Abbiamo fatto questo titolo in seguito ai commenti riportati da Federalberghi in merito al notevole afflusso di turisti nel Veneto registrato nella prima metà dell’anno 2011.
Federalberghi commenta: ” Si, sensibile aumento di arrivi e presenze, ma il listino prezzi degli hotel è bloccato”. Tradotto in parole povere, grandi entrate=pochi guadagni, forse è il trend che ci dovremo abituare almeno nei prossimi anni per mantenere intatta l’asticella di equilibrio dei conti economici delle strutture ricettive in Italia.
Ecco alcuni dati che riportiamo dal corrieredelveneto.it sul turismo della Regione veneto:
Da gennaio ad agosto ha accolto 11.760.832 visitatori, l’8,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2010. E se la recessione blocca l’incremento degli italiani all’1,7%, non frena però l’entusiasmo degli stranieri, arrivati a quota 7.551.504, pari a una crescita del 12,1%, con tedeschi e austriaci ancora una volta primi della lista.
In effetti russi, cinesi e sudamericani hanno contribuito ad aumentare in maniera significativa i pernottamenti negli hotel a 4 stelle (+11%) e negli alberghi a 5 stelle o categoria lusso (+12,6%), anche se il maggior numero di presenze si registra nei 3 stelle (10.224.125 presenze). Scarsa è invece l’attrattiva delle strutture a 1 o 2 stelle, alle quali si preferiscono Bad & Breakfast, appartamenti in affitto, agriturismo (+10,7%), campeggi e villaggi turistici.
L’altro indicatore da segnalare è il boom delle città d’arte, che vantano l’impennata più significativa in termini di arrivi, con Vicenza capofila, seguita da Belluno, Verona e Venezia, mentre Treviso è fanalino di coda.
Anche qui l’incremento che balza agli occhi e a dir poco sorprende è che a farla da padrona sia Vicenza e non Venezia!
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