L’economia della Repubblica di San Marino, dopo aver subito il duro colpo della seconda guerra mondiale, vede un incremento progressivo della sua ricchezza, a partire dal 1950 l’occupazione nel settore pubblico ha visto un aumento a picco fino al 1974, momento in cui il settore delle costruzioni e dell’industria manifatturiera si pongono come trainanti e subendo anch’essi una forte accelerazione occupazionale.
L’economia di San Marino nel tempo ha visto, al contrario degli altri settori, un progressivo indebolimento del settore primario e dell’agricoltura, che oggi contribuisce per valori quasi irrilevanti al PIL statale.
Negli anni ’80 l’industria manifatturiera si pone come struttura portante dell’economia sammarinese, che cresce sempre di più.
Nel tempo il comparto commerciale inizia a intravedere la sua ascesa, acquisendo un ruolo rilevante nel panorama economico. Il settore della finanza inizia a fare capolino alla fine degli anni ’80, ma i risultati non sono ancora significanti.
Mentre questi settori crescono si vede un calo nei comparti costruzioni e agricoltura. Ed è con gli anni ’90 che l’economia a San Marino compie il suo miracolo economico anche grazie all’avvento di internet.
Un rapido aumento del PIL viene abbinato a tassi di occupazione elevati e l’industria e il commercio ottengono risultati sempre positivi, a discapito dell’agricoltura.
A livello sociale l’elevata crescita occupazionale è scaturita, inoltre, dall’aumento dei frontalieri, cittadini italiani che lavorano a San Marino, in questo modo l’economia conosce una fase di declino occupazionale per il settore pubblico.
La finanza man mano diventa, nel 2000, sempre più rilevante, intanto, però a livello internazionale una grande cristi colpisce il mondo occidentale, con conseguente rallentamento dei tassi di crescita.
Se fino al 2008, l’economiaera inarrestabile, nel 2009 conosce un picco in discesa, tassi risalenti, addirittura, al periodo del secondo dopoguerra e la politica di San Marino giocherà un ruolo cardine nel cambiamento delle relazioni con l’Italia e l’estero per guadagnare fiducia e arrestare la frenetica discesa.
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