Usare la rete per ricercare informazioni relative alla salute è una pratica sempre più comune, ma le ultime tendenze in questo ambito vanno oltre: anche la ricerca del medico specialista passa attraverso internet. Un bisogno nuovo, a cui risponde l’innovativo servizio di Dottori.it (www.dottori.it): già attivo in molte città d’Italia (Roma, Milano, Napoli, Bologna e Torino) si allarga ora agli specialisti di Firenze.
«Dottori.it è un progetto che svolge due funzioni distinte – dichiara Vito Ciardo, General Manager di Dottori.it – perché da una parte aiuta chi cerca una consulenza specialistica a trovare il professionista più adatto alle proprie necessità, dall’altra offre ai medici stessi la possibilità di aumentare le opportunità di farsi trovare dai pazienti. È bene ricordare che il passaparola, che fino a poco tempo fa era determinante per la scelta dello specialista, ormai non è sufficiente, perché è prassi comune indagare sulla reputazione e sugli studi compiuti dal medico, prima di contattarlo.»
A Firenze sono già un centinaio gli specialisti che hanno aderito a Dottori.it: sul sito si ha la possibilità di consultare i curriculum dei medici di Firenze (www.dottori.it/firenze) ed è possibile prenotare online le visite, saltando i fastidiosi tempi delle code agli sportelli. Ma quali sono i professionisti più presenti in rete?
Tra le categorie maggiormente presenti al momento, si registra una prevalenza di odontoiatri (14%), dermatologi e venereologi (9%) e ginecologi (7%); non mancano, tuttavia, professionisti nel campo dell’andrologia, dell’endocrinologia e della fisiatria.
Sarà perché sono più interessati a crearsi una nuova clientela, o perché più aperti alle innovazioni della rete, ma il 29% dei medici presenti sul sito ha meno di 40 anni, anche se un medico su quattro di quelli che a Firenze hanno aderito al servizio ha un’età compresa tra i 50 e i 59 anni (26%). Da notare, inoltre, la presenza di un 5% di dottori ultrasettantenni. Per quanto riguarda i generi, gli uomini battono le donne, rappresentando il 60% dei medici censiti.