Sempre più diffusa per l’elevata qualità della sua valenza diagnostica, la radiografia digitale veterinaria si avvale oggi di strumenti altamente efficienti in grado di coniugare l’esattezza delle informazioni con la massima attenzione alla salute dei nostri amici animali.
Merito di una tecnologia sempre più avanzata, come quella che contraddistingue il sistema “Raffaello 30 HF”.
Questa particolare apparecchiatura, infatti, consente di realizzare ed elaborare immagini ad altissima definizione in tempi molto brevi e con un numero limitato di scatti.
Con queste prerogative è possibile formulare una diagnosi estremamente precisa e dettagliata; allo stesso tempo, viene garantita la massima sicurezza per l’animale durante il procedimento, poichè vengono ridotti al minimo i tempi dell’esposizione alle radiazioni.
Il tubo radiogeno e il piano d’appoggio sono predisposti per muoversi in modo estremamente flessibile, così da permette un posizionamento del paziente il più possibile adeguato alla tipologia di esposizione richiesta.
Un pannello comandi avanzato ed efficiente permette un controllo completo di tutte le funzioni; su un display di facile lettura sono raggruppate tutte le informazioni necessarie all’effettuazione dell’esame.
Ma quali sono esattamente i campi di indagine della radiografia digitale nella diagnostica veterinaria?
Le metodiche radiografiche, dirette o con contrasto, interessano sia il tessuto molle (organi addominali o toracici) che il tessuto duro (ossa).
A seconda del tipo di diagnosi necessaria, possono essere eseguite al torace, all’addome o all’apparato muscolo-scheletrico.
La radiografia toracica serve a valutare l’eventualità di malattie respiratorie, esofagee e cardiocircolatorie, come il collasso tracheale, la bronchite cronica, la polmonite, il megaesofago, i tumori al polmone e le cardiopatie.
La radiografia addominale consente di verificare le condizioni del sistema renale, della funzionalità vescicale e dell’apparato digerente.
Con l’esame radiografico all’addome, inoltre, è possibile individuare corpi estranei e masse tumorali.
La radiografia muscolo-scheletrica, invece, viene effettuata in caso di affezioni congenite o acquisite degli arti anteriori o posteriori, come le displasie dell’anca o del gomito, le fratture, l’artrite, le lesioni dei legamenti, le neoplasie e l’artrosi.