In tempi di crisi i dibattiti sull’evasione fiscale si fanno sempre più roventi, anche se bisogna dire che in Italia l’attenzione sul tema non si è mai affievolita vista la particolarissima situazione in cui grava il nostro paese. La fine di tutto potrebbe essere la creazione di un software di gestione documentale universale in grado di effettuare controlli incrociati, ma partiamo dall’inizio.
Ad oggi tutti i “nostri” dati sono digitalizzati, conto in banca, fedina penale, certificazione anagrafiche etc. ma purtroppo esistono due ordini di problemi:
1. I file cosiddetti “sporchi”, ovvero file che per le macchine potrebbero avere più chiavi di lettura, semplificando, uno zero potrebbe diventare una “o” nei documenti scannerizzati.
2. La non universalità dei software di gestione documentale, ovvero ogni istituto (Polizia, Agenzia dell’Entrate, Guardia di Finanza, INPS, etc.) ha le proprie macchine con il proprio linguaggio che gli impedisce di comunicare con altre macchine anch’esse dotate di un proprio linguaggio.
La soluzione è quindi la creazione di un sistema universale che metta in comunicazione tutte le macchine e che permetta un’ottimale gestione documentale rendendo così possibile l’incrocio dei dati in maniera puntuale e veloce. Al momento sono due i progetti in fase di sviluppo, quello della società ExpertSystem e quello della società I2. A questo punto penserete che sia solo questione di tempo e che tra poco l’evasione sarà solo un brutto ricordo, in realtà non è così, perché quello che è possibile tecnicamente non è realizzabile nella realtà dei fatti in quanto la creazione di questo sistema universale per la gestione documentale richiederebbe investimenti per centinaia di milioni di euro, soldi che ovviamente al momento non si trovano nelle casse dello stato proprio a causa dell’evasione fiscale. Al momento quindi sembra che il coltello dalla parte del manico ce l’abbiano gli evasori, fino a quando non arriverà il sistema di gestione documentale universale.
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