Il forno a legna Valoriani Vesuvio è uno degli articoli più imitati al mondo. Sono in tanti a presentare il frutto di queste imitazioni come novità assolute del mercato, eppure l’azienda lo ha progettato negli anni 70 e tutt’oggi, grazie alle sue oggettive qualità, è ancora il leader indiscusso nel panorama dei forni professionali.
Progettare e realizzare un prodotto di successo è già di per se un grande traguardo imprenditoriale, preservare e far perdurare questo successo per quasi quarant’anni ha qualcosa di straordinario. Questo il caso di Vesuvio Valoriani, il più imitato forno a legna in tutto il mondo, ma non solo, il più apprezzato e il più gradito dal pubblico di professionisti pizzaioli di tutto il mondo.
Il progetto originale prese il via ad inizio anni 70 secondo un disegno che ancora oggi le evoluzioni immesse sul mercato dall’azienda Refrattari Valoriani riproducono fedelmente con l’aggiunta di innovazioni tecniche che non hanno fatto altro che perfezionarlo nel corso degli anni. Vesuvio nelle sue varianti, è un forno a legna altamente performante, sinonimo e garanzia di una qualità ai più alti livelli nel panorama dei forni prefabbricati ad uso professionale.
Il materiale refrattario consente un’uniforme e costante distribuzione del calore all’interno del forno garantendo il minimo consumo di legna: così cuocere la pizza diventa facile e veloce potendo, per di più, contare su un’eccellente affidabilità e su prestazioni dai requisiti molto elevati. Vesuvio ha, dunque, radicalmente mutato l’attività dei pizzaioli professionisti, che possono sfornare pizze fragranti in pochissimi minuti, conservandone tutte le proprietà che le rendono gustose al palato, preservando il giusto grado di umidità che impedisce alla pizza di seccarsi.
Un forno dunque che non solo può vantare un valore simbolico tutto Made in Italy, motivo di ulteriore orgoglio per Refrattari Valoriani, così come un profondo legame con la tradizione e il territorio, ma che consente di realizzare una cucina professionale di qualità anche per uno dei piatti solo apparentemente più semplici delle tavole italiane.
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