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“Visioni digitali” – Mostra fotografica antologica di Gianluca Bernini – Ass. Artès

L’Associazione Artès, in collaborazione con Villa Giulia, è lieta di invitare il pubblico alla mostra fotografica antologica di Gianluca Bernini intitolata “Visioni digitali”.

L’inaugurazione della mostra si svolgerà il giorno Lunedì 8 Settembre 2014 alle ore 18,00 presso Villa Giulia, in Via Roma n. 18 a Sant’Ilario d’Enza (RE), sala al primo piano.

Durante l’inaugurazione sarà offerto un aperitivo.

L’esposizione resterà allestita fino a Domenica 21 Settembre 2014 compresa e si potrà visitare tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 24,00. Entrata libera.

La mostra 

L’esposizione propone alcune immagini già esposte in diverse mostre realizzate in questi anni dall’associazione Artès e curate dal suo presidente, Sara Bernini.

Alcuni di questi scatti sono stati esibiti prima nella mostra “Del colore, della forma ed altre visioni” (13-27 Giugno 2009, Galleria Ground’s Art, Via Nazario Sauro a Parma), evento realizzato in collaborazione con l’associazione 360° che gestiva la galleria (sia la struttura che questa seconda associazione non sono più attive, attualmente) e, successivamente, in occasione della mostra “Panta Rei” (svoltasi nei giorni 12-20 Settembre 2009, a Gattatico, RE); si tratta di fotografie rappresentanti alcune vecchie case in preda alla vegetazione che trasmettono un senso di perdita e di passaggio verso una fase di decadenza, vivificate attraverso viraggi dai colori vitali, che però hanno in sé un senso di ciò che è perduto per sempre.

Come spiegato nella presentazione di “Panta Rei” (“Tutto scorre” in greco) queste immagini “[…] ci fanno notare il passaggio ciclico del tempo e delle stagioni osservando, ad esempio, un vecchio edificio di Praticello di Gattatico davanti al quale l’autore passa ogni volta che va o torna dal lavoro: la “Casa dei Rampicanti”.

Immagini che hanno qualcosa di strano, qualcosa di decadente e quasi “gotico”, con dei colori che ricordano atmosfere di un certo cinema contemporaneo, quale ad esempio quello di Tim Burton.

Un passaggio dall’estate all’autunno, da un mondo vegetale lussureggiante ad uno scenario di rami secchi che si stagliano nel cielo, un cielo un po’ pesante tipico del periodo più “scuro” dell’anno. Così come si passa da colori lucenti e vivi a colori meno carichi e più meditativi. […]”

Dopo questo passaggio, questo sentire la vita che scorre, si arriva ad una serie di immagini tratte da altre mostre.

Una di queste è Alpha e omega, tratta dal “I° Salon de la Chouette”, la prima mostra collettiva degli artisti di Artès, svoltasi dal 3 al 17 Ottobre 2009 sempre presso la Galleria Ground’s Art di Parma, una composizione realizzata ripetendo 4 volte la stessa immagine, ma come fosse allo specchio e con viraggi differenti, rappresentanti uno strano personaggio a tre occhi nato dall’immaginazione di un  noto writer parmigiano e che ci pone di fronte al tema del doppio, dello specchio, argomento poi ripreso in una mostra successiva di Gianluca e Sara Bernini, “Echolalia”.

Altre immagini esposte sono appunto alcuni scatti tratti dalla mostra appena citata, svoltasi dal 12 al 27 Giugno 2010 sempre presso la Galleria Ground’s Art.

“Echolalia” e le opere di Gianluca Bernini erano, in quel caso, così contestualizzate:

[…] La parola Ecolalia (echolalia in inglese) indica l’automatica e involontaria ripetizione di suoni e parole espressi da un’altra persona che non siamo noi. E’ una caratteristica legata strettamente all’ecopraxia, l’automatica ripetizione di movimenti fatti dalle altre persone, e si ritrova in diverse patologie come l’autismo, la sindrome di Tourette, l’afasia (disturbo della comprensione e/o della produzione del linguaggio), la sindrome di Rubinstein-Taybi, la schizofrenia, la sindrome di Asperger e l’Alzheimer, sebbene in alcuni casi possa anche essere solo un semplice tic.

Un sintomo, comunque, legato ad una forma di chiusura in un proprio mondo, un’eco di ciò che viene da fuori ma che difficilmente può entrare in relazione con ciò che abbiamo dentro.

Oltre a questo, d’ispirazione al titolo è stato un brano del gruppo musicale “Dead Can Dance” che si chiama proprio in questo modo, essendo basato sulla ripetizione ritmica – che potremmo definire sciamanica – di alcune parole da parte di un coro maschile, prima, e femminile poi.

Ecco quindi in mostra la ripetizione di immagini che riproducono l’insolito, un mondo che segue altre regole rispetto a quelle usuali.

Gianluca Bernini espone diversi scatti che propongono i volti dipinti sui muri di personaggi strani e grotteschi che popolano le nostre città silenziosamente, grazie all’azione dei writer. Esseri che ci osservano con i loro occhi spalancati, le loro smorfie ironiche oppure malinconiche e che ci fanno chiedere se gli alienati siano loro – con le loro mostruosità, le loro espressioni innaturali, le loro bocche enormi che spesso vengono rese mute da oggetti che si frappongono tra loro e il mondo – oppure noi che scappiamo da una parte all’altra come mosche impazzite senza renderci conto di cosa ci accada davvero attorno.

E’ il Folle, il Matto dei Tarocchi che ci guarda e ci fa chiedere se ciò che conta davvero non sia il dove andare, ma il cosa stiamo vivendo nel qui ed ora, invece che correre chissà dove dimenticandoci di vivere la nostra esistenza profondamente.

Si passa poi ad oggetti artistici ingranditi a dismisura i cui particolari divengono simboli, come un nuovo linguaggio di cui non conosciamo la chiave, essendo straniati dal loro contesto d’origine.” […]

In queste immagini ci troviamo di fronte al tema del doppio, del bianco e del nero, di ciò che è sopra che è anche sotto, come se la realtà fosse tutto un enorme gioco di specchi e di rimandi tra noi e il nostro “altro” noi. Non solo: ci troviamo di fronte ad elementi inaspettati che si trovano in luoghi abbandonati, che possono avere valenza sia “mostruosa”, come nel caso di alcuni disegni rappresentanti personaggi assurdi ed inquietanti, sia gioiosa, come nel caso delle scritte dai colori vivaci dei writer che hanno lasciato un segno del proprio passaggio in strutture di archeologia industriale e capannoni inutilizzati.

Infine, alcune immagini esposte sono invece tratte dal II° “Salon de La Chouette”, mostra collettiva degli artisti di Artès, svoltasi dal 2 al 17 Ottobre 2010 (Galleria Ground’s Art, Parma).

Si tratta di diversi scatti realizzati nell’estate 2010 presso il Chiostro del Paradiso del Duomo di Amalfi (opera del 1266-1268), delle vere e proprie composizioni fotografiche in cui, come scritto nella presentazione di quella mostra, “le architetture d’ispirazione islamica si lanciano in giochi di geometrie verso l’alto, aspirando al cielo e al Divino.”

Note biografiche:

Gianluca Bernini nasce a Parma il 16.11.1954, lavora presso un istituto bancario d’interesse nazionale nella sede cittadina, ma sin da ragazzo si occupa di tecnica fotografica con stampa in B/N e a colori.

E’ stato responsabile del “Foto Video Club Comit” dal 1985 al 2005, gestendone la sala espositiva, organizzando mostre personali e collettive. Ha prestato la sua opera per molti anni a diversi studi grafici e fotografici cittadini.

Come fotoamatore ha partecipato a numerosi concorsi – locali e nazionali – riportando significativi successi e segnalazioni; ha collaborato e tuttora collabora con circoli, associazioni culturali ed enti pubblici.

Molte immagini sono state pubblicate ed ha partecipato a mostre collettive e personali; ha insegnato fotografia presso circoli di diversa estrazione e nel 1991 ha organizzato un corso di fotografia per gli allievi dei 5 anni di un istituto tecnico cittadino con esercitazioni di ripresa all’aperto ed in studio, sviluppo, stampa e storia della fotografia.

E’ tra i fondatori di Artès, di cui è stato Segretario – Tesoriere nel periodo 2009-2013.

Mostra fotografica antologica

 “Visioni digitali”

di Gianluca Bernini

L’inaugurazione della mostra si svolgerà il giorno

Lunedì 8 Settembre 2014

alle ore 18,00

presso:

Villa Giulia

Via Roma, 18

Sant’Ilario d’Enza (RE)

Sala al primo piano.

Durante l’inaugurazione sarà offerto un aperitivo.

L’esposizione resterà allestita fino a Domenica 21 Settembre 2014 compresa e si potrà visitare tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 24,00.

ENTRATA LIBERA

Per maggiori informazioni:

www.artesassociazione.org

[email protected]

Tel. 0522678993

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“Proposte”, mostra personale di Donadella Casolari

L’Associazione Artès, in collaborazione con Villa Giulia, è lieta di invitare il pubblico alla mostra personale di Donadella Casolari intitolata “Proposte”.

L’inaugurazione della mostra si svolgerà il giorno Lunedì 17 Marzo 2014 alle ore 18,00 presso Villa Giulia, in Via Roma 18 a Sant’Ilario d’Enza (RE).

L’esposizione resterà allestita fino a Domenica 30 Marzo 2014 compreso e si potrà visitare tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 24,00. Entrata libera.

La mostra 

Le opere di Donadella Casolari si ispirano a tematiche di ampio respiro che vanno dall’arte quantistica all’evoluzione spirituale umana.

I suoi dipinti, realizzati su tela sia con colori ad olio che con colori acrilici, rappresentano spesso mondi interiori ed una speranza verso l’essere umano, verso la sua capacità di migliorare se stesso.

Il percorso della mostra ci presenterà le figure di persone giunte all’illuminazione cristallina, esseri umani risvegliati che creano ponti tra diverse realtà, che conoscono profondamente loro stessi (o che per lo meno cercano di mettere in pratica il concetto “Nosce te ipsum” già presente nel Tempio di Apollo a Delfi), nonostante le difficoltà causate dal vivere in una realtà (illusoriamente) duale.

Donadella ci parla di mutamenti e trasformazioni interiori, di rinascite, di un mondo che si espande oltre i 5 sensi, ma anche di energia libera come quella intuita da Nikola Tesla, quindi di un mondo che potrebbe essere migliore anche grazie a nuove conoscenze che potrebbero renderci liberi da certe schiavitù imposte dall’economia.

L’artista ci parla di un’evoluzione umana sia dal punto di vista genetico, del DNA, sia della sua possibilità di lavorare con nuove frequenze che rendano possibile la percezione di dimensioni ulteriori rispetto a quella che vediamo manifestarsi attraverso i nostri organi sensoriali.

Un bel viaggio nella speranza di un’umanità risvegliata e di un mondo migliore.

La mostra è a cura di Sara Bernini/Sarah Degli Spiriti, presidente dell’associazione Artès.

Donadella e l’Arte Quantistica

La  ghianda  guarda  intimorita  la  quercia,  non  sapendo di  contenerla…

L’Arte Quantistica, che spazia liberamente in ogni campo ed è fruibile per tutti, è lo strumento più duttile per aiutare l’essere umano a superare il timore di essere separato dal tutto.

Lo aiuta a vedere oltre il guscio del retaggio culturale, lo spinge a rivolgere lo sguardo verso se stesso, per avere  finalmente coscienza di essere nel tutto e di contenere il tutto.

Sapendo che ogni più piccolo graffio inflitto, è allo stesso tempo una ferita a se stesso e a tutto l’universo, l’essere umano può imparare a vivere nella trasparenza-verità e non violenza, sperimentare il potere della forza debole, fino a scoprire la propria divinità e gli infiniti poteri ora dormienti in quel  90% di DNA che ancora la scienza si ostina  a definire “spazzatura”.

Lella Casolari

Dicono di lei… 

Lella  Casolari, ha trovato il suo modo di astrazione in virtù di un discorso figurale complesso, da decifrare, mossa da un preciso giudizio ed atteggiamento sul mondo.

Le figure che compongono i suoi quadri occupano uno spazio psicologico insolito, come se fossero apparse alla pittrice in momenti diversi e si attualizzassero nell’unità della visione, come avviene nel cubismo…il cubismo analitico.

Pittura di contenuto specifico e d’impatto, anche  se mediato, non immediato, pittura lavorata per via artigiana senza diaframmi e schemi tecnicistici.

Autonomia, dunque, di operare con tecnica tradizionale su contenuti e parabole esistenziali, a volte autobiografiche, a volte addirittura cosmiche.

Lella non bara al gioco, non aspira all’astrazione per via atmosferica, si articola senza paura nelle immagini fisiche, dà corpo ad una realtà sensibile e psicologica, con la grazia e la sensibilità di un’artista d’avanguardia, un’avanguardia   ‘’sottintesa’’,  con figure astrali, vaganti nello spazio della tela e disposte  come una sensuale  e passionale addizione,   che,  tramite un  cromatismo anche   accademico, sfocia nella rappresentazione  subliminale della realtà conoscitiva  come un semplice  e  fascinoso  anagramma.

Max  Padovani

Donadella Casolari ci mostra una visione della vita libera dai vecchi schemi mentali, con una nuova vibrazione energetica, in sintonia con il cambiamento che la nostra terra sta vivendo in questi anni così difficili e turbolenti, ci  racconta  la  frattura  tra il vecchio ordine ed il  nuovo ordine a livello cosmico. 

Donadella, pittrice eclettica, inizia quindi il suo viaggio pittorico partendo dal proprio mondo interiore ed emozionale per giungere, in questi ultimi anni, alla rappresentazione di concetti cosmici legati a domande che ognuno di noi prima o poi nella propria vita si è posto.

Si confronta con queste tematiche utilizzando tecniche miste e colori molti vivaci, forti, che rendono bene la complessità  del concetto rappresentato, essendo  temi  questi  che  non  s i possono  “leggere” solo  da  un  punto  di vista,

ma  con  una  visione  più  completa,   a 360°.

Lo stile è   fresco,  spontaneo,  di forte  impatto e  talvolta   potremmo  definirlo un po’ espressionista.

Sarah  Bernini – Associazione Artès

Lella  Casolari è alla ricerca, consapevole e voluta, di un’arte per il cambiamento del sistema meccanicistico, ormai obsoleto e fortemente distruttivo, propone   soluzioni  quantistiche,  sinonimo di evoluzione mentale, personale  e  sociale.

L’arte quantistica è un vettore che apre la mente, è di forte stimolo per un cambiamento profondo, prima dentro di noi, poi verso gli altri.

Lella con la sua ricerca simbolica ci mostra il suo intendimento evoluzionista, che si snoda in un percorso a spirale  verso un macrocosmo infinito, dove la molteplicità degli esseri vive in un mondo ideale.

Roberto Denti – Quantum Art Group Italia

Note biografiche:

Donadella Casolari nasce a Prignano S/Secchia il 22 ottobre 1949.

“Ho amato sempre l’arte, istintivamente, senza mai documentarmi a fondo, ma guardando e ascoltando la mia emozione. Avevo sperimentato il disegno a scuola, con scarso risultato, mai avrei immaginato di dipingere. Poi, da un semplice esercizio di riflessione, in una serata di yoga, il grande amore per la pittura. Sono consapevole di mancare dal punto di vista tecnico, ma sto crescendo e intanto rendo manifeste le mille idee che mi girano in testa. Sono attratta da concetti cosmici, questo grande momento che la terra, e noi con lei, stiamo vivendo mi affascina tantissimo, ho di esso una visione positiva, molto positiva, e mi piace dirlo con il colore sulla tela.”

L’artista, che partecipa alle attività di “quARte di Egocreanet – polo scientifico Università di Firenze”, ha un suo blog personale in cui espone le proprie opere: http://lellacasolari.blogspot.com/

Mostra personale di Donadella Casolari

“Proposte”

L’inaugurazione della mostra si svolgerà il giorno

Lunedì 17 Marzo 2014

alle ore 18,00

presso:

Villa Giulia,

Via Roma 18

Sant’Ilario d’Enza (RE).

L’esposizione resterà allestita fino a Domenica 30 Marzo 2014 compreso e si potrà visitare tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 24,00.

ENTRATA LIBERA 

Per maggiori informazioni:

www.artesassociazione.org

[email protected]

0522678993

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