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Tappeti: annodati, kilim, classici o design, sempre con stile e gusto

Arreda, riscalda l’ambiente, si adatta allo stile della casa, dà un tocco in più alla stanza: un tappeto può fare tutto questo, se scelto con gusto e tenuto con cura.

I tappeti seguono lo stile che si è scelto per arredare la casa: ne esistono svariati tipi, con forme, materiali, stili e colori diversi, da scegliere seguendo il proprio gusto e lo stile della propria casa – che, in fondo, coincidono. Per cui, tappeti decorativi o design saranno adatti, per esempio, ad una casa moderna: le linee nette e semplici dell’arredo saranno completate da tappeti dallo stile moderno, con forme più e meno fantasiose – con i tappeti design si scatena al fantasia: uova all’occhio di bue, erba, luna, sole, fiori e tantissimo altro.

Poi, i materiali: mentre i tappeti classici sono fatti di lana o tessuti misti, tra quelli moderni si possono trovare tappeti moderni in pelle, e la loro forma può essere quella classica del tappeto, rettangolare, oppure rotonda o anche a forma di pelle di animale, come nel caso dei tappeti di mucca.

Chi invece preferisce mantenere uno stile tra il classico e l’antico, uscendo però dagli schemi dei tappeti persiani, cinesi o di altra provenienza, può dirigersi verso i tappeti sumak o kilim: la loro particolarità è quella di non essere annodati, a differenza del tappeto nell’immaginario comune.

La differenza tra kilim e sumak sta nel fatto che i kilim sono reversibili, mentre i sumak hanno un dritto e un rovescio: le trame dei sumak infatti sono attorcigliate sull’ordito, lasciando liberi sul rovescio i fili in corrispondenza di ogni cambio di colore, prendendo quattro fili dell’ordito e tornando poi indietro di due. Ciò li rende molto consistenti e, quindi, molto resistenti; i kilim sono comunque resistenti, ma la loro trama è più sottile, perché il filo passa semplicemente sopra e sotto all’ordito, in modo da non creare differenze tra un lato e l’altro.

La scelta del tappeto dipende quindi dall’arredamento, dall’utilizzo che si fa della stanza nella quale si intende posizionare il tappeto, dai colori, dall’effetto che si intende dare alla stanza e, naturalmente, dal proprio gusto. Una volta entrato a far parte dell’arredo, il tappeto sarà parte integrante della stanza, diventandone un silenzioso e discreto protagonista: togliendolo la stanza sembrerà vuota.

La cura dei tappeti naturalmente è fondamentale per mantenerli in buono stato: a seconda del tipo di tappeto, del materiale, e anche della sua età ci si dovrà prendere cura del proprio tappeto in maniera diversa, per cui la cosa migliore è informarsi al momento dell’acquisto direttamente dal rivenditore, che saprà consigliare il modo migliore per mantenere il nuovo acquisto in ottimo stato.

Nel caso in cui sia necessario un restauro, è bene rivolgersi a negozi specializzati, o allo stesso rivenditore; lo stesso dicasi a proposito del lavaggio che, soprattutto parlando di tappeti annodati, deve essere effettuato da professionisti per evitare di danneggiarlo.

La bellezza di un tappeto ha bisogno di alcune cure perché rimanga tale; ma prendendosi cura del proprio tappeto si avrà in cambio la sua presenza accogliente e calda a riempire la stanza.

A cura di Lia Contesso
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