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Importanti investimenti in vista per la promozione dei vini veneti

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  • 30 Maggio 2012

La Regione Veneto intende investire sulla promozione dei propri vini, vanto della regione, e per questo stanzierà oltre 3 milioni di euro.

Il vino, in Veneto, è una tradizione radicata ma anche un business rilevante. I vini veneti, dal Cent’anni al prosecco, sono tra i più apprezzati e diffusi: basti pensare che il Veneto è al primo posto nella produzione di vini di qualità, grazie alle sue 24 zone doc. Ogni provincia veneta ha molto da offrire in campo enologico, e le cantine e aziende vinicole della regione riservano sempre delle piacevoli sorprese a chi decide di visitarle, magari scegliendo di fare dei veri e propri tour mirati. Dalla zona della Valpolicella a quella di Valdobbiadene, solo per citare due delle aree vinicole più famose della regione, il Veneto conserva un bagaglio ricchissimo per quanto riguarda la produzione vinicola.

Non c’è dunque da meravigliarsi se la giunta regionale veneta ha deciso di promuovere questo suo “tesoro” mettendo a bando per la campagna 2012-2013 oltre 3 milioni di euro (3 milioni e 311 mila euro, per la precisione). In particolare, si tratta dell’ultima parte dei finanziamenti comunitari per questi scopi, finanziamenti che possono essere usati in cofinanziamento al 50% con i privati. Il progetto, nato dalla collaborazione tra Marino Finozzi, assessore regionale al commercio estero, Franco Manzato, assessore regionale all’agricoltura, e i rappresentanti delle organizzazioni agricole, dell’industria agroalimentare, dei consorzi del vino e dei vertici di Veronafiere che si occupano di “Vinitaly in the World”, si pone come obiettivo principale quello di incrementare la presenza della regione veneta nei mercati esteri, un obiettivo da perseguire tramite un rafforzamento anche del rapporto tra il sistema pubblico (Regione e Camere di Commercio) e quello privato. In particolare, i mercati verso cui punta il progetto sono quelli emergenti, Canada, Russia e Cina in primis. Molto importante, per la realizzazione del progetto, è il supporto offerto dalla Fiera di Verona, che insieme alla regione e al sistema veneto del vino si impegnerà a dar vita a un percorso comune di promozione dei vini veneti.

Un progetto teso a valorizzare il patrimonio enologico di una regione che, come detto, vanta molte zone di produzione di vini di alta qualità e prodotti famosi anche oltre i confini nazionali. La zona del Valpolicella, per esempio, è particolarmente fruttuosa e celebre (qui nascono il Valpolicella Classico superiore, il Valpolicella ripasso e molti altri vini), e include i comuni di Negrar, Marano, Fumane, S. Ambrogio e San Pietro in Cariano (nella parte settentrionale della provincia di Verona). Sempre nel veronese troviamo altre zone molto famose per la produzione vinicola: quella del Bardolino, del Soave e di Gambellara. Nelle zone della Valpolicella, del Soave e di Gambellara, in particolare, viene prodotto il Recioto, un vino che ha da poco ottenuto la denominazione D.O.C.G. per la sottozona del Soave.

Altra zona di produzione molto celebre, in Veneto, è il trevigiano. Il vino più famoso che viene in mente, parlando di quest’area, è probabilmente il prosecco, il cui vitigno è coltivato tra le zone di Valdobbiadene e Conegliano, ma la provincia di Treviso è conosciuta per la produzione anche di altri vini di qualità, quali il Lison Pramaggiore Sauvignon, il Montello e Colli Asolani Chardonnay e il Piave Pinot Grigio.

Altra provincia, altra zona di produzione: nel vicentino troviamo la zona di Breganze, in cui viene coltivata la Vespaiola, da cui i viticoltori ottengono il Torcolato. Sempre in queste zone si produce un ottimo Pinot Vero superiore e un eccellente Sauvignon (giusto per citare un paio di celebri vini vicentini).

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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Vino e Veneto, un legame antico e profondo

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  • 29 Settembre 2011

In tutte le regioni italiane si producono vini di ottima qualità, e il Veneto, con i suoi numerosi vini conosciuti nel mondo, di sicuro non fa eccezione.

Che il vino sia uno dei prodotti italiani più apprezzati all’estero non è una novità. Che il Veneto sia una delle regioni italiane in cui la cultura del vino è maggiormente radicata nemmeno. Dal prosecco al Cabernet, moltissimi sono i vini che nascono in questa regione, per poi raggiungere tutto il resto d’Italia e varcare i confini nazionali per allietare i palati di tutto il mondo. Tra il Veneto e il vino c’è sicuramente un rapporto speciale, un legame che non nasce solamente dalle numerose aziende vinicole di cui il territorio è costellato, ma anche e soprattutto dalla cultura contadina della regione, che sembra essere penetrata nella memoria collettiva di tutti i veneti. Bere un’ombra in compagnia (così viene chiamato il bicchiere di vino in Veneto) in una tipica osteria o a casa di qualche amico significa per i veneti condividere una parte della propria cultura e delle proprie tradizioni con gli altri.

Se la cultura del vino in Venero continua ad essere tramandata di generazione in generazione, gran parte del merito lo si deve anche all’immenso patrimonio vinicolo che questa regione può vantare, patrimonio che nel tempo è diventato motivo di orgoglio così come altre peculiarità per le quali il Veneto è conosciuto, dai tesori artistici a quelli naturali. I vini prodotti in Veneto sono moltissimi e tutti diversi tra di loro: dai bianchi ai rossi, dai frizzanti a quelli fermi, la produzione vinicola veneta è davvero ampia e variegata, e per questo in grado di soddisfare tutti i palati. In qualsiasi occasione, e qualunque sia il tipo di abbinamento che si sta cercando, potete star certi che tra i vini veneti potete sempre trovare quello che più fa al caso vostro.

Il Veneto, che può vantare il primato della maggior produzione di vini DOC in Italia, può essere suddiviso, dal punto di visto vinicolo, in tre macroaree: quella del veronese (nella zona del Lago di Garda), la zona di Soave, dei Colli Berici e dei Colli Euganei, e la zona del trevigiano e del Piave. Tra i vini prodotti nella zona del Garda spicca il Bardolino classico e superiore, realizzato con vitigni tipici della zona, tra cui tre vitigni autoctoni: corvina, rondinella e molinara. Non si può poi non nominare l’Amarone della Valpolicella, uno dei vini più famosi della zona. Nella seconda macroarea nascono invece prodotti quali il Trebbiano di Soave, il Pinot Bianco e lo Chardonnay. Spostandosi verso la provincia di Vicenza ci si imbatte nella zona di Gambellara, famosa per la produzione di Recioto e di Vin Santo, e in quella di Breganze, dove nasce il passito dolce Torcolato. Il Tocai rosso è tipico della zona dei colli Berici, mentre sui colli Euganei nascono vini quali il Moscato fior d’arancio e il Serprino. La terza macroarea, quella del trevigiano, è famosa soprattutto per il Prosecco di Valdobbiadene, mentre nella zona del Piave a farla da padroni sono vini quali il vino Cabernet Franc, il Merlot e il Verduzzo.

Con questa varietà e questa ricchezza di vini di ottima qualità, non c’è da meravigliarsi che la cultura del vino sia così radicata in Veneto!

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
Prima Posizione Srl – posizionamento sito internet

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