Per quel che riguarda il tumore al seno, ci sono una serie di segnali e sintomi di cui ogni donna dovrebbe essere consapevole. I più comuni sono:
- Un nodulo palpabile al seno, che di solito non fa male. È il sintomo più comune.
- Retrazione del capezzolo.
- Alterazioni della pelle del seno: irritazione, arrossamento, rilassamento o cosiddetta “buccia d’arancia”.
- Perdite di liquido dal capezzolo, soprattutto se si tratta di sangue o se questo si verifica solo in un seno. Esistono altri processi patologici benigni che possono produrre secrezioni, e che richiedono comunque la corrispondente valutazione di un senologo Milano. Naturalmente, la secrezione di latte materno durante l’allattamento è normale.
- Cambiamenti nella forma o dimensione del seno o mobilità asimmetrica di questi quando si alzano le braccia.
- Dolore in qualsiasi parte del seno: sebbene questo non sia un sintomo caratteristico in una fase iniziale del cancro al seno, se si verifica bisogna comunque consultare il proprio medico.
Come viene rilevato e diagnosticato il cancro al seno?
La diagnosi precoce è fondamentale per avere buone possibilità di guarigione dal cancro al seno. Per questo motivo, anche in assenza di sintomi, è consigliabile che la donna si sottoponga ad un regolare autoesame del seno, la cosiddetta autopalpazione. Ciò consiste nell’esaminare il seno autonomamente mediante palpazione alla ricerca di grumi o cambiamenti anormali.
Inoltre, durante le visite ginecologiche annuali, lo specialista può eseguire anche un esame del seno e delle ascelle. Se egli rileva qualsiasi anomalia o alterazione palpabile, potrebbe essere richiesto per la paziente di eseguire alcuni test strumentali come mammografia, ecografia del seno e delle ascelle e, in alcuni casi, risonanza magnetica.
Se si sospetta un cancro, sarà necessaria una biopsia. Questa consiste nel prelevare un campione di tessuto per analizzarlo. Può essere eseguita anche la biopsia chirurgica (rimozione di tessuto sospetto o nodulo in sala operatoria) a questo scopo.