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Un fine settimana da infarto. Presentare i propri libri non è per “cuori deboli”. di Lorena Fiorini

“Non l’aspettavo di certo così, impegnativo sicuramente, ma non disumano”. Ecco come la semplice presentazione dei libri “Il Peperoncino”, “Il Grande Libro del pane” e “Betty, sono Bruno” si può trasformare in una vera avventura per la scrittrice Lorena Fiorini. Un viaggio in una giornata da ricordare.

Arrivo a Pratovecchio il 7 dicembre per ritrovarmi la presentazione dei miei libri di cucina editi da Newton Compton Editore, “Il Peperoncino” e ”Il grande libro del pane”in bilico, addirittura annullata. Dire che ci sono rimasta male è poco! Ho rimuginato un po’, ho cercato dentro di me risorse che mi aiutassero a uscire da una situazione incresciosa. Ho pensato a tutto il lavoro fatto e vanificato, ho pensato alla figura che stavo facendo, non certo edificante. Tutto mi sembrava contro, il ristorante nel quale era prevista la presentazione con cena non aveva remato a mio e suo favore, le persone che avevo accanto scuotevano la testa e mi incoraggiavano a desistere. No, non poteva essere. Ci ho dormito sopra.

Svegliandomi , di buon mattino, ho almanaccato ancora un po’, poi ho pensato: è proprio nelle difficoltà che le persone dimostrano il loro valore! A parole è stato facile, dirmelo altrettanto semplice, per avvalorare il concetto ci voleva una buona dose di coraggio. Ho acceso il computer portatile, ho messo la chiavetta per la connessione a internet, ho aperto la posta e ho scritto ad Anselmo Fantoni, il Sindaco del mio paese natio, la seguente missiva:

Buongiorno Anselmo, è possibile salvare il salvabile? Io, da persona ottimista e che non si da mai per vinta, penso che abbiamo perduto una battaglia, non la guerra!!! Eliminato il ristorante potremmo, trovata una piccola sala che ci ospiti, fare ugualmente la presentazione anticipandola alle 18 e intervenendo oggi e domani con il passaparola. Ieri sera ho fatto un giro di telefonate per avvisare e ho trovato diverse persone disponibili a venire. Diciamo una ventina sicure, altre dieci-quindici ancora da verificare. Non sono molte, ma abbastanza per tentare e non buttare tutto alle ortiche…

Comunque vada, ti auguro una buona giornata di festa! Un abbraccio Lorena

Contenta con una punta di preoccupazione, mi metto in attesa di una risposta che non arriva. Temporeggio, mi dico che è festa e che, molto probabilmente, Anselmo sta dormendo un po’ di più, che ne approfitta per riposarsi, che forse non leggerà la posta appena caduto da letto. Aspetto le 11 e poi chiamo. Il messaggio, in effetti, non era stato letto, giunge forte e chiaro con la mia voce. La risposta: “Mi sembra un ‘ottima idea, possiamo prevedere la Sala del Podestà”. Ottimo. Non resta altro da fare che mettersi in moto, cercare persone, parenti, amici, conoscenti, coinvolgerli, correggere le locandine affisse e dislocate nel paese con nuovo orario e luogo della presentazione. C’è una novità che non conoscevo: a Pratovecchio è giorno di fiera, tutto il paese è un allegro via vai di gente alla ricerca del dono, di banchi sparsi nella Piazza nuova, quella intestata a Paolo Uccello, e lungo il corso principale, Corso Garibaldi.

E’ così che si fa, si faceva e si continua a fare dalle mie parti, si va in piazza, si passeggia e si incontrano, praticamente, tutti. Il passaparola, parola ormai superata dai mezzi di comunicazione di massa, da mail, fax, telefonini, è ritornata protagonista, vera, forte e chiara, ma soprattutto guardando gli interlocutori negli occhi, trasmettendo l’amore verso la propria terra, i propri prodotti, verso una cucina che trasmette l’amore per le tradizioni, che riconduce ad una tavola ricca di piatti antichi trascinati fino a noi, che riportano nonne e zie, mamme e cucine d’altri tempi. Il sapore di casa, una casa ricca di profumi, di amore per la tavola, per la buona tavola da gustare insieme, in compagnia dei propri cari e degli amici nuovi e di vecchia data.

Ebbene, è stato un successo, la Sala del Podestà gremita, addirittura gente in piedi, i libri sono andati a ruba, la presenza del neo Sindaco Anselmo Fantoni e dell’amico giornalista Claudio Zeni ha reso la serata veramente incancellabile dalla mente e dal cuore. Grazie a tutti i miei parenti, agli amici cari, ai curiosi lettori, ai vivaci interventi hanno fatto sì che la serata si concludesse, com’era prevedibile, a tavola. Con i miei affettuosi cugini, Piero e Vincenzo, per una allegra rimpatriata accompagnati da consorti e da mamma Ida.

Il giorno dopo, sabato, è successa tutta un’altra storia… il peggio doveva ancora arrivare!

Le riprese e il montaggio dell’evento sono stati effettuati dall’efficiente amico e collega Antonio Volpe. I due video realizzati, uno breve e uno lungo, sono reperibili su You Tube digitando Lorena Fiorini oppure antoniovolpe48 e su Facebook alla pagina Lorena Fiorini.

di Lorena Fiorini

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