Proteggere il legno nei nostri ambienti rappresenta oggi più che mai una necessità di primaria importanza, non solo per assicurare la sua integrità, ma anche quella della nostra salute. Sovente, infatti, si ricorre erroneamente alla disinfestazione tarli fai da te, utilizzando prodotti chimici che si rivelano essere estremamente dannosi. Per capire a fondo il perché di queste affermazioni bisogna imparare a conoscere chi sono quelli che comunemente definiamo tarli, cercando di analizzarli singolarmente. In questo articolo vogliamo soffermarci su uno dei più comuni infestanti, vero e proprio divoratore del legno: l’ANOBIUM PUNCTATUM.
Si tratta di un insetto appartenente alla vastissima famiglia dei coleotteri, nonché alla categoria degli xilofogi, che si nutrono prevalentemente di legno. Questo piccolo organismo ha una forma cilindrica ed una lunghezza che oscilla tra i 3 e i 5 mm, con ali anteriori membranose scure ( c.d. Elitre) a protezione di quelle sottostanti. Sono proprio queste sue ridottissime dimensioni a favorirne l’insediamento nel legno. Le femmine tendono a deporre le uova all’interno di alcune fessure o fori già esistenti, dando vita all’inizio del deterioramento.
Le larve, infatti, una volta schiuse scavano nella superficie del legno creando delle vere e proprie gallerie interne, e lì vi rimangono sino a quando non termina il processo di metamorfosi. In tutta questa fase, inoltre, che può durare anche per interi anni, esse si nutrono della polpa del legno lasciando piccoli escrementi. Raggiunta l’età adulta, questi organismi saranno pronti a “togliere il disturbo”. Ciò che resta è un danno notevole per gli oggetti, indeboliti dall’azione erosiva di questi insetti.
Tutto ciò spiega le ragioni per cui trattamenti a base di prodotti chimici sono del tutto inidonei ed inefficienti, proprio perché non intervengono adeguatamente nella profondità del legno ma, al contrario, implicano un notevole rischio per la nostra salute. E sono sempre più numerose le persone che ricorrono al trattamento antitarlo a microonde, in quanto assolutamente ecocompatibile, ma soprattutto in grado di annientare in modo definitivo tutti gli infestanti del legno, qualsiasi sia la loro forma vitale.
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