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La “prima volta” della Philharmonia Orchestra e Antonio Puccio conquista il pubblico romano

Il concerto di sabato all’Auditorium convince per interpretazione e direzione

Roma, 13 marzo 2012 – Nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica si è svolto lo scorso 10 marzo il concerto straordinario organizzato da Kuwait Petroleum Italia per i 25 anni di presenza del marchio Q8 sul mercato italiano.

Per la prima volta insieme la Philharmonia Orchestra di Londra (al debutto assoluto all’Auditorium) e Vadim Repin diretti dal Maestro Antonio Puccio con l’Ouverture ‘Coriolano’ di Beethoven, la sinfonia n. 4 di Brahms e il Concerto per violino di Bruch. Particolarmente apprezzata la performance del Maestro Repin che si è concesso anche in un bis fuoriprogramma, regalando al pubblico romano le sue ormai famose variazioni sul tema del Carnevale di Venezia. La Philharmonia Orchestra, riconosciuta tra le più grandi compagini strumentali del mondo, non ha tradito le aspettative: grande professionalità e un tocco di freschezza nell’interpretazione di un programma senza dubbio impegnativo.

Ma la rivelazione del concerto è stata il Maestro Antonio Puccio che ha valorizzato il romanticismo dei brani grazie ad una personale rilettura (soprattutto nell’Ouverture Coriolano) ispirata dalla sua esperienza non soltanto nella direzione d’orchestra ma anche nella tecnica vocale: col suo gesto passionale – come qualcuno lo ha definito – ha fatto “cantare” gli strumenti riuscendo a costruire un rapporto profondamente empatico col pubblico e con l’orchestra. “È come nella vita quotidiana” ha commentato a caldo il Maestro Puccio: “un nuovo incontro è sempre una scommessa e non puoi decidere a priori come sarà. Ma quando si scopre una combinazione di intenti condivisi in un incrocio fortunato come questo, allora si realizza una magia”. Nel parterre erano presenti per l’occasione personalità del mondo della finanza e dell’economia, esponenti politici, attori e i vertici di Q8 al completo.

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Concerti 2012 all’Auditorium di Roma: il 10 marzo al Santa Cecilia arriva Vadim Repin

Vadim Repin, per molti il più grande violinista della nostra epoca, fa finalmente tappa a Roma nell’ambito di un evento musicale tra i più attesi dell’anno.

Tra i numerosi concerti all’Auditorium di Roma quello del prossimo sabato 10 marzo alle 21, che vedrà sul palco proprio il violinista russo accompagnato dalla Philharmonia Orchestra di Londra, si prospetta, infatti, come uno degli appuntamenti più seguiti per gli appassionati del genere.

In programma per la serata il Concerto per violino e orchestra N° 1 in sol minore  op. 26 di Max Bruch, l’Ouverture Coriolano di Beethoven e la Quarta Sinfonia di Brahms. Diretto dal Maestro Antonio Puccio, Repin farà risuonare le note del suo violino nella splendida cornice della Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, per un evento promosso da Q8 – che intende in questo modo festeggiare i suoi venticinque anni di successi – il cui ricavato sarà, in parte, devoluto in beneficenza.

Un’occasione imperdibile, dunque, non solo per vivere un momento unico di musica, alla presenza di uno dei più grandi violinisti esistenti, che già vanta esibizioni con le più prestigiose orchestre ed i più importanti direttori d’orchestra del mondo, ma anche un’opportunità per tutti per contribuire concretamente al sostegno delle popolazioni haitiane supportando il progetto umanitario Francisville della Fondazione Francesca Rava.

I biglietti per il concerto Q8 del prossimo 10 Marzo si possono acquistare direttamente presso il botteghino dell’Auditorium Parco della Musica, chiamando il Call Center LisTicket al numero 892.982, direttamente dal sito www.listicket.it o attraverso tutte le ricevitorie autorizzate del circuito Listicket.

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Concerto di beneficenza a Roma per sostenere il progetto Francisville

Il prossimo 10 Marzo, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, nello scenario unico e suggestivo della Sala Santa Cecilia, il violinista russo Vadim Repin e la Philharmonia Orchestra di Londra, con la Direzione del Maestro Antonio Puccio, si esibiranno in uno tra i concerti di musica classica più attesi dell’anno. L’evento, un concerto di beneficenza a Roma, è promosso da Q8 che da tre anni collabora con la Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia per il progetto Francisville – La città dei mestieri.

Francisville è un centro di formazione professionale con molteplici obiettivi: creare posti di lavoro per la sopravvivenza di intere famiglie; produrre in piccole unità produttive e laboratori artigianali servizi e beni essenziali di buona qualità, da donare ai bambini e alle famiglie più povere; insegnare un mestiere a centinaia di ragazzi, di cui potranno essere valorizzati il talento e la voglia di fare e che potranno in seguito anche avviare la propria attività avviando circoli virtuosi imprenditoriali; autosostenere almeno parzialmente i progetti N.P.H. sull’isola grazie ai piccoli margini ottenuti vendendo parte della produzione alle altre missioni e nei mercati locali a prezzi equi.

Da questo punto di vista il progetto Francisville supera, quindi, il più normale concetto di assistenza umanitaria attraverso i nuovi temi dell’occupazione e della formazione e trasmettendo know-how alle popolazioni in crescita economica e culturale della comunità haitiana.

“La beneficenza non deve essere semplice elemosina ma un investimento per il futuro del paese”, queste le parole di Jeffrey Sachs, economista americano di Harvard e tra i principali sostenitori di un’economia più “attenta”. Nel suo “End of poverty”, l’aiuto umanitario, ovvero la beneficenza, rappresenta il più delle volte l’unica leva possibile per aggredire le estreme condizioni di vita di alcuni paesi del mondo.

Francisville, dunque, mira a salvare nell’immediato migliaia di bambini di Haiti e, soprattutto, a regalare loro un domani più solido e sicuro.

Partecipare all’evento del 10 Marzo, vuol dire non solo poter vivere uno straordinario concerto di musica classica, ma soprattutto sostenere un progetto economico e professionale a favore della popolazione di Haiti. Parte del ricavato, infatti, sarà devoluta a Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia proprio per Francisville.

BIGLIETTI IN VENDITA presso il Botteghino dell’Auditorium Parco della Musica, attraverso il Call Center LisTicket Tel. 892.982, sul sito www.listicket.it e in tutte le ricevitorie autorizzate Listicket.

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Concerti di musica classica a Roma? Sul palco del Santa Cecilia il violino “perfetto” di Vadim Repin

Musica di elevato prestigio ed eccellenza quella che arriverà a celebrare nelle prossime settimane il ritorno della primavera capitolina: tra i più interessanti concerti di musica classica a Roma segnaliamo quello che si terrà il prossimo sabato 10 marzo alle 21 nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica.

Promosso da Q8, main sponsor del concerto, si preannuncia come uno degli eventi di maggior attrazione per il pubblico romano e di sicuro il più atteso da esperti ed appassionati del genere.

In programma il Concerto per violino e orchestra N° 1 in sol minore op. 26 di Max Bruch, l’Ouverture “Coriolano” di Beethoven, la Quarta Sinfonia di Brahms. A dirigere questa serata di musica dagli accenti romantici e piena di vigore interpretativo il Maestro Antonio Puccio, che ha già diretto alcune tra le più importanti Orchestre Europee, è stato collaboratore personale del M° Uto Ughi insieme all’ Orchestra dei “Filarmonici di Roma” ed ha seguito il lavori del M° Claudio Abbado in diverse tournées mondiali. L’evento vedrà sul palco Vadim Repin, il violinista siberiano considerato dal Maestro Yehudi Menuhin «semplicemente il più perfetto violinista che io abbia mai ascoltato», accompagnato da una delle più prestigiose orchestre del mondo, la Philharmonia Orchestra di Londra, l’orchestra di Furtwängler, Richard Strauss, Toscanini, Cantelli, Karajan e Giulini, e più di recente di Maazel, Muti, Sinopoli, Salonen.

Il “più grande violinista vivente” – per il Berlin Tagesspiegel – suonerà il concerto di Bruch del 1868, un’opera di indubbia perfezione stilistica, che mette insieme l’equilibrio formale della composizione con una delicata cantabilità melodica. Tutta l’opera rivela la passione di Max Bruch per il violino; di questo strumento il compositore — seppur non violinista — diceva infatti: «può cantare una melodia, e la melodia è l’anima della musica».

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