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Partire dalla conoscenza dei 30 articoli della Dichiarazione Universale

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  • 7 Marzo 2014

Scuola come veicolo per la conoscenza dei Diritti Umani

 

Roma 6 marzo 2014 – Continua l’attività dei volontari romani di Gioventù per i Diritti Umani Internazionale. L’invito che si rinnova è sempre alla pratica concreta dei diritti articolati nella Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite, sancita nel 1948 per evitare il ripetersi degli orrori della seconda guerra mondiale. L’insegnamento dei Diritti Umani come oggetto di studio in ambito scolastico, questo l’obiettivo che i volontari intendono raggiungere attraverso continue lezioni nelle scuole romane e della provincia per dare alle centinaia di studenti che settimanalmente assistono alle docenze sui 30 articoli una maggiore realtà e consapevolezza su quelli che sono i diritti fondamentali di ogni uomo e donna.

Questa settimana altre lezioni nelle scuole hanno visto come protagonisti i giovani, futuri paladini di pace e libertà. Gli alunni hanno anche preso visione dei 30 minispot prodotti dalla Fondazione di Gioventù per i Diritti Umani, spot che metteno  in vita, in maniera semplice ed efficace, i diritti umani cosi come auspicava il consiglio dell’ONU nel 1948.

Si parte quindi dal far conoscere i 30 articoli della Dichiarazione Universale per “riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana” e per “salvare le future generazioni dal flagello della guerra”. Gioventù per i Diritti Umani Internazionale ( youthforhumanrights.org) ha reso il testo della Dichiarazione accessibile ai giovanissimi anche attraverso l’uso di video e fotografie, creando inoltre uno strumento didattico consistente nella Guida per l’educatore, ossia un piano di lezioni predeterminato e di semplice utilizzo da parte di ogni educatore, che prevede l’uso del DVD “30 Diritti. 30 Articoli”, ovvero 30 annunci di pubblica utilità, uno per ciascuno dei 30 diritti. Il DVD ha il suo opuscolo di accompagnamento, “Che cosa sono i diritti umani?”, una versione illustrata della Dichiarazione Universale che ne riproduce comunque il testo integrale nelle ultime pagine. Ma l’elemento fondamentale di questa didattica è il video UNITED, pluripremiata produzione multietnica, che con una storia di vita di quartiere, mostra il potere dei diritti umani nel vincere violenza e intolleranza. Perno del progetto Gioventù per i Diritti Umani Internazionale è quindi la Dichiarazione Universale.


Da molto tempo si parla di “diritti umani”; uomini e donne hanno combattuto e sono morti per queste libertà. I diritti umani sono la conquista di migliaia di anni di lotte per i principi di libertà, solidarietà, uguaglianza e giustizia. E continuano ancor oggi. E’ quindi tempo che ”I diritti umani devono diventare una realtà, non un sogno idealistico”, come osservò L. Ron Hubbard, il cui umanitarismo ispira i volontari nelle loro attività.

Per informazioni

www.youthforhumanrights.org

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Agenzia Promoter: Il manager Salvo Nugnes: “Renato Zero è un maestro di indiscusso talento e radicata esperienza, un capostipite della tradizione musicale italiana”

Il manager produttore Salvo Nugnes, agente di importanti personaggi in ambito cultura e spettacolo, rintracciato telefonicamente per un’intervista sui grandi nomi della musica nazionale, ha parlato del trionfale “Amo Tour” di Renato Zero commentando anche il suo impegno attivo nella campagna contro il femminicidio e la violenza sulle donne.

 

Nugnes afferma “Renato Zero è un maestro di indiscusso talento e radicata esperienza, un capostipite della tradizione musicale italiana. Ho assistito alle sue coreografiche performance durante alcune tappe del suo travolgente -amo tour- in cui emergono tutta l’energia e la carica vitale, che da sempre lo contraddistinguono.

Zero ripercorre la lunga carriera con le canzoni di vecchia data e i brani più recenti mentre il pubblico dei suoi adorati -sorcini- lo incalza nell’accompagnamento canoro. Sul palco si scatena affiancato da un folto gruppo di ballerini mentre la grande orchestra crea una suggestiva sonorità”.

 

Sulla canzone “Nessuno tocchi l’amore” che ha ispirato il nuovo video dice “Un brano di intenso significato e forte patos emozionale. Davvero lodevole la sua spiccata sensibilità nell’affrontare i temi così delicati e di scottante attualità del femminicidio e della violenza sulle donne, che ne dimostrano il concreto impegno etico sociale“.

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Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: due virali che spopolano in rete.

Mercoledì 25 novembre 2009 è la “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”, un tema che oggigiorno è una terribile realtà. Sempre più spesso i mezzi di informazione ci parlano di donne su cui viene fatta violenza, soprattutto in ambito domestico. Sono numerose le campagne che vogliono sensibilizzare su questo argomento e da qualche giorno sul web stanno spopolando due “virali” creati per il medesimo scopo. Il primo di questi è un “advertgame” danese dal titolo “Hit the bitch”. Scopo del gioco è colpire una donna: più forte lo si fa più punti si guadagnano. A fine partita compare la scritta raggiunto il punteggio di 100% gangsta (status che viene subito sostituito da 100% idiot) e viene mostrata la ragazza a terra, piangente e piena di lividi mentre una voce fuori campo dice “Il gioco l’hai perso la prima volta che hai alzato le mani su una donna”. Il secondo è invece un video ideato da SS&C Varese, che non considera la violenza che colpisce le donne come problema sociale, ma come male storico che affligge la nostra società da secoli. Sono immagini molto forti: “La violenza sulle donne è dentro la nostra storia. Il vero capolavoro sarebbe cancellarla. SS&C contro la violenza sulle donne”.

Link:
Video del gioco http://www.youtube.com/watch?v=pwNn6rPD3fc
Video SS&C: http://www.youtube.com/watch?v=UhL–10pAps

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