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Valutazione dei rischi specifici nel settore dell’edilizia

I lavoratori che operano nel settore dell’edilizia sono esposti ai rischi per l’incolumità personale, in misura maggiore rispetto ad altre categorie di lavoratori.
Valutare i rischi nel settore edile si rivela, pertanto, un’operazione complessa e da svolgere scrupolosamente al fine di evitare che si verifichino incidenti talmente gravi da essere la causa delle cosiddette “morti bianche”.

Data la particolarità dei fattori di rischio presenti nel settore dell’edilizia, soprattutto nei cantieri temporanei e mobili, la valutazione dei rischi è affidata a due figure professionali di grande importanza: il committente o il responsabile dei lavori. Questi devono innanzitutto redigere un Documento di valutazione dei rischi (DVR), che contenga un elenco delle misure generali di tutela, e successivamente verificare l’idoneità tecnico-professionale delle imprese esecutrici dei lavori e dei lavoratori esposti a rischi specifici.

Il settore dell’edilizia, per quanto attiene le attività esercitate, è caratterizzato dalla presenza di più imprese che operano anche contemporaneamente per la realizzazione di una struttura. Da ciò deriva che i responsabili dei lavori sono obbligati a compiere una serie di verifiche e controlli che possono portare alla decisione di sospendere i lavori o di risolvere il contratto in seguito alla violazione delle norme per la sicurezza.
I datori di lavoro che devono valutare i rischi nel settore edile, durante l’esecuzione dell’opera, sono gravati dall’obbligo di eliminare tutto ciò che di insalubre può venire a contatto con i lavoratori. Inoltre, devono verificare periodicamente l’efficienza dei degli impianti e dei dispositivi per la sicurezza, e devono adeguare le misure preventive alle attività svolte.

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