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Time management o personal management? La risposta di Leonardo Frontani

Quante faccende ci si ritrova a dover sbrigare durante una giornata di lavoro? E su quanti di questi impegni sentiamo di avere un effettivo potere decisionale?

Esiste un modo per affrontare da una parte tutte le cose da fare e dall’altra il “poco” tempo a disposizione, e sbarazzarsi di quella sensazione di essere sballottati di qua e di là tra mille impegni.

Durante un workshop sul time management il team di Maieutikè, avvalendosi dell’aiuto della teoria della gestione del tempo di Covey, ha proposto una strategia dalla potenzialità notevole.

Quando ci si trova con molti impegni e obblighi da assolvere, si tende a vedere la situazione come un palcoscenico di problemi urgenti che possono essere risolti solo attraverso la gestione del fattore tempo. Si tende a pensare in termini di efficienza: è prioritario risolvere i problemi, portare a termine più compiti nel minor tempo possibile. Il “baricentro personale” di chi si trova in questa condizione oscilla, come il moto di un pendolo,  tra le cose da fare e il tempo a disposizione: ciò crea costantemente stress, ansia e/o crisi gestionale.

Un cambio di prospettiva che dia modo di osservare la situazione dall’esterno, può aiutare a fermare il moto del pendolo di modo che questo baricentro sia indirizzato su se stessi. Un baricentro fermo, seppur collocato tra le cose che ci sono da fare e il tempo a disposizione, induce la persona a definire le priorità a partire da se stessa.

Attraverso la definizione di principi guida dell’io e del suo agire, principi che ciascuno delinea e definisce come prioritari per se stesso, si spostano la propria attenzione e le proprie energie dalle cose da fare e dal tempo e le si concentrano su se stessi, per reinvestirle in ciò che proattivamente si sceglie.

È a partire dallo spostamente del proprio “baricentro personale”, che si apre l’intuizione secondo cui ciò che nelle situazioni ha bisogno di essere gestito, sulla base dei principi che ci diamo, siamo noi stessi.

 

Beatrice Monticelli

http://arelativethinking.blogspot.it/

 

Per ulteriori informazioni:

edu@leonardofrontani.com

www.maieutike.com

 

 

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