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Tatuaggio medico: quando decorare il proprio corpo salva la vita

Al tatuaggio paramedico tuttavia, come segnalato dal quotidiano inglese “The Indipendent” si somma oggi un nuovo tipo di tatuaggio molto di moda anche tra i giovani, chiamato tatuaggio medico. Il tatuaggio medico, a differenza del tatuaggio paramedico, non è volto a riparare i danni dovuti agli interventi, ma ad esprimere le proprie volontà in ambito medico e farmaceutico. Va di moda in particolare in America, e viene usato da moltissimi giovani anche per segnalare informazioni fondamentali in caso di emergenza. Ma quali sono i tatuaggi medici più diffusi? Molto spesso, ipotizzando stati di perdita di coscienza dovuti a shock o incidenti, molti ritengono importante dichiarare immediatamente la propria condizione fisica, che potrebbe presentare particolari allergie o patologie.

Ecco che al posto di medagliette o braccialetti per i diabetici, spunta il tatuaggio. Ovviamente lo scopo è segnalare ai medici il proprio problema, e così facendo si delega al tatuaggio la possibilità di segnalare farmaci che potrebbero provocare un’allergia o uno shock anafilattico.

Altri ancora scelgono di dare indicazioni ai paramedici in caso di incidente, alcune persone infatti non desiderano essere rianimate e si tatuano sul petto la scritta “non rianimare”. In Italia questa moda non ha ancora preso piede, tuttavia anche nel nostro Paese c’è già chi ha pensato a precauzioni di questo tipo.

Un esempio, spesso riconducibile a chi svolge lavori pericolosi come nei cantieri edili, è il tatuaggio che indica il gruppo sanguigno. Sicuramente in casi di emergenza può essere un’informazione preziosa, tuttavia prima di effettuare una trasfusione viene sempre eseguito il test sul gruppo sanguigno, in quanto affidarsi ad un tatuaggio non sostituisce le procedure di sicurezza obbligatorie per le pratiche sanitarie. Tornando al tatuaggio paramedico e al camouflage è doveroso aggiungere qualche approfondimento per quelli tra voi che potrebbero desiderare un tatuaggio di questo tipo. Con tecniche e pigmenti bioassorbibili simili a quelli usati nel tatuaggio è possibile risolvere problemi estetici molto difficili da correggere altrimenti, quali micropigmentazioni della cute, cicatrici discromiche o del cuoio capelluto, cicatrici del seno e ricostruzione completa di areole mammarie che seguono a un intervento di mastectomia o di mastopessi, vitiligine, discromie cutanee, smagliature, capillari, blefaroplastica, cicatrici post-lifting.

Il tatuaggio estetico-paramedico è utilizzato anche per nascondere la calvizie, ricoprendo la cute con fitti puntini per simulare le punte dei capelli in ricrescita. Questa tecnica è chiamata tricopigmentazione. Inoltre è possibile correggere alcuni lavori malriusciti di trucco semipermanente o eseguiti con colori sbagliati, nel caso si sia precedentemente incorsi in tatuatori inesperti.

Viene spesso usato anche perché è molto meno invasivo di molti altri interventi, quali plastiche e trapianti, ed i migliori tatuatori possono garantire risultati eccellenti.

Autore:

Igor Nardo 

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