergamo in collaborazione con BergamoScienza.

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Comunicati Eventi

Papa Giovanni XXIII e la diplomazia

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  • 26 Maggio 2018

Il rapporto di Papa Giovanni XXIII con il mondo moderno, i rapporti internazionali, lo sviluppo della Chiesa nei vari continenti, il Concilio, il dialogo interreligioso, la pace e il nuovo dialogo con le realtà esterne e a volte anche ostili nei confronti del mondo cattolico.

Questi i temi che saranno affrontati venerdì 1 giugno, alle ore 11, nell’Aula Magna di Sant’Agostino dell’Università degli Studi di Bergamo, grazie alla testimonianza di S. Em. il Cardinale Giovanbattista Re, prefetto emerito della Congregazione dei Vescovi e già Presidente della Commissione dell’America Latina.

Il dialogo sarà introdotto dal Prof. Roberto Pertici, professore di storia contemporanea dell’Università degli Studi di Bergamo.

L’iniziativa rientra programma accademico per il 50° anniversario dell’Università degli Studi di Bergamo.

L’appuntamento costituisce un’occasione interessante per conoscere e apprezzare alcuni tratti poco noti del suo operato, e di come ancora oggi, nel mondo cattolico e non, abbia una forte rilevanza.

L’ingresso è libero. Per informazioni www.50unibg.it

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Eventi

L’Università di Bergamo festeggia i suoi 50anni

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  • 26 Maggio 2018

Riscuotono successo le iniziative pensate per celebrare  i 50 anni di fondazione dell’Università di Bergamo consultabile sul sito www.50unibg.it Sabato 26 maggio duplice appuntamento con UNI.TOUR dalle 10 alle 12 con ritrovo in Piazzale Sant’Agostino 2 e UNI.KIDS dalle 10 alle 12 nella sede universitaria di via Pignolo 123 a Bergamo.

Per gli esploratori che vogliono approfondire la conoscenza del territorio bergamasco,  il Prof. Renato Feringhetti fino alle 12 condurrà l’esplorazione “L’ambiente fa la città”: la centralità dell’ambiente è il cuore di questa proposta, si tratta di una prospettiva determinante nel costruire e definire il paesaggio della Città. Non solo “il verde” quale progettazione di spazi di risulta, ma anche esempi di quanto possa essere feconda, a partire da Città Alta, la relazione tra ambiente urbano e società, entro un sistema di relazioni ecologiche oggi fondamentali.

Mentre per i più piccoli, le Prof.esse Francesca Pasquali e Barbara Grespi condurranno il laboratorio “Magico cinema. Laboratorio di cinetrucchi per bambini”: imparare a realizzare un fondale, attraverso strumenti di videoripresa e di montaggio, per realizzare le “magie” ispirandosi al grande illusionista e pioniere del cinema Georges Mèlièr.

 

Per partecipare la prenotazione è obbligatoria all’indirizzo: [email protected].

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Eventi News

Il coro dell’Università di Stoccarda presenta la “Petite Messe Solennelle” di Rossini

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  • 26 Maggio 2018

Sarà l’Aula magna di Sant’Agostino la cornice di uno degli eventi più attesi del 50° anniversario dell’Università degli Studi di Bergamo: giovedì 31 maggio alle ore 18.30, il concerto del coro dell’Università di Stoccarda confermerà nella musica un legame profondo. “L’ateneo tedesco – dichiara il rettore Remo Morzenti Pellegrini- è nostro partner strategico tempo: ci uniscono in particolare un approccio interdisciplinare e il forte radicamento nel tessuto sociale ed economico del territorio. Nel tempo abbiamo sviluppato numerosi progetti di ricerca e di scambio, e questo concerto rappresenta un’occasione di condivisione nel segno della cultura e dell’arte”.

Il M° Veronika Stoertzenbach dirigerà la Petite messe solennelle di Gioachino Rossini, vero e proprio testamento spirituale del compositore per coro, soli, pianoforte e armonium. Scritta nel 1863 ed eseguita per la prima volta privatamente il 14 marzo 1864 a Parigi presso la cappella di famiglia della contessa Louise Pillet-Will, dedicataria della composizione, la Messa rappresentò per l’epoca una composizione quasi d’avanguardia e aprì la strada a nuovi indirizzi estetici in ambito musicale.
Il concerto vedrà esibirsi oltre settanta coristi, a cui si affiancheranno il soprano Rita Varga, il contralto Diana Haller, il tenore David Esteban Fruci Gomez, il basso Philipp Franke, Christian Döring al pianoforte e Peter Schleicher all’armonium.

L’evento, offerto gratuitamente fino ad esaurimento posti, conferma con un appuntamento di alto valore culturale la volontà dell’Ateneo di aprirsi al territorio e di essere riconosciuto non solo come luogo di sapere accademico, ma anche come uno spazio capace di offrire alla città molteplici proposte da vivere insieme.

Per il programma completo delle iniziative: www.50unibg.it

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Il Gruppo Acque Minerali Bracca e Pineta celebra l’Università di Bergamo

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  • 21 Maggio 2018

Il Gruppo Acque Minerali Bracca e Pineta celebra il 50° anniversario dell’Università degli Studi di Bergamo con la realizzazione di 4 milioni di retroetichette dedicate, che arriveranno sulle tavole degli italiani a partire dal 15 maggio. Il Gruppo è da sempre profondamente legato al suo territorio, e con questo progetto conferma il suo sostegno nelle occasioni di richiamo per la provincia di Bergamo. Non è la prima volta, infatti, che Bracca e Pineta promuovono iniziative simili, affiancando il nome a quello di altre importanti iniziative di alto profilo culturale.

Quest’anno le aziende hanno deciso per il 50° anniversario dell’Università degli Studi di Bergamo di rivestire 4 milioni di bottiglie (2,5 milioni sulle bottiglie di acqua minerale Bracca e 1,5 milioni su quelle di acqua minerale Pineta), che saranno distribuite su tutto il territorio nazionale. Sulla retroetichetta, oltre allo stemma dell’ateneo e al logo delle celebrazioni del cinquantenario, sono riportati lo slogan “Nel futuro, dal 1968”, il sito internet che richiama agli eventi organizzati quest’anno e un QR Code per accedere direttamente al sito dell’ateneo.

“Ci uniamo con gioia ai festeggiamenti per il 50° anniversario dell’Università degli Studi Bergamo, eccellenza locale che da sempre si impegna nella formazione dei nostri ragazzi. Le etichette che abbiamo realizzato in suo onore sono il nostro modo di ringraziare, da bergamaschi, l’Ateneo per l’impegno nella valorizzazione dei talenti del nostro territorio”, dichiara Luca Bordogna, Amministratore Delegato di Bracca SpA.

“Siamo lieti che il Gruppo Bracca Pineta abbia deciso di intraprendere questa iniziativa in occasione di questo importante anniversario per la nostra Università. Questo testimonia ancora come le nostre radici siano ben salde nel territorio che ci ha visto crescere, con uno sguardo però sempre aperto al mondo e alle sue entusiasmanti sfide. Perciò, a nome dell’Università, desidero esprimere il mio ringraziamento al Gruppo per questa proposta”, sottolinea Remo Morzenti Pellegrini, rettore dell’Università degli Studi di Bergamo.

Per info sul programma degli eventi di celebrazione dei 50 anni dell’Università degli Studi di Bergamo http://50unibg.it/

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UNI.KIDS – Letture in valigia

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  • 17 Maggio 2018

Nel ricco cartellone di eventi organizzati per celebrare il suo 50° anniversario di fondazione l’Università degli Studi di Bergamo ha voluto pensare anche ai più piccoli. Oltre alle visite guidate nei luoghi storici della città (UNI.TOUR) e alle lezioni aperte a tutti i cittadini (UNI.TALK), l’ateneo proporrà, infatti, laboratori a ingresso libero (con prenotazione obbligatoria) rivolti specificatamente ai bambini (di età prescolare e scolare).

UNI.KIDS si articolerà in 9 incontri dedicati alla scoperta dei libri, del cinema, dei luoghi e delle tradizioni, articolati in due fasi temporali che andranno dal 19 maggio al 23 giugno 2018 e dall’8 settembre al 23 ottobre 2018. Laboratori pensati per stimolare la creatività e la curiosità dei bambini, attraverso la scoperta dei luoghi e delle tradizioni del territorio e usando mezzi privilegiati per l’apprendimento infantile, quali il gioco e la narrazione.

Il primo appuntamento è con le “Letture in valigia” a cura di moBLArte, pensato per i bambini della scuola dell’infanzia e in programma il 19 maggio alle 10,30 presso il Chiostro di Sant’Agostino (Piazzale Sant’Agostino). Qui i piccoli ospiti avranno l’occasione di scoprire il kamishibai, ovvero l’antico metodo giapponese di raccontare storie attraverso le immagini.

Gli eventi UNI.KIDS sono tutti liberi e gratuiti (massimo 20 bambini ciascuno) e prevedono sempre la partecipazione di un accompagnatore. La prenotazione è obbligatoria via mail all’indirizzo: [email protected]

Un secondo ciclo di eventi è in programma dall’8 settembre al 23 ottobre 2018.

Per il programma completo delle iniziative: www.50unibg.it

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Papa Roncalli protagonista della storia del’ 900

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  • 17 Maggio 2018

Nell’ambito delle iniziative accademiche per il 50° anniversario dell’Università di Bergamo, giovedì 17 maggio, alle ore 17.30, nell’Ex Chiesa di Sant’Agostino, oggi Aula Magna dell’Università, si terrà un dibattito sulla figura di Angelo Giuseppe Roncalli – Papa Giovanni XXIII, che ha segnato la storia del Novecento.

L’appuntamento costituisce un’occasione interessante per conoscere e apprezzare alcuni tratti poco noti del suo operato, con un approccio scientifico e insieme divulgativo.

Dopo un breve indirizzo di saluto da parte del Rettore magnifico dell’Università di Bergamo, prof. Remo Morzenti Pellegrini, del Vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi, e del Presidente della Fondazione Papa Giovanni XXIII, Armando Santus, la discussione accademica si articolerà in tre momenti:

1) Roncalli nella Bergamo di inizio 900, tra contrasti sociali e sfide culturali. Nei suoi primi anni di sacerdozio, il futuro papa lavora a fianco di mons. Radini Tedeschi, personalità di spicco nella Chiesa italiana tra Otto e Novecento.

2) Roncalli e il rapporto con gli Ebrei. L’impegno di Roncalli in favore del popolo ebraico costituisce un capitolo importante nella sua decennale permanenza a Istanbul, dall’inizio del 1935 alla fine del 1944, anni nei quali si consuma il dramma della Shoah.

3) Roncalli e la politica internazionale tra guerra fredda e distensione. La lunga esperienza diplomatica di Roncalli lo rende pienamente consapevole dei complessi meccanismi internazionali e della necessità di una mediazione continua per costruire una convivenza pacifica.

Il dibattito sarà condotto e moderato dal Direttore de L’Eco di Bergamo, dott. Alberto Ceresoli.

Tre giovani storici, che stanno conducendo i loro studi su temi attinenti al magistero roncalliano, si alterneranno nell’istruire le questioni principali, arricchendo il confronto con riflessioni e interrogativi: Alessandro Angelo Persico, ricercatore di Storia Contemporanea all’Università Cattolica del S. Cuore di Milano; Mattia Tomasoni, dottorando presso la Pontificia Università Gregoriana; Federico Creatini, dottorando all’Università di Bergamo.

Nella discussione sarà coinvolto come esperto Ezio Bolis, docente di Storia del Cristianesimo presso l’Università degli Studi di Bergamo e Direttore della Fondazione Papa Giovanni XXIII.

Alcuni spezzoni di filmati storici arricchiranno il dibattito e forniranno gli spunti per le domande e le risposte.

L’ingresso è libero.

Per informazioni www.50unibg.it

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